idee per il libero mercato
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- Benedetta Tortora
- 6 anni fa
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1 idee per il libero mercato
2 La favola del vetro rotto
3 Un monello rompe la finestra di un panificio. Il panettiere è furente. 3
4 Si raggruppa una piccola folla. Dopo un po qualcuno dice: In fin dei conti, questo piccolo guaio ha un lato positivo: dà lavoro al vetraio 4
5 Effetto domino: Il vetraio avrà 50 euro in più. Li spenderà presso altri negozianti. A loro volta essi avranno cinquanta euro da spendere presso altri, e così via. 5
6 Il vetro rotto, seconda la folla, diventa una fonte di guadagno e di lavoro, con benefici che si allargano senza fine. Il monello, più che essere autore di un danno, viene considerato un pubblico benefattore. 6
7 PROBLEMA: COSA AVREBBE COMPRATO IL PANETTIERE CON 50 EURO?
8 Il proprietario del negozio, però, avrebbe voluto comprare con quei 50 euro un vestito nuovo. 8
9 Siccome deve sostituire il vetro della finestra, egli deve privarsi del vestito (o di qualunque oggetto di cui ha bisogno). X 9
10 CIÒ CHE NON SI VEDE
11 Il panettiere, invece che possedere il vetro e il vestito ora non ha che il vetro. X Il guadagno in lavoro del vetraio non è altro che la perdita in lavoro del sarto. Nessun lavoro nuovo è stato creato. 11
12 COSTRUIRE UN PONTE CREA LAVORO?
13 Si può risolvere il problema della disoccupazione costruendo una nuova infrastruttura finanziata dal pubblico, come un nuovo ponte? 13
14 Si dirà: «Il ponte creerà cinquecento posti di lavoro» «Inoltre, le persone che costruiscono il ponte avranno più soldi, che potranno spendere per comprare altre cose, e così via: Tutta la società ne avrà beneficio». 14
15 PROBLEMA
16 È vero che la costruzione del ponte darà lavoro ad un certo numero di lavoratori e che, se il ponte non fosse stato costruito, essi sarebbero rimasti disoccupati. Ma questo ponte dovrà essere pagato con le imposte: se il ponte costa un milione di euro bisogna prelevare un milione di euro dai contribuenti. 16
17 Ogni euro speso nel ponte è un euro prelevato ai contribuenti che avrebbe potuto essere speso altrimenti, nell acquisto di beni di cui avevano più bisogno. 17
18 Il ponte non crea lavoro, lo sposta Tutto il lavoro pubblico creato dalla costruzione del ponte corrisponde a lavoro privato distrutto in qualche altro settore. Non è stato creato lavoro, ma è stato spostato: c è più lavoro per i costruttori di ponti, ce n è di meno per quelli di automobili, radio, vestiti e agricoltura. 18
19 E allora 19
20 Non ci sono medicine gratis per cambiare l economia Quando gli abitanti di un Paese si impoveriscono e non trovano lavoro, spesso chiedono al Governo di «curare» l economia. Le «medicine» possono essere: lavori pubblici, sussidi, barriere commerciali. Ma possono questi rappresentare la medicina definitiva a tutti i problemi economici? La favola della finestra rotta insegna che alcuni interventi possono presentare effetti positivi sull economia, ma nascondere effetti negativi che non si vedono. 20
21 Chi trae beneficio e chi no Quando un Paese, per risolvere il problema della disoccupazione, decide di costruire un nuovo ponte crea lavoro per i costruttori e distrugge lavoro per altri settori. Dalla costruzione di un nuovo ponte, «traggono beneficio» i costruttori e «traggono svantaggio» gli altri settori produttivi. Ogni intervento artificiale nell economia, ogni «medicina» ai problemi che vorremmo evitare, non può dare benefici al Paese intero. 21
22 Interessi concentrati e interessi diffusi Un caratteristica degli interventi artificiali nell economia è che spesso presentano dei benefici concentrati in una categoria ben definita (i costruttori di ponti) I benefici sono ben visibili. I costi, al contrario, sono diffusi su una popolazione molto meno omogenea e maggiormente dispersa (i contribuenti, i consumatori, i cittadini) I costi sono nascosti. Come già diceva l economista Vilfredo Pareto nel 1896: in queste circostanze, l esito è fuori di dubbio ed emergerà l interesse della categoria sulla quale si concentra il beneficio. Il ponte verrà con tutta probabilità costruito, a prescindere dal fatto che possa essere utile o meno. 22
23 Breve periodo vs lungo periodo Quasi sempre accade che, se la conseguenza immediata è favorevole, le conseguenze ulteriori sono funeste, o viceversa. Da cui segue che il cattivo economista persegue un piccolo bene immediato che sarà seguito da un grande male futuro, mentre il buon economista persegue un grande bene futuro, a rischio di un piccolo male immediato. Frédéric Bastiat 23
24 Come valutare una politica economica? Ogni intervento ha effetti che si vedono e effetti che non si vedono. Alcune conseguenze si vedono subito, altre si vedono dopo diversi anni. Alcune politiche godono di forte appoggio tra una minoranza della popolazione sulla quale è concentrato un grande beneficio, e scarsa resistenza da parte della maggioranza della popolazione sulla quale è diviso un piccolo costo. In sintesi: non esistono rimedi indolori per cambiare l economia secondo i nostri desideri. 24
25 Partecipa al concorso IBL nelle scuole Primo premio: euro Concorso #IstantiDiLibertà Scarica il regolamento sul sito dell Istituto Bruno Leoni
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