Dott.ssa Maria Cristina De Carlo Laboratorio di Giornalismo. Pillole di Giornalismo

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1 Dott.ssa Maria Cristina De Carlo Laboratorio di Giornalismo Pillole di Giornalismo

2 I TIPI DI GIORNALI I tipi di giornali sono: Dott.ssa Maria Cristina De Carlo quotidiano: è un giornale periodico con frequenza di pubblicazione giornaliera. In teoria un quotidiano, essendo un tipo di periodico, potrebbe anche non essere in forma cartacea ma elettronica, nella pratica però non esistono quotidiani non cartacei quindi il quotidiano si può considerare come una tipologia specifica di giornale. Solitamente un quotidiano riporta notizie di vario genere, ma esistono anche quotidiani che si occupano in modo particolare di un determinato settore dell'informazione, come ad esempio i quotidiani sportivi o quelli economici. rivista o magazine: è un giornale con frequenza di pubblicazione non giornaliera. Solitamente tratta in modo approfondito un determinato argomento per un pubblico specializzato, oppure riporta fatti d'attualità per un vasto pubblico (in questo secondo caso è anche chiamata rotocalco). rotocalco: è una rivista che si occupa di attualità. Solitamente ha una cadenza di pubblicazione settimanale e tirature elevate. Esistono poi tutti gli altri tipi di periodici: bisettimanale (pubblicato due volte a settimana), settimanale o ebdomadario (pubblicato una volta a settimana), quattordicinale (pubblicato ogni due settimane), quindicinale (pubblicato due volte al mese), mensile (pubblicato una volta al mese), bimestrale (pubblicato ogni due mesi), trimestrale (pubblicato ogni tre mesi), semestrale (pubblicato ogni sei mesi), annuale (pubblicato una volta all'anno). Ma questi termini non indicano necessariamente una pubblicazione in forma cartacea, per specificare che si tratta di una pubblicazione cartacea è necessario usarli come aggettivi in abbinamento ai termini "giornale" o "rivista": "giornale settimanale", "rivista settimanale", "giornale mensile", "rivista mensile", ecc. BREVE STORIA DEL GIORNALE QUOTIDIANO Il giornale, tra i mezzi di comunicazione di massa in senso stretto, è quello più antico rispetto alla radio e alla televisione, ma non per questo meno importante o meno valido. II giornale nacque nell'epoca della prima rivoluzione borghese in Europa. Nella prima metà del XVII secolo nacquero le gazzette, poiché esisteva un pubblico alfabetizzato ed interessato all'informazione economica. Esse sono state l'espressione della società preindustriale secentesca, cosi come il quotidiano lo è stato della società sorta dalla prima rivoluzione industriale. Il primo quotidiano nacque in Inghilterra: il «Daily Courrent» di Londra, agli inizi del settecento, e fu seguito dopo qualche decennio dal «Journal de Paris», mentre alla fine del secolo fu pubblicato il primo quotidiano americano «Thè American Daily». Il Giornale, nasce nel '700 prima in Inghilterra, poi progressivamente nel resto d'europa e del mondo.il giornale era pubblicato a cadenza regolare, inizialmente

3 settimanale, poi quotidianamente.il giornale, nella metà del '700, era letto da popolazione ricca, la quale era composta da nobili e borghesi. La classe dei borghesi era costituita da finanzieri, commercianti, industriali e intellettuali, come le persone che facevano parte della magistratura e degli impieghi pubblici. Il giornale era costituito da notizie di diverso settore come le notizie di cronaca, di economia, di politica interna e di quella estera, di cultura; col passare dei secoli si introdussero anche le notizie di sport. L'ORGANIZZAZIONE E GLI ORGANIZZATORI DEL GIORNALE Il giornale è organizzato attraverso delle redazioni che sono un gruppo di giornalisti che si occupano di un tema: Redazione degli interni; Redazione degli esteri; Redazioni della cronaca; Ecc... Ogni redazione ha un capo redattore; tutti i capi redattori formano un comitato di redazione che associato al direttore progetta il quotidiano, in base a delle riunioni che si organizzano la mattina, il pomeriggi o la sera. Questi decidono quali notizie considerare importanti e come evidenziarle nell impaginazione seguendo le strategie che servono a creare una gerarchia tra le notizie. L'ordine di importanza solo in parte deriva dal reale rilievo della notizia. Infatti il direttore del giornale ha un suo orientamento politico che è determinato o comunque vicino alle idee e agli interessi di chi finanzia il giornale, cioè dell'editore (gruppo industriale, finanziario o politico) e dei pubblicitari. Il giornale riceve informazioni basandosi su alcune fonti. Queste fonti sono: Inviati che dalla redazione si spostano sino al luogo della notizia, e i corrispondenti che vivono in un paese straniero. Agenzie di stampa che sono dei servizi a pagamento che garantiscono informazioni da tutto il mondo in tempo reale.oltre ad esse ciascun giornale ha un suo archivio che contiene informazioni (articoli o foto) su moltissimi argomenti. Esse servono per ricostruire la storia di alcuni eventi. Su un giornale sono pubblicati diversi tipi di articoli. I più importanti sono: cronache (evento concluso) reportage (evento in corso raccontato da un inviato) commenti e analisi interviste LA GERARCHIA DELLE NOTIZIE Per dare importanza ad una notizia (e viceversa per toglierla) si usano diverse strategie:

4 I STRATEGIA: LA POSIZIONE Dott.ssa Maria Cristina De Carlo Il giornale è suddiviso in un numero pari di pagine; ogni pagina e suddivisa in tre tagli: Taglio alto (che è il più importante) Taglio medio Taglio basso Nel giornale le notizie sono impostate in modo tematico (un tema per ogni pagina: esteri, interni, cronaca ecc.), tranne la prima pagina che rappresenta una specie di sommario delle notizie che si leggeranno poi nelle altre pagine. Nella prima pagina non ci sono, di solito articoli interi, ma solo introduzioni che continuano poi nelle pagine interne. Le notizie sono disposte a seconda dell importanza che il giornale attribuisce loro. L'ordine di importanza diminuisce dall alto verso il basso e da sinistra verso destra, cioè segue il normale senso di lettura.le prime 10, 12 pagine, nel giornale LA STAMPA, sono tutte tematiche (Interni, Estero, Cronaca) ma il tema cambia secondo la gerarchia di importanza (nelle prime le notizie più importanti e poi via via diminuendo). Dopo queste pagine iniziano le rubriche fisse che sono: Economia; Cultura e Spettacolo; Sport; Cronaca Locale. II STRATEGIA: LO SPAZIO Le pagine del giornale sono suddivise il 7 colonne. In base allo spazio che occupa l articolo si comprende la sua importanza, un articolo che occupa 7 colonne sarà più importante di un articolo che ne occupa 4. III STRATEGIA: IL TITOLO Per capire se un articolo è importante si prende in considerazione la dimensione dei caratteri con cui è scritto il titolo dell articolo. IV STRATEGIA: LE IMMAGINI In base alla grandezza ed al colore di un immagine che lo accompagna o lo affianca, l articolo è più visibile e questo contribuisce ad indurre alla lettura. Esaminiamo in dettaglio le parti di un giornale MENABO : Struttura o gabbia in cui si rinchiudono i contenuti della paginatimone: schema della totalità delle pagine di un quotidiano nelle quali dovranno essere inserite le varie informazioni oltre alla pubblicità. TESTATA: Nome del quotidiano, indicazione del prezzo e della sua periodicità.

5 ARTICOLO DI APERTURA: Si colloca nella parte alta della pagina generalmente a sinistra. Introduce un argomento importante. ARTICOLO DI SPALLA: È collocato alla destra del titolo di apertura. Talvolta può essere sostituito da una fotografia. ARTICOLO DI FONDO: È posto nella parte sinistra della pagina. Si tratta di un commento a fatti o fenomeni, che viene scritto da qualche autorevole giornalista o uomo di cultura, se non dal direttore stesso del quotidiano. CORSIVO: Non è sempre presente. È un breve articolo di commento a carattere polemico o satirico, opera, anch esso di un autorevole personaggio del mondo giornalistico e culturale. CONTORNATI E CIVETTE: Sono brevissime sintesi di articoli di una certa importanza, contenuti all interno del giornale. TAGLIO MEDIO E BASSO: La diversa posizione occupata sulla pagina dai vari articoli. La testata, il titolo di apertura e la sua spalla occupa il taglio alto, mentre i servizi posti più sotto vengono definiti di taglio medio o basso. LA TITOLAZIONE 2 :OCCHIELLO: È detto anche sovratitolo. Introduce l argomento dell articolo. TITOLO: Riassume la notizia principale o ne evidenzia un particolare aspetto ritenuto fondamentale. SOMMARIO: Sintetizza brevemente i contenuti dell articolo. CATENACCIO: Si ricorre al catenaccio quando i particolari da mettere in rilievo sono molti o quando si vuole richiamare l attenzione del lettore su un aspetto dell articolo

6 ritenuto particolarmente importante. Dott.ssa Maria Cristina De Carlo

7 L unico elemento che non può mai mancare è ovviamente il titolo, invece occhiello, sommario e catenaccio possono o non possono esserci. L obiettivo primario da raggiungere è quello di offrire al lettore una sintesi accattivante che lo invogli a leggere l'articolo o che, per lo meno gliene offra una brevissima sintesi. Tenendo conto del fatto che il lettore medio scorre il giornale più che leggerlo, è molto probabile che la sua informazione su molti argomenti derivi più dalla lettura del titolo che da quella dell'articolo. Ne risulta che la titolazione diventa un elemento informativo di grande importanza. Per questo è sottratto al giornalista e curato direttamente dal comitato di redazione del giornale che tendenzialmente lo formula in modo da offrire, insieme alla notizia, alcuni elementi anche interpretativi della notizia stessa. Per muoversi nel lessico caratteristico della struttura di un giornale, indichiamo qui il significato di alcune parole fondamentali: La notizia (o trafiletto) è il testo base che riferisce di un fatto, la presentazione di un avvenimento nelle sue linee essenziali: a seconda delle dimensioni si possono distinguere trafiletto (notizia brevissima), breve (notizia breve), notizia (notizia completa). Il pezzo (o articolo) indica un testo più lungo, in cui la notizia viene riportata con maggiori dettagli e analizzata in modo più ricco. Esistono numerosi tipi di pezzo a seconda del modo in cui si riportano i fatti: il servizio, il reportage, l'inchiesta, l'intervista ecc. Il servizio è in sostanza una notizia corredata di approfondimenti che analizzano tutta la situazione che ruota intorno all'informazione centrale.

8 Il reportage è un articolo lungo che analizza un fatto o una situazione. Non ha tanto la pretesa di riportare un'informazione nuova, quanto piuttosto di raccogliere dati per raccontare in modo ampio e dettagliato un contesto generale (un reportage sull'inquinamento in una certa città, o sulla condizione della donna in una certa nazione, per esempio). L'inchiesta (la parola "inchiesta" ha del resto in sé qualcosa di poliziesco, no?) è una vera e propria indagine. Se il reportage illustra una situazione, l'inchiesta cerca di scoprire cosa c'è dietro (quanti finanziamenti prendono i giornali italiani? Chi guadagna con la crisi delle borse internazionali? A chi fa comodo l'immigrazione clandestina?). E qualche volta una inchiesta giornalistica provoca l'apertura di una inchiesta della polizia. L intervista è un articolo in cui il giornalista fa domande a un interlocutore. L'intervista è caratterizzata dal "virgolettato", cioè dalle parole autentiche pronunciate dalla persona intervistata che, per questo, sono scritte tra virgolette. L articolo di fondo (o semplicemente fondo) si chiama così perché normalmente occupa una colonna a sinistra sulla prima pagina del giornale e arriva fino in fondo al foglio (naturalmente le soluzioni grafiche possono anche essere diverse). Esprime la linea del giornale e se non è firmato è evidentemente del Direttore. ü L editoriale è come l'articolo di fondo, esprime cioè la linea del giornale. L'unica differenza dal fondo consiste nel fatto che è scritto da una "personalità autorevole" e non direttamente dal Direttore. Per questo è un articolo firmato. Il corsivo (si chiama così perché i caratteri grafici sono appunto in corsivo) è un commento breve, polemico o ironico, su un fatto di attualità o su una questione all'ordine del giorno. Spesso il corsivo è e vuole essere un po' velenoso. La rubrica è lo spazio fisso affidato ad un giornalista di prestigio. Viene pubblicata a intervalli regolari e ha un titolo che la caratterizza. La terza pagina è lo spazio dedicato alla cultura. Oggi in realtà questo spazio non è più nella terza pagina (frequentemente è nel paginone centrale): tuttavia l'espressione "terza pagina" è così consolidata che il suo significato è ormai cristallizzato nel senso di pagina culturale, a prescindere dalla sua reale collocazione nel giornale. Elzeviro è l'articolo di apertura della terza pagina, una specie di editoriale affidato a una personalità di spicco nel mondo culturale. Si chiama così dal carattere tipografico usato per la prima volta nel Seicento da stampatori olandesi che si chiamavano appunto Elzevier. Coccodrillo è il pezzo scritto in memoria di un personaggio importante; viene pubblicato appena diffusa la notizia della sua morte. Si chiama così in relazione alle "lacrime di coccodrillo" (animale che "piange" dopo aver divorato la sua preda). Infatti il pezzo "in memoria di..." è normalmente già pronto nelle redazioni di tutti i giornali, specialmente se il personaggio famoso è molto vecchio. Le lacrime quindi sono in realtà molto poco

9 spontanee. Dott.ssa Maria Cristina De Carlo La vignetta è l'immagine satirica affidata al disegnatore umoristico: negli ultimi anni il vignettista è diventato qualche volta una firma prestigiosa quanto e più di quella di un giornalista. LINGUAGGIO E GERGO GIORNALISTICO Articolo di apertura: la notizia più importante, che occupa una posizione centrale di taglio alto Articolo di cronaca: riporta un avvenimento nella successione cronologica dei fatti. Ci sono vari tipi di cronaca: CRONACA NERA (rapine, rapimenti, risse, omicidi...) CRONACA ROSA (fatti di costume, gossip, spettacoli, curiosità...) CRONACA GIUDIZIARIA (indagini, processi...) CRONACA BIANCA (avvenimenti politici, sindacali... Articolo di fondo o editoriale: articolo posto a sinistra della prima pagina, scritto dal direttore del giornale o da un personaggio di spicco del mondo della politica o della cultura. Si tratta del commento di un fatto importante oppure di costume e società. Battuta: Spazio bianco, segno o lettera. Serve come unità di misura di uno scritto. Cappello: introduzione di un articolo Cartella: Foglio standard su cui scrivere, usato come unità di misura per indicare,generalmente, una pagina di 30 righe da 60 battute ciascuna. Corsivo: un articolo polemicamente ironico. Didascalia: Breve nota che affianca una fotografia. Fanzine: Riviste giovanili realizzate dedicate a un tema specifico Fogliettone: altro modo per indicare l articolo di taglio basso in prima pagina Free-lance: Giornalista che lavora in proprio, gestendo i propri contatti con varie riviste. Impaginazione: inserimento armonico di titolo, foto, testi in una pagina Manchetta di pubblicità: piccolo riquadro pubblicitario, che si trova nella prima pagina in alto a sinistra e a destra Notizia contornata: altro modo per indicare lo strillo Occhiello: scritta, con caratteri

10 meno evidenti rispetto al titolo, che serve ad introdurre il titolo e si trova sopra di essopezzo: altro modo per indicare lo scritto di un giornalista, cioè un articolopubblicista: giornalista non professionistarecensione: Piccolo scritto di critica e analisi riguardo un libro, o un film, o una mostra. Refuso: errore di stampa. Regola delle 5w: ogni giornalista deve tener presente le 5 domande fondamentali a cui rispondere affinché l articolo sia esauriente. Sezione: parte interna del giornale che può comprendere una o più pagine. Può essere: - politica interna, politica estera, economia e finanza, sport, attualità, spettacoli e cultura, cronaca locale Sommario: una scritta sotto al titolo che è un brevissimo riassunto del pezzo. Spalla: articolo che si trova alla destra dell articolo di apertura Strilli: brevi articoli in mezzo alla prima pagina, messi in una cornice per darvi risalto, con foto e rimandi alla pagine successive. Stroncatura: recensione estremamente negativa. Tagli alto, medio e basso: parti di una pagina dove l importanza delle notizie si abbassa man mano che si scende. Testata: nome del quotidiano Tiratura: numero di copie stampate. Titolo: scritta con caratteri più grandi ed evidenti rispetto al resto del testo, che serve ad introdurre un articolo colpendo il lettore con affermazioni attraenti ed originali. Spesso il Titolista non coincide con il giornalista che ha scritto il pezzo. I 6 STILI DELLA SCRITTURA GIORNALISTICA La scrittura giornalistica generalmente fa ricorso a sei differenti stili, oppure ad una combinazione di uno o più di essi. Event centred reporting: è uno stile di giornalismo che risale a diversi anni fa, ed è centrato sull idea che il giornalista è colui che si trova sempre sul luogo dove accade l evento. Nell ambizione di risultare oggettivi, gli articoli comunicavano prevalentemente attraverso numeri, misurazioni e dati statistici. Tuttavia, l imperfetta capacità di gestire e, soprattutto, di contestualizzare i dati raccolti spesso faceva sì che l articolo fosse in realtà costruito in base ad un approccio valutativo, fingendosi invece oggettivo ed imparziale.

11 Soft journalism: è il risultato della contaminazione tra giornalismo e narrativa e dà origine ad articoli che appaiono più come brevi racconti, piuttosto che articoli giornalistici veri e propri. E un tipo di giornalismo che si è diffuso molto negli anni '80, soprattutto per riportare eventi di natura sociale. Spettacolo: è un tipo di giornalismo che utilizza la notizia per fare spettacolo. Di per sé non ha una connotazione positiva, ma neppure negativa. Di certo, è una delle tipologie che, in un contesto in cui la disinformazione per eccesso è ormai un fenomeno diffuso, riesce comunque a catturare l attenzione del pubblico. Conflitto: è uno stile di giornalismo che tende a spaccare l opinione pubblica in due segmenti contrapposti: destra contro sinistra, bianco contro nero. Anche se questa rappresentazione non rispecchia quasi mai la realtà (più spesso caratterizzata, infatti, da differenti tonalità di grigio) questo tipo di giornalismo è in grado comunque di fidelizzare una parte di pubblico e quindi di fare audience, in un ottica di risparmio cognitivo. Insieme al giornalismo spettacolo rappresenta, infatti, lo stile giornalistico che più di altri riesce a catturare l attenzione. Scoop: è uno stile che racchiude in sé le medesime peculiarità del giornalismo spettacolo con la differenza sostanziale di essere caratterizzato anche da una aura di segreto, derivante dalla sua funzione di rendere noto il privato di una persona, contro la volontà dell interessato. Improbabilità: è uno stile che si fonda sulla pubblicazione di notizie improbabili che, tuttavia, attraverso successive manipolazioni, diventano casi mediatici Questi sei stili di giornalismo, naturalmente, posso essere applicati, non tanto quando occorre predisporre un modulo amministrativo, bensì quando si vuole costruire l immagine dell ente. LE REGOLE D ORO PER SCRIVERE UN BUON ARTICOLO DI GIORNALE Indipendentemente dalla tipologia, nello scrivere un articolo bisogna seguire alcune regole di base. Prima regola: utilizza uno stile semplice e chiaro che sia accessibile al lettore medio, evitando parole astruse, tecnicismi, periodi contorti o troppo lunghi. Se il lettore non capisce o non si sente a suo agio smette di leggere o, ancora peggio, smette di comprare il giornale. Umberto Eco ha scritto :"Non siete Proust. Non fate periodi lunghi. Se vi vengono, fateli, ma spezzateli. Non abbiate paura a ripetere due volte il soggetto, lasciate perdere troppi pronomi e subordinate Seconda regola: centra l'attenzione sulla notizia. Un articolo è impossibile se manca la notizia o se essa è poco evidente nel testo.

12 Terza regola: sii preciso nell'enunciazione dei fatti, dei luoghi, delle persone purché questo soddisfa la curiosità del lettore e lo rassicura sulla fondatezza dell'informazione che gli viene fornita. Quarta regola: usa le canoniche 5 w: chi é il protagonista (who), che cosa è successo (what), dove (where), quando (when), perché (why) e come è accaduto. Quinta regola: cura l'attacco del pezzo, il cosiddetto lead, cioè le frasi iniziali del pezzo che hanno la funzione sia di riassumere gli eventi principali (in modo che il lettore possa avere una superficiale informazione anche senza leggere il pezzo nella sua interezza sia di catturare l'attenzione e invogliare alla lettura. Il lead può essere di vari tipi: enunciativo (se riassume in estrema sintesi i fatti avvenuti), situazionale (se insiste sul contesto in cui si è svolto il fatto), dichiarativo (se apre riportando la dichiarazione di uno dei protagonisti), interrogativo (se inizia con una domanda sugli esiti possibili del fatto che racconta) Sesta regola: struttura l'articolo in capoversi organizzando con chiarezza l'andamento della narrazione. Non necessariamente la ricostruzione deve essere cronologica. Si può infatti partire dall'inizio, ma anche in media res oppure dalla fine a seconda degli aspetti della notizia che si vogliono evidenziare. Settima regola: aggiungi note di "colore": descrizioni d'ambiente, dichiarazioni di persone che hanno qualche relazione coi fatti narrati, caratterizzazioni dei personaggi che interessino il lettore e che gli diano la sensazione che il giornalista è stato effettivamente sul luogo dei fatti e quindi possa assumere il ruolo di testimone qualificato della vicenda. PICCOLO DIZIONARIO PRATICO DI GIORNALISMO IL GIORNALE Formato= dimensione del giornale, comprende le misure di larghezza ed altezza dalla pagina. Ne esistono tre tipi: - lenzuolo (ovvero formato classico) (esempio: Il Messaggero) - tabloid (esempio: la Repubblica oppure La Stampa a partire dal 19 novembre 2006, CorSera dal 14 novembre) - pocket Foliazione= termine usato per indicare il numero di pagine di un giornale (ma anche di un libro o di una rivista)

13 PRIMA PAGINA STRUTTURA Dott.ssa Maria Cristina De Carlo Gabbia= L impianto grafico di base della pagina, costituisce il riferimento su cui vengono inseriti i vari elementi, ad esempio le colonne di testo, la testata, le immagini ecc. Colonne= rappresentano gli elementi che danno la scansione verticale della pagina. Le colonne hanno delle giustezze variabili. (Giustezza= Indica la larghezza di un elemento (colonna, box, ecc), ovvero la sua estensione in orizzontale. Insieme al numero delle colonne fa parte degli elementi che danno la scansione verticale del giornale) Un grafico, può decidere di variare e creare dei movimenti di pagine Fili neri= Verticali o orizzontali, hanno vari spessori e dividono parti diverse della pagina. I fili più grossi, ad esempio, tendono a dividere la pagina in taglio alto, medio e basso Taglio medio= è la parte centrale della pagina. Talvolta, il corpo del carattere del titolo di t.m. è maggiore di quello in apertura. Questa tendenza un tempo era considerata come un grave errore Taglio basso/fogliettone = dal francese feuilleton, è la parte bassa della pagina riservata a un argomento di lettura o sociale e dove un tempo, tra la seconda metà dell 800 e gli inizi del 900, compariva un romanzo a puntate, detto appunto feuilleton, pubblicato per fidelizzare i lettori Primo sfoglio= indica la sequenza delle prime pagine del giornale (da pag. 2 per un numero variabile di pp. successive) dedicate al fatto o ai fatti principali indipendentemente dalla sezione naturale (interni, esteri, cronaca ecc.) di riferimento Sezioni= ufficio centrale, cronaca, politica, esteri, sport, ecc. Timone = struttura generale delle pagine che si susseguono per tutta la foliazione del giornale. Pagina per pagina riporta l indicazione della divisione in sezioni e dei diversi contenuti (articoli, immagini ecc..) ELEMENTI Testata= comprende il nome del giornale e i caratteri tipografici con cui è scritto. E un elemento molto simile al marchio di un prodotto e costituisce l elemento distintivo del giornale stesso Manchette = Abitualmente sono i riquadri a destra e a sinistra della testata, dedicati alla pubblicità. In generale, indica un riquadro pubblicitario Gerenza= Informazioni di legge della stampa periodica: in genere la società editrice, il direttore responsabile, la data, il luogo e la tipografia di stampa. Oltre a tali informazioni,

14 in genere se ne indicano altre, come i nomi dei principali responsabili della fattura del giornale, la concessionaria pubblicitaria ecc. ecc. Con lo stesso nome viene indicato lo spazio dedicato sul giornale a tali informazioni Apertura= Indica la parte della pagina in alto a sinistra Spalla= Indica la parte della pagina in alto a destra Titolo= Il titolo domina e introduce l articolo e ha in genere molta evidenza grafica, ottenuta con l uso di un corpo tipografico notevole. Nel corso del tempo la titolazione è cambiata soprattutto a causa della concorrenza televisiva: è diventata più di commento poiché si dà per scontato che il lettore conosca già la notizia, che ne abbia avuto conoscenza dalla tv o dalla radio il giorno prima, e in questo caso il titolo può diventare, ad esempio, un commento Catenaccio= elemento della titolazione passante su due o più titoli, che quindi incatena insieme. Il termine è anche usato per estensione a indicare una riga di titolazione di ampia estensione ma di minor corpo, e quindi minor impatto, rispetto al titolo Sommario= In genere è posto sotto il titolo ed è formato da più righe. Sintetizza il contenuto dell articolo. Una volta era un estratto del testo, oggi spesso non è neanche una ripetizione dello stesso e non sono rari i sommari che danno addirittura informazioni in esso non presenti Occhiello= frase posta sopra il titolo che introduce l articolo. Ha caratteri grafici differenti e più piccoli rispetto al titolo principale Colonnino= comprende i fatti del giorno (come per Il Foglio). È un modo molto sintetico per trattare i principali fatti della giornata Box= piccolo quadrato di testo dedicato a notizie di approfondimento o di minore importanza Richiami o strilli= titoli che rimandano a pezzi trattati nelle pagine interne del giornale. Il testo in prima spesso è una breve sintesi dell argomento, magari trattato in più articoli. In prima pagina ci sono oggi molti più strilli rispetto a qualche anno fa Testatine = elementi paratestuali caratterizzati per grafica e per impatto di corpo e carattere che indicano la sezione del giornale in cui ci si trova, oppure il nome di una rubrica. In generale la testatina indica il tema o l argomento Giri= sono le prosecuzioni degli articoli nelle colonne successive o in altre parti del giornale. Oggi, i giri sono collocati in aree franche, per esempio la pagina dei commenti, per alleggerire la gestione tecnica del giornale Negativo= indica i testi o gli elementi paratestuali stampati in bianco su fondo nero o colorato Testatine= elementi di pagina o di una precisa parte del giornale che ne indicano il tema o il contenuto

15 Distico= è una breve nota che introduce un articolo. In genere è in corsivo, si trova all inizio dell articolo ed è di giustezza inferiore rispetto al resto del testo TESTO Testo= Gli articoli hanno prevalentemente un carattere tondo. I primi caratteri erano gotici, successivamente Aldo Manuzio inventò il carattere latino che permise di realizzare il carattere corsivo, distinto dall asse centrale inclinato verso destra. Nello scenario attuale il corsivo viene ancora usato, il grassetto, invece, molto meno Incipit rientrato= all inizio di un testo o ad un nuovo capoverso, indica la prima riga che comincia qualche millimetro più a destra rispetto alla giustezza standard Capolettera= è la prima lettera maiuscola di inizio testo, di dimensione maggiore rispetto al resto del corpo del testo. Negli articoli di prestigio è alta circa il corrispettivo di 5 righe (a volte di più o di meno), il programma QuarkXpress permette di decidere la sua altezza Attacco= pezzo iniziale dell articolo. Di solito è la parte più difficile da scrivere in quanto serve ad attirare l attenzione del lettore che deciderà, in base ad esso, se continuare o meno a leggere il pezzo Editoriale= è l articolo di prima pagina che esprime il punto di vista ufficiale del giornale. È senza firma o e firmato del direttore stesso Commento= nota di lunghezza variabile nella quale un giornale consente a un autore di esprimere la propria opinione, non necessariamente concorde con quella ufficiale del giornale Filo di nota= breve testo, separato dagli altri da un filo. In genere è un commento o una nota arguta Elzeviro= indicava l articolo di apertura della Terza pagina Il nome elzeviro deriva da quello di un carattere tipografico realizzato da un incisore per gli stampatori olandesi Elzevier, operanti tra 500 e 600 Carattere: tondo, corsivo, grassetto= insieme delle lettere alfabetiche, dei numeri e dei segni di punteggiatura. Si potrebbe definire il design del carattere, nel suo senso più ampio, come una serie di regole di progetto (per esempio di stile, immagine o impressione) all interno delle quali il progettista possa concepire ogni singolo carattere. L arte di disegnare i font, chiamata type design, è un occupazione del type designer Corpo= indica le dimensioni dei caratteri tipografici, espresse in punti Famiglia (con o senza grazie) Tipo di carattere (elvetica, gotic, times, arial, scala, ecc..) Giustezza= Indica la larghezza di un elemento (colonna, box, ecc), ovvero la sua estensione in orizzontale. Insieme al numero delle colonne fa parte degli elementi che

16 danno la scansione verticale del giornale Dott.ssa Maria Cristina De Carlo Interlinea= spazio che intercorre tra una riga di testo e la successiva. Compensazione (track)= è la funzione che permette di stringere gli spazi bianchi tra i caratteri e le parole in modo da consentire l inserimento di più testo rispetto allo standard indicato dal progetto grafico Punto = Unità di misura tipografica, parte, in genere 1/12, della riga tipografica. La riga tipografica del sistema Didot, per esempio, corrisponde a 4,512 mm. Quella del sistema Pica anglo-americano corrisponde a 4,217 mm COME SI FA UN GIORNALE Foliazione= termine usato per indicare il numero di pagine di un giornale (ma anche di un libro o di una rivista) Segnatura= le parti di giornale (a gruppi di 16 pagine, in genere, o multipli) che vengono stampate in un unico ciclo tipografico. I giornali con molte pagine sono composti di diverse segnature che vengono licenziate con tempi diversi (es. i settimanali) Registro = Nella stampa a colori, in quadricromia, sono previsti in genere quattro passaggi tipografici. Il registro consente di sovrapporre perfettamente i vari passaggi. In caso di sovrapposizione imperfetta, ovvero di stampa fuori registro : l immagine risulta mossa Spillatura: Allestimento delle pagine di un giornale realizzata automaticamente dalle macchine tipografiche che ripiegano in quattro il foglio e uniscono le pagine così ottenute con spille metalliche. I giornali spillati sono ad esempio i periodici, i quotidiani sono invece solo piegati Piegatura= Allestimento delle pagine di un quotidiano, realizzato con la semplice compiegatura dei fogli uno dentro l altro, senza spillatura o uso di collanti Brossura= Allestimento delle pagine con l uso di collanti. E usata in particolare per i periodici ad alta foliazione Patinatura= Rivestimento trasparente, lucido o opaco, delle pagine, tecnica usata soprattutto nei periodici, migliora il risultato estetico della pagina ed è particolarmente adatta per la resa di immagini Cellophanatura= Processo tecnico con cui il giornale viene chiuso in un involucro di cellophane Secondo dorso o costa = seconda fascicolazione del giornale, aggiunta e piegata insieme a quella principale. Questa tendenza si riscontra soprattutto nei paesi anglosassoni. In Italia, infatti, un esperimento del genere venne portato avanti da La Stampa, ma si rivelò ben presto fallimentare a causa di un lettorato troppo conservatore.

17 Rese= copie invendute che l edicolante restituisce all editore FIGURE PROFESSIONALI PASSATO: Proto= Personaggio della tipografia che svolge un ruolo di cerniera nel rapporto tra la redazione e la tipografia stessa. Oggi è in via di estinzione Correttore di bozze= è, anche questi, una figura in via di estinzione nelle redazioni dei giornali. Sempre più spesso è il giornalista che corregge da solo i suoi testi con l ausilio del computer e con gli inevitabili errore del caso Linotipista o compositore= compositore tipografico addetto alla linotype, macchina per la composizione tipografica meccanica inventata negli Stati Uniti nel 1881 dal tecnico tedesco Mergenthaler. La macchina aveva tastiera letterale (simile a quelle delle macchine da scrivere) su cui il linotipista componeva il testo. La macchina fondeva in tempo reale le lettere attraverso matrici, accorpandone riga per riga, da cui il nome PRESENTE: Redattore= è la figura base all interno di una redazione giornalistica. Svolge compiti di desk ed è essenziale all interno del giornale. Si diventa redattori di prima nomina dopo aver svolto il praticantato e aver sostenuto l esame di ammissione all ordine dei giornalisti. Si è redattore ordinario dopo un ulteriore periodo Praticante= è il neoassunto che non ha ancora dato l esame da professionista Inviato= è il giornalista inviato dal direttore in diverse parti del mondo. È una figura sempre meno diffusa, se non in termini di qualifica formale, a causa delle nuove tecnologie che consentono di avere, direttamente in redazione, tutto il materiale necessario per realizzare un articolo Corrispondente= è il giornalista che vive in una sede diversa da quella naturale del giornale. Solitamente si trova in sedi locali distaccate dalla città principale. Il corrispondente resta fisso in un determinato posto, acquisendo in questo modo anche una competenza maggiore su una specifica città o area territoriale. Le corrispondenze più ambite sono quelle dalle più importanti città estere Editorialista/opinionista= è un giornalista - solitamente una firma di chiara fama - che commenta su un quotidiano o un rotocalco un fatto di rilievo Gerente= la figura individuata dallo Statuto Albertino come responsabile legale della pubblicazione. Non era necessariamente qualcuno che partecipava alla fattura del giornale. Questo consentiva l escamotage di pagare una persona in condizioni di necessità che si prestasse come gerente-fantoccio. La figura viene abolita dal fascismo e sostituita con quella del direttore responsabile

18 Direttore responsabile= è colui che risulta legalmente responsabile della pubblicazione e che quindi ne risponde dinanzi alla legge anche penalmente Caporedattore-caposervizio = il responsabile di una redazione o di una sezione (cronaca, politica ecc.) di una redazione Agenzie di stampa= Sono agenzie specializzate nel raccogliere informazioni. raccolgono e convogliano ai giornali associati una serie di informazioni giornaliere. Consentono di evitare la figura del corrispondente. La più importante in Italia è l Ansa. La prima è invece l Agenzia Stefani, creata da Cavour nel 1863 Take, o lancio di agenzia= i lanci, in inglese take, sono delle stringhe di informazioni che le agenzie offrono alle varie testate. Possono essere di lunghezza variabile, dalle cinque alle venti righe. Le agenzie rappresentano uno strumento fondamentale perché consentono un enorme risparmio di risorse economiche Pubblicità, inserzioni p. advertising ecc.= Sono gli spazi in vendita agli inserzionisti per i prodotti/servizi che offrono. Sono a pagamento. La pubblicità è diventata una voce sempre più importante nei bilanci dei giornali

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