Il Coordinamento degli Organi Ispettivi nel PORTO DI TRIESTE
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- Gabriela Bruno
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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro AUTORITÀ PORTUALE DI TRIESTE Direzione Sicurezza e Ambiente Il Coordinamento degli Organi Ispettivi nel PORTO DI TRIESTE Dott. Fabio RIZZI e Dott. Paolo TOFFANIN
2 La complessità portuale Un primo elemento oggettivo: lavorazioni svolte con macchine ed attrezzature complesse, interazione tra più imprese, presenza della nave quale ambiente non modificabile e autonomo nelle sue esigenze operative e di processo produttivo
3 La complessità portuale Il secondo aspetto normativo: elevata articolazione del quadro normativo nazionale, numerosi regolamenti e ordinanze delle Autorità locali preposte oltre che una moltitudine di regolamenti di sicurezza internazionali applicabili solo al bordo nave Norma di riferimento D.L.gs 272/1999 D.L.gs 271/1999 D.L.gs 81/08 D.L.gs 298/1999 Ordinanze locali R.D. 327/42 (Cod. Nav.) Legge 84/1994 e succ. mod. Norme ILO IMO- Conv. Internaz. Competenza ASL A.P. - A.M. ASL A.M. Sanità Marittima Azienda Sanitaria Vigili del Fuoco ASL A.M. Sanità Marittima Autorità Portuale A.M. Autorità Marittima A.P. A.M. Autorità Marittima
4 La complessità portuale Il terzo aspetto istituzionale: presenza di numerosi enti di vigilanza e controllo che hanno competenza in ambito portuale e sono obbligati ex legge ad operare congiuntamente nelle azioni di vigilanza e controllo, esigenza di svolgere interventi coerenti e omogenei rispetto le normative di settore Autorità Portuale Autorità Marittima Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina Direzione Territoriale del Lavoro Istituto Nazionale per l Assicurazione degli Infortuni sul Lavoro Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale Uffici di Sanità Marittima Aerea e di frontiera Vigili del Fuoco ENTI di vigilanza e controllo
5 16 aprile 2008 approvato il Protocollo Prefettizio di intesa per la pianificazione degli interventi in materia di sicurezza nell ambito portuale di Trieste (art. VII = costituzione del C.O.I. con funzione di indirizzo, prevenzione e controllo dell ambito portuale). Negli anni successivi L istituzione del C.O.I. 6 marzo 2009: istituito il C.O.I. 2 aprile 2009: discusso ed approvato il regolamento del C.O.I. 8 aprile 2009: il C.O.I. diventa operativo 30 settembre 2009 : primo consuntivo semestrale 31 maggio 2010 : secondo consuntivo semestrale 20 giugno 2011 : consuntivo annuale 29 agosto 2012: consuntivo annuale (secondo anno solare)
6 Il fatto di cronaca scatenante: 28 marzo 08
7 Il protocollo prefettizio Attivazione della rete degli R.L.S. aziendali e RLSS di sito Condivisione costi di sistema da parte della comunità portuale Individuazione di regole comuni per l accesso ai terminal portuali
8 Il protocollo prefettizio Istituzione del Comitato di Igiene e Sicurezza Portuale (C.I.S.) Presenza degli RLSS e RSPPs D.Lgs. 272/99 - Art. 7 - Comitato di igiene e sicurezza del lavoro In sede locale l'autorita' puo' istituire comitati di sicurezza e igiene del lavoro presieduti dall'autorita' stessa, con la partecipazione di un rappresentante dell'azienda Unita' Sanitaria Locale competente, e composti da rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori, per la formulazione di proposte in ordine alle misure di prevenzione e tutela per la sicurezza ed igiene del lavoro.
9 Il protocollo prefettizio Nascita e costituzione dell Istituto di Cultura Marittimo Portuale Attivazione di protocolli con l INAIL formazione primo ingresso sensibilizzazione alla sicurezza per tutti gli operatori portuali
10 Il protocollo prefettizio Sistema di prevenzione condiviso tra Azienda Servizi Sanitari n. 1 Triestina e Autorità Portuale di Trieste Valenza della polizia amministrativa Formazione sul campo del personale ispettivo Condivisione modalità raccolta dati infortunistici ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI NELLE DITTE OPERANTI NEL PORTO DI TRIESTE Anno merci movimentate Ore Lav. GG inf N.infort. I.F. I.G. D.M , ,2 1, ,2 1,7 38
11 Il protocollo prefettizio PROBLEMA DEL CAMBIAMENTO DEL CONTESTO LAVORATIVO MAGGIORI RESE PER ORA LAVORATA ANDAMENTO DEL LAVORO NEL PORTO DI TRIESTE ANNO variazione merci movimentate variazione ore lavorate tonnellata/ora BASE ,08 variazione tonn/ora ,05 3,61 18,71-2, ,34-13,97 24,18 5,47
12 Il modello del C.O.I. I punti di forza: Operatività snella dell organismo Eliminazione delle complesse gerarchie Aziendali Messa a disposizione di un ufficio in ambito portuale utilizzabile da tutti i soggetti Nomina di un ente con compiti di coordinamento e individuazione di una posizione organizzativa con responsabilità specifica Approvazione di un regolamento scritto Periodico confronto con l ufficio di gabinetto della Prefettura I punti di debolezza: Quantità delle risorse umane disponibili Poca diffusione delle buone pratiche nazionali e internazionali Rete nazionale di coordinamento poco valorizzata dall Ente Regione
13 I dati di attività del C.O.I. Aziende vigilate Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Aziende oggetto di vigilanza ed altra attività ispettiva Svolta in coordinamento C.O.I
14 I dati di attività del C.O.I. Sopralluoghi svolti Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Congiunti Successivi Totali Sopralluoghi svolti in coordinamento ed a valle delle attività C.O.I
15 I dati di attività del C.O.I. assistenza alle Imprese e R.L.S.S Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Incontri tecnici riunioni Commissioni di igiene
16 I dati di attività del C.O.I. contravvenzioni ricorrenti Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Cadute dall alto Luoghi lavoro Attrezzature lavoro D.P.I. Formazione/informazione Controlli sanitari Valutazione rischi Impianti elettrici Coordinamento Reati in materia di sicurezza ed igiene accertati in sede di vigilanza
17 I dati di attività del C.O.I. Figure di garanzia Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Datori lavoro Medici competenti Preposti Lavoratori Contravvenzioni accertate a carico della varie figure di garanzia
18 Le risorse umane in campo Impegno per anno delle risorse Umane dedicate al porto Ore/anno Porto Ore/anno Azienda Ore lavorate dal personale A.S.S ,40 Impegno % per anno dei funzionari dedicati al porto 6, Cui si aggiungono ulteriori 4300 ore anno del personale A.P.T in attività condivise 9,90
19 Grazie dell attenzione e attenti alla BORA
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