SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE

Transcript

1 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune Località Classe Vincolo Tipo Vincolo N Tutela MODENA Villanova di Là MONUMENTALE Verifica d'interesse S190 Denominazione Chiesa di San Bartolomeo, Canonica e pertinenze in Villanova Là Altra/e denominazione/i Ubicazione Via Villanova, /6 Giardino di interesse storico testimoniale Individuazione catastale presente nel Decreto Foglio: 27 Mappale: A Individuazione catastale a Febbraio 2008 Foglio: 27 Mappale: A C.S. / Z.E. / Extra Urbana Extra Urb. Legge 364/1909 art. 5 Legge 1089/39 artt. 1-3 Legge 1089/39 art. 4 Legge 1089/39 art. 21 Legge 1089/39 art. 71 L. 1089/39 e Cod. Civ. art. 822 Legge 633/1941 art. 20 Decreto Lgs. 490/99 artt. 2-6 Decreto Lgs. 490/99 art. 5 Decreto Lgs. 490/99 art. 49 Decreto Lgs. 42/2004 artt Decreto Lgs. 42/2004 artt /04/2009 Decreto Lgs. 42/2004 art. 45 Osservazioni: Note: Tutela a seguito della "verifica dell'interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico" ai sensi dell'art. 12 del D.lgs 42/04 e del D.M. del 6 febbraio 2004, inoltrata dalla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo. Informazioni Storiche: Vedi Relazione Storica presente nel Decreto. Proprietà: Ecclesiastica

2

3 SCHEDE IDENTIFICATIVE CON DECRETI DI DICHIARAZIONE DI INTERESSE Decreto Lgs. 22 gennaio n. 42 o Legge 22 aprile 1941 n. 633 Comune MODENA Località Villanova di Là Classe Vincolo MONUMENTALE Tipo Vincolo Verifica d'interesse N Tutela S190 Denominazione Chiesa di San Bartolomeo, Canonica e pertinenze in Villanova Là Altra/e denominazione/i Relazione Storica presente nel Decreto di Tutela: La Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, con il fabbricato addossato sul fianco, risale al XVIII secolo, ma ha subito, nel corso dei secoli, evidenti ristrutturazioni: la facies attuale dell'edificio sacro è un esempio di quel particolare fervore costruttivo che caratterizza l'architettura degli inizi del Novecento, in cui, a seconda delle preferenze dei progettisti, si recuperano stilemi dell'architettura precedente, dal romanico, come in questo caso, al gotico, dal rinascimentale al barocco. La chiesa, infatti, è "iniziata al principio degli anni trenta, su disegno dell'ing. Giuseppe Rubini, inaugurata nel 1932, ma ultimata solo alla fine degli anni Settanta" del Novecento (Luigi Parmeggiani; Campanili, campane e campanari del modenese, I parte, Modena 1984, pag.161). Ugualmente improntato all'architettura eclettica di gusto neo-medioevale è il fabbricato realizzato negli anni Venti del Novecento, sede del "Museo del Presepe", costituitosi nel 1972 grazie al parroco Don Sesto Serri, grande collezionista (il nucleo più importante è rappresentato da statuette napoletane della fine del Settecento). Il fabbricato originariamente adibito a canonica con annesso campanile, databile alla seconda metà del XIX secolo, è stato oggetto di ristrutturazioni successive così come l'immobile ad uso residenziale e l'ex stalla (parzialmente ricostruita negli anni Sessanta del XX secolo dopo un incendio) della vicina corte rurale, che comprendeva sul lato nord-est, un altro edificio, demolito negli anni Cinquanta del XX secolo e sostituito da una fontana di recente costruzione. La corte rurale, databile al XIX secolo, pur parzialmente ristrutturata, conserva ancora quelle peculiarità tipologiche che contraddistinguono gli insediamenti rurali modenesi; inoltre insistendo nell'area di pertinenza, ricca di vegetazione arborea, del complesso ecclesiastico, deve essere compresa all'interno del perimetro della tutela. Il complesso parrocchiale in esame, è formato dalla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, da un edificio addossato ad un fianco, dal campanile, da un fabbricato in aderenza alla torre campanaria, e da un immobile sulla sinistra dell'edificio sacro, che ospita il "Museo del Presepe", e da tre edifici separati dal complesso ecclesiastico, a formare una corte rurale. L'edificio sacro presenta una facciata in muratura di mattoni a vista, tripartita ed impostata ai principi della simmetria. La slanciata porzione centrale, delimitata da poderose paraste sormontate da un capitello in pietra bianca, presenta al centro il portale, cui si accede da alcuni gradini, entro un protiro sorretto da leoni stilofori, e in alto un grande rosone ornato di sculture; il coronamento è a capanna, sottolineato da arcatelle pensili. Le parti laterali del prospetto, di altezza minore rispetto alla porzione centrale, di sagoma trapezoidale a ricalcare la forma delle navate, sono ornate superiormente da una cornice in pietra bianca ad arcatelle uguale a quella del coronamento. Queste porzioni presentano ciascuna un portale, leggermente strombato, con soprastante lunetta decorata con mosaici, cui si accede da alcuni scalini, inserito in un'incorniciatura a tutto sesto, e sormontato da un piccolo rosone. Il prospetto è serrato alle estremità da due paraste simili a quelle che delimitano la porzione centrale. All'interno, a croce latina, la navata centrale, coperta da volte a crociera in laterizio, è scandita da poderosi pilastri compositi in muratura di mattoni a vista e da semicolonne, sempre in laterizio, su cui poggiano le arcate. La parte alta delle pareti è scandita dal ritmo regolare delle grandi vetrate rettangolari. L'abside è conclusa da una cupola ad ombrello. Volumi semicircolari percorsi da grandi vetrate concludono lateralmente il transetto. Le navate laterali sono coperte anch'esse da volte a crociera. Il campanile, dall'impianto planimetrico quadrangolare, in muratura di mattoni intonacata, è diviso orizzontalmente in tre tronconi (nei due inferiori vi sono delle aperture di varie dimensioni) da comici e presenta in alto la cella, in laterizio a vista, che, sui quattro lati, prende luce da grandi finestre ad arco a tutto sesto. Addossato alla chiesa si trova un edificio a due piani fuori terra, in muratura di mattoni a vista, con l'ingresso cui si accede da una breve scalinata; il prospetto presenta la distribuzione regolare delle aperture ad arco a tutto sesto, di cui quelle inferiori più semplici e quelle superiori più articolate. Accanto a questo edificio si erge il campanile che, sul lato opposto, ha in aderenza un edificio in muratura di mattoni intonacata, a due piani fuori terra oltre al sottotetto, dall'impianto planimetrico pressoché rettangolare, con una piccola appendice ad un piano fuori terra con copertura spiovente. Il semplice fronte principale sud-ovest è scandito dal ritmo un po' irregolare delle aperture. L'edificio sede del "Museo del Presepe" (F.27, mapp.9), in muratura di mattoni a vista, a due piani fuori terra oltre al sottotetto, presenta a un'estremità un avancorpo aggettante: il prospetto principale, scandito dal ritmo serrato delle aperture ad arco a tutto sesto, presenta tre ingressi cui si accede da alcuni gradini; quello all'estremità sinistra è sormontato al piano superiore da un'apertura a trifora, mentre gli altri sono affiancati da finestre chiuse da grate metalliche. Il fronte opposto mostra, invece, due soli portoni, non ha la finestra a trifora, ma presenta, una fitta sequenza di aperture che danno luce al sottotetto, sormontata da una fascia dipinta a quadri bianchi e neri. Il complesso rurale è formato da un edificio ad uso residenziale e dall'ex stalla, ora adibita a scuderia. Il primo è a due piani fuori terra, con impianto planimetrico rettangolare, in muratura di mattoni a vista: da segnalare la facciata, scandita dal ritmo regolare delle aperture (quelle ai lati sono tamponate), con il coronamento a capanna che all'interno del frontone stilizzato presenta una finestra a lunetta. In prossimità del fabbricato, sul lato nord-est, si trova una fontana a pianta quadrata con muretto in mattoni a vista e balaustra in metallo, ornata da statuine in cemento. L'ex stalla, dalla pianta rettangolare, è a un solo piano fuori terra, in muratura di mattoni a vista con le aperture ad arco tamponate sui lati lunghi.

4

5

6

7

8

9