Specifiche Tecniche per la realizzazione delle Reti GNSS
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- Rita Morelli
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1 Specifiche Tecniche per la realizzazione delle Reti GNSS Livio PINTO (Polimi) L Aquila,
2 Premessa Codice per l Amministrazione Digitale (CAD) D. Lgt n. 82 L articolo 59: Istituisce il Comitato dei dati territoriali Recepisce la necessità di un Repertorio di dati di interesse generale (residente c/o CNIPA); Puntualizza che i dati catastali rientrano nei dati di interesse nazionale.
3 Premessa Il Comitato: Presiede il prof. R. Benzi (Consigliere del Ministero Innovazione tecnologica) Al Comitato partecipano: rappresentanti del Ministero delle Riforme; Ministero dell Ambiente Ministero delle Politiche Agricole Ministero degli Affari Regionali Ministero dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture Agenzia del Territorio Dipartimento della Protezione Civile Istituto Geografico Militare CNIPA Conferenza Unificata Stato-Regioni.
4 Premessa Gruppi di Lavoro: GdL Oggetto Responsabile Ente GdL 1 Repertorio e regole tecniche Cappadozzi Elettra CNIPA GdL 2 Dati geotopografici De Gennaro Maurizio Regione Veneto GdL 3 Reti e stazioni GPS Gavaruzzi Roberto Regione Emilia-Romagna GdL 4 Telerilevamento avanzato Diofebi Riccardo AGEA GdL 5 Infrastruttura nazionale dei dati territoriali Colella Carlo IGM GdL 6 Accordi di servizio SPCoop Donis Alberto Agenzia del Territorio GdL 7 Dati ambientali Agricola Bruno Ministero dell Ambiente GdL 8 Reti di sottoservizi Raffaldi Marco Regione Lombardia
5 Premessa Il Gruppo di lavoro 3 Reti e stazioni GPS: GAVARUZZI Roberto (coordinatore) MASEROLI Renzo SURACE Luciano MASI Angelo MANFREDI Gaetano CAPPADOZZI Elettra coadiuvata da ROTUNDO Antonio e BONOFIGLIO Maria Paola MORIGI Massimo LAFFI Roberto (reg. Lombardia) GARRETTI Luigi (reg. Piemonte) MARRA Vincenzo (reg. Calabria) REINA Giovanni FERRANTE Flavio PINTO Livio Regione Emilia-Romagna Ist. Geografico Militare Ist. Idrografico Marina Min. Riforme CNIPA Protezione civile Regioni Ag. del Territorio ANCI
6 Premessa Competenze del GdL 3 Reti e stazioni GPS Censimento delle stazioni GNSS esistenti (di soggetti pubblici e di soggetti privati) e dei relativi servizi erogati Proposta di standard e procedure per la pubblicazione di monografie di vertici geodetici (ad esempio di quelli catastali). Proposta di standard e procedure per la certificazione delle stazioni GNSS ai fini della loro utilizzazione nella definizione del sistema di riferimento geodetico Italiano; Proposta di standard e procedure per la certificazione delle stazioni GNSS ai fini della loro utilizzazione in modalità RTK in attività di aggiornamento di cartografia tecnica e catastale. Proposta di una anagrafe di ulteriori servizi di base.
7 Premessa Consulenti del GdL 3 Università operanti nell ambito Ricerca dal Titolo: Sviluppo delle tecnologie per le reti geodetiche che ha visto coinvolte, nelle diverse fasi: di un progetto CISIS Università di Perugia, Università di Bologna, Università dell Aquila, Università di Roma La Sapienza, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino. Il rapporto finale della ricerca (pubblicata e distribuita a livello nazionale) tratta Utilizzo innovativo delle reti di SP GNSS per: Applicazioni catastali Definizione del Datum e rete di ordine zero Applicazioni per l Infomobilità Applicazioni per la Sorveglianza del territorio
8 Proposta di DPCM DPCM sul Sistema di Riferimento Geodetico Nazionale La proposta di DPCM è stata approvata dal Comitato in data ed attualmente è in iter di approvazione. La bozza è pubblicata, consultabile e scaricabile su Documenti riguardanti il Sistema di riferimento geodetico nazionale Relazione illustrativa Schema DPCM All. 1 Elenco stazioni permanenti appartenenti alla Rete dinamica nazionale All. 2 - Specifiche tecniche per le SP appartenenti alla Rete dinamica nazionale All. 3 - Specifiche di riferimento relative alla pubblicazione dei dati a 30 secondi delle SP e scheda per il loro censimento nel Repertorio dei dati territoriali All.4 - Specifiche tecniche per le SP per i servizi di posizionamento RTK Prospetto riepilogativo delle segnalazioni pervenute nella fase di revisione
9 Specifiche tecniche per SP in RDN Sono le stazioni GNSS che definiscono e mantengono il Sistema di Riferimento Geodetico Nazionale (RDN) Si tratta di regole tecniche mutuate da quelle internazionali (EPN); solo pochi gestori delle circa 400 SP attualmente operative a livello nazionale operano secondo gli standard IGS ed EUREF; il presupposto è quello di comunicare a i gestori delle SP come garantire un elevato standard di qualità del dato.
10 Specifiche tecniche per SP in RDN Nell art. 5.3 del DPCM si dice che il monitoraggio della RDN sarà curato da IGM con la collaborazione di Regioni e degli Enti gestori o proprietari delle SP; Nell art 5.4, si dice che l elenco delle SP in RDN sarà aggiornato periodicamente e pubblicato sul sito web CNIPA nel repertorio dei dati territoriali; L elenco delle 99 SP utilizzate nella realizzazione della RDN e dei relativi enti gestori o proprietari è contenuto nell allegato 1 al DPCM
11 Specifiche tecniche per SP in RDN Le SP appartenenti alla Rete Dinamica Nazionale (RDN) si caratterizzano per: l elevato standard di qualità del dato GNSS, l accurata monumentazione dell antenna che ne garantisce una elevata stabilità di tipo geodetico, la garanzia di continuità di funzionamento della SP.
12 Specifiche tecniche per SP in RDN Monumentazione delle stazioni permanenti GNSS in Italia: Fonte: Politecnico di Torino
13 Specifiche tecniche per SP in RDN Continuità di funzionamento della Stazione Permanente.
14 Specifiche tecniche per SP in RDN Antenna: di tipo Choke ring o con prestazioni certificate sia noto il comportamento del centro di fase per ciascuna frequenza tracciata; Hardware presso la SP Gruppo di continuità connesso al solo ricevitore, tale da garantire almeno 3 giornate di autonomia per la registrazione continua dei dati. Hardware opzionale orologio atomico esterno connesso al ricevitore; stazione meteo (pressione, temperatura e umidità). Distribuzione dei dati Deve essere garantito il trasferimento dei dati dalla SP al centro di calcolo di RDN secondo una delle seguenti modalità: in tempo reale; periodico, effettuato a posteriori della ricezione del dato.
15 Specifiche tecniche per SP per servizi RTK Le reti RTK hanno il principale obiettivo di distribuire servizi di posizionamento per applicazioni civili di pubblica utilità: ad esempio per cartografia e catasto, applicazioni di ingegneria civile, servizi di mobilità, etc. Le SP si caratterizzano in particolare per essere connesse ad un centro di controllo che fornisce in tempo reale ad una potenziale utenza, dati utili per il posizionamento satellitare di precisione.
16 Specifiche tecniche per SP per servizi RTK Per la monumentazione e la strumentazione (ricevitore/antenna) valgono le norme EPN. In questo caso l attenzione del dato GNSS di rete è sbilanciata a garantire affidabilità dei servizi. Particolare attenzione viene prestata: Alla Qualità della trasmissione dati Alle caratteristiche del SW di gestione All operatività del Centro di Controllo Alla stabilità del sdr materializzato dalla rete
17 Specifiche tecniche per SP per servizi RTK Qualità della Trasmissione dati a) la latenza media di trasmissione tra la SP e il centro di calcolo, su base giornaliera, sia non superiore a 500 ms; b) il numero medio di pacchetti dati persi ogni giorno (differenza tra dati attesi e dati registrati), su base settimanale, deve essere inferiore a 10. Funzioni svolte dal SW di governo e analisi della rete l. autenticazione del dato delle singole SP, 2.verifica del funzionamento delle SP, 3.regolazione dei parametri di configurazione dei ricevitori, 4.trasferimento e archiviazione dei dati, 5.gestione dei dati della rete nel suo complesso, 6.generazione delle correzioni differenziali e dei prodotti derivati, 7.distribuzione dei prodotti all'utenza.
18 Specifiche tecniche per SP per servizi RTK Operatività del Centro di Calcolo 1. compensazione periodica della rete; 2. stima in tempo reale dei disturbi e degli errori; 3. modellizzazione di rete dei disturbi e stima delle correzioni; 4. generazione e distribuzione dei dati per il posizionamento relativo in RT; 5. generazione e distribuzione dei dati per il posizionamento relativo in PP; 6. possibilità di gestione e rendicontazione delle richieste di accesso Sistema di riferimento dei dati Le correzioni in tempo reale devono essere trasmesse all'utente in un sistema di riferimento individuato con certezza: 1. di tipo globale, (ITRFXX, IGSXX), 2. regionale (ETRFXX) 3. nazionale attualmente in uso (RDN).
19 Specifiche tecniche per SP per servizi RTK Reti regionali di SP GNSS
20 Conclusioni La proposta di DPCM sulla RDN introduce norme tecniche per le PA che gestiscono le stazioni permanenti GNSS. - Ogni Ente, con risorse ordinarie, dovrà seguire regole comuni per a) condividere i dati di interesse reciproco b) sfruttare al meglio la qualità delle procedure GNSS - E necessario prevedere la certificazione dei servizi oltre a quella delle reti - E auspicabile che in un prossimo futuro i servizi attualmente su base regionali possano essere unificati e erogati a livello nazionale. - Su queste tematiche è stato finanziato nel 2009 dal MIUR un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) coordinato da prof. Sansò del Politecnico di Milano.
21 Ringraziamenti Si desidera ringraziare il dott. Gavaruzzi e i partecipanti al GdL 3 Reti e stazioni GPS Il dott. Maseroli dell IGM i colleghi ricercatori e docenti che collaborano per il calcolo di RDN coloro (molti) che hanno fornito preziosi consigli e la segnalazione di refusi dopo la prima pubblicazione del DPCM [30 gg in ottobre 2009]. - Voi tutti per l attenzione prestata - Fine
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