Mercoledì 22 Ottobre Ore Arrivo in albergo. Ad Abano ho chiesto informazioni a due tabacchi e alla fine ho raggiunto le informazioni

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1 Mercoledì 22 Ottobre Ore Arrivo in albergo. Ad Abano ho chiesto informazioni a due tabacchi e alla fine ho raggiunto le informazioni turistiche. Qui da queste parti le informazioni te le danno, ma con finta gentilezza. Lo fanno perché devono. Siam turisti che portan soldi. Però che fatica essere gentili mannaggia. Comunque sia, l albergo l ho trovato abbastanza facilmente. Anche la ragazza alla reception sorride a denti stretti. Più carino il facchino che mi porta su lo zainetto facendo il giro dell oca dell albergo. Perché guai a prendere lo stesso ascensore del cliente. Bah. Carina anche la signora delle pulizie, alla quale chiedo se è possibile avere un accappatoio più piccolo di quello lasciato in camera. Lei mi guarda e mi risponde: Essì, poverina, capisco. Ora provo a vedere cosa si può fare me ne porta subito un altro. Che non ha l etichetta XL ma è enorme lo stesso. E vabbè. Apprezzo il gesto. Scendo al centro benessere per prenotare i massaggi. E l ora di pranzo quindi non è detto che ci sia qualcuno. Una signora mi dice che Cristina arriva subito. La aspetto. Arriva dopo pochi minuti e si scusa per l abbigliamento. Manco fosse in tuta. E semplicemente tiratissima per il pranzo. Le scuse son dovute al fatto che è in borghese. Anche lei gentilissima, col sorriso forzatissimo, mi prenota i massaggi presenti nel pacchetto offerta, distribuendoli nei vari giorni e consigliandomi per oggi un massaggio esfoliante, adatto per pulire la pelle prima degli altri trattamenti. Me ne propone due, ed io scelgo quello più costoso, ma sicuramente più delicato per me. Le faccio un po di domande banali, dicendole che è la prima volta che vengo alle terme. Lei mi indica un librettino dove, dice, c è scritto tutto. Della serie LEGGITELO ché io son già in pausa pranzo. Poi aggiunge: Per qualsiasi cosa sono qui. Sono le 14. Decido di andare in piscina. C è poca gente. Alcuni fuori son stesi sui lettini a prendere il sole. Mi guardo intorno per decidere il lettino su cui appoggiarmi. Arriva un signore che si presenta tutto sorridente: Salvatore! e subito mi informa che alle c è l acquagym e che non posso perderla. Gli rispondo Vediamo. Entro in acqua sensazione splendida. Mi metto a nuotare un po anche se in tutta la piscina si tocca. Dopo una mezz oretta son già cotta a puntino.

2 Torno in camera a recuperare il libro. Salvatore che si era messo nel lettino a fianco sta dormendo. Così quando torno giù mi metto a leggere da tutt altra parte. Adocchio una splendida ragazza che è appena entrata in piscina, ma decido di dedicarmi al mio romanzo. Il conte di Montecristo ha oltre 900 pagine: bisognerà che mi concentri su quello. Son le Vedo una ragazza vestita che arriva con uno stereo portatile: l insegnante di acquagym. Salvatore mi viene a chiamare. Non ne ho tanta voglia ma decido di provare. L insegnante è carina. Son circondata da vecchiette tedesche sorridenti e incuriosite dalla mia presenza. La ragazza sta a bordo piscina e ci fa vedere gli esercizi che dobbiamo fare sott acqua. Sembra facile, per lei, che non ha la resistenza dell acqua. Comunque decido di mettermi d impegno per fare bella figura. Anche se devo dire che basterebbe anche solo stare lì a guardarla Il suo accento è del luogo e il timbro di voce un po antipatico, stile gallinella, ma il sorriso è molto bello e sul fisico bè niente da ridire. Mi fa sorridere perché spiega gli esercizi in perfetto tedesco solo qualche accenno in italiano per spiegare cosa NON dobbiamo fare, o per rispondere a Salvatore che sta lì ad adularla. A metà lezione mi allontano e torno in camera: alle ho il massaggio purificante. Rossana ha un bel sorriso e una voce dolce e rilassante che predispone a lasciarsi andare e mettersi completamente nelle sue mani. Mi fa togliere il costume e mi da un paio di slip usa e getta, praticamente un cosino trasparente con un elastichino, ché insomma fa finta di coprire le parti intime. Giusto per non farci cadere i chicchi d uva, ecco. Mi spalma un olio, poi uno strato di chicchi che toglie via lo strato di pelle superficiale, e infine mi spalma una crema d uva bella densa. Quando mi dice di rigirarmi a testa in su, reagisco dopo qualche secondo e mi dice sorridendo: ti stavi già addormentando eh? Una rispalmata di chicchi e crema anche sul davanti e son pronta per essere infornata: alza i lembi della plastica su cui sono sdraiata e me li ripiega sopra. Mi chiede se sento troppo caldo nella schiena perché ha acceso la coperta termica. Mi mette una coperta anche sopra e mi lascia rosolare per venti minuti, uscendo. Stando così ferma e imbalsamata comincio a sentire la stanchezza della giornata e di un anno intero senza ferie. Sonnecchio un po, ascoltando la meravigliosa musica di sottofondo. Passati i venti minuti, Rossana mi fa fare una doccia e poi mi fa un massaggio con olio rigenerante. Mi stupisco della sua gentilezza così sincera e così le chiedo come fa con i clienti tedeschi. Mi racconta che lavora lì da gennaio e che si è messa a studiare il tedesco, anche insieme a suo marito. Ma comunque si impara molto dai clienti stessi che, dice, sono molto disponibili. Finito il massaggio chiedo a Rossana se posso tornare in piscina. Lei mi consiglia di aspettare che l olio che mi ha messo si assorba un po sulla pelle e faccia il suo effetto tonificante.

3 Vado in camera a leggere e aspetto l ora di cena. Alle scendo al ristorante: son tutti tiratissimi ed elegantissimi. La cena è a buffet e mi sento un po presa di mira da tutti quegli sguardi incuriositi. Sarà perché sono nuova o perché ho portato il mio librone e magari leggere a tavola è sconveniente Ordino una bottiglia di Cabernet Sauvignon dei Colli Euganei e mangio abbastanza bene. Mi sembra di esser stata leggera e invece quando mi alzo da tavola mi sento strapiena e decido di andare a fare una passeggiata in centro. Tipico struscio nell area pedonale. Scatto qualche foto artistica e alle 21 son in camera con il mio librone. Giovedì 23 Ottobre Son solo le 9.30 del mattino ed ho già ricevuto un invito per una passeggiata sui colli nel pomeriggio ed un invito a ballare per stasera. Salvatore non perde proprio tempo. Non aspetta neanche la fine della colazione. Alle 5.30 stamattina ero sveglia con un mal di schiena e un mal di testa atroci, ed ho praticamente due canotti sotto gli occhi. Eppure faccio colpo. Peccato solo che sia un settantenne in calore. Quando rifiuto gli inviti, il bavoso mi chiede se ho paura di lui. Gli rispondo: Paura? Di cosa? No, no, è solo che preferisco leggere. Ma grazie. Meglio dedicarsi al Conte di Montecristo che al Salvatore di La Spezia, no? Per cercare di recuperare un po di interesse da parte mia, mi dice che più tardi va su un internet point ad aggiornare il suo blog. Mi dice che poi mi darà il suo indirizzo. Wow, penso, non vedo l ora. Sorrido e vado a prepararmi per il massaggio Ayurveda. Il massaggio fatto da Elena è davvero splendido. Splendido tocco, splendide mani. Momenti di pura estasi. Comincia con dell olio caldo sulla pancia ed un leggero massaggio sullo stomaco. Poi mi copre la pancia e comincia con una gamba Ogni parte del corpo che non è coinvolta viene coperta dall asciugamano per mantenerla calda. Il tocco è all inizio leggero, perché deve spalmare sulla pelle l olio caldo. Poi il massaggio si fa più vigoroso, anche se sempre molto delicato. Mi massaggia anche il viso e i capelli. Poi le braccia e le mani, dito a dito. Un incrocio di mani calde, come quando fai l amore con qualcuno. Ma in questo caso stai facendo l amore con te stessa. La massaggiatrice non è altro che uno strumento per farti stare bene e rilassare ogni poro della tua pelle. Dopo avermi rigirato a testa in giù e rispalmata e massaggiata ovunque, Elena mi sussurra che esce per qualche minuto per farmi rilassare. Io resterei lì a vita. A massaggio finito mi chiede se farò altri massaggi e le dico che sabato avrò lo shiatsu. Mi spiega la differenza tra i due tipi di massaggi e mi consiglia di fare diverse sedute di shiatsu anche

4 quando torno a casa, perché è comunque un massaggio che risolve i problemi di contrattura solo dopo qualche seduta. Parla con un tale entusiasmo anche dello shiatsu che mi chiedo se ci sarà lei anche sabato, ma non glielo domando. A pranzo si rinnova la mia pessima impressione sui camerieri: musi lunghi, scontrosi, falsi sorrisi. Mangio così così. La cucina non è niente di speciale. A pancia piena mi rituffo sul libro in piscina. Alle è l ora dell acquagym. Faccio gli esercizi accanto a Salvatore, sempre bavoso in prima fila. Oggi la lezione la facciamo dentro e la piscina è stracolma. Sono arrivate nuove coppie, giovani. A lezione finita mi butto in un angolo della zona idromassaggio. Salvatore si avvicina e ritorna all attacco. Mi parla di Abano, delle Terme, del fatto che viene qui da 24 anni perché fino a pochi anni fa gli passavano le vacanze alle terme gratis. Ora se le deve pagare ma ci è troppo affezionato. Mi dice che la prossima volta devo fare almeno due settimane così posso pure fare i fanghi. E una settimana me la offre lui Sorrido e gli rispondo: Be magari qualcuno potrebbe non essere molto contento del fatto che mi offri una vacanza Gli ho servito la domanda fatidica: mi chiede se ho un marito o un fidanzato. Gli sorrido e gli rispondo: e se avessi una fidanzata? Gli casca la mascella nell acqua ma le recupera subito dicendo che è sempre stato il sogno della sua vita farlo con due donne. Gli rispondo che è la tipica risposta di ogni uomo Lui insiste e mi dice di portare la mia fidanzata la prossima volta ribadisco che se dovessi tornare con la fidanzata non avremmo certo bisogno della sua presenza Non sa più come controbattere e allora cerca di ignorare quello che ci siamo appena detti. Si avvicina e con la scusa delle bolle dell acqua comincia a sfiorarmi. Che bella pelle che hai!. dice con sguardo languido. Io rido e gli rispondo: Ti credo, con tutta quella crema d uva che mi hanno messo ieri!!! Poi quando mi dice che sono bellissima, smetto di sorridere e gli dico seria: Dai, adesso, basta, eh?! Completamente vinto mi dice: oh, dai, io ci ho provato. Però sono stato gentile, dai. A me fa così pena che gli rispondo che sì è stato gentile e con questo gli faccio intendere che il discorso è definitivamente chiuso. Intorno a noi ci sono un po di vecchiette tedesche che probabilmente non hanno inteso tutto il nostro discorso ma sicuramente han capito molto bene la situazione. Quando Salvatore si allontana a testa bassa, mi guardano tutte con un enorme sorriso sulle labbra. Da questo momento sento che posso stare tranquilla. Ritorno sul lettino a leggere il mio libro. Verso le 18 mi rituffo in acqua per fare un altro po di idromassaggio e arriva il secondo marpionatore. Di dove sono, quanti giorni resto, se faccio i fanghi, quali massaggi ho prenotato Gli racconto che la mattina dopo devo fare la riflessologia plantare e allora lui parte con la descrizione di tutto quello che sa, che è stato in India, dai santoni, anche da Sai Baba ed ha imparato a fare tante cose, tanti tipi di massaggi, anche la riflessologia e che se voglio lui può farmi vedere come si fa e che mi farebbe bene anche un massaggio sulla cervicale e che se voglio lui si è disponibile anche gratis magari stasera. Stanza 214 Io sono un po stanca di stare a rispondere e infatti me ne resto zitta cercando di rilassarmi al getto dell idromassaggio.

5 Mi sento prendere la mano eh bè, lui sa leggere anche la mano e se voglio lui mi può dire tutto di me mi apre il palmo e mi dice che ho una mano bellissima, rettangolare, sono gelosa e non amo spendere soldi Gli rispondo embè, non ce li ho. Lui continua ad ammirare la mia mano e oooohhhh, che linea della passione! Sei una passionale! Gli rivolgo una frecciata talmente pungente che si affretta ad aggiungere Però sei anche molto razionale! Si, lo so, gli rispondo secca. Mi conta delle righe sulla mano e mi dice che ho avuto ed avrò tante storie. Della serie sono una da una botta e via. Mi verrebbe da mangiargli la faccia, da rispondergli, da mandarlo a quel paese. E invece me ne sto zitta, lo ignoro, mi lascio scivolare addosso tutto quello che dice. Funziona perché approfitta dello spegnimento dell idromassaggio per andare via, dicendomi che ci vediamo dopo a cena. La serata passa tranquilla. Vado a cena. Leggo il mio libro. M ritiro nelle mie stanze presto. Leggo un po di libro. E m addormento presto. Venerdì 24 Ottobre Anche ierisera ho spento la luce alle e mi son subito addormentata. Anche stamattina son stata svegliata alle 6 da una nonnina tedesca che sembrava esser tornata tardi dalla serata piuttosto che alzata presto dall insonnia. Invece ho poi scoperto che le nonnine fanno i fanghi di notte e che quindi molto probabilmente tornava dal fango notturno e non dalla discoteca. Anche stamattina ho due canotti sotto gli occhi. Ma come mai, mi chiedo. Eppure mi sembra di aver dormito un sonno profondo e tranquillo. La schiena mi fa sempre male, ma non credo che riuscirò a farmelo passare in questi giorni. Forse ha ragione Elena: dovrò fare una lunga serie di massaggi shiatsu e poi vediamo. Ho fatto colazione al volo per evitare gli sguardi antipatici dei camerieri. Torno in camera ma non faccio in tempo a mettermi il costume per andare in piscina che squilla il telefono in camera: chi sarà? E il Centro Benessere che mi chiede se posso anticipare di un ora la riflessologia plantare. Massì, dai, riesco a sconvolgere questa vita così piena di impegni e cambiare il programma della giornata. Roberto è molto carino e mi spiega a cosa serve questo tipo di massaggio: per trovare i punti di squilibrio del proprio corpo e cercare di riassestarli, attraverso la pressione di alcuni punti sotto la pianta del piede, dato che ogni punto corrisponde ad una precisa parte del corpo. Toccando quindi certi punti se si sente un fastidio o un dolore significa che quella parte del corpo corrispondente ha uno squilibrio su cui lavorare. Mi sdraio pensando ad una seduta di noie e dolori. Passa il tempo. Il massaggio è piacevole. Seguo con attenzione tutti i passaggi aspettando il momento fatidico, il tocco magico che mi farà fare un salto. La cosa strana però è che non sento neanche solletico. Passa mezz ora. Roberto si alza e va a lavarsi le mani. Torna e con un sorriso di incredulità mi dice che devo proprio essere una persona equilibrata, dato che non ha trovato nessun punto da riassestare. Sembra quasi dispiaciuto. Mi dice che anche il sistema linfatico gli sembra a posto. Se avessi avuto un po di cellulite almeno poteva lavorare su quello. Che sfiga, eh? In piscina sono arrivati nuovi ospiti. Sono diverse coppie giovani, ma ancora diffidenti e chiusi in loro stessi. A pranzo ritorno al mio libro. I camerieri mi vedono così assorta che si dimenticano di portarmi il primo e arrivano direttamente con la frittata. Sto aspettando le cravatte dico io. Che sarebbero poi dei ravioli, immagino. Il cameriere si scusa e va via Ritorna dopo poco dicendo che le cravatte son finite. Ti credo, le hai servite a tutto il ristorante e vabbè, dico, non importa, vada per la frittata. Ormai non mi stupisco più dell atteggiamento dei camerieri. Una cameriera invece, molto gentile, ritorna da me per scusarsi nuovamente del disguido. Le dico che non importa. Quando lei torna per portami via il piatto mi chiede se può portarmi un caffè. Le rispondo che vorrei mangiare ancora un po di verdure perché ho ancora fame. Finite le verdure, è rimasto solo un cameriere, che sta

6 sistemando un tavolo di fronte a me. Gli chiedo se gentilmente posso chiedere a lui un caffè. Mi risponde secco che il caffè si prende al bar. Mi alzo sospirando. Al bar un signore mi chiede se ho mangiato bene. E appena arrivato con la moglie e vuole godersi il weekend. Non sto a fare polemiche sul servizio dei camerieri e gli racconto di aver saltato il primo come fosse un aneddoto divertente. Vado a fare una passeggiata e a cercare una parrucchiera: ho deciso che voglio dare una spuntatina ai capelli. Trovo un salone di bellezza ancora chiuso e mi chiedo se ho voglia di tornare all apertura. Quasi quasi ci rinuncio. Ritornando indietro becco una parrucchiera aperta. Chiedo alla ragazza se hanno posto. Dallo sguardo schifato che mi rivolge immagino di no. Ma mi risponde Ora no! Però vado a vedere. Fa finta di guardare su una agenda, fa finta di chiedere ad una persona che sta dietro uno sgabuzzino. Poi mi risponde che hanno posto domani. Ringrazio dicendo domani parto, sottintendendo un grazie a Dio grosso come una casa. Non ne posso davvero più di questa gente cafona e non ne posso più di trattenermi dal replicare alla loro falsa gentilezza. Sulla via del ritorno scatto qualche foto e approfitto di una tabaccheria aperta per comprare una cartolina da spedire al nonno. Quando torno in albergo, in piscina sta già cominciando l acquagym. Prima di immergermi e andare a fare gli esercizi, scatto una foto all insegnante, giusto così per ricordo. Salvatore in prima fila, si volta, mi vede, e mi ignora. Se non gliela do, perché sprecare ancora il fiato in un saluto? Ultima lezione di acquagym (il weekend è sospesa), ancora un po in ammollo con idromassaggio e lettura del libro: il pomeriggio volge al termine. Scendo al ristorante per la cena. Dentro l ascensore un annuncio in italiano e in tedesco preannunciavano già la serata di Gala a lume di candela. Io per sicurezza il libro me lo sono portato dietro, ma non c è proprio verso di leggere stasera. Quindi mangio guardandomi intorno e osservando come certa gente si accontenta veramente con poco: sorrisi finti, un lume di candela, e un tizio elegante che strimpella al pianoforte. Sembra che la vita sia tutta qua. E io non vedo l ora di risalire in camera per seguire la storia del mio conte di Montecristo.

7 L incontro Fumo una sigaretta fuori dalla Hall dell albergo facendo due chiacchiere con la coppia che doveva andare a Ischia e poi ha deciso per le terme. Due tizi proprio buffi. Quando rientro nella hall c è un po di fila davanti agli ascensori. Prendo un depliant dell albergo da sfogliare e aspetto che la folla si smaltisca. Dopo qualche minuto sento aprirsi le porte dell ascensore. Alzo gli occhi e vedo solo una persona davanti a me, di spalle. Una donna elegante, vestita di nero che entra in ascensore dopo di me. Il pensiero lì per lì è APPERO!!!. Entrata in ascensore la ragazza si volta, mi vede e mi saluta con un bel CIAO! Resto un po stupita di questo entusiasmo ma le rispondo sorridendo. Hai mangiato tutta sola a lume di candela? mi chiede. Eh, si, certo, non è tanto allegro, vero? Eh lo so, infatti io ho cercato compagnia, un signore che avevo conosciuto. Lascio cadere in discorso, anche perché siamo arrivate al nostro piano. Anche lei sta al secondo. Usciamo e ci salutiamo con un ciao, ma subito lei si ferma, si volta verso di me e mi chiede: Se ti va, possiamo andare a bere qualcosa, dopo, che ne dici? Cerco di mantenere la mascella attaccata alla bocca. Quando mai mi è capitato un invito del genere, così diretto e per giunta da uno schianto di donna così? Rispondo ah, eh, si, certo, volentieri Posso chiederti il tuo nome e allunga la mano verso di me Elena, piacere Piacere, Ilenia Allora ci vediamo giù? Al bar? Tra poco? Tra quanto? (sto cominciando ad agitarmi) Si, il tempo di lavarmi i denti e scendo. Ci vediamo giù. Entro in camera, mi guardo allo specchio e mi chiedo se sia tutto vero Mi lavo i denti pure io. Poi mi siedo sul letto. Mi rifumo una sigaretta in terrazza. Faccio il solco nel piccolo corridoio della stanza ma i minuti sembrano non passare mai Insomma a che ora ci dobbiamo trovare? Basta, io scendo. Nella hall c è ancora un po di gente che sta guardando le foto scattate durante la cena: una fotografa girava per i tavoli e scattava foto agli ospiti. Subito dopo cena le foto erano già stampate e allineate, in vendita a 4 euro ciascuna. Per fortuna io sono arrivata tardi a cena. Per passare il tempo mi metto a guardare le foto invendute. Passa il tempo. Mi siedo sul divanetto e comincio a sfogliare una rivista di arredamento (du palle!). Finalmente dopo un secolo Ilenia arriva: è al telefono. Mi alzo indicandole il bar, poi capisco che forse è meglio aspettare che finisca la telefonata. Mi risiedo e lei si siede di fronte a me. Ascolta più che altro. Ma quando apre bocca per rispondere, percepisco dall accento che è di queste parti. Parla dialetto veneto o giù di lì. Mentre aspetto pazientemente la fine della telefonata, vedo avvicinarsi una signora che si rivolge a me dicendomi: Ma cosa fa lì tutta da sola? Venga di la con noi che si fa quattro chiacchiere tutti insieme!. La guardo sconvolta pensando che forse hanno messo qualcosa di strano nella cena, visto tutti questi inviti a raffica inaspettati. Ma che è? Ringrazio la signora ed indico con non poco imbarazzo Ilenia, dicendo, Veramente sto aspettando la signora. Non ho neanche finito la frase che la tipa si è già dileguata. Quando finisce la telefonata, Ilenia si scusa e si affretta verso il bar dove c è Saro in piedi a braccia conserte che mi rendo conto sta aspettando da una vita. L avevo notato quando ero scesa io. Forse era rimasto giù direttamente dopo aver cenato insieme ad Ilenia. Ci sediamo in un tavolino della sala da ballo. Io sono visibilmente imbarazzata. Mi sento un po il terzo incomodo, ma mi rendo pure conto che l invito di Ilenia era forse proprio a questo scopo. E io già comincio a pensare ad una scusa abbastanza intelligente per svignarmela e tornare al mio libro. Però sotto sotto conoscere un po Ilenia non mi dispiacerebbe. Al di là della bellezza,

8 mi ha colpito il suo modo di fare così diretto e sono davvero incuriosita. Insomma il libro può anche aspettare. Saro propone di ballare. Io rispondo che la musica non fa proprio per me. Io ballo poco e solo musica anni 80. Ma insisto perché vadano loro. Ilenia non ne ha voglia mezza. Saro propone di andare al Ring, la discoteca in di Abano. E proprio qui dietro, ci si va a piedi. Be potrebbe essere una distrazione. Accetto ma sottolineo che non è detto che io balli e voglio assicurarmi di sentirmi libera di poter venir via quando voglio, senza che loro si offendano. La discoteca è ancora mezza vuota, ma sono solo le L unico tavolino libero, non prenotato è nell angolo più nascosto del locale, dove non si vede nulla. Ordiniamo da bere. Ilenia mi dice che è venuta alle terme per scappare dalla famiglia. Dalle due figlie e dal marito. Perché era stanca e non ne poteva più. E tu? mi chiede. Resto un po a bocca aperta, di nuovo sbalordita per questo suo modo così diretto di dire e chiedere le cose. Non so cosa dirle mi verrebbe da raccontarle la storia della mia vita, ma invece le dico che son semplicemente in vacanza. Saro intanto ha chiesto alla cameriera se riesce a trovarci un altro tavolo e riusciamo a spostarci in un tavolo più centrale. La comunicazione a tre è un po difficile per via della musica e vedo Saro un po isolato dalle nostre conversazioni. Proviamo a tirare fuori argomenti un po generici. Quando però Saro comincia con i soliti stereotipi che l amicizia fra donne non può esistere, bla bla bla. Mi viene una gran voglia di fumare. Faccio per alzarmi, scusandomi per il mio vizio, ma Ilenia dice che vuole accompagnarmi. Io non sono proprio abituata ad avere così appresso una donna così affascinante, ma piuttosto che farmi dei viaggioni con pensieri strani, comprendo la sua poca voglia di restare da sola con Saro. Quando siamo fuori non so come io comincio a parlare di me, di quello che faccio nella vita, e dell episodio di Salvatore, quando gli ho detto che avrei potuto avere una fidanzata. Non so perché ma avevo voglia di far sapere ad Ilenia chi aveva di fronte. Giusto per mettere subito i puntini sulle i. Vista la mia apertura, anche lei comincia a raccontarmi cose della sua vita, tant è che ad un certo punto è lei stessa che quasi si scusa dicendomi che si sta confidando forse un po troppo. Io invece penso che sta donna comincia a piacermi davvero molto. Ma mica in quel senso. Anzi, penso che mi piacerebbe davvero ascoltare i suoi sfoghi, la sua storia e provare magari a darle dei consigli spassionati. Però mi dico pure di star calma. In fondo ci conosciamo da un ora Quando torniamo la musica comincia a farsi più carina. Saro ed Ilenia vanno a ballare un valzer o qualcosa del genere. Li guardo ballare e intanto mi guardo un po intorno perché vedo arrivare anche gente un po giovane per fortuna. Ritornano quasi subito. Saro prova ad offrire un ballo pure a me, ma lo fa per galanteria e infatti non insiste più di tanto quando lo ringrazio dicendogli di no. Continuiamo a fare delle chiacchiere. Io chiedo i segni zodiacali e rido divertita quando Ilenia mi dice che è un sagittario, mentre suo marito è del cancro. Pane per i miei denti. Lancio qualche frecciatina e mi piace molto in fatto che lei capisca la mia ironia. Era un po di tempo che non mi capitava di sentirmi così a mio agio con una persona, tra l altro sconosciuta. La musica si è fatta più moderna ed è giunto il momento di ballare. Andiamo in pista a scatenarci. Ilenia viene subito circondata da i tipici marpioni del locale, che ballano bavosi intorno a lei all inizio la cosa mi infastidisce non poco, ma vedo che lei è molto tranquilla e continua a ballare ignorandoli completamente. Allora mi rilasso pure io e anzi osservo divertita le mosse di sti tipi e l impassibilità di Saro. La situazione arriva ad essere talmente ridicola che comincio a ridere come una matta, fino a far credere a Ilenia che la sto prendendo in giro Dopo una bella sudata, ritorniamo al tavolino a bere qualcosa. Ilenia vorrebbe andare a visitare Padova e mi propone di andarci insieme. Io avevo pensato di fare un giro sui colli Euganei. Nel pomeriggio al centro turistico avevo chiesto i punti di maggior

9 interesse e mi avevano lasciato pure una piantina. Decidiamo di pensarci sopra e partire comunque dopo pranzo. La serata volge al termine. Son quasi le due e siam tutti stanchi. Torniamo in albergo e ci diamo la buonanotte. Sabato 25 Ottobre La notte la passo a rigirarmi, con molti pensieri che frullano per la testa, fra i tanti discorsi che son venuti fuori con Ilenia, ma anche per la serata inaspettata. Dormo poco e male. E mi sveglio comunque presto perché ho il massaggio shiatsu alle Scendo senza fare colazione. Al Centro Benessere è pieno di gente. Mi guardo intorno ma manca ancora qualche minuto, quindi aspetto che chiamino il numero della mia camera. Nel frattempo sonnecchio. Dopo un po mi rendo conto che stanno chiamando il mio nome: Vanni? Vanni? Chi è Vanni? alzo lo sguardo e vedo un po più in là un bel ragazzo, col capello lungo e un bel sorriso. Faccio un salto e mi incammino verso di lui, dicendo Sono io, sono io! Lui ride e mi invita ad entrare nella stanza. Stai dormendo eh?, mi prende in giro. Gli rispondo di si mentre mi sdraio sul materassino che c è a terra. E aggiungo con tono supplichevole: Ti prego, non farmi male! Lui fa una risata e dice: Ma insomma! Come mai tutte le persone che entrano qui dentro mi dicono sempre le stesse cose? Dai, su, Elena, sdraiati che ora mi faccio portare la sega elettrica arrugginita! Con tono finto spaventato gli rispondo: No, la ruggine, no! La ruggine puzza! E lui, ridendo ancora di più: Ma insomma, sembri quasi più preoccupata della ruggine che della sega elettrica va là, dai. Elena, ora chiudi gli occhi e rilassati. E infatti così faccio. Tant è che il massaggio non solo non mi fa male, ma mi concilia il sonno. Alla fine, Massimo mi sussurra all orecchio ti lascio riposare un po. Resta pure quanto vuoi. Io alzo la testa e gli rispondo: No, no, dai, non ho l orologio, fammi chiamare tra un po, ché ciò pure fame e voglio andare a fare colazione. Dopo dieci minuti infatti arriva una signora a svegliami. Vado a fare colazione e trovo Ilenia. Mi siedo al suo tavolo e facciamo colazione insieme. Poi lei va a farsi un massaggio al viso ed io a liberare la stanza perché son quasi le 10. Porto la valigia in macchina e lascio zainetto con il cambio e accappatoio in piscina. Vado alla reception a pagare, dicendo che resto in piscina fino all ora di pranzo e poi parto dopo aver mangiato. In piscina c è Saro tutto imbacuccato, che ha appena finito l aerosol. Dice che non si sente bene e che non ha dormito per niente durante la notte. Così lo lascio addormentarsi ed io mi dedico al libro. Di Salvatore e dell altro marpione non c è più traccia. Mentre leggo, ripenso alla sera prima, alle chiacchiere con Ilenia, alle cose da fare a Bologna, al lavoro che mi aspetta. E mi viene da dire che peccato partire. Ma poi, in fondo, cosa ciò da fare a Bologna prima di lunedì? In un lampo, mi alzo, mi infilo la tuta sopra il costume e torno alla reception. Chiedo se per caso c è disponibilità della stanza per un altra notte, compreso cena e pranzo del giorno dopo. Mi confermano la disponibilità e torno in piscina tutta contenta, avvisando con un sms la famiglia che torno il giorno dopo. Mi ributto sul libro con tutt altro entusiasmo.

10 Ilenia ci raggiunge più tardi, raccontando che il massaggio non le è piaciuto per niente. Poi vede Saro che dorme e me assorta nel libro e decide di andarsene a comprane uno nuovo, dato che quello preso l ha finito ieri. E l ora di pranzo. Io ho riportato la valigia in camera e son fuori dalla hall a fumare una sigaretta e a guardare la piantina dei colli euganei per una eventuale gita pomeridiana. Ilenia torna dal suo giro e ci mettiamo a fare delle chiacchiere. Il tempo passa così in fretta che rischiamo di saltare il pranzo. Saro è già al secondo, ma chiediamo al cameriere se ci apparecchia al suo tavolo, così lui con gentilezza direi estrema smette di mangiare la sua carne e aspetta finché non arriviamo anche noi al secondo per riprendere anche lui a mangiare. Dopo pranzo, salutiamo Sarò e partiamo per la nostra gita. Destinazione Arquà Petrarca. Il paese è abbastanza vicino. Parcheggiamo ed incominciamo a camminare per il paese, visitando la chiesa e passeggiando per il paese. E davvero molto piacevole parlare con Ilenia. Mi sembra di conoscerla da tanto. Soprattutto mi stupisce la mancanza di imbarazzo che credevo invece di avere, conoscendo la mia timidezza. Forse è proprio vero che ci sono persone con cui la sintonia si crea a pelle, senza bisogno di tante sovrastrutture. Anche la visita alla casa del Petrarca è piacevole: un giro veloce, senza sentirsi addosso l obbligo di fare una cosa a due. Insomma, mi sento a mio agio, ed effettivamente era un po che non mi sentivo così serena. Percepisco questa serenità anche in lei e il pomeriggio passa in fretta. Abbiamo però scarpinato un bel po, a forza di chiacchierare e di raccontarci le nostre vite e le nostre esperienze. Arrivate in albergo Ilenia va a dormire, perché le scoppia la testa. Io provo a rilassarmi in piscina ma pure io sono a pezzi. Alle 20 scendo a cena e Saro ed io aspettiamo Ilenia. Saro la chiama al telefono e la sveglia. Dice che ci raggiunge. Noi intanto cominciamo a mangiare e scopro che Saro abita a Modica. Parliamo della Sicilia e del buon cibo. Ilenia ci raggiunge all ultimo mangia qualcosa, ma

11 quando andiamo al bar a bere qualcosa, si scusa perché non sta veramente bene. La serata finisce presto: Saro decide di andare a Montegrotto al Grand Hotel dove una amica lo introdurrà al mondo del vip. Sembra infatti che tutto lo staff della Ferrari sia lì. E infatti ad Arquà Petrarca avevamo visto sfilare una decina di cavallini rossi. Ilenia ed io andiamo a dormire. Io non riesco a leggere che poche pagine, spengo la luce e son già nel mondo dei sogni. Domenica 26 Ottobre Mi sveglio nuovamente di mattina molto presto. Ma resto a letto a rigirarmi. Così mi riaddormento e faccio qualche sogno in dormiveglia, ché son poi quelli che mi piace così tanto interpretare. E la coscienza che parla e la cosa bella è che mi fanno percepire una profonda serenità dentro di me. Ne parlo un po con Ilenia che mi ha raggiunto al mio tavolo a colazione. Le parlo pure di Buddismo e dei cambiamenti. Le faccio notare un cambiamento che abbiamo entrambe percepito: i camerieri sono diventati tutt ad un tratto gentilissimi. E secondo me lo stimolo è venuto dai commenti che avevo lasciati scritti il giorno prima, quando lasciando la stanza e convinta di partire, avevo compilato il modulo di gradimento, giudicando ogni cosa con voto ottimo, tranne che per il servizio al ristorante e alla colazione, dove avevo segnato addirittura insufficiente. Ed avevo aggiunto come nota: I camerieri sono poco gentili e poco disponibili. Al contrario le cameriere sono molto gentili. Insomma ogni cosa si può cambiare. Basta davvero poco. Se due giorni prima alla richiesta di un caffè espresso il cameriere mi aveva addirittura sbuffato in faccia, senza ritegno, oggi questo nuovo cameriere, portandomi il caffè americano, ha raggiunto Signora, se vuole abbiamo anche l espresso, e quando gli ho risposto che eventualmente ne avrei preso uno dopo, lui con un sorriso: ma certo, come desidera! Mentre Ilenia va a godersi il suo massaggio alla cioccolata io vado in piscina, su un lettino fuori a prendere il sole, perché è davvero una splendida giornata. Quando torna Ilenia approfitto dell ultima occasione dell idromassaggio e delle ultime chiacchiere con lei. Pranziamo con Saro e poi arriva l ora di partire. Sono felice di sapere che anche Ilenia ha deciso di anticipare la partenza a oggi, perché ha voglia di ritornare a casa. Ripenso al momento in cui mi aveva detto che era praticamente scappata da casa ed ora è bello vedere nei suoi occhi quell ansia del ritorno. Mi chiede se possiamo tenerci in contatto e son ben felice di lasciarle i miei dati. La vacanza è stata bella, piacevole, rilassante, ha soddisfatto appieno tutte le aspettative. Ma è andata oltre: ha rivelato una perla inaspettata che ha reso questi giorni sicuramente indimenticabili.