Elementi Finiti SPRING, TRUSS, BEAM

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elementi Finiti SPRING, TRUSS, BEAM"

Transcript

1 Progettione Assistit dl Clcoltore Elementi initi SPRING, TRUSS, BEA Elementi initi SPRING Sono elementi finiti monodimensionli costititi d de nodi di estremità. I risltti che si possono ottenere d elementi di tipo SPRING sono le fore o gli spostmenti nodli. Consentono di riprodrre il comportmento di molle lineri ttrerso l not relione: Doe è l rigide ssile dell moll, è l for pplict lngo l sse dell moll, è lo spostmento lngo l sse dell moll. elemento SPRING pò essere incolto terr oppre collegto de nodi pprtenenti l modello E.

2 Dll scrittr dell eqione di eqilirio si ottiene: Se si h (ll pice, tr prentesi, è riportto lo spostmento del nodo o del nodo si h così l for che nsce l nodo o per effetto di no spostmento del nodo indicto ll pice): () () - - Se si h: () () - - Dto che il prolem è linere possimo tilire il principio di sorpposiione degli effetti (cso generle con, ): () () - () () -

3 In form mtricile possimo scriere: Più in generle potremo scriere: j i jj ji ij ii j i Doe ij è l for gente l nodo i che gener no spostmento nitrio l nodo J. Per elementi finiti di tipo SPRING i prmetri che ne goernno il comportmento sono gli spostmenti e le fore nodli. scrittr mtricile consente di operre l procedr di ssemlggio di più elementi SPRING in serie in modo geole.

4 e mtrici di rigide per gli elementi finiti e sono di segito definite: [ ] [ ] Pertnto l ssemlggio delle mtrici di rigide dei de elementi finiti è come sege: Dto che: per ij ij ij per i j ij - ij - Si h:

5 5 Per come sono definiti gli elementi SPRING non sono necessrie tecniche di infittimento. Elementi initi TRUSS Sono elementi finiti monodimensionli costititi d de nodi di estremità. I risltti che si possono ottenere d elementi di tipo TRUSS sono le fore o gli spostmenti nodli. Consentono di riprodrre il comportmento di molle lineri ttrerso l not relione (come per gli elementi SPRING): doe dipende dlle crtteristiche elstiche del mterile e dlle crtteristiche geometriche Del resto per n tre soggett trione o compressione le l legge di Hooke: σεε

6 d ci si pò ricre l deformione: D ε E A E ε σ EA Come per gli elementi SPRING si ottiene: EA Per come sono definiti gli elementi TRUSS non sono necessrie tecniche di infittimento.

7 Elementi initi TORSIONA Sono elementi finiti monodimensionli costititi d de nodi di estremità. I risltti che si possono ottenere d elementi di tipo TORSIONA sono le coppie o le rotioni i nodi. Consentono di riprodrre il comportmento di molle di torsione lineri ttrerso l not relione (come per gli elementi SPRING e TRUSS): T t doe dipende dlle crtteristiche elstiche del mterile e dlle crtteristiche geometriche T GJ p GJ p GJ T t p Come per gli elementi SPRING si ottiene: T T GJ p Per come sono definiti gli elementi TRUSS non sono necessrie tecniche di infittimento. 7

8 Elementi initi BENDING Sono elementi finiti monodimensionli costititi d de nodi di estremità. I risltti che si possono ottenere d elementi di tipo BENDING sono le coppie o le rotioni i nodi. Consentono di riprodrre il comportmento di molle di flessione lineri ttrerso l not relione (come per gli elementi SPRING, TRUSS o TORSIONA): B A d δ B A d Se ssmimo che dll eqilirio ll rotione ttorno l nodo si ottiene: 8

9 Dll relione generle: δ B A d sostitendo l espressione del momento: si ottiene: d D qest relione possimo ricre : Allo stesso modo, dll relione generle: B A d sostitendo l espressione del momento: si ottiene: 9

10 d Dto che si ottiene: l D qest relione possimo ricre : Tle eqione leg il momento flettente gli spostmenti e lle rotioni nodli. Dl sistem delle de relioni: si pò ricre l relione che leg l for gli spostmenti e lle rotioni nodli.

11 In form mtricile si ottiene: V I termini dell rppresentno le fore e i momenti che nscono l nodo per effetto di spostmenti e rotioni del nodo. Dgli eqiliri ll trslione e ll rotione per l elemento finito si h: In form mtricile si ottiene: Dto che V si h:

12 V V I termini dell rppresentno le fore e i momenti che nscono l nodo per effetto di spostmenti e rotioni del nodo. Ripetendo l stess procedr e ssmendo che si possono ricre e. mtrice di rigide dell elemento finito ssme pertnto l segente form: ] [ Sm

13 Elementi initi BEA Sono elementi finiti monodimensionli costititi d de nodi di estremità. I risltti che si possono ottenere d elementi di tipo BEA sono le coppie, le fore, gli spostmenti e le rotioni i nodi. Consentono di riprodrre il comportmento di molle di flessione, di torsione e ssili lineri, cominndo le crtteristiche di rigide degli elementi finiti TRUSS, TORSIONA, BENDING.

14 mtrice di rigide di n elemento BEA è di segito riportt: GJ GJ EA EA Sm GJ EA p p p w w

15 5 relione mtricile che leg fore e momenti spostmenti e rotioni, ttrerso l mtrice di rigide, è l segente: [ ] w w

Progettazione strutturale per elementi finiti Sergio Baragetti

Progettazione strutturale per elementi finiti Sergio Baragetti Progettzione strutturle per elementi finiti Sergio Brgetti Fcoltà di Ingegneri Università degli Studi di Bergmo Il metodo degli Elementi Finiti permette di risolvere il problem dell determinzione dello

Dettagli

Progettazione strutturale per elementi finiti Sergio Baragetti

Progettazione strutturale per elementi finiti Sergio Baragetti Progettzione strutturle per elementi finiti Sergio Brgetti Fcoltà di Ingegneri Università degli Studi di Bergmo Il metodo degli Elementi Finiti permette di risolvere il problem dell determinzione dello

Dettagli

Cinematica ed equilibrio del corpo rigido

Cinematica ed equilibrio del corpo rigido omportmento meccnico dei mterili rtteristiche di sollecitione inemtic ed equilirio del corpo rigido rtteristiche di sollecitione efiniione delle crtteristiche Esempio 1: trve rettiline Esempio : struttur

Dettagli

1.1 Insegnamento apprendimento della cinematica e della statica dei sistemi di travi: parole chiave

1.1 Insegnamento apprendimento della cinematica e della statica dei sistemi di travi: parole chiave DIDATTICA DI PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA MODULO UNO LA CINEMATICA E LA STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI MODULO PER LO SPECIALIZZANDO Modulo 0 IN QUESTO MODULO:. Insegnmento pprendimento

Dettagli

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo:

, x 2. , x 3. è un equazione nella quale le incognite appaiono solo con esponente 1, ossia del tipo: Sistemi lineri Un equzione linere nelle n incognite x 1, x 2, x,, x n è un equzione nell qule le incognite ppiono solo con esponente 1, ossi del tipo: 1 x 1 + 2 x 2 + x +!+ n x n = b con 1, 2,,, n numeri

Dettagli

8 Controllo di un antenna

8 Controllo di un antenna 8 Controllo di un ntenn L ntenn prbolic di un rdr mobile è montt in modo d consentire un elevzione compres tr e =2. Il momento d inerzi dell ntenn, Je, ed il coefficiente di ttrito viscoso, f e, che crtterizzno

Dettagli

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n.

AUTOVALORI ED AUTOVETTORI. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita n. AUTOVALORI ED AUTOVETTORI Si V uno spzio vettorile di dimensione finit n. Dicesi endomorfismo di V ogni ppliczione linere f : V V dello spzio vettorile in sé. Se f è un endomorfismo di V in V, considert

Dettagli

Definiamo ora alcuni vettori particolarmente importanti detti versori.

Definiamo ora alcuni vettori particolarmente importanti detti versori. Prof. A. Di Mro I versori Definimo or lcni vettori prticolrmente importnti detti versori. Un versore è semplicemente n vettore di modlo nitrio. Normlmente gli ssi, e z vengono ssociti i versori i ˆ, ˆj,

Dettagli

Si noti che da questa definizione segue che il punto C è il punto medio del segmento PP'. Figura 1

Si noti che da questa definizione segue che il punto C è il punto medio del segmento PP'. Figura 1 APITOLO 3 LE SIMMETRIE 3. Richimi di teori Definizione. Si dto un punto del pino; si chim simmetri centrle di centro (che si indic con il simbolo s ) l corrispondenz dl pino in sé che d ogni punto P del

Dettagli

Determinare la posizione del centro di taglio della seguente sezione aperta di spessore sottile b << a

Determinare la posizione del centro di taglio della seguente sezione aperta di spessore sottile b << a Determinre l posizione del centro di tglio dell seguente sezione pert di spessore sottile

Dettagli

UTILIZZO DEL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALE PER ANALISI DI STRUTTURE IPERSTATICHE CALCOLO DI SPOSTAMENTI ESERCIZIO 1

UTILIZZO DEL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALE PER ANALISI DI STRUTTURE IPERSTATICHE CALCOLO DI SPOSTAMENTI ESERCIZIO 1 UTILIZZO DEL RINIIO DEI LVORI VIRTULE ER NLISI DI STRUTTURE IERSTTIHE LOLO DI SOSTMENTI ESERIZIO L struttur indict in fig., compost d un unic st sezione circolre pien di dimetro d, simmetric rispetto ll

Dettagli

dr Valerio Curcio Le affinità omologiche Le affinità omologiche

dr Valerio Curcio Le affinità omologiche Le affinità omologiche 1 Le ffinità omologiche 2 Tringoli omologici: Due tringoli si dicono omologici se le rette congiungenti i punti omologhi dei due tringoli si incontrno in un medesimo punto. Principio dei tringoli omologici

Dettagli

Quadriche in E 3 (C) L equazione cartesiana di una quadrica in coordinate non omogenee (x,y,z)

Quadriche in E 3 (C) L equazione cartesiana di una quadrica in coordinate non omogenee (x,y,z) Qudriche in E (C) L equione crtesin di un qudric in coordinte non omogenee (,,) Q:, +, +, +, +, +, +,4 + +,4 +,4 + 4,4. in coordinte omogenee (,,, 4 ) Q:, +, +, +, +, +, + +,4 4 + +,4 4 +,4 4 + 4,4 4.

Dettagli

Affinità parte terza Pagina 13 di 8 easy matematica di Adolfo Scimone

Affinità parte terza Pagina 13 di 8 easy matematica di Adolfo Scimone Affinità prte terz gin 3 di 8 es tetic di Adolfo Scione Sietrie ssili Definizione - Si chi sietri ssile ogni isoetri che trsfor un punto nel punto sietrico di rispetto d un rett prefisst, dett sse di sietri.

Dettagli

INTERVALLI NELL INSIEME R

INTERVALLI NELL INSIEME R INTEVALLI NELL INSIEME Lo studio dell topologi (1) (dl greco "nlysis situs" ossi "studio del luogo") dell'insieme è di fondmentle importnz per gli rgomenti e i prolemi di nlisi infinitesimle. Il "luogo"

Dettagli

Travi soggette a taglio e momento flettente

Travi soggette a taglio e momento flettente Trvi soggette tglio e momento flettente Qundo i crichi o i momenti hnno vettori perpendicolri ll sse si prl di sollecitzioni su trvi o bems Il pino di inflessione è quello ove giscono i crichi e che contiene

Dettagli

Determinanti e caratteristica di una matrice (M.S. Bernabei & H. Thaler

Determinanti e caratteristica di una matrice (M.S. Bernabei & H. Thaler Determinnti e crtteristic di un mtrice (M.S. Bernbei & H. Thler Determinnte Il determinnte può essere definito solmente nel cso di mtrici qudrte Per un mtrice qudrt 11 (del primo ordine) il determinnte

Dettagli

Il problema delle aree. Metodo di esaustione.

Il problema delle aree. Metodo di esaustione. INTEGRALE DEFINITO. DEFINIZIONE E SIGNIFICATO GEOMETRICO. PROPRIETA DELL INTEGRALE DEFINITO. FUNZIONE INTEGRALE. TEOREMA DELLA MEDIA. TEOREMA FONDAMENTALE DEL CALCOLO INTEGRALE. FORMULA DI LEIBNITZ NEWTON.

Dettagli

METODO VOLTAMPEROMETRICO

METODO VOLTAMPEROMETRICO METODO OLTAMPEOMETCO Tle etodo consente di isrre indirettente n resistenz elettric ed ipieg l definizione stess di resistenz : doe rppresent l tensione i cpi dell resistenz e l corrente che l ttrers coe

Dettagli

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi: IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle

Dettagli

Vettori Geometrici. Corso di Metodi Numerici per il Design. 30 Settembre 2002 Vettori Geometrici. Corso di Laurea in Disegno Industriale

Vettori Geometrici. Corso di Metodi Numerici per il Design. 30 Settembre 2002 Vettori Geometrici. Corso di Laurea in Disegno Industriale Corso di Lure in Disegno Industrile Corso di Metodi Numerici per il Design 0 Settemre 00 Vettori Geometrici 1 Vettori Geometrici Metodi Mtemtici per il Design Leione pg. 1 1 Segmento orientto P P 1 Direione:

Dettagli

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE Mnule di supporto ll utilizzo di Sintel per stzione ppltnte FORMULE DI AGGIUDICAZIONE gin 1 di 18 Indice AZIENDA REGIONALE CENTRALE ACQUISTI - ARCA S.p.A. 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 Mtrice modlità offert/modlità

Dettagli

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti

Anno 5. Applicazione del calcolo degli integrali definiti Anno 5 Appliczione del clcolo degli integrli definiti 1 Introduzione In quest lezione vedremo come pplicre il clcolo dell integrle definito per determinre le ree di prticolri figure pine, i volumi dei

Dettagli

L equilibrio della variazione di entalpia del sistema aria+garza risulta quindi: Dalla definizione di mixing ratio :

L equilibrio della variazione di entalpia del sistema aria+garza risulta quindi: Dalla definizione di mixing ratio : Strumenti di misur dell umidità relti: psicrometro bulbo bgnto e entilto. Deduzione dell equzione psicrometric. Tempertur del bulbo bgnto e umidità relti. Relzione con il punto di ruggid. Lo psicrometro

Dettagli

Comportamento Meccanico dei Materiali. Solido di de St Venant Calcolo delle tensioni Geometria delle aree

Comportamento Meccanico dei Materiali. Solido di de St Venant Calcolo delle tensioni Geometria delle aree olido di de t Vennt Clcolo delle Clcolo delle componenti del tensore delle tensioni olido di de int Vennt Crtteristiche di sollecitioni i definisce solido di de int Vennt, o trve, un elemento: di tipo

Dettagli

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico 2004-2005. Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez.

Facoltà di Economia - Università di Sassari Anno Accademico 2004-2005. Dispense Corso di Econometria Docente: Luciano Gutierrez. Fcoltà di Economi - Università di Sssri Anno Accdemico 2004-2005 Dispense Corso di Econometri Docente: Lucino Gutierrez Algebr Linere Progrmm: 1.1 Definizione di mtrice e vettore 1.2 Addizione e sottrzione

Dettagli

Linguaggi di Programmazione Corso C. Parte n.5 Automi a Stati Finiti. Nicola Fanizzi

Linguaggi di Programmazione Corso C. Parte n.5 Automi a Stati Finiti. Nicola Fanizzi Linguggi di Progrmmzione Corso C Prte n.5 Automi Stti Finiti Nicol Fnizzi (fnizzi@di.uni.it) Diprtimento di Informtic Università degli Studi di Bri Automi Stti Finiti Dto un lfeto X, un utom stti finiti

Dettagli

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale.

Integrali dipendenti da un parametro e derivazione sotto il segno di integrale. 1 Integrli dipendenti d un prmetro e derivzione sotto il segno di integrle. Considerimo l funzione f(x, t) : A [, b] R definit nel rettngolo A [, b], essendo A un sottoinsieme perto di R e [, b] un intervllo

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE DEL PIANO

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE DEL PIANO TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE DEL PIANO INTRODUZIONE Per trsformzione geometric pin si intende un corrispondenz iunivoc fr i punti di un pino, ossi un funzione iiettiv che ssoci d ogni punto P del pino un

Dettagli

Equazioni di 2 grado. Definizioni Equazioni incomplete Equazione completa Relazioni tra i coefficienti della equazione e le sue soluzioni Esercizi

Equazioni di 2 grado. Definizioni Equazioni incomplete Equazione completa Relazioni tra i coefficienti della equazione e le sue soluzioni Esercizi Equzioni di grdo Definizioni Equzioni incomplete Equzione complet Relzioni tr i coefficienti dell equzione e le sue soluzioni Esercizi Mteri: Mtemtic Autore: Mrio De Leo Definizioni Un equzione è: Un uguglinz

Dettagli

Lo spettro di un segnale numerico

Lo spettro di un segnale numerico Lo spettro di un segnle numerico Abbimo visto che le prestzioni (P b (e) in funzione di E b /N 0 ) di un costellzione dipendono solo dll disposizione dei suoi segnli nello spzio Euclideo, non dlle forme

Dettagli

Calcolo Vettoriale. Fisica I - Lezione 01. Cristiano Guidorzi Dipartimento di Fisica Universitá di Ferrara

Calcolo Vettoriale. Fisica I - Lezione 01. Cristiano Guidorzi Dipartimento di Fisica Universitá di Ferrara Fisic I - Leione 01 Cristino Guidori Diprtimento di Fisic Universitá di Ferrr guidori@fe.infn.it http://www.fe.infn.it/ guidori/ 21 Novembre 2002 Fisic I - A.A. 2002-2003 Leione 01 Definiioni e Notioni

Dettagli

Usura di tipo adesivo su un albero di trasmissione. Effetti del fretting su un albero di trasmissione

Usura di tipo adesivo su un albero di trasmissione. Effetti del fretting su un albero di trasmissione Usur di tio desivo su un lbero di trsissione ffetti del fretting su un lbero di trsissione ffetti del itting su un ingrnggio Conttto con rotolento uro o ccognto d strisciento reltivo Conttto tr sfer e

Dettagli

ELEMENTI MECCANICI ROTANTI CON FUNZIONE DI IMMAGAZZINAMENTO O TRASFERIMENO DI ENERGIA

ELEMENTI MECCANICI ROTANTI CON FUNZIONE DI IMMAGAZZINAMENTO O TRASFERIMENO DI ENERGIA Freni e frizioni ELEMENTI MECCANICI ROTANTI CON FUNZIONE DI IMMAGAZZINAMENTO O TRASFERIMENO DI ENERGIA 1. forz di ttuzione del meccnismo. coppi trsmess 3. perdit di energi 4. incremento di tempertur 1

Dettagli

La parabola. Fuoco. Direttrice y

La parabola. Fuoco. Direttrice y L prol Definizione: si definise prol il luogo geometrio dei punti del pino equidistnti d un punto fisso detto fuoo e d un rett fiss dett direttrie. Un rppresentzione grfi inditiv dell prol nel pino rtesino

Dettagli

1 COORDINATE CARTESIANE

1 COORDINATE CARTESIANE 1 COORDINATE CARTESIANE In un sistem di ssi crtesini (,) un punto P è identificto dll su sciss e dll su ordint : Asciss : distnz di P dll sse delle ordinte Ordint :distnz di P dll sse delle scisse P(-4,4)

Dettagli

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti

Unità 3 Metodi particolari per il calcolo di reti Unità 3 Metodi prticolri per il clcolo di reti 1 Cos c è nell unità Metodi prticolri per il clcolo di reti con un solo genertore Prtitore di tensione Prtitore di corrente Metodi di clcolo di reti con più

Dettagli

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA

COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Università degli studi di Rom Tor Vergt Corso di Idrulic. Prof. P. Smmrco COLPO D ARIETE: MANOVRE DI CHIUSURA Appunti integrtivi l testo E. Mrchi, A. Rubtt - Meccnic dei Fluidi dlle lezioni del prof. P.

Dettagli

Matematica I, Funzione integrale

Matematica I, Funzione integrale Mtemtic I, 24.0.2. Funzione integrle Definizione Sino f : A R, funzione continu su A intervllo, e c in A. L funzione che ssoci d ogni in A l integrle di f sull intervllo [c, ], viene dett funzione integrle

Dettagli

Tema 1 PARTE I. σ1 σ [B] σ eq =

Tema 1 PARTE I. σ1 σ [B] σ eq = COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI Esempio di esme scritto con soluione commentt t Titolre: Prof. Eugenio Brus Tutore: Ing. Mrio Lvell Dip. Ing. Meccnic e Aerospile Tem 1 PARTE I Esme del. PARTE I:

Dettagli

Introduzione e strumenti

Introduzione e strumenti Controlli utomtici Introduzione e strumenti Convenzioni generli ed elementi di bse Dll equzione ll rppresentzione grfic L lgebr dei blocchi Clcolo di funzioni di trsferimento di schemi interconnessi 2

Dettagli

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in

corrispondenza dal piano in sé, che ad ogni punto P del piano fa corrispondere il punto P' in Cpitolo 5 Le omotetie 5. Richimi di teori Definizione Sino fissti un punto C del pino ed un numero rele. Si chim omoteti di centro C e rpporto ( che si indic con il simolo O, ) l corrispondenz dl pino

Dettagli

Meccanica dei Solidi. Vettori

Meccanica dei Solidi. Vettori Meccnic dei Solidi Prof. Ing. Stefno Avers Università di Npoli Prthenope.. 2005-06 Lezione 2 Vettori Definizione: Un grndezz vettorile (o un vettore) è un grndezz fisic crtterizzt oltre che d un numero

Dettagli

Corso di Idraulica per allievi Ingegneri Civili

Corso di Idraulica per allievi Ingegneri Civili Corso di Idrulic per llievi Ingegneri Civili Esercitzione n 1 I due sertoi e B in Figur 1, venti lrghezz comune pri, sono in comuniczione ttrverso l luce di fondo pert nel setto divisorio. Il primo,, contiene

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Secondo Modulo di Ricerca Operativa Prova in corso d anno 12 giugno 2000

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneria Informatica Secondo Modulo di Ricerca Operativa Prova in corso d anno 12 giugno 2000 A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Studi in Ingegneri Informtic Secondo Modulo di Ricerc Opertiv Prov in corso d nno giugno Nome: Cognome: Brrre l csell corrispondente: Diplom t Lure t Esercizio

Dettagli

3. Modellistica dei sistemi dinamici a tempo continuo

3. Modellistica dei sistemi dinamici a tempo continuo Fondenti di Autotic 3. Modellistic dei sistei dinici tepo continuo Esercizio 1 (es. 10 del Te d ese del 18-9-2002) Si consideri il siste dinico elettrico riportto in figur, i cui coponenti ssuono i seguenti

Dettagli

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali

SPAZI VETTORIALI. 1. Spazi e sottospazi vettoriali SPAZI VETTORIALI 1. Spzi e sottospzi vettorili Definizione: Dto un insieme V non vuoto e un corpo K di sostegno si dice che V è un K-spzio vettorile o uno spzio vettorile su K se sono definite un operzione

Dettagli

2 x = 64 (1) L esponente (x) a cui elevare la base (2) per ottenere il numero 64 è detto logaritmo (logaritmo in base 2 di 64), indicato così:

2 x = 64 (1) L esponente (x) a cui elevare la base (2) per ottenere il numero 64 è detto logaritmo (logaritmo in base 2 di 64), indicato così: Considerimo il seguente problem: si vuole trovre il numero rele tle che: = () L esponente () cui elevre l bse () per ottenere il numero è detto ritmo (ritmo in bse di ), indicto così: In prticolre in questo

Dettagli

Controlli Automatici. Trasformate L e Z e schemi a blocchi. Esercizi sulle trasformate L e Z

Controlli Automatici. Trasformate L e Z e schemi a blocchi. Esercizi sulle trasformate L e Z Controlli Automtici Trsformte L e Z e schemi blocchi Esercizi sulle trsformte L e Z Esercizi sulle trsformte L e Z Proposte di esercizi e soluzioni in tempo rele trsformt L di y(t) dt trsformt Z di y(i)

Dettagli

m kg M. 2.5 kg

m kg M. 2.5 kg 4.1 Due blocchi di mss m = 720 g e M = 2.5 kg sono posti uno sull'ltro e sono in moto sopr un pino orizzontle, scbro. L mssim forz che può essere pplict sul blocco superiore ffinchè i blocchi si muovno

Dettagli

U.D. N 15 Funzioni e loro rappresentazione grafica

U.D. N 15 Funzioni e loro rappresentazione grafica 54 Unità Didttic N 5 Funzioni e loro rppresentzione grfic U.D. N 5 Funzioni e loro rppresentzione grfic ) Le coordinte crtesine ) L distnz tr due punti 3) Coordinte del punto medio di un segmento 4) Le

Dettagli

Il giunto elstico GE è disponibile in tre modelli: - GE4 per dimensioni S4 ed S5 - GE6 per dimensioni S6 ed S7 - GE8 per dimensioni S8, H8 ed S9. Le c

Il giunto elstico GE è disponibile in tre modelli: - GE4 per dimensioni S4 ed S5 - GE6 per dimensioni S6 ed S7 - GE8 per dimensioni S8, H8 ed S9. Le c Il giunto elstico GE è un elemento resiliente ll torsione ed è utilizzto nelle trsmissioni crdniche per svolgere vrie funzioni second dell ppliczione. -Riduce i picchi di coppi generti dll inerzi dell

Dettagli

Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino. Luca Carlone. ControlliAutomaticiI LEZIONE II

Ingegneria Elettrica Politecnico di Torino. Luca Carlone. ControlliAutomaticiI LEZIONE II Ingegneri Elettric Politecnico di Torino Luc Crlone ControlliAutomticiI LEZIONE II Sommrio LEZIONE II Sistemi lineri e proprietà di unicità Concetto di Stilità Stilità intern ed estern Criterio di Routh

Dettagli

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU) Corso di Lure in Scienze e Tecnologie Agrrie Corso Integrto: Mtemtic e Sttistic Modulo: Mtemtic (6 CFU) ( CFU Lezioni CFU Esercitzioni) Corso di Lure in Tutel e Gestione del territorio e del Pesggio Agro-Forestle

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_2 a (ultima modifica 08/03/2010)

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_2 a (ultima modifica 08/03/2010) Ingegneri dei Sistemi Elettrici_2 (ultim modific 08/03/2010) Prim di definire le grndee di bse e le costnti universli del modello elettromgnetico per poter sviluppre i vri temi dell elettromgnetismo, si

Dettagli

Corso di COSTRUZIONI BIOMECCANICHE A.A Esame scritto 27/02/07

Corso di COSTRUZIONI BIOMECCANICHE A.A Esame scritto 27/02/07 orso di OSTRUZIONI IOMENIHE.. 2005-6 Esme scritto 27/02/07 1) er il cso ipersttico di fig. risolvere l struttur e disegnre i digrmmi delle zioni interne. sez. - h 90 30 ti : = 1 kn = 1000 mm = 50 mm h

Dettagli

CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE perché il sottoinsieme W di V sia sottospazio di V è che sia:

CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE perché il sottoinsieme W di V sia sottospazio di V è che sia: SPAZI VETTORIALI CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE perché il sottoinsieme W di V si sottospzio di V è che si: (λ w + µ u) V per ogni u, w V e ogni λ, µ R CONDIZIONE NECESSARIA (m NON SUFFICIENTE) perché

Dettagli

STUDIO SISTEMATICO DELLE GIUNZIONI BULLONATE

STUDIO SISTEMATICO DELLE GIUNZIONI BULLONATE LEZIONI N 26, 27 E 28 STUDIO SISTEATICO DELLE GIUNZIONI BULLONATE Adottimo un criterio di clssificzione bsto sulle crtteristiche di sollecitzioni trsmesse dlle ste collegte. Per qunto rigurd le unioni

Dettagli

Capitolo 12. Dinamica relativa

Capitolo 12. Dinamica relativa Cpitolo 12 Dinmic reltiv 12.1 Le forze pprenti 1. Sppimo dll cinemtic reltiv che l ccelerzione di un punto P in un riferimento K e l ccelerzione ' di P in un riferimento K ' sono legte l un ll ltr dll

Dettagli

rispetto alla direzione iniziale. Ricordando i valori della carica e della massa dell elettrone, e = C e m e = kg, si calcoli:

rispetto alla direzione iniziale. Ricordando i valori della carica e della massa dell elettrone, e = C e m e = kg, si calcoli: Esme scritto di Elettromgnetismo del 15 Luglio 2011 -.. 2010-2011 proff. S. Gigu, F. Lcv, F. Ricci Elettromgnetismo 10 o 12 crediti: esercizi 1,3,4 tempo 3 h e 30 min; Elettromgnetismo 5 crediti: esercizio

Dettagli

Ellisse ed iperbole. Osservazione. Considereremo sempre ellissi della forma + = 1 le quali hanno tutte centro nell origine degli

Ellisse ed iperbole. Osservazione. Considereremo sempre ellissi della forma + = 1 le quali hanno tutte centro nell origine degli Ellisse ed iperole Ellisse Definizione: si definise ellisse il luogo geometrio dei punti del pino per i quli è ostnte l somm delle distnze d due punti fissi F e F detti fuohi. L equzione noni dell ellisse

Dettagli

La parabola LA PARABOLA È IL LUOGO DEI PUNTI DEL PIANO EQUIDI- STANTI DA UN PUNTO DETTO FUOCO E DA UNA RETTA CHE NON LO CONTIENE DETTA DIRETTRICE.

La parabola LA PARABOLA È IL LUOGO DEI PUNTI DEL PIANO EQUIDI- STANTI DA UN PUNTO DETTO FUOCO E DA UNA RETTA CHE NON LO CONTIENE DETTA DIRETTRICE. L prol In figur è trccito il grfico di un prol con sse di simmetri verticle. Si vede suito dl grfico ce: l curv è simmetric rispetto l suo sse di simmetri il suo punto più in sso è il vertice il vertice

Dettagli

Variabile casuale uniforme (o rettangolare)

Variabile casuale uniforme (o rettangolare) Vribile csule uniforme (o rettngolre) Le crtteristic principle è che le sue relizzzioni sono equiprobbili Si pplic nelle situzioni in cui il fenomeno: Assume vlori in un intervllo limitto [,b] L probbilità

Dettagli

Compitino di Fisica II del 14/6/2006

Compitino di Fisica II del 14/6/2006 Compitino di Fisic II del 14/6/2006 Ingegneri Elettronic Un solenoide ssimilbile d un solenoide infinito è percorso d un corrente I(t) = I 0 +kt con k > 0. Se il solenoide h un lunghezz H, rggio, numero

Dettagli

Il problema delle scorte tomo G

Il problema delle scorte tomo G Il prolem delle scorte tomo G Esercizi corretti: esercizio pg 6; esercizio 3 pg. 59 N. 5 PAG 389; N. 6 PAG. 389; N. 7 PAG 389; N. 8 PAG. 389; N 9 PAG. 390; N. 30 pg 390, N. 3 pg. 390, N. 33 pg. 390. Per

Dettagli

Tema d esame del 7/11/2002

Tema d esame del 7/11/2002 Tem d esme del 7/11/00 1 Tem d esme del 7/11/00 1. igrmmi delle zioni interne di tutt l struttur nell condizione di orz in L struttur crict dll orz gente nel punto è rppresentt in igur 1: l x z y b N 300

Dettagli

Rappresentazione doppi bipoli. Lezione 21 1

Rappresentazione doppi bipoli. Lezione 21 1 Rppresentzione doppi bipoli Lezione 21 1 Connessioni doppi bipoli Lezione 21 2 Connessioni Generlità I bipoli hnno solo due possibilità di connessione: serie prllelo Avendo due porte i doppi bipoli hnno

Dettagli

ESERCIZIO DI ASD DEL 27 APRILE 2009

ESERCIZIO DI ASD DEL 27 APRILE 2009 ESERCIZIO DI ASD DEL 27 APRILE 2009 Dimetro Algoritmi. Ricordimo che un grfo non orientto, ciclico e connesso è un lero. Un lero può essere pensto come lero rdicto un volt che si si fissto un nodo come

Dettagli

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b

Integrale Improprio. f(x) dx =: Osserviamo che questa definizione ha senso dal momento che per ogni y è ben definito l integrale b Integrle Improprio In queste lezioni riprendimo l teori dell integrzione in un vribile, l ide è di estendere l integrle definito nche in csi in cui l funzione integrnd o l intervllo di integrzione non

Dettagli

FLESSIONE E TAGLIO (prof. Elio Sacco)

FLESSIONE E TAGLIO (prof. Elio Sacco) Cpitolo FLESSIONE E TALIO (prof. Elio Scco). Sollecitzione di flessione e tglio Si esmin il cso in cui l risultnte delle tensioni genti sull bse dell trve x = L consist in un forz tglinte V, tlechev e

Dettagli

Accoppiamento pompa e sistema

Accoppiamento pompa e sistema Accoppimento pomp e sistem 1/9 Considerimo il sistem idrulico dell Fig. 1 costituito d due bcini, mbedue soggetti ll pressione tmosferic e collegti tr loro d un tubzione: si vuole portre l cqu dl bcino

Dettagli

Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 5: programmazione multiperiodale modello di flusso CARLO MANNINO

Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 5: programmazione multiperiodale modello di flusso CARLO MANNINO Ottimizzzione nell gestione dei progetti Cpitolo 5: progrmmzione multiperiodle modello di flusso CARLO MANNINO Uniersità di Rom L Spienz Diprtimento di Informtic e Sistemistic Richimi: -tglio in un grfo

Dettagli

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x).

Siano α(x), β(x) due funzioni continue in un intervallo [a, b] IR tali che. α(x) β(x). OMINI NORMALI. efinizione Sino α(), β() due funzioni continue in un intervllo [, b] IR tli che L insieme del pino (figur 5. pg. ) α() β(). = {(, ) [, b] IR : α() β()} si chim dominio normle rispetto ll

Dettagli

Funzioni razionali fratte

Funzioni razionali fratte Funzioni rzionli frtte Per illustrre l medizione che AlNuSet fornisce per lo studio delle funzioni rzionli frtte, inizimo con il considerre l funzione f ( ) l vrire del prmetro. L su rppresentzione nell

Dettagli

Esercitazione 03: Calcolo della linea elastica e carico critico di strutture a trave

Esercitazione 03: Calcolo della linea elastica e carico critico di strutture a trave Meccnic e Tecnic dee Costruzioni Meccniche Esercitzioni de corso. eriodo II rof. Leonrdo ERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitzione 03: Ccoo de ine estic e crico critico di strutture trve Indice 1 Trve incstrt

Dettagli

Un classico modello dinamico dell interazione tra domanda e offerta è

Un classico modello dinamico dell interazione tra domanda e offerta è Appendice A Alcuni modelli per l ingegneri gestionle A.1 Il modello rgntel Un clssico modello dinmico dell interzione tr domnd e offert è descitto d un equzione lle differenze del primo ordine. Il funzionmento

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE

PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE PROGRAMMAZIONE DI FISICA PRIMO BIENNIO CLASSI SECONDE Nel pino di lvoro sono indicte con i numeri d 1 5 le competenze di bse che ciscun unit' didttic concorre sviluppre, secondo l legend riportt di seguito.

Dettagli

2 Sistemi di equazioni lineari.

2 Sistemi di equazioni lineari. Sistemi di equzioi lieri. efiizioe. Si dice equzioe liere elle icogite equzioe dell form () + +...+ = o che (') i= i i = ove,,..., R si chimo coefficieti e R termie oto.,,..., ogi efiizioe. Si dice soluzioe

Dettagli

Mancanze disciplinari Sanzioni disciplinari Organi competenti

Mancanze disciplinari Sanzioni disciplinari Organi competenti Allegto 1 - REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PER LA SCUOLA PRIMARIA Prte integrnte dello stesso Regolmento Mncnze disciplinri Snzioni disciplinri Orgni competenti Il presente llegto costituisce un elenco esemplifictivo,

Dettagli

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione

Stabilità dei sistemi di controllo in retroazione Stbilità dei sistemi di controllo in retrozione Criterio di Nyquist Il criterio di Nyquist Estensione G (s) con gudgno vribile Appliczione sistemi con retrozione positiv 2 Criterio di Nyquist Stbilità

Dettagli

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito.

Integrali de niti. Il problema del calcolo di aree ci porterà alla de nizione di integrale de nito. Integrli de niti. Il problem di clcolre l re di un regione pin delimitt d gr ci di funzioni si può risolvere usndo l integrle de nito. L integrle de nito st l problem del clcolo di ree come l equzione

Dettagli

Reazioni vincolari in. Strutture isostatiche

Reazioni vincolari in. Strutture isostatiche ezioni vincolri in Strutture isosttiche ezioni trsmesse di vincoli terr I vincoli terr trmettono ll struttur rezioni corrispondenti i gdl impediti F Il crrello trsmette un forz dirett come l'sse del crrello

Dettagli

SUGLI INSIEMI. 1.Insiemi e operazioni su di essi

SUGLI INSIEMI. 1.Insiemi e operazioni su di essi SUGLI INSIEMI 1.Insiemi e operzioni su di essi Il concetto di insieme è primitivo ed è sinonimo di clsse, totlità. Si A un insieme di elementi qulunque. Per indicre che è un elemento di A scriveremo A.

Dettagli

1 Integrale delle funzioni a scala

1 Integrale delle funzioni a scala INTEGRALE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Teori di Riemnn 1 Integrle delle funzioni scl (1.1) Definizione Si dice suddivisione di un intervllo chiuso e limitto [, b] un sottoinsieme {,..., n } di [, b]

Dettagli

In passato, infatti, i materiali e le tecnologie di costruzione non avevano mai messo in luce questo fenomeno... Strutture in compressione

In passato, infatti, i materiali e le tecnologie di costruzione non avevano mai messo in luce questo fenomeno... Strutture in compressione In pssto, inftti, i mterili e le tecnologie di costruzione non vevno mi messo in luce questo fenomeno... Strutture in compressione 1 In pssto, inftti, i mterili e le tecnologie di costruzione non vevno

Dettagli

S.S.I.S. a.a. 2006/07 LABORATORIO. di DIDATTICA DELLA MATEMATICA. Percorso didattico sulle TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE.

S.S.I.S. a.a. 2006/07 LABORATORIO. di DIDATTICA DELLA MATEMATICA. Percorso didattico sulle TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE. S.S.I.S... 6/7 LABORATORIO di DIDATTIA DELLA MATEMATIA Percorso didttico sulle TRASFORMAZIONI GEOMETRIHE Lur Recine Lur Recine SSIS 6/7 Le trsformzioni geometriche. Trsformzioni lineri. Premettimo lcune

Dettagli

Anno 2. Potenze di un radicale e razionalizzazione

Anno 2. Potenze di un radicale e razionalizzazione Anno Potenze di un rdicle e rzionlizzzione Introduzione In quest lezione impreri utilizzre le ultime due tipologie di operzioni sui rdicli, cioè l potenz di un rdicle e l rdice di un rdicle. Successivmente

Dettagli

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE

FORMULE DI AGGIUDICAZIONE Mnule di supporto ll utilizzo di Sintel per stzione ppltnte FOMULE DI AGGIUDICAZIONE Pgin 1 di 31 Indice AZIENDA EGIONALE CENTALE ACQUISTI - ACA S.p.A. 1 INTODUZIONE... 3 1.1 Mtrice modlità offert/modlità

Dettagli

APPLICAZIONI LINEARI e MATRICI ASSOCIATE

APPLICAZIONI LINEARI e MATRICI ASSOCIATE APPLICAZIONI LINEARI e MATRICI ASSOCIATE Dt un ppliczione f: V W con V e W spzi vettorili si dice che f è un ppliczione linere o omomorfismo f(v + v 2 ) = f(v ) + f(v 2 ) v, v 2 V f(αv) = α f(v) v V e

Dettagli

Analisi e Geometria 1

Analisi e Geometria 1 Anlisi e Geometri Esercizi sugli integrli Integrli propri. Clcolre i seguenti integrli immediti: I = I = I 5 = ln e e d I = e + e + 6e + e d I = rtg ln ( + ln ) d I 6 = e e + d d rtg + ( + ) ( + ( + )

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN TUTELA E BENESSERE ANIMALE Corso di : FISICA MEDICA A.A. 015 /016 Docente: Dott. Chiucchi Riccrdo il:rchiucchi@unite.it Medicin Veterinri: CFU 5 (corso

Dettagli

BOZZA. 1 2a S/2 S/2. Lezione n. 27. Le strutture in acciaio Le unioni bullonate Le unioni saldate

BOZZA. 1 2a S/2 S/2. Lezione n. 27. Le strutture in acciaio Le unioni bullonate Le unioni saldate Lezione n. 7 Le strutture in cciio Le unioni bullonte Le unioni sldte Unioni Le unioni nelle strutture in cciio devono grntire un buon funzionmento dell struttur e l derenz dell stess llo schem sttico

Dettagli

Esponenziali e logaritmi

Esponenziali e logaritmi Esponenzili e ritmi ESPONENZIALI Potenze con esponente rele L potenz è definit: se > 0, per ogni R se 0, per tutti e soli gli R se < 0, per tutti e soli gli Z Sono definite: ( ) ( ) ( ) 7 7 Non sono definite:

Dettagli

LAVORO PER IL RECUPERO DEL DEBITO MATEMATICA CLASSI 3 S.M. DA CONSEGNARE IL PRIMO GIORNO DI ATTIVITA DI SPORTELLO

LAVORO PER IL RECUPERO DEL DEBITO MATEMATICA CLASSI 3 S.M. DA CONSEGNARE IL PRIMO GIORNO DI ATTIVITA DI SPORTELLO LAVORO PER IL RECUPERO DEL DEBITO MATEMATICA CLAI.M. DA CONEGNARE IL PRIMO GIORNO DI ATTIVITA DI PORTELLO DEVI RIOLVERE PRIMA DI TUTTO I PROBLEMI E GLI EERCIZI QUI ELENCATI. TERMINATI QUETI, RIOLVI ALCUNI

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione straordinaria

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione straordinaria ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS DI RDINAMENT 00 Sessione strordinri Il cndidto risolv uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si rticol il questionrio. PRBLEMA Con riferimento un sistem monometrico

Dettagli

BOZZA. Lezione n. 2. Il principio di identità

BOZZA. Lezione n. 2. Il principio di identità Lezione n. 2 Il principio di identità Strutture dierse tr loro possono presentre lcune delle loro prti per le quli, essendo uguli le condizioni, deono essere uguli nche le sollecitzioni e le deformzioni.

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Anno Accademico 2010/2011 Meccanica Razionale

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Anno Accademico 2010/2011 Meccanica Razionale Corso di Lure in Ingegneri Meccnic nno ccdemico 2010/2011 Meccnic Rzionle Nome... N. Mtricol... ncon, 25 febbrio 2011 1. Un st mterile pesnte di mss m elunghezzl si muove nel pino verticle (, ), con l

Dettagli

LEZIONE 13 MINIMIZZAZIONE DEI COSTI. Condizione per la minimizzazione dei costi. Efficienza tecnica ed efficienza economica

LEZIONE 13 MINIMIZZAZIONE DEI COSTI. Condizione per la minimizzazione dei costi. Efficienza tecnica ed efficienza economica LEZIONE 3 MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Lungo periodo Soluzione nlitic Condizione per l minimizzzione dei costi Efficienz tecnic ed efficienz economic Rppresentzione grfic Isocosto ed isoqunto Sentiero di espnsione

Dettagli

Liceo Scientifico Sperimentale anno 2002-2003 Problema 1 Bernardo Pedone. ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE PNI anno 2002-2003

Liceo Scientifico Sperimentale anno 2002-2003 Problema 1 Bernardo Pedone. ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE PNI anno 2002-2003 Liceo Scientifico Sperimentle nno - Problem Bernrdo Pedone ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE PNI nno - PROBLEMA Nel pino sono dti: il cerchio γ di dimetro OA =, l rett t tngente γ

Dettagli

7.5. BARICENTRI 99. Esempio 7.18 (Baricentro di una lamina ellissoidale omogenea). Consideriamo la lamina ellissoidale omogenea in figura.

7.5. BARICENTRI 99. Esempio 7.18 (Baricentro di una lamina ellissoidale omogenea). Consideriamo la lamina ellissoidale omogenea in figura. 7.5. BAICENTI 99 P J Q Gli ssi HJ e PQ (che isecno i lti opposti del rettngolo) sono ssi di simmetri mterile. il ricentro dell lmin coincide con l intersezione dei due ssi: G, G H Esempio 7.18 (Bricentro

Dettagli