VADEMECUM LE CERTIFICAZIONI DI COMPETENZA LINGUISTICA

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1 M. Vedovelli, M. Barni, C. Bagna, S. Machetti VADEMECUM LE CERTIFICAZIONI DI COMPETENZA LINGUISTICA IN ITALIANO COME LINGUA STRANIERA FAPI Fondo Formazione Piccole e Medie Imprese Siena Roma, Luglio 2009

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3 Indice Legenda p Introduzione (a cura del FAPI)» 9 2. Che cos è una Certificazione di competenza linguistica» Una premessa: la Certificazione di competenza linguistica come garanzia comunicativa nel mondo» 10 globale 2.2 Alcune questioni sul certificare le competenze linguistiche» Che cos è una Certificazione di competenza in italiano lingua straniera» Le Certificazioni in Italia» Il Sistema Coordinato delle Certificazioni Nazionali (SCCN) di competenza linguistica in Italiano» Pluralità e coordinamento nel Sistema nazionale delle Certificazioni di italiano» Motivi a favore di una sola certificazione per l italiano» Motivi a favore di un sistema coordinato fra più Certificazioni» Le reti di Enti Certificatori» La storia e le attività delle Certificazioni di italiano come lingua straniera» La storia e le attività della CILS - Università per Stranieri di Siena» La storia e le attività della Certificazione CELI - Università per Stranieri di Perugia» La storia e le attività della Certificazione IT Terza Università di Roma» La storia e le attività della Certificazione PLIDA Società Dante Alighieri» Le Certificazioni CILS, CELI, IT, PLIDA a confronto: i livelli d esame e le prove»

4 5.1 La Certificazione CILS - Università per Stranieri di Siena» La Certificazione CELI - Università per Stranieri di Perugia» La Certificazione IT - Terza Università di Roma» La Certificazione PLIDA - Società Dante Alighieri» Istruzioni operative per i candidati agli esami di Certificazione» Chi si può iscrivere agli esami di Certificazioni di italiano» Come scegliere la Certificazione e il livello» Come si ottiene la Certificazione CILS; i punteggi» Come si ottiene la Certificazione CELI; i punteggi» Come si ottiene la Certificazione IT; i punteggi» Come si ottiene la Certificazione PLIDA; i punteggi» La preparazione agli esami di Certificazione» Dove trovare indicazioni per prepararsi agli esami CILS» Dove trovare indicazioni per prepararsi agli esami CELI / CIC» Dove trovare indicazioni per prepararsi agli esami IT» Dove trovare indicazioni per prepararsi agli esami PLIDA» Linee guida per progettare percorsi formativi finalizzati agli esami di Certificazione» Modalità operative di svolgimento degli esami di Certificazione» Come, quando e dove si svolgono gli esami» Modalità operative» Come iscriversi agli esami» Quanto costa iscriversi agli esami» Come diventare sede d esame» Quando si tengono gli esami di Certificazione»

5 8.7 Come si svolgono gli esami di Certificazione» Durata delle prove di esame» Procedure per i reclami» Considerazioni etiche sulla valutazione certificatoria» Conclusioni Glossario» 101» 102 Riferimenti bibliografici» 106 Riferimenti generali» 106 Pubblicazioni degli Enti Certificatori» 108 Gli Autori» 114 Tabelle Tabella n. 1 Il modello a sei livelli di competenza del QCER» 23 Tabella n. 2 I livelli del QCER e l articolazione in livelli delle Certificazioni italiane» 25 Tabella n. 3 Quadro sinottico delle Certificazioni italiane»

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7 Legenda Il testo è organizzato per una lettura sequenziale, ma può consentirne anche una di tipo ipertestuale grazie a richiami e evidenziazioni per un progressivo e sempre più approfondito accrescimento delle informazioni. L articolazione è in capitoli e paragrafi. Il testo è affiancato da una serie di parole-chiave, che esplicitano la struttura secondo la quale si articola il contenuto, e che sottolineano i punti concettuali più rilevanti, quelli sui quali si concentra l argomentazione nei singoli paragrafi. Nel testo sono presenti tre tipi di evidenziazioni e di richiami per far individuare i concetti più rilevanti e quelli che possono essere ulteriormente approfonditi. I termini scritti in corsivo nel testo mettono in evidenza i punti salienti della trattazione. Il carattere MAIUSCOLETTO indica che il termine è ripreso e spiegato nel Glossario finale. Il carattere sottolineato indica che il concetto è ripreso e approfondito più avanti nel testo. Al termine di questo testo si trovano un Glossario, dove sono ripresi e spiegati i termini tecnici usati, e una Bibliografia di riferimento per approfondire le tematiche via via toccate. I dati forniti in questo testo sono estratti dalle pubblicazioni e dai siti ufficiali degli Enti Certificatori italiani. Talvolta, nel confronto comparativo fra le varie Certificazioni, il testo è privo di determinate informazioni: ciò è dovuto alla non dichiarazione del dato da parte dell Ente Certificatore. In questi casi abbiamo preferito non presentare nostre inferenze o ipotesi o comunque informazioni non ufficialmente dichiarate dagli Enti

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9 1. Introduzione (a cura del FAPI) - 9 -

10 2. Che cos è una Certificazione di competenza linguistica 2.1 Una premessa: la Certificazione di competenza linguistica come garanzia comunicativa nel mondo globale Tra Babele e la Pentecoste. È fra questi due poli ideali che si colloca la vicenda linguistica della nostra civiltà, fatta di scelte sugli usi linguistici e sull identità linguistica sia a livello individuale, sia a quello delle comunità, delle società. BABELE è il rimpianto di un mondo perduto dove regnava un unica lingua e dove tutti gli esseri umani si capivano senza problemi: un mondo, però, che produceva un peccato di orgoglio tale da essere meritevole della punizione divina. Tale punizione si è concretizzata nella molteplicità delle lingue e nella conseguente incomprensione reciproca fra gli umani. Da allora la diversità delle lingue è stata vista come punizione, e la sua conseguenza è la paura dell altro, dello straniero e della sua lingua, diversa dalla nostra. C è paura perché dalla incomprensione reciproca, generata dal non condividere un unica lingua, deriva un alto rischio di conflitto. La paura dell altro; la paura del conflitto; il rifiuto delle lingue degli altri: tutto questo è Babele. La PENTECOSTE, invece, è il polo opposto, che nella riconciliazione coinvolge anche la questione linguistica: la Pentecoste, infatti, dà il dono delle lingue. Anche questo dono delle lingue viene sacralizzato, a sottolineare l importanza del ruolo degli idiomi nel destino dei singoli e delle comunità. La diversità delle lingue, nella Pentecoste, non genera paura e rifiuto, ma diventa la normalità dello scambio comunicativo; gli altri esistono con le loro lingue, e il contatto che ne deriva non provoca il conflitto. Ogni situazione di contatto fra umani con lingue diverse, in tale prospettiva, non impedisce intrinsecamente la comunicazione: la pluralità delle lingue viene vista, invece, come una ricchezza che permette di creare sempre nuovi sensi, sempre nuovi scenari di significato per gli esseri umani. Babele come paura del plurilinguismo Pentecoste come dono del plurilinguismo

11 Il senso linguistico della Pentecoste sta nella garanzia della intercomprensione fra gli esseri umani nel momento in cui si assumono la responsabilità etica di impegnarsi a stabilire relazioni cooperative per comprendersi reciprocamente. Il riconoscimento della pluralità delle lingue e dei linguaggi come strumenti per il dialogo fra gli esseri umani: questa è la Pentecoste, dal punto di vista linguistico

12 2.2 Alcune questioni sul certificare le competenze linguistiche Che ruolo ha la certificazione della competenza linguistica entro tale dialettica, che coinvolge sacro e profano, sogno dell unica lingua pre-babelica e realtà del plurilinguismo? In una società complessa, globale, come la nostra attuale, che vede il continuo contatto fra gli esseri umani appartenenti a comunità diverse e con lingue diverse, si ripresentano le stesse paure babeliche e le stesse spinte etiche all intercomprensione cooperativa che ritroviamo nei testi sacri. Proprio entro tale contesto dialettico la questione della certificazione della competenza linguistica viene ad avere un senso profondo, teoretico, civile e umano che supera i suoi aspetti puramente tecnici e amministrativi. La certificazione della competenza linguistica è diventata, oggi, nel nostro mondo globalizzato e complesso, lo strumento principale per attuare funzioni di grande rilevanza: le funzioni di garanzia, di mediazione e di responsabilità etica. La certificazione di competenza linguistica garantisce la società che accoglie lo straniero: garantisce che questi sa comunicare, ha autonomia comunicativa in relazione a determinati CONTESTI e DOMINI. Lo straniero che possiede una certificazione non è portatore di conflitto a causa della sua non conoscenza della lingua della comunità che non è la sua di origine, ma anzi la certificazione attesta formalmente che egli saprà comunicare, saprà stabilire rapporti comunicativi e perciò sociali. È questo ciò che una certificazione garantisce alla società che vede arrivare uno straniero. La certificazione di competenza linguistica garantisce anche lo straniero che la possiede: gli dà la sicurezza di avere autonomia comunicativa in determinati contesti e domini; gli dà la sicurezza di poter interagire con i nativi; lo rafforza nella sua scelta di entrare in un altra lingua e in un altra società. La funzione di garanzia fa sì, allora, che la certificazione sia una mediazione fra mondi linguistici, semiotici, identitari differenti, che entrano in contatto nel nostro mondo globale. Funzioni della Certificazione nel mondo globale Funzione di garanzia Certificazione come mediazione Conseguire una Certificazione di una competenza linguistica significa perciò possedere uno strumento di mediazione che svolge una duplice funzione di garanzia: verso chi la possiede e verso chi la richiede; verso gli stranieri e verso la società di arrivo. Come abbiamo già ricordato, si tratta di una garanzia che svolge una

13 sostanziale funzione di rassicurazione: la Certificazione di un determinato livello garantisce lo straniero che la possiede che saprà comunicare in lingua italiana nei contesti comunicativi previsti (esplicitati, formalizzati) per il suo livello, e, al contempo, garantisce anche chi richiede le competenze comunicative a uno straniero. Una azienda, ad esempio, avrà la certezza che un suo dipendente o futuro dipendente straniero in possesso di una Certificazione di un dato livello saprà svolgere con autonomia e efficacia comunicativa le mansioni richieste da un certo profilo professionale o da certi compiti lavorativi che implicano interazioni in lingua italiana con gli italiani o con gli altri stranieri. La certificazione di competenza linguistica sviluppa, come abbiamo indicato, anche un altra importante funzione, una funzione di responsabilità etica individuale e collettiva: avere a riferimento una certificazione consente alle Istituzioni di sviluppare POLITICHE LINGUISTICHE organiche, coerenti, con obiettivi definiti, e di promuovere lo sviluppo comunicativo delle società. Consente agli individui di darsi trasparenti obiettivi di sviluppo culturale e identitario ponendosi in rapporto alle altre lingue, alle lingue degli altri. Le funzioni delle Certificazioni investono le scelte individuali e collettive, sociali e istituzionali. Gli individui e le collettività sono sottoposti a fortissime pressioni comunicative e linguistiche nel mondo globale. Le Certificazioni di competenza linguistica sono strumenti che aiutano a rispondere a tali sollecitazioni: non sono meri atti amministrativi, ma strumenti di sviluppo delle persone e delle società; dispositivi conoscitivi che salvano la vita, sia perché garantiscono che si riesce a comprendere e usare la lingua straniera nelle concrete situazioni sociali (e a capire, ad esempio, le istruzioni per l uso dei macchinari pericolosi sul posto di lavoro), sia perché garantiscono che si può riuscire a inserirsi in un altra società, a crescere in essa e a dare un contributo di crescita ad essa. Le Certificazioni, allora, sono strumenti che aiutano a evitare il conflitto sociale e a promuovere la crescita condivisa della competenza linguistico-comunicativa. Come ottengono questi risultati le Certificazioni? Come sono fatte le Certificazioni? Chi le gestisce? A tali domande cerca di rispondere questo Vademecum. Funzione di responsabilità etica nella comunicazione

14 2.3 Che cos è una Certificazione di competenza in italiano lingua straniera Una Certificazione di competenza in lingua straniera è uno strumento di misurazione e valutazione della competenza linguistico-comunicativa. La COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA è l insieme delle conoscenze, abilità e caratteristiche che permettono a un soggetto di agire linguisticamente, cioè di agire usando gli strumenti linguistici e comunicativi. Misurare vuol dire descrivere nel modo più preciso possibile i tratti della competenza linguisticocomunicativa nelle sue diverse ABILITÀ. Gli strumenti della misurazione sono test e prove di vario tipo. La misurazione si esprime prevalentemente in un punteggio. Valutare significa esprimere un giudizio, a partire dalla misurazione svolta, cioè attribuire un significato a tale misurazione mettendo in corrispondenza i suoi risultati con i compiti comunicativi che il parlante dovrà svolgere nei contesti di comunicazione. La valutazione si può esprimere in un giudizio globale, in un punteggio complessivo o in un altro tipo di rapporto di sintesi. La Certificazione è un processo e il suo prodotto finale. Il processo consiste nella misurazione e nella valutazione del livello di competenza che uno straniero ha in una certa lingua (che non è la sua LINGUA MADRE, non è la sua L1): cioè nella L2. Il prodotto è l atto finale del processo, ovvero una attestazione formale, ufficiale, nella quale è affermato quanta lingua lo straniero possiede e che cosa può fare con questa competenza linguistica. Detto in altri termini, certificare vuol dire misurare in modo valido e affidabile la competenza linguistica di uno straniero in termini di livelli, ed esprimere il risultato di questa misurazione in una valutazione che indichi il grado di spendibilità sociale della sua competenza linguistica. In questo senso spendibilità sociale significa adeguatezza dei livelli di competenza linguistica di uno straniero rispetto alle sollecitazioni comunicative che gli provengono dalle situazioni sociali. Misurazione della competenza linguistica Valutazione della competenza linguistica Spendibilità sociale della competenza linguistica

15 La progettazione, la costruzione e l offerta di una Certificazione è opera di un ENTE CERTIFICATORE, del tutto indipendente da chi offre /eroga la formazione (scuola di lingua, centro di formazione professionale, sistema scolastico nazionale ecc.), da chi riceve la formazione (apprendente, corsista, studente ecc.), come anche da chi richiede la verifica delle competenze in lingua straniera (ad esempio, un azienda che voglia impiegare uno straniero). L Ente Certificatore è tale perché istituzionalmente svolge la funzione specializzata di valutazione della competenza. Che cosa vuol dire che istituzionalmente svolge la sua azione? Vuol dire che l Ente Certificatore è tale perché ha innanzitutto una identità istituzionale: nel caso dell italiano, ad esempio, sono Enti Certificatori tre Università pubbliche, più un Ente morale. In qualche modo, dunque, l Ente Certificatore è tale perché la sua missione istituzionale gli fa svolgere tale compito. Che cosa vuol dire che l Ente Certificatore svolge una funzione specializzata? Vuol dire che l Ente deve avere la capacità di sostenere le procedure metodologiche di misurazione e di valutazione certificatoria della competenza scientifica con una costante e istituzionale azione di ricerca scientifica. L azione dell Ente Certificatore mira a processi e prodotti il più possibile oggettivi proprio perché basati sulla qualità scientifica, teorica e metodologica delle sue pratiche. Ciò dà all Ente Certificatore caratteri di totale autonomia e indipendenza: queste sono le due condizioni primarie che garantiscono la validità dell azione di un Ente Certificatore e, di conseguenza, il valore di una Certificazione di competenza. specia- Funzione zionale Funzione lizzata istitu- Proprio l autonomia dell Ente Certificatore è la maggiore garanzia sia per gli stranieri che scelgono di sostenere un esame di Certificazione, sia per i soggetti che richiedono agli stranieri il possesso di una Certificazione di lingua straniera: solo tale autonomia è la garanzia della correttezza, della affidabilità e della serietà della misurazione linguistica. Un Ente Certificatore che non fosse capace di un azione fondata su alti profili scientifici metterebbe a serio rischio l affidabilità e la validità della sua Certificazione di competenza linguistica. Autonomia dell Ente Certificatore

16 3. Le Certificazioni in Italia 3.1 Il Sistema Coordinato delle Certificazioni Nazionali (SCCN) di competenza linguistica in Italiano L attuale sistema mondiale delle Certificazioni delle lingue a grande diffusione internazionale vede una gamma diversificata di soluzioni, di modelli, di tipi di Certificazione. Una lingua può vedere la presenza di più di un Ente Certificatore e di più di una Certificazione a seconda di diversi fattori. La pluralità degli Enti Certificatori di una lingua è ribadita come valore nel Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue (QCER, 2001), che è attualmente il principale documento del Consiglio d Europa sulla diffusione delle lingue, sull apprendimento, l insegnamento e la valutazione linguistica. Ad esempio, la lingua inglese ha quasi trenta Certificazioni linguistiche (e corrispondenti Enti Certificatori); il tedesco ne ha almeno tre. Lo spagnolo, invece, ha una sola Certificazione, secondo una logica di tipo centralistico. Si tratta di scelte diverse, influenzate da tanti fattori: dall idea di Stato e dalla sua effettiva concretizzazione storica, ai tipi di politica linguistica messi in atto dagli Stati per la diffusione della lingua; dalle caratteristiche dei sistemi formativi all ampiezza e qualità della ricerca scientifica sulla materia. Un elemento determinante per la scelta di diversificazione o di unitarietà è costituito dalle caratteristiche dei pubblici (per una lingua come l inglese, quanto mai vari; per altre lingue, invece, molto più ridotti per tipologia sociale e per motivazioni all apprendimento della lingua). Per quanto riguarda l italiano, le Certificazioni di competenza linguistica sono quattro: - la Certificazione CILS (dell Università per Stranieri di Siena) - la Certificazione CELI (dell Università per Stranieri di Perugia) - la Certificazione IT (dell Università degli Studi Roma Tre) Il QCER del Consiglio d Europa Una lingua più certificazioni Le Certificazioni dell italiano come lingua straniera

17 - la Certificazione PLIDA (della Società Dante Alighieri). Tali Certificazioni e i relativi Enti Certificatori costituiscono il Sistema Coordinato delle Certificazioni Nazionali (SCCN), istituito in base a una serie di convenzioni stipulate dagli Enti Certificatori con il Ministero degli Affari Esteri. Attualmente (2009) giace all esame del Parlamento un disegno di legge che istituzionalizza normativamente tale sistema coordinato di Certificazioni e di Enti certificatori. A norma di legge, solo le Università per Stranieri di Siena e di Perugia hanno tra i propri compiti istituzionali quello di rilasciare titoli di Certificazione: tale compito, infatti, è sancito dalla Legge 17 febbraio 1992, n. 204, che riconosce i titoli rilasciati dalle due Università per Stranieri e dichiaranti il grado di competenza in italiano come lingua straniera. Le norme sull autonomia universitaria fanno sì che anche l Università degli Studi Roma Tre possa rilasciare titoli di tale natura. La Certificazione della Società Dante Alighieri è frutto di un suo accordo con il Ministero degli Affari Esteri. SCCN

18 3.2 Pluralità e coordinamento nel Sistema nazionale delle Certificazioni di italiano Partiamo dal fatto che è facile, per chi si avvicina alle Certificazioni di italiano come lingua straniera, porsi due domande: perché quattro Certificazioni? Perché non una sola? La risposta deve prendere in esame i diversi fattori che determinano la creazione di una Certificazione, le scelta delle sue caratteristiche e delle sue funzioni. Occorre sottolineare, innanzitutto, che le Certificazioni sono potenti strumenti per sostenere la presenza di un idioma nell attuale mercato globale delle lingue. Mercato globale delle lingue: questa espressione, introdotta per l italiano da De Mauro et alii (2002) nell ultima, grande indagine sulla diffusione dell italiano nel mondo, indica lo stato di competizione fra lingue culture, e insieme fra le società ed economie di riferimento, che attualmente sembra caratterizzare i rapporti fra gli idiomi nel mondo globale. Le Certificazioni sono strumenti importanti per conquistare spazio in tale mercato, cioè per motivare pubblici potenziali a entrare in contatto con una lingua straniera e ad apprenderla. Le Certificazioni indicano con trasparenza e formalizzano gli obiettivi di tale percorso. Le loro diverse specificità, i livelli in cui ogni certificazione articola la propria struttura di misurazione e di valutazione della competenza linguistico-comunicativa contribuiscono a raggiungere tipi diversi di pubblico e a rispondere con efficacia ai loro specifici bisogni di riconoscimento dei livelli di competenza posseduti. Passiamo ora a esaminare i pro e i contro rispetto a tale posizione. Pluralità delle Certificazioni italiane Le Certificazioni nel mercato globale delle lingue 3.3 Motivi a favore di una sola certificazione per l italiano Sono tre le principali giustificazioni addotte da chi vorrebbe per l italiano una sola Certificazione. La prima si fonda sull idea che uno Stato unitario dovrebbe avere un unico strumento ufficiale di riconoscimento della competenza linguistica. Una lingua una Certificazione?

19 Si può confutare questa opinione in vario modo. Innanzitutto, l Italia repubblicana è sì uno Stato unitario, ma non ha mai avuto una politica linguistica intesa come progetto unitario e coerente di diffusione della lingua e di sviluppo comunicativo della società; un progetto di alto profilo civile e culturale basato su un diffuso sentire linguistico e capace di essere messo in atto dal sistema delle Istituzioni formative. Un unica Certificazione dovrebbe derivare da tale dato di fatto, non viceversa. Un unica Certificazione, inoltre, implica la scelta fra uno dei diversi modelli teorici e metodologici di competenza e di sua misurazione. Attualmente, la comunità scientifica non registra il prevalere di un unico modello capace di garantire la pienezza della conoscenza sulla materia. La complessità di quest ultima implica, invece, un costante dialogo fra posizioni e modelli diversi. Di conseguenza, è rischioso scegliere una strada unica, che rischierebbe anche di non essere quella più valida scientificamente e più capace di far progredire la conoscenza sulla materia. Chi farebbe tale scelta? L istanza politica? Ci troveremmo di fronte, allora, addirittura a una interferenza della politica sulla scienza e sul suo procedere. La seconda motivazione di chi vorrebbe un unica certificazione propone le questioni pratiche della gestione del processo. Chi deve gestire l orientamento dei possibili candidati, la loro scelta, gli esami e le altre componenti del processo avrebbe, in una situazione di pluralità di Certificazioni, maggiori difficoltà. Effettivamente, per una agenzia formativa scegliere con consapevolezza la Certificazione più adeguata al pubblico, alle sue motivazioni e ai suoi interessi implica un azione attenta, riflessa, pienamente conscia del ruolo che le Certificazioni hanno nella vita individuale e collettiva. Scegliere una Certificazione è un atto che richiede consapevolezza: cosa, questa, che rimanda alla generale competenza e responsabilità etica degli individui, e ai compiti e alle responsabilità di chi orienta la formazione. Una volta effettuata la scelta, la gestione pratica del processo è, però, assolutamente identica, sia che si abbia a che fare con una sola Certificazione, sia che si abbia a che fare con diverse. Insomma, la paura della pluralità delle Certificazioni si appoggia alla presunta mancanza di trasparenza, alla possibile confusione, alla difficoltà di scegliere tra l una e l altra. In realtà, se si hanno chiare le caratteristiche delle diverse Certificazioni e quelle dei pubblici potenziali (nonché delle loro motivazioni), la gestione pratica non genera difficoltà o mancanza di trasparenza. La non-politica linguistica italiana Una sola Certificazione è più facile da gestire?

20 Infine, la politica linguistica europea si muove in direzione esattamente opposta alle argomentazioni di chi pensa che a una lingua debba corrispondere una sola Certificazione. Tutta la politica linguistica europea, infatti, si basa sull idea del valore intrinseco del plurilinguismo e sulla correlata ricchezza derivante dalla pluralità dei modelli formativi e degli strumenti certificatori. La trasparenza di cui devono dare prova le Certificazioni ha la sua base oggi in uno stesso quadro condiviso a livello terminologico e concettuale, entro il quale un Ente Certificatore opera le sue scelte. Tale strumento esiste: è il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, realizzato tra il 1997 e il 2001 dal Consiglio d Europa. La politica linguistica europea è plurilingue e a favore della pluralità degli strumenti certificatori 3.4 Motivi a favore di un sistema coordinato fra più Certificazioni I motivi che spingono a preferire un sistema polifonico di Certificazioni sono diversi e, a nostro avviso, maggiormente cogenti. Il primo è costituito dalle caratteristiche dei pubblici stranieri dell italiano. L italiano è una delle prime lingue straniere più studiate al mondo (la quarta quinta lingua; addirittura, la seconda più visibile nei panorami linguistici urbani), ma non ha una massa critica di pubblico, cioè numeri di apprendenti tali da poter competere quantitativamente con lingue quali l inglese o il francese (quest ultima, comunque, in costante declino come oggetto di studio da parte di stranieri). Ciò significa che i pubblici dell italiano sono molto diversificati, molto frammentati anche come collocazione geografica; le loro motivazioni allo studio dell italiano sono ugualmente molto diverse. A fronte di tale situazione, un unico strumento certificatorio non riuscirebbe a cogliere tutto il ventaglio di tali pubblici. La pluralità delle Certificazioni, invece, esalta le specificità dei singoli Enti Certificatori, le loro scelte generaliste o specializzate, le metodologie di misurazione adottate. In tal modo un sistema di Certificazioni favorisce il raggiungimento più capillare dei pubblici potenziali e la risposta alle loro diverse esigenze e caratteristiche. Una lingua. più Certificazioni? L italiano nel mercato globale delle lingue La frammentarietà dei pubblici dell italiano nel mondo

21 La pluralità delle Certificazioni italiane, con le loro differenti specificità e i rispettivi riferimenti in termini di modelli teorico-metodologici, rappresenta un elemento di forza e non di debolezza per la diffusione della lingua italiana nel mondo. Infatti, consente alla nostra lingua di collocarsi nel mercato globale delle lingue in una posizione forte perché attrae pubblici differenziati per caratteristiche e motivazioni in maniera ben maggiore di quanto non potrebbe succedere se esistesse una sola Certificazione. La pluralità degli Enti Certificatori (così come quella dei soggetti impegnati nella formazione linguistica) rappresenta una strategia valida per creare una banda larga di opportunità di contatto degli stranieri con la nostra lingua-cultura. U- gualmente, la pluralità delle Certificazioni dell italiano lingua straniera sostiene una possibile politica linguistica a geometria variabile, capace di adattarsi alle diverse realtà mondiali dove è presente la richiesta e l offerta di lingua italiana. Sottolineiamo questo fatto: un unica Certificazione, per di più centralizzata, sarebbe un grave ostacolo alla diffusione dell italiano fra gli stranieri, dal momento che, annullando le specificità delle diverse attuali Certificazioni, farebbe perdere tutte le fasce di pubblico che sono legate ai singoli Enti certificatori, siano essi le Università o la Dante Alighieri. Un unica Certificazione sarebbe una vittoria di Pirro dell idea di uno Stato unitario con una unica lingua (che non è il caso italiano) e un unica offerta certificatoria: in realtà, sarebbe una sconfitta, un grave ostacolo alla diffusione della lingua italiana fra gli stranieri e al miglioramento delle sue posizioni nel mercato globale delle lingue. Il secondo motivo a favore della pluralità delle Certificazioni è di tipo scientifico, teorico-metodologico. Come già ricordato, attualmente la scienza non ha raggiunto certezze definitive sul concetto di competenza linguistico-comunicativa e sui modelli per la sua misurazione che possano consentire di sceglierne uno come il migliore, il più potente. La scienza è impegnata in un serrato e vivo dialogo sulla materia; una scelta indirizzata in modo univoco rischia di rallentare le applicazioni operative che possono derivare da tale dialogo. La trasparenza, infine, e la connessa possibilità di scelta della Certificazione più adatta a una determinata realtà, a un determinato pubblico, sono garantite dal menzionato Quadro Comune Europeo di Riferimento (d ora in poi: QCER). Si può affermare che ormai tutte le Certificazioni esistenti per le lingue europee, e sempre di più anche per le altre, rappresentino un sistema coordinato, in quanto tutte adottano il modello termino- La pluralità delle Certificazioni italiane come elemento di forza per la presenza internazionale dell italiano I modelli teorici di competenza e di misurazione della competenza Il ruolo del QCER come garante della trasparenza certificatoria

22 logico e concettuale proposto dal QCER. Tra i punti più universalmente fatti propri dagli Enti Certificatori ricordiamo il modello a sei livelli di competenza linguistico-comunicativa, che di seguito riportiamo nella sua schematizzazione di sintesi. Ogni Certificazione dell italiano posiziona le sue scelte in riferimento a tale modello. Dal numero di livelli alla interpretazione generalista o specialistica della competenza; dal tipo di pubblico di riferimento al tipo di prove di esame e di procedure di valutazione scelte: tutte le Certificazioni dell italiano formano un sistema coordinato innanzitutto perché si basano sul documento europeo e fanno proprie le sue indicazioni. Nella descrizione delle caratteristiche di ognuna delle Certificazioni dell italiano come lingua straniera che facciamo in questo Vademecum teniamo il documento europeo come principale riferimento, capace di garantire l omogeneità terminologica e concettuale da un lato, la diversificazione delle scelte dall altro. Le diverse specificità delle Certificazioni italiane In definitiva, appare più conveniente e efficace per l italiano avere più proposte certificatorie, tutte collegate dal riferimento a un quadro condiviso a livello europeo: ciò consente di mantenersi in sintonia con la politica linguistica europea e di individuare e raggiungere più efficacemente i dispersi pubblici dell italiano come lingua straniera, oggi presenti nel mondo ma anche in Italia al seguito dei processi di immigrazione

23 Tabella n. 1 Il modello a sei livelli di competenza del QCER Tipo di apprendente Livello Descrizione del livello Proficient User Apprendente Competente Independent User Apprendente Indipendente, Autonomo C2 C1 B2 B1 È in grado di capire senza sforzo praticamente tutto ciò che sente o legge. Sa riassumere informazioni da diverse fonti orali e scritte ricostruendo gli argomenti in un testo coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto fluente e preciso, mettendo in evidenza le fini sfumature di significato anche nelle situazioni di particolare complessità. È in grado di capire un ampia gamma di testi, anche lunghi, fino a saper individuare il significato implicito. Si esprime fluentemente e spontaneamente senza un eccessivo sforzo di ricerca delle parole. Usa la lingua in modo flessibile e adeguato agli scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati, articolati su argomenti complessi, sapendo controllare le strutture discorsive e i meccanismi di coesione. È in grado di capire le principali idee di un testo complesso su argomenti di natura sia a- stratta sia concreta, incluse le discussioni di tipo tecnico nel proprio campo di specializzazione. Interagisce con un sufficiente grado di fluenza e spontaneità; l interazione regolare con i parlanti nativi si sviluppa senza eccessivo sforzo da entrambe le parti. Produce testi chiari e articolati su un ampia gamma di argomenti e sa esporre la propria opinione su un argomento esplicitando i vantaggi e gli svantaggi delle varie opzioni. È in grado di capire i principali punti di un chiaro input linguistico di tipo standard su contenuti familiari regolarmente incontrati al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Sa cavarsela in molte situazioni durante un viaggio in un paese dove sia parlata la lingua oggetto del suo apprendimento. Sa produrre semplici testi dotati di coesione su argomenti che gli sono familiari o che sono di suo interesse. Sa descrivere esperienze e eventi, sogni e speranze, ambizioni, e esporre brevemente ragioni e spiegazioni per opinioni e progetti

24 Basic User - Apprendente Basico A2 A1 È in grado di capire frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di più immediata rilevanza (informazioni personali e familiari molto di base, acquisti, geografia locale, lavoro). Sa comunicare in attività semplici e di routine che richiedano uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari o comunque abituali. Riesce a descrivere in termini semplici alcuni aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, e argomenti che si riferiscono a bisogni immediati. Riesce a capire e usare espressioni familiari di uso quotidiano e frasi molto semplici finalizzate alla soddisfazione di bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/-a e altri, e sa domandare e rispondere su dati personali quali dove vive, le persone che conosce, le cose che possiede. Riesce a interagire in modo semplice a condizione che gli altri parlino lentamente e chiaramente e che siano disponibili e preparati a collaborare

25 Tabella n. 2 I livelli del QCER e l articolazione in livelli delle Certificazioni italiane Livelli QCER CILS CELI IT PLIDA Apprendente basico A1 A2 CILS A1 (modulo Adulti in Italia; modulo Bambini in Italia; modulo Ragazzi in Italia; modulo Ragazzi all estero; modulo Adulti all estero) CILS A2 CELI Impatto A1 (Italiano generale) CELI I Impatto A1 (Immigrati adulti) CELI 1 A2 Base.IT PLIDA A1 Plida Juniores A1 PLIDA A2 (modulo Adulti in Italia; modulo Bambini in Italia; modulo Ragazzi in Italia; modulo Ragazzi all estero; modulo Adulti all estero) CELI I A2 (Immigrati adulti) CELI G A2 (Adolescenti) Plida Juniores A2 B1 CILS UNO B1 CELI 2 B1 Ele.IT PLIDA B1 Apprendente Indipendente, Autonomo CELI I B1 (Immigrati adulti) CELI G B1 (Adolescenti) Plida Juniores B1 Plida commerciale B1-25 -

26 CIC Certificato di Italiano Commerciale Intermedio B1 B2 CILS DUE B2 CELI 3 B2 Int.IT PLIDA B2 CILS - EC CELI G B2 (Adolescenti) Plida Juniores B2 Plida Commerciale B2 C1 CILS TRE C1 CELI 4 C1 PLIDA C1 Apprendente competente CIC Certificato di Italiano Commerciale Avanzato C1 Plida Juniores C1 Plida Commerciale C1 C2 CILS QUATTRO C2 CELI 5 C2 IT PLIDA C2 CILS - DIT CELI 5 DOC

27 3.5 Le reti di Enti Certificatori Che la pluralità delle Certificazioni italiane e straniere sia considerata un valore e uno strumento di più efficace diffusione delle lingue trova la sua garanzia innanzitutto nel riferimento al QCER europeo. Un altro elemento garantisce che ci si trovi di fronte, oggi in Italia, a un sistema e non a una pluralità incontrollata e incontrollabile di Enti e di prodotti certificatori. Infatti, la maggior parte degli Enti Certificatori fa parte di specifiche reti di Enti, che li collegano e che diventano luoghi di confronto e di promozione di buone pratiche di misurazione e di valutazione delle competenze. Le due principali reti sono l ALTE (The Association of Language Testers in Europe), di cui fa parte la Certificazione CELI, e l EALTA (European Association for Language Testing and Assessment), di cui fa parte la Certificazione CILS. Le due associazioni riuniscono Enti certificatori e istituzioni educative e di ricerca presenti nei vari Paesi europei allo scopo di incrementare la cultura della valutazione sia dal punto di vista scientifico, metodologico e applicativo, sia da quello etico, promuovendo trasparenza ed equità nelle procedure di valutazione della competenza linguistico-comunicativa. A questo scopo ciascuna delle associazioni si è dotata di un codice etico al quale tutti i suoi membri hanno dichiarato di attenersi. Informazioni più dettagliate possono essere reperite nei rispettivi siti internet: ALTE EALTA

28 4. La storia e le attività delle Certificazioni di italiano come lingua straniera Qui di seguito presentiamo la storia e i tipi di attività svolti dagli Enti Certificatori italiani. Le informazioni sono estratte dalle pubblicazioni e dai siti ufficiali degli stessi Enti. 4.1 La storia e le attività della CILS - Università per Stranieri di Siena L Università per Stranieri di Siena, subito dopo la stipula di una convenzione-quadro fra le tre Università con il Ministero degli Affari Esteri, nel 1993, istituisce da subito un apposito Centro di ricerca e di servizi (il Centro CILS), ed è la prima Università che fonda un Ente Certificatore creando una struttura autonoma al suo interno. Il primo Direttore è stato Massimo Vedovelli, coadiuvato da un nucleo di personale tecnico e scientifico che ha visto la presenza di Monica Barni, Anna Bandini, Laura Sprugnoli. Con il passare delle sessioni, in seguito all aumento esponenziale del numero delle sedi e dei candidati, il Centro CILS ha organizzato selezioni per reclutare personale specializzato. Il Centro CILS si è venuto rapidamente a strutturare, di conseguenza, intorno al nucleo iniziale allargato a Silvia Lucarelli, Anna Maria Scaglioso, Beatrice Strambi, queste ultime provenienti dalla Scuola di Specializzazione in Didattica dell italiano, attivata presso l Ateneo. Supportato da apposito personale amministrativo operante presso il Centro (Chiara Fusi - che ha la responsabilità amministrativa del Centro - e Giacomo Cambiaggi), nonché dal personale dedicato operante presso le Segreterie studenti dell Ateneo, il Centro CILS ha visto aumentare notevolmente il numero di unità di personale che vi operano (a tempo determinato e indeterminato). Dopo la fase di avvio il Centro CILS, infatti, è ricorso anche a valutatori individuati tramite una apposita selezione che ha portato a creare una graduatoria degli stessi. Nelle ultime sessioni di esame il numero dei valutatori cui il Centro CILS ha fatto ricorso ammonta a circa 20 unità. Il Centro CILS: struttura e personale

29 Al Centro CILS afferiscono anche diversi docenti e ricercatori dei settori linguistici dell Ateneo. Il Centro CILS è oggi articolato in Sezioni. La Sezione Progettazione, e produzione delle prove CILS, formazione e tirocini fa capo alla Dott.ssa Laura Sprugnoli; la Sezione Valutazione e validazione delle prove CILS, analisi di dati è guidata dalla Dott.ssa Anna Bandini. Dal 2005 la Prof.ssa Monica Barni è il Direttore del Centro CILS. La Certificazione CILS è articolata in sei livelli: CILS A1, CILS A2, CILS UNO-B1, CILS DUE-B2, CILS TRE-C1, CILS QUATTRO-C2. Nelle primi anni ( ) la CILS è stata articolata nei soli quattro livelli da B1 a C2; è stata la prima Certificazione italiana ad adottare il modello a sei livelli del QCER. Oltre all attività certificatoria (progettazione e realizzazione degli esami, valutazione, rilascio dei certificati), il Centro CILS svolge attività di ricerca (validazione degli esami, indagini sui pubblici dell italiano), di formazione di figure specializzate (somministratori e valutatori di esami), di aggiornamento dei docenti; segue, inoltre, il tirocinio degli studenti iscritti ai corsi di laurea, di specializzazione, di master e di dottorato dell Ateneo. Il personale del Centro CILS ha svolto un azione di numerosissime presentazioni della CILS nelle sedi di esame nel mondo ed in particolare nella maggior parte degli Istituti Italiani di Cultura. Lo stesso avviene per le sedi in Italia, costituite soprattutto da centri e agenzie formative, centri di educazione permanente, scuole di italiano. I risultati delle attività di ricerca svolte dal Centro CILS sono stati presentati in numerosi convegni e seminari di carattere nazionale e internazionale, nonché in diverse sedi editoriali: ciò caratterizza la CILS in termini di costante rendicontazione delle scelte teoriche e metodologiche effettuate, in un continuo dialogo con le altre esperienze certificatorie italiane e straniere. Il Centro CILS ha anche ospitato diversi studiosi stranieri, fra i quali i massimi esperti di language testing nel mondo, come Alan Davies, che ha tenuto numerosi seminari sui temi della valutazione, Elana Shohamy, Tim McNamara e altri. Dal 2005 il Centro CILS ha organizzato diversi corsi di formazione per somministratori di esame presso le sedi dove si svolgono gli esami CILS e presso la sede dell Università a Siena, rilasciando finora circa 2000 attestati. Tali corsi hanno permesso di creare una base allargata di persone specializzate con competenze uniformemente condivise per la gestione operativa degli esami, ma anche di sviluppare una cultura diffusa della valutazione condotta in modo fondato su criteri scientificamente aggiornati che coinvolge anche non Organizzazione del Centro CILS La ricerca scientifica e la formazione

30 pochi docenti della scuola italiana. Presso il Centro CILS hanno svolto la loro tesi di dottorato o altri lavori di ricerca diverse studiose, fra cui ricordiamo Lucilla Lopriore (che ha realizzato un pregevole lavoro sul confronto dei risultati della valutazione centralizzata o delocalizzata dell abilità di parlato). La banca dati costituta dalle prove Cils è stata utilizzata anche per la realizzazione di tesi di laurea, di specializzazione e di dottorato, tra i quali ricordiamo i lavori di Anna Maria Arruffoli (sul ruolo del somministratore di esame), Maki Imazu, Mika Maruta (sull acquisizione dell italiano da parte di giapponesi), Pazit Barki, Sandra Gorelli, Sabrina Machetti, M.Pia Sergiacomo, Beatrice Strambi (sui livelli basici) ecc. In questo modo il Centro CILS si caratterizza per la sua apertura verso tutti coloro che sono impegnati nella riflessione sulle tematiche dell apprendimento, dell insegnamento e della valutazione dell italiano L2. Il Centro CILS ospita costantemente studenti tirocinanti dei corsi di laurea e specializzazione dell Ateneo e anche di altre università. A partire dalla seconda metà degli anni 90 il Centro CILS ha sviluppato un progetto comune con l Università di Pavia (Dipartimento di Linguistica e Centro Linguistico) che ha portato alla realizzazione del prototipo di test linguistico di ingresso degli studenti stranieri che vogliono frequentare una università italiana. Sono state realizzate e sono in atto collaborazioni con enti locali (tra gli altri, le Regioni Toscana e Marche, i Comuni di Firenze e di Roma), con università (Urbino, Cassino, Orientale di Napoli, Palermo ecc.), con agenzie di educazione permanente estese a livello nazionale (UPTER). La Certificazione CILS è stata usata nel progetto Io parlo italiano, promosso dal Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consigli dei Ministri in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, Rai Educational e i Centri territoriali per l'educazione permanente degli adulti, a partire dal 2001, nonché in vari progetti promossi dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni italiane, fra cui il progetto Certifica il tuo italiano. Tutti questi progetti sono sorti con l obiettivo di sviluppare la competenza linguisticocomunicativa di adulti immigrati in Italia attraverso corsi finalizzati al conseguimento di una Certificazione, in maniera tale da facilitare la spendibilità di tale competenza nel mondo del lavoro. La collaborazione con altre istituzioni Finora, i candidati CILS sono stati in più di 500 sedi, di cui 250 in Italia. I dati: candidati e

31 A partire dal 1998, in seguito a una sperimentazione con l IRRSAE Piemonte e il Centro Interculturale del Comune di Torino, il Centro CILS ha elaborato e diffuso, per la prima volta in Italia, moduli di Certificazione specifici per immigrati stranieri. Il Centro CILS sta attualmente elaborando un prototipo di Certificazione sull italiano in ambito economico-produttivo e uno per docenti stranieri nel sistema scolastico italiano (in collaborazione con un altro Centro dell Ateneo: il Centro Certificazione DITALS-Certificazione in Didattica dell Italiano a Stranieri). Fino al 1998 il Centro CILS ha utilizzato, per la realizzazione materiale dei quaderni di esame, sia le strutture interne dell Ateneo, sia strutture esterne, cui di recente sono state affidare la stampa e la spedizione dei materiali di esame alle varie sedi. Il Centro CILS sta sperimentando attualmente modalità informatizzate di trasmissione e gestione degli esami di Certificazione. Il Centro CILS è membro istituzionale dell EALTA, European Association for Language Testing and Assessment (ww.ealta.eu.org), l associazione europea che ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei principi teorici, nonché il miglioramento e la condivisione delle pratiche del testing e della valutazione linguistica in Europa. Come gli altri membri dell EALTA, il Centro CILS ha sottoscritto le Linee Guida per le Buone Pratiche, redatte al fine di incentivare le buone pratiche nel testing e nella valutazione linguistica, e ne ha curato la traduzione in italiano. In questo modo il Centro CILS si è impegnato a garantire a tutti i soggetti coinvolti una gestione etica del processo di valutazione. Il Centro CILS ha ottenuto il Label europeo di qualità, riconoscimento attribuito dal Consiglio d Europa ai progetti e prodotti per la diffusione delle lingue che si distinguono per significatività a livello internazionale. Il Label è stato attribuito per la qualità dei moduli di Certificazione dei livelli basici A1 e A2. sedi La CILS nell EALTA Il Label di qualità del Consiglio d Europa Sito internet: Recapiti cils@unistrasi.it (per informazioni di tipo amministrativo); infocils@unistrasi.it (un filo diretto con gli insegnanti Indirizzo postale: Piazza Carlo Rosselli, I Siena

32 Indirizzo della sede operativa del Centro CILS Via Sallustio Bandini, 35 I Siena Telefoni: (+39) (Segreteria amministrativa Centro CILS) (+39) (Segreteria studenti - Iscrizioni agli esami CILS, rilascio dei certificati e degli attestati di capitalizzazione) (+39) (Sezione Progettazione, e produzione delle prove CILS, formazione e tirocini) (+39) (Sezione Valutazione e Validazione delle prove CILS e analisi di dati) Fax: (+39) Orario d ufficio della sede operativa Centro CILS: dal lunedì al venerdì Orario d ufficio della Segreteria studenti dal lunedì al venerdì il martedì e il giovedì

33 4.2 La storia e le attività della Certificazione CELI - Università per Stranieri di Perugia La Certificazione CELI ha condiviso con la CILS le vicende che hanno visto la nascita del sistema italiano delle Certificazioni, pur se l Università per Stranieri di Perugia ha iniziato la propria attività di certificazione dell italiano L2 (italiano generale) nel 1987 con due Diplomi: Diploma di conoscenza della lingua italiana e Diploma di conoscenza della lingua e cultura italiana. Dopo l avvio delle sessioni nel 1993, l Università per Stranieri di Perugia ha affidato la gestione dei processi certificatori a un gruppo di docenti, costituendo successivamente un autonomo Centro per la valutazione delle competenze linguistiche, il CVCL Centro di Valutazione e Certificazione Linguistica - attualmente diretto dalla Prof.ssa Giuliana Grego Bolli. Nel Centro opera personale docente e amministrativo. Il sistema certificatorio CELI, per l italiano generale, si articola in livelli progressivi, facenti riferimento a- gli obiettivi di apprendimento specificati nel QCER: CELI IMPATTO (A1); CELI 1 (A2); CELI 2 (B1); CELI 3 (B2); CELI 4 (C1); CELI 5 (C2); CELI 5 DOC (C2). Ai certificati CELI si aggiungono i Certificati CIC Conoscenza dell italiano commerciale suddivisi in livello intermedio (B1) e avanzato (C1). A tale sistema certificatorio, il CVCL ha affiancato di recente, per l italiano generale: - i Certificati CELI I per persone immigrate in Italia, articolati in tre livelli (il già menzionato CELI IM- PATTO A1; A2; B1); - gli esami CELI G per adolescenti (A2; B1; B2). Finora la Certificazione CELI ha avuto circa candidati in 135 Centri in convenzione distribuiti su circa 46 paesi. Il Centro CVCL partecipa dai primi anni Novanta a programmi di ricerca europei (1993, 1994, 1995) ed è impegnato in attività di ricerca interne. Di tali ricerche, di cui si rende sinteticamente conto sul sito del CVCL, le principali riguardano la definizione e descrizione in termini d uso e linguistici degli obiettivi di Il Centro CVCL Il sistema certificatorio I dati Le attività del Centro: ricerca scientifica e formazione

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