Il benessere organizzativo. Incontri con i dirigenti maggio-giugno 2016
|
|
- Monica Nobile
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il benessere organizzativo Incontri con i dirigenti maggio-giugno 2016
2 Argomenti 1. Il percorso di Regione Lombardia 2. Le azioni per il miglioramento del benessere 3. Il ruolo dei dirigenti e le modalità attuative 4. Il monitoraggio dei livelli di benessere 2
3 1. Il percorso di Regione Lombardia 3
4 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo 2011 Piano per la valutazione del rischio stress lavoro correlato, condivisione con RLS 2012 Indagine oggettiva e soggettiva sullo stress lavoro-correlato (questionari) 2013 Valutazione del rischio stress Individuazione dei punti di forza e delle aree di criticità 2014 Inserimento del benessere nei parametri di valutazione dei dirigenti (par.b2) Formazione dei Gruppi di Lavoro Benessere (GdL) Raccolta delle proposte di miglioramento 2015 Analisi delle proposte dei GdL Benessere Consultazione RLS e presentazione ai direttori
5 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo Criteri Secondo le linee guida per la valutazione del rischio stress e la metodologia adottata per la valutazione del benessere organizzativo (kit benessere del Dipartimento della Funzione pubblica) sono stati adottati i seguenti criteri: Principali criteri orientare la valutazione alla individuazione di soluzioni per la riduzione del rischio stress e per il benessere analizzare gli aspetti dell organizzazione del lavoro che possono essere affrontati e migliorati con azioni correttive imperniare la valutazione sulla partecipazione effettiva dei lavoratori garantire la gestione del rischio e non una valutazione episodica e prevedere il monitoraggio periodico della situazione.
6 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo La valutazione del rischio stress INDAGINE OGGETTIVA Analisi eventi sentinella INDAGINE SOGGETTIVA OBIETTIVO: Rilevare la percezione del benessere da parte dei lavoratori QUESTIONARIO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica QUESTIONARIO INTERNO redatto dal gruppo di lavoro stress (RLS e figure designate dal DL) PER CHI: rivolta a tutti i dipendenti QUANDO: novembre 2012 TUTELA DELLA PRIVACY: indagine è anonima
7 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo La valutazione del rischio stress questionario benessere Il Questionario benessere ha preso in considerazione: 10 fattori del benessere organizzativo: Supporto dei dirigenti Collaborazione tra colleghi Efficienza organizzativa Equità organizzativa Gestione della conflittualità Percezione dello stress Richiesta lavorativa Comfort ambientale Sicurezza lavorativa Apertura all innovazione e 2 dimensioni generali: Soddisfazione Disturbi psicofisici
8 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo La valutazione del rischio stress questionario benessere Supporto dei dirigenti Collaborazione tra colleghi Equità organizzativa Efficienza organizzativa Gestione della conflittualità Percezione dello stress Richiesta lavorativa Comfort ambientale Sicurezza lavorativa Apertura all innovazione
9 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo La valutazione del rischio stress questionario benessere Si tratta di indicatori di malessere a livello individuale
10 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo I Gruppi di lavoro benessere A partire dagli esiti dell indagine sullo stress lavoro correlato, sono stati costituiti i GdL Benessere delle Direzioni, con lo scopo di: Esaminare le criticità specifiche presenti nelle diverse aree omogenee Coinvolgere tutti i livelli dell organizzazione Individuare per le categorie ritenute critiche, proposte di intervento MACROCATEGORIE Supporto dei dirigenti Collaborazione tra colleghi Equità organizzativa Efficienza organizzativa Gestione della conflittualità Percezione dello stress Richiesta lavorativa Comfort ambientale Sicurezza lavorativa Apertura all innovazione Proposte di intervento per il miglioramento del benessere organizzativo
11 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo GdL benessere le proposte di miglioramento Le proposte di miglioramento sono state declinate in 3 sottogruppi di interventi di miglioramento: Area dell organizzazione Area del gruppo Area della persona Interventi di tipo generale/trasversale, potenzialmente comuni a tutta l amministrazione o comunque da considerare a livello organizzativo Interventi riferiti alla singola Direzione o comuni a gruppi di Direzioni, sui quali devono essere coinvolte le direzioni interessate Incidono a livello del singolo dipendente e della relazione tra lavoratore ed organizzazione
12 1. Il percorso di Regione Lombardia per il benessere organizzativo Le tipologie di intervento «trasversali» Tra le proposte dei GdL Benessere delle direzioni sono stati individuati i seguenti ambiti di carattere trasversale per il miglioramento del benessere lavorativo, a cui dare priorità: - Gli ambienti di lavoro e gli spazi per il welfare - La comunicazione e l informazione - La formazione di tipo relazionale e manageriale - I servizi di supporto all individuo e il counselling organizzativo Inoltre sono state segnalate proposte, molto diversificate, afferenti all area dell organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione del personale e delle relazioni tra dirigenti e collaboratori.
13 2. Le azioni per il miglioramento del benessere 13
14 2. Le azioni per il miglioramento del benessere Gli interventi MACROCATEGORIA di riferimento TIPOLOGIA DI INTERVENTO Ambienti di lavoro Comunicazione Formazione Servizi di supporto a livello di gruppo e di individuo Organizzazione del lavoro, valutazione, supporto dei dirigenti Interventi sul lay out Interventi di riduzione della rumorosità Interventi di regolazione della luminosità Individuazione di spazi per il welfare Comunicazione gestionale Comunicazione organizzativa Formazione di tipo relazionale e manageriale Formazione specifica e sviluppo delle competenze Servizio di counselling Centro di ascolto del disagio lavorativo Apertura all ascolto e incremento momenti di confronto tra dirigenti e collaboratori Valorizzazione e sviluppo del personale Trasparenza nella valutazione delle performance
15 3. Il ruolo dei dirigenti e le modalità attuative 15
16 3. Le modalità attuative e il ruolo dei dirigenti Il ruolo del dirigente La cura del benessere organizzativo DPR 16 aprile 2013 n. 62 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici Art. 13, comma 5 Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui è preposto, favorendo l instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all aggiornamento del personale, all inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali. Il dirigente deve quindi adottare una serie di comportamenti diretti a creare nella struttura cui è preposto un clima positivo che favorisca il benessere organizzativo.
17 3. Le modalità attuative e il ruolo dei dirigenti Il percorso attuativo Analisi delle proposte dei GdL Benessere delle direzioni e individuazioni delle proposte maggiormente condivise Consultazione con i RLS e condivisione con CUG Condivisione con le Direzioni e informazione dirigenti/referenti Condivisione degli esiti, confronto all interno delle direzioni e individuazione delle esigenze Definizione degli interventi per il miglioramento del benessere organizzativo (piano degli interventi) Avvio dell attuazione degli interventi di miglioramento. Monitoraggio dei livelli di benessere
18 4. Il monitoraggio dei livelli di benessere 18
19 4. Il monitoraggio dei livelli di benessere Il piano di monitoraggio I livelli di benessere devono essere monitorati nel tempo in relazione a: modifiche strutturali / organizzative di rilievo; eventuale individuazione di situazioni di rischio stress rilevanti; Il piano di monitoraggio deve anche prevedere la valutazione dell efficacia degli interventi di miglioramento che saranno effettuati, con periodicità congruenti con la loro realizzazione e con i tempi affinché tali interventi possano avere effetti. Il piano di monitoraggio deve essere concordato, previa consultazione delle figure coinvolte (RLS, CUG), con l Organismo Indipendente di valutazione.
20 4. Il monitoraggio dei livelli di benessere Gli strumenti di monitoraggio Il Piano delle performance 2016 prevede uno specifico obiettivo Obiettivo Indicatore Target 2016 Approvazione del Piano degli interventi % Attuazione delle misure di 20% per il miglioramento del benessere miglioramento del benessere negli organizzativo e avvio dell attuazione ambienti di lavoro (fase di sperimentazione) Pubblicazione in Amministrazione Trasparente degli obblighi previsti dal d.lgs. 33/2013 (art.20, c.3) % Incremento della partecipazione dei lavoratori alle indagini dirette sul benessere organizzativo 60 %
21 Grazie per l attenzione
Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management)
Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management) Bologna Forum NNA Mercoledì 18 novembre 2015 Franco Iurlaro Benessere e clima organizzativo
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO 2 indagine anno 2017
BENESSERE ORGANIZZATIVO 2 indagine anno 2017 a cura della Commissione Benessere UniMORE http://benessereorganizzativo.unimore.it/site/home.html INDICE 1. Il Benessere Organizzativo I. Obbligo gestionale
DettagliRICERCA INTERVENTO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO IL PROGETTO BENESSERE ORGANIZZATIVO E MANAGEMENT LA RICERCA SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO
IL PROGETTO BENESSERE ORGANIZZATIVO E MANAGEMENT LA RICERCA SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO Le indagini sul benessere organizzativo nelle diverse sedi territoriali di INFN sono state realizzate tra il 2007
DettagliLa costruzione del benessere nelle Amministrazioni Pubbliche
La costruzione del benessere nelle Amministrazioni Pubbliche Francesco Minchillo COS E IL BENESSERE ORGANIZZATIVO? LA CAPACITA DI UN ORGANIZZAZIONE DI SVILUPPARE E MANTENERE IL BENESSERE FISICO, PSICOLOGICO,
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE
BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Francesco Minchillo DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni
DettagliPIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013/2015
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013/2015 OGGETTO E FINALITA L art. 9 comma 7 del D.L. 18.10.2012 n. 179, convertito in Legge 17.12.2012 n. 221, prevede che le amministrazioni pubbliche debbano pubblicare
DettagliIl Metodo B.BS, analisi di stress lavoro correlato, benessere e comunicazione sul lavoro. Criteri di valutazione, metodi di intervento
Il Metodo B.BS, analisi di stress lavoro correlato, benessere e comunicazione sul lavoro. Criteri di valutazione, metodi di intervento Messineo A, Di Geronimo M, Panunzi M, Dimitri L Dipartimento di Prevenzione
DettagliLa gestione del rischio stress lavoro correlato
La gestione del rischio stress lavoro correlato L Esperienza di una struttura sanitaria Dott.ssa Valentina Bigazzi Convegno Nazionale La Gestione del rischio stress lavoro correlato: Esperienze, Monitoraggio
DettagliINDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO
INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO PROMOSSE DALLA DIREZIONE AZIENDALE 1 I principali campi d azione LAVORARE IN
DettagliBenessere organizzativo, pari opportunità e miglioramento della performance delle Organizzazioni Pubbliche
Benessere organizzativo, pari opportunità e miglioramento della performance delle Organizzazioni Pubbliche Luca Marchesi Vice Direttore Generale ARPA Lombardia Presidente OIV ARPA Calabria e Puglia Ancona,
DettagliLo stress lavoro-correlato
Comune di Padova Lo stress lavoro-correlato A cura del Settore Sicurezza, Salute e Prevenzione Decreto legislativo 81/08 Art. 28,comma 1: La valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL ARCIPELAGO DI LA MADDALENA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliINDAGINE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO SINTESI DEI RISULTATI
INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO SINTESI DEI RISULTATI Indice 1. Lo stress lavoro-correlato: finalità e fasi dell indagine 2. La metodologia dell indagine soggettiva 3. Il
DettagliIndicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress
Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato (articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni)
DettagliComitato Unico di Garanzia
PROVINCIA DI MANTOVA via Principe Amedeo,30 46100 - tel. 0376 401.838 cug@provincia.mantova.it www.provincia.mantova.it Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere
DettagliPIANO PERFORMANCE
PIANO PERFORMANCE 2013-2015 PIANO DEGLI OBIETTIVI DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA (CUG) ALLEGATO E Marzo 2013 INDICE Premessa... 3 1. Obiettivi operativi ed azioni 2013... 4 1.3 Equa rappresentatività e
DettagliQuali i ruoli critici per un efficace valutazione? Il ruolo del medico competente
RISCHI EMERGENTI IN AZIENDA: LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO CULTURA, METODOLOGIE E STRUMENTI Quali i ruoli critici per un efficace valutazione? Il ruolo del medico competente Dott. Riccardo
DettagliRapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013
Rapporto sulle indagini conoscitive sul personale di INMP Anno 2013 INMP- Sistema informativo Sommario Premessa... 2 Benessere Organizzativo... 2 Grado di condivisione del Sistema di misurazione e valutazione
Dettagliprovincia di mantova
Il C.U.G. della Provincia di Mantova: azioni positive in corso Ing. Sandro Bellini Presidente CUG Provincia di Mantova 31 marzo 2014 Palazzo del Plenipotenziario 1 Il CUG sostituisce, unificando le competenze
DettagliMilano, 21 novembre Intervento a cura di: Maria Grazia Fulco Medico del Lavoro. Stress lavoro correlato
Gestione del rischio Stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di Lavoro. Il Punto di vista e l Attività del Servizio PSAL della ASL di Milano Attività 2011-2013 Intervento a cura di: Maria Grazia Fulco
DettagliCHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Via Padova, 11-25125 BRESCIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Corso Matteotti, 21 25122 BRESCIA CHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA Codice Fiscale INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO EMAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO R.S.P.P. R.L.S.
DettagliPRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate
OBIETTIVI DI PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Elaborare una progettazione didattica condivisa, che preveda prove comuni concordate per classi parallele, soprattutto
DettagliRischio Stress lavoro-correlato: il percorso in A.O. G. Salvini in applicazione della metodologia regionale lombarda
Rischio Stress lavoro-correlato: il percorso in A.O. G. Salvini in applicazione della metodologia regionale lombarda STRESS LAVORO-CORRELATO: UN OBBLIGO DI LEGGE DECRETO LEGISLATIVO n 81 del 9 aprile 2008
Dettagliper la valutazione e gestione del rischio stress lavoro
Ministerodell Istruzione,dell UniversitàedellaRicerca UfficioScolasticoRegionaleperlaBasilicata STRESS LAVORO CORRELATO ORRELATO NELLA SCUOLA S E M I N A R I O 26 Aprile 2012 Aula Magna Università degli
DettagliVERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016
PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Traguardo : maggior allineamento dei risultati prove INVALSI a quelli di scuole contesti simili OBIETTIVI DI Elaborare una progettazione
DettagliVALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO RISULTATI
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO RISULTATI R.Lazzaron 11/03/2014 D.Lgs 81/2008 La valutazione dei rischi deve fare riferimento a tutti i rischi tra cui anche quelli legati allo stress lavoro-correlato,
DettagliCOMUNE DI CALTANISSETTA
ALL. A COMUNE DI CALTANISSETTA PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2016/2018 Descrizione introduttiva Premesso che il D. Lgs. 11/04/2006 n. 198 e s.m.i., recante Codice delle pari opportunità
DettagliSoggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI
Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI Ciclo di gestione della performance D.Lgs. N. 150/2009 Art. 4. : «Ciclo di gestione della
DettagliI benefici della Valutazione delle stress lavoro correlato Fondazione Logos P.A.
STRESS DA LAVORO OGGETTO: Proposta tecnica per la stesura della certificazione sullo stress da lavoro come richiesto obbligatoriamente dal Dgls. 81/08 ( art. 28 comma 1 Oggetto della valutazione dei rischi
DettagliVALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO
VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO Via A. La Marmora, 17 34139 - Trieste TABELLA DI EMISSIONE EMISSIONE 00 DATA CERTA IL DATORE DI LAVORO IL RSPP IL MEDICO (p.p visione ed avvenuta consultazione) RLS
DettagliCOMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino
COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. 195 del 20 DICEMBRE 2012 Attuazione dei principi contenuti nel Decreto Legislativo n. 150 del 27/10/2009 e s.m.i.
DettagliConvegno regionale La sicurezza e salute sul lavoro nel nuovo Piano della Prevenzione della Regione Emilia Romagna 14 giugno Progetto 1.
Convegno regionale La sicurezza e salute sul lavoro nel nuovo Piano della Prevenzione della Regione Emilia Romagna 14 giugno 2016 Progetto 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione
Dettaglisecondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente
secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente Articolo 28 D.Lgs n. 81/2008 Articolo 29 D.Lgs n. 81/2008 Indicazioni metodologiche Commissione consultiva permanente La scelta
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliAzioni positive per il Benessere Organizzativo
Azioni positive per il Benessere Organizzativo Presentazione al Comitato Unico di Garanzia - 10 aprile 2015 Direzione generale ARPA Emilia-Romagna - Servizio Sviluppo organizzativo Formazione Educazione
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO: ESITI MONITORAGGIO SEMESTRALE AZIONI POSITIVE
Direzione generale Arpa Emilia Romagna - Servizio Sviluppo organizzativo Formazione Educazione ambientale BENESSERE ORGANIZZATIVO: ESITI MONITORAGGIO SEMESTRALE AZIONI POSITIVE Bologna, 12 Ottobre 2015
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliVALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
Edizione del 04/05/2011 pag. 1 VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO (ai sensi del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n.81 e del D.Lgs. 3 Agosto 2009, n. 106) Il presente documento di Valutazione dei Rischi da
DettagliProgetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan
Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo
DettagliIndagine benessere organizzativo e stress lavoro correlato USL Umbria1
CAMPAGNA AMBIENTI DI LAVORO SANI E SICURI 2014-2015 INSIEME PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Indagine benessere organizzativo e stress lavoro correlato USL Umbria1 Franco
DettagliMetodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario
Padova, 17 novembre 2010 Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario Ing. Luigi Rossi Resp.le Servizio Prevenzione e Protezione Gruppo BPVi Banca Popolare di Vicenza
DettagliAl Magnifico Rettore Prof. Gaetano Manfredi. Al Direttore Generale Dott. Francesco Bello
Nucleo di Valutazione dell Ateneo Federico II di Napoli Al Magnifico Rettore Prof. Gaetano Manfredi Al Direttore Generale Dott. Francesco Bello All ANVUR e al Dipartimento Funzione Pubblica, tramite l
DettagliP R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE
COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LA PARI OPPORTUNITA LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI ******** **** ******** P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2016-2018
DettagliQUESTIONARIO DI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI FORMA-TEC VIA RAVENNA 8 TEL FAX
FORMA-TEC VIA RAVENNA 8 TEL 0644172201 FAX 0644249359 QUESTIONARIO DI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI ANALISI DEI FABBISOGNI PIANO FORMATIVO L.A.T.I.U.M Linee di Aggiornamento del Territorio e Interventi
DettagliQUESTIONI METODOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS LAVORO CORRELATO NEL SETTORE SCOLASTICO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea magistrale in Scienze Cognitive e Processi Decisionali Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi e Dipartimento
DettagliProt.4938/A2a All ALBO di ISTITUTO IL COMITATO DI VALUTAZIONE DELIBERA
Prot.4938/A2a All ALBO di ISTITUTO IL COMITATO DI VALUTAZIONE VISTA la legge 13.7.2015, n. 107, art. 1 commi 126-130; VISTO il DLgs. 16.4.1994, n. 297, art. 11 così come novellato dalla legge 107/15, ed
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO
BENESSERE ORGANIZZATIVO STRESS LAVORO-CORRELATO V A L U TA Z I O N E P R E L I M I N A R E E V A L U TA Z I O N E A P P R O F O N D I TA Anno 2015 La valutazione del rischio di stress correlato all ambiente
DettagliLe risposte ottenute sono state aggregate e mostrate in valore e percentuale nella tabella sottostante:
04/04/2016 NUMERO PARTECIPANTI AL QUESTIONARIO 209 Dal 22 dicembre al 22 gennaio è stata condotta un indagine sul benessere organizzativo presso i dipendenti dell'asl Caserta. In totale al 04/04/2016 sono
DettagliCARTA D INTENTI. Il Comitato Unico di Garanzia: una risorsa per la Pubblica Amministrazione
CARTA D INTENTI Il Comitato Unico di Garanzia: una risorsa per la Pubblica Amministrazione I Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE DI MILANO
prega cortesemente di compilare ogni parte del questionario e di rispedirlo al servizio PSAL di riferimento, con allegato il Documento di valutazione del rischio stress lavoro correlato e ogni altro allegato
DettagliIndagine conoscitiva sul livello di. BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016
Indagine conoscitiva sul livello di BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016 a cura dello Staff Sistema Qualità e del Servizio Studi della CCIAA di Verona Indice Introduzione.
DettagliCONVEGNO MILANO 13/12/2013 Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai
CONVEGNO MILANO 13/12/2013 Stress Lavoro Correlato, l esperienza lombarda. Dagli atti di indirizzo nazionali e regionali alle attività svolte dai Servizi preposti alla tutela della salute nei luoghi di
DettagliMission: Hoyer: Safety is the first of our priorities
Vision: Realizzare tutti i progetti scientifici (e personali) in cui ci impegnamo in condizioni di assoluta sicurezza, piena salute e massimo benessere. 1 Mission: Garantire la sicurezza e tutelare la
DettagliPiano annuale di formazione e sviluppo triennio
Piano annuale di formazione 2014 e sviluppo triennio 2014 2016 Premessa L introduzione di sistemi di valutazione della performance delle strutture amministrative e del personale, così come la previsione
DettagliL esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena
Avvio del Sistema Nazionale di Valutazione L esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena Maria Lucia Preti Bolzano, 29 ottobre 2015 Il percorso Predisposizione format RAV Apertura
DettagliA.S Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO. Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali
A.S. 2017-2018 Piano Annuale per l Inclusione PARTE I SITUAZIONE DELL'A.S. IN CORSO Rilevazione alunni con Bisogni Educativi Speciali Inf. Prim. Sec. TOT Doc. redatti DISABILITA CERTIFICATE (Legge 104/92
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA PER RESPONSABILE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) - Modulo C
FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER RESPONSABILE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) - Settore ISFOL: SubSettore ISFOL: Modulo C 19 - LAVORI D'UFFICIO 1911 - Sicurezza aziendale Codice Profilo: 1911007
DettagliAllegato A. Indagini sul personale dipendente
Allegato A Indice Questionario sul benessere organizzativo ------------------------------------------------------------------- 2 A - Sicurezza e salute sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato ---------------------------------------
DettagliFormazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il Rischio Stress
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il Rischio Stress Parte Specifica Spegnere il Telefonino!! art.37 D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni 21.12.2011 Istituto Secondario Superiore Giovanni
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs.
DVR: Legislazione Tecnica - Valutazione Stress L.C. - - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09)
DettagliLa Valutazione del Rischio Stress lavoro-correlato
Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane Direzione Formazione e Tutela del Lavoro e della Salute- Comunicazione Interna U.O. Sicurezza del Lavoro e Pari Opportunità La Valutazione del Rischio Stress
DettagliFormazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Stress Lavoro Correlato
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Stress Lavoro Correlato ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 Spegnere il Telefonino!! rev. 10 soggetto organizzatore
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della
DettagliGruppo di lavoro e benessere organizzativo: dinamiche di riconoscimento e partecipazione
Gruppo di lavoro e benessere organizzativo: dinamiche di riconoscimento e partecipazione Bologna, 8.11.2017 Il quadro normativo in materia di benessere organizzativo d.lgs. n. 81/2008 Attuazione dell articolo
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO E STRESS OCCUPAZIONALE NELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO DI MODENA
BENESSERE ORGANIZZATIVO E STRESS OCCUPAZIONALE NELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO DI MODENA Sintesi dei primi risultati Stefano Cencetti 1 Premesse Accordo europeo sullo stress sul lavoro
DettagliRICERCA INTERVENTO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO I RISULTATI DELLA RICERCA
I RISULTATI DELLA RICERCA Sede di Milano Bicocca IL CAMPIONE RICERCA INTERVENTO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO Il questionario di rilevazione, utilizzato ai fini della diagnosi organizzativa, è stato compilato
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO
VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO ANALISI DEI FATTORI DICONTENUTO E CONTESTO DEL LAVORO PER LA RILEVAZIONE DEGLI STRESSOGENI LAVORATIVI REQUISITI FONDAMENTALI Dr. Giovanni
DettagliAVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO
Allegato A alla Deliberazione n.675_ del 02/08/2017 AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO/PROFILO OGGETTIVO
DettagliCommissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione
Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione Allegato A Indagini sul personale dipendente Gentile collega,
DettagliProgramma Triennale per la Trasparenza e l Integrità
Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti
DettagliBENESSERE AZIENDALE IN RER
area benessere organizzativo (sicurezza e salute, discriminazioni, equità, carriera e sviluppo professionale, il lavoro, i colleghi, il risposte univoche valide alla domanda: quanto considera importante
DettagliAggiornato alle indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente. Versione 1.0
Aggiornato alle indicazioni della Commissione consultiva permanente Versione 1.0 Il buon governo D. Lgs. N. 81/ e s.m.i. Una "reazione emozionale intensa a una serie di stimoli esterni che mettono in moto
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO PERCEPITO
BENESSERE ORGANIZZATIVO PERCEPITO A CURA DEL CUG DEL COMUNE DI LONGIANO INTRODUZIONE Nel presente rapporto sono riportati i risultati dell indagine Benessere organizzativo relativamente ai dati raccolti
DettagliPAI (Piano Annuale per l Inclusione)
ALLEGATO 4: PAI PAI (Piano Annuale per l Inclusione) ISTITUTO COMPRENSIVO VIA P. STABILINI Via Pasquale Stabilini 19 00173 Roma Tel. 0672970371; tel. e fax: 067221968; C.F. 97712510581 cod. mecc. RMIC8GA002
DettagliConvegno
Convegno Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato Esperienze e Progetti Campagna Europea 2014-20152015 Valutazione del rischio stress lavoro correlato e i casi di disagio
Dettagli6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ
6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1 IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1. Premessa Il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano di Zona, così come delle
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE
BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Alessia Paplomatas DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni
DettagliCOMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO
COMUNE DI TRAONA PROVINCIA DI SONDRIO Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati delle indagini svolte
DettagliOggetto: Relazione sul funzionamento del sistema di misurazione e valutazione delle performance trasparenza e integrità dei controlli interni
Nucleo di Valutazione Comune di Nuraminis Alla cortese attenzione del Sindaco Stefano Anni Oggetto: Relazione sul funzionamento del sistema di misurazione e valutazione delle performance trasparenza e
DettagliIL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA. Genova, 20 Ottobre "Una giornata in Fabbrica"
IL RUOLO DEL CAPO IN FABBRICA Genova, 20 Ottobre 2012 XXIII Incontro di gemellaggio AIDP - ANDRH "Una giornata in Fabbrica" SE VUOI ARRIVARE PRIMO, CORRI DA SOLO SE VUOI ARRIVARE LONTANO CORRI INSIEME
DettagliValutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda
Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Assolombarda E la prima associazione territoriale con competenza
DettagliLe Caratteristiche del proprio lavoro SEZIONI QUINTA E SESTA: Gli Indicatori di benessere e malessere
INDAGINE SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO L indagine è basata su un questionario prodotto dal progetto Cantieri Pubblica Amministrazione del competente ministero. Il questionario si articola nelle seguenti
DettagliBenessere Organizzativo Indagine sul personale dipendente della Provincia di Brescia
Benessere Organizzativo Indagine sul personale dipendente della Provincia di Brescia Febbraio 2014 EasyGov Solutions Srl Start-up del Politecnico di Milano 1 Introduzione L articolo 14, comma 5, del d.lgs.
DettagliPIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE
PIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE 2017-2019 1. PREMESSA La legge del 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione
DettagliPROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 1 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI NOVITA... 4 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA... 6 3. INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA...
DettagliIl CUG: Cos è e cosa fa
Il CUG: Cos è e cosa fa Il CUG: Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell Ente Foreste della Sardegna In base all
DettagliCOMUNITA MONTANA VALLE SERIANA
Indagine sul personale dipendente volta a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la valutazione del proprio superiore gerarchico (art.
DettagliREGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 11 AMBIENTE E TERRITORIO
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 11 AMBIENTE E TERRITORIO DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SETTORE N. 5 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E CARTOGRAFIA REGIONALE ( ASSUNTO IL 06.Ottobre.2015 PROT.
DettagliOggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA
Oggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA In considerazione dei risultati emersi dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
DettagliPiano triennale di azioni positive Ex art 48 c.1 del D.lgs.198/2006. Piano Triennale di Azioni positive REGIONE PUGLIA
Piano Triennale di Azioni positive REGIONE PUGLIA Gennaio 2013 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 OBIETTIVI... 3 Aree di intervento... 4 Area Intervento 1 - Leggere l organizzazione... 5 Area Intervento 2 - Diffusione
DettagliAllegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA
Allegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA Piano triennale 2012-2014 di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini INTRODUZIONE
DettagliIl Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte
fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte Luciano Conterno Capo di Gabinetto della
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliIstituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax
Istituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" 87040 San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax. 0984-952025 SITO WEB: www.ic-acrisangiacomo.it email CSIC88400A@ISTRUZIONE.IT Codice Scuola CSIC88400A- C.F. 98094150780
DettagliCOMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO
COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017
DettagliSMART WORKING. Peter Drucker
SMART WORKING SMART WORKING «Ogni organizzazione deve essere pronta ad abbandonare tutto quello che fa e cominciare da capo. Tra 15 anni ogni business di oggi, se sopravviverà, sarà diverso: i processi,
DettagliUn progetto S.M.A.R.T per il benessere
Un progetto S.M.A.R.T per il benessere Barbara Marin Responsabile Pari Opportunità e Work Life Balance Direzione Risorse Umane - Banco Popolare Il Convivio - Este Milano, 18 maggio 2016 Premessa 2 In gennaio
Dettagli