L'erosione costiera: l'impegno della Regione Sardegna per un problema comune. ANNO II - NUMERO 3 Marzo 2012

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1 PERIODICO DEL PROGETTO RES-MAR RETE PER L'AMBIENTE NELLO SPAZIO MARITTIMO PÉRIODIQUE DU PROJET RES-MAR RESAU POUR L ENVIRONNEMENT DANS L ESPACE MARITIME 3 ANNO II - NUMERO 3 Marzo 2012 L'erosione costiera: l'impegno della Regione Sardegna per un problema comune Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia Marittimo / Progetto cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programme de coopération transfrontalière Italie-France "Maritime" / Projet cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional Progetto cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Projet cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional TOSCANA LIGURIA AUTONOMA DELLA SARDEGNA

2 02/05 EROSIONE COSTIERA: REALIZZAZIONE DELL'AZIONE DI SISTEMA A IN SARDEGNA. INTRODUZIONE Il filone coste e litorali del progetto strategico RES MAR è dedicato ai temi della gestione dei litorali e dell'erosione costiera. I partners di progetto operano insieme per costruire modelli di studio, adottare dispositivi e protocolli comuni, realizzare una rete condivisa di monitoraggio dei fenomeni di erosione costiera. La Regione Sardegna è capofila dell'azione di Sistema A Rete per il monitoraggio dell'erosione costiera, alla quale prendono parte anche l'unige Dip.Te.Ris (Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue risorse dell'università di Genova) per la Liguria e la Provincia di Massa per la Toscana. L'Azione di Sistema parte da obiettivi condivisi ma si declina con modalità che contraddistinguono in maniera molto interessante i tre partners fra loro, arricchendo i risultati del progetto di un forte significato di complementarietà. Ciò è dipeso, in primo luogo, dalle condizioni naturalistiche, ambientali e di uso storico dei litorali, così diverse fra le regioni partner. In questo articolo sono presentati le idee concettuali, l'impostazione generale e lo schema esecutivo che hanno guidato la progettualità del partner Sardegna, rappresentato dal Servizio Tutela del suolo e politiche forestali (TSPF) dell'assessorato regionale della Difesa dell'ambiente. Il criterio fondante su cui il progetto poggia è stato quello di dare una forma attualizzata e operativa alle due parole chiave rete e monitoraggio dell'erosione. Per creare una vera rete occorre identificare i soggetti abilitati all'utilizzo delle funzioni o servizi che questa fornisce e il sistema di regole che ne governano l'uso. Nella fattispecie si è scelto di percorrere un cammino di condivisione e di ricerca di soluzioni plausibili attraverso il confronto diretto con le Aree Marine Protette, con i Parchi costieri di La Maddalena e l'asinara e con gli Enti accademici e di ricerca regionali. Ne è scaturito un processo di estremo interesse, che si è sviluppato nel corso dei numerosi incontri di lavoro e dibattiti svoltisi da fine 2010 a oggi e che ha trovato sbocco nella sottoscrizione, avvenuta lo scorso dicembre 2011, di specifici accordi di collaborazione istituzionale con gli enti gestori e con la costituzione di un Comitato tecnico-scientifico di progetto. Ora l'azione di Sistema A è entrata nel vivo dell'operatività e oltre che alla realizzazione delle attività tecniche stabilite, i partecipanti si accingono a pianificare la diffusione dei temi del progetto e la comunicazione dei risultati che man mano verranno raggiunti. OBIETTIVI E IMPOSTAZIONE DI UN PROGETTO REALIZZATO IN RETE Come si è detto, obiettivo caratterizzante del progetto è divenuta la costituzione di una rete fisica di nodi dedicati al monitoraggio di indicatori specifici per l'erosione costiera. Questo traguardo ha sollecitato un'impostazione rispondente agli obiettivi generali dell'azione di sistema A del RES MAR (vedasi formulario di candidatura) circostanziata nella definizione di alcuni punti fermi: a) Individuazione concreta dei soggetti gestori dei punti di monitoraggio (nodi); b) Definizione dei sistemi fisici oggetto di monitoraggio; c) Definizione degli indicatori oggetto di rilevamento; Gli ingegneri Mario Deriu e Andrea Abis del Servizio TSPF, in occasione della riunione svoltasi ad Alghero il 19 dicembre 2011 presso l AMP di Capo Caccia. d) Definizione dei disciplinari tecnici e metodologici di rilevamento; e) Protocollo e format dei dati rilevati; f) Effettuazione di studi ed elaborazioni dei dati rilevati; g) Istituzione di una banca dati di progetto nella quale catalogare i dati rilevati; h) Creazione delle condizioni per la sostenibilità nel tempo della rete con la prosecuzione delle attività di monitoraggio oltre il periodo di vita utile del progetto. In questa ottica è sembrato naturale lavorare per costituire una prima forma di rete possibile attraverso la partecipazione di soggetti pubblici che già detengono specifiche competenze istituzionali in materia. E' così che, dopo importanti verifiche e tavoli di confronto, le Aree Marine Protette di Capo Caccia-Isola Piana, Tavolara - Capo Coda Cavallo, Capo Carbonara, Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre e il Parco dell'arcipelago di La Maddalena hanno sottoscritto le convenzioni che le legano al progetto. In tali nodi territoriali saranno individuate le spiagge campione sulle quali sarà realizzato il monitoraggio secondo le metodologie codificate. Lo sforzo operato dal Servizio TSPF si è concentrato anche nel mantenere alto in dialogo e il confronto con le istituzioni della ricerca tecnico-scientifica, con l'intento di legare quanto più possibile tra loro i risultati della ricerca con il mondo reale della gestione pubblica dei litorali. Tale esigenza ha prodotto una forte disponibilità a collaborare da parte delle istituzioni universitarie e degli enti di ricerca regionali, infatti: a) è stato formalmente costituito un Comitato tecnicoscientifico di progetto al quale hanno volontariamente aderito (va sottolineato senza oneri) i referenti di Dipartimento Scienze chimiche e geologiche e Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e architettura (sezione di idraulica) dell'università degli Studi di Cagliari, il Dipartimento di Scienze della Natura e del territorio dell'università degli Studi di Sassari, il CNR Istituto per l'ambiente Marino Costiero (CNR-IAMC, Oristano) e l'istituto di Biometeorologia (CNR-IBIMET, Sassari); b) il Dipartimento di Ingegneria e il CNR-IAMC hanno inoltre stipulato una collaborazione istituzionale per l effettuazione di uno studio complesso di idrodinamica costiera.

3 03/05 LE LINEE DI ATTIVITÀ La Linea A prevede che in uno o più siti individuati all'interno delle aree gestite dalle AMP ed Enti parco, siano effettuate campagne di misurazioni per il monitoraggio fisico di specifici indicatori. L'idea di sostenibilità che è alla base della Linea A, è quella per cui gli enti gestori, cogliendo l'occasione del progetto, si addestrino all'acquisizione di dati fisici finalizzati al monitoraggio dei trend di erosione e qualità dei propri litorali e che mantengano nel tempo tale attività includendola all'interno dei propri programmi annuali, oltre la durata del progetto RES MAR. Premessa questa strategia di fondo, l'importanza di condividere in maniera univoca gli indicatori, le metodologie di studio, i criteri e i disciplinari di rilevamento, a garanzia della coerenza e confrontabilità dei dati, appare del tutto evidente. Allo scopo si è ritenuto fondamentale, dunque, realizzare una serie di incontri collegiali che hanno avuto l'effetto di mettere a confronto diretto fra loro le due differenti prospettive che sottendono al mondo della ricerca applicata da una parte e al mondo della gestione effettiva dall'altro. Ne è nato un percorso costruttivo che, trasferendo le esigenze pratiche degli enti gestori alla traduzione tecnica degli Enti scientifici, ha dato vita a un processo di validazione metodologica di applicazioni operative. Infatti, alla richiesta molto concreta da parte degli Enti gestori di dare forma a sistemi locali di regole suffragati da validi criteri tecnici, ha dato risposta la definizione di tre importanti categorie di dati che saranno oggetto delle campagne di rilevamento e che potranno rendere conto di: 1) variazione geomorfologica del sistema, 2) dinamica delle banquettes di posidonia, 3) misurazione della pressione antropica. La prima categoria di dati consentirà di definire alcuni possibili indicatori, tra i quali la stima approssimata delle variazioni dei volumi di sedimento del sistema spiaggia. L'attività consisterà principalmente nel rilevamento stagionale, per area campione, di un certo numero di profili trasversali misurati sia nella parte emersa che sommersa. Sotto monitoraggio, naturalmente, anche la variazione delle linee di riva. La seconda categoria è finalizzata alla caratterizzazione e valutazione della dinamica della posidonia spiaggiata e consiste nella misurazione delle volumetrie e localizzazione delle banquettes. Infine la terza categoria si sostanzia nella misurazione della frequentazione antropica della spiaggia, che sarà realizzata attraverso il processamento di immagini riprese da una rete locale fissa di web-cam appositamente installata con le risorse del progetto. Questa misura rappresenta un parametro rilevante nell ottica dello sviluppo di un modello di definizione del carico antropico di una spiaggia. Le web-cam potranno essere anche impiegate con l utilizzo delle ulteriori potenzialità che queste strumentazioni possono offrire in termini di ricostruzione delle linee di riva.

4 04/05 Il gruppo di lavoro sardo del RES MAR Azione di sistema A. Sono presenti i responsabili delle AMP e dei Parchi costieri e i componenti del Comitato tecnico-scientifico di progetto. La linea B, che sarà curata dal CNR-IAMC di Oristano e dalla Facoltà di Ingegneria di Cagliari (Sezione di Idraulica), ha invece obiettivi e campi di applicazione molto diversi rispetto a quelli della Linea A: sarà infatti dedicata alla sperimentazione di un caso studio complesso di dinamica litoranea. E previsto il rilevamento di dati a terra e a mare mediante l utilizzo di dotazioni strumentali altamente professionali, mezzi marini, hardware e software specialistici messi a disposizione dai due istituti. Lo sviluppo della Linea B partirà dalla progettazione del piano di campionamento, sarà implementata con il rilevamento e collezionamento dei parametri batimetrici, idrodinamici (onde, correnti), sedimentologici, sulla base dei quali verrà costruito e calibrato il modello numerico idrodinamico dell'unità fisiografica. Verranno quindi eseguite le simulazioni idrodinamiche previa rappresentazione sintetica del clima ondoso in termini di onde morfologicamente equivalenti, i cui risultati verranno comparati con l'evoluzione batimetrica rilevata, al fine di riconoscere la rispondenza del modello, particolarmente nei confronti delle aree esposte all'erosione. Tutti i dati di progetto, rilevati con l attività delle due Linee A e B, saranno implementati e catalogati all interno di una banca dati ufficiale regionale. Secondo quanto riportato nello schema generale è inoltre prevista un azione di formazione del personale degli Enti gestori, realizzata nell ottica di dare vita, in una prospettiva di medio periodo, a una vera rete regionale autonoma di operatori specializzati nelle misurazioni degli indicatori trattati. OPERATIVITÀ E COOPERAZIONE CON LE ALTRE REGIONI PARTNER Il programma dei lavori della Linea A vedrà l avvio dei cantieri di monitoraggio a partire dal mese di marzo e proseguirà con i successivi rilevamenti con cadenza stagionale per un totale previsto, fino a fine progetto, di un numero di 5 campagne, mentre l installazione delle web-cam consentirà il rilevamento dei carichi di frequentazione della prossima stagione estiva a partire dal mese di maggio. La Linea B è già attiva essendo in corso la programmazione della campagna dei rilievi batimetrici, l avvio delle procedure tecniche e procedurali di posizionamento del correntometro e la prima implementazione parametrica del software di simulazione idrodinamica. Infine si vuole sottolineare come il Servizio TSPF abbia, fin dalle prime battute del progetto, stabilito le necessarie sinergie con gli altri partner dell azione di sistema A e lavorato alla complementarietà della stessa rispetto alle attività del Sottoprogetto B di RESMAR che prevede la messa in opera di un Centro per il monitoraggio dell'erosione costiera. Relativamente al primo punto si conta sul trasferimento di know-how che gli altri partners, in particolare il Dip.Te.Ris dell'università di Genova, potranno garantire in merito all utilizzo delle web-cam in rete. Con il Sottoprogetto B si è dato avio ad una collaborazione che, secondo gli ultimi accordi intercorsi con la Provincia di Olbia-Tempio, consentirà di condividere una produzione già eseguita da quest ultima, inerente una ricognizione del quadro normativo costiero regionale.

5 05/05 Veduta della spiaggia di San Giovanni di Sinis, Cabras (OR), dalla Torre omonima. Questo sistema dunale sarà sottoposto al monitoraggio di progetto. CONCLUSIONI La modulazione dell azione di sistema A del progetto RES MAR in Sardegna ha preso la forma di un articolato programma di monitoraggio costiero, realizzato con la partecipazione diretta degli enti gestori AMP e Parchi costieri e con il contributo scientifico delle maggiori istituzioni sarde di ricerca applicata. Del progetto rappresentano una vera sfida gli obiettivi dichiarati di medio termine: quello di dare vita ad una rete di soggetti istituzionali regionali impegnati in attività di monitoraggio, che iniziano col progetto ma che ad esso sopravvivano; quello di avvicinare tra loro (si badi, senza confusione di ruoli) il mondo della ricerca applicata a quello della gestione dei litorali, quello di sperimentare pratiche metodologiche comuni che rappresentino un fattore di garanzia tecnica ma anche un valido strumento di supporto alle scelte e regolamentazioni del gestore. Questo traguardo potrà essere raggiunto mediante il consolidamento dei rapporti di collaborazione che il progetto si è sforzato di instaurare, mediante la definizione di metodologie tecnico-pratiche condivise, per mezzo di un percorso omogeneo di formazione specialistica del personale, attraverso il coinvolgimento dei territori locali con azioni di sensibilizzazione. Nel corso dell anno saranno organizzati diversi incontri a cui saranno invitati a partecipare gli Enti pubblici costieri e tutti i portatori di interesse, durante i quali saranno illustrati i risultati conseguiti dall esecuzione dell Azione di Sistema A del progetto RES MAR e trattati i temi sulla gestione integrata delle coste. INFO E CONTATTI Potete scrivere all'indirizzo res.mar@regione.sardegna.it. Regione Sardegna Assessorato della Difesa dell'ambiente - Servizio TSPF. Responsabile di Servizio: Dott. Antonino Liori Responsabile Settore Pianificazione e programmazione e Coordinamento tecnico Res-Mar A: Ing. Andrea Abis Coordinamento amministrativo Res-Mar A: Ing. Mario Deriu Supporto tecnico: Dott.ssa Maria Bonaria Careddu ANNO II - NUMERO 3 Marzo 2012 PERIODICO DEL PROGETTO RES-MAR RETE PER L'AMBIENTE NELLO SPAZIO MARITTIMO PÉRIODIQUE DU PROJET RES-MAR RESAU POUR L ENVIRONNEMENT DANS L ESPACE MARITIME Chiusura editoriale: 10 Marzo 2012 Gestione progetto: Liguria Ricerche Progetto grafico: Active Media Per informazioni: info@res-mar.eu L'erosione costiera: l'impegno della Regione Sardegna per un problema comune RES-MAR - Rete per l'ambiente nello Spazio Marittimo Tutti i diritti riservati. Riproduzione, pubblicazione, distribuzione totale o parziale di testi e foto contenuti nella presente pubblicazione sono assolutamente vietate senza autorizzazione scritta. Tutti i marchi logotipi sono dei rispettivi proprietari. RES-MAR - Resau pour l Environnement dans l Espace Maritime Tous droits réservés. Publication de reproduction, distribution de tout ou partie du texte et des photos contenues dans ce publication sont absolument interdite sans autorisation écrite. Tous les logos sont des marques déposées de leurs propriétaires respectifs. Progetto cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Projet cofinancé par le Fonds Européen de Développement Régional TOSCANA LIGURIA AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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