AUTOSTRADE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO
|
|
- Fausta Vecchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 AUTOSTRADE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE GRUPPO 4 VIADOTTO CASTELLAMMARE * * * * * * CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO * * * * * *
3 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO INDICE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE GRUPPO 4 VIADOTTO CASTELLAMMARE - Descrizione dei Lavori pagg d Appalto pagg * * * * * *
4 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 AUTOSTRADE INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE GRUPPO 4 VIADOTTO CASTELLAMMARE * * * * * * DESCRIZIONE LAVORI * * * * * *
5 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 DESCRIZIONE LAVORI INDICE 1. INTERVENTI PREVISTI 1 2. INTERFERENZE CON IMPIANTI TECNOLOGICI 2 3. INTERFERENZE CON LA VIABILITA SOTTOSTANTE OD ALTRO 3 4. INTERFERENZE CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE 3 5. TEMPI DI ESECUZIONE 3 6. LAVORAZIONI OMOGENEE 5 7. PROGRAMMA ESECUTIVO LAVORI 5 8. PAGAMENTI 6 9. COMUNICAZIONI CASI DI FORZA MAGGIORE 6
6 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 1. INTERVENTI PREVISTI Gli interventi di ripristino sono così suddivisi: TIMPANI DA ARCO (da 1 a 9) - struttura "A" Spicconatura di intonaco compresi i necessari ponteggi e/o impalcature e trasporto a discarica del materiale, estensione intervento 50%; Ricostruzione della muratura esistente con intonaco civile a due strati uno grezzo e uno tirato a civile, finemente frattazzato, estensione intervento 100%. PIEDRITTI DA ARCO (da 1 a 21) - struttura "A" Spicconatura di intonaco compresi i necessari ponteggi e/o impalcature e trasportto a discarica dei materiali, estensione intervento 50%; Ricostruzione della muratura esistente con intonaco civile a due strati uno grezzo ed uno tirato a civile, finemente frattazzato, estensione intervento 100%. ARCHI 1,2,3,4,5,6,7,10,11,12,13,15 e 18 - struttura "A" Ripristino delle lesioni longitudinali e trasversali con iniezioni di resine epossidiche bi componenti predosate, estensione intervento pari a 10 m ogni arco. CALOTTA ARCHI - struttura "A" Pulizia delle pareti delle gallerie mediante spolveratura, spazzolatura e/o lavaggio con idropulitrice o con altri mezzi meccanici, estensione intervento 100% (tutti gli archi tranne 1,2 e 8) Verniciatura piedritti delle gallerie con pittura acrilica e delle pareti interne delle gallerie, estensione intervento 100%, (tutti gli archi tranne 1,2 e 8). CALOTTE DA 0 a 22 - IMBOCCHI - struttura "B" Asportazione di calcestruzzo ammalorato eseguita mediante idrodemolizione per uno spessore medio di 3cm (estensione intervento 100%). 1 di 8
7 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 Ripristino con malta cementizia premiscelata tixotropica con fibre in poliacrilonitrile e fibrorinforzata con fibre inorganiche flessibili, tipo "MT1" per uno spessore medio di 3cm (estensione intervento 100%). CORDOLI Asportazione di calcestruzzo ammalorato eseguita mediante idrodemolizione per uno spessore medio di 3cm (estensione intervento 100%). Ripristino con malta cementizia premiscelata tixotropica con fibre in poliacrilonitrile e fibrorinforzata con fibre inorganiche flessibili, tipo "MT1" per uno spessore medio di 3cm (estensione intervento 100%). VESPAI SU ARCHI (2,4,5,6 e 9) - struttura "B" Asportazione di calcestruzzo ammalorato eseguita mediante idrodemolizione per uno spessore medio di 5 cm (estensione intervento pari ad una fascia di un metro per l intero sviluppo dell arco). Ripristino con malta cementizia premiscelata tixotropica con fibre in poliacrilonitrile e fibrorinforzata con fibre inorganiche flessibili, tipo "MT1", per uno spessore medio di 5 cm (estensione intervento pari ad una fascia di un metro per l intero sviluppo dell arco). Ponteggi I lavori verranno realizzati mediante l ausilio di trabattelli. 2. INTERFERENZE CON IMPIANTI TECNOLOGICI Non si segnalano interferenze con impianti tecnologici. 2 di 8
8 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 3. INTERFERENZE CON LA VIABILITA SOTTOSTANTE OD ALTRO In adiacenza alla spalla lato Napoli è presente una linea ferroviaria non interferente con le lavorazioni previste. In prossimità della spalla lato Salerno, sotto il viadotto è presente una strada di viabilità locale. 4. INTERFERENZE CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE Durante le lavorazioni di idrodemolizione per il ripristino dei cordoli si prevede la riduzione temporanea giornaliera delle corsie di marcia/sorpasso della carreggiata Nord per totali 4 giorni lavorativi. 5. TEMPI DI ESECUZIONE Si prevede una durata complessiva dei lavori di 126 giorni naturali consecutivi. Ogni turno di lavoro prevederà l intervento di una o due squadre composte mediamente da tre persone escluso il caposquadra. L Impresa dovrà porre in opera ogni accorgimento al fine che le lavorazioni non costituiscano pericolo per i veicoli in transito e le maestranze in cantiere. 3 di 8
9 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 AUTOSTRADA A3: NAPOLI - POMPEI -SALERNO INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL'INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO GRUPPO 4 - OPERA Viadotto Castellammare Carr. Nord Progr. Km Nome attività n set 1 settimana 2 settimana 3 settimana 4 settimana 5 settimana 6 settimana 7 settimana 8 settimana 9 settimana n gg LAVORAZIONI INTERFERENTI CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE LAVORAZIONI NON INTERFERENTI CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE Allestimento cantiere Struttura "A" - Timpani da Arco: Ricostruzione muratura esistente Struttura "A" - Piedritti da Arco: Ricostruzione muratura esistente Struttura "A" - Archi: Ripristino lesioni longitudinali e trasversali Struttura "A" - Calotta Archi: Pulizia mediante spolveratura e/o lavaggio e verniciatura Struttura "B" - Calotte - Imbocchi archi: Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Calotte - Imbocchi archi: Ripristino con malta "MT1" Struttura "B" - Cordoli: Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Cordoli: Ripristino con malta "MT1" Struttura "B" - Archi (vespai) : Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Archi (vespai) : Ripristino con malta "MT1" Smobilizzo cantiere Numero di squadre per ciascun turno Turni di lavoro TOTALE GIORNI NATURALI E CONSECUTIVI 126 Nome attività n set 10 settimana 11 settimana 12 settimana 13 settimana 14 settimana 15 settimana 16 settimana 17 settimana 18 settimana n gg LAVORAZIONI NON INTERFERENTI CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE LAVORAZIONI NON INTERFERENTI CON IL TRAFFICO AUTOSTRADALE Allestimento cantiere Struttura "A" - Timpani da Arco: Ricostruzione muratura esistente Struttura "A" - Piedritti da Arco: Ricostruzione muratura esistente Struttura "A" - Archi: Ripristino lesioni longitudinali e trasversali Struttura "A" - Calotta Archi: Pulizia mediante spolveratura e/o lavaggio e verniciatura Struttura "B" - Calotte - Imbocchi archi: Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Calotte - Imbocchi archi: Ripristino con malta "MT1" Struttura "B" - Cordoli: Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Cordoli: Ripristino con malta "MT1" Struttura "B" - Archi (vespai) : Idrodemolizione del calcestruzzo ammalorato Struttura "B" - Archi (vespai) : Ripristino con malta "MT1" Smobilizzo cantiere Numero di squadre per ciascun turno Turni di lavoro TOTALE GIORNI NATURALI E CONSECUTIVI 126 Riduzione temporanea giornaliera carreggiata Nord (chiusura marcia/sorpasso) Nessuna interferenza al traffico 4 di 8
10 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 6. LAVORAZIONI OMOGENEE L importo delle lavorazioni ritenute omogenee ammonta a ,96 rientranti nella voce Interventi di demolizione, a ,59 rientranti nella voce Interventi di ripristino, a ,89 rientranti nella voce Opere provvisionali. 7. PROGRAMMA ESECUTIVO LAVORI Entro 10 giorni decorrenti dal verbale di consegna e, se più restrittivo, prima dell inizio dei lavori l Appaltatore dovrà presentare alla Direzione Lavori il Programma Esecutivo di cui all art. 45, comma 10, del Regolamento. Il Programma Esecutivo dovrà essere idoneo al pieno adempimento delle obbligazioni assunte dall appaltatore ed evidenziare, per ogni lavorazione, con allegati grafici, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l ammontare presunto, parziale e progressivo, dell avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento. Tale programma dovrà altresì precisare quantità e tipo di macchine e degli impianti che l appaltatore intende impiegare nonché il termine del loro approntamento in cantiere. Fermo restando quanto eventualmente previsto in contratto relativamente a vincoli, interferenze con le lavorazioni affidate ad altri appaltatori ed ogni altra situazione rilevante ai fini dell esecuzione dei lavori il Committente si riserva la facoltà di dare ulteriori direttive all Appaltatore su tali circostanze. L Appaltatore avrà 10 giorni di tempo per adeguare il Programma Esecutivo alle direttive ricevute relativamente alle quali non potrà avanzare nessuna richiesta di compensi né accampare alcun particolare diritto. Il Programma Esecutivo sarà oggetto di revisione qualora vengano disposte varianti in corso d opera dei lavori. La mancata presentazione del programma esecutivo dà facoltà al Committente di non stipulare o di risolvere il contratto per colpa dell Appaltatore, mentre la ritardata presentazione comporterà una trattenuta giornaliera, pari alla penale per ritardata ultimazione prevista in contratto, da applicare dal primo stato di avanzamento. 5 di 8
11 SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 4 8. PAGAMENTI I pagamenti verranno effettuati con cadenza bimestrale. 9. COMUNICAZIONI CASI DI FORZA MAGGIORE Per i casi di forza maggiore, appena verificatosi il danno e, in nessun caso, sotto pena di decadenza, oltre 5 giorni da quello dell avvenimento, l Appaltatore dovrà denunciarlo alla Direzione Lavori la quale procederà all accertamento dei fatti redigendo un apposito verbale ai sensi del secondo comma dell art. 139 del Regolamento. Nel frattempo l Appaltatore non potrà in nessun caso sospendere o rallentare l esecuzione dei lavori tranne in quelle parti per le quali lo stato delle cose debba rimanere inalterato sino a che non sia eseguito l accertamento di cui sopra. 6 di 8
12 AUTOSTRADE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE GRUPPO 4 VIADOTTO CASTELLAMMARE * * * * * * NORME TECNICHE D APPALTO * * * * * *
13 SAM Gruppo 4 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PARTE I QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI Art. 1 - Condizioni generali d'accettazione - Prove di controllo I materiali da impiegare per i lavori di cui all'appalto dovranno corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e regolamenti ufficiali vigenti in materia e nel successivo art. 2; in mancanza di particolari prescrizioni dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio. I materiali proverranno da località o fabbriche che l'impresa riterrà di sua convenienza, purché corrispondano ai requisiti di cui sopra. In ogni caso i materiali, prima della posa in opera, dovranno essere riconosciuti idonei ed accettati dalla Direzione Lavori, la quale dovrà attenersi alle direttive di carattere generale o particolare eventualmente impartite dai competenti Uffici della Società. L'accettazione dei materiali non è comunque definitiva se non dopo che siano stati posti in opera e l'opera sia stata collaudata. Quando la Direzione Lavori abbia rifiutata una qualsiasi provvista come non atta all'impiego, l'impresa dovrà sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; i materiali rifiutati dovranno essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura e spese della stessa Impresa. Malgrado l'accettazione dei materiali da parte della Direzione Lavori, l'impresa resta totalmente responsabile della riuscita delle opere anche per quanto può dipendere dai materiali stessi. L'Impresa sarà obbligata a prestarsi in ogni tempo alle prove dei materiali impiegati o da impiegare, anche se non incluse nelle presenti Norme purché facenti riferimento ad una normativa in uso, sottostando a tutte le spese per il prelievo, la formazione e l'invio dei campioni ai Laboratori in seguito specificati o indicati dalla Società e/o dalla Direzione Lavori, nonché per le corrispondenti prove ed esami. I campioni verranno prelevati in contraddittorio. Degli stessi potrà essere ordinata la conservazione nei locali indicati dalla Direzione Lavori, previa apposizione di sigilli e firme del Direttore Lavori e dell'impresa e nei modi più adatti a garantirne la autenticità e la conservazione. Le diverse prove ed esami sui campioni verranno effettuate presso i laboratori ufficiali specificati nell'art. 20 della Legge 5/11/1971 n. 1086; la Direzione Lavori potrà a suo giudizio, autorizzare l'esecuzione delle prove presso altri laboratori di sua fiducia. pag. 1 di 31
14 Art. 2 - Caratteristiche dei vari materiali I materiali da impiegare nei lavori dovranno avere i requisiti fissati qui di seguito e negli articoli successivi; dovranno pertanto essere forniti di una idonea certificazione d'origine, che attesti la conformità delle proprie caratteristiche alle specifiche richieste nelle presenti Norme. Nel caso di mancanza di tale certificazione, il materiale non verrà ritenuto idoneo all'impiego ed immediatamente allontanato dal cantiere, a totale cura e spese dell'impresa. In caso di difformità con quanto fissato nel presente articolo, varrà quanto prescritto dalla Norma specifica. La scelta di un tipo di materiale nei confronti di un altro, o tra diversi tipi dello stesso materiale, sarà fatta di volta in volta, in base al giudizio della Direzione Lavori, la quale, per i materiali da acquistare, si assicurerà che provengano da produttori di provata capacità e serietà. A) Acqua: dovrà essere dolce, limpida, non inquinata da materie organiche o comunque dannose all'uso cui l'acqua medesima è destinata e rispondere ai requisiti stabiliti dalle norme tecniche emanate in applicazione dell'art. 21 della Legge 1086 del 5/11/1971, (D.M. in vigore). B) Leganti idraulici - Calci aeree - Pozzolane: dovranno corrispondere alle prescrizioni: - della legge 26/05/1965 n.595; - delle "Norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei leganti idraulici" D.M modificato con D.M. 3/06/68, D.M. 31/08/1972, D.M. 13/09/93; - delle "Norme per l'accettazione delle calci aeree" R.D n. 2231; - delle "Norme per l'accettazione delle pozzolane e dei materiali a comportamento pozzolanico", R.D n. 2230; - di altre eventuali successive Norme che dovessero essere emanate dai competenti Organi. I materiali dovranno trovarsi, al momento dell'uso in perfetto stato di conservazione. Il loro impiego nella preparazione di malte e conglomerati cementizi dovrà avvenire con l'osservanza delle migliori regole d'arte. Durante il corso della fornitura dei leganti, la Direzione Lavori farà eseguire periodicamente, da laboratori ufficiali o da altri laboratori di sua fiducia, prove su campioni di leganti prelevati in contraddittorio con l'impresa stessa. Le spese per il prelievo, la formazione, l'invio dei campioni, le prove, gli esami e le relative certificazioni, sono a cura e spese dell'impresa. C) Ghiaie - Ghiaietti - Pietrischi - Pietrischetti - Sabbie per opere murarie (da impiegarsi nella formazione dei conglomerati cementizi, escluse le pavimentazioni): dovranno corrispondere ai requisiti stabiliti dalle emanate in applicazione dell'art. 21 della Legge n del (D.M. in vigore). Le dimensioni massime degli aggregati costituenti la miscela dovranno essere compatibili con quanto prescritto nel D.M. n. 19 del 9/1/1996 e in ogni caso le maggiori fra quelle previste come compatibili per la struttura a cui il conglomerato cementizio è destinato. pag. 2 di 31
15 Per le caratteristiche di forma valgono le prescrizioni fissate dall'art. 2 delle Norme citate nel seguente comma D). D) Pietrischi - Pietrischetti - Graniglie - Sabbie - Additivi per pavimentazioni: dovranno soddisfare ai requisiti stabiliti nelle corrispondenti "Norme per l'accettazione dei pietrischi, dei pietrischetti, delle graniglie, delle sabbie e degli additivi per costruzioni stradali" del C.N.R. (Fascicolo n. 4, Ed ed eventuali successive modifiche) ed essere rispondenti alle specifiche riportate nelle rispettive norme di esecuzione lavori. E) Ghiaie - Ghiaietti per pavimentazioni: dovranno corrispondere, come pezzatura e caratteristiche, ai requisiti stabiliti nella "Tabella UNI Ed. giugno 1945" ed eventuali successive modifiche. Dovranno essere costituiti da elementi sani e tenaci, privi di elementi alterati, essere puliti e praticamente esenti da materie eterogenee, non presentare perdita di peso, per decantazione in acqua, superiore al 2%. F) Pietre naturali: le pietre da impiegare nelle murature, nei drenaggi, nelle gabbionate, ecc. dovranno essere sostanzialmente compatte ed uniformi, sane e di buona resistenza alla compressione, prive di parti alterate. Esse dovranno corrispondere ai requisiti d'accettazione stabiliti nel R.D "Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione" n Dovranno avere forme regolari e dimensioni adatte al loro particolare impiego. Le pietre grezze per murature frontali non dovranno presentare screpolature e peli: dovranno essere sgrossate col martello ed anche con la punta, in modo da togliere le scabrosità più sentite nelle facce viste e nei piani di contatto così da permettere lo stabile assestamento su letti orizzontali e in perfetto allineamento. G) Pietre da taglio: proverranno dalle cave che saranno accettate dalla Direzione Lavori. Esse dovranno essere sostanzialmente uniformi e compatte, sane e tenaci, senza parti alterate, vene, peli od altri difetti, senza immasticature o tasselli. Esse dovranno corrispondere ai requisiti di accettazione stabiliti dal Regio Decreto 16 novembre 1939 "Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione" - n Le lavorazioni che potranno essere adottate per le pietre da taglio saranno le seguenti: a) a grana grossa b) a grana ordinaria c) a grana mezza fina d) a grana fina Quando anche si tratti di facce semplicemente abbozzate, esse dovranno venire lavorate sotto regolo in modo da non presentare incavi o sporgenze maggiori di 2 cm rispetto al piano medio; le pietre lavorate a punta grossa non presenteranno irregolarità maggiori di 1 cm. Per le pietre lavorate a punta mezzana od a punta fina, i letti di posa saranno lavorati a perfetto piano, e le facce dovranno avere gli spigoli vivi e ben rifilati in modo che le connessure non eccedano i 5 mm. Dove sia prescritta la lavorazione a martellina, le superfici e gli spigoli dovranno essere lavorati in modo che le commessure non eccedono i 3 mm. pag. 3 di 31
16 Non saranno tollerate né smussature negli spigoli, né cavità nelle facce, né masticature o rattoppi. H) Tufi: le pietre di tufo dovranno essere di natura compatta ed uniforme, evitando quelle pomiciose e facilmente friabili. I) Materiali Laterizi: dovranno corrispondere ai requisiti d'accettazione stabiliti con R.D n "Norme per l'accettazione dei materiali laterizi" od alle Norme UNI , UNI 1607, UNI , UNI , UNI I mattoni dovranno essere ben cotti, di forma regolare, con gli spigoli ben profilati e dritti; alla frattura dovranno presentare struttura fine ed uniforme ed essere senza calcinaroli e impurità. L) Argilla espansa: dovrà essere ottenuta mediante clinkerizzazione in forni rotanti ad una temperatura di circa 1473 K; peso in mucchio kg/m 3 a seconda della granulometria. M) Blocchi prefabbricati per vibro-compressione: saranno confezionati con inerti di buona qualità e dosaggi non inferiori a 200 kg di cemento, di tipo IV 42,5 o 42,5R, per metro cubo di impasto. La resistenza a rottura degli elementi dovrà essere: - 8 MPa per blocchi prefabbricati con impiego di ghiaietto e pietrisco; - 3 MPa per blocchi prefabbricati con impiego di argilla espansa. La superficie delle costole dovrà essere almeno pari, nel caso di strutture non portanti, al 40%; nel caso di strutture portanti al 65% della superficie apparente del piano di posa del blocco. N) Blocchi prefabbricati di cemento e argilla espansa faccia-vista: saranno prodotti con inerti di buona qualità e dosaggi non inferiori a 200 kg di cemento, di tipo IV 42,5 o 42,5R, per metro cubo di impasto. Saranno confezionati con conglomerato cementizio a struttura chiusa; la curva granulometrica varierà da 0,5 4 mm; la densità da kg/m³. Una varietà dei blocchi faccia vista è costituita dagli «splittati» ottenuti a spacco da un blocco doppio e possono essere a paramento normale o scanalato. O) Materiali ferrosi: saranno esenti da scorie, soffiature, saldature e da qualsiasi altro difetto. Gli acciai per c.a., c.a.p. e carpenteria metallica dovranno soddisfare ai requisiti stabiliti dalle emanate in applicazione dell'art. 21 della Legge n (D.M. in vigore). Il lamierino di ferro per formazione di guaine per armature per c.a.p. dovrà essere del tipo laminato a freddo, di qualità extra dolce ed avrà spessore di 0,2 mm. I bulloni normali saranno conformi per le caratteristiche dimensionali alle norme UNI e UNI 5593; quelli ad alta resistenza devono appartenere alle classi delle norme UNI I tubi in acciaio senza saldatura, per costruzioni meccaniche, dovranno soddisfare la norma UNI 7729 ed essere del tipo Fe 510. P) Acciaio inossidabile: dovrà presentare elevata resistenza alla corrosione ed al calore e rispondere, per composizione chimica, caratteristiche e prescrizioni generali, alla norma UNI pag. 4 di 31
17 Le lamiere in acciaio inox saranno laminate a freddo a norma UNI La designazione degli acciai è fatta per composizione chimica, dove «x» sta per «acciaio legato», il primo numero indica la percentuale di carbonio moltiplicato per 100 ed i numeri finali indicano i tenori degli elementi di lega in %. Oltre alla classificazione UNI verrà abitualmente usata anche la classificazione AISI (American Iron and Steel Institute). Q) Acciaio zincato: profilati, lamiere e tubi in acciaio, di qualsiasi sezione, spessore o diametro, tanto in elementi singoli quanto assemblati in strutture composte, dovranno essere zincati per immersione in zinco fuso, nel rispetto delle prescrizioni della norma di unificazione Progetto SS UNI E (rivestimenti metallici protettivi applicati a caldo - rivestimenti di zinco ottenuti per immersione su oggetti diversi, fabbricati in materiale ferroso). Per tutti i manufatti in lamiera zincata quali coperture, condotti, canali di gronda, converse, scossaline, compluvi, infissi, serrande, serbatoi per acqua e simili, se non altrimenti disposto dovranno essere impiegate lamiere zincate secondo il procedimento Sendzimir. Lo strato di zincatura, inteso come massa di zinco, espressa in grammi al metro quadrato, presente complessivamente su ciascuna faccia della lamiera, se non diversamente specificato, non dovrà essere inferiore a: g/m² per zincatura normale g/m² per zincatura pesante. R) Alluminio e leghe leggere: per laminati, trafilati o sagomati non estrusi dovrà essere impiegato alluminio primario di cui alla norma UNI «Alluminio primario ALP 99,5 da lavorazione plastica». Leghe leggere da lavorazione plastica resistenti alla corrosione dovranno corrispondere alle norme UNI o UNI S) Alluminio anodizzato: dovrà risultare conforme alla norma UNI «Rivestimenti per ossidazione anodica dell'alluminio e sue leghe. Classificazione, caratteristiche e collaudo». Gli strati normalizzati di ossido anodico saranno definiti mediante una sigla (OTO, BRI, ARP, ARC, ARS, IND, VET rispettivamente per strato: ottico, brillante, architettonico lucido, architettonico spazzolato, architettonico satinato chimicamente, industriale grezzo, vetroso), un numero che ne indica la classe di spessore e l'eventuale indicazione della colorazione. Per gli strati architettonici la norma prevede quattro classi di spessore: - Classe 5: spessore strato min. 5 µm; - Classe 10: spessore strato min. 10 µm; - Classe 15: spessore strato min. 15 µm; - Classe 20: spessore strato min. 20 µm; Di queste la prima verrà impiegata in parti architettoniche per usi interni di non frequente manipolazione, la seconda per parti architettoniche esposte all'atmosfera con manutenzione periodica, la terza in parti esposte ad atmosfere industriali o marine e la quarta, di tipo rinforzato, in atmosfere particolarmente aggressive. pag. 5 di 31
18 T) Rame: Lamiere, nastri e fili saranno conformi alle UNI 3310/2^/3^/ U) Prodotti plastici metacrilici: caratterizzati da infrangibilità, leggerezza ed elevatissima resistenza agli agenti atmosferici, dovranno rispondere alle prescrizioni di cui alle seguenti norme di unificazione: UNI Materie plastiche metacriliche per stampaggio ed estrusione. Tipi, prescrizioni e prove. UNI Lastre di polimetilmetacrilato. Tipi, prescrizioni e prove. Le lastre potranno essere di tipo I (colorate in forma e successivamente polimerizzate in blocco) e di tipo II (prepolimerizzate e termoestruse). In ogni caso saranno assolutamente prive di difetti superficiali e di forma. I lucernari, sia a cupola (a semplice od a doppia parete anticondensa) che continui, saranno fabbricati con lastre di polimetilmetacrilato delle migliori qualità (plexiglass, perspex, ecc.). V) Legnami: di qualunque essenza essi siano, dovranno soddisfare, sia per le opere definitive che per quelle provvisorie, a tutte le prescrizioni ed avere i requisiti delle precise categorie di volta in volta prescritte e non dovranno presentare difetti incompatibili con l'uso a cui sono stati destinati. I legnami rotondi o pali dovranno provenire da vero tronco e non dai rami, saranno diritti in modo che la congiungente i centri delle due basi non esca in alcun punto dal palo. Dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e rettificati in superficie; la differenza fra i diametri medi delle estremità non dovrà oltrepassare il quarto del maggiore dei due diametri. I legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, dovranno avere tutte le facce spianate, tollerandosi in corrispondenza ad ogni spigolo l'alburno e lo smusso in misura non maggiore di 1/5 della minore dimensione trasversale dell'elemento. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega e dovranno avere tutte le facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti, con gli spigoli tirati a filo vivo, senza alburno né smussi di sorta. I legnami, in genere, dovranno corrispondere ai requisiti di cui al D.M. 30 Ottobre 1912 ed alle Norme UNI in vigore. I legnami di tipo lamellare dovranno essere di qualità I secondo la normativa DIN 4074, con giunzioni a pettine secondo la normativa DIN e la loro essenza lignea sarà preferibilmente di abete rosso o larice. Le strutture in legno lamellare dovranno essere prodotte da stabilimenti in possesso del certificato di incollaggio di tipo A, in conformità alla norma DIN Gli eventuali trattamenti protettivi, gli spessori e le modalità applicative degli stessi, dovranno essere del tipo previsto negli elaborati progettuali. Z) Leganti ed emulsioni bituminosi: dovranno soddisfare ai requisiti stabiliti nelle corrispondenti norme C.N.R. "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali" - Fascicolo n. 2 - Ed. 1951; "Norme per l'accettazione delle emulsioni bituminose per usi stradali" Fascicolo n. 3 - Ed X) Leganti bituminosi: dovranno corrispondere ai requisiti di cui alle "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali" - Fascicolo n. 7 - Ed del C.N.R. pag. 6 di 31
19 Y) Vetri e cristalli: dovranno essere, per le richieste dimensioni, di un sol pezzo, di spessore uniforme, di prima qualità, perfettamente incolori, trasparenti, privi di scorie, bolle, soffiature, ondulazioni, nodi, opacità lattiginose, macchie e qualsiasi altro difetto. Y1) Cristalli lustri: si intendono per tali i vetri piani con entrambi le facce tese, mediante trattamento "Float", praticamente piane, parallele e lustre. Essi dovranno rispondere alle norme di unificazione UNI vetri piani-cristalli lustri (lustrati e float). Y2) Vetri uniti al perimetro (vetro-camera): saranno costituiti da pannelli prefabbricati formati da due lastre di vetro piano accoppiate (a mezzo di profilato e distanziatore saldato con adesivi o sigillanti), fra le quali è racchiusa aria o gas disidratati. Il giunto d'accoppiamento dovrà essere assolutamente ermetico e di conseguenza, non dovrà presentarsi nessuna traccia di polvere o di condensa sulle superfici interne di cristalli. Essi dovranno presentarsi perfettamente trasparenti ed inoltre stabili alla luce, all'invecchiamento ed agli agenti atmosferici. Per le tolleranze sugli spessori, dimensionali e di forme si rimanda alle norme UNI Aa) Geotessili: costituiti da tessuto non tessuto ottenuto da fibre 100% polipropilene o poliestere di prima qualità (con esclusione di fibre riciclate), agglomerate mediante sistema di agugliatura meccanica, stabilizzate ai raggi UV, con esclusione di collanti, resine, additivi chimici e/o processi di termofusione, termocalandratura e termolegatura. I geotessili sono a filo continuo quando il filamento ha lunghezza teoricamente illimitata. Nello specchio che segue vengono riepilogate, in relazione alla natura chimica dei polimeri impiegati, le principali caratteristiche degli stessi: Materie prime Poliestere Polipropilene Caratteristiche tecniche. Densità : g/cm 3 1,38 0,90. Punto di rammollimento: K ,00. Punto di fusione: K Punto d'umidità: % a 65% di umidità relativa 0,4 0,04 I geotessili dovranno, non avere superficie liscia, essere imputrescibili ed atossici, resistenti ai raggi ultravioletti, ai solventi, alle reazioni chimiche che si producono nel terreno, alle cementazioni naturali, all'azione di microrganismi, essere antinquinanti ed isotropi. Dovranno essere forniti in rotoli di larghezza la più ampia possibile in relazione alle modalità di impiego. Il materiale dovrà essere qualificato prima dell'impiego mediante le seguenti prove: - campionatura (per N deve intendersi il rotolo o UNI 8279/1 la pezza) - peso, in g/m 2 UNI spessore, in mm UNI 8279/2 - resistenza a trazione su striscia di 5 cm, in N UNI allungamento, in % UNI lacerazione, in N UNI 8279/9 - resistenza alla perforazione con il metodo della UNI 8279/11 pag. 7 di 31
20 sfera, in MPa - punzonamento, in N UNI 8279/14 - permeabilità radiale all'acqua, in cm/s UNI 8279/13 - comportamento nei confronti di batteri e funghi UNI diametro di filtrazione, espresso in µm, corrispondente a quello del 95% in peso degli elementi di terreno che hanno attraversato il geotessile, determinato mediante filtrazione idrodinamica. Ab) Tubazioni in PVC: in cloruro di polivinile rigido serie pesante, dei tipi 302, 303/1 e 303/2, secondo le vigenti Norme UNI, con giunti a bicchiere muniti di guarnizione in gomma. Ogni tubo dovrà portare impresso, in modo evidente, leggibile ed indelebile, il nominativo del produttore, il diametro nominale, l'indicazione del tipo; dovrà essere munito inoltre del marchio di conformità alle Norme UNI rilasciato dall'istituto italiano dei plastici. Ac) Materiali per opere in verde: Ac1)Terreno vegetale: il materiale da impiegarsi per il rivestimento delle scarpate di rilevato, per la formazione delle banchine laterali per il ricarico, la livellazione e la ripresa di aree comunque destinate a verde, dovrà essere terreno vegetale, proveniente da scotico di terreno a destinazione agraria da prelevarsi fino alla profondità massima di 1,00 m. Qualora il prelevamento della terra venga fatto da terreni naturali non coltivati, la profondità di prelevamento sarà limitata al primo strato di suolo esplorato dalle radici delle specie a portamento erbaceo, ossia a quello spessore ove la presenza di humus e le caratteristiche fisico-microbiologiche del terreno permettono la normale vita dei vegetali, ma in ogni caso non superiore a 50 cm. L'Impresa, prima di effettuare il prelevamento della terra, dovrà darne comunicazione alla Direzione dei Lavori. La stessa eventualmente potrà richiedere un prelievo di campioni in contraddittorio, per le analisi di idoneità del materiale, da effettuarsi presso una stazione di chimica agraria riconosciuta, a cura e spese dell'impresa. Ac2) Concimi: i concimi minerali semplici o complessi usati per la concimazione di fondo od in copertura dovranno essere di marca nota sul mercato nazionale, avere titolo dichiarato ed essere conservati negli involucri originali di fabbrica. Ac3) Materiale vivaistico: L'Impresa deve dichiararne la provenienza e la Direzione Lavori potrà accettare il materiale, previa visita ai vivai che devono essere dislocati in zone limitrofe o comunque assimilabili. Le piantine e talee dovranno essere comunque immuni da qualsiasi malattia parassitaria. Ac4) Sementi: l'impresa dovrà fornire sementi di ottima qualità e rispondenti esattamente a genere e specie richiesta, sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l'indicazione del grado di purezza e di germinabilità e della data di scadenza stabiliti dalle leggi vigenti. Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi, le sementi devono essere immagazzinate in locali freschi, ben aerati e privi di umidità. pag. 8 di 31
21 Per il prelievo dei campioni di controllo, valgono le norme dell'art. 1. Per ulteriori approfondimenti, riguardanti tutti i materiali per opere in verde, si fa riferimento a quanto riportato nell'articolo specifico per l'esecuzione dei lavori. Ad) Materiali di qualsiasi provenienza da impiegare nelle lavorazioni: - materiali per rilevati e/o riempimenti; - aggregati grossi e fini per conglomerati, drenaggi, fondazioni stradali, ecc.; - pietrame per murature, drenaggi, gabbioni, ecc.. I materiali da impiegare nelle lavorazioni sopra indicate dovranno essere sottoposti dalla Direzione Lavori, prima del loro impiego, alle verifiche e prove di laboratorio, per accertarne la idoneità in relazione alle particolari utilizzazioni previste. Dopo che la Direzione Lavori avrà espresso il proprio benestare sulla base dei risultati delle prove di laboratorio, il materiale potrà essere impiegato nella produzione, fermo restando che l'impresa stessa sarà responsabile, a tutti gli effetti della rispondenza alle specifiche norme contrattuali. Gli oneri per prove e verifiche di idoneità sono a totale ed esclusivo carico dell'impresa. pag. 9 di 31
22 PARTE II NORME PER LA ESECUZIONE DEI LAVORI Premessa L'Impresa dovrà eseguire le opere in ottemperanza alle Leggi, ai regolamenti vigenti ed alle prescrizioni degli enti competenti in materia di Lavori Pubblici, con particolare riferimento alle sottoelencate: - «per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche» di cui al D.M.LL.PP. in vigore, emanate in applicazione dell'art. 21 della Legge n del 5/11/1971, nonché dell'art. 1 della Legge n. 64 del 2/2/1974 (D.M. LL.PP. 2/8/1980, circ. LL.PP. n del 11/11/1980, D.M. 11/3/1988 e successivi aggiornamenti); - «Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento» di cui al D.M.LL.PP. 20/11/1987, emanate in applicazione della Legge n. 64 del 2/2/1974; - «per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate» di cui al D.M. LL.PP. 3/12/1987, emanate in applicazione della Legge n. 64 del 2/2/1974; - alla Circolare n del 16/05/96 e successivi aggiornamenti, riguardante la fornitura in opera dei beni inerenti la sicurezza della circolazione stradale; - agli ordini che la Direzione Lavori le impartirà, sulla base delle direttive che i competenti uffici della Società, in accordo con i Progettisti, riterranno di emettere. Pertanto, fermo restando ogni altra responsabilità dell'impresa a termini di legge, essa rimane unica e completa responsabile della esecuzione delle opere. Con cadenza giornaliera e con un anticipo minimo di 24 (ventiquattro) ore, rispetto allo svolgersi delle lavorazioni, l'impresa dovrà comunicare in forma scritta (tramite telefax) alla Direzione Lavori, quali di queste ultime intenderà intraprendere. Ogni variazione rispetto a quanto programmato dovrà essere tempestivamente comunicata in forma scritta (tramite telefax) alla Direzione Lavori. In caso di mancata trasmissione del programma o di cambiamenti a questo apportati, la Direzione Lavori potrà procedere alla verifica ed al controllo di quanto eseguito tramite i mezzi di indagine (distruttivi e non distruttivi) che di volta in volta riterrà più opportuni. Gli oneri per l'esecuzione di ogni controllo supplementare saranno a totale carico dell'impresa. La conformità a quanto previsto dal progetto, verrà sancita dalla redazione di un apposito verbale di constatazione, firmato dal Direttore dei Lavori o in sua vece dal Responsabile del Controllo Qualità Materiali, da lui incaricato e dal Direttore Tecnico dell'impresa: il verbale riporterà, oltre ai dati identificativi della lavorazione, i tipi e la quantità dei controlli eseguiti. Le presenti determinano in modo prioritario le modalità esecutive, i materiali, le lavorazioni; in altre parole, nel caso di discrepanze e difformità tra Norma Tecnica e descrizione delle lavorazioni contenuta nell'elenco Prezzi, dovrà essere seguito, obbligatoriamente, quanto previsto nelle. Art. 3 - Sondaggi e tracciati Subito dopo la consegna dei lavori e prima di dare inizio alle opere, l'impresa dovrà provvedere, a sua cura e spese, d'intesa con la Direzione Lavori, alla esecuzione di saggi, pag. 10 di 31
23 sondaggi e prove di laboratorio per una completa verifica della natura e delle caratteristiche del sottosuolo. Prima di porre mano ai lavori di sterro e riporto, l'impresa è obbligata ad eseguire la picchettazione completa del lavoro, in modo che risultino indicati i limiti degli scavi e dei riporti, in base alla larghezza del piano autostradale, alla inclinazione delle scarpate, alla formazione delle cunette. A suo tempo dovrà pure installare, nei tratti che indicherà la Direzione Lavori, le modine o garbe necessarie a determinare con precisione l'andamento delle scarpate, tanto degli sterri che dei rilevati, curandone poi la conservazione e rimettendo quelle manomesse durante la esecuzione dei lavori. Qualora ai lavori in terra siano connesse opere murarie, l'impresa dovrà procedere al tracciamento di esse, con l'obbligo della conservazione dei picchetti, ed eventualmente delle modine, come per i lavori in terra. Art.4 Murature Con tale denominazione si indicheranno le seguenti possibili tipologie: murature di mattoni; murature di pietrame a secco; murature di pietrame e malta; murature di calcestruzzo con pietrame annegato; murature in pietra da taglio; 4.1. Murature di mattoni I materiali, all'atto dell'impiego, dovranno essere abbondantemente bagnati per immersione sino a sufficiente saturazione. Essi dovranno essere messi in opera a regola d'arte, con le connessure alternate in corsi ben regolari, saranno posti sopra uno strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta rimonti all'ingiro e riempia tutte le connessure. La larghezza delle connessure non dovrà essere maggiore di 1 cm, né minore di 1/2 cm. Se la muratura dovesse eseguirsi a paramento visto si dovrà aver cura di scegliere, per le facce esterne, i mattoni di migliore cottura a spigolo vivo, meglio formati e di colore uniforme, disponibili con perfetta regolarìtà di piani a ricorrere ed alternando con precisione i giunti verticali. In questo genere di paramento le connessure di faccia vista non dovranno avere grossezza maggiore di mm 5 e, previa la loro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilate con malta idraulica e diligentemente compresse e lisciate con apposito ferro, senza sbavature Murature di pietrame a secco La muratura di pietrame a secco dovrà essere eseguita con pietre ridotte col martello alla forma più che sia possibile regolare, restando assolutamente escluse quelle di forma rotonda. Le pietre saranno collocate in opera in modo che contrastino e si concatenino fra pag. 11 di 31
24 loro il più possibile scegliendo per i paramenti quelle di dimensioni non inferiori a cm 20 di lato, e le più adatte per il migliore combaciamento. Si eviterà sempre la ricorrenza delle connessioni verticali. Nell'interno della muratura si farà uso delle scaglie, soltanto per appianare i corsi e riempire interstizi fra pietra e pietra. Per i cantonali si useranno le pietre di maggiori dimensioni e meglio rispondenti allo scopo. La rientranza delle pietre del paramento non dovrà mai essere inferiore all'altezza del corso. Inoltre si disporranno frequentemente pietre di lunghezza tale da penetrare nello spessore della muratura. A richiesta della Direzione dei Lavori l'impresa dovrà lasciare opportune feritoie regolari e regolarmente disposte, anche in più ordini, per lo scolo delle acque. La muratura in pietrame a secco per muri di sostegno, in controripa, o comunque isolati, sarà sempre coronata con una copertina di muratura di malta o di calcestruzzo, delle dimensioni che, di volta in volta, verranno fissate dalla Direzione dei Lavori Murature di pietrame e malta La muratura di pietrame con malta cementizia dovrà essere eseguita con elementi di pietrame delle maggiori dimensioni possibili e, ad ogni modo, non inferiore a cm 25 in senso orizzontale, cm 20 in senso verticale e cm 30 di profondità. Per i muri di spessore di cm 40 si potranno avere alternanze di pietre minori. Le pietre, prima del collocamento in opera, dovranno essere diligentemente pulite ove occorra, a giudizio della Direzione del Lavori, lavate. Nella costruzione della muratura, le pietre dovranno essere battute col martello e rinzeppate diligentemente con scaglie e con abbondante malta, così che ogni pietra resti avvolta dalla malta stessa e non rimanga alcun vano od interstizio. In assenza di specifiche indicazioni progettuali la malta verrà dosata con Kg 350 di cemento per ogni m 3 di sabbia. Per le facce viste delle murature di pietrame, secondo gli ordini della Direzione dei Lavori, potrà essere prescritta l'esecuzione delle seguenti speciali lavorazioni: con pietra rasa e testa scoperta (ad opera incerta); a mosaico grezzo; con pietra squadrata a corsi pressoché regolari; con pietra squadrata a corsi regolari. Nel paramento con pietra rasa e testa scoperta (ad opera incerta), il pietrame dovrà essere scelto diligentemente e la sua faccia vista dovrà essere ridotta col martello a superficie approssimativamente piana. Le facce di posa e combaciamento delle pietre dovranno essere spianate e adattate col martello, in modo che il contatto dei pezzi avvenga in tutti i giunti per una rientranza non minore di cm 10. Nel paramento a mosaico grezzo, le facce viste dei singoli pezzi dovranno essere ridotte, col martello a punta grossa, a superficie piana poligonale; i singoli pezzi dovranno combaciare fra loro regolarmente, restando vietato l'uso delle scaglie. In tutto il resto si seguiranno le norme indicate per il paramento a pietra rasa. Nel paramento a corsi pressoché regolari, il pietrame dovrà essere ridotto a conci piani e squadrati, sia col martello che con la grossa punta, con le facce di posa parallele fra loro e quelle di combaciamento normali a quelle di posa. I conci saranno posti in opera a corsi orizzontali di altezza che può variare da corso a corso, e potrà non essere costante per pag. 12 di 31
25 l'intero filare. Nelle superfici esterne dei muri saranno tollerate alla prova del regolo rientranze o sporgenze non maggiori di 15 millimetri. Nel paramento a corsi regolari, i conci dovranno essere resi perfettamente piani e squadrati, con la faccia vista rettagolare, lavorata a grana ordinaria; essi dovranno avere la stessa altezza per tutta la lunghezza del medesimo corso, e qualora i vari corsi non avessero eguale altezza, questa dovrà essere disposta in ordine decrescente dai corsi inferiori ai corsi superiori, con differenza però fra due corsi successivi non maggiori di cm 5. La Direzione dei Lavori potrà anche prescrivere l'altezza dei singoli corsi, ed ove nella stessa superficie di paramento venissero impiegati conci di pietra da taglio, per rivestimento di alcune parti, i filari del paramento a corsi regolari dovranno essere in perfetta corrispondenza con quelli della pietra da taglio. Tanto nel paramento a corsi pressoché regolari, quanto in quello a corsi regolari, non sarà tollerato l'impiego di scaglie nella faccia esterna; il combaciamento dei corsi dovrà avvenire per almeno due terzi della loro rientranza nelle facce di posa, e non potrà essere mai minore di cm 15 nei giunti verticali. La rientranza dei singoli pezzi non sarà mai minore della loro altezza, né inferiore a cm 30; l'altezza minima dei corsi non dovrà essere mai minore di cm 20. In entrambi i paramenti a corsi, lo spostamento di due giunti verticali consecutivi non dovrà essere minore di cm 10 e le connessure avranno larghezza non maggiore di un centimetro. Per le murature con malta, quando questa avrà fatto convenientemente presa, le connessure delle facce di paramento dovranno essere accuratamente stuccate. In tutte le specie di paramenti la stuccatura dovrà essere fatta raschiando preventivamente le connessure fino a conveniente profondità per purgarle dalla malta, dalla polvere e da qualche altra materia estranea, lavandole a grande acqua e riempiendo quindi le connessure stesse con nuova malta della qualità prescritta, curando che questa penetri bene dentro, comprimendola e lisciandola con apposito ferro, in modo che il contorno dei conci sui fronti del paramento, a lavoro finito, si disegni nettamente e senza sbavature. Il nucleo della muratura dovrà essere costruito sempre contemporaneamente ai rivestimenti esterni. Riguardo al magistero ed alla lavorazione della faccia vista in generale, ferme restando le prescrizioni suindicate, viene stabilito che l'appaltatore è obbligato a preparare, a proprie cure e spese, i campioni delle diverse lavorazioni per sottoporli all'approvazione del Direttore dei Lavori, al quale spetta esclusivamente giudicare se esse corrispondano alle prescrizioni del presente articolo. Senza tale approvazione l'appaltatore non può dar mano alla esecuzione dei paramenti delle murature di pietrame Murature di calcestruzzo con pietrame annegato (Calcestruzzo ciclopico) Quando la Direzione dei Lavori l'avrà preventivamente autorizzato mediante ordine di servizio, potrà essere impiegato per determinate opere murarie (muri di sostegno, sottoscarpa, riempimento di cavi o pozzi di fondazioni, briglie, ecc.) pietrame annegato nel calcestruzzo, sempre però di dimensioni mai superiori a 1/3 dello spessore della muratura. Il pietrame dovrà presentarsi ben spigolato, scevro da ogni impurità, bagnato all'atto dell'impiego e non dovrà rappresentare un volume superiore al 40% del volume della muratura Murature in pietra da taglio pag. 13 di 31
26 La pietra da taglio nelle costruzioni delle diverse opere dovrà presentare la forma e le dimensioni di progetto, ed essere lavorata norma delle prescrizioni che verranno impartite dalla Direzione dei Lavori all'atto dell esecuzione, nei seguenti modi: a grana grossa; a grana ordinaria; a grana mezzo fina; a grana fina. Per pietra da taglio a grana grossa si intenderà quella lavorata semplicemente con la grossa punta senza far uso della martellina per lavorare le facce viste, né dello scalpello per ricavarne gli spigoli netti. Verrà considerata come pietra da taglio a grana ordinaria quella le cui facce viste saranno lavorate con la martellina a denti larghi. La pietra da taglio si intenderà infine lavorata a grana mezzo fina e a grana fina, secondo che le facce predette saranno lavorate con la martellina a denti mezzani o a denti finissimi. In tutte le lavorazioni, esclusa quella a grana grossa, le facce esterne di ciascun concio della pietra da taglio dovranno avere gli spigoli vivi e ben cesellati, in modo che le connessure fra concio e concio non eccedano la larghezza di mm 5 per la pietra a grana ordinaria e di mm 3 per le altre. Prima di cominciare i lavori, qualora l'amministrazione non abbia già provveduto in proposito ed in precedenza dell'appalto, l'appaltatore dovrà preparare a sue spese i campioni dei vari generi di lavorazione della pietra da taglio e sottoporli per l'approvazione alla Direzione dei Lavori, alla quale esclusivamente spetterà giudicare se essi corrispondano alle prescrizioni. Qualunque sia il genere di lavorazione delle facce viste, i letti di posa e le facce di combaciamento dovranno essere ridotti a perfetto piano e lavorati a grana fina. Non saranno tollerate né smussature agli spigoli, né cavità nelle facce, né masticature o rattoppi. La pietra da taglio che presentasse difetti verrà rifiutata, e l'appaltatore sarà in obbligo di farne l'immediata surrogazione, anche se le scheggiature od ammanchi si verificassero, sia al momento della posa in opera, sia dopo e sino al collaudo. Le forme e dimensioni di ciascun concio in pietra da taglio dovranno essere perfettamente conformi ai disegni dei particolari consegnati all'appaltatore, od alle Istruzioni che all'atto dell'esecuzione fossero eventualmente date dalla Direzione del Lavori. Inoltre, ogni concio dovrà essere sempre lavorato in modo da potersi collocare in opera secondo gli originali letti di cava. Per la posa in opera si potrà fare uso di zeppe volanti, da togliere però immediatamente quando la malta rifluisce nel contorno della pietra battuta a muzzuolo sino a prendere la posizione voluta. La pietra da taglio dovrà essere messa in opera con malta dosata a Kg. 400 di cemento normale per metro cubo di sabbia e, ove occorra, i diversi conci dovranno essere collegati con grappe ed arpioni di rame, saldamente suggellati entro apposite incassature praticate nei conci medesimi. Le connessure delle facce viste dovranno essere profilate con cemento a lenta presa, diligentemente compresso e lisciato mediante apposito ferro. pag. 14 di 31
Specifiche tecniche Fornitura Tubazioni Gas Acqua
Pag 1 di 8 Specifiche tecniche Fornitura Tubazioni Gas Acqua Pag 2 di 8 OGGETTO DELLA FORNITURA Il presente capitolato disciplina la fornitura di tubazioni in acciaio per la costruzione delle reti ed allacci
DettagliRELAZIONE QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI
Comune di Villa Castelli Provincia di Brindisi RELAZIONE QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI (ai sensi dell art. 4 della legge n 1086 del 5/11/1971) OGGETTO: ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ED IGIENE
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliSINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.
SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI
DettagliTubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.
Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain
DettagliSOMMARIO 1. CALCESTRUZZO... 2 2. ACCIAIO DA C.A. (DEL TIPO B450C)... 3 3. ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA... 4 MANDANTE:
SOMMARIO 1. CALCESTRUZZO... 2 2. ACCIAIO DA C.A. (DEL TIPO B450C)... 3 3. ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA... 4 1 1. Calcestruzzo Classe di esposizione: XC1 (elevazione) XC2 (fondazione) Classe di consistenza:
DettagliLa marcature CE della Calce da Costruzione
La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002
DettagliELENCO PREZZI UNITARI
Codice DESCRIZIONE U.m. PREZZO N 06 RISTRUTTURAZIONE DI MURATURE ESISTENTI. Compreso il disserbamento e la soffiatura con acqua ed aria compressa, previa raschiatura e pulitura delle connessure e successiva
DettagliCATALOGO. Cabine Secondarie BASIC - MAXI
CATALOGO Cabine Secondarie BASIC - MAXI Zanette Prefabbricati Srl 33074 Vigonovo di Fontanfredda (PN) - Via Brigata Osoppo, 190 Tel +39.0434.565026 - Fax +39.0434.565350 - E-mail: info@zanette.com Pagina
DettagliLista delle categorie di lavorazione e delle forniture previste per l'esecuzione dell'appalto
Comune di Ancona Lavori di: Ristrutturazione e manutenzione di edificio in zona centrale Esecutore: Impresa Bianchi Costruzioni Lista delle categorie di lavorazione e delle forniture previste per l'esecuzione
DettagliPROMEMORIA PER I DIRETTORI LAVORI
PROMEMORIA PER I DIRETTORI LAVORI Il D.M. del 14/01/08 Nuove Norme Tecniche per le costruzioni e la C.M. applicativa n. 617 del 02/02/09 entrati in vigore il 01/07/09 hanno introdotto profonde innovazioni
DettagliPARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON
PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di
DettagliVETROMATTONE ONDULATO CHIARO TERMINALE CURVO
INDICE 1. Anagrafica 2. Caratteristiche Tecniche 3. Certificazioni 4. Utilizzo 5. Posa in Opera 5.A. Fase preliminare 5.B. Fase di installazione 5.C. Fase di finitura 6. Disegni 7. Voce di capitolato 1/5
DettagliISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE
ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali
DettagliRegione Campania Ufficio Osservatorio Prezzi
357 Analisi R.05.10.10.a Perforazione fino al diametro di mm 36 e lunghezza fino a m 1,20 con martello a rotopercursione a secco, per consolidamenti Per diametri fino a 32 mm in muratura di tufo cm 1,00
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliCOMUNITA' MONTANA DELL'ALTO CHIASCIO VIA G. MATTEOTTI 17 06024 GUBBIO (PG) 12/04/2011 ELENCO PREZZI UNITARI. Codice DESCRIZIONE U.m.
2.1.30.1 Scavi fino alla profondità di m 1,50. ( Euro novevirgolanovanta ) 2.3.40.1 Con l uso di mezzo meccanico. ( Euro settantaquattrovirgolazerozero ) mc 9,90 mc 74,00 2.6.70.1 ( Euro dodicivirgolasessanta
DettagliSTABILIZZAZIONE TERRENI e RICICLAGGIO A FREDDO CONGLOMERATI BITUMINOSI
Pag 1 www.pavi-italia.it - info@pavi-italia.it Loc. Moano - 06037 Sant Eraclio di Foligno (PG) - Tel +39 0742 391025 Fax +39 0742 67183 STABILIZZAZIONE TERRENI e RICICLAGGIO A FREDDO CONGLOMERATI BITUMINOSI
Dettagliwww.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE
PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato
DettagliEDILIZIA 12. Dosare. malta e cemento
EDILIZIA 12 Dosare malta e cemento 1 La composizione della malta La malta si usa per assemblare mattoni e blocchi di calcestruzzo, per preparare l'intonaco per le facciate e preparare le solette,... CALCE
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliLe graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue :
Cos è la graniglia? L utensile della granigliatrice : la graniglia La graniglia è praticamente l utensile della granigliatrice: si presenta come una polvere costituita da un gran numero di particelle aventi
DettagliI L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A
I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A Brianza Plastica, da oltre quarant anni, progetta e realizza esclusivamente prodotti per la copertura e il termoisolamento di edifici residenziali ed industriali.
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA:
Pagina 1 di 5 da Acciai da \INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati
DettagliPROVINCIA DI BRINDISI
$//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed
DettagliPRESTAZIONI PROFESSIONALI PER I COLLAUDI STATICI
Via Giovanni Giolitti, 1-10123 Torino - Tel. 011 562.24.68 - Fax 011 562.13.96 e-mail: ordine.ingegneri@ording.torino.it - sito internet: www.ording.torino.it Cod. Fisc. 80089290011 Allegato A alla Circolare
Dettagli4.6 APPROVVIGIONAMENTO
Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema
DettagliPREZZO DI APPLICAZIONE mc 3,00
01 Oneri di discarica per materiali da demolizione, esclusi i tossico-nocivi. - Prezzo di mercato per scarico a discarica di materiali da demolizione edile: si considera che 1 mc equivale a circa 1,6 t
DettagliI LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI
I LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI ESEMPIO D INTERVENTO Villa Manzoni a Cormano (MI) Ciclo di pitturazione: preparazione - Demolizione delle parti di intonaco sfaldanti e ammalorate. - Rinzaffo
DettagliDEFINIZIONI INDISPENSABILI
1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che
Dettagliun controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto
Laboratorio autorizzato dal ministero delle infrastrutture ad effettuare prove sui materiali da costruzione per strutture metalliche ed opere in cemento armato con D.M. n. 39073 del 23/3/1995 e successivi
DettagliMANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Cap. 10.1 del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/2009 1. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA Ai sensi del C10.1 punto
DettagliPRODOTTI DA COSTRUZIONE CON L OBBLIGO DI DOP E MARCATURA CE (elenco aggiornato al 31 luglio 2014) ACCIAI e altri PRODOTTI DA COSTRUZIONE
CON L OBBLIGO DI DOP E MARCATURA CE (elenco aggiornato al 31 luglio 2014) ACCIAI e altri Acciai per la realizzazione di strutture metalliche e di strutture composte (laminati, tubi senza saldatura, tubi
DettagliCOMPUTO METRICO EDIFICIO TIPO A UN PIANO
COMPUTO METRICO EDIFICIO TIPO A UN PIANO Designazione dei lavori parti uguali lung. largh. H/peso quantità unit. totale 1 Scavo di sbancamento eseguito con mezzi meccanici, in terreni di media consistenza
Dettagli. Pagina 20. P R E Z Z O Euro D E S C R I Z I O N E D E L L ' A N A L I S I
. Pagina 20 B.03.004 Pali trivellati di grande diametro eseguiti con fusto in calcestruzzo armato Rck 30, compresa la formazione del foro, l'onere della posa della gabbia metallica e gli eventuali sovraspessori
DettagliAllegato 2.i) MODULO OFFERTA ECONOMICA LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
Allegato 2.i) PROCEDURA DI GARA APERTA PE R L AFFIDAMENTO DELL INTERVENTO DI DEMOLIZIONE, RIMOZIONE RIFIUTI E INDAGINI SUI S UOLI NELL AMBITO DELLA BONIFICA DELLE AREE INTERESS ATE DA ABBANDONO DEI RIFIUTI
DettagliCIRFIBER ECO CAMPO DI UTILIZZO: DESCRIZIONE DI CAPITOLATO: DIMENSIONI DI FORNITURA: CARATTERISTICHE FISICHE MECCANICHE:
CIRFIBER ECO Pannello fonoassorbente in fibra di poliestere rigenerata. CAMPO DI UTILIZZO: CIRFIBER ECO è un prodotto specifico per l isolamento acustico di pareti e soffitti. Il materiale si presenta
DettagliCodice Descrizione u.m. Prezzo %m.d'o.
E.16 INTONACI E.16.10 OPERE COMPLEMENTARI E.16.10.10 Paraspigoli in lamiera zincata dell'altezza di 1,70 m posti in opera sotto intonaco, compresi tagli, sfridi, rifiniture, i ponti di servizio fino a
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliELENCO SCHEDE TECNICHE
ELENCO SCHEDE TECNICHE 1A / 1B) Palina semaforica L= 3600 2A / 2B) Palina semaforica L= 4500 3A / 3B) Palina semaforica L= 3600 con piastra 4A / 4B) Bussola per palina 5A / 5B) Palo a sbraccio con aggetto
DettagliOggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle
Oggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel caso di interventi soggetti a denuncia di inizio attività. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle
DettagliNOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A
NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A PRIMO VANTAGGIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DEL DETTAGLIO ESECUTIVO Il Decreto Interministeriale del 15/11/2011
DettagliAllegato S-0 - Relazione di calcolo
Allegato S-0 - Relazione di calcolo 1. PREMESSA 1.1 Descrizione delle opere Il nuovo progetto prevede la demolizione del precedente fabbricato, la realizzazione di quattro nuovi blocchi, comprendenti ciascuno
DettagliIl seguente documento, predisposto dalla Commissione strutture dell Ordine degli
Il seguente documento, predisposto dalla Commissione strutture dell Ordine degli ingegneri della Provincia Autonoma di Trento nell anno 2012, si propone quale traccia per la stesura del Certificato di
DettagliCHIUSURE VER VER ICALI PORTATE
CHIUSURE VERTICALI PORTATE CHIUSURE VERTICALI PORTATE Hanno funzione portante t secondaria cioè non garantiscono la sicurezza statica complessiva dell edificio ma devono assicurare la protezione e l incolumità
Dettagli0-4. Campi di applicazione. Caratteristiche tecniche
Fugamagica 0-4 Stucco cementizio ad alte prestazioni a granulometria finissima per la fugatura di piastrelle ceramiche da 0 a 4 mm 2 IP-MC-IR Caratteristiche tecniche Prodotto in polvere a base di cemento,
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliCOMPUTO METRICO ESTIMATIVO
03//04 COMUNE DI FABRIANO PIAZZA DEL COMUNE - FABRIANO (AN) LAVORI - Piani di Recupero Centro Storico-Borgo - studio di fattibilità - modifiche apportate dopo incontro del 07-0-2004 00 - Sistemazione torrente
DettagliCOMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliRequisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti
Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti A. Requisiti degli automezzi non soggetti ad Autorizzazione sanitaria (art., D.P.R. n. 7/980) Il trasporto di qualsiasi sostanza alimentare avviene con
DettagliLA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI
LA MARCATURA CE DEGLI Ing. Antonio Bianco Direttore ABICert D.M. 14.01.2008 Capitolo 11 Contesto normativo nazionale I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: identificati univocamente
DettagliALLEGATO TECNICO A5 al Capitolato Speciale d Appalto
Procedura aperta per la fornitura di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. ALLEGATO TECNICO A5 al Capitolato Speciale d Appalto CONTENITORE 360 LITRI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
DettagliRELEO S.r.l. Sede Operativa: Via Ravenna, 562 Fossanova San Marco 44124 Ferrara Tel. +39 0532 740625 www.releo.it commerciale@releo.
RELEO S.r.l. Vai al sistema GEOPIER Vai al sistema IMPACT RELEO S.r.l. Il Sistema Geopier, attraverso l utilizzo di colonne di ghiaia compattata, è un valido ed efficace metodo di consolidamento di terreni
DettagliCENTRO INOX REGOLAMENTO
REGOLAMENTO Art. 1 Il marchio ha lo scopo di identificare esclusivamente la natura del materiale, senza alcun riferimento al suo livello qualitativo; vale a dire che tale marchio identifica inequivocabilmente
DettagliRegione Campania Ufficio Osservatorio Prezzi
65 Analisi E.02.10.10.a Esecuzione di parete continua costituita da elementi in calcestruzzo in classe Rck 300 mediante scavo in terreni autosostenenti di granulometria fine o media (limi, limi sabbiosi,
DettagliLe problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici
Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del
DettagliLì, Spett.le UFFICIO TECNICO EDILIZIA PRIVATA DI VALEGGIO SUL MINCIO
Lì, Spett.le UFFICIO TECNICO EDILIZIA PRIVATA DI VALEGGIO SUL MINCIO DENUNCIA DELLE OPERE DI CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO E A STRUTTURA METALLICA (ai sensi dell art. 4 della legge
Dettagli2.2. Il modello di denuncia e la documentazione
2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001
DettagliLINEA MURI DI CONTENIMENTO
LINEA MURI DI CONTENIMENTO Costruisce il futuro Sistemi di contenimento dei pendii - Tipologie: I muri ottenuti tramite la posa in opera dei blocchi di contenimento della MA.CE.VI. in condizioni di : -
DettagliLA MARCATURA CE DELLE MALTE PER OPERE MURARIE: ASPETTI NORMATIVI E PRESTAZIONALI
Visita tecnica ATE _ 19 maggio 2006 1 LA MARCATURA CE DELLE MALTE PER OPERE MURARIE: ASPETTI NORMATIVI E PRESTAZIONALI Geom. Enrico De Steffani Tecnologo, Libero Professionista 2 Riassumendo Che cos è?
DettagliALLEGATO II Dispositivi di attacco
ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi
DettagliPrincipali parti di un fabbricato
Principali parti di un fabbricato Un fabbricato industriale risulta essenzialmente costituito dalle seguenti parti: Fondazioni (del fabbricato e dei macchinari) Struttura portante; Copertura e pareti (complete
DettagliCAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete
CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale
DettagliBONIFICA CEMENTO AMIANTO/ETERNIT NORMATIVA CICLO SCHEDA TECNICA CERTIFICAZIONE FAC-SIMILE ATTESTAZIONE IMPRESA BONIFICA
CICLO INCAPSULANTE C Per l incapsulamento, non a vista, a supporto degli interventi di confinamento e di sovracopertura. NORMATIVA CICLO SCHEDA TECNICA CERTIFICAZIONE FAC-SIMILE ATTESTAZIONE IMPRESA BONIFICA
Dettagli!"#$%&!"!"'())***+ C A P I T O L A T O AFFIDAMENTO FORNITURA MATERIALE DI FERRAMENTA ED ATTREZZATURE DI LAVORO OCCORRENTE PER LA MANUTENZIONE
C A P I T O L A T O AFFIDAMENTO FORNITURA MATERIALE DI FERRAMENTA ED ATTREZZATURE DI LAVORO OCCORRENTE PER LA MANUTENZIONE DELLE CONDOTTE E DELLE OPERE IDRAULICHE Avellino, IL PRESIDENTE f.to dott. Michele
DettagliPRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO
pull PRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO - Sistema IDES-Wrap con Tessuto UNI-direzionale IDES-Wrap C-UNI/220 IDES-Wrap C-UNI/320 IDES-Wrap C-UNI/420 - Sistema IDES-Wrap con
DettagliVerifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge
SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico
DettagliSide Agreement Allegato Tecnico Alluminio rev. 0 del 140402 CONDIZIONI TECNICHE ED ECONOMICHE PER IL RITIRO DI TAPPI IN ALLUMINIO L Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di seguito ANCI e il Consorzio
DettagliMESSA IN OPERA 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 INTERRUZIONI, RIPRESE, MESSA IN OPERA CASSEFORME PREPARAZIONE E PREDISPOZIONE DELLE ARMATURE GETTO
Il calcestruzzo e le strutture armate Messa in opera INDICE 5 MESSA IN OPERA 5.1 5.3 CASSEFORME GETTO 5.2 PREPARAZIONE E PREDISPOZIONE DELLE ARMATURE 5.4 COMPATTAZIONE DEL GETTO MESSA IN OPERA 5.5 INTERRUZIONI,
DettagliVoci di capitolato e prescrizioni contrattuali
Voci di capitolato e prescrizioni contrattuali VOCI DI CAPITOLATO SINTETICHE Voce sintetica per la fornitura di mattoni estrusi Fornitura di mattoni faccia a vista estrusi semipieni Smorlesi di colore..
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA
TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al
Dettagli1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità...
PIANO DI MANUTENZIONE PAG 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 2 1 MANUALE D USO... 3 1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 2.1 Risorse
DettagliLezione 9 GEOTECNICA
Lezione 9 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 9 A. Fondazioni su pali: requisiti di progetto B. Tecnologie esecutive nella realizzazione dei pali C. Pali
DettagliCOMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI
COMUNE DI SERDIANA PROVINCIA DI CAGLIARI Relazione tecnica Oggetto: Progetto per la costruzione di una cabina Enel di trasformazione a 15KV/400V in elementi prefabbricati da realizzarsi nel terreno sito
DettagliCome cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014
Regolamento (UE) n.305/11 e norme del gruppo EN1090 La Marcatura CE delle strutture metalliche alla luce delle Norme tecniche per le Costruzioni Firenze, 30/10/2014 Come cambiano gli obblighi per le strutture
DettagliI materiali impiegati per la costruzione sono: inserire l'elenco dei materiali. cemento armato. acciaio da carpenteria;
I materiali impiegati per la costruzione sono: inserire l'elenco dei materiali cemento armato acciaio da carpenteria; piastre in acciaio, bulloni, barre saldature CEMENTO ARMATO LEGANTI: I leganti impiegati
DettagliAUTOSTRADE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO
SVE-PCM/570401/PE/GRUPPO 2 AUTOSTRADE AUTOSTRADA (A3) : NAPOLI POMPEI - SALERNO INTERVENTI DI RIPRISTINO NECESSARI PER LA RICONSEGNA DELL INFRASTRUTTURA IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE GRUPPO 2 VIADOTTO
DettagliScheda Tecnica Galleria La Franca (GA403-GN402-GA404)
Scheda Tecnica Galleria La Franca (GA403-GN402-GA404) La galleria La Franca si compone di due canne, una per ciascun senso di marcia, con carreggiata composta da due corsie di 3,75 m con banchina in destra
DettagliSTRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO
STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione
DettagliIl contesto legislativo nazionale ed europeo: traguardi acquisiti e criticità del sistema a quattro anni dal DM 14 Gennaio 2008
Associazione Costruttori Acciaio Italiani Il contesto legislativo nazionale ed europeo: traguardi acquisiti e criticità del sistema a quattro anni dal DM 14 Gennaio 2008 8 Ottobre 2013, Milano Marco Perazzi
DettagliCentri di Trasformazione: requisiti secondo il D.M. 14 gennaio 2008
75 Convegno ATE - ASSOCIAZIONE TECNOLOGI PER L EDILIZIA: Le Saldature in Cantiere Centri di Trasformazione: requisiti secondo il D.M. 14 gennaio 2008 Materiale a cura di: P.I. BENEDETTO SCOTTI (AREA CONSULTING
DettagliGIUNTI STRUTTURALI 91
90 GIUNTI STRUTTURALI 91 INTRODUZIONE Gli edifici di grandi dimensioni aventi cubature superiori ai 3000 m 3 sono generalmente costituiti da più corpi di fabbrica l uno accostato all altro, ma appaiono
DettagliCASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)
CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea
Dettagliacqua + legante + aggregati + additivi = conglomerato
EDUCAZIONE TECNICA TECNOLOGIA DEI MATERIALI c acqua + legante + aggregati + additivi = conglomerato paste miscele di leganti e acqua malte miscele di legante, acqua e granuli fini (sabbia) calcestruzzi
DettagliAelle-S 190 STH Capitolato
77 136 190 1/5 AELLE-S 190 STH Descrizione del sistema I serramenti dovranno essere realizzati con il sistema METRA AELLE-S190STH. I profilati saranno in lega di alluminio UNI EN AW 6060 (UNI EN 573-3
DettagliALLEGATO TECNICO A1 al Capitolato Speciale d Appalto Prescrizioni tecniche
Procedura aperta per la fornitura di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, con capacità pari a 120, 240, 1100 litri. ALLEGATO TECNICO A1 al Capitolato Speciale d Appalto Prescrizioni tecniche
DettagliComune di Pedara. Provincia Catania
Comune di Pedara Provincia Catania COMPUTO METRICO ESTIMATIVO OGGETTO Lavori di adeguamento del locale mensa e del locale caldaia presso la scuola materna di Piazza del popolo. ( PROGETTO ESECUTIVO) COMMITTENTE
DettagliParere d idoneità tecnica
Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,
DettagliRegione Campania Ufficio Osservatorio Prezzi
1661 Analisi E.16.10.10.a Paraspigoli in lamiera zincata, in barre da 2 m, ala 35 mm, posti in opera, compresi tagli, rifiniture, ecc. Paraspigoli in lamiera zincata cad 1,00 1) Regione Campania al 02/11/08
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliN.B.: il collaudo dovrà essere redatto preferibilmente in carta uso bollo al fine di individuare con facilità il rispetto della normativa sul bollo;
Bollo Schema Collaudo Statico (art. 7 Legge 05/11/1971 n 1086 condotto secondo i dettami del D. M. 14.01.2008) Il Presente schema è da intendersi esclusivamente come traccia di massima. Il collaudatore
DettagliI CICLI DI VERNICIATURA NELL ANTICORROSIONE COME SCEGLIERE I PRODOTTI IDONE
PREMESSA I CICLI DI VERNICIATURA NELL ANTICORROSIONE COME SCEGLIERE I PRODOTTI IDONE Nella scelta di un ciclo di verniciatura bisogna tener conto di: 1. Durata (aspettativa di durata) richiesta 2. Caratteristiche
Dettagli0,3-0,5 kg/m² ca. per rasature su pareti e contropareti in cartongesso trascurabile per applicazioni in condizioni normali
FASSAJOINT 1H Stucco per cartongesso SCHEDA TECNICA TECHNICAL SHEET 1/9 COMPOSIZIONE FASSAJOINT 1H è un prodotto premiscelato composto da gesso, farina di roccia ed additivi specifici per migliorare la
Dettagli1.3 RETE ACQUEDOTTISTICA CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA
1.3 RETE ACQUEDOTTISTICA CARATTERISTICHE E SEZIONI DI POSA HERA s.p.a. SOT MODENA Via Cesare Razzaboni 80 SERVIZIO ENERGIA E CICLO IDRICO Aggiornamento settembre 2012 SPECIFICHE MATERIALI Materiali per
DettagliAllegato 4 CAPITOLATO SPECIALE
1 di 6 Allegato 4 CAPITOLATO SPECIALE Procedura Aperta per la fornitura di GPL per forno crematorio e per le sedi di zona di AMA S.p.A., per un periodo di 24 mesi. 1 2 di 6 CAPITOLATO SPECIALE Indice generale
DettagliFondazioni a platea e su cordolo
Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata
DettagliGrazie ai mezzi maneggevoli, si possono produrre pali inclinati in quasi ogni inclinazione e direzione.
Battitura di pali duttili Generalità: Grazie agli escavatori idraulici leggeri e maneggevoli, i lavori per fondazioni di pali possono essere eseguiti anche in condizioni difficili oppure quando lo spazio
DettagliTrasportatori a nastro
Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1
Dettagli