REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI RONCO ALL ADIGE

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1 p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.13:32 PROGRAMMA DI CONTROLLO Relazione Tecnica Pagina 1 di 14 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI RONCO ALL ADIGE IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI E DI TRATTAMENTO DI VEICOLI FUORI USO RELAZIONE TECNICA II SEMESTRE 2013 IL GESTORE SOAVE ANGELO VIA VALMARANA, N. 3/A RONCO ALL ADIGE (VR)

2 Relazione Tecnica Pagina 2 di 14 SOMMARIO 1. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO PREMESSA ATTIVITÀ SVOLTA DAL RESPONSABILE DEL PIANO DI CONTROLLO OSSERVANZA ALLE PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE ESITO DEI CONTROLLI TRIMESTRALI DISTRIBUZIONE ALLEGATI ALLEGATI: I. LISTE DI CONTROLLO II. SCHEMA DI PROCESSO

3 Relazione Tecnica Pagina 3 di D I C H IAR AZIONE S OSTITUTIVA D I A T TO NOTOR IO Il sottoscritto Davide Cerpelloni. nato a Negrar. il 6 maggio residente in via G. Matteotti n.16 b. S. Maria di Zevio (VR). consapevole che. ai sensi dell art. 76 del DPR n. 445 del 28/12/2000. le dichiarazioni false o mendaci. la falsità negli atti. l uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. dichiara quale dichiarazione sostitutiva di atto notorio. che il contenuto della presente relazione è conforme al vero e che nella stessa non vengono volutamente omessi fatti e particolari rilevanti ai fini del corretto e regolare svolgimento della funzione di controllore indipendente. Zevio 29 gennaio 2014 Dott. Davide Cerpelloni

4 Relazione Tecnica Pagina 4 di 14

5 Relazione Tecnica Pagina 5 di P R E MESSA Il presente rapporto tecnico redatto dallo scrivente Dott. Davide Cerpelloni, Responsabile del Piano di Controllo, presso l impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi e di trattamento di veicoli fuori uso, sito nel, gestito dal Sig. Soave Angelo, ha lo scopo di fornire un resoconto sulle attività svolte nel II semestre L impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi e di trattamento veicoli fuori uso è autorizzato dalla Provincia di Verona con Determinazione n. 2510/09 del 30 aprile Con Determinazione n. 2567/09 del 5 maggio 2009, è stata revocata la Determinazione n. 2461/08 del 15 aprile 2008 di sospensione dell autorizzazione all esercizio. In data 15/01/2010 è stata emessa la revisione n. 01 del Programma di Controllo a seguito riunione istruttoria con Enti avvenuta in data 07/01/2010. Il verbale di tale riunione istruttoria, protocollo n del 11/01/2010, riguarda la valutazione del Programma di controllo e la verifica del rispetto della diffida emessa in data 16 ottobre 2009, protocollo n , dal dirigente del settore ambiente della Provincia di Verona. La Provincia di Verona con Determinazione n. 2303/13 del 16 maggio 2013 ha rinnovato l autorizzazione all esercizio. Da rilevare che non sono emerse differenze gestionali rispetto al I semestre 2013, vista la scarsa quantità di auto introitate. Si ritiene pertanto che la presente possa riprendere la precedente relazione con poche modifiche. 3. A T T IVITÀ S VOLTA D AL R ESPONSABILE DEL P IANO D I C O N TR O LLO. Il Responsabile del Piano di Controllo (RPC) ha svolto attività di verifica nell impianto in oggetto a partire dal 15 luglio 2009 a seguito accettazione e firma convenzione per la predisposizione ed esecuzione del Piano di Controllo, attraverso sopralluoghi trimestrali. I sopralluoghi ispettivi trimestrali sono stati effettuati nel mese di settembre e dicembre I controlli effettuati durante le visite ispettive trimestrali sono stati assunti nelle schede di verifica allegate al PC in essere. 4. O SSERVANZA A LLE PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE. La normativa alla quale viene fatto riferimento è sostanzialmente basata sulle prescrizioni indicate nei documenti autorizzativi. In particolare:

6 Relazione Tecnica Pagina 6 di 14 Legge Regionale n. 3/2000; D.Lgs n.152/06 e successive modifiche; Decreto Legislativo n. 209 del 24 giugno 2003: attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso e successive modifiche; DDSE della Provincia di Verona n. 922/06 del 13 febbraio 2006; DDSE della Provincia di Verona n. 7380/06 del 28 dicembre 2006; DDSE della Provincia di Verona n. 4143/07 del 30 luglio 2007; DDSE della Provincia di Verona n. 2492/09 del 30 aprile Con Determinazione n. 2303/13 del 16 maggio 2013 Rinnovo, con validità fino al 15 maggio 2018, dell autorizzazione rilasciata alla ditta Soave Angelo, per l esercizio dell attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi e di trattamento di veicoli fuori uso, con sede in via Valmarana, n. 3/a nel Comune di Ronco all Adige (VR) e dell autorizzazione allo scarico su suolo delle acque di seconda pioggia, previo trattamento nell impianto di depurazione il settore ambiente della Provincia di Verona: 1) rinnova, fino al 15 maggio 2018 l autorizzazione all esercizio della ditta Soave Angelo; 2) stabilisce che la validità del presente provvedimento sia subordinata all emissione, da parte della Provincia di Verona, di un provvedimento di revoca della Determinazione n. 2416/08 del 15 aprile 2008 di sospensione dell autorizzazione all esercizio; 3) autorizza lo scarico su suolo delle acque di seconda pioggia, previo trattamento nell impianto di depurazione; 4) stabilisce che, al fine di garantire la salvaguardia ambientale, fino alla revoca del provvedimento di sospensione dell autorizzazione all esercizio dell attività, sia consentito esclusivamente lo scarico su suolo delle acque meteoriche di seconda pioggia, previo trattamento nell impianto di depurazione. La ditta Soave Angelo dovrà, a seguito dell emissione del provvedimento di revoca, da parte della Provincia di Verona di sospensione dell autorizzazione all esercizio, gestire l impianto in conformità agli obblighi di seguito elencati: 1. possono essere conferiti nell impianto esclusivamente i rifiuti identificati dai seguenti codici CER contenuti nella decisione 2000/532/CE del 3 maggio 2000: codice CER Descrizione del rifiuto * Veicoli fuori uso Limatura e trucioli di materiali ferrosi Polveri e particolato di materiali ferrosi Limatura e trucioli di materiali non ferrosi Imballaggi metallici Rame, bronzo, ottone

7 Relazione Tecnica Pagina 7 di Ferro e acciaio Pneumatici in disuso Tali rifiuti potranno essere ammessi all impianto fino ad una quantità massima pari a 12 veicoli fuori uso da bonificare. La massima capacità di stoccaggio dei rifiuti introitati in impianto, nonché di quelli provenienti dall attività (ad esclusione delle parti di ricambio commercializzabili, da stoccarsi separatamente rispetto ai rifiuti) viene fissata in 12 Ton di rifiuti pericolosi (compresi i veicoli fuori uso da bonificare) e 32 Ton di rifiuti non pericolosi (compresi i veicoli già bonificati). La potenzialità dell impianto di recupero rifiuti non pericolosi (con esclusione dell attività di trattamento dei veicoli fuori uso) è fissato pari a 2 Ton/giorno; Durante le due visite trimestrali i rifiuti presenti in impianto appartenevano ai codici autorizzati e le capacità stoccate erano inferiori alle massime capacità di stoccaggio previste; 2. i rifiuti prodotti dall attività, in attesa di smaltimento, non potranno rimanere stoccati in impianto per più di un anno, mentre quelli in attesa di recupero o trattamento per più di tre anni; I rifiuti prodotti in attesa di smaltimento e i rifiuti in attesa di recupero non hanno superato le scadenze temporali prescritte; 3. assicurare che l attività venga svolta in conformità al progetto approvato esclusivamente nelle aree indicate negli elaborati tecnici progettuali; Durante i sopralluoghi non è stata rilevata nessuna anomalia rispetto al progetto approvato; 4. assicurare che l impianto sia gestito in maniera ordinata e razionale; l organizzazione degli spazi all interno del sito deve consentire facilità di passaggio e di intervento; 5. lo stoccaggio dei rifiuti e delle materie prime secondarie deve essere effettuato in maniera tale da garantire la possibilità, all occorrenza, di raggiungere, in condizioni di sicurezza, tutte le zone di stoccaggio e di lavorazione presenti nell impianto, ed in modo tale da non intralciare in alcun modo gli accessi; durante le visite non è stata riscontrata la presenza di materiali che impedissero la viabilità sia interna che esterna all impianto; 6. assicurare che la gestione tecnica dell impianto sia condotta in conformità a quanto previsto nel D. Lgs n. 209/03 e nel D. Lgs n. 149/06. in particolare la ditta è obbligata a:

8 Relazione Tecnica Pagina 8 di 14 assicurare che tutte le operazioni di trattamento di veicoli fuori uso vengano effettuate esclusivamente sotto idonea tettoia; assicurare che le operazioni di deposito di parti di ricambio vengano effettuate esclusivamente sotto idonea copertura; assicurare che le operazioni di stoccaggio dei rifiuti pericolosi vengano effettuate esclusivamente sotto idonea copertura; assicurare che i veicoli fuori uso conferiti all impianto non vengano accatastati e che qualora siano incidentati/in cattivo stato, vengano stoccati al coperto; assicurare lo stoccaggio separato, in appositi serbatoi, dei liquidi e dei fluidi derivanti dal veicolo fuori uso; assicurare la presenza di un deposito per le sostanze da utilizzare per l assorbimento dei liquidi in caso di sversamenti accidentali; recuperare il gas di refrigerazione presente negli impianti di condizionamento dell aria prima di sottoporre il veicolo alle operazioni di messa in sicurezza; devono essere adottati idonei sistemi di sicurezza per lo smontaggio e lo stoccaggio delle marmitte catalitiche e delle cariche esplodenti degli airbags; effettuare al più presto le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso; effettuare le operazioni per la messa in sicurezza prima di procedere allo smontaggio dei componenti del veicolo fuori uso o di seguire altre equivalenti operazioni volte a ridurre gli eventuali effetti nocivi sull ambiente; rimuovere e separare i materiali e i componenti pericolosi in modo da non contaminare i successivi rifiuti frantumati provenienti dal veicolo fuori uso; eseguire le operazioni di smontaggio e di deposito dei componenti in modo da non compromettere la possibilità di reimpiego, di riciclaggio e di recupero; mantenere in perfetto stato di efficienza e funzionalità tutti i manufatti impiegati per la raccolta e lo scarico delle acque di dilavamento, nonché i pozzetti per la raccolta degli eventuali spanti nelle zone destinate alla bonifica dei veicolo fuori uso; assicurare il rispetto dei criteri per lo stoccaggio individuati al punto 4, allegato I al D.Lgs n. 209/03.

9 Relazione Tecnica Pagina 9 di 14 assicurare la presenza di un bacino di contenimento nel caso di liquidi pericolosi stoccati fuori terra; assicurare che le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso vengano effettuate in conformità alle prescrizioni individuate al punto 5, allegato I al D.Lgs n. 209/03; assicurare che l attività di demolizione venga effettuata nel rispetto delle fasi individuate al punto 6, allegato I al D.Lgs n. 209/03; assicurare che vengano effettuate le operazioni di trattamento per la promozione del riciclaggio in conformità al punto 7, allegato I al D.Lgs n. 209/03; assicurare il rispetto dei criteri di gestione individuati al punto 8, allegato I al D.Lgs n. 209/03; in particolare: - assicurare che l accatastamento delle carcasse già sottoposte alle operazioni di messa in sicurezza e non ancora sottoposte a trattamento non sia superiore a due veicoli, previa verifica delle condizioni di stabilità e valutazione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori; - assicurare che l accatastamento delle carcasse gia sottoposte alle operazioni di messa in sicurezza ed il cui trattamento è stato completato, non sia superiore ai 5 metri di altezza; - assicurare che i pezzi contaminati da oli vengano stoccati su basamenti impermeabili; - garantire la manutenzione della barriera di protezione ambientale realizzata con siepi o alberature o schermi mobili; al momento delle visite ispettive non erano in corso operazioni di trattamento di veicoli fuori uso, i materiali e rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica erano collocati sui piazzali pavimentati e nelle aree dedicate. I fluidi e i liquidi ottenuti dalle operazioni di bonifica erano stoccati per tipologia nei serbatoi a doppia parete, identificabili attraverso cartellonistica riportante il codice CER d identificazione. Le parti recuperabili stoccate all esterno del capannone erano conservate sotto opportune tettoie. Gli accumulatori erano stoccati in apposite vasche all interno del capannone. I veicoli bonificati erano posizionati all esterno del capannone nelle aree dedicate e opportunamente accatastati. All interno dell impianto era presente materiale assorbente per liquidi sversati accidentalmente e i pozzetti per lo scarico delle acque di dilavamento sono risultati puliti.

10 Relazione Tecnica Pagina 10 di 14 L accesso all impianto è situato sul lato Nord; lungo il lato Ovest è presente una siepe di piante sempreverdi di altezza circa 3m, lungo i restanti lati è presente un muro perimetrale in cemento prefabbricato di altezza circa 2m; 7. non eseguire miscelazione di rifiuti tra loro non compatibili che possono pregiudicare l efficacia del trattamento finale e la stessa sicurezza del trattamento e, comunque, non eseguire miscelazione di rifiuti in difformità a quanto prescritto nell art 187 del D.Lgs n. 152/206; caso non rilevato; 8. stoccare per tipologie omogenee i rifiuti pericolosi per evitare che avvengano dispersioni di sostanze pericolose ed inquinati; i rifiuti pericolosi derivanti dalle operazioni di bonifica dei veicoli erano stoccati all interno di appositi contenitori dedicati a doppia parete e collocati all interno del capannone; 9. conferire presso impianti autorizzati i rifiuti derivanti dall attività di trattamento che risultino o diventino non commerciabili; attraverso la lettura della documentazione è emerso che i materiali non più commercializzabili e rifiuti vengono conferiti presso impianti autorizzati (vedi fanghi di deposito del depuratore acque piovane); 10. assicurare il rispetto dei limiti stabiliti per gli scarichi delle acque di seconda pioggia, nella tabella dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs n.152/06 e successive modifiche; non devono inoltre contenere le sostanze elencate al punto 2.1 dello stesso allegato 5; 11. sottoporre lo scarico delle acque di seconda pioggia ad un controllo analitico semestrale delle acque depurate, mantenendo le analisi a disposizione del personale di vigilanza; dovranno in particolare essere controllati i seguenti parametri: ph; Materiali grossolani; SST; COD; Idrocarburi totali; Zinco; Ferro; Piombo; Rame; Cloruri; Solfati; Tensioattivi; il campionamento delle acque di prima e seconda pioggia è stato eseguito il 9 dicembre e la ditta è in attesa del rapporto di prova da parte del laboratorio 12. mantenere in perfetto stato di efficienza e funzionalità tutti i manufatti impiegati per il trattamento ed il convogliamento delle acque di scarico; il battente nel pozzetto di campionamento terminale deve essere tale da permettere il regolare prelievo di campioni;

11 Relazione Tecnica Pagina 11 di 14 durante il sopralluogo non sono state rilevate anomalie o situazioni che potessero compromettere il funzionamento dell impianto di depurazione. Il pozzetto terminale è risultato di facile accessibilità. 13. il pozzetto filtro deve essere dotato di materassino oleoassorbente; al momento delle visite trimestrali è stata accertata la presenza del materassino oleoassorbente; 14. effettuare una pulizia dell impianto di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, almeno con frequenza annuale, con obbligo di registrazione dei rifiuti prodotti; In data 31 ottobre 2012 sono state eseguite le operazioni di pulizia delle vasche il cui materiale di risulta è stato smaltito come da formulario allegato 15. non scaricare in caso di anomalie o totale interruzione nel funzionamento dell impianto di depurazione; caso mai verificatosi stando a quanto dichiarato dalla Proprietà; 16. presentare entro 30 giorni dal ricevimento del presente provvedimento una planimetria degli scarichi idrici con evidenziate le linee di adduzione delle differenti acque reflue ed indicate, anche in legenda, le fosse Imhoff presenti ed il pozzetto di campionamento delle acque di seconda pioggia; 17. comunicare tempestivamente al Settore Ambiente della Provincia ogni variazione intervenuta nelle caratteristiche dello scarico ed ogni guasto che abbia a verificarsi nell impianto di trattamento e nella rete di convogliamento delle acque reflue; caso mai verificatosi; 18. assicurare che i piazzali pavimentati siano mantenuti costantemente puliti e in buono stato; durante i sopralluoghi condotti nel mese di settembre e dicembre i piazzali sono risultati in discrete condizioni; 19. rispettare il divieto d incenerimento di qualsiasi sostanza o rifiuto sul luogo; non si è mai verificato tale caso; 20. assicurare che la gestione dell impianto e la manipolazione dei rifiuti rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro e di prevenzione incendio; la gestione e la manipolazione dei rifiuti rispettano la tutela dell uomo e dell ambiente. In impianto sono presenti dei presidi antincendio regolarmente sottoposti ai controlli periodici;

12 Relazione Tecnica Pagina 12 di assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente per le emissioni sonore e, se più restrittivi, quelli di zona; durante i sopralluoghi trimestrali l attività di autodemolizione viene momentaneamente sospesa dal gestore e unico operatore presente in impianto; 22. assicurare che la gestione amministrativa dell impianto sia condotta in conformità a quanto previsto dall art. 28 della Legge Regionale n. 3/2000; si è constatato durante i sopralluoghi che la gestione amministrativa dell impianto risulta in conformità con la normativa vigente. 23. tenere aggiornate le garanzie finanziarie nei modi previsti dalla DGRV n. 2528/99 e del parere espresso dalla CTPA n. 168/99 e, specificatamente per quanto riguarda la polizza fidejussoria, secondo gli schemi redatti dalla Provincia; 24. estendere la polizza fidejussoria, entro 30 giorni dal ricevimento della presente determinazione, al presente provvedimento, provvedendo a trasmetterla alla Provincia entro lo stesso termine; come dichiarato dalla Banca Antonveneta, le garanzie finanziare risultano attive, e conformi a quanto stabilito dalla Determinazione n. 2510/09 del 30/04/2009 Rinnovo, con validità fino al 30 aprile 2013, dell autorizzazione rilasciata alla ditta Soave Angelo, per l esercizio dell attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi e di trattamento di veicoli fuori uso, con sede in via Valmarana, n. 3/a nel Comune di Ronco all Adige (VR) e dell autorizzazione allo scarico su suolo delle acque di seconda pioggia, previo trattamento nell impianto di depurazione 5. E S I TO DEI C ONTR OLLI TRIMESTRALI A seguito dei sopralluoghi e delle visite ispettive trimestrali condotte nel II semestre 2013 presso l impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi e di trattamento di veicoli fuori uso, sito nel, gestito dal Sig. Soave Angelo, lo scrivente responsabile del Piano di Controllo ha potuto constatare che la gestione dei rifiuti risulta razionale e conforme alle prescrizioni autorizzative in essere. Inoltre non sono emerse non-conformità significative non risolte entro i tempi concordati con la Ditta.

13 Relazione Tecnica Pagina 13 di D I S TR I BUZIONE Il presente Rapporto Informativo Semestrale sarà distribuito alle Persone, Società ed Enti riportati in Tabella 6.1. TABELLA 6.1: Distribuzione del Documento. Destinatario N Copie Motivo Consegna ARPAV 1 copia Ricevuta TECNICO RESPONSABILE DELL IMPIANTO (TRI) 1 copia Ricevuta DITTA 1 copia Ricevuta Zevio, 29 gennaio 2014 Dott. Davide Cerpelloni

14 Relazione Tecnica Pagina 14 di A L LEGATI

15 Dott. Davide Cerpelloni Responsabile Piano di Controllo ALLEGATO I LISTE DI CONTROLLO TRIMESTRALI

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21 Dott. Davide Cerpelloni Responsabile Piano di Controllo ALLEGATO II SCHEMA DI PROCESSO

22 OPERAZIONI DEL PROCESSO DI TRATTAMENTO E RECUPERO INGRESSO veicolo consegnato ai sensi dell art. 3 comma 2 DLGS 209/2003 AREA CONFERIMENTO VERIFICA/CONSEGNA DOCUMENTI (CERTIFICATO DI ROTTAMAZIONE) ACCETTAZIONE AREA STOCCAGGIO VEICOLI DA BONIFICARE VERIFICA PRESENZA CARBURANTI se NO se SI AREA FASE PRIMARIA MESSA IN SICUREZZA (bonifica da gas/gpl/metano/benzina/gasolio) BONIFICA TOTALE DEL VEICOLO AREA COPERTA TOTALE BONIFICA DEL VEICOLO recupero parti di ricambio rifiuti destinati al recupero rifiuti destinati allo smaltimento se parti immediatamente riutilizzabili se parti attinenti alla sicurezza commercio cedute ad imprese autorizzate e/o cedute per commercio transfrontaliero consegna ad impianti autorizzati SCHEMA A BLOCCHI DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO (ALLEGATO 1 DELLA RICHIESA DI RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO). consegna a siti autorizzati

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