GUIDA PER LA CONNESSIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE AEVV

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1 Pag. 1 di 41 GUIDA PER LA CONNESSIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE AEVV Documenti allegati alla Specifica Tecnica Allegato A.1: REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO CON RETI BT AEVV DI IMPIANTI DI PRODUZIONE Allegato B.1: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE E SISTEMA DI PROTEZIONE DI INTERFACCIA AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE (BT) Allegato ADD.1: ADDENDUM TECNICO AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO BT Allegato A.2: REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO CON RETI MT AEVV DI IMPIANTI DI PRODUZIONE Allegato B.2: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE E SISTEMA DI PROTEZIONE DI INTERFACCIA A SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE (MT) Allegato ADD.2: ADDENDUM TECNICO AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO MT Allegato C: SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI E SULLE MISURE DI SICUREZZA COMUNICATE DAL CLIENTE Allegato D: DICHIARAZIONE DI MESSA IN SICUREZZA, INDIVIDUAZIONE E CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO Allegato E: DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA DI CONFORMITA INVERTER Allegato F: DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA DI CONFORMITA SISTEMA DI PROTEZIONE DI INTERFACCIA Allegato G: DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA DI CONFORMITA INVERTER + SISTEMA DI PROTEZIONE DI INTERFACCIA (SE I DISPOSITIVI SONO INTEGRATI) Stato delle modifiche Ed. Descrizione Redatto Verificato Approvato Data 01 Prima emissione Gasparini Gasparini AD Giugno Seconda emissione Gasparini Gasparini DG Febbraio Terza emissione Gotti Gasparini DG

2 Pag. 2 di 41 INDICE 1. SCOPO DELLE PRESCRIZIONI 4 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 4 3. NORME E PRESCRIZIONI DI RIFERIMENTO ALLE PRESENTI REGOLE TECNICHE 4 4. DEFINIZIONI 4 5. CRITERI GENERALI CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO CRITERI GENERALI DI ALLACCIAMENTO SISTEMI DI ALIMENTAZIONE D EMERGENZA CLIENTI BT CLIENTI MT CRITERI DI SICUREZZA DURANTE IL LAVORO DEL PERSONALE AEVV PRESSO IMPIANTI DI TERZI PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE PRESCRIZIONI PER IMPIANTI DI PRODUZIONE CONNESSI ALLA RETE AEVV CASO 1) IMPIANTI CONNESSI ALLA RETE MT CHE SONO ENTRATI IN ESERCIZIO FRA IL 01/04/2012 E IL 30/06/ REQUISITI TECNICI CASO 2) IMPIANTI CONNESSI ALLA RETE MT ENTRATI IN SERVIZIO FRA IL 01/07/2012 E IL 31/12/ REQUISITI TECNICI CASO 3.1 IMPIANTI MT PER I QUALI LA DATA DI INVIO DELLA RICHIESTA DI CONNESSIONE COMPLETA È PRECEDENTE AL 01/01/ REQUISITI TECNICI CASO 3.2 IMPIANTI MT PER I QUALI LA DATA DI INVIO DELLA RICHIESTA DI CONNESSIONE COMPLETA È COMPRESA NEL PERIODO 01/01/ /03/ REQUISITI TECNICI CASO 3.3 IMPIANTI MT PER I QUALI LA DATA DI INVIO DELLA RICHIESTA DI CONNESSIONE COMPLETA È COMPRESA NEL PERIODO 01/04/ /09/ CASO 3.4 IMPIANTI MT PER I QUALI LA DATA DI INVIO DELLA RICHIESTA DI CONNESSIONE COMPLETA È SUCCESSIVA AL 01/09/ CASO 4 IMPIANTI BT ENTRATI IN SERVIZIO DALL 01/04/2012 AL 30/06/ REQUISITI TECNICI CASO 5 IMPIANTI BT ENTRATI IN SERVIZIO DAL 01/07/2012 AL 31/12/ CASO 6 IMPIANTI BT ENTRATI IN SERVIZIO A PARTIRE DAL 01/01/ ENERGIA REATTIVA E FATTORE DI POTENZA PRODUTTORI BT (CEI 0-21) QUALITA DELL ENERGIA PRODOTTA ALLACCIAMENTO ALLA RETE BT DISPOSITIVI DELLA RETE PUBBLICA NEUTRO CONSEGNATO DAL DISTRIBUTORE SCHEMA DI CONNESSIONE DI UN UTENTE ATTIVO: DISPOSITIVI PREVISTI DISPOSITIVO GENERALE (DG), EVENTUALMENTE DGL DISPOSITIVO DI INTERFACCIA (DDI) FUNZIONI DEL DDI SCHEMI IMPIEGABILI DISPOSITIVI AMMESSI IN FUNZIONE DI DDI RINCALZO PER MANCATA APERTURA DEL DDI DISPOSITIVO DI GENERATORE (DDG) 24

3 Pag. 3 di FUNZIONI DEL DDG SCHEMI IMPIEGABILI DISPOSITIVI AMMESSI IN FUNZIONE DI DDG FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE AVVIAMENTO E SINCRONIZZAZIONE IMPIANTI DI PRODUZIONE DIRETTAMENTE CONNESSI: GENERATORI ROTANTI ASINCRONI IMPIANTI DI PRODUZIONE DIRETTAMENTE CONNESSI: GENERATORI ROTANTI SINCRONI IMPIANTI DI PRODUZIONE INDIRETTAMENTE CONNESSI FUNZIONAMENTO CONTINUATIVO IN PARALLELO ALLA RETE AEVV ALTRE PRESCRIZIONI ALLACCIAMENTO ALLA RETE MT DISPOSITIVI PREVISTI DISPOSITIVO DI INTERFACCIA (DDI) DISPOSITIVO DI GENERATORE (DDG) AVVIAMENTO, SINCRONIZZAZIONE E PRESA DI CARICO FUNZIONAMENTO CONTINUATIVO IN PARALLELO ALLA RETE AEVV ALTRE PRESCRIZIONI PROTEZIONI ASSOCIATE AL DDI SISTEMA DI MISURA RESPONSABILITÀ DELLA MISURA DI ENERGIA ELETTRICA LOCALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PUNTI DI PRELIEVO DI UTENTI PASSIVI PUNTI DI PRELIEVO DI UTENTI ATTIVI PUNTI DI IMMISSIONE DI UTENTI ATTIVI REQUISITI DEL SISTEMA DI MISURA INSTALLAZIONE E REQUISITI ANTI-FRODE VERIFICHE MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA SIGILLATURA DEI SISTEMI DI MISURA DELL ENERGIA PRODOTTA PROCEDURA DI ALLACCIAMENTO DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA DOMANDA DI ALLACCIAMENTO DOCUMENTAZIONE DI FINE LAVORI PER L ATTIVAZIONE DELL IMPIANTO ATTIVITÀ AI FINI DELLA REGISTRAZIONE SU PORTALE GAUDI DI TERNA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE A SEGUITO DI EVENTUALI VERIFICHE ATTIVAZIONE DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE VERIFICHE PRELIMINARI DI ALLACCIAMENTO VERIFICHE DI FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE VERIFICHE DI PRIMA INSTALLAZIONE VERIFICHE PERIODICHE 41

4 Pag. 4 di SCOPO DELLE PRESCRIZIONI Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di definire i criteri e le modalità di allacciamento degli impianti di produzione alla rete di bassa tensione (BT) e media tensione (MT) della Azienda Energetica Valtellina Valchiavenna S.p.A. (d ora in poi denominata semplicemente AEVV). Per impianti di produzione si intendono sistemi che convertono l energia primaria in energia elettrica in corrente alternata, funzionanti in parallelo con la rete di distribuzione BT, eventualmente tramite interposizione di un dispositivo di conversione statica. Sono inoltre interessati da queste prescrizioni gli impianti che non erogano energia attiva in rete, ma per i quali è previsto il funzionamento in regime breve di parallelo con la rete (generatori per il servizio di riserva e/o di emergenza). 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Le presenti prescrizioni si applicano ai nuovi allacciamenti, al rifacimento di impianti esistenti e in occasione di variazioni contrattuali di impianti di produzione di potenza complessiva superiore a 1 kw, se rotanti, o 0,75 kw se collegati alla rete tramite dispositivo di conversione statica. 3. NORME E PRESCRIZIONI DI RIFERIMENTO ALLE PRESENTI REGOLE TECNICHE CEI 0-21, CEI 0-16, CEI 13-4, CEI 11-17, CEI 11-20, CEI 11-27, CEI 13-46, CEI 64-8, CEI CEI EN / CEI 99-2, CEI EN 50160, CEI EN / CEI 22-7, CEI EN , CEI EN / CEI 17-11, CEI EN / CEI 17-50, CEI EN , CEI EN , CEI EN , CEI EN , CEI EN , CEI EN 61038, CEI EN 60909, CEI EN UNI CEI EN ISO/IEC 17065, EN ISO/CEI DM 28/7/05, DM 06/02/06, DM 19/02/07, DM 37/08, DL 81/08, DM 05/05/11, DM 05/07/12. Codice di rete Terna e allegati. Del. AEEG 05/04, Del. AEEG 28/06, Del. AEEG 40/06, Del. AEEG 182/06, Del. AEEG 260/06, Del. AEEG 33/08, Del. AEEG 119/08, Del. 74/08, Del. AEEG 99/08, Del. AEEG 187/11, Del. AEEG 198/11, Del. AEEG 199/11, Del. AEEG 84/12, Del. AEEG 165/12, Del. AEEG 281/12, Del. 344/12, Del. AEEG 493/12, Del. AEEG 562/12, Del. AEEG 243/ DEFINIZIONI Complesso di misura: Convertitori c.c./c.a.: è l insieme costituito da uno o più misuratori, dagli eventuali riduttori di corrente, di tensione e dai relativi cavi di connessione. apparecchiature statiche o macchine rotanti impiegate per trasformare l'energia da c.c. a c.a. al fine di immetterla in rete.

5 Pag. 5 di 41 Convertitori c.a./c.a.: Dispositivo della rete pubblica: Dispositivo generale (DG): Dispositivo di interfaccia (DDI): Dispositivo del generatore (DDG): Generatori sincroni: Generatori asincroni: Impianto fotovoltalco: Punto di connessione (PdC): Punto di immissione: apparecchiature statiche o rotanti adatte a convertire la potenza elettrica da una frequenza ad un'altra. I convertitori statici c.a./c.a. reversibili consentono il trasferimento di potenza tra reti alternate a frequenza diversa. dispositivo installato all'origine della linea della rete pubblica costituito da un interruttore automatico dotato di protezione termomagnetica. dispositivo installato all'origine della rete del cliente produttore e cioè immediatamente a valle del punto di consegna dell'energia elettrica dalla. Il dispositivo, in condizioni di "aperto", esclude l'intera rete del cliente produttore dalla rete pubblica. una (o più) apparecchiature di manovra la cui apertura (comandata da un apposito sistema di protezione) assicura la separazione dell impianto di produzione dalla rete, consentendo all impianto di produzione stesso l eventuale funzionamento in isola sui carichi privilegiati. Apparecchiatura di manovra e protezione la cui apertura comandata da un apposito sistema di protezione) determina la separazione del generatore. macchine rotanti in grado di generare tensione e potenza reattiva indipendentemente da sorgenti elettriche esterne. I generatori sincroni sono pertanto idonei a sostenere la tensione in assenza di alimentazione dalla rete pubblica. Con il termine di generatore sincrono si comprende nel seguito anche il generatore asincrono dotato di dispositivo di autoeccitazione. macchine rotanti usualmente eccitate dalla rete a cui sono accoppiate oppure provviste di un complesso per l'autoeccitazione. I generatori asincroni, se privi del dispositivo di autoeccitazione, non sono idonei a sostenere la tensione in assenza di alimentazione dalla rete pubblica. sistema statico di conversione dell energia, comprendente i pannelli fotovoltaici che trasformano direttamente l energia solare in energia elettrica in corrente continua, un eventuale sistema di accumulo, ed un convertitore c.c./c.a. (inverter). confine fisico tra due reti nella titolarità e/o gestione di due soggetti diversi attraverso cui avviene lo scambio fisico di energia. Il punto di connessione è individuato al confine tra l impianto di rete per la connessione e l impianto di utenza punto di confine tra l impianto di rete per la connessione e l impianto di utenza per la connessione. punto di immissione come definito ai sensi dell articolo 4, coma 4,7 del TIME. Ciò si ha in caso di fornitura a produttori con solo servizi ausiliari (senza carico proprio).

6 Pag. 6 di 41 Punto di misura: Punto di prelievo: Rete in isola: Rete pubblica: Sistema di conversione dell'energia: Sistema di misura: Sistema statico di continuità (UPS): TA: TV: punto fisico nel quale viene installata un apparecchiatura di misura dell energia elettrica. punto di prelievo come definito ai sensi dell articolo 4, comma 4,7 del TIME. Ciò si ha in caso di fornitura a Utenti passivi, oppure a Utenti attivi con carico proprio, diverso dai servizi ausiliari. porzione di rete elettrica non connessa con la restante rete elettrica di distribuzione (rete del cliente produttore o ). sinonimo di rete del distributore, reti con obbligo di connessione terzi diverse dalla rete di trasmissione nazionale (cfr. Decreto 25 Giugno 2000). complesso delle apparecchiature destinate alla trasformazione dell'energia fornita dalla fonte primaria in energia elettrica consegnata alla rete. Si distinguono in: sistemi di conversione idonei a sostenere la tensione e la frequenza entro il campo nominale in assenza di alimentazione della rete pubblica stessa (generatori sincroni, asincroni autoeccitati, dispositivi di conversione statica che si comportano come generatori di tensione); sistemi di conversione non idonei a sostenere la tensione e la frequenza entro il campo nominale (generatori asincroni non autoeccitati e dispositivi di conversione statica che si comportano come generatori di corrente). definizione utilizzata in ambito internazionale per indicare il complesso di misura (rif. Norma CEI 13-4). insieme di convertitori, interruttori e dispositivi per l accumulo di energia (ad es. batterie) che costituiscono un sistema di alimentazione in grado di mantenere la continuità di erogazione di potenza al carico, in caso di mancanza di alimentazione alla rete di pubblica di distribuzione. trasformatore di corrente, dedicato alla misura. trasformatore di tensione, dedicato alla misura. Per le ulteriori definizioni fanno riferimento la norma CEI 0-21 e gli allegati alla del. AEEG 199/ CRITERI GENERALI 5.1 Criteri generali di funzionamento Il funzionamento in parallelo con la rete pubblica di un generatore è subordinato a precise condizioni tra le quali in particolare si richiamano le seguenti.

7 Pag. 7 di 41 Il cliente produttore non deve causare disturbi alla tensione di alimentazione, alla frequenza ed alla continuità del servizio sulla ; in caso contrario si dovrà interrompere il collegamento di parallelo dell impianto di produzione immediatamente ed automaticamente secondo le specifiche delle norme CEI 0-21, CEI 0-16 e degli allegati al codice di rete di Terna. In caso di mancanza di tensione sulla, l impianto di produzione non deve alimentare la rete stessa. Gli impianti del cliente produttore devono rispondere alle Norme CEI. In particolare, relativamente all impianto di produzione, devono essere previsti il dispositivo generale, la protezione di interfaccia ed i dispositivi di generatore conformi alle norme CEI 0-21 e CEI Lo schema di base del collegamento alla rete pubblica di un cliente produttore è illustrato in figura 1. Il collegamento fra il generatore e la rete pubblica può essere effettuato anche tramite un dispositivo di conversione statico. Tale dispositivo è senz altro presente qualora la generazione avvenga in CC. DISPOSITIVO DELLA RETE AEVV RETE AEVV RETE PRODUTTORE PdC DISPOSITIVO GENERALE PARTE DI RETE UTENTE NON ABILITATA AL FUNZIONAMENTO IN ISOLA DISPOSITIVO Di INTERFACCIA PARTE DI RETE UTENTE ABILITATA AL FUNZIONAMENTO IN ISOLA (UTENZE PRIVILEGIATE) DISPOSITIVO DI GENERATORE Sistema di conversione (eventuale) GENERATORE Figura 1 Schema a blocchi del collegamento di un impianto di produzione alla In figura 1 è indicato un solo generatore ma ve ne possono essere diversi in parallelo (in tal caso ognuno sarà dotato dei proprio dispositivo di generatore). Nella figura 1 sono riportati i vari organi di manovra previsti fra impianto di produzione e rete pubblica: dispositivo generale (DG): separa l'intero impianto dei cliente dalla rete pubblica;

8 Pag. 8 di 41 dispositivo di interfaccia (DDI), asservito alle protezioni di interfaccia: separa i gruppi di generazione dalla rete pubblica; dispositivo di generatore (DDG): separa il singolo generatore dal resto dell'impianto dei cliente. Il cliente produttore deve attendersi un certo numero di interruzioni del parallelo con la ; di conseguenza deve curare con particolare attenzione la suddivisione dei propri carichi tra quelli privilegiati e non privilegiati 1. In alcune situazioni di carico, il cliente produttore deve attendersi che le protezioni di interfaccia intervengano dopo la richiusura rapida del l'interruttore sulla linea MT alimentante; è opportuno, pertanto, che vengano messi in atto ulteriori accorgimenti destinati alla salvaguardia dei propri impianti. Inoltre, per quanto riguarda i periodi di disattivazione degli impianti di produzione e la conseguente unica possibilità di alimentazione delle utenze privilegiate attraverso la rete pubblica, il cliente produttore può escludere le protezioni di interfaccia. Tale esclusione è realizzata mediante un contatto chiuso con l'interruttore di generatore aperto, posto in parallelo al contatto di scatto delle protezioni di interfaccia. Se sono presenti più generatori, i contatti discordi di ogni interruttore di generatore devono essere tra loro in serie, in modo che l'esclusione della protezione di interfaccia possa avvenire solo nel caso in cui tutti i generatori sono disattivati. 5.2 Criteri generali di allacciamento I gruppi di generazione possono essere di tipo monofase o trifase. Per gli allacciamenti monofase la potenza nominale totale massima ammessa è 6 kw. Per allacciamenti di tipo trifase è ammesso collegare, fra le fasi ed il neutro, generatori monofase di potenza non uguale purché lo squilibrio complessivo (differenza fra la potenza installata sulla fase con più generazione e quella con meno generazione) non superi i 6 kw. In caso di squilibrio permanente o squilibrio transitorio si faccia riferimento alle prescrizioni della norma CEI La scelta del livello di tensione cui allacciare un produttore dipende dalla potenza dell impianto di produzione e da quella dei carichi passivi e di altri impianti di produzioni presenti sulla stessa rete. Valgono le prescrizioni generali delle norme CEI 0-21 e CEI 0-16, quindi per una potenza nominale fino ai 100 kw viene preferita una connessione BT, mentre per potenze superiori è facoltà del distributore proporre una connessione in MT. L allacciamento alla può avvenire su linea esistente, su linea dedicata o tramite cabina di trasformazione MT/BT dedicata. In ogni caso la scelta del livello di tensione e delle modalità di allacciamento del cliente produttore verrà effettuata caso per caso, sulla base delle verifiche preliminari di allacciamento così come indicato a paragrafo 12. Il Cliente produttore deve fornire una documentazione preliminare, allegata alla domanda di allacciamento, e una documentazione più dettagliata da allegare al regolamento di esercizio secondo quanto descritto nell allegato B. 1 La suddivisione dei carichi a monte ed a valle dell'interruttore di interfaccia è di competenza del produttore, tenendo conto che per l apertura del medesimo interruttore: - se il Cliente produttore non ha carichi propri, vi è solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il Cliente produttore ha carichi privilegiati tra il generatore e l'interruttore di interfaccia, ed il generatore è sufficientemente dimensionato, non si ha interruzione di tali carichi, ma solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il Cliente produttore deriva i propri carichi tra il punto di consegna dell'energia AEVV e l'interruttore di interfaccia, tali carichi beneficeranno di una continuità di servizio pari a quella assicurata ai normali clienti alimentati dalla rete pubblica.

9 Pag. 9 di 41 L'allacciamento è sempre subordinato alla verifica della fattibilità tecnica effettuata da AEVV sulla base della documentazione fornita dal cliente produttore e della compatibilità con i limiti di sfruttamento dei componenti della rete stabiliti da AEVV. Nel caso che siano presenti più clienti produttori sulla dovranno essere valutati gli effetti della totale produzione, secondo le indicazioni fornite in seguito. Non è consentita la messa in parallelo alla rete di distribuzione AEVV di generatori rotanti o dispositivi di conversione statici in grado di sostenere autonomamente la frequenza e la tensione di rete. I generatori rotanti che possono essere allacciati direttamente alle reti di distribuzione AEVV sono solo quelli che si comportano durante il funzionamento in parallelo come generatori asincroni. I generatori sincroni possono essere allacciati alla rete di distribuzione solo tramite convertitori AC/AC che non siano in grado di sostenere autonomamente la frequenza e la tensione di rete. I generatori asincroni autoeccitati possono essere allacciati alla rete di distribuzione a condizione che il complesso di eccitazione sia escluso quando funzionano in parallelo alla 2. Tale condizione deve essere realizzata mediante apposito interblocco col dispositivo di interfaccia. Nel caso di generatore asincrono autoeccitato e con dispositivo di interfaccia di tipo tetrapolare, deve essere prevista la commutazione del centro stella del generatore dal neutro della rete all'impianto di terra dell utente, quando si passi dal funzionamento in parallelo al funzionamento in isola. Tale commutazione si rende necessaria per mantenere il sistema elettrico in isola con neutro collegato a terra (il conduttore di neutro di BT, quando il generatore è in regime di parallelo, non deve mai essere messo a terra dal cliente). 5.3 Sistemi di alimentazione d emergenza Clienti BT Impianti di produzione destinati al servizio di alimentazione di emergenza (gruppi elettrogeni) possono essere adottati anche da clienti passivi per evitare interruzioni di alimentazione di carichi privilegiati al venir meno del servizio dalla rete pubblica. Per garantire la continuità assoluta, al ripristino del servizio, è ammesso il funzionamento in regime di breve parallelo (30 s per gli impianti trifase e i 10 s per quelli monofase) di tali impianti con la rete con le modalità prescritte dalla Norma CEI 0-21, anche per impianti privi di SPI. Trascorso tale tempo la condizione di parallelo deve essere interrotta. Il suddetto relè deve quindi: avviarsi al momento di inizio del funzionamento breve in parallelo; separare l impianto di produzione dalla rete alla fine del tempo di ritardo. Qualora il generatore preveda la necessità di funzionamento in parallelo alla rete superiore a 30 s ma inferiore a 30 minuti (ad esempio per prove periodiche di generatori di emergenza), deve essere prevista una protezione di interfaccia che agisca sull interruttore del generatore con le regolazioni indicate nella CEI 0-21, secondo le regolazioni indicate nella tabella seguente. Protezione Soglie di intervento Tempo di Intervento Massima tensione (59) 1,15 Vn Senza ritardo intenzionale Minima tensione (27) 0,7 Vn 0,4 s Massima frequenza (81 >) 50,5 Hz Senza ritardo intenzionale Minima frequenza (81 <) 49,5 Hz Senza ritardo intenzionale 2 In tale caso, dal punto di vista della, il generatore si comporta a tutti gli effetti come un generatore asincrono non autoeccitato.

10 Pag. 10 di 41 Per il funzionamento in isola su carichi privilegiati fa riferimento il paragrafo della CEI In particolare negli impianti di produzione destinati al servizio di riserva (emergenza) o di sicurezza, potendo il carico essere alimentato sia dalla rete pubblica, sia dall impianto di produzione, si devono prevedere apparecchi di commutazione adeguatamente interbloccati per evitare il funzionamento in parallelo con la rete del Distributore. Precisamente, deve essere installato un opportuno interblocco tra il DDG ed un qualsiasi interruttore in grado di separare la parte di impianto, costituita dal generatore ed i carichi privilegiati, dalla rete del Distributore (figura 2). Figura 2 - Sistema di produzione di energia funzionanti in isola con interblocco elettrico e meccanico oppure con interblocco elettrico ridondante Clienti MT Quando siano previsti punti di consegna con alimentazioni elettriche di media o di bassa tensione, derivate da gruppi di generazione di riserva (ad es. gruppi elettrogeni) e/o da gruppi statici di continuità, alternative a quella principale, devono essere previsti dall Utente opportuni interblocchi, tra gli organi di manovra delle reti per evitare il funzionamento in parallelo di distinti sistemi elettrici. A tale scopo devono essere installati nel punto di confine fra la parte di impianto dell Utente alimentata dal gruppo di emergenza e il rimanente impianto dell Utente due dispositivi interbloccati elettricamente e meccanicamente oppure con un doppio blocco elettrico realizzato in conformità alla CEI 0-16 (cfr. figure esemplificative). Nel caso in cui l Utente sia dotato di gruppi statici di continuità per servizi non interrompibili di un certo rilievo (trifase di potenza complessiva superiore a 30 kw), si deve evitare che tali apparecchiature possano erogare

11 Pag. 11 di 41 potenza, anche transitoriamente, verso la rete. A tal fine, deve essere previsto un dispositivo che, al passaggio di potenza verso la rete sul ramo di bypass, interrompa tale condizione anomala di funzionamento entro 15 s in modo da impedire il funzionamento del gruppo statico di continuità come utente attivo (CEI EN 62040). Qualora il generatore preveda la necessità di funzionamento in parallelo alla rete superiore a 30 s ma inferiore a 30 minuti (ad esempio, per prove periodiche a carico di generatori di emergenza), deve essere prevista una protezione di interfaccia che agisca sull interruttore del generatore con le regolazioni +10 % Un; -15 % Un. 5.4 Criteri di sicurezza durante il lavoro del personale AEVV presso impianti di terzi Il presente paragrafo contiene le prescrizioni predisposte per la tutela della salute e per la sicurezza del personale di AEVV nell ambiente in cui è ubicato l impianto del Cliente produttore durante la effettuazione dei lavori necessari per l attuazione di tutto quanto richiesto al successivo punto 9 (ad esempio in occasione degli interventi di installazione e manutenzione, verifica del gruppo di misura dell energia prodotta, e/o di sigillatura di impianti di generazione incentivati). Si premette che la presenza di personale AEVV incaricato della esecuzione di lavori in un ambiente di proprietà del Cliente produttore non è conseguenza di un rapporto Committente - Appaltatore. Ciò nonostante la tutela delle condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro del personale AEVV assumono rilevanza per le attività lavorative che questi, a qualsiasi titolo, è chiamato a svolgere presso siti del Cliente produttore. Al riguardo, si richiama l'attenzione sul fatto che la complessa gamma di situazioni che possono presentarsi nelle diverse realtà operative, non consentono di codificare a priori l'intera casistica dei comportamenti. È pertanto necessario che, da parte di tutti, durante lo svolgimento dell attività lavorativa sia tenuto un comportamento adeguato per la tutela dell incolumità personale propria e dei collaboratori. Per quanto prescritto in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene sul lavoro il Cliente produttore è tenuto a rispettare la normativa di buona tecnica e la legislazione vigente applicabile; in particolare: norma CEI 11-27; DM 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. In ottemperanza alle suddette prescrizioni sarà prevista, nel Regolamento di esercizio, una clausola che vincoli il Cliente produttore a fornire al personale AEVV, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui tale personale sarà destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. A tale scopo il Cliente produttore è tenuto a indicare il nominativo di una propria persona quale Riferimento tecnico (RIF) per la sicurezza per il proprio ambiente e per le azioni da adottare in caso di situazioni di emergenza, incidente o infortunio; tale persona assicura l assistenza nel sito, collabora alla programmazione delle attività in accordo con il personale AEVV e cura i rapporti tra tutti i Responsabili di eventuali altre Imprese presenti promuovendo il coordinamento e la cooperazione tra gli stessi. Lo stesso cliente produttore è tenuto ad indicare il nominativo di una propria persona quale Responsabile Impianto (RI) incaricato dal Cliente produttore all esecuzione della individuazione, messa in sicurezza e consegna delle installazioni elettriche su cui il personale AEVV sarà destinato ad operare. Tali persone (RIF e RI), qualora ne abbiano le caratteristiche ed i requisiti normativi, possono coincidere. Il personale AEVV, al momento del sopralluogo propedeutico all allacciamento, consegnerà al RIF una scheda (Allegato C) con la quale quest ultimo dovrà comunicare per tempo ad AEVV i rischi specifici eventualmente presenti nell ambiente nel quale il personale AEVV dovrà operare nonché le misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività di protezione.

12 Pag. 12 di 41 Tale allegato dovrà essere restituito ad AEVV debitamente compilato e in anticipo rispetto alla data convenuta per l esecuzione della prima installazione del gruppo di misura dell energia prodotta. Il personale AEVV, il giorno convenuto per la esecuzione della propria prestazione, è tenuto a richiedere l assistenza del RIF allo scopo di verificare con questi il permanere di tutte le informazioni ricevute in precedenza con la restituzione da parte del Cliente produttore della scheda di informazione inerente ai "rischi specifici" che esistono nel luogo di lavoro (Allegato C) e ad acquisire tutte le eventuali ulteriori notizie e/o procedure ritenute necessarie per la propria sicurezza (ad esempio, la necessità di predisporre o di adottare specifiche cautele antinfortunistiche). Il personale AEVV può: sottoscrivere l eventuale ulteriore documentazione inerente la sicurezza nel sito allorché gli fosse sottoposta dal RIF; programmare le attività previste, in accordo con il RIF; curare, attraverso il RIF, i rapporti con Responsabili di eventuali altre Imprese operanti in sito. La compilazione e l invio ad AEVV del modulo in allegato C, da parte del Cliente produttore, non è necessaria in occasione di interventi lavorativi del personale di AEVV successivi alla prima installazione del gruppo di misura dell energia prodotta, solo qualora il RIF non rilevi alcuna variazione dei rischi specifici presenti nell ambiente nel quale il personale AEVV sarà destinato ad operare e delle misure di prevenzione e di emergenza ivi adottate, rispetto a quanto originariamente dichiarato all atto della attivazione. In tal caso il cliente è tenuto a rendere disponibile la documentazione di cui al seguente punto 10.2 (da conservare con cura a seguito dell allacciamento) e a predisporre solamente il modulo di cui all allegato D da scambiare con il tecnico AEVV predisposto ai lavori. Il personale AEVV opererà esclusivamente sulle apparecchiature aziendali e relativi circuiti, astenendosi dall'intervenire sugli impianti elettrici del Cliente produttore 3. É escluso comunque che il personale AEVV possa condurre o gestire, anche temporaneamente, un impianto elettrico del Cliente produttore (ad esempio, non vi può eseguire manovre). Il personale AEVV, qualora riscontri situazioni particolarmente pericolose, le farà presente al RIF, prima dell'inizio del lavoro. Per contro il Responsabile Impianto (RI) del Cliente produttore provvederà ad informare il personale AEVV dell avvenuta messa in sicurezza dell impianto nel quale è destinato ad operare utilizzando l apposita modulistica (cfr. Allegato D). Ultimate le attività di propria competenza il personale AEVV, restituirà la suddetta modulistica al Responsabile Impianto per comunicare la conclusione delle attività da loro svolte; tale restituzione costituisce a tutti gli effetti il benestare alla messa in esercizio dell impianto. 3 Ad esclusione delle attività di sigillatura previste dalla del. 260/06 AEEG.

13 Pag. 13 di PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE PRESCRIZIONI PER IMPIANTI DI PRODUZIONE CONNESSI ALLA RETE AEVV Il seguente prospetto riassume le prescrizioni dell Allegato A.70 e delle norme CEI da rispettare per tutti gli impianti di produzione connessi e da connettere alle reti MT e BT di AEVV, come da prescrizioni contenute nella del. 84/12 AEEG. Casi Tensione della rete Periodo di entrata in esercizio dell impianto connesso alla rete 4 Data di invio della richiesta di connessione completa Prescrizioni da rispettare 1) MT 2) MT Dal 01/04/2012 al 30/06/2012 Dal 01/07/2012 al 31/12/2012 3) MT Dopo il 31/12/ a) BT Entro il 31/03/ b) BT 5) BT Dal 01/04/2012 al 30/06/2012 Dal 01/07/2012 al 31/12/2012 6) BT Dopo il 31/12/2012 7) MT (con potenza nominale > 50 kw) Entro il 31/03/2012 Caso 3.1) Entro il 31/12/2012 Caso 3.2) Dal 01/01/2013 al 31/03/2013 Caso 3.3) Dal 01/04/2013 al 30/09/2013 Caso 3.4) Dopo il 30/09/2013 Impianto conforme all Allegato A.70 (solo par. 5 e 8) Impianto conforme all Allegato A.70 (interamente) Impianto conforme alla Norma CEI 0-16 Edizione III, ad eccezione dei paragrafi , lettere a), b), c), d), e), f), , lettere c), d), e), , , lettere a), b), c), d), e), , e 8.10, punti 2) e 3), nonché di tutti gli Allegati ad essi relativi. Impianto conforme alla Norma CEI 0-16 Edizione III, ad eccezione dei paragrafi , lettere e), f) , lettere c), d), e), , e 8.10, punti 2) e 3), nonché di tutti gli Allegati ad essi relativi. Impianto conforme alla Norma CEI 0-16 Edizione III, ad eccezione dei paragrafi , lettere e), f) , lettere c), d), e) e 8.10, punti 2) e 3), nonché di tutti gli Allegati ad essi relativi. Impianto conforme alla Norma CEI 0-16 Edizione III, ad eccezione dei paragrafi 8.10, punti 2) e 3), nonché di tutti gli Allegati ad essi relativi. Impianto conforme all Allegato A.70 (par. 5 come derogato dall art. 4.1.d della delibera 84/2012/R/EEL taratura della protezione di frequenza 49,0-51,0 Hz) Impianto conforme all Allegato A.70 (par. 5 come derogato dall art. 4.1.d della delibera 84/2012/R/EEL taratura della protezione di frequenza 49,0-51,0 Hz) Impianto conforme all Allegato A.70 (interamente ad eccezione del par ) e norma CEI 0-21 modificata (interamente ad eccezione del par ) Impianto conforme alla norma CEI 0-21 coordinata con le integrazioni e modifiche apportate dal Foglio di Interpretazione CEI 0-21;V1 Impianto da adeguare all Allegato A.70 (solo par. 5 e 8) entro il Caso 1) Impianti connessi alla rete MT che sono entrati in esercizio fra il 01/04/2012 e il 30/06/2012 Il produttore deve allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di 4 Per data di entrata in esercizio di un impianto di produzione si intende la data di attivazione come definita nel Testo Integrato per le Connessioni Attiva (TICA). Nel caso di impianti di produzione per i quali, all atto della richiesta di connessione, è stata prevista la suddivisione in lotti o sezioni con diverse date di entrata in esercizio, le prescrizioni della tabella si applicano differentemente per le singole sezioni in relazione alla data di entrata in esercizio delle stesse.

14 Pag. 14 di 41 interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI consentono il corretto funzionamento dell impianto entro le finestre di frequenza definite dall Allegato A70. Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A.70, par. 5 e Requisiti tecnici Le soglie di frequenza e tensione del sistema di protezione di interfaccia devono essere impostate ai seguenti valori. Protezione Soglia di intervento Tempo di intervento Tempo di apertura DDI Massima tensione (59.S1) 1,10 Vn Cfr. E.3.2 CEI 0-16 Variabile in funzione valore iniziale e finale di tensione, al max 603 s Massima tensione (59.S1) 1,20 Vn 0,60 s Minima tensione (59.S1) 0,85 Vn 1,50 s Minima tensione (27.S1) 0,3 Vn 0,20 s Massima frequenza (81>.S1)* (+) 50,2 Hz 0,15 s Minima frequenza (81<.S1)* (+) 49,8 Hz 0,15 s Massima frequenza (81>.S2) (+) 51,5 Hz 1,0 s Minima frequenza (81>.S2) (+) 47,5 Hz 4,0 s Massima tensione residua (59 V0) 5 % Vrn (oo) 25 s Massima tensione sequenza inversa (59 Vi) 15% Vn/En (o) start time 60 ms Minima tensione sequenza diretta (27 Vd) 70% Vn/En (o) start time 60 ms * Soglia abilitata solo in presenza di avviamento di una qualsiasi delle funzioni 59Vi, 59V0, 27Vi. Il tempo totale di apertura del DDI si ottiene dalla Colonna precedente aggiungendo, al Massimo, 70 ms per apparecchiature MT e 100 ms per apparecchiature BT (+) Per valori di tensione al di sotto di 0,2 Vn, la protezione di massima/minima frequenza si deve inibire (non deve emettere alcun comando). (o) Regolazione espressa in % della tensione nominale concatenata o di fase a seconda del metodo di calcolo utilizzato nel SPI. (oo) Regolazione espressa in % della tensione residua nominale Vrn misurata ai capi del triangolo aperto o calcolata all interno del relé. Lo schema logico di funzionamento di principio dello sblocco voltmetrico è illustrato nella figura 3 dell Allegato A.70. Prima dell attivazione dell impianto di produzione, il produttore deve sottoscrivere il regolamento di esercizio AEVV che contiene i requisiti sopra descritti. 6.2 Caso 2) Impianti connessi alla rete MT entrati in servizio fra il 01/07/2012 e il 31/12/2012 Il produttore deve allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI consentono il corretto funzionamento dell impianto secondo i requisiti previsti dall Allegato A70 e dalla norma CEI 0-16 modificata. Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A Requisiti tecnici Le soglie di frequenza e tensione del sistema di protezione di interfaccia devono essere impostate ai seguenti valori.

15 Pag. 15 di 41 Protezione Soglia di intervento Tempo di intervento Tempo di apertura DDI Massima tensione (59.S1) 1,10 Vn Cfr. E.3.2 CEI 0-16 Variabile in funzione valore iniziale e finale di tensione, al max 603 s Massima tensione (59.S1) 1,20 Vn 0,60 s Minima tensione (59.S1) 0,85 Vn 1,50 s Minima tensione (27.S1) 0,3 Vn 0,20 s Massima frequenza (81>.S1)* (+) 50,2 Hz 0,15 s Minima frequenza (81<.S1)* (+) 49,8 Hz 0,15 s Massima frequenza (81>.S2) (+) 51,5 Hz 1,0 s Minima frequenza (81>.S2) (+) 47,5 Hz 4,0 s Massima tensione residua (59 V0) 5 % Vrn (oo) 25 s Massima tensione sequenza inversa (59 Vi) 15% Vn/En (o) start time 60 ms Minima tensione sequenza diretta (27 Vd) 70% Vn/En (o) start time 60 ms * Soglia abilitata solo in presenza di avviamento di una qualsiasi delle funzioni 59Vi, 59V0, 27Vi. Il tempo totale di apertura del DDI si ottiene dalla Colonna precedente aggiungendo, al Massimo, 70 ms per apparecchiature MT e 100 ms per apparecchiature BT (+) Per valori di tensione al di sotto di 0,2 Vn, la protezione di massima/minima frequenza si deve inibire (non deve emettere alcun comando). (o) Regolazione espressa in % della tensione nominale concatenata o di fase a seconda del metodo di calcolo utilizzato nel SPI. (oo) Regolazione espressa in % della tensione residua nominale Vrn misurata ai capi del triangolo aperto o calcolata all interno del relé. Lo schema logico di funzionamento di principio dello sblocco voltmetrico è illustrato nella figura 3 dell Allegato A.70. Il regolamento di esercizio è contenuto nell allegato A.2 del presente documento. 6.3 Caso 3.1 Impianti MT per i quali la data di invio della richiesta di connessione completa è precedente al 01/01/2013 Il produttore deve allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI consentono il corretto funzionamento dell impianto secondo i requisiti previsti dall Allegato A70 e dalla norma CEI 0-16 modificata. Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A Requisiti tecnici Le soglie di frequenza e tensione del sistema di protezione di interfaccia devono essere impostate ai seguenti valori. Protezione Soglia di intervento Tempo di intervento Tempo di apertura DDI Massima tensione (59.S1) 1,10 Vn Cfr. E.3.2 CEI 0-16 Variabile in funzione valore iniziale e finale di tensione, al max 603 s Massima tensione (59.S1) 1,20 Vn 0,60 s Minima tensione (59.S1) 0,85 Vn 1,50 s Minima tensione (27.S1) 0,3 Vn 0,20 s Massima frequenza (81>.S1)* (+) 50,2 Hz 0,15 s Minima frequenza (81<.S1)* (+) 49,8 Hz 0,15 s Massima frequenza (81>.S2) (+) 51,5 Hz 1,0 s Minima frequenza (81>.S2) (+) 47,5 Hz 4,0 s Massima tensione residua (59 V0) 5 % Vrn (oo) 25 s Il tempo totale di apertura del DDI si ottiene dalla Colonna precedente aggiungendo, al Massimo, 70 ms per apparecchiature MT e 100 ms per apparecchiature BT

16 Pag. 16 di 41 Protezione Soglia di intervento Tempo di intervento Tempo di apertura DDI Massima tensione sequenza inversa (59 Vi) 15% Vn/En (o) start time 60 ms Minima tensione sequenza diretta (27 Vd) 70% Vn/En (o) start time 60 ms * Soglia abilitata solo in presenza di avviamento di una qualsiasi delle funzioni 59Vi, 59V0, 27Vi. (+) Per valori di tensione al di sotto di 0,2 Vn, la protezione di massima/minima frequenza si deve inibire (non deve emettere alcun comando). (o) Regolazione espressa in % della tensione nominale concatenata o di fase a seconda del metodo di calcolo utilizzato nel SPI. (oo) Regolazione espressa in % della tensione residua nominale Vrn misurata ai capi del triangolo aperto o calcolata all interno del relé. Lo schema logico di funzionamento di principio dello sblocco voltmetrico è illustrato nella figura 3 dell Allegato A.70. Il regolamento di esercizio è contenuto nell allegato A.2 del presente documento. Qualora l impianto di produzione abbia una potenza complessiva dei gruppi di produzione inferiore o uguale a 30 kw e non superiore al 30% della potenza disponibile per la connessione, si applicano le prescrizioni della Norma CEI Caso 3.2 Impianti MT per i quali la data di invio della richiesta di connessione completa è compresa nel periodo 01/01/ /03/2013 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter ovvero delle macchine rotanti e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante le prescrizioni richieste al comma 4.1 lettera c) della delibera 84/2012/R/eel così come modificata dalla delibera 562/2012/E/eel. In luogo delle dichiarazioni sostitutive sono ammesse le dichiarazioni di conformità, rilasciate dagli enti accreditati, attestanti che i componenti installati sull impianto sono conformi alla Norma CEI 0-16 Edizione III. Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A Requisiti tecnici Le soglie di frequenza e tensione del sistema di protezione di interfaccia devono essere impostate ai seguenti valori. Protezione Soglia di intervento Tempo di intervento Tempo di apertura DDI Massima tensione (59.S1) 1,10 Vn Cfr. E.3.2 CEI 0-16 Variabile in funzione valore iniziale e finale di tensione, al max 603 s Massima tensione (59.S1) 1,20 Vn 0,60 s Minima tensione (59.S1) 0,85 Vn 1,50 s Minima tensione (27.S1) 0,3 Vn 0,20 s Massima frequenza (81>.S1)* (+) 50,2 Hz 0,15 s Minima frequenza (81<.S1)* (+) 49,8 Hz 0,15 s Massima frequenza (81>.S2) (+) 51,5 Hz 1,0 s Minima frequenza (81>.S2) (+) 47,5 Hz 4,0 s Massima tensione residua (59 V0) 5 % Vrn (oo) 25 s Massima tensione sequenza inversa (59 Vi) 15% Vn/En (o) start time 60 ms Minima tensione sequenza diretta (27 Vd) 70% Vn/En (o) start time 60 ms * Soglia abilitata solo in presenza di avviamento di una qualsiasi delle funzioni 59Vi, 59V0, 27Vi. Il tempo totale di apertura del DDI si ottiene dalla Colonna precedente aggiungendo, al Massimo, 70 ms per apparecchiature MT e 100 ms per apparecchiature BT (+) Per valori di tensione al di sotto di 0,2 Vn, la protezione di massima/minima frequenza si deve inibire (non deve emettere alcun comando). (o) Regolazione espressa in % della tensione nominale concatenata o di fase a seconda del metodo di calcolo utilizzato nel SPI. (oo) Regolazione espressa in % della tensione residua nominale Vrn misurata ai capi del triangolo aperto o calcolata all interno del relé.

17 Pag. 17 di 41 Lo schema logico di funzionamento di principio dello sblocco voltmetrico è illustrato nella figura 3 dell Allegato A.70. Il regolamento di esercizio è contenuto nell allegato A.2 del presente documento. Qualora l impianto di produzione abbia una potenza complessiva dei gruppi di produzione inferiore o uguale a 30 kw e non superiore al 30% della potenza disponibile per la connessione, si applicano le prescrizioni della Norma CEI Caso 3.3 Impianti MT per i quali la data di invio della richiesta di connessione completa è compresa nel periodo 01/04/ /09/2013 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter ovvero delle macchine rotanti e la dichiarazione di conformità, rilasciata dagli enti accreditati, attestante che il sistema di protezione di interfaccia è conforme alla Norma CEI 0-16 Edizione III. In luogo delle dichiarazioni sostitutive sono ammesse le dichiarazioni di conformità, rilasciate dagli enti accreditati, attestanti che gli inverter ovvero le macchine rotanti sono conformi alla Norma CEI 0-16 Edizione III. Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A.70. Qualora l impianto di produzione abbia una potenza complessiva dei gruppi di produzione inferiore o uguale a 30 kw e non superiore al 30% della potenza disponibile per la connessione, si applicano le prescrizioni della Norma CEI Caso 3.4 Impianti MT per i quali la data di invio della richiesta di connessione completa è successiva al 01/09/2013 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio la dichiarazione di conformità rilasciata dagli enti accreditati attestante che i componenti installati sono conformi alla Norma CEI 0-16 Edizione III. Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un responsabile tecnico di impresa installatrice abilitata o da un professionista iscritto all albo professionale secondo le rispettive competenze, attestante che l impianto e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle Norme CEI vigenti. Qualora l impianto di produzione abbia una potenza complessiva dei gruppi di produzione inferiore o uguale a 30 kw e non superiore al 30% della potenza disponibile per la connessione, si applicano le prescrizioni della Norma CEI Caso 4.a Impianti BT entrati in servizio entro il 31/03/2012 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI consentono il corretto funzionamento dell impianto entro le finestre di frequenza definite dall Allegato A70 paragrafo 5, come derogato dall articolo 4.1.d della del. 84/2012/R/EEL. Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A.70.

18 Pag. 18 di Requisiti tecnici Le soglie di frequenza del sistema di protezione di interfaccia dovranno essere impostate ai seguenti valori. Protezione Soglie di intervento (1) Tempo di Intervento (2) f> (81>) 51 Hz Unipolare 0,1 s f< (81<) 49 Hz Unipolare 0,1 s (1) Eventuali relè di massima e minima frequenza diversi da quelli propri del SPI (ci si riferisce tipicamente a quelli integrati nell inverter) dovranno essere regolati in modo coerente con quanto sopra con finestre di intervento più ampie o al limite uguali a quelle riportate in tabella. (2) Comprensivo di tempo di ritardo intenzionale e di tempo di apertura interruttore. 6.8 Caso 4.b Impianti BT entrati in servizio dal 01/04/2012 al 30/06/2012 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI consentono il corretto funzionamento dell impianto entro le finestre di frequenza definite dall Allegato A70 paragrafo 5, come derogato dall articolo 4.1.d della del. 84/2012/R/EEL. Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A Caso 5 Impianti BT entrati in servizio dal 01/07/2012 al 31/12/2012 Il produttore dovrà allegare al regolamento di esercizio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/00 rilasciata dai costruttori degli inverter e dei sistemi di protezione di interfaccia attestante che sia l inverter che il SPI siano conformi ai paragrafi 5, 7 e 8 dell Allegato A70 e della norma CEI 0-21 modificata, ad esclusione della regolazione di tensione di cui al paragrafo dell allegato A.70 e della Norma CEI Per i facsimili di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà fare riferimento agli allegati E (dichiarazione di conformità inverter) e F (dichiarazione di conformità SPI). Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un soggetto in possesso dei requisiti di cui all art del TIQE che attesti che l impianto di produzione e il sistema di protezione di interfaccia sono realizzati in conformità alle norme CEI e all allegato A.70. A tal fine è considerata valida la dichiarazione contenuta ai fini della sottoscrizione del regolamento di esercizio (allegato A.1 al presente documento) Caso 6 Impianti BT entrati in servizio a partire dal 01/01/2013 Il produttore deve allegare al regolamento di esercizio la dichiarazione di conformità delle apparecchiature, redatta ai sensi dell Allegato C della Norma CEI 0-21 coordinata con le integrazioni e modifiche apportate dal Foglio di Interpretazione CEI 0-21;V1. La dichiarazione di conformità deve essere emessa a cura e responsabilità del costruttore, nella forma di autocertificazione da parte del Costruttore medesimo, redatta ai sensi dell articolo 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 che attestano la conformità interfaccia delle apparecchiature alla norma CEI 0-21.

19 Pag. 19 di 41 Il produttore deve, inoltre, allegare anche una dichiarazione redatta da un responsabile tecnico di impresa installatrice abilitata o da un professionista iscritto all albo professionale secondo le rispettive competenze, attestante che l impianto e il sistema di protezione di interfaccia sono stati realizzati in conformità alle Norme CEI vigenti. I requisiti tecnici degli impianti di produzione sono definiti dalla norma CEI 0-21 coordinata con le integrazioni e modifiche apportate dal Foglio di Interpretazione CEI 0-21;V1. Per il regolamento di esercizio si faccia riferimento all allegato A.1 al presente documento Requisiti tecnici Le soglie di frequenza del sistema di protezione di interfaccia dovranno essere impostate ai seguenti valori. Protezione Soglie di intervento Tempo di Intervento Massima tensione (59.s1, misurata a media mobile su 10 min, in accordo a CEI EN ) 1,10 Vn 3 s Massima tensione (59.S2) 1,15 Vn 0,2 s Minima tensione (27.S1) (**) 0,85 Vn 0,4 s Minima tensione (27.S2) (***) 0,4 Vn 0,2 s Massima frequenza (81 >.S1) (*) 50,5 Hz 0,1 s Minima frequenza (81 <.S1) (*) 49,5 Hz 0,1 s Massima frequenza (81 >.S2) (*) 51,5 Hz 0,1 s oppure 1 s Minima frequenza (81 <.S2) (*) 47,5 Hz 0,1 s oppure 4 s * Soglia abilitata solo con segnale esterno al valore alto e con comando locale alto. ** Nel caso di generatori tradizionali, il valore indicato per il tempo di intervento deve essere adottato quando la potenza complessiva è superiore a 6 kw, mentre per potenze inferiori, può essere facoltativamente utilizzato un tempo di intervento senza ritardo intenzionale. *** Soglia obbligatoria per i soli generatori statici con potenza complessiva installata superiore a 6 kw. Per valori al di sotto di 0,2 Vn, la protezione di massima/minima frequenza si deve inibire. Cfr. CEI ENERGIA REATTIVA E FATTORE DI POTENZA Il cliente produttore deve scambiare energia reattiva con la rete entro i limiti prescritti dalla legislazione e dalla normativa vigente (CEI 0-21, CEI 0-16 e allegato A.70 di Terna). Per quanto riguarda i requisiti tecnici e i valori di fattore di potenza da mantenere fanno riferimento le specifiche contenute nei regolamenti di esercizio, allegati A.1 e A.2 al presente documento. Resta valido che, qualora i quantitativi di energia reattiva induttiva corrispondenti anche a immissioni di energia attiva (in fascia F1 e F2), che eccedano numericamente le soglie del 50% e del 75% delle corrispondenti immissioni di energia attiva, verranno applicati, a titolo di penale, i corrispettivi identificati dal testo integrato del trasporto TIT (all. A alla del. 199/11) previsti dall AEEG e dalle tabelle allegate, in caso di mancato rispetto del fattore di potenza in funzione del livello di tensione. Nei periodi in cui i generatori sono inattivi, gli impianti del cliente produttore devono comportarsi come impianti passivi per i quali vale la regola generale relativa all assorbimento di energia reattiva induttiva da parte dei clienti ed il divieto di immettere energia reattiva induttiva in rete. In casi particolari, su richiesta della AEVV, per motivate esigenze di esercizio e di regolazione della tensione, il cliente produttore ed AEVV possono concordare un piano di scambio di potenza reattiva diverso compatibile con le caratteristiche dei generatori presenti nell impianto. I tecnici AEVV dovranno comunicare al cliente produttore ed ai responsabili della gestione degli aspetti commerciali, le nuove caratteristiche del fattore di potenza dell energia consegnata; tali caratteristiche dovranno essere riportate dal cliente nel Regolamento di Esercizio (allegati A.1 e A.2).

20 Pag. 20 di 41 Per quanto concerne la produzione di energia reattiva dei dispositivi di conversione statica, le prescrizioni funzionali e le relative prove sono riportate nell allegato ADD. 7.1 Produttori BT (CEI 0-21) Il funzionamento in parallelo alla rete BT del Distributore è consentito agli impianti di produzione, trifase e/o monofase, realizzati con una o più delle seguenti tipologie. a) Macchina rotante asincrona non autoeccitata fino a 6 kw, macchina rotante sincrona fino a 6 kw, purché funzionino con fattore di potenza istantaneo non inferiore a cosφ = 0,9 in assorbimento di reattivo; b) Macchina rotante sincrona di potenza superiore a 6 kw, purché in grado di funzionare con fattore di potenza istantaneo regolabile compreso tra cosφ = 0,98 in assorbimento di reattivo e cosφ = 0,9 in erogazione di reattivo. c) Macchina rotante asincrona non autoeccitata di potenza superiore a 6 kw, purché in grado di funzionare con fattore di potenza istantaneo compreso tra cosφ = 0,95 in assorbimento di reattivo e cosφ = 0,95 in erogazione di reattivo. d) Inverter in impianti di potenza complessiva fino a 3 kw, purché in grado di funzionare con fattore di potenza istantaneo compreso tra cosφ = 0,98 in assorbimento di reattivo e cosφ = 0,98 in erogazione di reattivo. e) Inverter in impianti di potenza complessiva superiore a 3 kw e fino a 6 kw, purché in grado di funzionare con fattore di potenza istantaneo regolabile compreso tra cosφ = 0,95 in assorbimento di reattivo e cosφ = 0,95 in erogazione di reattivo. f) Inverter in impianto di potenza complessiva superiore a 6 kw, purché in grado di funzionare con fattore di potenza istantaneo regolabile compreso tra cosφ = 0,90 in assorbimento di reattivo e cosφ = 0,90 in erogazione di reattivo. 8. QUALITA DELL ENERGIA PRODOTTA Gli impianti di produzione possono essere fonte di possibile disturbo per gli altri clienti e compromettere il regolare funzionamento delle apparecchiature elettriche collegate alla rete BT; è quindi necessario che vengano rispettati i limiti previsti dalle norme per le fluttuazioni di tensione e, nel caso di impianti collegati alla rete mediante dispositivi di conversione statica, siano soddisfatte alcune prescrizioni riguardanti contenuto armonico e componente continua dell energia prodotta. Relativamente alle componenti armoniche della corrente immessa nella rete pubblica, i convertitori devono soddisfare le prescrizioni CEI EN o CEI EN in base alla potenza dell impianto. Per quanto riguarda le fluttuazioni di tensione ed i flicker, l impianto di produzione deve soddisfare la CEI EN o CEI EN in base alla potenza dell impianto. Gli impianti di produzione indirettamente connessi devono prevedere un sistema per limitare, a regime, l immissione in rete di correnti con componenti continue superiori allo 0,5 % della corrente nominale. Il rispetto del suddetto requisito può essere realizzato con: un trasformatore operante alla frequenza di rete, oppure una funzione di protezione sensibile alla componente continua della corrente immessa in rete. La funzione di protezione deve intervenire sul DDG separando l inverter dalla rete: in 200 ms se la componente continua supera 1 A; in 1 s se la componente continua supera lo 0,5% della corrente nominale dell inverter.

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