BILANCIO 2012 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOCIETA COOPERATIVA A R.L.

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3 BILANCIO 2012 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOCIETA COOPERATIVA A R.L. ISCRIZIONE ALBO COOPERATIVE A MUTUALITÀ PREVALENTE n. A ISCRIZIONE ELENCO GENERALE ART. 106 AL N REA N E CODICE FISCALE E REGISTRO IMPRESE N SEDE SOCIALE: VIA FRANCESCO CRISPI N PALERMO CAPITALE SOCIALE AL 31/12/2011 EURO UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP. A.R.L Confidi aderente a FEDART Fidi Iscritto al n Albo Intermediari Finanziari ex art.107 d.lgs 385/1993

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5 Relazione sulla gestione 07 Bilancio Nota integrativa 49 Relazione del collegio sindacale 103 Allegati: - Relazione della società di revisione 107

6 CARICHE SOCIALI Consiglio di Amministrazione PRESIDENTE Pietro Speranza VICE PRESIDENTE Vincenzo Di Cataldo COMPONENTI Eligio Asta Salvatore Bonura Giuseppe Calanni Rindina Giovanni Casamento Antonino Cirmi Paolo Cugnata Mario Filippello Michele Paruzzo Domenico Randisi Collegio Sindacale PRESIDENTE Carmelo Polara COMPONENTI Francesca Graziano Sebastiana Pagliaro Direzione DIRETTORE Giovanni Scollo VICE DIRETTORE Nunzia Pina La Rosa Revisore Contabile Ria Grant Thornton

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9 RELAZIONE SULLA GESTIONE

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11 Signori Soci viene sottoposto alla Vostra attenzione ed approvazione il Bilancio al 31 dicembre 2012 redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. La congiuntura economica continua a perdurare e nel corso del 2012 si è manifestata con gravi effetti nei confronti del mondo imprenditoriale, provocando un irrigidimento da parte del sistema bancario con relativa restrizione del credito nei confronti delle micro, piccole e medie imprese. Nel presente contesto economico, l Unifidi Imprese Sicilia ha continuato a perseguire la propria mission e vision fornendo un sostegno continuo alle proprie imprese associate mediante una struttura organizzativa fortemente radicata nell intero territorio regionale e con l utilizzo di risorse altamente specialistiche nell ambito della consulenza finanziaria, economica e patrimoniale. L Unifidi Imprese Sicilia, come l intero sistema Confidi, deve costantemente verificare la propria adeguatezza economica, finanziaria, patrimoniale e nonché di mercato per far sì di trovare quel giusto connubio tra la mutualità e l efficienza. Il bilancio 2012 che il Consiglio di Amministrazione sottopone all Assemblea risente sia della forte crisi finanziaria e strutturale che ha colpito il nostro Paese e soprattutto la nostra Regione e che ancora ci coinvolge, sia degli elevati costi di gestione che il nostro Confidi ha continuato a sostenere nell esercizio 2012 per dotare la struttura organizzativa di tutti gli elementi necessari nel rispetto delle istruzioni di vigilanza per gli Intermediari Finanziari Vigilati emanate da Banca d Italia. Tutto ciò non è stato controbilanciato da auspicati interventi pubblici a sostegno dell azione dei Confidi. Inoltre il Management ha avviato una attività di analisi dei costi interni per definire un immediato processo di contenimento delle spese amministrative comprensive di quelle del personale e di struttura. Con riferimento ai risultati ed alle strategie competitive adottate dalla società si segnala che nonostante l adozione del nuovo commissionale, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto di una serie di fattori negativi che stanno caratterizzando il mondo dei Confidi vigilati. Tra i diversi fattori si segnala l immobilismo del sistema bancario che ha portato al fenomeno del creditcrunch, l assenza di una netta distinzione tra le garanzie rilasciate dai Confidi vigilati rispetto ai Confidi minori, l assenza di interventi pubblici destinati alla patrimonializzazione unitamente ad un collegamento sinergico non sempre ottimale con la rete commerciale, hanno indotto il Consiglio di Amministrazione a riconsiderare attentamente la struttura organizzativa vigente e a deliberare un nuovo assetto che prevede una strategia maggiormente vocata all aspetto commerciale attraverso la riduzione dei livelli gerarchici deliberativi ad alla valorizzazione del ruolo della stessa CNA. Prima di passare alla disamina dell andamento e del risultato della gestione, si pongono alla vostra attenzione i seguenti dati rilevabili dai bilanci degli ultimi due esercizi: 11

12 Anno Garanzie in essere (*) Patrimonio Fondi Rischi su garanzie complessive (**) Commissioni di Garanzia Risultato Netto * importo delle Garanzie al 2012 comprende il totale delle garanzie rilevate a valere al 31/12/2012 il quale è maggiore rispetto a quello segnalato a Banca d Italia pari ad così come riportato in Nota Integrativa, Parte A.1, Sezione 3. ** importo comprensivo dei risconti passivi sulle commissioni di garanzia e dei depositi cauzionali. Si precisa che nella Relazione sulla Gestione al 31/12/2011 non includeva i Fondi Rischi specifici su sofferenze. 12 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

13 Premessa: Andamento Economia Nazionale e Regionale Lo sfavorevole quadro congiunturale si riflette sia in una debole domanda di credito da parte di imprese e famiglie, sia in tensioni sull offerta connesse con il deterioramento della qualità del credito e le percezioni di rischio da parte degli intermediari. Resta ancora ampio il divario tra il costo del credito in Italia e quello medio dell area dell euro. Tra la fine di agosto e la fine di novembre la consistenza dei depositi di residenti presso le banche italiane è aumentata di circa 9 miliardi di euro. La crescita sui dodici mesi è salita al 6,8 per cento in novembre (dal 4,2 in agosto); l accelerazione ha riflesso la dinamica dei depositi detenuti dalle società non finanziarie e dalle famiglie. Con l attenuarsi delle tensioni sul debito sovrano, le condizioni di accesso ai mercati all ingrosso per le banche italiane hanno iniziato a stabilizzarsi. I prestiti bancari al settore privato non finanziario hanno continuato a ridursi; nei tre mesi terminanti in novembre sono diminuiti del 2,6 per cento. La flessione ha riguardato soprattutto i prestiti alle imprese (-4,0 per cento, contro il -0,8 di quelli alle famiglie). L andamento del credito risente della debolezza, sia pure in attenuazione, della domanda da parte di imprese e famiglie legata alla congiuntura economica sfavorevole e al peggioramento del mercato immobiliare e di condizioni di offerta ancora tese. Le informazioni qualitative desunte dalle risposte degli intermediari italiani all indagine trimestrale sul credito bancario (Bank Lending Survey) dello scorso ottobre indicano che nel terzo trimestre del 2012 i criteri di offerta di prestiti alle imprese sono divenuti lievemente più restrittivi, riflettendo un aumento del rischio percepito connesso con il deterioramento delle prospettive dell attività economica in generale e di particolari settori. La flessione del costo del credito alle imprese registrata nella prima parte dell anno si è interrotta nell estate: tra la fine di agosto e quella di novembre il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese è lievemente risalito, al 3,6 per cento. L aumento ha riguardato soprattutto i tassi applicati ai finanziamenti di ammontare superiore a un milione di euro. Le indicazioni fornite dalle banche nell ambito dell indagine trimestrale sul credito bancario suggeriscono che tale rialzo è connesso con il peggioramento della qualità del credito e con le più forti preoccupazioni sulla rischiosità dei prenditori. Nel terzo trimestre del 2012 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti (al netto dei fattori stagionali e in ragione d anno) è salito al 2,2 per cento. Il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti alle famiglie resta relativamente basso, all 1,4 per cento, come alla fine dello scorso anno. Quello dei prestiti alle imprese ha raggiunto il 3,3 per cento e dovrebbe toccare un picco a metà del 2013, per poi diminuire (cfr. Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 4, 2012). Il deterioramento della qualità dei prestiti continua a pesare sui conti economici: le rettifiche di valore su crediti sono cresciute del 26 per cento. Il rafforzamento patrimoniale è continuato nel terzo trimestre del Alla fine di settembre il core tier 1 ratio dei primi cinque gruppi ha raggiunto, in media, il 10,8 per cento; i coefficienti relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si sono attestati, rispettivamente, all 11,5 e al 14,3 per cento. La leva finanziaria, misurata dal rapporto tra 13

14 il totale delle attività di bilancio e il patrimonio di base, continua a rimanere significativamente inferiore a quella osservata in media per un campione di grandi banche europee (19 a fronte di 27) 2. Il Sistema Bancario Siciliano Il rallentamento dei prestiti bancari alla clientela residente in regione, già in atto alla fine del 2011, è proseguito nei primi mesi del 2012; a partire dal mese di maggio il tasso di variazione su base annua è divenuto negativo. Nei dodici mesi terminanti a giugno i prestiti, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, sono diminuiti dell 1,2 per cento (erano cresciuti del 3,0 per cento nel 2011). La contrazione, sulla quale ha inciso anche l aumento delle posizioni classificate tra i crediti in sofferenza, ha interessato tutti i principali settori dell economia, ed è stata più marcata per le imprese, soprattutto quelle di minore dimensione (-3,5 per cento). Nei mesi estivi la contrazione del credito si è accentuata anche per le famiglie. I prestiti erogati al settore produttivo dalle banche e dalle società finanziarie si sono ridotti del 2,5 per cento (a dicembre del 2011 erano risultati in aumento dell 1,9 per cento). La contrazione ha riguardato sia i prestiti finalizzati all attività di investimento (mutui e altri finanziamenti a scadenza), sia le altre principali forme tecniche. Per le imprese delle costruzioni la contrazione è stata del 6,8 per cento, ancora più marcata di quella osservata nel 2011; i prestiti al settore manifatturiero e a quello dei servizi, che nel 2011 avevano rallentato, si sono ridotti rispettivamente del 2,2 e del 3,5 per cento. Tra le altre attività, i crediti al comparto energetico sono cresciuti del 10,2 per cento (22,1 per cento nel 2011). In base alle informazioni tratte dalla RBLS, si è confermata la debolezza della domanda di credito da parte delle imprese di tutti i principali comparti produttivi. Nel complesso il fabbisogno finanziario per investimenti fissi ha continuato a ridursi, mentre è cresciuta la domanda di credito finalizzato al consolidamento e alla ristrutturazione dei debiti. Dal lato dell offerta, gli intermediari hanno continuato ad adottare un orientamento restrittivo nell erogazione del credito, soprattutto nei confronti delle imprese delle costruzioni. Tra dicembre del 2011 e giugno del 2012 il tasso medio applicato sui finanziamenti a breve termine è passato dal 7,7 all 8,3 per cento; l aumento si è concentrato nei primi mesi dell anno; successivamente la dinamica crescente ha perso vigore. Il peggioramento della congiuntura si è riflesso sulla qualità del credito in regione: nella media dei quattro trimestri terminanti a giugno il flusso di nuove sofferenze in rapporto agli impieghi di inizio periodo (tasso di decadimento) è salito al 2,8 per cento, dal 2,6 del L incremento si è concentrato nel settore produttivo; per le famiglie il tasso di decadimento si è mantenuto sostanzialmente invariato rispetto alla fine dell anno precedente (1,7 per cento). A livello territoriale l indicatore è risultato superiore alla media regionale nelle province di Trapani, Agrigento e Messina. Per le imprese il tasso di decadimento è cresciuto di quattro decimi di punto percentuale (3,9 dal 3,5 per cento); la rischiosità è rimasta più elevata per le imprese di minore dimensione (4,4 per cento). Il peggioramento ha interessato le imprese delle costruzioni e quelle dei servizi, in particolare gli esercizi commerciali. Nell industria manifatturiera il tasso di decadimento, pur in diminuzione, si è confermato superiore 2 Cfr. Banca d Italia, Bollettino Economico, Gennaio UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

15 a quello dei principali comparti produttivi. Anche la quota dei finanziamenti concessi ad aziende in temporanea difficoltà (esposizioni incagliate e ristrutturate) ha continuato a crescere in modo deciso (9,7 dall 8,5 per cento di dicembre 2011). L incidenza di tutti i crediti deteriorati (sofferenze, incagli, prestiti scaduti e ristrutturati) sul totale degli impieghi complessivamente erogati al sistema produttivo era pari a giugno al 35,0 per cento (32,6 a dicembre del 2011) Nei prossimi mesi la qualità del credito alle imprese potrebbe ulteriormente peggiorare. Gli indicatori basati sulle transizioni dei prestiti tra le diverse classi di anomalia nei rimborsi mostrano una prevalenza dei passaggi verso le classi di maggior rischio: a giugno il saldo tra la quota dei prestiti la cui qualità è migliorata nei dodici mesi precedenti e quelli che hanno registrato nello stesso periodo un peggioramento è stato pari a -8,1 punti percentuali (-6,8 alla fine del 2011) 3. aspetti qualitativi Struttura Organizzativa Interna Nel corso dell anno 2012 ed antecedentemente all approvazione del Piano Industriale , il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il Progetto di Ridefinizione Assetto Organizzativo, documento quest ultimo adottato con l obiettivo di ridefinire la strategia interna del Confidi dal punto di vista strettamente organizzativo rivisitando l intera struttura coinvolta nel processo del rilascio della garanzia a favore delle micro piccole e medie imprese associate. Il Progetto troverà piena attuazione nei primissimi mesi dell anno Dal documento si evince l adozione di un nuovo organigramma e regolamento interno che tende ad una maggiore dinamicità della struttura con una più spiccata vocazione commerciale ed una migliore allocazione delle risorse umane; inoltre si evidenzia la rivisitazione di tutte le procedure che regolano il funzionamento societario al fine di garantire una semplificazione della gestione per tendere ad una ottimizzazione della filiera della garanzia. Il nuovo organigramma evidenzia delle novità in tema di riassetto del processo di rilascio della garanzia, con l implementazione di una nuova area credito, oltre le due già esistenti. Sotto il profilo della rete distributiva diretta si denota il passaggio da nove filiali provinciali a otto con relativo accorpamento della filiale di Caltanissetta nella Filiale di Enna. Il predetto organigramma è delineato in funzione al nuovo sistema di deleghe per il rilascio della garanzia deliberato dal Consiglio di Amministrazione che definisce i seguenti poteri di firma per il rilascio della garanzia per scaglioni di importi: ORGANO DELIBERANTE IMPORTO DI GARANZIA RESPONSABILE AREA CREDITI MINORE O UGUALE AD DIREZIONE GENERALE MINORE O UGUALE AD CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE MAGGIORE AD Dal predetto schema, nell ottica di avere una netta separazione tra l aspetto commerciale e l aspetto di valutazione del merito creditizio con un presidio del rischio demandato a strutture centralizzate ed asettiche rispetto alle azioni di sviluppo, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la revoca dei poteri di delibera ai Responsabili di Filiale, demandando le pratiche precedentemente di loro autonomia alle tre aree credito presenti a Ragusa, Catania e Palermo. 3 Cfr. Banca d Italia, Economie Regionali, Sicilia, novembre

16 Nuovo Organigramma Societario Risorse Umane e Formazione Per quanto attiene alle Risorse Umane, la pianta organica aziendale, al 31 dicembre 2012, si compone di numero 39 unità di cui n. 3 a tempo parziale, oltre a n.1 contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Le predette risorse sono ripartite nelle varie sedi presenti nei nove territori provinciali, come dal prospetto di seguito descritto: 16 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

17 SEDE OPERATIVA DIREZIONE GENERALE 18 FILIALE DI AGRIGENTO 3 FILIALE DI CALTANISSETTA 2 FILIALE DI CATANIA 3 FILIALE DI ENNA 1 FILIALE DI MESSINA 2 FILIALE DI PALERMO 2 FILIALE DI RAGUSA 4 FILIALE DI SIRACUSA 3 FILIALE DI TRAPANI 2 NR. RISORSE Le risorse umane, facenti tutte capo e riferimento al Direttore Generale, sono organizzate centralmente presso la Sede Amministrativa con la Direzione Generale e le Aree di Staff che prevedono l Area Affari Generali, l Area Controlli, l Area Commerciale e Formazione, l Area Fidi e l Area Amministrazione e Finanza, e territorialmente con le Filiali Provinciali. Inoltre, alla rete diretta del Confidi fanno riferimento e collaborano anche le associazioni provinciali della CNA dislocate su tutto il territorio Siciliano. Nel corso del 2012 con riferimento alla formazione sono stati organizzati dei corsi specifici suddivisi per ruoli e competenze. Infatti si è tenuto un corso di formazione sulle tecniche di vendite indirizzato al personale di front office del Confidi per affinare gli strumenti di comunicazione con il Socio. Ulteriore corso di formazione è stato destinato agli organi deliberanti su tematiche concernenti la valutazione del merito creditizio ed ancora un corso di formazione destinato ai Responsabili delle Aree di Staff riguardante il Team Building. Sempre nell anno 2012 si è provveduto ad organizzare un momento di formazione ed informazione a favore della governance sul Governo Societario dei Confidi. Inoltre sono stati organizzati i corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche relative agli adempimenti normativi in tema di Antiriciclaggio e Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e di correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti. Inoltre ci siamo avvalsi, con le sinergie formative nazionali di sistema Fedart e C.N.A., di consulenze, prima tra tutte quelle di KPMG, che ci ha accompagnato nell attività di Internal Audit in Co-sourcing, oltre ai momenti formativi organizzati dalla Società ISIDE su tematiche strettamente operative e legate all utilizzo ottimale del Software Gestione Parsifal. Adozione Regolamenti Interni Il Consiglio di Amministrazione, nell ottica del perseguimento di una sana e prudente gestione, nell anno 2012 ha provveduto a disciplinare aspetti organizzativi del Confidi con l adozione di regolamenti relativi all Approvvigionamento dei Beni e Servizi, alla Gestione Tesoreria, alla Gestione delle Spese di Trasferta ed al Sistema Budget Annuale. I predetti regolamenti vanno ad aggiungersi a quelli già approvati negli anni precedenti, con l obiettivo di disciplinare e proceduralizzare i vari aspetti gestionali interni del Confidi. Sistema dei Controlli Interni Il Sistema dei Controlli Interni è l insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire - attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi - una conduzione dell impresa sana, corretta e coerente con gli 17

18 obiettivi prefissati di performance, miglioramento, salvaguardia, informazione e conformità. L Unifidi monitora, misura e controlla l insieme dei rischi secondo il seguente schema: controlli di primo livello - o controlli di linea - diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. I controlli sono effettuati dalle stesse strutture produttive o incorporati dalle procedure; controlli di secondo livello - o controllo sulla gestione dei rischi - affidati a unità diverse da quelle produttive. Le Direzioni responsabili dei controlli di 2 livello sono: 1. la Funzione Risk Management, individua e controlla i rischi a cui è sottoposta la struttura, definisce le politiche di copertura e relaziona trimestralmente alla Direzione ed al Consiglio di Amministrazione sull andamento del Confidi; nel corso del 2012 la funzione ha ridefinito la politica di copertura del rischio al fine di una gestione più efficace dei presidi patrimoniali a copertura del rischio di credito; 2. le Funzioni Compliance e Antiriciclaggio, la prima è incaricata della corretta applicazione e del rispetto del framework normativo di riferimento, della sua coerente interpretazione e dell identificazione, valutazione, prevenzione e monitoraggio dei rischi complessivi di Compliance; esegue, inoltre, visite alle strutture commerciali periferiche finalizzate a monitorare il livello di compliance normativa. La Funzione antiriciclaggio cura l applicazione della normativa e segue il puntuale adempimento dei controlli previsti dal manuale antiriciclaggio; a tal fine, al Responsabile dell Area è stato assegnato il ruolo di Responsabile della funzione antiriciclaggio ed è stato designato quale Delegato per le segnalazioni sospette e per le segnalazioni antiriciclaggio aggregate; nel corso del 2012 è stato adottato un modulo software, quale strumento di adeguata verifica della clientela, necessario per aumentare l efficacia dei presidi antiriciclaggio; controlli di terzo livello - internal audit - sono finalizzati alla valutazione e verifica periodica della completezza, della funzionalità e dell adeguatezza del sistema dei controlli interni. L attività è condotta da strutture diverse da quelle produttive e di controllo di 2 livello. La funzione di Internal Audit viene svolta in co-sourcing da parte della società KPMG, il cui relativo presidio interno è svolto dall Area Controlli che deve inoltrare al Collegio Sindacale copia delle relazioni svolte dal co-sourcer. Un componente del Consiglio di Amministrazione svolge il ruolo di Link Auditor. Nel corso del 2012 la funzione ha eseguito controlli sulla Rete Commerciale, sui Processi Amministrativi, sugli Adempimenti normativi e l Icaap, sul Risk Management ed i Sistemi informativi. Strumenti di mitigazione del rischio Sempre nel corso dell anno in questione, il Consiglio di Amministrazione ha continuato a porre massima attenzione alla salvaguardia del patrimonio societario mediante il ricorso ai principali strumenti di mitigazione del rischio ed in particolar modo alla controgaranzia di Mediocredito Centrale per un numero di pratiche sempre più elevate rispetto all anno precedente. Ulteriore novità nell anno 2012 riguarda la convenzione sottoscritta con S.G.F.A. - Società di Gestione Fondi per l agroalimentare - che permette al Confidi di potere presentare istanze di cogaranzia su operazioni di finanziamento a favore delle imprese agricole operanti in tutta la Regione Siciliana, per le finalità e nei limiti previsti dalla normativa vigente in materia. Altro elemento di salvaguardia del patrimonio riguarda la Convenzione sottoscritta da Unifidi per l utilizzo dello strumento della co-garanzia tra Confidi iscritti nell albo degli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. La predetta convenzione permette ai Confidi aderenti di poter ripartirsi i rischi di operazioni che singolarmente non verrebbero effettuate, così garantendo un supporto ad imprese 18 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

19 che per dimensione non potrebbero essere assistite. Infine nel corso dell anno 2012, il Consiglio di Amministrazione ha acquistato un ulteriore Servizio Crif Portfolio Explorer View che fornisce semestralmente una fotografia aggiornata del grado di rischio dell intero portafoglio del Confidi ed inoltre consente di avere informazioni sul profilo creditizio di ogni singola impresa garantita in termini di esposizione, indebitamento ed indicatori di rischio. Il predetto strumento permetterà al Confidi di potere sviluppare l attività di consulenza continua con modalità e tempistiche adeguate ai fabbisogni finanziari delle proprie imprese associate. Commissionale Interno Il Consiglio di Amministrazione, nell anno 2012, ha deliberato l adozione di un nuovo commissionale da applicare alle imprese che vorranno fruire della garanzia consortile fidi, la cui entrata in vigore è stata il 19 novembre Il nuovo commissionale deriva da un attento studio che coniuga da un lato le necessità economico patrimoniali del Confidi e dall altro l opportunità di rimanere sempre altamente competitivi all interno del mercato della garanzie. Le variazioni del commissionale scaturiscono fondamentalmente dalla necessità di fronteggiare l attuale congiuntura economica che determina l incremento di partite in incaglio/sofferenza con ripercussioni sul patrimonio societario. L incremento del commissionale permette al Confidi di potere effettuare gli accantonamenti per i rischi assunti, rimpinguando le riserve patrimoniali ed inoltre di sostenere con maggiore serenità i costi di gestione del Confidi, necessari per il mantenimento dello stesso su tutti i territori provinciali e con standard qualitativi elevati. Obiettivo per l anno 2013 dell Unifidi Imprese Sicilia è quello di potere implementare un commissionale strutturato con fasce di rating che permetterà alle imprese di sostenere costi di garanzia legati al profilo di rischio assegnato. Tutto ciò permetterà una più equa redistribuzione del rischio relativamente per i costi della garanzia, facendo pesare maggiormente gli oneri economici per la mutualità a quelle imprese il cui intervento del Confidi è di vitale importanza per l accesso al credito bancario. Convenzioni Istituti di Credito Tutte le convenzioni in essere con i principali Istituti di Credito operanti sul territorio Siciliano sono state costantemente oggetto di attento monitoraggio ed alcune di esse sono in corso di rinegoziazione, in conformità ai disposti di Basilea ed ai principi normativi previsti dall Organo di Vigilanza. Nel corso del 2012 sono state sottoscritte le nuove convenzioni con le Banche di Credito Cooperativo San Biagio Platani e San Michele, che vanno ad unirsi a quella già sottoscritte e rinnovate nel periodo post iscrizione nell elenco degli Intermediari Finanziari ex art. 107 T.U.B. Adempimenti Privacy in materia di protezione dei dati personali Ai sensi dell allegato B, punto 26 del D.Lgs. 196/2003 (Legge sulla Privacy in materia di protezione dei dati personali), gli amministratori danno atto che l Unifidi Imprese Sicilia si è adeguata alle misure in materia di protezione dei dati personali, alla luce delle disposizioni introdotte dal D.lgs. n. 196/2003 secondo i termini e le modalità ivi indicate. Il Documento Programmatico sulla Sicurezza, aggiornato in data 18/02/2012, è depositato presso la sede sociale. 19

20 aspetti quantitativi Evoluzione Base Sociale La compagine sociale al 31 dicembre 2012 è composta da n soci, con un incremento positivo tra adesioni, dimissioni ed esclusioni di n. 598 soci. L incremento positivo della base sociale ha interessato tutte le province in cui è presente una Filiale Unifidi come di seguito dettagliata: FILIALI UNIFIDI ANNO 2011 ANNO 2012 % AGRIGENTO ,17% CALTANISSETTA ,83% CATANIA ,52% ENNA ,50% MESSINA ,63% PALERMO ,33% RAGUSA ,23% SIRACUSA ,06% TRAPANI ,84% TOTALE ,23% Si precisa, inoltre, che nel corso del 2012, sono pervenute n. 863 richieste di ammissione alla nostra cooperativa alle quali il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole in conformità e con le modalità previste dallo Statuto e a fronte delle quali sono state incamerate quale quota di ammissione Euro (euro 100,00x 863). FILIALI AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

21 MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI TOTALE Pertanto nel rispetto dell art C.C. si è rispettato il principio della porta aperta assicurando in questo modo la funzione sociale della cooperativa. Nell esercizio 2012 è stata completata l attività di riconciliazione del capitale sociale finalizzata ad eliminare le differenze tra i valori risultanti dal libro soci e i valori risultanti dai partitari contabili e scaturite a seguito della migrazione dei dati dal gestionale Pratico al nuovo sistema gestionale Parsifal. Con apposita relazione gli uffici amministrativi hanno motivato le differenze riscontrate che saranno annualmente oggetto di attento monitoraggio da parte del Consiglio di Amministrazione. In Nota integrativa sono stati illustrati i dettagli del lavoro di riconciliazione. Evoluzione Attività Finanziaria Dall esame dell attività svolta, consistente nella prestazione di garanzia collettiva dei fidi, si evidenzia che la nostra cooperativa ha provveduto a erogare nel corso del 2012 la concessione di garanzia su linee di credito riferibile a numero pratiche di garanzie concesse su finanziamenti a medio/lungo termine e affidamenti a breve. Il portafoglio garanzie di Unifidi è costituito inoltre da oltre 36 milioni di fidi a revoca che si aggiungono pertanto alle pratiche erogate nel corso del Di seguito il dettaglio riferito ai principali Istituti. FIDI A REVOCA BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA UNICREDIT SPA ALTRO TOTALE L ammontare complessivo dei finanziamenti erogati e garantiti nel 2012 con gli istituti di credito 21

22 convenzionati è stato di contro del 2011, come di seguito riportati dalla tabella sottostante. FILIALI IMPORTO EROGATO % IMPORTO EROGATO % AGRIGENTO , , CALTANISSETTA , , CATANIA , , ENNA , , MESSINA , , PALERMO , , RAGUSA , , SIRACUSA , , TRAPANI , , TOTALE ,0% ,0% Confronto Importo Erogato FILIALI NR. PR. MEDIA PRATICA NR. PR. MEDIA PRATICA NR. PR. AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI TOTALE Confronto Numero Pratiche/Media Pratica UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

23 Da una attenta analisi dei dati sopradetti si evince che rispetto all anno 2011 il numero di pratiche ha registrato una riduzione di n La differenza in negativo di nell erogato del 2012 evidenzia una riduzione più che proporzionale al numero di pratiche elaborate a testimonianza delle difficoltà riscontrante dalle imprese nell accesso al credito nonostante il costante intervento della garanzia collettiva rilasciata dal Confidi. La riduzione dell erogato unito alla riduzione del numero di pratiche per l anno 2012 ha determinato un affidamento medio per singola impresa pari ad in diminuzione rispetto all anno precedente di Tale valore medio decrescente rispetta l obiettivo di frazionare il rischio fra le piccole e medie imprese. Nell anno 2012 sono stati deliberati per Linee di Credito e imprese affidate. Alla data di stesura della presente relazione sui deliberati, risultano essere stati erogati ed ancora in attesa di erogazione La restante parte non ha trovato riscontro nell erogazione sia a causa di diniego del sistema bancario sia per rinuncia del socio. Nel corso del 2012, si segnala un aumento degli affidamenti a breve erogati rispetto agli affidamenti a Medio Lungo termine dovuto alle nuove politiche allocative adottate dalle banche e che influenzano l operatività del nostro Confidi. FORME TECNICHE IMPORTO EROGATO % IMPORTO EROGATO % AFFIDAMENTI A BREVE TERMINE , ,70 AFFIDAMENTI A M/L TERMINE , ,30 TOTALE , ,00 Confronto Importo Erogato per Forme Tecniche Evoluzione Attività Finanziaria per istituto di credito Il rapporto con il sistema bancario costituisce un elemento cardine su cui si incentra la nostra operatività. Su tale versante si evidenziano tra le banche convenzionate gli istituti con cui si sviluppa la maggiore attività. Di seguito si elenca l operatività delle diverse banche nel 2012 a confronto con l esercizio 2011: 23

24 ISTITUTO DI CREDITO IMPORTO EROGATO % IMPORTO EROGATO % BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA , ,03 UNICREDIT BANCA , ,90 GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA , ,50 INTESA SANPAOLO , ,70 BANCA NUOVA , ,90 CREDITO SICILIANO , ,10 BANCA POPOLARE SANT ANGELO , ,92 BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO , ,25 BANCA ETICA , ,08 ARTIGIANCASSA , ,62 BANCA NAZIONALE DEL LAVORO , ,46 UNIPOL BANCA , ,81 CREDITO EMILIANO , ,12 UNIFIDI IMPRESE SICILIA (FIDEJUSSIONI COMM.) , ,61 TOTALE % % Confronto Importo Erogato per Istituti di Credito Andamento Portafoglio Garanzie Le garanzie in essere segnalate ai fini di Vigilanza al 31 dicembre 2012 raggiungono quasi i 154 milioni di euro, con una percentuale di controgaranzia del 13,5%, contro l 8,4% dell anno precedente. ISTITUTO DI CREDITO SALDO CONTROG. % SALDO CONTROG. % BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA ,6% ,0% UNICREDIT ,2% ,8% CREDITO SICILIANO ,3% ,7% MONTE DEI PASCHI DI SIENA ,1% ,6% BANCA POPOLARE SANT ANGELO ,5% ,3% BANCA NUOVA ,6% ,5% BANCA INTESA SANPAOLO ,5% ,9% UNIPOL BANCA ,7% ,7% BCC DEL NISSENO ,2% ,9% BCC LA RISCOSSA DI REGALBUTO ,6% ,0% BCC DON RIZZO DI ALCAMO ,3% ,2% BANCA NAZIONALE DEL LAVORO ,4% ,0% BCC SAN FRANCESCO DI CANICATTÌ ,9% ,4% FIDEIUSSIONI UNIFIDI ,0% ,0% ARTIGIANCASSA ,5% ,3% BCC DI PACHINO ,2% ,9% CREDITO EMILIANO ,4% ,4% BCC SAN GIUSEPPE DI PETRALIA ,4% ,1% BCC DELLA CONTEA DI MODICA ,0% ,3% BCC DI LERCARA FRIDDI ,0% ,0% BANCA POPOLARE ETICA ,9% ,8% BCC DEI CASTELLI IBLEI ,3% ,0% BCC DI ALTOFONTE ,0% ,0% ALTRO ,0% ,0% BCC SAN BIAGIO PLATANI ,0% TOTALE ,5% ,4% Portafoglio Garanzie per Istituto di Credito 24 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

25 Il primo Intermediario si conferma Banca Agricola Popolare di Ragusa, seguito da Unicredit, che rappresenta l Istituto insieme al quale si beneficia di un maggiore livello di controgaranzia FILIALE SALDO CONTROG. % AGRIGENTO ,9% CALTANISSETTA ,0% CATANIA ,1% ENNA ,0% MESSINA ,4% PALERMO ,8% RAGUSA ,5% SIRACUSA ,9% TRAPANI ,0% TOTALE ,5% Portafoglio Garanzie per Filiale L operatività è distribuita su tutto il territorio siciliano, con la più alta concentrazione a Ragusa, che rappresenta il 32% del portafoglio. La distribuzione delle garanzie per categoria conferma la natura di Unifidi, quale Intermediario a sostegno delle micro e PMI Settori SALDO CONTROG. % ARTIGIANATO ,0% COMMERCIO ,0% SERVIZI ,3% ALTRO ,9% AGRICOLTURA ,7% INDUSTRIA ,7% TURISMO ,3% PESCA ,0% TOTALE ,5% Portafoglio Garanzie per Settori Il 55% dell esposizione, infatti, afferisce al settore dell artigianato, seguito dal commercio che rappresenta il 23% e dai servizi (13%); le altre categorie rappresentano quote ancora marginali. L articolazione per forme tecniche evidenzia un esposizione maggiormente orientata verso le linee rateali (mutui ipotecari e prestiti chirografari), tuttavia nel corso del 2012 le operazioni non rateali a scadenza, quali fidi in conto corrente a 18 mesi, hanno subito una crescita significativa, a dimostrazione delle tendenze del mercato creditizio orientate verso le esposizioni a breve termine. ESPOSIZIONE PER FORME TECNICHE 2012 FORME TECNICHE SALDO CONTROG. % MUTUI IPOTECARI ,1% PRESTITI CHIROGRAFARI ,7% FIDI IN CONTO CORRENTE ,4% AUTOLIQUIDANTI ,3% FIDEJUSSIONI ,0% LEASING ,0% TOTALE ,5% 25

26 Andamento Portafoglio Titoli Il Consiglio di Amministrazione ha indirizzato la gestione del portafoglio mobiliare verso asset a basso rischio, concentrando gli investimenti in Titoli di Stato e obbligazioni bancarie. Nel corso dell esercizio 2012 non si sono registrate perdite significative e sul portafoglio titoli non sono state effettuate operazioni di trading. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha espressamente manifestato l intenzione di rispettare le naturali scadenze dei titoli presenti nel portafoglio, tanto che l 86% dell esposizione viene classificata come HTM. Nel corso del 2012 è stato redatto un regolamento dell Area Finanza che disciplina in maniera più puntuale la gestione finanziaria del Confidi. PORTAFOGLIO TITOLI (2012) DISPONIBILI PER LA VENDITA (AFS) INVESTIMENTI POSSEDUTI SINO A SCADENZA (HTM) TOTALE Gli investimenti prediligono il carattere della stabilità, tanto che il 71% è costituito da titoli a tasso fisso. PORTAFOGLIO TITOLI - PER TIPO TASSO FISSO VARIABILE TOTALE La gestione prudenziale trova anche riscontro nella ripartizione del portafoglio per tipologia di emittente e di titolo, oltre dodici milioni di attività finanziarie sono costituite da titoli di debito ripartite tra obbligazioni bancarie e di stato. PORTAF. TITOLI - PER TIPOLOGIA ALTRE ATTIVITA OICR TITOLI DI CAPITALE TITOLI DI DEBITO TOTALE COMPLESSIVO PORTAF. TITOLI - PER EMITTENTE ASSICURAZIONI BANCHE FINANZIARIE STATO TOTALE COMPLESSIVO Rischi e Politiche di Copertura Secondo quanto disposto dalla Circolare della Banca d Italia n. 216 del 05 Agosto 1996 e successive modifiche recante Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell elenco speciale, Unifidi valuta i rischi a cui è esposto e procede a determinare, ove possibile, i requisiti patrimoniali necessari. L Intermediario individua sette categorie di rischio da monitorare, Credito, Operativo, Tasso di interesse, Concentrazione, Liquidità, Strategico ed in misura marginale anche il Rischio Residuo; per le prime quattro categorie è quantificato il relativo requisito patrimoniale. 26 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

27 Il rischio di credito, quale possibilità di perdita derivante dal peggioramento del merito creditizio delle controparti garantite, è considerato il più rilevante nell attività del Confidi. Ne consegue che il monitoraggio dello stesso è attività costante e le funzioni aziendali esplicano un continuo impegno profuso alla mitigazione dello stesso ed al potenziamento del presidio patrimoniale di copertura. Il rischio operativo, che insieme al precedente rientra tra i rischi di Primo Pilastro, rappresenta la reale possibilità di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane, sistemi interni o da eventi esogeni; lo status di Intermediario Vigilato induce Unifidi a perseguire periodici controlli volti ad appurare il presidio dei rischi operativi. Tra i rischi di secondo pilastro, il rischio di tasso d interesse, quale possibilità di perdite derivanti dalla variazioni dei tassi d interesse, presenta un esposizione marginale legata prevalentemente al portafoglio titoli di proprietà. Il rischio di concentrazione, nell ambito sempre del secondo pilastro, è inteso come rischio derivante da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse e controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartenenti alla medesima area geografica; il presidio di tale rischio avviene già in fase statutaria e regolamentare, elemento questo che rappresenta un vincolo preventivo percepito come adeguato. La gestione dei rischi avviene, in primo luogo, in sede di pianificazione strategica; il Consiglio di Amministrazione è l organo di supervisione strategica ed è responsabile degli orientamenti strategici, il Collegio sindacale l organo di controllo, la Direzione Generale l organo di gestione. Rischio di Credito Rappresenta il rischio di perdita derivante dall insolvenza o dal peggioramento del merito creditizio delle controparti garantite da Unifidi. La Cooperativa misura e valuta il rischio in oggetto secondo il Metodo Standardizzato Semplificato (Capitolo V Sezione 3 Circolare 216 Banca d Italia). A fronte del rischio di credito, l assorbimento patrimoniale calcolato è pari ad , con un coefficiente di solvibilità, dato dal rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e l attivo ponderato per il rischio, pari a 11,13%. 31/12/2012 IMPORTO EAD 51 AMMINISTRAZIONE E BANCHE CENTRALI ESP. NOMINALE CASSA ESP. NOMINALE FU. BI. ESP. NOMINALE RWA REQ. PATRIMONIALE % POND % 52 INTERMEDIARI VIGILATI (20%) % 52 INTERMEDIARI VIGILATI (100%) % 55 ENTI SET. PUBBLICO ED ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO % 58 IMPRESE ED ALTRI SOGGETTI % 59 RETAIL - ESPOSIZIONI AL DETTAGLIO % 61 ORGANISMI DI INVEST.COLLETTIVO DEL RISPARMIO % 64 ESPOSIZIONI SCADUTE % 79 ALTRE ESPOSIZIONI % TOTALI: % 27

28 L Area Controlli presidia il controllo sul rischio di credito derivante dall attività di rilascio di garanzie. L ufficio verifica l attività svolta dagli istruttori e dal reparto commerciale in generale, al fine di assicurare la puntuale applicazione delle procedure. Svolge, inoltre, un attività di monitoraggio costante delle esposizioni. Le attività di controllo riguardano l analisi costante degli indicatori di rischio, basati sull ammontare delle sofferenze e delle attività deteriorate; tali controlli vengono espletati con periodicità almeno trimestrale. I risultati delle analisi vengono trasferiti al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale ed alla Direzione Generale. L ufficio monitoraggio si occupa del monitoraggio periodico delle posizioni deteriorate. Al fine di una corretta e puntuale valutazione del rischio il Confidi ha posto in essere delle misure finalizzate a rilevare tutte le partite che presentano sintomi di deterioramento, tali voci sono state raggruppate tra le partite deteriorate. In particolare sono state rilevate: - tutte le posizioni per le quali il sistema bancario ha comunicato la revoca degli affidamenti e il conseguente passaggio ad incaglio; - tutte le partite per le quali la banca ha provveduto ad accantonare in appositi c/pegno o congrui anticipi la percentuale di garanzia concessa; - i finanziamenti connessi a garanzie segnalati a sofferenza da parte del sistema bancario e rilevati dal Confidi attraverso la procedura della Centrale Rischi o da segnalazioni di passaggio a sofferenza o avvio di azioni giudiziarie di recupero segnalate dagli stessi istituti di credito; - le partite per le quali la banca ha chiesto l escussione della garanzia di cui il Confidi ha rilasciato il prescritto benestare e l escussione non è ancora avvenuta. Il totale dei crediti di firma deteriorati ammonta ad al 31/12/2012, in sensibile aumento rispetto all anno precedente. L incremento di rispetto al 2011 in cui si rilevavano partite deteriorate per è dovuto al protrarsi della forte crisi finanziaria che sta coinvolgendo le micro e PMI. Le sofferenze per cassa al 31/12/2012 ammontano a euro ; Unifidi, al fine di poter valutare correttamente il rischio d impresa, ha provveduto ad effettuare una svalutazione delle sofferenze per complessivi con un indice di copertura pari al 18,52%. 31/12/2012 TIPO ESPOSIZIONE ESPOS. NETTA FONDI + RISCONTI TIPOLOGIA BONIS RISCONTI INCAGLI GENERICO SOFF. FIRMA PER VALUT. STATO INSOLVENZA SOFF. FIRMA IN VALUT.DOCUM. ESCUSS GENERICO SOFF. FIRMA CON RICHIESTA DI ESCUSSIONE ANALITICO SOFFERENZA PER CASSA ANALITICO TOTALE FONDI TOTALE FONDI + RISCONTI UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

29 In data 26/02/2013 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione la politica di copertura del rischio. Tale politica prevede l utilizzo dei risconti passivi come presidio a fronte dei crediti di firma in bonis; una quota di ricavi, infatti, viene sospesa e rimandata al futuro come copertura del rischio. Per i crediti di firma in incaglio revocato, invece, non vengono più generati risconti i quali, trasformati in ricavi di competenza, contribuiscono ad alimentare il fondo. Poiché lo stato antecedente alla sofferenza è l incaglio revocato, a fronte di questa fascia di rischio viene stanziato un fondo generico necessario a coprire la perdita attesa (PA) sulla probabilità di ingresso in sofferenza entro 12 mesi. Il rischio sui crediti di firma in sofferenza viene presidiato con un fondo generico necessario a coprire la relativa perdita attesa (PA). Per le sofferenze in richiesta di escussione e per le sofferenze per cassa si effettuano svalutazioni analitiche. La congruità dei fondi generici viene determinata semestralmente tramite tre indicatori rilevanti: - tasso annuo di ingresso in sofferenza (3,7%) - tasso di migrazione da crediti di firma a sofferenza a crediti per cassa (21%); - LGD sulle sofferenze per cassa (61%). Il Consiglio di Amministrazione ritiene che il livello dei fondi complessivamente costituiti sia per rischi generici sia per rischi specifici sia sufficiente a coprire il rischio di credito. Tali accantonamenti permettono da un lato di non impegnare il patrimonio sociale e dall altro il costante sviluppo dell operatività. Di seguito si riporta l esposizione per fasce di rischio distribuita sia per filiale che per banca. FILIALE CREDITI FIRMA BONIS ESPOSIZIONE PER FILIALE CREDITI FIRMA DETERIORATI CREDITI CASSA SOFFERENZA % ANOMALO AGRIGENTO ,8% CALTANISSETTA ,1% CATANIA ,6% ENNA ,5% MESSINA ,8% PALERMO ,6% RAGUSA ,7% SIRACUSA ,7% TRAPANI ,4% TOTALE ,2% 29

30 DESCRIZIONE ABI ESPOSIZIONE PER BANCA CREDITI FIRMA BONIS CREDITI FIRMA DETERIORATI ALTRO ARTIGIANCASSA SPA BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA BCC ALTOFONTE BCC SAN GIUSEPPE DI PETRALIA BANCA INTESA SAN PAOLO SPA BANCA NAZIONALE DEL LAVORO BANCA NUOVA SPA BANCA POPOLARE ETICA SCARL BANCA POPOLARE SANT ANGELO SPA BCC DEI CASTELLI DEGLI IBLEI BCC DEL NISSENO DI SOMMATINO BCC DELLA CONTEA DI MODICA SCA BCC DI LERCARA FRIDDI SCARL BCC DI PACHINO SCARL BCC DON RIZZO DI ALCAMO SCARL BCC LA RISCOSSA DI REGALBUTO BCC SAN BIAGIO PLATANI BCC SAN FRANCESCO DI CANICATTI BCC SAN MICHELE DI CALTANISSETTA CREDITO EMILIANO SPA CREDITO SICILIANO SPA MONTE PASCHI DI SIENA UNICREDIT SPA UNIFIDI IMPRESE SICILIA UNIPOL BANCA SPA TOTALE COMPLESSIVO CREDITI CASSA A SOFFERENZA Dall analisi degli indicatori di rischio si conferma l andamento sfavorevole della qualità creditizia in Italia ed in Sicilia in misura particolare. INDICATORI DI RISCHIO ESPOSIZIONE % SU TOT. ESPOSIZIONE % SU TOT. BONIS ,8% ,4% INCAGLI ,3% ,5% SOFF. FIRMA PER VALUT. STATO INSOLVENZA ,9% ,6% SOFF. FIRMA IN VALUT.DOCUM. ESCUSS ,1% ,9% SOFF. FIRMA CON RICHIESTA DI ESCUSSIONE ,4% ,3% CREDITI PER CASSA A SOFFERENZA ,5% ,3% TOT. CREDITI DI FIRMA E CASSA ,0% ,0% La quota di crediti di firma in bonis si riduce dal 93,4% al 2011 all 88,8% al 2012, mentre subiscono un significativo incremento, sia in termini assoluti che relativi, le sofferenze di firma. 30 UNIFIDI IMPRESE SICILIA SOC. COOP.

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