4 Febbraio 2014 n 3 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. Occupazione e disoccupazione a Ferrara nel 2013

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1 4 Febbraio 2014 n 3 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA Occupazione e disoccupazione a Ferrara nel 2013 Premessa I dati sul mercato del lavoro nel comune di Ferrara vengono ricavati da specifiche indagini campionarie effettuate dall Ufficio Statistica del Comune di Ferrara. Ogni anno vengono intervistate famiglie ferraresi in due tornate di rilevazioni, che vengono svolte, generalmente, nei mesi di maggio e ottobre. I risultati annuali vengono ottenuti mediando i valori stimati in ciascuna delle due rilevazioni effettuate. Le stime così ricavate si discostano dalla realtà con un errore massimo dell 1,8% al 95% di probabilità. Con la presente divulghiamo i dati relativi al 2013, evidenziando le variazioni rispetto agli anni precedend, in particolare, rispetto al Non è ancora possibile effettuare confronti con i dati medi annuali delle rilevazioni Istat in campo nazionale e regionale poiché questi non sono, al momento, disponibili. Ci riproponiamo di effettuare un nuovo comunicato non appena tali dati verranno divulgati dall Istat. In sintesi I numeri del 2013 ci presentano una situazione complessivamente migliore di quella del 2012 sul fronte occupazionale; da un lato l occupazione torna a crescere, dall altro la disoccupazione, anche se ancora in crescita, aumenta ad un ritmo decisamente inferiore al Tuttavia l analisi più dettagliata dei davidenzia sia tendenze positive che situazioni caratterizzate da una certa criticità. L occupazione nel 2013 è sostenuta da due fattori principali: da una parte dai ritardati pensionamenti, che determinano un sensibile aumento di occupazione, soprattutto alle dipendenze, nella classe di età dai 55 ai 64 anni; dall altra da un importante impulso imprenditoriale da parte delle donne, che si riscontra dal consistente aumento di occupazione femminile indipendente. A questi fattori si contrappone la perdita di occupazione alle dipendenze che si evidenzia in tutte le classi di età inferiori ai 55 anni, soprattutto nel genere femminile. Appare invece problematica la situazione per i giovani: nella classe di età dai 15 ai 29 anni il tasso di disoccupazione continua ad aumentare e quello di occupazione a diminuire, entrambi ad un ritmo più sostenuto dell anno precedente.

2 Occupati nel comune di Ferrara Dopo la sensibile flessione registrata nel 2012 rispetto all anno precedente, torna a crescere l occupazione nel 2013: il tasso di occupazione nella fascia di età anni si attesta al 66,9% ed aumenta di 1,3 punti percentuali rispetto al 2012, compensando solo parzialmente la perdita registrata nel 2012 (-1,8 punti percentuali). In termini assoluti gli occupati si attestano sulle unità, in aumento di 400 persone rispetto al 2012, ma sotto di unità rispetto al L aumento di occupazione si verifica prevalentemente tra le persone in età compresa tra i 55 e i 64 anni: il tasso di occupazione in questa fascia di età aumenta di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2012, attestandosi al 55,9% (contro il 45,0% del 2012). Diminuisce invece l occupazione giovanile (15-29 anni) di 5,8 punti percentuali, attestandosi al 28,7% (rispetto al 34,5% del 2012). Restano pressoché invariati i tassi di occupazione nelle classi di età e anni, attestandosi ai valori, rispettivamente, di 83,1% e 83,8% In termini assoluti gli occupati diminuiscono, rispetto al 2012, in tutte le classi di età ad eccezione di quella dai 55 ai 64 anni, dove aumentano di persone ed in quella dai 65 ai 74 anni, dove restano invariati 2. Per questo aumenta l incidenza, sul totale occupati, dei lavoratori in età 55-64, che passano dal 14,9% del 2012 al 18.7% del L occupazione è sostenuta solo dal lavoro autonomo e dal lavoro alle dipendenze limitatamente alla classi di età oltre i 54 anni: l occupazione alle dipendenze aumenta solo relativamente alle classi di età dai 55 ai 64 anni (dove si riscontra un aumento di ben persone) e dai 65 ai 74 anni (dove aumenta di 100 persone), mentre cala in tutte le altre classi di età. L occupazione autonoma (comprensiva dei lavoratori inati) aumenta invece in tutte le classi di età (ad eccezione di quella giovanile e di quella più anziana 65-74, dove resta invariata). Complessivamente, nel 2013 rispetto al 2012, l occupazione alle dipendenze cala di 800 unità, mentre aumenta di quella indipendente e inata (distintamente gli autonomi, +300 i inati 3 ) L occupazione indipendente aumenta soprattutto nel settore della ristorazione (+900) e, in misura minore, nel commercio e riparazione di auto e moto (+500) e nei servizi di informazione e comunicazione (+400). Diminuiscono sensibilmente gli occupati alle dipendenze a tempo indeterminato ( persone), mentre aumentano (+800) i dipendenti a tempo determinato. Calano (-300) gli occupati a tempo pieno e aumentano quelli a tempo parziale (+700). Diminuiscono i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni (-400 persone). Complessivamente, nel 2013 rispetto al 2012, l occupazione aumenta solo nel settore dei servizi ( persone), mentre diminuisce nell industria (-900) e subisce una lieve flessione in agricoltura (-100). Nei servizi, complessivamente, aumenta solo l occupazione in proprio (+1.500), mentre resta stazionario il numero di dipendenti. Nell industria, al contrario, la diminuzione occupazionale è dovuta soprattutto ad un calo di occupati alle dipendenze (-700). Nel settore dei servizi notiamo un sensibile incremento occupazionale nella sanità e assistenza sociale ( occupati), dovuto quasi esclusivamente ad un incremento di occupazione alle dipendenze (+1.200). Nelle attività dei servizi di ristorazione notiamo un sensibile incremento di occupati in proprio (+900), mentre restano stazionari i dipendenti. 1 Nel 2013 si verifica un sensibile calo di popolazione nella fascia di età anni (circa persone), per cui la variazione del numero di occupati si ripercuote maggiormente sul tasso di occupazione rispetto all anno precedente. 2 Per non arrecare disturbo alle famiglie di soli anziani, considerato anche il loro esiguo contributo nella rappresentazione del quadro occupazionale, nella rilevazione vengono escluse dalle interviste le famiglie composte solo da persone di oltre 74 anni. Per questo motivo restano esclusi dalla classificazione gli over settantaquattrenni. 3 I dati in valore assoluto vengono arrotondati alle centinaia, le percentuali ad un decimale. Le differenze vengono effettuate sui dati non arrotonda successivamente arrotondate alle centinaia o ad un decimale, per questo possono differire rispetto alle differenze operate sui dati arrotondati

3 Diminuisce l occupazione nell istruzione, a causa di un calo di occupati alle dipendenze (-600). Un sensibile calo di occupazione alle dipendenze si osserva nel commercio e riparazione di auto e moto (-900), parzialmente compensato da un aumento di occupazione indipendente (+500). Cala l occupazione alle dipendenze nelle attività finanziarie e assicurative (-500), mentre restano stazionari gli indipendenti. Nelle attività professionali, scientifiche e tecniche diminuisce l occupazione indipendente (-600) mentre aumenta quella alle dipendenze (+600). Nei servizi di informazione e comunicazione aumenta l occupazione in proprio (+400), contrastata da una diminuzione di occupazione dipendente (-300). Diminuisce sensibilmente l occupazione alle dipendenze nell industria manifatturiera (-1.300) mentre resta quasi invariata quella indipendente (+100). Nelle costruzioni, al contrario, notiamo una contrazione di occupati in proprio (-300), compensata da un incremento di occupati dipendenti (+400). Oltre i tre quarti degli occupati appartiene al settore dei servizi (76%): la maggior parte nel commercio e riparazione auto e moto (14,6%) e nella sanità e assistenza sociale (12,4%). Il 14% degli occupati fa parte dell industria manifatturiera, mentre il 5% delle costruzioni. L agricoltura ha un peso solo del 3,7% sull occupazione totale. La maggior parte degli indipendenti si colloca nel commercio e riparazione di auto e moto (21,8%), nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (17,1%) e in agricoltura (10,1%). I lavoratori dipendenti sono collocati principalmente nell industria manifatturiera (16,8%), nella sanità e assistenza sociale (14,3%) nel commercio e riparazione di auto e moto (12%) e nell istruzione (10,9%). Occupati nel comune di Ferrara: differenze di genere Il tasso di occupazione aumenta, nel 2013 rispetto al 2012, sia per gli uomini che per le donne, rispettivamente di 0.9 e 1.7 punti percentuali, attestandosi, rispettivamente, al 70,3% e al 63,8%. I tassi di occupazione per classi di età si mostrano, per entrambi i generi, in aumento nella classe di età e in diminuzione in quella 15-29, con variazioni più marcate per le donne. Nella classe giovanile l occupazione femminile cala di 7,8 punti percentuali, mentre quella maschile di 3,8. Nella classe dai 55 ai 64 anni l occupazione femminile aumenta di 13,8 punti, mentre quella maschile di 8,3. Nella classe di età dai 30 ai 44 anni notiamo un andamento contrastante per genere: mentre aumenta di 1,1 punti il tasso di occupazione femminile, cala di 0,7 quello maschile. Non si riscontrano variazioni nella classe anni per entrambi i generi, mentre in quella notiamo un esiguo incremento (+0,1) del tasso femminile. In termini assoluti l occupazione maschile resta invariata 4, mentre aumenta di 400 unità quella femminile. L occupazione alle dipendenze diminuisce sensibilmente in ambito femminile ( persone), mentre aumenta leggermente (+300) nel genere maschile. La sensibile diminuzione di occupazione femminile alle dipendenze è controbilanciata da un importante rialzo dell occupazione indipendente, con un aumento di lavoratrici in proprio e di 300 lavoratrici inate. Al contrario, nel genere maschile, l occupazione indipendente diminuisce di 300 lavoratori in proprio, contrastando in egual misura l aumento di lavoratori dipendenti. Appare quindi evidente come la spinta imprenditoriale che sostiene l occupazione sia interamente dovuta al genere femminile. Nel genere femminile assistiamo a una sensibile perdita di occupazione alle dipendenze nelle età inferiori a 55 anni, controbilanciata dall aumento di occupazione alle dipendenze nella classe e dall aumento di occupazione indipendente, che riguarda tutte le classi di età, ad eccezione di quella giovanile e di quella più anziana 65-74, dove il numero di occupate indipendenti non varia. 4 Il tasso di occupazione mashile aumenta sebbene il numero di occupati resti invariato perché cala la popolazione totale a denominatore del rapporto

4 Nel genere maschile assistiamo a una perdita di occupazione complessiva nelle classi di età e anni, ad un aumento in quella dai 55 ai 64 anni (soprattutto di dipendenti) e a nessuna variazione nella classe anni e in quella oltre i 64 anni. L effetto dei ritardati pensionamenti si ripercuote quindi sull occupazione di entrambi i generi, anche se maggiormente su quello femminile: nella classe anni troviamo infatti donne occupate in più rispetto all anno precedente, di cui sono dipendenti, mentre sono 500, di cui 400 dipendenti, i maschi in aumento in questa classe di età. Appare invece una certa criticità nella classe di età giovanile dai 15 ai 29 anni dove, per entrambi i generi, non registriamo nessun progresso in ambito imprenditorialità e diminuzione di occupazione dipendente. Diminuisce l occupazione maschile a tempo pieno (-500) ed aumenta in misura opposta quella a tempo parziale (+500) mentre, in ambito femminile, l aumento complessivo di occupazione (+400) si ripartisce in egual misura tra occupazione a tempo pieno (+200) e a tempo parziale (+200). Il leggero aumento complessivo di occupazione inata (+300) è dovuto esclusivamente alle donne. Diminuiscono, di 300 e di 100 unità rispettivamente, gli uomini e le donne in C.I.G. Disoccupati nel comune di Ferrara Si attesta sul valore di 10,8% il tasso di disoccupazione nel 2013, in aumento di 0,4 punti percentuali sul Si tratta di un incremento ben inferiore a quello registrato nel 2012 sul 2011, che era stato di 2,2 punti percentuali. Continua invece ad aumentare a ritmo sostenuto il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni): attestandosi sul valore del 36%, denota un incremento di 8 punti percentuali rispetto al 2012, superiore all aumento registrato nel 2012 sul 2011, che era stato pari a 6,6 punti percentuali. In valore assoluto sono circa le persone in cerca di occupazione, 400 in più rispetto all anno precedente. Aumentano i disoccupati con precedensperienze lavorative (+600) mentre diminuiscono quelli senza esperienza (-200). I disoccupati aumentano nelle classi di età e anni, diminuiscono in quella dai 55 ai 64 anni, restano stazionari nelle altre classi. Disoccupati nel comune di Ferrara: differenze di genere L aumento del tasso di disoccupazione nel 2013 è interamente dovuto alla componente femminile: risulta infatti in aumento di 1,1 punti percentuali la disoccupazione femminile, mentre è in calo di un decimo di punto quella maschile, attestandosi rispettivamente all 11,3% e al 10,4% nel Sul fronte giovanile si evidenziano in aumento sia la disoccupazione maschile che quella femminile, anche se quest ultima in modo prevalente: si attesta sul 37,9% il tasso di disoccupazione femminile nella fascia dai 15 ai 29 anni, in aumento di 10,3 punti rispetto al 2012, mentre è pari al 34,5% quello maschile, in aumento di 6,2 punti. In termini assoluti le donne in cerca di occupazione sono stimate in unità, in aumento di 400 rispetto al 2012, mentre gli uomini sono 3.400, invariati rispetto all anno precedente. Sia per i maschi che per le femmine la disoccupazione aumenta soprattutto nella classe di età dai 15 ai 29 anni e, in misura minore, in quella dai 30 ai 44. Per le donne la disoccupazione aumenta anche nella classe anni. Inattivi L aumento dei tassi di occupazione e disoccupazione determina la diminuzione del tasso di inattività anni che, attestandosi al 24,9% nel 2013, diminuisce di 1,7 punti percentuali rispetto al Diminuisce maggiormente il tasso di inattività femminile (-2,7 punti) di quello maschile (-0,7 punti)

5 Sono in totale circa le persone in età anni che non lavorano e non cercano lavoro, in diminuzione di unità rispetto al Tra queste distinguiamo quelle che non hanno interesse a lavorare (circa ) e le forze di lavoro potenziali 5 (circa 2.800): le prime sono in aumento di circa 300 unità mentre le seconde in diminuzione di Nella classe di età il numero di persone non aventi interesse a lavorare corrisponde al numero stimato di studenti. Le persone che non cercano lavoro e non lavorano diminuiscono in tutte le classi di età ad eccezione di quella giovanile, sia per i maschi che per le femmine. Nota conclusiva In sintesi si può osservare come l occupazione nel 2013 sia sostenuta, da una parte, dai ritardati pensionamenti, che determinano un aumento di occupazione nella classe di età dai 55 ai 64 anni, soprattutto alle dipendenze, dall altra da un considerevole impulso imprenditoriale delle donne, come si nota dall aumento di occupazione femminile indipendente. I settori di sbocco di questa spinta imprenditoriale femminile sono soprattutto il commercio e la ristorazione. Questa spinta positiva contrasta la diminuzione di lavoro alle dipendenze che si riscontra in tutte le classi di età sotto i 55 anni, soprattutto nel genere femminile. Appare invece problematica la situazione per i giovani dai 15 ai 29 anni, dove la disoccupazione continua ad aumentare e l occupazione a diminuire, sia per maschi che per femmine. 5 Sono le persone che: dichiarano di cercare lavoro ma non hanno effettuato nessuna ricerca attiva nel mese precedente la rilevazione o dichiarano di cercare lavoro ma di non essere immediatamente disponibili a lavorare, oppure da quelle persone che dichiarano di non cercare lavoro ma desidererebbero lavorare

6 TAB.1. TASSI DI OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE, INATTIVITA' PER GENERE valori percentuali variazione in punti % sul 2012 maschi femmine totale maschi femmine totale TASSO DI OCCUPAZIONE ,3 63,8 66,9 0,9 1,7 1,3 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 10,4 11,3 10,8-0,1 1,1 0,4 TASSO DI DISOCCUPAZIONE ,5 37,9 36,0 6,2 10,3 8,0 TASSO DI INATTIVITA' ,5 28,1 24,9-0,7-2,7-1,7 TAB.2. TASSI DI OCCUPAZIONE PER CLASSI DI ETA' E GENERE valori percentuali variazione in punti % sul 2012 Classi di età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale ,3 27,0 28,7-3,8-7,8-5, ,7 80,6 83,1-0,7 1,1 0, ,2 79,7 83,8 0,0 0,0 0, ,3 51,5 55,9 8,3 13,8 10, ,3 3,0 7,7 0 0,1 0,1-6 -

7 TAB.3. OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO, POSIZIONE, CARATTERE DELL'OCCUPAZIONE E GENERE Posizione professionale, carattere dell'occupazione e tipologia di orario MASCHI E FEMMINE variazioni sul 2012 Incidenza % assolute (in percentuali anno 2013 anno 2012 migliaia) OCCUPATI 57,2 0,4 0,7% 100,0% 100,0% a tempo pieno 48,6-0,3-0,6% 84,9% 86,1% a tempo parziale 8,6 0,7 9,0% 15,1% 13,9% Dipendenti 42,3-0,8-1,9% 74,0% 75,9% Permanenti 36,1-1,6-4,3% 63,2% 66,5% a tempo pieno 31,0-1,9-5,7% 54,2% 57,9% a tempo parziale 5,1 0,2 4,9% 8,9% 8,6% A termine 6,2 0,8 15,4% 10,8% 9,4% a tempo pieno 4,0 0,5 15,5% 7,0% 6,1% a tempo parziale 2,1 0,3 15,4% 3,8% 3,3% ti 13,9 1,0 7,5% 24,3% 22,8% Parasubordinati 1,0 0,3 35,8% 1,8% 1,3% Occupati in C.I.G. 0,5-0,4-46,0% 0,8% 1,6% MASCHI OCCUPATI 29,4 0,0 0,1% 100,0% 100,0% a tempo pieno 27,2-0,5-1,8% 92,7% 94,6% a tempo parziale 2,1 0,5 34,2% 7,3% 5,4% Dipendenti 19,8 0,3 1,7% 67,5% 66,5% Permanenti 17,1-0,2-1,4% 58,3% 59,2% a tempo pieno 16,3-0,5-3,1% 55,3% 57,2% a tempo parziale 0,9 0,3 46,1% 3,0% 2,1% A termine 2,7 0,6 27,2% 9,2% 7,3% a tempo pieno 2,0 0,2 13,3% 6,8% 6,0% a tempo parziale 0,7 0,3 93,7% 2,4% 1,2% ti 9,1-0,3-2,9% 30,9% 31,8% Parasubordinati 0,5 0,0-5,5% 1,6% 1,7% Occupati in C.I.G. 0,3-0,3-48,4% 1,2% 2,3% FEMMINE valori assoluti (in migliaia) OCCUPATI 27,8 0,4 1,4% 100,0% 100,0% a tempo pieno 21,3 0,2 1,0% 76,7% 77,0% a tempo parziale 6,5 0,2 2,7% 23,3% 23,0% Dipendenti 22,5-1,1-4,8% 80,8% 86,1% Permanenti 19,0-1,4-6,8% 68,3% 74,3% a tempo pieno 14,8-1,3-8,4% 53,1% 58,8% a tempo parziale 4,2 0,0-0,9% 15,2% 15,6% A termine 3,5 0,2 7,6% 12,5% 11,7% a tempo pieno 2,0 0,3 17,6% 7,3% 6,3% a tempo parziale 1,4-0,1-3,8% 5,2% 5,5% ti 4,8 1,2 34,5% 17,3% 13,1% Parasubordinati 0,5 0,3 119,8% 1,9% 0,9% Occupati in C.I.G. 0,1-0,1-38,9% 0,5% 0,9% - 7 -

8 TAB.4. OCCUPATI PER CLASSI DI ETA', POSIZIONE E GENERE variazioni assolute (in migliaia) valori assoluti in migliaia sul 2012 Incidenza % nel 2013 Classi di età Dipendenti inati Totale Dipendenti inati Totale Dipendenti inati Totale MASCHI E FEMMINE OCCUPATI 42,3 14,9 57,2-0,8 1,2 0,4 100,0% 100,0% 100,0% ,4 1,1 4,5-0,9 0,0-0,9 7,9% 7,4% 7,8% ,4 5,6 22,0-0,8 0,6-0,2 38,7% 37,7% 38,4% ,7 4,0 18,8-0,8 0,2-0,7 34,9% 26,9% 32,8% ,4 3,2 10,7 1,6 0,6 2,2 17,6% 21,7% 18,7% ,4 0,9 1,3 0,1 0,0 0,0 0,9% 6,3% 2,3% MASCHI OCCUPATI 19,8 9,5 29,4 0,3-0,3 0,0 100,0% 100,0% 100,0% ,7 0,7 2,4-0,3 0,0-0,3 8,5% 7,5% 8,2% ,8 3,3 11,1 0,1-0,2-0,2 39,4% 34,5% 37,8% ,0 2,6 9,6 0,1 0,0 0,0 35,1% 27,7% 32,7% ,1 2,1 5,2 0,4 0,1 0,5 15,5% 22,3% 17,7% ,3 0,8 1,0 0,1-0,1 0,0 1,5% 8,0% 3,6% FEMMINE OCCUPATI 22,5 5,4 27,8-1,1 1,5 0,4 100,0% 100,0% 100,0% ,7 0,4 2,0-0,6 0,0-0,6 7,4% 7,3% 7,4% ,5 2,3 10,9-0,9 0,8-0,1 38,1% 43,3% 39,1% ,8 1,4 9,1-0,9 0,2-0,7 34,7% 25,5% 32,9% ,4 1,1 5,5 1,3 0,5 1,7 19,4% 20,6% 19,6% ,1 0,2 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5% 3,3% 1,0% - 8 -

9 TAB.5. OCCUPATI PER POSIZIONE E SEZIONE DI ATTIVITA' ECONOMICA (Ateco 2007) Sezione di attività valori assoluti in migliaia variazioni assolute (in migliaia) sul 2012 Incidenza % nel 2013 Dipendenti inati Totale Dipendenti inati Totale Dipendenti inati Totale A. Agricoltura 0,6 1,5 2,1-0,1 0,0-0,1 1,4% 10,1% 3,7% B-C. Industria manifatturiera ed estrattiva 7,1 0,9 8,0-1,3 0,1-1,2 16,8% 6,0% 14,0% D-E. Fornitura di energia e gestione rifiuti 0,8 0,0 0,8 0,2-0,1 0,1 1,8% 0,0% 1,3% F. Costruzioni 1,7 1,2 2,9 0,4-0,3 0,1 4,0% 8,0% 5,0% Totale industria 9,5 2,1 11,6-0,7-0,2-0,9 22,5% 14,1% 20,3% G. Commercio e riparazione auto e moto 5,1 3,2 8,3-0,9 0,5-0,3 12,0% 21,8% 14,6% H. Trasporto e magazzinaggio 1,7 0,3 2,0-0,1 0,0-0,1 4,0% 2,1% 3,5% I. Servizi di alloggio e ristorazione 1,8 1,2 3,0-0,1 0,9 0,8 4,3% 8,2% 5,3% - di cui: I.56. Attività dei servizi di ristorazione 1,7 1,1 2,8 0,0 0,9 0,9 4,0% 7,5% 4,9% J. Servizi di informazione e comunicazione 0,4 0,7 1,1-0,3 0,4 0,1 1,0% 4,4% 1,9% K. Attività finanziarie e assicurative 1,5 0,4 1,9-0,5 0,0-0,5 3,5% 2,6% 3,2% L. Attività immobiliari 0,1 0,3 0,4 0,0 0,1 0,1 0,3% 1,9% 0,7% M. Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,6 2,5 4,1 0,6-0,6 0,0 3,7% 17,1% 7,1% N. Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 1,5 0,3 1,8 0,4-0,1 0,3 3,6% 1,9% 3,2% O. Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 4,1 0,0 4,1 0,1 0,0 0,1 9,7% 0,0% 7,1% P. Istruzione 4,6 0,3 4,9-0,6 0,0-0,6 10,9% 1,9% 8,6% Q. Sanità e assistenza sociale 6,1 1,0 7,1 1,2 0,1 1,3 14,3% 6,8% 12,4% R. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 0,4 0,4 0,7-0,2 0,1-0,1 0,8% 2,6% 1,3% S. Altre attività di servizi 1,1 0,7 1,8 0,1 0,1 0,2 2,7% 4,8% 3,2% T. Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro di personale domestico 2,3 0,0 2,3 0,3 0,0 0,3 5,4% 0,0% 4,0% Totale servizi 32,2 11,3 43,5 0,0 1,5 1,5 76,1% 75,9% 76,0% Totale occupati 42,3 14,9 57,2-0,8 1,2 0,4 100,0% 100,0% 100,0% - 9 -

10 TAB.6. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER PRECEDENTI ESPERIENZE LAVORATIVE, CLASSI DI ETA' E GENERE Precedensperienze lavorative e classi di età MASCHI E FEMMINE Incidenza % anno 2013 anno 2012 IN CERCA DI OCCUPAZIONE 6,9 0,4 100% 100% Con precedensperienze lavorative 5,7 0,6 83% 79% Senza precedensperienze lavorative 1,2-0,2 17% 21% Classi di età: ,5 0,4 36% 32% ,5 0,2 36% 35% ,4 0,0 20% 21% ,5-0,3 7% 11% ,1 0,0 1% 1% MASCHI IN CERCA DI OCCUPAZIONE 3,4 0,0 100% 100% Con precedensperienze lavorative 3,0 0,2 89% 82% Senza precedensperienze lavorative 0,4-0,3 11% 18% Classi di età: ,3 0,2 37% 31% ,3 0,1 38% 35% ,5-0,2 15% 20% ,2-0,2 7% 12% ,1 0,0 2% 1% FEMMINE IN CERCA DI OCCUPAZIONE 3,5 0,4 100% 100% Con precedensperienze lavorative 2,7 0,3 76% 75% Senza precedensperienze lavorative 0,8 0,1 24% 25% Classi di età: valori assoluti (in migliaia) Variazioni assolute (in migliaia) sul ,2 0,2 35% 32% ,2 0,1 34% 34% ,9 0,2 24% 23% ,3-0,1 7% 11% ,0 0,0 0% 0%

11 TAB.7. INATTIVI PER CLASSI DI ETA', GENERE E ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DEL LAVORO Classi di età MASCHI E FEMMINE valori assoluti in migliaia variazioni assolute (in migliaia) sul 2012 Forze di Non aventi Forze di Non aventi lavoro interesse a lavoro interesse a potenziali lavorare totale inattivi potenziali lavorare totale inattivi INATTIVI ANNI 2,8 18,0 20,7-2,0 0,3-1, ,9 7,7 8,6-0,5 1,0 0, ,7 1,2 2,0-0,6 0,2-0, ,7 1,6 2,3-0,7 0,5-0, ,5 7,5 7,9-0,3-1,4-1,7 MASCHI INATTIVI ANNI 1,2 7,4 8,7-0,4 0,0-0, ,5 3,8 4,3-0,1 0,3 0, ,2 0,3 0,5-0,1 0,1 0, ,3 0,5 0,8-0,1 0,3 0, ,3 2,8 3,1-0,1-0,6-0,7 FEMMINE INATTIVI ANNI 1,5 10,6 12,1-1,6 0,2-1, ,4 3,9 4,3-0,4 0,7 0, ,5 0,9 1,4-0,4 0,1-0, ,4 1,1 1,5-0,6 0,2-0, ,2 4,7 4,9-0,2-0,8-1,0 Al fine di favorire la diffusione e l utilizzazione dei da delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto della presente pubblicazione, con citazione della fonte: Sistan, Comune di Ferrara, Ufficio Statistica Per ulteriori informazioni: Ufficio STATISTICA Via Mons. Luigi Maverna 4 FERRARA Tel Fax statistica@comune.fe.it Responsabile: Pierina Pellegrini - Staff: Stefania Agostini, Caterina Malucelli, Micaela Pora, Michele Siviero