Scritto da La Redazione Martedì 07 Gennaio :32 - Ultimo aggiornamento Martedì 07 Gennaio :37

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1 In Brasile il femminicidio raggiunge numeri allarmanti. Nel 2006 viene fatta la Legge Maria da Penha, con il numero 11340, è stata emanata dal Congresso il 7 agosto Entra in vigore il 22 settembre 2006 ed è già utilizzata il giorno successivo con un abusatore arrestato a Rio de Janeiro, dopo aver tentato di strangolare la sua ex moglie. La legge crea meccanismi per prevenire la violenza domestica e familiare nei confronti delle donne, secondo Art.226 della Costituzione. La Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e la Convenzione inter-americana per prevenire, punire e sradicare la violenza contro le donne, prevede la creazione di tribunali speciali per la violenza domestica e familiare nei confronti della donna, che modifica il codice di procedura penale, il codice penale e la legge di esecuzione penale. La farmacista Maria da Penha, caso /OEA di Maria da Penha Maia Fernandes, è stato un omaggio alla giurisprudenza. Lei è stata picchiata brutalmente e violentemente ogni giorno dal suo marito nei sei anni di matrimonio. Nel 1983, lui ha cercato di ucciderla per gelosia due 1 / 5

2 volte. La prima volta, con un'arma da fuoco, lasciandola paraplegica, e la seconda, per annegamento. Dopo questo tentativo di omicidio lei ha preso coraggio e lo ha denunciato. Il marito di Maria da Penha è stato punito solo dopo 19 anni e ha avuto solo due anni in regime chiuso, cosa che rivolta Maria. A causa di questo fatto, il Centro per la Giustizia e Diritto Comitato internazionale dell'america Latina per la difesa dei diritti della donna (CLADEM), insieme con la vittima, forma una denuncia alla Commissione per i Diritti Umani dell'oea, che è un organismo internazionale per l'archiviazione delle comunicazioni derivanti dalla violazione di questi accordi internazionali. Questa legge è stata creata con l'obiettivo di prevenire la violenza contro le donne, e proteggere i diritti delle donne. Secondo il relatore della legge Jandira Feghali, la legge è legge. Proprio come decisione giudiziaria non si discute e si realizza. La Chiesa cattolica considera la legge molto gradita. Anche nel 1990 la Campagna di Fraternità, fondata da CNBB, ha scelto il tema "Donna e uomo - immagine di Dio", facendo chiaro riferimento alla parità di genere. Evangelici considerano inoltre importante la legge. La Chiesa Evangelica di Confessione Luterana in Brasile (IECLB), per esempio, condanna la violenza contro le donne. Ma oggi cosa vediamo? La legge ha fatto poca differenza. 2 / 5

3 L'Istituto di Ricerca Economica Applicata (IPEA) presenta uno studio sulla violenza contro le donne in Brasile, che fissa le aliquote di morti per aggressione e il profilo degli omicidi di donne nel paese. La conclusione è che la Legge Maria da Penha, in vigore dal 2006, non ha ridotto la mortalità del genere entro il 2011, rispetto a cinque anni prima. Secondo l IPEA, nel , si stima che ci sono stati oltre femminicidi, che è equivalente a 5000 morti l'anno. Il Nord-Est ha il più alto numero. Con 6,9 morti per donne, il Nord-est conduce le statistiche, e il Sud, con 5,08, ha le tariffe più basse. Secondo l IPEA, i tassi di mortalità per donne erano 5,28 nel periodo , prima della Legge Maria da Penha, e 5,22 tra , una riduzione minima. Lo Stato di Espírito Santo, con 11,24 omicidi ogni , è il più pericoloso, seguito da Bahia (9.08) e Alagoas (8,84). D'altra parte, Piauí con 2,71 morti è l'ultima della lista. Le stime dell IPEA sono, in media, morti femminili per violenze ogni anno, 472 al mese ogni giorno. Giovane, nere e di bassa scolarità, l IPEA ha anche scoperto che le giovani donne sono state le principali vittime: il 31% ha un'età compresa anni e il 23% anni. 3 / 5

4 Più della metà dei decessi (54%) erano donne tra 20 e 39 anni, 61% delle donne nere, che sono le principali vittime in tutte le regioni, a eccezione del Sud. Nel Nord-Est, il numero ha raggiunto l'87%, e al Nord, 83%. La maggior parte delle vittime erano di basso livello di istruzione e il 48% di quelli con 15 o più anni ha avuto almeno otto anni di studio. In Brasile, il 50% del femminicidio ha coinvolto l'uso di armi da fuoco e il 34 % di strumento tagliente, acuto o smussato. Secondo l'istituto, il 29% di femminicidio è avvenuto nelle famiglie, il 31%, su strada e il 25% in ospedale o altra struttura sanitaria. Questo articolo usa dati dell Instituto de Pesquisa Econômica Aplicada. Dott.ssa Alice De Almeida, Responsabile dell'accoglienza presso "Ascolto Donna" dell'associazione Genere Femminile. 4 / 5

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