PROCEDIMENTO PENALE n. 6103/13 RG.NR. rito abbreviato
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- Giorgiana Spina
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1 [ Cercola 3, ] PROCEDIMENTO PENALE n. 6103/13 RG.NR. rito abbreviato 1. Dati identificativi del procedimento. Numeri di registro: 6103/13 R.G. NR /12 RG. GIP.; RG Appello 5397/14. Imputati: 1)C.S., nato a Napoli il ; 2) L.P.M., nata a Napoli il ; 3)G.C., nato a Napoli il ; 4) F.A., nata a Napoli il ; 5) G.S., nato a Napoli il ; 6) V.R., nato a Napoli il ; 7) I.L., nato a Napoli il ; 8) S.F., nata a Napoli il ; 9) R.R., nato a Cercola (Na) il ; 10) D.B.G., nato a Napoli il ; 11) C.L., nato a Napoli il ; 12) B.S., nato a Napoli il Autorità giudiziaria: Tribunale di Napoli XIX GIP; Corte di Appello di Napoli II Sezione. Vicende cautelari: imputati detenuti. Stato del procedimento: sentenza n. 2796/13 del Tribunale di Napoli XIX GIP, emessa in data e depositata il ; Appello in corso. 2. Fonti ed elementi di prova acquisiti. Informative ed allegati dei Carabinieri di Cercola; Verbali di perquisizione e interrogatorio degli indagati; Verbali di trascrizione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali; Dichiarazioni di persone informate sui fatti e collaboratori di giustizia;
2 Verbale di individuazione fotografica e denuncia della persona offesa. 3. Capi d imputazione. Associazione di tipo mafioso (art. 416 bis, comma 1, 2, 3, 4, 6 e 8 c.p.); Usura continuata in concorso (art. 81 cpv., 110, 644 com. I e V n.3 e 4 c.p., art. 7 L. 203/91); Estorsione tentata e consumata aggravata in concorso (art. 81 cpv., 61 n.2, 112, 629 comma 1 e 2 in relazione art. 628 comma 3 c.p., art. 7 L. 203/91); Lesione aggravata in concorso (art. 81 cpv., 110, 582,585, 61 n.2 c.p., art. 7 L. 203/91); Tentata violenza privata in concorso ( art. 110, 56, 610 c.p., art. 7 L.203/91). 4. Tempo e Luogo. Dalla fine dell anno 2007 ad ottobre 2012, in Cercola (NA). 5. Contesto criminale e territoriale. La vicenda oggetto del presente processo si svolge sul territorio di Barra e Cercola ove operano il clan Guarino-Celeste e il clan Cuccaro. R. Guarino a Barra per tutti era "Rafele", il ras, uomo della camorra, specializzato in riciclaggio. Insieme a C. Celeste detto "o dolce" si era staccato dal clan degli Aprea fondando gli scissionisti. Originario di Somma Vesuviana, dopo una vita dedicata allo spaccio di droga e alla camorra, nel 2003 viene scarcerato. Poi, nel 2005, subisce un violento agguato. Fin da subito l'agguato fu attribuito agli Aprea-Cuccaro- Alberto, in lite contro i Guarino-Celeste. I sicari in sella a una motocicletta lo avvicinarono e gli spararono contro quattro colpi di pistola. Due lo centrarono al torace, due all'addome. G. si riprese e si chiuse in casa per mesi. Da allora, come sostengono gli stessi inquirenti, si aprì la guerra di camorra tra il clan Aprea e gli "scissionisti" che provocherà decine di morti. A. Cuccaro è una figura di spicco dello storico clan da sempre in lotta con i rivali Formicola di S. Giovanni a Teduccio. Aveva scontato una pena di 10 anni, liberato
3 nel settembre del Un fratello ammazzato nel novembre del 1996, S. C., (ritenuto il numero 1 del clan) dalla mano dei Formicola. A.C. ha deciso di dare un segnale al quartiere indirizzato anche a quelle nuove leve che pensano di poter controllare Barra e il giro di affari illeciti. Una Rolls Royce bianca ad arricchire la scenografia, a simboleggiare il potere ed una festa patronale, religiosa. Perché il camorrista spara, uccide ma conserva sempre un forte legame con il sacro, seppur in una concezione distorta, riadattata ai canoni malavitosi. Il segnale di sottomissione di Barra al boss è stato dato forte e chiaro quando Cuccaro ha chiesto un minuto di raccoglimento per i morti di camorra. Non morti innocenti, non le vittime vere. Il minuto di raccoglimento era per quelli ammazzati nella faida con i Formicola. Gente che a sua volta aveva ammazzato altri camorristi. La città di Barra si è piegata, ha accolto l invito così come i commercianti accolgono l invito a donazioni spontanee per finanziare la festa dei gigli. Una forma alternativa di pizzo oltre a quelle che già pagano ai clan. 6. Dinamica usuraia, estorsiva Il presente processo penale ha avuto ad oggetto l attività usuraria ed estorsiva posta in essere ai danni di un imprenditore, B.G., da parte di un gruppo di soggetti, appartenenti sia al clan Guarino Celeste che al clan Cuccaro. La p.o. aveva trasferito a Cercola l attività di carrozzeria, ma in seguito a difficoltà economiche, aveva fatto ricorso a prestiti di denaro. La p.o. B.G., a partire dai primi di giugno del 2012, denunziava le vicende di cui era vittima fornendo agli inquirenti il numero di cellulare e circoscrivendo la propria denunzia ad un episodio intimidatorio (rinvenimento di colpi di arma da fuoco presso la sua casa) senza fornire alcuna indicazione utile a contestualizzare la provenienza e la matrice di quella intimidazione. Ma intanto già dalla primavera del 2012 erano in corso operazioni di intercettazione telefonica sulle utenze di un noto esponente del clan Cuccaro, I.L., odierno imputato, che rilevavano l esistenza di rapporti economici tra questi e la p.o., e pertanto gli inquirenti estesero il monitoraggio alle utenze della p.o. e alle utenze in contatto con
4 questi ed in uso ad altri imputati che mettevano in luce l esistenza di rapporti di debito della p.o. anche con altri soggetti. La ricostruzione dei fatti, quindi, si fonda sulle dichiarazioni e denunce della p.o., sulle intercettazioni telefoniche, nonché sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Nella denuncia dell agosto 2012 e nelle successive integrazioni (06,12,21.09, ,01 e ) la p.o. riferiva di aver gestito una carrozzeria nel quartiere di Barra dal 2002 al 2007 e che in quel periodo per far fronte al pagamento dei fornitori, non avendo liquidità, si rivolgeva ad alcune persone note del paese (tale S.F.) per farsi cambiare degli assegni postdatati dei suoi clienti, pagando per il servizio il tasso del 10% mensile; per onorare le scadenze si rivolgeva anche ad altri usurai. Ricordava che a Barra non aveva mai pagato tangenti ma di essersi messo a disposizione con i compagni di Barra per dei lavori di riparazione di auto a titolo gratuito. Nel 2009, per trovare un po di tranquillità, decise di trasferire la sua attività a Cercola, ove la situazione non migliorava anzi peggiorava. Infatti per poter pagare i debiti pregressi e nel contempo avviare la nuova attività chiedeva un prestito a C.S. alias o pazzo di euro con un tasso del 10% mensile (850 euro). I pagamenti avvenivano in contanti e quando nel 2008 C.S. venne arrestato i soldi venivano consegnati alla moglie L.P.M.. La p.o. pagava quanto dovuto, ma quando nel 2010, C.S. uscì dal carcere pretendeva ancora gli euro asserendo che i soldi finora versati erano solo interessi maturati e pertanto la p.o. versava mensilmente la somma di euro 100 fino al giugno Le somme venivano annotate su dei cartellini. Nell ottobre-novembre 2010 la p.o., per far fronte alle scadenze, si recava da G.C. detto Carlucciello che in presenza della moglie F.A., gli consegnava la somma di euro pretendendo la restituzione della somma entro un mese, maggiorata del 10%. Non potendo onorare la scadenza la p.o. rinnovava di mese in mese il debito, pagando il 10% di interessi preteso (500 euro al mese). Quando G.C. venne arrestato lo stesso continuava a minacciare la p.o. e la sua famiglia dal carcere tramite sua
5 moglie F.A. ( che si portò a casa della p.o pretendendo i soldi dalla moglie) e lo zio G.S. detto Tori Tori.: porta i soldi, fai il bravo...sennò è la volta buona che ti fai male. La p.o. pagò 500 euro al mese di interessi fino al marzo Anche in questo caso i pagamenti avvenivano in contanti e le somme venivano annotate su un quaderno. Nel mese di aprile del 2011 la p.o., essendo in difficoltà con gli usurai, si rivolse ad I.L. ed ottenne un prestito di euro con un pagamento mensile di 400 euro (5%) a titolo di interesse. La p.o. per l estinzione totale del debito consegnava due assegni da euro ciascuno, non andati a buon fine. Pertanto la p.o. si portava a casa di I.L. detto Gino per esporgli le sue difficoltà economiche e questi, in presenza della moglie S.F. si dichiarava disposto ad estinguere il debito iniziale (8.000) applicando alla sorte capitale altri euro, ossia portando il debito a euro da restituire in 30 mesi con una quota mensile di euro 400. La p.o. ha pagato per circa 10 mesi (euro 4.000),ma I.L. e S.F. continuavano a pretendere, minacciandolo, gli euro, dicendo di aver passato il debito ai Cuccaro tramite zi Lelluccio alias V.R. al quale la p.o. consegnava un assegno di 1000 euro andato a buon fine. La p.o., nel mese di agosto del 2012, veniva portata al cospetto di I.L., V.R., D.B.G. e R.R., (alias Lelè ) che in qualità di referenti del clan Cuccaro, per il territorio di Ponticelli - Cercola, gli chiesero di versare ogni settimana 100 euro perché la sua officina era a Cercola. Quanto denunciato dalla p.o. trova riscontro nelle perquisizioni e sequestri effettuati dalla PG, in data e , presso le abitazioni dei coniugi G.-F. e C.-L.P., ove sono stati rinvenuti appunti manoscritti recanti le indicazioni di cifre e date in relazione a vari nominativi tra cui quello di Gennaro caruzziere (nei cartoncini rinvenuti a casa del Cuccaro) e di carrozziere (nei fogli di quaderno a casa del Guarino). Le intercettazioni telefoniche tra il marzo-luglio 2012 contribuiscono a dare riscontro a quanto dichiarato dalla vittima e del vortice in cui era stretta. In data , mentre la p.o. si trovava negli uffici degli operanti veniva raggiunto telefonicamente da C. e da S.F., moglie di I.L. che gli ricordavano le imminenti scadenze.
6 Dalle stesse emerge come chiara ed inequivocabile sia la pressione cui era sottoposta la p.o. anche dalle donne del clan che non esitavano, nelle loro pressanti richieste di pagamento, a minacciare di picchiarlo, coinvolgendo anche i familiari della p.o. come accadeva il quando la sorella della p.o. veniva contattata e minacciata: G. non facciamo il bordello vengo io sopra la carrozzeria ed F.A. : se tu domani verso l una e mezzo, le due, non ci stai, vengo io con lo zio Tore a casa tua vengo io e Tore ti ho avvisato. Nella intercettazione tra la p.o. e S.F., moglie di I.L., emerge il rapporto di prestito tra gli stessi: tutto questo qua che è tornato indietro, questo fatto dei 500 euro, il fatto dei 900 euro me li mette sul conto, dietro che io ciò, mi stai capendo?...l importante è che io metto mese per mese che mi metto a scontare. Nell intercettazione tra C.S. e la p.o. del si rileva l esistenza di un debito ad interesse tra i due: ci chiariamo pure sopra quell altra cosa che mese per mese che devi avere la cento euro di interessi sopra a quegli altri là?...te la do, leviamo sto bordello da mezzo mese per mese e rimaniamo compari. La p.o. nel gennaio 2013, si rivolgeva allo sportello di ascolto del Coordinamento Napoletano delle Associazioni Antiracket che le forniva, oltre alle varie competenze (legali e bancarie), un assistenza psicologica e morale, sostenendola ed accompagnandola nel difficile cammino intrapreso. 7. Costituzioni di parte civile. B.G.: persona offesa, si è costituita parte civile stante il diretto ed evidente nesso di causalità fra i reati contestati agli imputati ed i danni di natura patrimoniale e non patrimoniale sofferti. Coordinamento Napoletano delle Associazioni Antiracket in ragione del dedotto vulnus alle finalità statutarie. Tutte le richieste di costituzione di parte civile sono state accolte dal tribunale senza alcuna specifica motivazione sul punto. 8. Conclusioni del P.M. e delle parti civili.
7 PM: per C.S., anni 12 di reclusione; per L.P.M., anni 4 e mesi 6 di reclusione; per G.C., anni 12 e mesi 6 di reclusione; per F.A., anni 7 e mesi 6 di reclusione; per G.S., anni 6 e mesi 6 di reclusione; per V.R.,anni 8 di reclusione; per I.L., anni 12 di reclusione; per S.F.,anni 3 e mesi 6 di reclusione; per R.R., anni 9 di reclusione; per D.B.G., anni 12 di reclusione; per C.L., anni 7 di reclusione; per B.S., anni 6 di reclusione. B.G.: (accertata e dichiarata la penale responsabilità degli imputati) condanna al risarcimento del danno di natura patrimoniale e non patrimoniale (attraverso criterio equitativo a norma degli artt e 1226 c.c.) da quantificarsi nella somma ritenuta equa dal Tribunale, da dichiarare immediatamente esecutiva ex art. 540 c.p.p., o, in subordine condanna dell imputato al pagamento di una congrua provvisionale ex art. 539 comma II c.p.p.. Coordinamento Napoletano delle associazioni Antiracket: (accertata e dichiarata la penale responsabilità degli imputati) condanna al risarcimento del danno di natura patrimoniale e non patrimoniale (attraverso criterio equitativo a norma degli artt e 1226 c.c.) da quantificarsi nella somma ritenuta equa dal Tribunale, da dichiarare immediatamente esecutiva ex art. 540 c.p.p., o, in subordine condanna dell imputato al pagamento di una congrua provvisionale ex art. 539 comma II c.p.p.. 9. Decisioni del procedimento. Sentenza I grado: dichiara gli imputati colpevoli dei reati ascritti e condanna: C.S., alla pena di anni 8 di reclusione; L.P.M., alla pena di anni 3 e mesi 8 di reclusione; S.F., alla pena di anni 3 e mesi 8 di reclusione; G.C., alla pena di anni 8 di reclusione; F.A., alla pena di anni 5 di reclusione;
8 G.S., alla pena di anni 6 e mesi 8 di reclusione; V.R., alla pena di anni 6 e mesi 8 di reclusione; I.L., alla pena di anni 8 di reclusione; R.R., alla pena di anni 6 di reclusione; D.B.G., alla pena di anni 6 e mesi 6 di reclusione; C.L., alla pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione. Condanna altresì gli imputati al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare. Dichiara gli imputati C.S., G.C., F.A.,G.S., V.R.,I.L.,R.R. e D.B.G. interdetti in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante l esecuzione della pena. Dichiara M.A. interdetta per anni cinque. Dichiara L.P.M.,S.F.,C.L. interdetti dai pubblici uffici per la durata di anni cinque. Condanna gli imputati al risarcimento dei danni alle costituite parti civili, da liquidarsi in sede civile. Assolve B.S. dal reato a lui ascritto perché il fatto non sussiste. Dispone la confisca di tutto quanto in sequestro. Sentenza II grado: appello in corso (udienza ). 10. Problematiche di diritto emerse nel procedimento. Nessuna rilevante problematica emersa nel corso del processo. 11. Rilievo mediatico del procedimento. Camorra, in manette gli estorsori dei clan Cuccaro- Aprea e Guarino... nonsolonera.tgcom24.it/.../camorra-in-manette-gli-estorsori-dei-clan-cuccaro- aprea-eguarino-celeste-in-precedenza-era-stato-sequestrato-il-g... Copia cachesimili30 nov
9 Camorra, in manette gli estorsori dei clan Cuccaro- Aprea e Guarino-Celeste. In precedenza era stato sequestrato il Giglio della Festa. Napoli: arresti nel clan Cuccaro-Aprea e Guarino-Celeste, dodici dodicipersone-in-manette.html Copia cachesimili30 nov Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e del gruppo di Torre Annunziata nei confronti di presunti... Camorra, in manette gli estorsori dei clan Cuccaro- Aprea e Guarino... gossip.libero.it/...clan-cuccaro...e-guarino-celeste...precedenza.../camorraclan/?...copia cachecamorra, in manette gli estorsori dei clan Cuccaro- Aprea e Guarino-Celeste. In precedenza era stato sequestrato il Giglio della Festa... Camorra, in manette gli estorsori dei clan Cuccaro- Aprea e Guarino libero.it/.../camorra-in-manette-gli-estorsori-dei-clan-cuccaro-aprea-e- guarinoceleste-in-precedenza-era-stato-sequestrato-il-giglio-de.. Usura ed estorsione con metodo mafioso a imprenditori: 19 arresti a Napoli Il Mattino - 2 ore fa Sono stati scoperti numerosi episodi di usura ed estorsione commessi da persone, fanno... imparentate con esponenti di alcuni clan camorristici come quelli «Aprea-Cuccaro» e «Alberto-Guarino-Celeste» del quartiere Barra, Procedure civili attivate. Al momento, nessuna.
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