Presidente Geom. BORGA TERENZIO

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1 Presidente Geom. BORGA TERENZIO LEGNARO (PD) 23 Novembre 2009 Aziende e Quote Latte Regione Veneto 1

2 REGIONE VENETO - CAMPAGNA 2009/2010 Nr Aziende Agricole (Q.li) Quota Latte Suddivisione Nr. Aziende per Provincia Regione Veneto - Campagna 2009/2010 Belluno 403 Rovigo 55 1% Treviso 845 Venezia Verona Padova % Vicenza #### Rovigo 55 Verona 870 Belluno 403 9% Treviso % Vicenza % Padova % Venezia 167 4% Fonte : Agea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V. Tre Provincie raggruppano il 70% delle aziende 2

3 Confronto Nr. Aziende per Provincia Regione Veneto 2000/ /2010 Belluno Treviso Venezia Padova Vicenza Rovigo Verona TOTALI ,6 Fonte : Agea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V. Nell arco di 10 anni il numero di stalle da latte è dimezzato Suddivisione Quota Latte (Q.li) per Provincia Regione Veneto - Campagna 2009/2010 Rovigo % Belluno #### Treviso #### Verona Venezia #### Padova #### Vicenza 25% #### Rovigo #### Verona #### Vicenza % Belluno % Treviso % Padova % Venezia % Fonte : Agea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V. Tre Provincie raggruppano il 73% dei Quantitativi Individuali di riferimento 3

4 Quota (Q.li) AZIENDE REGIONE VENETO Campagna 2009/2010 Suddivisione Nr. Aziende per Quota Assegnata Provincie Fino a oltre Totali % Belluno ,1 Treviso ,1 Venezia ,8 Padova ,8 Vicenza ,2 Rovigo ,2 Verona ,7 TOTALI % 15,4 13,6 13,1 21,0 11,9 12,6 9,2 2,6 0,6 Quantitativo (Q.li) Fonte : Agea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V ,6% % ,6% oltre ,6% Fino a ,4% ,6% Il 63% del totale delle aziende ha una quota inferiore ai 2000 q.li ,9% ,0% ,1% Suddivisione Primi Acquirenti Latte Per Provincia e per Tipologia Campagna 2009/2010 Provincia Privati Coop Belluno 0 13 Padova 7 10 Rovigo 1 2 Treviso Venezia 1 1 Verona 17 7 Vicenza T O T A L E % 54% Fonte : Albo Primi Acquirenti Regione Veneto Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V Privati Coop 0 Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza 4

5 AZIENDE REGIONE VENETO Confronto Quote prima dell'entrata in vigore Legge 119/03 - Quote Inizio Campagna 2009/2010 Suddivisione per Provincia Nr. Aziende Quota disponibile (Q.li) 2003/ /2010 Var % 2003/ /2010 Var % Provincie Belluno , ,4 Treviso , ,5 Venezia , ,3 Padova , ,8 Vicenza , ,8 Rovigo , ,0 Verona , ,4 TOTALI , ,2 Fonte : Agea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V. Differenza Qual'è stato il percorso per cui oggi le aziende produttrici di latte sono in grosse difficoltà? 5

6 Incombenze delle Aziende Agricole Adeguamento strutture per benessere animale e per aumento capacità produttiva Acquisto Quote latte (mutui, interessi, ecc.) Adeguamento per soddisfare i nuovi Parametri Igienico Sanitari Spese dovute ai parametri dettati dalla Condizionalità e dalla Direttiva nitrati (affitto licenze di spandimento ) = FORTE INDEBITAMENTO Confronto Valore del Latte e dei costi di venti anni fa con quelli attuali Prodotto Valore marzo 1989 Valore marzo 2009 Var. % 2009 su 1989 Latte 29,43 32,00 + 9% Gasolio 31,92 50, % Concime 15/15/15 15,00 45, % Concime 18/46 21,00 44, % Nitrato Amonico 12,00 31, % Farina di Soia 23,50 35, % Crusca 13,00 13,00 === Orzo 15,00 13,00-13% 1 dose seme Mais 30,00 59, % 1 L/Kg. Diserbo 6,00 13, % 6

7 Andamento dei costi e ricavi in VENETO (90 vacche kg) 60 51, ,36 44,43 42,13 38,19 38,04 38,74 43,15 37,02 43,41 36,31 46,57 38,85 43,02 Altri costi Costo del capitale (fondiario e agrario) Costo del lavoro 30 Ammortamenti (macchine, fabbricati) e contoterzisti Carburanti, lubrificanti, 20 elettricità, acqua Alimenti (acquisto mangimi, fertilizzanti, sementi, antiparassitari) 10 Ricavi totali Prezzo del latte Si può notare come negli anni il progressivo incremento dei fattori di produzione ha via via ridotto il margine di profitto per l allevatore, fino a vederlo raggiungere un livello negativo nel 2007 ed a diventare pari a zero nel Per il 2009 si prevede il mantenersi di questo trend negativo, visto il significativo calo del prezzo del latte liquidato all allevatore (gli importi si riferiscono ai prezzi ivati). Incombenze delle Aziende Agricole FORTE INDEBITAMENTO Aziende dovrebbero produrre di più per onorare gli impegni economici (mutui bancari) ma... non hanno sufficiente liquidità per investire in un aumento di produzione (genetica, tecnologia, alimentazione etc etc ) 7

8 CONSIDERAZIONE Quando cala il prezzo del latte alla stalla il problema e che non diminuisce il reddito delle aziende ma che aumenta il debito delle stesse. Andamento Prezzo del Latte Spot Nazionale Crudo - CCIIAA Verona (prezzo base per tonnellata) Rilevazione Prezzo Min Max 10/12/ ,00 450,00-20% 16/11/ ,00 355,00 19/10/ ,00 345,00 21/09/ ,00 335,00 24/08/ ,00 310,00 8

9 QUALI SONO LE CAUSE CHE HANNO RIDOTTO PROGRESSIVAMENTE IL PREZZO DEL LATTE ALLA STALLA? 1)CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA MONDIALE La situazione è drammatica in tutto il mondo, anche se non è una consolazione per gli allevatori di vacche da latte! 9

10 1)CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA MONDIALE Bruxelles critica l'aiuto di Sarkozy al settore agricolo (Francia) LA RICETTA OBAMA Usa : 300 milioni di dollari per l ammasso dei formaggi Bruxelles sblocca aiuti una tantum fino a 15 mila euro per gli agricoltori europei CONSIGLIO AGRICOLO: 280 MILIONI PER I PRODUTTORI DI LATTE ANNUNCIATI DA FISCHER BOEL. DECIDERANNO ECOFIN E PARLAMENTO UE A FINE NOVEMBRE 2)ENTRATA IN ITALIA DI LATTE ESTERO Bulgaria 25,52 /100Kg. Polonia 21,34 /100Kg. Rep. Ceca 22,74 /100Kg. Rep. Slovacca 19,79 /100Kg. Romania 21,35 /100Kg. Ungheria 21,21 /100Kg. Prezzo Medio del Latte di Vacca in Europa dell Est 2009 Fonte : Clal 10

11 2)ENTRATA IN ITALIA DI LATTE ESTERO PRODUCIAMO IL % DEL NOSTRO FABBISOGNO! 3) CALO DELLE ESPORTAZIONI Formaggi e latticini (2008 Vs 2007) - 2.6% 11

12 4) CALO DEI CONSUMI Malgrado l AUMENTO della Quota Latte a livello europeo di un +2,4% non si è riscontrato un conseguente aumento produttivo. Mentre registriamo un CALO dei consumi. Conclusioni e Considerazioni 12

13 L intenzione dell Unione Europea era attuare una politica del settore lattiero caseario volta essenzialmente a: 1. equilibrare il mercato 2. stabilizzare i prezzi 3. garantire un tenore di vita equo ai produttori 4. migliorare la competitività dei produttori. Ma da quanto abbiamo appena analizzato, appare evidente che la politica applicata fino ad ora non ha dato i frutti sperati Alcune misure di intervento previste dalla PAC sono ormai obsolete e il recente aumento delle Quote Latte a livello Europeo e dei singoli paesi Membri non ha decretato un conseguente aumento della produzione Quota Latte (Ton.) EUROPA (25 stati membri) Campagna 2006/ Campagna 2007/ Campagna 2008/ ,40% +2,38% Produzione di Latte (Ton.) Campagna 2006/ Campagna 2007/ Campagna 2008/ Fonte : Commissione Agricoltura Europea Elaborazione Dati : Ced A.Pro.La.V. +0,57% +0,04% 13

14 Il calo dei consumi dei prodotti lattiero caseari, e l entrata nel mercato Italiano di latte estero a prezzi irrisori, ha decretato il crollo del prezzo del latte alla stalla. La poca redditività del latte, a fronte degli altissimi costi necessari a produrlo, non incentiva gli investimenti finalizzati all aumento della produzione Per il 2015 è previsto lo smantellamento del regime delle quote latte: il valore delle stesse sta diminuendo vertiginosamente, passando dai 40 centesimi nel 2005 ai 10 centesimi di oggi. Lati negativi Coloro i quali hanno investito per comprare allora, rimangono proprietari di un bene senza valore oggi. Coloro i quali hanno dato il valore dalle quote possedute a garanzia dei prestiti agli istituti bancari, oggi non sono più in grado di farlo Lati positivi le aziende che hanno intenzione di acquistare quote per aumentare la propria capacità produttiva al giorno d oggi trovano una maggiore convenienza 14

15 Diversi studi indicano che l abolizione delle quote latte dovrebbe sortire *: 1. Un aumento della produzione di latte che dovrebbe far abbassare il prezzo di mercato (+1% di produzione = - 3/4 % di prezzo alla produzione) 2. Una riduzione del reddito dei produttori, nonostante l aumento delle quantità prodotte; 3. Il trasferimento del benessere dai produttori ai consumatori; 4. Una ripresa delle esportazioni dell UE, suscettibile di causare un calo dei prezzi mondiali. * Fonte : Relazione speciale nr. 14/2009 Corte dei Conti europea. Sorgono spontanee alcune domande Se con l attuale prezzo del latte le stalle stanno già chiudendo, una dopo l altra con un ulteriore diminuzione del valore del litro latte alla stalla siamo sicuri che resteranno ancora abbastanza allevamenti in attività? Le decisioni prese a tavolino a Bruxelles spesso sono difficili da applicare in un settore nel quale agiscono numerose variabili economiche (ricordiamo che i capi in stalla non hanno dei rubinetti per poter aprire o chiudere la produzione a seconda dei capricci del mercato ) 15

16 MA L OBIETTIVO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA NON ERA QUELLO DI GARANTIRE UN REDDITO AGLI ALLEVATORI? Il piano di rimozione delle quote latte sembra andare in tutt altra direzione Cosa succederebbe se le nostre aziende da latte dovessero chiudere? 1) Un drastico cambiamento di paesaggio 16

17 Cosa succederebbe se le nostre aziende da latte dovessero chiudere? 2) Un cambiamento anche sulle nostre abitudini e tradizioni alimentari Per tutelare il prezzo del latte conferito agli allevatori Ridurre il peso della burocrazia Sensibilizzare ed educare il consumatore ad utilizzare prodotti locali per mantenere le aziende nel territorio ALCUNI SUGGERIMENTI Certificazione, tracciabilità e RIGIDI CONTROLLI sulla provenienza della materia prima Valutare attentamente se mantenere l attuale regime delle Quote Latte o adeguarlo all attuale produzione per controllare di conseguenza il prezzo del latte! Accorciare la filiera e concentrare l offerta per affrontare la GDO che in questi anni si è molto organizzata, ed ottenere un prezzo che soddisfi sia produttore che consumatore 17

18 Grazie per l attenzione l e buona continuazione dei lavori 18

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