LE ESIGENZE DI INNOVAZIONE NELLA FILIERA VITIVINICOLA: opportunità e minacce. 6 luglio 2017 Treia

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1 LE ESIGENZE DI INNOVAZIONE NELLA FILIERA VITIVINICOLA: opportunità e minacce 6 luglio 2017 Treia

2 AGRICOLTURA DI PRECISIONE Possibilità di intervenire in maniera differenziata Potenziale risparmio economico Potenziale maggiore rispetto per l ambiente Possibilità di avere una produzione più omogenea Ancora in fase «sperimentale» Difficile interpretazione ed utilizzo delle mappe di prescrizione Economicamente sostenibile solo grandi superfici Attrezzature «a rateo variabile» molto costose Spesso legata a progetti finanziati I droni possono essere tranquillamente sostituiti dalle immagini satellitari Rischia di essere sopravvalutata e di creare false aspettative, soprattutto in un territorio come quello marchigiano formato da medio piccole e piccolissime aziende

3 VARIETA «RESISTENTI» E BIOTECNOLOGIE (Nbts) Pregiudizio negativo (80% della popolazione europea contraria alle biotecnologie ) Legislazione europea lacunosa Difficoltà di sperimentazione nel mondo scientifico Diffusione delle varietà molto limitata (Veneto e Trentino) Tolleranza alle malattie variabile a seconda della varietà Qualità delle produzioni ancora da accertare Per ora resistenza limitata ad oidio e peronospora Importante riduzione dei prodotti fitosanitari (il 60% dei fungicidi in agricoltura vengono utilizzati per la vite) Contributo sostanziale alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica Viticoltura potenzialmente estendibile anche in zone attualmente meno vocate Utilizzo di dette varietà in aree sensibili (es. Prosecco diffuso anche un aree urbane) Diversificazione delle produzioni Potenziali produzioni a residuo «0» Creazione di varietà resistenti a partire da vitigni locali Rischio di erosione genetica e delle produzioni tipiche La «resistenza» alle malattie funginee potrebbe essere limitata nel tempo

4 SISTENIBILITA AMBIENTALE SOSTENIBILITA SOCIALE SOSTENIBILITA ECONOMICA Maggiore rispetto per acqua, suolo ed aria Consapevolezza nell utilizzo delle risorse primarie Utilizzo di fonti di energia rinnovabili Contributo alla società in termini di salute, sicurezza e benessere dei dipendenti Generare e distribuire ricchezza e redditività Misurare e certificare la sostenibilità, anche a fini comunicativi Garantire lo sviluppo delle future generazioni! Scarsa informazione e consapevolezza sul tema della sostenibilità da parte dei produttori e dei consumatori Alcune aziende hanno difficoltà già a conoscere i propri costi di produzione Scarsa predisposizione delle aziende ad investire sul tema Limitata presenza di personale/organi in grado di misurare e certificare Assenza di finanziamenti pubblici mirati ad incentivare l adozione di sistemi più sostenibili Utilizzo ed abuso della parola «sostenibilità» solo a fini comunicativi La sostenibilità ha un punto di partenza ma non un punto di arrivo (la sostenibilità può essere sempre migliorata)

5 AGRICOLTURA BIOLOGICA Potenziale minore produzione e qualità nelle annate difficili Maggiori costi di produzione, anche dovuti al processo di certificazione Costante riduzione delle fertilità dei terreni nel ciclo biologico della coltura Accumulo costante di metalli pesanti nel terreno (es. Rame) Scarsa possibilità di ricerca da parte degli organi preposti Molto tempo da dedicare per adempimenti burocratici Limitazioni non sempre dettate da criteri scientifici Incremento importante del mercato BIO a livello europeo Investimento della GDO sui prodotti BIO Possibilità di ottenere finanziamenti pubblici Opinione pubblica assolutamente favorevole Tutela normativa a livello europeo Possibilità che il mercato Bio non sia più un mercato di nicchia Prezzi al consumatore in discesa e scarsa redditività per le aziende Organismi certificatori non sempre perfetti (es. Report) Non è detto che un azienda BIO sia «sostenibile» «Biologico» spesso confuso con «naturale», «artigianale», «biodinamico» i quali non hanno alcuna regolamentazione Il 75% dei consumatori crede che il BIO sia effettuato senza alcun trattamento fitosanitario (e quando sapranno la verità?)

6 AGRICOLTURA INTEGRATA Approccio all agricoltura con criterio scientifico Utilizzo di molteplici fattori decisionale nel processo produttivo Modello maggiormente sostenibile se opportunamente utilizzato Possibilità di avere produzioni più costanti nel tempo dal punto di vista quantitativo e qualitativo Spesso confusa con «agricoltura convenzionale» che ormai non esiste più Immagine negativa da parte della collettività, spesso pregiudizievole Nessun finanziamento pubblico specifico Di difficile comunicazione per via dell utilizzo di prodotti di derivazione sintetica (non per forza maggiormente impattanti) Necessità di personale specializzato Immagine dell agricoltura come tra i maggiori responsabili dell inquinamento (non è esattamente così) Scarsa diffusione per via di mancanza di finanziamenti e difficoltà di comunicazione Immagine negativa del mondo scientifico

7 COMUNICAZIONE Scarsissima predisposizione delle aziende ad investire nella comunicazione (nel business plan solitamente non è previsto) Comunicazione spesso «fai da te» senza l ausilio di aziende specializzate Immagine ingiustificata del vino come prodotto sofisticato (solfiti, allergeni, residui ecc) Incapacità di fare sistema da parte delle aziende Territorio marchigiano poco conosciuto al di fuori dei confini nazionali Il vino è spesso visto come un prodotto troppo «difficile» Immagine del Made in Italy ancora forte Produzioni di alta qualità Produzioni altamente differenziate per ciascun territorio Numerosissime varietà autoctone (oltre 500) Tradizione e storia in ogni mq del territorio nazionale Possibilità di raggiungere potenziali clienti velocemente ed efficacemente attraverso la rete Possibilità di scegliere strategie e metodi di marketing personalizzati Packaging appropriato a seconda del tipo e del Abuso dei termini laudativi (es. naturale) che oltre ad non essere normato, mette in cattiva luce tutto il settore produttivo Nella comunicazione la pseudoscienza prende il sopravvento sulla scienza (es. Biodinamico, Vegano, Naturale, Vero ecc.) Difficoltà a diffondere i prodotti marchigiani al di fuori dei confini nazionali Travaso dei consumatori dal mondo del vino verso quello della birra

8 Our mission is simple: We MAKE THE WINE WORLD EASIER by understanding people's taste and needs and recommending the perfect wine for them

9 COMMERCIALIZZAZIONE Mancanza di conoscenza dei costi di produzione reali Assoluta mancanza di programmazione Aziende di dimensione medio-piccola Incapacità di fare sistema Scarsa conoscenza della lingua inglese Dipendenza da distributori e GDO Difficoltà a creare una propria rete commerciale Poca consapevolezza sulle reali esigenze di mercato Prodotti tipici e di alta qualità Brand «Marche» dalle grandi potenzialità Investire nella creazione di reti commerciali condivise Studio del mercato Avvalersi di figure professionali E-Commerce Aziende non ben strutturate rischiano di chiudere i battenti Prodotti di qualità non adeguatamente riconosciuti sul mercato

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