Le nuove disposizioni in materia di IMU

Transcript

1 Le nuove disposizioni in materia di IMU Con la presente Informativa si analizzano i chiarimenti forniti dal MEF con la Risoluzione 28 marzo, n. 5 riguardanti l IMU, in merito alle seguenti questioni: - modifiche alla disciplina IMU recate dalla Legge di Stabilità ; - pubblicazione delle deliberazioni concernenti le aliquote e detrazioni; - assegnazione della casa coniugale. Si prendono in esame, inoltre, le modifiche ulteriormente apportate alla disciplina IMU dal D.L. n. 35/ (c.d. Decreto "sblocca debiti").

2 Con Risoluzione 28 marzo, n. 5, il Ministero dell Economia e delle Finanze ha risposto ad alcuni quesiti riguardanti l IMU in merito alle seguenti questioni: modifiche alla disciplina recate dalla Legge di Stabilità (L. n. 228/2012); pubblicazione delle deliberazioni concernenti le aliquote e detrazioni; assegnazione della casa coniugale. Si rende noto che, in merito alla pubblicazione delle delibere delle aliquote, successivamente a quanto precisato dalla Risoluzione in esame è intervenuto l art. 10, comma 4, D.L. n. 35/, c.d. Decreto sblocca debiti, che ha apportato ulteriori modifiche alla disciplina IMU. Di conseguenza quanto chiarito dalla Risoluzione in esame risulta parzialmente superato. NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE DI STABILITÀ PER L ANNO A partire dal 1 gennaio, l art. 1, comma 380, Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (c.d. Legge di stabilità ) ha apportato importanti modifiche alla disciplina IMU al fine di assicurare la spettanza ai Comuni del gettito dell'imposta municipale propria. In particolare, il sopracitato comma prevede quanto segue: lett. a): soppressione della quota di imposta riservata allo Stato; lett. f): destinazione alle casse dello Stato del gettito IMU, derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, nel limite dell imposta calcolata ad aliquota standard dello 0,76%; lett. g): possibilità per i comuni di aumentare dello 0,3% l aliquota standard dello 0,76% per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D; lett. i): possibilità di modificare gli importi relativi alla lett. f) a seguito della verifica del gettito IMU riscontrato per il Le modifiche, di cui alle lett. f) e g), comma 380, art.1, Legge n. 228/2012, incidono pesantemente sulla gestione delle aliquote da parte dei comuni, i quali possono intervenire solo aumentando l aliquota standard (0,76%) fino a 0,3 punti percentuali. In tal caso, il maggior gettito IMU è destinato al comune stesso.

3 Informativa n pagina 2 di 4 Diversamente è esclusa la facoltà del comune di ridurre l aliquota standard dello 0,76% per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Come evidenziato dalla Risoluzione in esame, fanno eccezione alla sopra citata disciplina i fabbricati rurali ad uso strumentale classificati nel gruppo catastale D; il Legislatore prevede, infatti, per tali immobili un aliquota agevolata, pari allo 0,2%. In seguito alle modifiche della Legge n. 228/2012, i comuni non hanno più la possibilità di ridurre l aliquota agevolata dello 0,2% fino allo 0,1%, come avveniva fino all anno scorso, né la possibilità di aumentarla. ATTENZIONE L effetto delle disposizioni previste dalla Legge di stabilità per i fabbricati rurali ad uso strumentale, classificati nel gruppo D, è quello, quindi, di riservare allo Stato l intero gettito derivante dall applicazione a detti immobili dell aliquota dello 0,2%. PUBBLICAZIONE DELLE ALIQUOTE IMU DAL L art. 13, comma 13-bis, D.L. n. 201/2011 precisa che a decorrere dal periodo d imposta, le deliberazioni di approvazione delle aliquote e della detrazione d imposta hanno efficacia se vengono pubblicate entro un preciso termine su apposito sito informatico del Ministero delle Finanze. In particolare, il citato articolo, nella versione vigente fino all 8 aprile, dispone che gli effetti delle deliberazioni comunali retroagiscono al 1 ge nnaio dell anno di pubblicazione se questa interviene entro il 30 aprile dell anno di competenza, sempre che l invio telematico da parte del comune sia effettuato entro il 23 aprile. Le deliberazioni approvate dai comuni saranno inserite e quindi consultabili sull apposito sito internet del Ministero delle Finanze ( La Risoluzione n. 5 del MEF fornisce importanti precisazioni in ordine a tale problematica; tuttavia, detti chiarimenti devono intendersi parzialmente superati, in base a quanto stabilito dal Decreto n. 35/. L art. 10, comma 4-bis, D.L. n. 35/ ha infatti modificato il sopracitato art. 13, comma 13-bis, prevedendo: il differimento dei termini sopracitati (23 e 30 aprile); la possibilità per i comuni di modificare per l anno di riferimento le aliquote/detrazione mediante invio e pubblicazione di una nuova delibera anche successivamente al versamento della prima rata. La nuova versione del comma 13-bis, art. 13, D.L. n. 201/2011, in vigore dal 9 aprile, si presenta come sotto riportata: «13-bis. A decorrere dall anno di imposta, le deliberazioni di approvazione delle aliquote e della detrazione nonché i regolamenti dell imposta municipale propria devono essere inviati esclusivamente per via telematica, mediante inserimento del testo degli stessi nell apposita sezione del Portale del federalismo fiscale [ ].L efficacia delle deliberazioni e dei regolamenti decorre dalla data di pubblicazione degli stessi nel predetto sito informatico. Il versamento della prima rata di cui al comma 3 dell articolo 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, è eseguito sulla base degli atti pubblicati nel predetto sito alla data del 16 maggio di ciascun anno di imposta; il comune è tenuto ad effettuare l invio di cui al primo periodo

4 entro il 9 maggio dello stesso anno. In caso di mancata pubblicazione entro il termine del 16 maggio, i soggetti passivi effettuano il versamento della prima rata pari al 50 per cento dell imposta dovuta calcolata sulla base dell aliquota e della detrazione dei dodici mesi dell anno precedente. Il versamento della seconda rata di cui al predetto articolo 9 è eseguito, a saldo dell imposta dovuta per l intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata, sulla base degli atti pubblicati nel predetto sito alla data del 16 novembre di ciascun anno di imposta; a tal fine il comune è tenuto a effettuare l invio di cui al primo periodo entro il 9 novembre dello stesso anno. In caso di mancata pubblicazione entro il termine del 16 novembre, si applicano gli atti pubblicati entro il 16 maggio dell anno di riferimento oppure, in mancanza, quelli adottati per l anno precedente» Pertanto, se la nuova delibera sarà pubblicata: entro il 16 maggio, la stessa avrà effetto già sul calcolo della prima rata IMU, da versare entro il 17 giugno (il 16 giugno cade di domenica). In tal caso, il comune dovrà aver inviato (esclusivamente con modalità telematiche) la nuova delibera al Dipartimento delle Finanze entro il termine del 9 maggio. In caso di mancata pubblicazione della delibera entro il 16 maggio, i contribuenti devono versare il 50% dell imposta dovuta, calcolata sulla base dell aliquota/detrazione dei 12 mesi dell anno precedente. entro il 16 novembre, le modifiche avranno effetti nella determinazione dell IMU dovuta a saldo, da versare entro il 16 dicembre. In tal caso, il comune dovrà aver inviato (esclusivamente con modalità telematiche) la nuova delibera al Dipartimento delle Finanze entro il termine del 9 novembre. In caso di mancata pubblicazione di una nuova delibera entro 16 novembre, il contribuente dovrà applicare le aliquote/detrazione relative agli atti adottati entro il 16 maggio o, in mancanza, quelle relative all anno precedente. in caso di Mancata pubblicazione: 50% dell IMU dovuta sulla base delle aliquote/detrazione anno precedente 16 maggio Inviate dal Comune entro il 9 maggio Effetti già sulla I rata Delibere aliquote e detrazioni IMU Pubblicate sul sito Internet del Ministero delle Finanze entro 16 novembre Inviate dal Comune entro il 9 novembre Effetti su saldo IMU in caso di Mancata pubblicazione: saldo IMU sulla base delle aliquote pubblicate entro il 16 maggio o in mancanza quelle adottate l anno precedente

5 ASSEGNAZIONE DELLA CASA CONIUGALE L ultimo quesito della Risoluzione in commento riguarda gli effetti ai fini IMU derivanti dall assegnazione della casa coniugale a seguito di separazione o divorzio. A riguardo, il comma 12-quinques, art. 4, D.L. n. 16/2012, stabilisce che ai soli fini dell applicazione dell IMU, [ ] l'assegnazione della casa coniugale al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione. Pertanto, per effetto di tale disposizione, l assegnazione della ex casa coniugale fa sorgere un diritto di abitazione nei confronti del coniuge assegnatario della stessa, il quale assume la soggettività passiva eclusiva. L IMU è quindi dovuta da tale coniuge in quanto assegnatario dell abitazione. Il Ministero dell economia delle finanze precisa che l espressione in ogni caso, contenuta nel sopra riportato articolo, non include le ipotesi di locazione. Infatti, nel caso in cui l immobile condotto in locazione da un coniuge venga attribuito dal giudice all altro coniuge, quest ultimo non diventa titolare di un diritto di abitazione (che lo renderebbe soggetto passivo IMU) ma subentra come conduttore nel contratto di locazione (lasciando come soggetto passivo IMU il proprietario dell immobile). La Risoluzione in commento precisa infatti che: Tali considerazioni portano alla conclusione che quest ultima disposizione opera solo nei casi in cui l immobile assegnato sia di proprietà, interamente o pro-quota, del coniuge non assegnatario e in quello in cui lo stesso immobile sia stato concesso in comodato e non anche in quello di locazione.