MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI RAVENNA ORDINANZA N 68/2009

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI RAVENNA ORDINANZA N 68/2009"

Transcript

1 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI RAVENNA ORDINANZA N 68/2009 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ravenna: VISTA: la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2000 n. 2000/59/CE recante Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico ; VISTO: il Decreto Legislativo 24 giugno 2003 n. 182, recante Attuazione della Direttiva n. 2000/59/CE relativa agli Impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico ; VISTO: il Decreto Legislativo 03 aprile 2006 n. 152, recante Norme in materia ambientale ; VISTO: l art. 128 della Legge Regionale 21 aprile 1999 n. 3, con la quale la Regione Emilia Romagna ha delegato le Province a svolgere i compiti di pianificazione nella gestione dei rifiuti; VISTO: l art. 5 della Legge Regionale 01 giugno 2006 n. 5, con la quale la Regione Emilia Romagna ha confermato le funzioni in materia ambientale delle VISTO: Province; il Foglio prot. 13/6659, in data , con il quale questa Capitaneria di Porto ha trasmesso alla Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Suolo la versione preliminare del piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico relativo al porto di Cervia; VISTO: il Foglio prot , in data , con il quale la Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Suolo ha richiesto di apportare alcune integrazioni al suddetto Piano; CONSIDERATO l esito della riunione tenutasi presso questa Capitaneria di Porto in data , con la partecipazione di tutti gli Enti interessati (Provincia di Ravenna, Comune di Cervia, Ufficio Locale Marittimo di Cervia, Soc. HERA S.p.a. di Ravenna); VISTO: VISTA: VISTO: VISTA: il Foglio prot. 5095, in data , con il quale questa Capitaneria di Porto ha trasmesso alla Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Suolo la versione definitiva del piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico relativo al porto di Cervia; la Delibera n. 167, in data , con la quale la Giunta Provinciale di Ravenna ha formulato, ai sensi dell art. 5, comma 4 del D.Lgs. 182/2003, la prescritta intesa in merito al citato Piano; l esito della riunione tenutasi presso questa Capitaneria di Porto in data , in occasione della quale è emersa la necessità di apportare alcune integrazioni al Piano in parola; la nota prot. 394, in data , con la quale l Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ravenna ha espresso le proprie indicazioni per l integrazione del Piano; VISTE: le note prot e s.n., rispettivamente in data e , con le quali in Comune di Cervia ha formulato le proprie proposte per l integrazione del Piano;

2 VISTO: VISTA: VISTI: il Foglio prot , in data , con il quale questa Capitaneria di Porto ha trasmesso alla Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Suolo la versione definitiva del Piano, implementata con gli elementi integrativi richiesti dall Amministrazione Provinciale ed indicati dagli altri Enti coinvolti; la nota prot. 2009/ , in data , con la quale la Provincia di Ravenna ha condiviso la versione definitiva del piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico relativo al porto di Cervia, riportante gli elementi integrativi richiesti; gli articoli 17, 68, 71, 81 del Codice della Navigazione e gli articoli 59 e 77 del relativo Regolamento di esecuzione (parte marittima); ORDINA Art. 1 E approvato l allegato PIANO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO, RELATIVO AL PORTO DI CERVIA EDIZIONE GUIGNO Art. 2 Il Piano di cui all articolo 1 sarà reso esecutivo successivamente alla realizzazione, da parte del gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico del porto di Cervia, degli apprestamenti necessari per la raccolta differenziata delle varie tipologie di rifiuti individuate nel Piano medesimo. Art. 3 La pubblicità della presente Ordinanza e dell allegato Piano verrà assicurata mediante affissione all albo pretorio del Comune di Cervia, all albo di questo Ufficio ed all albo dell Ufficio Locale Marittimo di Cervia; mediante inserimento nella pagina dedicata alle Ordinanze presente sul sito web istituzionale di questa Capitaneria di Porto ( nonché mediante diffusione a mezzo degli organi di informazione locali. Ravenna, F.to IL COMANDANTE C.V. (CP) Roberto RUFINI

3 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO LOCALE MARITTIMO CERVIA PIANO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO Relativo al porto di CERVIA Elaborato ai sensi del Decreto Legislativo 24 giugno 2003 n. 182 EDIZIONE GIUGNO 2009

4 INDICE 1. INTRODUZIONE 1.1 Riferimenti normativi e principi fondamentali 1.2 Obiettivi del Piano 1.3 Definizioni 1.4 Campo di applicazione ed esclusioni 2. TIPOLOGIA E QUANTITA DEI TRAFFICI 2.1 Descrizione 2.2 Tipologia e quantità dei traffici 3. QUANTITA E TIPOLOGIA DI RIFIUTI CHE L IMPIANTO PORTUALE DOVRA GESTIRE. PROBLEMATICHE GESTIONALI 3.1 Premessa 3.2 Impostazione metodologica divisa per sottosistemi 3.3 Dati storici 3.4 Conclusioni 4. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 4.1 Premessa 4.2 Modalità gestionali e servizi esistenti 5. REQUISITI E COMPITI DEL GESTORE 5.1 Requisiti 5.2 Compiti 6. ONERI E DIVIETI 6.1 Divieti 6.2 Conferimento dei rifiuti prodotti dalla nave 6.3 Modalità di conferimento dei rifiuti di bordo 7. QUADRO DEI COSTI E REGIME TARIFFARIO 7.1 Criteri generali 8. RESPONSABILE DELL ATTUAZIONE DEL PIANO 9. MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI ALLEGATI: Allegato A SCHEDA DI SEGNALAZIONE INADEGUATEZZE IMPIANTI PORTUALI

5 1. INTRODUZIONE 1.1 Riferimenti normativi e principi fondamentali I principi normativi, ai quali si riferisce il presente piano, sono il D. Lgs 3 aprile 2006 n 152 e successive integrazioni e modifiche, ed il D. Lgs 24 giugno 2003 n 182 emanato al fine di dare attuaz ione alla Direttiva CE n.2000/59, relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico. Quest ultimo decreto si propone di ridurre gli scarichi in mare, in modo particolare quelli illeciti, dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che utilizzano porti situati nel territorio nazionale, nonché di migliorare la disponibilità e l utilizzo degli impianti portuali di raccolta per i suddetti rifiuti e residui. Ai fini del raggiungimento di questi obiettivi, all articolo 5 del predetto decreto è prevista la redazione di un Piano di raccolta ed un piano di gestione dei rifiuti sulla base delle prescrizioni contenute nell Allegato I al Decreto stesso. Il principio fondamentale a cui si ispira il piano è desumibile dall art. 7 del Decreto 182/03, laddove è prescritto l obbligo a carico del comandante della nave di omissis conferire i rifiuti prodotti omissis all impianto portuale di raccolta prima di lasciare il porto. Questa disposizione implica il necessario rilascio da parte della nave al concessionario del servizio di tutti i rifiuti di bordo rientranti nelle definizioni di cui ai punti c) e d), comma 1 dell art. 2 del medesimo Decreto Legislativo, in prospettiva di una bonifica integrale della nave prima che intraprenda una nuova navigazione e ciò nell interesse generale di una maggior tutela dell ambiente marino. Le uniche deroghe, previste dal Decreto 182/03, possibili a tale obbligo sono: a) esenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le navi in servizio di linea con scali frequenti e regolari, in base al combinato disposto degli artt. 6 comma 4, 7 comma 1 e 9; b) deroga puntuale tramite specifica autorizzazione dell'autorità Marittima secondo la procedura e le condizioni di cui all art. 7 comma 2. Altro principio fondamentale fissato dal Decreto 182/03: il servizio di raccolta e successivo smaltimento e/o recupero dei rifiuti prodotti a bordo delle navi ormeggiate in porto è espletato esclusivamente da ditte specializzate, in possesso delle autorizzazioni prescritte dalle leggi vigenti in materia, in relazione alle differenti tipologie di rifiuto, con oneri a carico del produttore del rifiuto, cioè la nave. 1.2 Obiettivi del piano L attuazione del presente piano è preordinata ad assicurare il perseguimento dei seguenti obiettivi: Fornitura di un servizio completo alle navi, che preveda tutto il ciclo di gestione dei rifiuti assimilabili agli urbani, speciali pericolosi e non pericolosi: ritiro, sterilizzazione ove prevista (ad esempio per i rifiuti alimentari sbarcati da navi provenienti da Paesi extra-ue, ai sensi del Decreto 22 maggio 2001 del Ministero della Sanità, ora Ministero della Salute), trasporto, recupero o smaltimento, in modo da scoraggiare il ricorso all illecito versamento in mare; Organizzazione di un servizio che risponda ai criteri di facilità di accesso, efficienza ed economicità, attraverso l affidamento, previa procedura ad evidenza pubblica, ad un unico soggetto concessionario di comprovata esperienza e dotato delle necessarie risorse umane e materiali; Attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti, ai fini di una corretta gestione degli stessi e favorendone la riduzione dello smaltimento finale; Approntamento di adeguati strumenti di controllo per il monitoraggio del rispetto degli standard qualitativi del servizio. 1.3 Definizioni a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell Allegato A alla parte quarta del D. Lgs. 3 aprile 2006 n 152 e di cui il detent ore si disfi o abbia deciso l obbligo di disfarsi; b) produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti cioè il produttore iniziale e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o composizione dei rifiuti; c) detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene; d) rifiuti prodotti dalla nave: i rifiuti, comprese le acque reflue e i residui diversi dai residui del carico, ivi comprese le acque di sentina, prodotti a bordo di una nave che rientrano nell ambito di applicazione degli allegati I, IV e V della Marpol 73/78, nonché i rifiuti associati al carico di cui alle linee guida definite a livello comunitario per l attuazione dell allegato V della Marpol 73/78;

6 e) garbage : rifiuti solidi generati a bordo dall equipaggio e/o dai passeggeri durante la normale vita di bordo (es. consumazione pasti). In relazione alla tipologia delle Unità Navali presenti nel porto di Cervia, si tratta prevalentemente di rifiuti derivanti dalla consumazione dei pasti a bordo: es. rifiuti alimentari, imballaggi di alimenti, carta, stoviglie del tipo usa-e-getta in plastica, bottiglie in vetro, lattine; f) residui del carico: i resti di qualsiasi materiale che costituisce il carico contenuto a bordo della nave nella stiva o in cisterne e che permane al termine delle operazioni di scarico, pulizia, ivi comprese le acque di lavaggio (slop) e le acque di zavorra, qualora venute a contatto con il carico o con i suoi residui; tali resti comprendono eccedenze di carico-scarico e fuoriuscite; g) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura; h) gestore del servizio di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti: l impresa che effettua il servizio di gestione dei rifiuti, prodotti anche da terzi, e di bonifica dei siti inquinati ricorrendo, coordinandole, anche ad altre imprese, in possesso dei requisiti di legge, per lo svolgimento di singole parti del servizio medesimo. L impresa che intenda svolgere intermediazione dei rifiuti e di bonifica dei siti deve essere iscritta nelle categorie di intermediazione dei rifiuti e bonifica dei siti dell Albo di cui all articolo 212 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n 152, nonché nella categoria delle op ere generali di bonifica e protezione ambientale stabilite dall Allegato A annesso al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000 n 34; i) impianto portuale di raccolta: qualsiasi struttura fissa, galleggiante o mobile all interno del porto dove, prima del loro avvio al recupero o allo smaltimento, possano essere conferiti i rifiuti prodotti dalla nave ed i residui del carico; j) nave: qualsiasi costruzione destinata al trasporto per acqua; k) peschereccio: qualsiasi unità equipaggiata o utilizzata a fini commerciali per la cattura del pesce o di altre risorse marine viventi; l) unità da diporto: unità di qualunque tipo e lunghezza a prescindere dal mezzo di propulsione, che viene usata con finalità sportive o ricreative; m) porto: un luogo o un area geografica cui siano state apportate migliorie e aggiunte attrezzature tali da consentire l attracco di navi, pescherecci ed imbarcazioni da diporto; n) autorità competente: Ufficio locale marittimo di Cervia; o) raccolta: l operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto; p) raccolta differenziata: la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta, nonché a raggruppare i rifiuti di imballaggio separatamente dagli altri rifiuti; q) smaltimento: ogni operazione finalizzata a sottrarre definitivamente una sostanza, un materiale o un oggetto dal circuito economico e/o di raccolta e, in particolare, le operazioni previste nell Allegato B alla parte quarta del D. Lgs. 3 aprile 2006 n 152; r) recupero: le operazioni che utilizzano rifiuti per generare materie prime secondarie, combustibili o prodotti, attraverso trattamenti meccanici, termici, chimici o biologici, inclusa la cernita o la selezione, e, in particolare, le operazioni previste nell Allegato C alla parte quarta del D. Lgs. 3 aprile 2006 n 152; s) sterilizzazione: processo di trattamento dei rifiuti costituiti da prodotti alimentari per l approvvigionamento dell equipaggio e dei passeggeri ed i loro residui sbarcati dalle navi provenienti da Paesi extra UE; la sterilizzazione che precede lo smaltimento in discarica, deve garantire l abbattimento della carica microbica secondo le modalità tecniche di cui all art.3 comma 4 del D.L.22 maggio 2001; t) MARPOL 73/78: Convenzione internazionale per la prevenzione dell inquinamento marino causato da navi stipulata a Londra il 2 novembre 1973 come modificata dal protocollo del 1978 e successivi emendamenti, in vigore nell Unione Europea alla data del 27 novembre 2000 e ratificata con legge 29 settembre 1980 n 662; u) amministrazioni comunali: comune di Cervia. 1.4 Campo di applicazione ed esclusioni Il presente piano si applica: - alle navi; - ai pescherecci; - alle unità da diporto, a prescindere dalla loro bandiera, che fanno scalo o che operano presso il porto di Cervia. Sono escluse dal campo di applicazione: - le navi militari da guerra ed ausiliarie; - le altre navi possedute o gestite dallo Stato, se impiegate solo per servizi statali a fini non commerciali.

7 Per chiarezza espositiva, si precisa che non fanno parte del presente piano le previsioni legate alle problematiche della: a) gestione dei rifiuti derivanti dalla pulizia delle strade e delle aree pubbliche appaltate dalle amministrazioni comunali; b) pulizia degli specchi acquei appaltati dalle amministrazioni comunali; c) gestione dei rifiuti provenienti dalle attività svolte all interno delle aree in concessione a soggetti privati ai sensi dell art. 36 Cod. Nav. o dell art. 18 L. 84/94, ovvero in consegna ex articolo 34 Cod. Nav ad amministrazioni statali; d) gestione di rifiuti provenienti dalle attività di imbarco, sbarco e movimentazione delle merci per i quali la vigente normativa (art. 82 Reg. Cod. Nav.) prevede l obbligo a carico di chi effettua operazioni portuali, di provvedere alla pulizia degli specchi acquei delle banchine mentre il servizio di ritiro dei residui del carico di cui all art. 2 lett. d) del D. Lgs n. 182/2003 riguarda i resti di materiale che permangono a bordo delle navi.

8 2. TIPOLOGIA E QUANTITA DEI TRAFFICI 2.1 Descrizione Il porto di CERVIA è un porto di II^ categoria, IV^ classe ai sensi della Legge Regionale 27 Aprile 1976, n.19, in attesa di nuova classificazione tuttora in corso, sulla scorta delle previsioni della Legge 28 Gennaio 1994, n. 84 e successive modificazioni. Situato a circa 25 km. a sud del porto di Ravenna, il porto canale di Cervia presenta l abitato cittadino immediatamente a ridosso delle banchine. 2.2 Tipologia e quantità dei traffici L attività prevalente è caratterizzata dal diporto nautico che, grazie anche al porticciolo turistico denominato Marina di Cervia, conta la presenza di n 360 unità di piccole e medie dimensioni, queste ultime omologate, mediamente, per un massimo di 10 passeggeri. Il porto ospita inoltre una flotta peschereccia costituita da n 30 imbarcazioni addette alla piccola pesca e asservite agli impianti di mitilicoltura, i cui equipaggi sono composti mediamente da due marittimi. Il servizio trasporto passeggeri è svolto, prevalentemente nel periodo maggio/settembre, da 2 m/nave abilitata complessivamente al trasporto passeggeri. Del tutto assente è, invece, il traffico mercantile. 3. QUANTITA E TIPOLOGIA DI RIFIUTI CHE L IMPIANTO PORTUALE DOVRA GESTIRE. PROBLEMATICHE GESTIONALI 3.1 Premessa Ai fini della redazione del piano di gestione dei rifiuti il primo punto da sviluppare consiste nell individuazione delle quantità e delle tipologie di rifiuti da trattare attraverso strutture e servizi portuali di raccolta, in relazione alle esigenze delle unità navali inquadrabili nelle definizioni di cui all articolo 2 D.Lgs. 182/2003. Sulla base della tipologia dei rifiuti prodotti, secondo la Marpol 73/78 i rifiuti prodotti dalle navi possono essere suddivisi in: OIL (ANNESSO I) rifiuti oleosi, fanghi, slops (acque di lavaggio cisterne e residui di carico) e residui oleosi di macchina (acque di sentina, etc.); NOXIUS LIQUID SUBSTANCES (ANNESSO II) sostanze liquide nocive trasportate da navi chimichiere comprendenti i residui provenienti dal lavaggio delle cisterne, divise in 4 categorie (X,Y,Z,e O/S) in base al loro grado di pericolosità; HARMFUL SUBSTANCES (ANNESSO III) sostanze nocive trasportate in colli, contenitori, in cisterne o vagoni cisterna stradali o ferroviari che potrebbero originare residui di carico; SEWAGE (ANNESSO IV) Acque di scarico, di drenaggio e di rifiuto; GARBAGE (ANNESSO V ), rifiuti solidi che si formano durante il normale di una nave e che possono essere scaricati in modo continuo o periodico: a) plastica; b) materiale di imballaggio, tessuti; c) triturati di carta, stracci, metalli, bottiglie, terracotta; d) rifiuti alimentari e) cenere proveniente da inceneritore. Quando i rifiuti sono di tipo alimentare e provengono dall equipaggio e dai passeggeri di mezzi di trasporto commerciali, nazionali ed esteri, provenienti da Paesi extra-u.e., essi dovranno essere smaltiti osservando le specifiche disposizioni vigenti in materia. Tuttavia Cervia è una piccola realtà portuale e l arrivo di navi commerciali da Paesi extra-ue non è allo stato preventivabile. Pertanto non si ravvisa la necessità che il gestore debba munirsi di un impianto di sterilizzazione. 3.2 Impostazione metodologica divisa per sottosistemi Tenuto conto delle funzioni portuali e della tipologia di traffico prima individuato consolidatosi negli ultimi anni, il quadro organizzativo di risposta al fabbisogno si può articolare in 3 sottosistemi: raccolta e gestione dei rifiuti provenienti dalle unità da diporto; raccolta e gestione dei rifiuti provenienti dai motopescherecci; raccolta e gestione dei rifiuti provenienti dal naviglio minore in servizio locale in particolare naviglio abilitato al trasporto passeggeri.

9 Per individuare in modo analitico il fabbisogno di impianti e servizi è indispensabile calcolare la domanda globale derivante dall applicazione delle vigenti disposizioni, sulla base della erogazione dei servizi prestati negli ultimi anni alla luce delle prospettive stimate di traffico dei prossimi anni, e ciò con separata articolazione per ciascun sottosistema. Tale impostazione metodologica consente di ricavare una stima sufficientemente approssimata di quelle che sono le necessità in materia di smaltimento di rifiuti. Per la valutazione si è provveduto ad interpellare le associazioni e cooperative di categoria, dovendosi considerare che non esistono statistiche e sistemi di raccolta dei dati attendibili al riguardo, per i quali gli utenti si sono da sempre serviti per le proprie esigenze dei contenitori installati dal servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani (attualmente gestito in regime di privativa comunale da HERA S.p.A.). Inoltre, è opportuno preliminarmente precisare che essendo il porto di Cervia completamente inserito nel contesto urbano appare problematico valutare l effettivo quantitativo di rifiuti prodotti dalle navi risultando difficile distinguere quest ultimi da quelli prodotti dai residenti frontisti come rifiuti solidi urbani. Una valutazione di massima non può tuttavia prescindere dalla considerazione che, data la conformazione della struttura portuale e la sua storicità, il numero e la tipologia di unità stazionanti nel porto di Cervia non è destinato a modificarsi nel prossimo futuro. Pertanto, ritenendosi comunque necessario garantire un servizio di raccolta rifiuti alle navi che stazionano o approdano in questo porto, l entità e le dimensioni di tale servizio saranno parametrate alle attuali esigenze valevoli anche per il prossimo futuro. Sulla base delle considerazioni sopra esposte (ed in particolare, tenuto conto della ristrettezza delle aree portuali del sorgitore di Cervia e della esiguità dei quantitativi e delle tipologie di rifiuti prodotti in tale ambito), si ritiene necessario installare, ad integrazione dei servizi esistenti di cui al successivo punto 4.2), affidandone la gestione a Ditta autorizzata, un deposito temporaneo (composto da un armadio realizzato a norma di legge, provvisto di contenitori per la raccolta differenziata delle seguenti tipologie di rifiuti speciali pericolosi: batterie esauste, olio vegetale, olio minerale, filtri motore, stracci imbevuti, nonché contenitori per la raccolta differenziata di rifiuti speciali non pericolosi). Tale deposito temporaneo sarà ubicato su suolo pubblico comunale adiacente il piazzale Aliprandi (nelle immediate vicinanze delle banchine portuali). Si ritiene altresì necessario istituire un servizio periodico (con frequenza adeguata in ragione dell utilizzo del deposito, e comunque non inferiore alla settimana) di ritiro dei rifiuti presenti all interno del suddetto deposito temporaneo e relativa gestione amministrativa dei dati (formulari, registri di carico e scarico, redazione dei MUD, reportistica). 3.3 DATI STORICI: quantitativi di rifiuti prodotti dal naviglio da pesca nell anno 2007 Sulla base delle comunicazioni fornite dalla Cooperativa pescatori, nel porto di Cervia risultano essere stati smaltiti i seguenti quantitativi di rifiuti, divisi per tipologia: 1000 kg tra rifiuti misti ingombranti derivanti dall attività di pesca (reti, plastica, polistirolo, scarti in genere) e rifiuti urbani misti non differenziati; 950 kg di oli esausti. quantitativi di rifiuti prodotti dal naviglio da diporto nell anno kg di oli esausti; 3000 kg di batterie esauste. I dati che precedono riguardano unità da diporto ormeggiate presso approdi assentiti in concessione. Il numero di unità da diporto che trova ormeggio presso specchi acquei non in concessione è trascurabile. Non esistono dati certi relativamente al conferimento di rifiuti misti (garbage) e acque di sentina. 3.4 Conclusioni: In conclusione, si ribadisce come per i motivi anzidetti, il numero e la tipologia di unità stazionanti nel porto di Cervia non è destinato a subire modifiche nel prossimo futuro. Ciò premesso, la tipologia e i quantitativi di rifiuti che il sistema portuale di Cervia produce nel corso di un anno sono i seguenti: Rifiuti misti ingombranti derivanti dall attività di pesca: 1000 Kg. Rifiuti misti non differenziati: 1000 Kg. Oli esausti: 2000 Kg. Batterie: 3000 Kg. 4.1 Premessa 4. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

10 Sulla base delle analisi e delle stime effettuate si è prevista un organizzazione di raccolta rifiuti che assicuri la massima flessibilità ed economicità. Come già riportato nel punto 3.1, nell ambito del suddetto porto, sulla scorta delle previsioni, il gestore dovrà assicurare: - raccolta e smaltimento rifiuti così come prima individuati: speciali non pericolosi e pericolosi. Per le relative operazioni di recupero/smaltimento la Ditta incaricata del servizio dovrà conferire i rifiuti provenienti da bordo esclusivamente presso gli impianti autorizzati ai sensi della normativa vigente. 4.2 Modalità gestionali e servizi esistenti Ai fini della ottimizzazione del servizio di gestione dei rifiuti, si è proceduto ad una ricognizione dei servizi esistenti, individuando poi, sulla base delle previsioni analitiche, le nuove modalità gestionali di tali servizi. Come più volte ribadito in precedenza, le tipologie di rifiuti da gestire sono: 1. rifiuti speciali non pericolosi ivi compresi rifiuti misti ingombranti derivanti dall attività di pesca (garbage); 2. rifiuti speciali pericolosi (oli esausti, batterie, filtri motore usati, stracci imbevuti). Le modalità gestionali delle predette tipologie di rifiuto vengono dettagliate al successivo punto 5.2 secondo le diverse esigenze dei vettori marini che scalano il porto di Cervia. Di seguito vengono descritti i servizi esistenti. Servizi esistenti: Il naviglio da diporto, presente all interno del porticciolo turistico in concessione alla Soc. Marina di Cervia s.r.l., conferisce gli oli, le batterie esauste ed ogni altro tipo di rifiuto, presso gli appositi contenitori ubicati all interno del predetto porticciolo e gestito dalla Società concessionaria. In ambito portuale, lungo l intero tratto di banchina del porto canale di Cervia sono presenti n 23 cassonetti/campane per la raccolta di vetro, carta, plastica e metallo e n 1 elettrocompattatore inte rrato per la raccolta di rifiuti urbani, gestiti dalla Soc. Hera, concessionaria del servizio di ritiro e smaltimento dei RSU nel Comune di Cervia. Modalità gestionali Gestione rifiuti GARBAGE (alimentari e altri rifiuti Speciali non pericolosi): codici di identificazione CER: carta e cartone non pericoloso vetro non pericoloso rifiuti di natura organica utilizzabili per il compostaggio (rifiuti di cucina e mensa) non pericoloso plastica non pericoloso rifiuti misti (non differenziati) non pericoloso Tutte le unità devono procedere alla raccolta differenziata dei rifiuti speciali non pericolosi a bordo, opportunamente confezionati, e conferirli presso gli idonei contenitori per la raccolta differenziata del GARBAGE, posizionati nell area di raccolta ubicata in ambito portuale piazzale Aliprandi. I contenitori per la raccolta differenziata del GARBAGE devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente, pertanto devono essere idonei ad assicurare il rispetto delle norme igienico sanitarie ed alle norme previste dal Codice della strada. La gestione di tale tipologia di rifiuti ( GARBAGE ) dovrà essere espletata nell ambito della gestione dei rifiuti speciali non assimilati. Gestione rifiuti SPECIALI PERICOLOSI: Tutte le unità devono procedere alla raccolta differenziata dei rifiuti speciali pericolosi a bordo, e conferirli presso i preposti cassonetti/contenitori per la raccolta differenziata, posizionati in ambito portuale piazzale Aliprandi.

11 I contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti speciali pericolosi devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente, pertanto devono essere idonei ad assicurare il rispetto delle norme igienico sanitarie ed alle norme previste dal Codice della strada. Periodicamente (di massima con cadenza settimanale), il soggetto gestore provvederà allo svolgimento del servizio di ritiro e smaltimento dei seguenti rifiuti speciali pericolosi: CER *: Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati. CER *: Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati. CER130207*: Olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile. CER *: Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione CER *: Oli di sentina della navigazione interna CER *: Altri oli di sentina della navigazione CER *: Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminate da tali sostanze. CER *: Imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti. CER *: Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti), stracci, indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose. CER *: Filtri dell olio. CER *: Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose. CER *: Batterie al piombo. CER *: Batterie al nichel-cadmio. CER *: Batterie contenenti mercurio. CER *: Elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata. CER *: Rifiuti contenenti olio. CER *: Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose. CER *: Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio. I raccoglitori dei suddetti rifiuti devono essere svuotati dal gestore del servizio ogni qualvolta risulti necessario. Disposizioni particolari per il ritiro dei rifiuti da parte della Ditta autorizzata Ai fini dell erogazione del servizio, per il ritiro di rifiuti speciali pericolosi e non, si dovranno utilizzare autocarri autorizzati al trasporto di tali tipologie di rifiuti. I rifiuti classificati pericolosi dovranno essere confezionati conformemente alle disposizioni in materia vigenti sul territorio nazionale e separati da ogni altra tipologia di rifiuto. Le manichette utilizzate per le operazioni di travaso di rifiuti liquidi debbono essere costruite in conformità alle normative vigenti, collaudate all atto della fornitura e periodicamente controllate e pressate ogni 12 mesi, indipendentemente dal numero di ore di lavoro, allo scopo di accertare la loro integrità. Ogni manichetta deve essere dotata di apposito certificato sul quale debbono essere riportate le condizioni massime di esercizio, che debbono essere stampigliate anche su ogni singola manichetta. Le manichette devono essere integre ed in perfette condizioni di impiego per evitare qualsiasi spandimento.

12 5. REQUISITI E COMPITI DEL GESTORE 5.1 Requisiti Per la gestione del servizio di raccolta rifiuti portuali il gestore dovrà essere in possesso dei titoli di legittimazione previsti dalla vigente normativa in materia. 5.2 Compiti Il soggetto gestore del servizio portuale di raccolta e gestione rifiuti è tenuto a: predisporre, il documento di accompagnamento dei rifiuti speciali conferiti (formulario di identificazione), secondo le modalità ed i termini previsti dalla vigente normativa in materia, rilasciandone copia al soggetto che conferisce; provvedere agli adempimenti relativi alla comunicazione annuale ed alla tenuta dei registri previsti dalla vigente normativa di settore; consegnare ai produttori di rifiuti materiale pubblicitario ed informativo al fine di sensibilizzarli all utilizzo dei servizi ed in particolare delle strutture per la raccolta dei summenzionati rifiuti speciali. A tal proposito si dovrà predisporre un Documento Informativo che contenga: a) una sintesi dell organizzazione sulla gestione dei rifiuti portuali; b) una descrizione sintetica dei servizi portuali di gestione rifiuti garantiti; c) l ubicazione degli impianti portuali presenti, con le modalità di conferimento; d) l indicazione dei punti di contatto per usufruire del servizio; e) l indicazione delle tariffe. Sistema per la segnalazione dei disservizi: I comandanti delle navi che fruiscono degli impianti portuali e dei servizi di raccolta, qualora rilevino dei disservizi o delle inadeguatezze, possono segnalarli all Autorità Marittima compilando e consegnando l apposito modulo reso disponibile presso la sede dell Ufficio Locale Marittimo di Cervia,. Per quanto riguarda i formulari di identificazione rifiuto, secondo le disposizioni generali vigenti, il formulario va sempre redatto dal gestore, che assumerà la detenzione del rifiuto.

13 6. ONERI E DIVIETI 6.1 Divieti Ferme restando le vigenti disposizioni in materia di scarico in mare di rifiuti da navi previste dalla Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell Inquinamento causato dalle navi (MARPOL 73/78) e ferme restando le disposizioni di cui all art. 192 del D.Lgs. 152/2006, nelle aree di giurisdizione dell Ufficio Locale Marittimo di Cervia è fatto a chiunque assoluto divieto di: a) gettare rifiuti di ogni genere nello specchio acqueo portuale, nell area portuale (ricomprendente il porto di Cervia di seguito definito porto di giurisdizione per facilità di descrizione), e nell ambito del demanio marittimo e del mare territoriale di giurisdizione; b) depositare, abbandonare o disperdere sulle banchine o nelle altre aree portuali, comprese quelle assentite in concessione, qualsiasi genere di rifiuto (reti, cavi, fusti di olio esausto, batterie, imballaggi, etc.); c) manomettere e danneggiare contenitori ubicati all interno degli ambiti portuali di giurisdizione per la raccolta dei rifiuti urbani; d) introdurre nei cassonetti o contenitori di cui al precedente punto, materiali, sostanze o rifiuti di diversa tipologia rispetto a quelli per cui gli stessi apprestamenti risultano destinati. Fatta salva l applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente in materia, chiunque si renda responsabile della violazione ai divieti di cui al presente articolo è tenuto a procedere alla rimozione, all avvio al recupero e allo smaltimento dei rifiuti per mezzo delle ditte autorizzate, nonché al ripristino ed alla bonifica dello stato dei luoghi, unitamente agli eventuali titolari di concessione demaniale marittima inerente l area interessata alla presenza di rifiuti, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. 6.2 Conferimento dei rifiuti prodotti dalla nave E fatto obbligo a tutte le navi che fanno scalo nel porto di Cervia, di conferire tutti i rifiuti prodotti a bordo. 6.3 Modalità di conferimento dei rifiuti di bordo I Comandanti delle unità navali facenti base nel porto di Cervia, dovranno provvedere al recupero e/o allo smaltimento dei rifiuti prodotti a bordo esclusivamente attraverso il conferimento all interno del menzionato deposito temporaneo di Piazza Aliprandi. Il servizio di raccolta rifiuti di cui al presente articolo dovrà essere effettuato dalla ditta affidataria del servizio con personale adeguatamente qualificato, munito di apposite attrezzature ed indumenti atti a prevenire la trasmissione o diffusione di agenti patogeni eventualmente presenti nei rifiuti ritirati. La raccolta dei rifiuti speciali dovrà essere effettuata con appositi mezzi (veicolo terrestre), muniti di cassoni a tenuta stagna che impediscano la perdita dei rifiuti o il colaggio degli stessi durante il trasporto al luogo di trattamento o smaltimento. Le eventuali unità navali in transito nel porto di Cervia, ormeggiate presso aree portuali in concessione ovvero presso banchine pubbliche dovranno osservare le disposizioni vigenti nelle rispettive aree portuali, per quanto attiene il conferimento dei rifiuti prodotti a bordo. 7. QUADRO DEI COSTI E REGIME TARIFFARIO 7.1 Criteri generali L art. 8 del D.lgs. n. 182/2003 prevede che gli oneri relativi agli impianti ed ai servizi portuali di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi devono essere coperti da tariffa a carico delle navi che approdano nel porto. Il regime tariffario da applicare alle navi che approdano nel porto e che usufruiscono dei servizi portuali di raccolta, viene determinato secondo quanto previsto all allegato IV del Decreto 182/2003, che stabilisce la seguente articolazione : una quota fissa, indipendente dall effettivo utilizzo degli impianti di raccolta, commisurata in modo da coprire almeno il 35% dei costi di investimento e di esercizio degli impianti, con possibilità di differenziazione in funzione della categoria, del tipo e della dimensione della nave; una quota correlata al quantitativo e al tipo di rifiuti prodotti ed effettivamente conferiti dalla nave agli impianti portuali di raccolta, commisurata in modo da coprire la parte dei costi non coperta dalla quota di cui al precedente punto.

14 L allegato IV aggiunge che nel caso di conferimento dei residui del carico, la tariffa è posta a carico esclusivamente delle navi che utilizzano gli impianti. Sono poi inseriti indirizzi per la riduzione delle tariffe se la gestione ambientale, le attrezzature ed il funzionamento della nave sono tali da assicurare una produzione ridotta di rifiuti. Tuttavia, come si è visto, la realtà portuale di Cervia è caratterizzata dalla presenza di unità da pesca locali (n 30 motopescherecci), di unità da d iporto (circa 130 unità, tra natanti ed imbarcazioni di media dimensioni 6 metri di lunghezza) e n 2 mot onavi abilitate al trasporto passeggeri. Del tutto assente risulta il traffico mercantile. In ragione di quanto sopra, risultano molto limitati i quantitativi di rifiuti prodotti dalle unità soggette al presente piano. Per i suddetti motivi ed a seguito di apposite riunioni (svolte con la partecipazione di rappresentanti della Provincia di Ravenna, della Capitaneria di Porto di Ravenna, del Comune di Cervia, dell Ufficio Locale Marittimo di Cervia e di Hera S.p.A.), la Soc. Hera S.p.A. ha manifestato la disponibilità all installazione e gestione di un deposito temporaneo per le tipologie dei rifiuti speciali individuati, compreso il posizionamento in ambito portuale e loro periodico svuotamento di idoneo numero contenitori per la raccolta differenziata di rifiuti speciali non pericolosi. Detto servizio viene svolto ad integrazione del servizio pubblico di raccolta e gestione dei rifiuti urbani in ambito cittadino, con l applicazione di un corrispettivo forfettario annuale, a copertura delle sole spese di impianto, ritiro e smaltimento. Il suddetto corrispettivo forfetario annuale è ripartito tra le seguenti categorie di utenti: - 60% Cooperative pescatori; - 25% Comune di Cervia (per i rifiuti prodotti nell ambito della Darsena Comunale. Il Comune di Cervia ha facoltà di imputare detta spesa al soggetto affidatario della gestione della Darsena Comunale, rimanendo, in tal caso, solidalmente responsabile con quest ultimo del pagamento di tale quota); - 10% Circolo Nautico Amici della Vela ; - 2,5% M/N ROSSANA ; - 2,5% M/N NEW GHIBLI. Detto corrispettivo comprende la realizzazione del deposito temporaneo per i rifiuti pericolosi, la fornitura dei contenitori per i rifiuti speciali non pericolosi, i servizi di ritiro e trattamento/smaltimento di tutte le tipologie di rifiuti speciali. 8. RESPONSABILE DELL ATTUAZIONE DEL PIANO Il Responsabile dell attuazione del Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico è individuato nel Comandante dell Ufficio Locale Marittimo di Cervia. 9. MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI Ai sensi del comma 6, art.5, D.Lgs. 182/2003, il piano di raccolta e gestione dei rifiuti del porto di Cervia è aggiornato ed approvato, in coerenza con la pianificazione regionale in materia dei rifiuti, almeno ogni tre anni ed ogni volta che si verifichino significativi cambiamenti operativi nella gestione del porto.

15 Allegato A SCHEDA DI SEGNALAZIONE INADEGUATEZZE DEGLI IMPIANTI PORTUALI Al COMANDANTE DEL PORTO DI CERVIA Via lungomare G. D Annunzio n. 1/H Tel. fax: cervia@guardiacostiera.it Il sottoscritto comandante/conducente/proprietario della nave (tipo/nome/n iscrizione).... bandiera in sosta dal. nel porto di Cervia segnala la seguente inadeguatezza del servizio portuale di raccolta rifiuti (barrare la casella che interessa): in data... La raccolta dei rifiuti non è stata effettuata. Il servizio di raccolta dei rifiuti non era raggiungibile con nessun mezzo di comunicazione. Il servizio di ritiro dei rifiuti sebbene chiamato non ha provveduto a ritirare i rifiuti da consegnare. Il prezzo per il servizio espletato è stato differente a quanto previsto in quanto Non è stato possibile consegnare i seguenti rifiuti.. Altro (specificare) Cervia, lì. timbro e firma

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di B A R L E T T A (Via C. Colombo - Tel. 0883/531020 Fax. 0883/533400 cp-barletta@pec.mit.gov.it guardiacostiera.it/barletta) ORDINANZA

Dettagli

Gestione dei Rifiuti

Gestione dei Rifiuti Gestione dei Rifiuti Copia n. In Consegna a: Funzione: Data Distribuzione: 0 08.07.09 Prima emissione Previte Grazia Maria Previte Grazia Maria Rev Data Causale Emissione RGA Approvazione DG Pagina 1 di

Dettagli

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE CONVENZIONE PER SMALTIMENTO DI BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE Tra il COMUNE di.. Provincia di.., legalmente rappresentato dal.., in qualità di.. (di seguito denominato COMUNE) ed il Consorzio obbligatorio

Dettagli

COMUNE DI VILLENEUVE

COMUNE DI VILLENEUVE COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato

Dettagli

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono

Dettagli

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali

Dettagli

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA Presentazione a cura Stefania Galera di Veritas S.p.A. 11/12/2015 CHIOGGIA BANCHINA DI PUNTA POLI 02/2014 2 NORMATIVA

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:

Dettagli

Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente.

Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente. RISOLUZIONE N. 94/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 21 marzo 2002 Oggetto: Forniture di carburante a bordo di natanti da diporto gestiti in noleggio. Regime di non imponibilità Iva di

Dettagli

AMBIENTE E AGRICOLTURA

AMBIENTE E AGRICOLTURA Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO DI. VERBALE di ISPEZIONE (N. / ) (eseguita ai sensi dell art. 11 del Decreto legislativo 182/2003) 1. Dati Generali della Nave

CAPITANERIA DI PORTO DI. VERBALE di ISPEZIONE (N. / ) (eseguita ai sensi dell art. 11 del Decreto legislativo 182/2003) 1. Dati Generali della Nave VERBALE di ISPEZIONE (N. / ) (eseguita ai sensi dell art. 11 del Decreto legislativo 182/2003) 1. Dati Generali della Nave Tipo e Nome Nave Numero IMO Bandiera Data Impostazione Chiglia Stazza Lorda Persone

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

COMUNE DI REZZO (IM)

COMUNE DI REZZO (IM) COMUNE DI REZZO (IM) Via Roma 11 18020 REZZO IM Tel 0183 34015 fax 0183 34152 email info@comune.rezzo.im.it PIANO FINANZIARIO PER L APPLICAZIONE DEI TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI (TARES) A)

Dettagli

Principali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali

Principali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali MODULO 3 Gestione dei rifiuti speciali Principali adempimenti amministrativi connessi alla gestione dei rifiuti speciali Dott. Michele Santoro I principali adempimenti amministrativi connessi alla produzione

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

COMUNE di CICAGNA. Registro Generale n. 1 ORDINANZA DEL SINDACO N. 1 DEL 22-01-2016

COMUNE di CICAGNA. Registro Generale n. 1 ORDINANZA DEL SINDACO N. 1 DEL 22-01-2016 COMUNE di CICAGNA PROVINCIA di GENOVA Viale Italia, 25 16044 CICAGNA C.F. 00945110104 P.I. 00174060996 Tel. 0185 92103/92130/971154 Telefax 0185 929954 e-mail SINDACO: sindaco@comune.cicagna.ge.it PEC

Dettagli

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 3/LP DEL 10/01/2014 OGGETTO APPALTO DELLA FORNITURA DI CARBURANTI PER

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line

Settore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/32 DEL 22.11.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/32 DEL 22.11.2007 47/32 22.11.2007 Oggetto: L.R. n. 2 del 29 maggio 2007, art. 20, comma 7. Servizi di vigilanza delle navi in porto e degli impianti portuali. L Assessore dei Trasporti riferisce che la legge regionale

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE

LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE 1 LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE Protocollo di intesa ANCI CDC RAEE e DISTRIBUZIONE Ing. Fabrizio Longoni Milano, 23 novembre 2010 IL VECCHIO SISTEMA RAEE 2 Cittadini Enti Locali Produttori (attraverso

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011

Dettagli

Oggetto del regolamento

Oggetto del regolamento Regolamento dei criteri procedurali e sanzionatori volti al rispetto dell obbligo di allacciamento fognario degli edifici insistenti nelle aree servite dalla pubblica fognatura generatori di scarichi di

Dettagli

SMALTIMENTO RIFIUTI SMALTIMENTO RIFIUTI SERVIZIO DI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO. Consorzio S.G.M. Il Presidente (Massimo Milone) COMMITTENTE:

SMALTIMENTO RIFIUTI SMALTIMENTO RIFIUTI SERVIZIO DI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO. Consorzio S.G.M. Il Presidente (Massimo Milone) COMMITTENTE: SMALTIMENTO RIFIUTI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI La ditta propone, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la fornitura di adeguati contenitori a norma di legge

Dettagli

In conformità al Decreto Legislativo 182/2003

In conformità al Decreto Legislativo 182/2003 PIANO DI RACCOLTA E DI GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE UNITÀ DA DIPORTO Approdo Turistico di La Marina di Costa Corallina In conformità al Decreto Legislativo 182/2003 Redatto dalla società 1. INTRODUZIONE...

Dettagli

%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"

%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*/0 3&(*0/-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3..;*0/&55*7*5}1*/*'*$503* %FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF

Dettagli

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione

Dettagli

Provincia di Treviso Settore Gestione del Territorio

Provincia di Treviso Settore Gestione del Territorio Prot. n. 100793 Treviso, 21 dicembre 2004 OGGETTO: Gestione rifiuti urbani e assimilati Servizio pubblico integrativo di gestione rifiuti speciali Adempimenti relativi alla compilazione di formulari di

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO)

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) 1. OGGETTO DELL ALLEGATO ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) L allegato si riferisce ai rifiuti da imballaggio a base cellulosica primari o comunque conferiti al gestore del

Dettagli

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.

Dettagli

ASSESSORADU DE SOS ENTES LOCALES, FINÀNTZIAS E URBANÌSTICA ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA

ASSESSORADU DE SOS ENTES LOCALES, FINÀNTZIAS E URBANÌSTICA ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DETERMINAZIONE PROT. N. 375 REP. N. 6 Oggetto: Concessione demaniale marittima del Porticciolo turistico di Sant Antioco ubicato nel Comune di Sant Antioco. Approvazione avviso pubblico e relativi allegati.

Dettagli

Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti.

Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti. Regolamento CE 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti. Elenco documentazione da presentare al momento della notifica O Chiunque intenda effettuare una spedizione

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati

La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati La gestione dei rifiuti prodotti in siti potenzialmente contaminati Pordenone, martedì 26 maggio 2009 Paolo Verardo Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pordenone Normativa di riferimento D.Lgs.

Dettagli

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA

CITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,

Dettagli

PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali

PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE (appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi) Approvato con delibera di G.C. n. 6 del 27.01.2011

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ANNO 2015

PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ANNO 2015 COMUNE DI PATERNO CALABRO Provincia di Cosenza Regione Calabria Piazza Municipio 87040 - Tel. 0984/6476031 Fax 0984/476030 - P.IVA 00399900786 PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI Deliberazione 27 settembre 2000, n. 4 Contenuti dell attestazione, a mezzo di perizia giurata, dell idoneità dei mezzi di trasporto di

Dettagli

Condizioni Generali ANCI-CDCNPA

Condizioni Generali ANCI-CDCNPA Condizioni Generali ANCI-CDCNPA per il ritiro di pile accumulatori industriali e per veicoli dai Centri di Raccolta Comunali 1 Oggetto ed ambito applicativo Le presenti prescrizioni costituiscono condizioni

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI DALL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1 Il presente

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni

Dettagli

REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 L ISVAP. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo)

REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 L ISVAP. (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) REGOLAMENTO N. 23 DEL 9 MAGGIO 2008 REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DISCIPLINA DELLA TRASPARENZA DEI PREMI E DELLE CONDIZIONI DI CONTRATTO NELL ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER I VEICOLI A MOTORE E NATANTI, DI

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Copia CITTÀ DI ALTAMURA Provincia di Bari 3 SETTORE: SVILUPPO E GOVERNO DEL TERRITORIO SERVIZIO AMBIENTE N. 1010 del registro delle determinazioni del 13/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: SERVIZIO

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA 1. Premessa Il Garante per la radiodiffusione e l editoria determina con propri provvedimenti

Dettagli

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 3 gennaio 2013. Nomina del Commissario per fronteggiare la situazione di grave criticità

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. n 74 del 05/07/2013

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. n 74 del 05/07/2013 Comune di MONSERRATO Comunu de PAULI Ufficio Movimento Deliberativo VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n 74 del 05/07/2013 Oggetto: APPROVAZIONE SCHEMA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE PIANO

Dettagli

Comune di Monte San Vito REGOLAMENTO COMUNALE PER LE FIERE ECOSOSTENIBILI

Comune di Monte San Vito REGOLAMENTO COMUNALE PER LE FIERE ECOSOSTENIBILI Comune di Monte San Vito REGOLAMENTO COMUNALE PER LE FIERE ECOSOSTENIBILI Approvato dal consiglio Comunale nella seduta del 29 Aprile 2010 Con deliberazione n. 38 Indice Art 1 Principi e finalità generali...pag.

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI SAN MARTINO IN PENSILIS PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Approvata con delibera di CC n. 50 del 22.12.2009 CAPO I NORME GENERALI ART. 1 Oggetto

Dettagli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli ARPA FVG Gestione dei rifiuti agricoli SOC Dipartimento Provinciale di Pordenone ARPA FVG Palmanova - Italy dott. Elena Della Donna Deposito temporaneo Sommario: Raccolta e smaltimento dei contenitori

Dettagli

LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE

LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE LINEE GUIDA LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE Le linee guida di seguito proposte rappresentano un Vademecum per la gestione dei rifiuti speciali originatisi dall attività produttiva

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Network sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere

Network sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere Network sviluppo sostenibile Il ritorno del Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta Paolo Pipere Responsabile Servizio Adempimenti Ambientali Camera di Commercio di Milano Segretario Sezione

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014

COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014 COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014 Ex art. 8 D.P.R. 27 Aprile 1999 n. 158 1 INDICE PREMESSA 1

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

COMUNE DI ORCIANO PISANO (Provincia di Pisa)

COMUNE DI ORCIANO PISANO (Provincia di Pisa) COMUNE DI ORCIANO PISANO (Provincia di Pisa) ORIGINALE AREA 2: TECNICA IL RESPONSABILE DEL SETTORE DOTT.SSA CATERINA BARNI DETERMINAZIONE N.6 DEL 15/01/2013 OGGETTO: RACCOLTA E SMALTIMENTO RSU E RACCOLTA

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO - D.G.R. 7-10295 del 5/8/2003 PROTEZIONE DELL AMBIENTE

Dettagli

COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE COMUNE DI GRADO Provincia di Gorizia AREA TECNICA SERVIZIO AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Determinazione nr. 27 Del 16/01/2014 Data esecutività 16/01/2014 OGGETTO: PROCEDURA DI

Dettagli

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 dicembre 2003, n. 48-11386 Modifica della scheda di rilevamento dei dati di produzione dei rifiuti urbani di cui alla D.G.R. 17-2876 del 2 maggio 2001 (B.U. n. 5

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

Circolare N.171 del 21 dicembre 2011

Circolare N.171 del 21 dicembre 2011 Circolare N.171 del 21 dicembre 2011 Manovra salva Italia. Le novità in materia di smaltimento dei rifiuti e snellimento degli adempimenti da parte delle imprese Manovra salva Italia: le novità in materia

Dettagli

Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art.

Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici. Art. Consiglio Regionale Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici Art. 1 (Oggetto) 1. Nel rispetto del Titolo V della Costituzione

Dettagli

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI La Provincia autorizza le imprese e gli enti che intendono realizzare o gestire impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti

Dettagli