STATI GENERALI PER LA SICUREZZA STRADALE 2015 E' TEMPO DI AGIRE. LOTTA ALLA VIOLENZA STRADALE

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1 " LA FONDAZIONE LUIGI GUCCIONE SOSTIENE IL DECENNIO DI AZIONE PER LA SICUREZZA STRADALE " FLG E COMPONENTE DELLA FEDERAZIONE EUROPEA VITTIME DELLA STRADA E DELL ALLEANZA GLOBALE DELLE ONG PER LA SICVUREZZA STRADALE ************************************************ MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA STATI GENERALI PER LA SICUREZZA STRADALE 2015 E' TEMPO DI AGIRE. LOTTA ALLA VIOLENZA STRADALE MERCOLEDI' 11 - GIOVEDI' 12 NOVEMBRE 2015 CAMERA DEI DEPUTATI - AULETTA DEI GRUPPI PARLAMENTARI VIA DI CAMPO MARZIO 74 - ROMA AULETTA DEI GRUPPI PARLAMENTARI CAMERA DEPUTATI

2 Dieci anni sono passati dal primo Dizionario della sicurezza stradale e dagli Stati Generali della sicurezza stradale. Era il 2005: i morti nel 2004 erano stati Oggi, 10 anni dopo (dati provvisori del 2014), sono Il 54,1% in meno. Il Dizionario della sicurezza stradale è una sorta di banca programmatica per la sicurezza stradale la definimmo così già nel dove quanti hanno responsabilità pubbliche e private nella sicurezza stradale possono prelevare ma anche depositare cespiti (in termini di contenuti) per proporre o produrre azioni di contrasto all incidentalità stradale. Molto di più di quanto abbiano fatto in passato. Incominciando dalla proposta di legge per l Assistenza alle vittime della strada che può costituire una base utile per farla divenire una proposta di legge parlamentare la più larga condivisa. Da una seria proposta per la manutenzione programmata delle strade; perché manutenere è meglio che intervenire quando i danni sono già stati fatti. Le alluvioni, le scuole, le montagne insegnano: la cultura della prevenzione è una sconosciuta nel panorama politico-istituzionale italiano a tutti i livelli. Ma non ci arrendiamo. Abbiamo inserito tre Strade Statali tra le 10 più pericolose d Italia - la S.S. 106, la S.S. 18 e la S.S che attraversano 4 regioni meridionali e 2 del nord/nord-est che vanno messe in sicurezza. Il Focus sarà quello dei 5 Pilastri del Decennio d Azione per sicurezza stradale che abbiamo approvato e firmato a Washington nel 2011 ed, in 37 Organizzazioni nazionali, in Italia. Dobbiamo implementare quel gruppo con competenze sociali e tecnico-scientifiche nuove. Ma dobbiamo aprire una breccia - lo so che è difficile ma dobbiamo farlo - tra i decisori pubblici. La città e lo loro organizzazione - spazi materiali ed immateriali - soprattutto l ambiente urbano: lotta al degrado, all insicurezza viaria e della salute, al predominio dell auto privata e della motorizzazione in area urbana. La Governance a tutti i livelli non solo tecnica ma anche politica. Non sappiamo quale sia la cosa migliore ma forse un Agenzia nazionale, un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e nelle città Capoluogo di provincia e nelle Regioni, Uffici dedicati, sotto la responsabilità non di un assessore - che quando è capace pensa solo al suo lavoro - ma del Sindaco o del Presidente sarebbero utili se alla guida fossero chiamate persone con competenze riconosciute. Ci sono 9 Ministeri che in Italia hanno una qualche responsabilità (anche di spesa) per la sicurezza stradale. Spesso non sempre lo sanno. Poi avendo i Ministeri autonomia non hanno cultura di squadra, di coordinamento delle azioni di governo. E poi le risorse finanziarie. Da multe, IPT, bollo auto, 10,50% Rc Auto e tanto altro lo Stato e gli enti locali agguantano un bottino considerevole: oltre milioni di euro. I Governi negli

3 ultimi 5 anni non hanno previsto un euro in sicurezza stradale: si può dire Governi dell insicurezza stradale. Senza essere smentiti. Ma i dati della mortalità calano. Certo, di pari passo, come i consumi di carburanti! Dal 2008 (anno d inizio crisi economica) al 2013 (ancora anno di crisi) ad una media annua del 5/6% con punte del 10%. Dunque la produzione di benzina per autotrazione scende da di tonnellate (2002) a di tonnellate (2014) con un calo del 50,8%tra il (Fonte: Unione Petrolifera). Morti6.980 nel 2002 e nel 2014 con una diminuzione del 52,7%( ).

4 TEMI PER GLI STATI GENERALI DELLA SICUREZZA STRADALE MERCOLEDI' 11 NOVEMBRE Ore 14,30 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI Presentazione Gruppo Interparlamentare per la Sicurezza Stradale. Abbiamo proposto a Senatori e Deputati di far parte di un Gruppo Interparlamentare per la Sicurezza stradale, così come lo avevamo promosso ad Orvieto nel Punto di riferimento tra politica ed ONG operanti per la sicurezza stradale. Ore 15,00 DARE GIUSTIZIA, RISARCIMENTI EQUI, ASSISTENZA ALLE VITTIME DELLA STRADA Omicidio stradale, No alla legge sui risarcimenti del Governo. Prevedere una legge di assistenza alle vittime della strada e realizzare un Centro Nazionale di Assistenza. Migliorare l assistenza post-incidente e rafforzare i servizi sanitari alle vittime della strada. Nuove tecniche investigative per l'omicidio stradale per garantire la parità nel processo alla vittima ed all'autore del crimine. Direttiva Europea 2012/29/EU su diritti, supporto e protezione vittime del crimine. Ore 17,00 AZIONI DI GOVERNO: DALLA GOVERNANCE AI FINANZIAMENTI Definire una strategia complessiva per la riduzione degli incidenti e creare un organo di coordinamento, valutazione e controllo. Assicurare adeguati finanziamenti nella Legge di Stabilità. Creare sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti. Rilanciare il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, creare un organo di coordinamento generale. Istituire Uffici dedicati per la gestione della sicurezza stradale nelle Regioni e nei maggiori Comuni. Assicurare la tutela degli utenti della strada applicando la legge sui costi minimi della sicurezza sociale e della circolazione (Art. 83 bis Legge 133/2008).

5 GIOVEDI'12 NOVEMBRE Ore 9,00 SONDAGGIO NAZIONALE SICURI SU STRADE INSICURE? Ore 9,30 VEICOLI, CONTROLLI, INFORMAZIONE, FORMAZIONE Incoraggiare lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza stradale dei veicoli e accelerarne la diffusione nel mercato. Informare i cittadini sui livelli di sicurezza dei diversi modi di trasporto e dei diversi veicoli e incentivare l uso delle alternative più sicure. Le azioni di controllo sulle strade italiane da parte delle forze di polizia. Organici e risorse limitate. Creare programmi integrati di informazione, sensibilizzazione e prevenzione per migliorare i comportamenti di guida degli individui, per aumentare l uso delle cinture di sicurezza e del casco, per contrastare la guida in stato di ebbrezza e la velocità eccessiva. SICUREZZA STRADALE NEL BACINO DEL MEDITERRANEO I Paesi del sud e del nord del Mar Mediterraneo: le condizioni dell'insicurezza stradale rispetto al Nord dell'europa. Come pesa la crisi economica. Ritardi e performance. Il modello di sviluppo e le politiche recessive aumentano il gap tra nord e sud dell'europa e del Mondo? Rimedi ed azioni. Il ruolo delle ONG, delle Istituzioni e delle Imprese. ore 15,00 STRADE, TRAFFICO E MOBILITÀ PER LAVORO, CITTÀ E UTENTI DEBOLI Mettere in sicurezza le strade ad alto rischio per tutti gli utenti della strada: manutenzione programmatica (Asfalti segnaletica, barriere, ostacoli fissi, illuminazione, ecc.). Promuovere una pianificazione urbana orientata alla mobilità sicura e sostenibile. Soddisfare le esigenze di tutti gli utenti della strada. Definire un programma pluriennale per la individuazione delle strade più pericolose e per la loro messa in sicurezza, dotato delle necessarie risorse finanziarie. Migliorare la sicurezza degli spostamenti casa-lavoro e per lavoro. Riorganizzare il traffico delle aree urbane e creare regole di circolazione per una mobilità più efficiente e più sicura per tutti i cittadini e in particolare per i pedoni, i ciclisti, disabili. Promuovere gli spostamenti ciclo-pedonali.

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