AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA - MS 13
|
|
- Domenico Pizzi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Provincia di Massa Carrara AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MS 13 AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA - MS 13 NORME DI ATTUAZIONE del Regolamento per la Gestione Faunistico Venatoria del Capriolo in Provincia di Massa Carrara (Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n 31 del 28 maggio 2009) PER LA STAGIONE VENATORIA 2010/11 Delibera del Comitato di Gestione dell ATC MS 13 - n 02 del 25 Febbraio 2010
2 TITOLO I INDIVIDUAZIONE DEI DISTRETTI DI GESTIONE E DELLE AREE DI PERTINENZA ISCRIZIONE DEI CACCIATORI DI SELEZIONE AI DISTRETTI Art. 1 - Principi generali. Le presenti norme, in attuazione del Regolamento per la gestione faunistico venatoria del capriolo in Provincia di Massa Carrara, disciplinano le modalità di attuazione della gestione del capriolo nel territorio vocato alla specie e nei Distretti individuati dall ATC MS13, con l obiettivo di assolvere i compiti indicati all Art. 82 del DPGR 13/R/2004 e successive modifiche e integrazioni. Art. 2 - Individuazione dei Distretti di Gestione e delle Aree di Pertinenza. L ATC suddivide l area vocata alla specie individuata nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale, in Unità Minime di Gestione denominate Distretti. All interno di ciascun Distretto dovranno essere individuate le Aree di Pertinenza, dove ciascun cacciatore autorizzato potrà effettuare il prelievo in selezione. Le Aree di Pertinenza potranno avere, una superficie massima di 100 Ha, se occupate per oltre l 80% da superficie boscata. In caso di Aree di Pertinenza con prevalenza di aree aperte (almeno il 50%), la superficie massima sarà ridotta alla metà. I limiti di Distretto e di Aree di Pertinenza dovranno, per quanto possibile, essere collocati su elementi fissi del territorio ben individuabili sul terreno (fossi, canali, strade, crinali, limiti colturali, ecc.), al fine di evitare possibili sconfinamenti e favorire l attività di sorveglianza. Annualmente, per validi motivi, anche su proposta del/i Coordinatore/i di Distretto/i, l ATC, per una migliore gestione della specie ed una più favorevole fruizione del territorio da parte dei cacciatori iscritti, potrà modificare i confini delle Aree di Pertinenza e dei Distretti. Art. 3 - Modalità di iscrizione ai Distretti di Gestione. I cacciatori che hanno superato la prova d esame ed hanno conseguito l abilitazione per lo svolgimento della caccia di selezione al capriolo di cui all Art. 2, comma 1 della Del. C.P. n 31/2009, possono richiedere l iscrizione ad uno dei Distretti individuati dal Comitato di Gestione dell ATC, presentando domanda al Presidente dell ATC redatta su apposita modulistica predisposta dall Ente, entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno. Nella richiesta d iscrizione il richiedente dovrà indicare, oltre alle proprie generalità, il/i Distretto/i prescelti per lo svolgimento dell attività di selezione al capriolo, in ordine di preferenza.
3 Art. 4 - Modalità di assegnazione dei nuovi cacciatori di selezione ai Distretti di Gestione. L ATC redigerà, annualmente, sulla base dei criteri di saturazione di cui al successivo Art. 7, l elenco dei posti disponibili per ciascun Distretto. Entro quindici giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande d iscrizione, l ATC redigerà la graduatoria dei cacciatori che hanno avanzato richiesta di nuova iscrizione. La graduatoria di cui sopra dovrà essere redatta tenendo conto dei seguenti criteri di priorità: 1) Residenza anagrafica in un Comune ricadente, in tutto o in parte, dentro il perimetro del Distretto in cui si richiede l iscrizione; 2) Proprietà di fondi non inferiore a 3 Ha, acquisita da almeno cinque anni, all interno del Distretto in cui si richiede l iscrizione; 3) Residenza anagrafica nella provincia di Massa Carrara; 4) Conseguimento dell abilitazione all esercizio della caccia di selezione al Capriolo presso la Provincia di Massa Carrara; 5) Residenza venatoria nell ATC MS13; 6) Conduttore abilitato proprietario di cane da traccia; 7) Opzione di caccia ai sensi dell Art. 28, comma 3, lett. D della L.R. 3/94 e succ. mod. e int.. In caso di parità verrà preso in considerazione il punteggio di valutazione ottenuto in sede di esame di abilitazione alla caccia di selezione, e successivamente, in caso di ulteriore parità, proceduto al sorteggio. Art. 5 - Modalità di trasferimento di cacciatori di selezione iscritti ad un Distretto di Gestione. La richiesta di trasferimento dal Distretto di appartenenza ad un nuovo Distretto, potrà essere avanzata da cacciatori di selezione che abbiano effettuato almeno 3 anni di attività ininterrotta in quello di provenienza. I richiedenti il trasferimento dovranno inoltrare domanda compilata su apposita modulistica predisposta dall ATC entro e non oltre il 31 gennaio di ciascun anno. Entro quindici giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande d iscrizione, l ATC redigerà la graduatoria dei cacciatori che avranno avanzato richiesta di trasferimento. La graduatoria di cui sopra dovrà essere redatta tenendo conto dei seguenti criteri di priorità: 1) Punteggio ottenuto nella graduatoria di merito dell ultima stagione venatoria; 2) Residenza anagrafica in un Comune ricadente, in tutto o in parte, dentro il perimetro del Distretto in cui si richiede il trasferimento;
4 3) Proprietà di fondi non inferiore a 3 Ha, acquisita da almeno cinque anni, all interno del Distretto in cui si richiede il trasferimento; 4) Residenza anagrafica nella provincia di Massa Carrara; 5) Conseguimento dell abilitazione all esercizio della caccia di selezione al Capriolo presso la Provincia di Massa Carrara; 6) Residenza venatoria nell ATC MS13; 7) Conduttore abilitato proprietario di cane da Traccia; 8) Opzione di caccia ai sensi dell Art. 28, comma 3,lett. D della L.R. 3/94 e succ mod. e int.. In caso di parità verrà preso in considerazione il punteggio di valutazione ottenuto in sede di esame di abilitazione alla caccia di selezione, e successivamente, in caso di ulteriore parità, proceduto al sorteggio. I cacciatori che avranno richiesto il trasferimento avranno la priorità, nell assegnazione al nuovo Distretto, rispetto ai nuovi iscritti. Art. 6 - Nomina, ruolo e compiti dei Coordinatori di Distretto. L ATC nominerà, per ciascun Distretto, un Coordinatore ed uno o più Vice-Coordinatori (sino ad un massimo di 5 per Distretto). Spetta all ATC convocare le Assemblee dei Distretti almeno 30 giorni prima la scadenza delle nomine coincidenti con la scadenza del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Ciascun cacciatore iscritto ad un Distretto potrà proporre la propria candidatura al ruolo di Coordinatore o di Vice-Coordinatore di Distretto. L ATC valuterà esclusivamente le candidature di cacciatori iscritti ai Distretti che non siano incorsi in sanzioni previste dall Art. 25 del Regolamento per la gestione faunistico venatoria del Capriolo in Provincia di Massa Carrara. I cacciatori di selezione che intendano proporre le proprie candidature dovranno presentare richiesta, su apposito modello predisposto dall ATC, debitamente sottoscritta e corredata di fotocopia di documento di identità valido, al Presidente del Comitato di Gestione dell ATC entro e non oltre 20 giorni dalla data in cui si terrà l Assemblea di Distretto. L ATC invierà all Assemblea di ciascun Distretto, le liste dei Candidati di cui sia stata approvata la candidatura stessa indicando inoltre il numero massimo di Vice-Coordinatori ritenuto idoneo per lo svolgimento dell attività di gestione di ciascun Distretto. Nel corso delle Assemblee di Distretto si svolgeranno le elezioni dei Coordinatori e dei Vice-coordinatori di Distretto la cui candidatura sia stata ritenuta valida dal Comitato di Gestione dell ATC. Risulteranno eletti coloro che avranno riportato il maggior numero di preferenze espresse dai cacciatori i quali, in sede assembleare e senza possibilità di delega, potranno esprimere la propria preferenza.
5 Lo spoglio delle schede avverrà immediatamente dopo le votazioni, da parte del Presidente e da due scrutatori nominati dall Assemblea prima dell inizio delle votazioni. I Candidati eletti individueranno al loro interno i Coordinatori di Distretto e ne proporranno le nomine al Comitato di Gestione dell ATC. Il Comitato di Gestione procederà alle nomine dei Coordinatori e dei Vice-Coordinatori in apposita seduta di Consiglio. I Coordinatori ed i Vice-Coordinatori di Distretto resteranno in carica per tutta la durata del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. In caso di dimissioni di un Coordinatore di Distretto prima della naturale scadenza del mandato, gli subentrerà il Vice-Coordinatore che abbia ricevuto nel corso dell Assemblea il maggior numero di preferenze. In caso di dimissioni di un Vice-Coordinatore di Distretto prima della naturale scadenza del mandato, gli subentrerà il primo dei non eletti. Il Coordinatore di Distretto svolgerà compiti di raccordo fra il Comitato di Gestione dell ATC ed i cacciatori di selezione iscritti, collaborerà con il personale tecnico nell organizzazione e nello svolgimento delle attività di gestione ivi compresi i censimenti annuali, l individuazione delle Aree di Pertinenza, nonché al controllo dei capi abbattuti in collaborazione con altri selecontrollori che abbiano dato la propria disponibilità. Il Coordinatore di Distretto potrà essere invitato a partecipare alle riunioni indette dal Comitato di Gestione e/o dalla Commissione specifica, attinenti l attività del Distretto e, più in generale, la caccia di selezione al Capriolo. Art. 7 - Saturazione di Distretto e formazione della Liste di Attesa. Un Distretto per la caccia di selezione al Capriolo potrà definirsi saturo allorché il 95% le Aree di Pertinenza, in cui è stato suddiviso, risultino assegnate a cacciatori iscritti. I cacciatori iscritti in esubero rispetto al numero complessivo delle Aree di Pertinenza e che pertanto risulteranno sprovvisti di zona di caccia, saranno collocati in una Lista di Attesa la cui graduatoria rispetterà quanto stabilito dagli Artt. 12 e 4 del presente regolamento.. I cacciatori in Lista di Attesa che non abbiano avuto accesso al prelievo per due anni consecutivi, potranno chiedere il trasferimento ad altro Distretto, seguendo le modalità di cui all Art. 5, acquisendo priorità rispetto ad eventuali nuove richieste di iscrizione.
6 TITOLO II SVOLGIMENTO DELLA CACCIA DI SELEZIONE Art. 8 - Modalità di Censimento. L ATC organizzerà annualmente, in collaborazione con i coordinatori di Distretto, le sessioni di censimento necessarie alla formulazione del Piano Annuale di Assestamento e Prelievo. I cacciatori iscritti al Distretto, per ottenere l accesso all attività di prelievo, saranno chiamati a svolgere ogni anno le sessioni di censimento minime indicate dal Comitato di Gestione dell ATC. Nel corso delle attività di censimento, ciascun operatore sarà tenuto a compilare una scheda personale con indicate le proprie generalità, il ruolo svolto nell azione specifica (battitore, osservatore), il numero della postazione occupata, i capi avvistati e le altre informazioni richieste dal personale tecnico. Al termine delle sessioni di censimento, i cacciatori partecipanti saranno tenuti a riconsegnare le schede personali al Coordinatore ed al personale tecnico che sovrintenderanno l attività di monitoraggio. La mancata partecipazione al numero minimo di sessioni di censimento obbligatorie stabilite dall ATC comporterà l esclusione dall attività di prelievo per la stagione di riferimento oltre alla decurtazione del punteggio secondo quanto indicato al successivo Art. 12. L ATC stabilirà annualmente, in accordo con i Coordinatori di Distretto ed il personale tecnico incaricato della redazione del Piano Annuale di Assestamento e Prelievo, le giornate minime di censimento e le modalità di svolgimento, la/e giornata/e di recupero per i cacciatori di selezione impediti a partecipare alle giornate di censimento obbligatorie. La mancata partecipazione per due anni consecutivi ai censimenti obbligatori stabiliti dall ATC, comporterà l immediata cancellazione dal Distretto di Gestione. Art. 9 - Norme per l esecuzione dei censimenti. I censimenti della specie capriolo dovranno essere condotti adottando le seguenti tecniche: a) da Punti di Vantaggio, in una sola giornata composta di due sessioni (una mattutina ed una pomeridiana), al fine di definire la struttura della popolazione; b) in Battuta su Aree Campione, al fine di definire la consistenza minima certa e la densità della popolazione. Il Comitato di Gestione dell ATC potrà stabilire, in accordo con i Coordinatori di Distretto e con il personale tecnico incaricato della stesura del Piano Annuale di Assestamento e Prelievo, una ulteriore giornata in cui svolgere successive sessioni di censimento qualora i
7 risultati ottenuti in una delle giornate di cui ai precedenti punti a) e/o b) non fossero sufficienti a garantire l attendibilità dei dati rilevati. Ciascun cacciatore di selezione iscritto al Distretto sarà tenuto, al fine di ottenere l acceso al prelievo, a partecipare alle giornate obbligatorie stabilite dall ATC. Sarà consentito il recupero di una delle giornate obbligatorie partecipando ad una ulteriore sessione di censimento stabilita dal Comitato di Gestione dell ATC di intesa con i Coordinatori di Distretto ed il proprio personale tecnico. I Coordinatori di Distretto, in collaborazione con il personale tecnico, dovranno individuare le Aree Campione dove svolgere i censimenti nella forma della Battuta. I Coordinatori di Distretto, con la collaborazione dei Vice-Coordinatori ed eventualmente di cacciatori di selezione iscritti al Distretto, procederanno annualmente alla perimetrazione delle Aree di Battuta prescelte ed alla segnalazione delle diverse postazioni di avvistamento. Art Modalità di prelievo. Ciascun cacciatore di selezione autorizzato ad esercitare l attività di caccia in uno dei Distretti di Gestione individuati dall ATC MS13, svolgerà la propria attività di prelievo all interno di un Area di Pertinenza, assegnata secondo le modalità stabilite al successivo Art. 12. La caccia potrà essere effettuata sia nella forma dell aspetto da punti di appostamento precedentemente individuati, che alla cerca. I cacciatori di selezione che non hanno maturato almeno 3 anni di esperienza continuativa di attività di gestione completa (censimenti, prelievo, ecc.) in uno dei Distretti individuati dall ATC MS13, potranno svolgere la caccia di selezione esclusivamente da punti di appostamento. La caccia nella forma della cerca potrà essere svolta esclusivamente nell Area di Pertinenza in assegnazione diretta dal titolare. Il Piano di Prelievo assegnato al Distretto sarà ripartito fra i cacciatori iscritti ed autorizzati secondo quanto stabilito al successivo Art. 12. I cacciatori di selezione saranno tenuti, per il completamento del piano di prelievo, ad effettuare un numero minimo di 10 uscite. L effettuazione del numero minimo di uscite consentirà al cacciatore di selezione, anche in caso di mancato completamento del piano assegnato, di non incorrere nelle detrazioni di punteggio di cui al successivo Art. 12, Lettera F. Il numero di uscite effettuate da un cacciatore iscritto ed autorizzato all esercizio della caccia in selezione, sarà stabilito sulla base delle schede di uscita e di rientro compilate. Per ciascuna giornata di caccia saranno ammesse un numero massimo di due uscite di cui: una la mattina ed una la sera.
8 Art Norme per il Prelievo. Il cacciatore di selezione autorizzato al prelievo della specie oggetto del presente regolamento, nella propria Area di Pertinenza od in Aree in Cogestione, sarà tenuto al rispetto delle disposizioni di cui all Art. 18 del Regolamento per la gestione faunisticovenatoria del Capriolo in Provincia di Massa Carrara (Del. C.P. n 31 del 28/05/2009). Entro 10 giorni dal termine della stagione venatoria relativa alla specie oggetto del presente regolamento, ciascun selecontrollore autorizzato al prelievo sarà tenuto alla riconsegna del materiale, in proprio possesso, utilizzato per l attività di selezione: libretto delle uscite, schede biometriche debitamente compilate, eventuali marcature inutilizzate. La mancata o tardiva consegna di tale materiale comporterà la perdita di punteggio di cui al successivo Art. 12, Lettera G. L ATC, in collaborazione con i Coordinatori di Distretto, stabilirà annualmente le modalità per attuare il primo controllo dei capi abbattuti mediante l individuazione di Punti di Raccolta e Controllo dislocati sul territorio. Art Assegnazione delle Aree di Pertinenza e dei capi in prelievo. Il Coordinatore di Distretto procederà, in accordo con i cacciatori iscritti al Distretto, all assegnazione di un Area di Pertinenza a ciascuno di essi; in tal caso ciascun cacciatore dovrà sottoscrivere per accettazione tale assegnazione consensuale. In caso di mancato accordo fra i cacciatori iscritti, l attribuzione delle Aree di Pertinenza sarà effettuata dall ATC, sulla base della graduatoria di merito dei cacciatori di selezione iscritti al Distretto quale criterio di priorità per l effettuazione della scelta. In caso di parità di punteggio si procederà al sorteggio dei nominativi. La graduatoria di merito di ciascun cacciatore di selezione sarà formulata sulla base delle attività svolte applicando i punteggi a sommare ed a detrarre come dalle seguenti Tabelle 1 e 2: Tab. 1- Punteggi per la formazione delle graduatorie di merito dei cacciatori di selezione iscritti ai Distretti (Parametri a Sommare): Lettera Parametri a Sommare Punti A B B1 Per ciascun anno di attività in un Distretto per la caccia di selezione al Capriolo della Provincia di Massa Carrara % media di attuazione del Piano di Prelievo assegnato negli ultimi 3 anni di attività: Nessun prelievo (con minimo 10 uscite effettuate) 2 0
9 Lettera Parametri a Sommare Punti B2 Dal 1% al 49% 1 B3 Dal 50% al 99% 2 B4 100% 3 Il capo incentivo assegnato ai responsabili non concorrerà alla formazione del punteggio. Tab. 2- Punteggi per la formazione delle graduatorie di merito dei cacciatori di selezione iscritti ai Distretti (Parametri a Detrarre): Lettera Parametri a Detrarre Punti C D E Per infrazioni che abbiano causato la sospensione dall attività di prelievo per 1 Anno Per infrazioni che abbiano causato la sospensione dall attività di prelievo per 3 Anni Mancata partecipazione ai censimenti obbligatori F G H Mancata esecuzione del numero minimo di uscite in coincidenza con il mancato rispetto del Piano di Prelievo Tardiva consegna del materiale riepilogativo dell attività svolta (libretto uscite, schede biometriche, marcature non utilizzate). Errori di abbattimento: 3 1 H1 Maschio Adulto non assegnato 10 H2 Qualsiasi altro errore 3
10 Lettera Parametri a Detrarre Punti I Mancata osservanza delle indicazioni impartite dai Coordinatori di Distretto nel corso delle attività di censimento se tempestivamente segnalate, al personale tecnico che è eventualmente incaricato di sovrintendere le operazioni stesse e da questo accertate. 2 L ATC, ogni anno, sulla base dei dati riepilogativi dell attività svolta nella precedente stagione venatoria da parte dei cacciatori iscritti e dei punteggi sopra indicati, aggiorna la graduatoria di merito per ciascun Distretto. L attribuzione ai cacciatori dei capi in assegnazione avverrà, da parte dell ATC, nel rispetto della rotazione per classi di sesso ed età e secondo i seguenti criteri di priorità: 1) Un capo Incentivante ad ogni avente diritto; 2) Un capo alla volta, secondo le graduatorie di merito, ai cacciatori titolari di un Area di Pertinenza in via esclusiva che abbiano maturato l accesso al prelievo, sino all esaurimento di tutti i capi in assegnazione. L attribuzione dei capi ai cacciatori iscritti al Distretto dovrà privilegiare la rotazione fra le diverse classi di sesso ed età, in funzione dei capi assegnati negli anni precedenti; in ogni caso, allo stesso cacciatore, non potrà essere assegnato più di un maschio adulto nella stessa stagione venatoria. I capi Incentivanti dovranno essere equamente ripartiti fra le diverse classi di sesso ed età rispettando, per quanto possibile, le percentuali di distribuzione del piano. Art Cogestione fra Aree di Pertinenza. I cacciatori iscritti ad un Distretto di Gestione potranno richiedere, entro il 31 maggio di ciascun anno, la cogestione di più Aree di Pertinenza contigue e confinanti fra loro, fino ad un massimo di quattro. La Cogestione delle Aree di Pertinenza sarà vincolante per la stagione venatoria in cui è stata avanzata la richiesta e decadrà automaticamente al termine della stessa. Nel caso di cogestione di più aree contigue, ai cacciatori potrà essere affidata la realizzazione del piano di prelievo complessivamente loro assegnato. I cacciatori potranno concordare fra loro l assegnazione nominativa dei capi. Tale distribuzione dovrà essere comunicata, almeno 10 giorni prima dell inizio della caccia di selezione, al CdG dell ATC che provvederà a darne immediata comunicazione all Amministrazione Provinciale ed alla Polizia Provinciale. I cacciatori in cogestione potranno procedere ad una riassegnazione interna dei capi a metà del periodo di caccia alla specie oggetto del presente regolamento. L ATC stabilirà annualmente la data a partire dalla quale sarà possibile procedere con la riassegnazione
11 dei capi all interno delle Aree di Pertinenza in cogestione. Della avvenuta riassegnazione dovrà essere data immediata comunicazione all ATC che provvederà a sua volta ad informare Amministrazione Provinciale e Polizia Provinciale. Il capo così riassegnato non contribuirà alla formazione di nessun punteggio, ne a sommare ne a detrarre, per il cacciatore che lo acquisisce sia che effettui o non effettui l abbattimento, ad eccezione di punti a detrarre causati da eventuali errori di abbattimento. In caso di abbattimento, al cacciatore cedente verrà riconosciuta la metà del valore percentuale del capo (50%, ½, 0,5) utile alla formazione della percentuale di attuazione del Piano di Prelievo assegnato. Art. 14 Norma Finale. Per quanto non espressamente previsto dalle presenti Norme di Attuazione valgono le disposizioni previste dal Regolamento per la Gestione Faunistico Venatoria del Capriolo in Provincia di Massa Carrara (Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n 31 del 28 maggio 2009), dalla L.R. 2/10 e dal Testo Unico dei Regolamenti Regionali e successive modifiche ed integrazioni. Norme Transitorie. Le presenti Norme di Attuazione del Regolamento per la Gestione Faunistico Venatoria del Capriolo in Provincia di Massa Carrara (Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n 31 del 28 maggio 2009) sostituiscono quanto disposto dal Comitato di Gestione dell ATC MS13 con Del. n. 38 del 27/07/2009. Con l approvazione delle presenti Norme di Attuazione i Coordinatori ed i Vice- Coordinatori di Distretto, attualmente nominati, rimangono in carica sino alla naturale scadenza del Piano Faunistico Venatorio Provinciale. Ambito Territoriale di Caccia MS 13 Indirizzo: C.P Aulla (MS) Tel. e fax: segreteria@atcms13.it Orario di apertura al pubblico: martedì e giovedì dalle 9.00 alle e dalle alle sabato: dalle 9.00 alle 12.00
ANNATA VENATORIA 2016/2017 VISTO AVVISO PUBBLICO N. 1/2016
ANNATA VENATORIA 2016/2017 Il Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di Caccia CS2, al fine di garantire una corretta ed efficace gestione della caccia nel territorio dei 29 Comuni, VISTO la Legge
DettagliPROVINCIA DI ROMA. Regolamento della caccia al cinghiale
PROVINCIA DI ROMA Regolamento della caccia al cinghiale Adottato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 41 del 13/09/2010 1 REGOLAMENTO DELLA CACCIA AL CINGHIALE NELLA PROVINCIA DI ROMA Art. 34
DettagliCOMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE BORSE DI STUDIO
COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE BORSE DI STUDIO Adottato con, e allegato alla, deliberazione C.C. n 14 del 9 aprile 2014 INDICE Art. 1 => Scopo e finanziamento Art. 2 =>
DettagliAmbito Territoriale Caccia VT2
Ambito Territoriale Caccia VT2 RICHIESTA ASSEGNAZIONE ZONE AI SENSI DEL DISCIPLINARE DELLA GESTIONE DELLA SPECIE CINGHIALE NELLA REGIONE LAZIO DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (Art. 47 D.P.R.
DettagliREGOLAMENTO BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI N.2 BORSE DI STUDIO PER STUDENTI *****
REGOLAMENTO BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI N.2 BORSE DI STUDIO PER STUDENTI Art. 1 Oggetto ***** Le Acli Provinciali di Massa Carrara, con sede legale in Via San Sebastiano, 11 MASSA, come destinazione
DettagliProvincia di Benevento Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistico Venatoria del Cinghiale - BOZZA -
Provincia di Benevento Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistico Venatoria del Cinghiale - BOZZA - Titolo I - Parte generale Art. 1 - Finalità Il presente regolamento disciplina la gestione faunistica
DettagliEsempi di attribuzione dei seggi
Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione
Dettagli5 settembre 2016 CHIARIMENTI IN MATERIA DI ELEZIONI DEI CONSIGLI DEGLI ORDINI
CHIARIMENTI IN MATERIA DI ELEZIONI DEI CONSIGLI DEGLI ORDINI 5 settembre 2016 1. Come si procede ad identificare il numero di professionisti che compongono il Consiglio dell Ordine? E successivamente come
Dettaglinato a ( ) il (comune di nascita) (prov.) (data) residente in ( ) (comune di residenza) via N (recapito telefonico) (nome della squadra)
COMPILARE IN STAMPATELLO RICHIESTA ISCRIZIONE SQUADRA PER LA CACCIA AL CINGHIALE IN FORMA COLLETTIVA (DA COMPILARE A CURA DEL CAPOSQUADRA E CONSEGNARE ALL ATC ENTRO IL 20 SETTEMBRE 2016) All Ambito Territoriale
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE PER LA GESTIONE FAUNISTICO VENATORIA DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO A CACCIA PROGRAMMATA DELL A.T.C.
REGOLAMENTO PROVINCIALE PER LA GESTIONE FAUNISTICO VENATORIA DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO A CACCIA PROGRAMMATA DELL A.T.C. ART. 1 FINALITÀ Il presente regolamento disciplina la gestione faunistico-venatoria
DettagliCOMUNE DI BOLANO Provincia di La Spezia
COMUNE DI BOLANO Provincia di La Spezia REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 10 febbraio 2011 Integrato con DCC 13 del 18 luglio
DettagliRelazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione
Assemblea Ordinaria 3 e 4 luglio 2013 (I e II conv.) Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Ordine del giorno: 1. Integrazione del Consiglio di Amministrazione. Deliberazioni inerenti
DettagliCOMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA
COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,
DettagliCOMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 12 DEL 12/03/2010 1 INDICE: Articolo 1 Oggetto e finalità del regolamento...
DettagliMOBILITA. La scheda di lettura della Uil Scuola. Quali sono le quattro fasi della mobilità? Le quattro fasi, riferite al personale docente, sono:
1 Quali sono le quattro fasi della mobilità? Le quattro fasi, riferite al personale docente, sono: FASE A Trasferimenti e passaggi all interno della provincia. Partecipano tutti i docenti compresi i titolari
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA 1 DIRITTO DI VOTO NELLA ASSEMBLEA PARZIALE DELLE SEZIONI PROVINCIALI ALLEVATORI (SPA) 1) In caso di allevamenti
DettagliCOMUNE DI BUSTO GAROLFO
COMUNE DI BUSTO GAROLFO PROVINCIA DI MILANO O R I G I N A L E DETERMINAZIONE DEL SETTORE 3 : Area Socio-Culturale FONDO SOSTEGNO GRAVE DISAGIO ECONOMICO ANNO 2015 - ALL. 1) D.G.R. N. 3495 DEL 30/04/2015:
DettagliREGOLAMENTO DELLE MISSIONI ISTITUZIONALI E DEI RIMBORSI SPESE DEGLI AMMINISTRATORI
COMUNE DI BORGOFRANCO D IVREA PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO DELLE MISSIONI ISTITUZIONALI E DEI RIMBORSI SPESE DEGLI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 29 del 19.06.2013 1 Sommario Art.
DettagliUFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA:
LA LEGGE ELETTORALE (ELEZIONI PER IL SINDACO E PER IL CONSIGLIO COMUNALE) UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA: elettorale@italiaunica.it - 06 85569223 1 PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI artt. 1 e 2, Legge
DettagliCOMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N.
COMUNE DI SUELLI SETTORE : Responsabile: Settore Amministrativo Pompei Daniela NUMERAZIONE GENERALE N. 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 in data 11/09/2013 OGGETTO: L.R. 3/2008 art.4 c.1 lett.l. Attribuzione
DettagliElezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi
Elezioni comunali 2014 4 Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative
DettagliPREMIO LETTERARIO BIBLIOTECHE DI ROMA REGOLAMENTO
ALLEGATO A PREMIO LETTERARIO BIBLIOTECHE DI ROMA REGOLAMENTO Il Premio Letterario Biblioteche di Roma nel panorama culturale italiano, sottolinea il ruolo insostituibile che le biblioteche di una grande
DettagliRegolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici.
Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Art. 1... 2 Ambito di applicazione... 2 Art. 2... 2 Obblighi per gli amministratori... 2 Art.
DettagliPROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare
PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell esercizio dei poteri della Giunta Provinciale N. meccanografico DL007-3-2013 del 25/01/2013
DettagliBANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA
BANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA (con esclusione di Roma Capitale), FROSINONE, LATINA, RIETI E VITERBO CODICI
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Direzione per le reti e i servizi informatici
DISPOSIZIONE DI APPROVAZIONE DELLE GRADUATORIE DEFINITIVE PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE PER I LAUREATI IN CORSO ANNO ACCADEMICO 2009/2010 D. D. n. 42 del 8 settembre 2011 I L D I R I G E N T E lo Statuto
DettagliA.T.C. SV 2 - PONENTE
A.T.C. SV 2 - PONENTE PROCEDURE PER LA CACCIA AL CINGHIALE IN FORMA COLLETTIVA STAGIONE VENATORIA 2016/2017 PREMESSA L'A.T.C. SV 2 in applicazione a quanto disposto dal Regolamento Regionale per la Caccia
DettagliENI S.P.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 12 MAGGIO 2016 UNICA CONVOCAZIONE
Pubblicata il 7 aprile 2016 ENI S.P.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 12 MAGGIO 2016 UNICA CONVOCAZIONE RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLE MATERIE ALL ORDINE DEL GIORNO ENI S.P.A. ASSEMBLEA ORDINARIA
DettagliRegolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica
Regolamento didattico dei Corsi di formazione pre-accademica Generalità Il presente regolamento disciplina, ai sensi delle leggi vigenti, delle disposizioni ministeriali e delle direttive dello Statuto
DettagliRegolamento relativo alla disciplina delle procedure di reclutamento e promozione dei Professori dell Università Commerciale Luigi Bocconi, ai sensi
Regolamento relativo alla disciplina delle procedure di reclutamento e promozione dei Professori dell Università Commerciale Luigi Bocconi, ai sensi della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, artt. 18 e 24
Dettaglidescrizione del progetto di ricerca oggetto della prestazione:
AVVISO N. 29/16 - Data di pubblicazione dell'avviso sul web: 22/06/2016 - Data di scadenza della Selezione: 28/06/2016 AVVISO DI PROCEDURA COMPARATIVA PER L INDIVIDUAZIONE DI UN COLLABORATORE AL QUALE
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
LINEE GUIDA PER LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO CON RICERCATORI MARIE CURIE Art. 1 (Oggetto) La Commissione Europea sostiene la formazione di ricercatori di livello internazionale attraverso programmi di finanziamento,
DettagliBarrare se la residenza coincide con il recapito eletto ai fini del concorso. In caso contrario compilare la parte sottostante
Al DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO dell Università degli Studi di Pavia Viale Taramelli 12 27100 PAVIA Il/La sottoscritto/a COGNOME NOME CODICE FISCALE LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA
DettagliDIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE ATTIVITA' FAUNISTICA-VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA,
DettagliREGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. Art. 1 Principi generali
REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO Art. 1 Principi generali 1. Il presente Regolamento disciplina le assunzioni a tempo determinato presso l Azienda Ospedaliero Universitaria San Luigi Gonzaga
DettagliCENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A.
CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. Regolamento dell Elenco di operatori economici per l acquisizione in economia di lavori,beni e servizi ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente
DettagliAccordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale
Servizio Civile Nazionale Accordo di partenariato tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
DettagliOggetto: Comunicazioni della Commissione Provinciale Prove Alpine per la stagione 2012/2013 parte tecnica -.
Brescia, Novembre 2012 Ai Presidenti degli Sci Club Signori allenatori cat. giovanili E p.c. Ai Giudici del C.P. di Brescia Loro indirizzi Oggetto: Comunicazioni della Commissione Provinciale Prove Alpine
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA POSA A DIMORA DI UN ALBERO PER OGNI NUOVO NATO
COMUNE DI RAGALNA (Provincia di Catania) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA POSA A DIMORA DI UN ALBERO PER OGNI NUOVO NATO - BOZZA DEFINITIVA - Approvato con delibera C.C. n. del CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI
DettagliREGOLAMENTO PASSI CARRABILI
REGOLAMENTO PASSI CARRABILI (Artt. 22, 26 e 27 del codice della strada Art.46 del relativo regolamento di esecuzione) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 APRILE 1997, N 15 Art. 1 Art.
DettagliIl cacciatore produttore primario:
Il cacciatore produttore primario: realtà bresciana e composizione del carniere 5 ottobre 2010 a cura di Michela Giacomelli PROVINCIA DI BRESCIA PREMESSA In provincia di Brescia si effettua la caccia agli
Dettaglicon la presente si istituisce un concorso per 4 borse di progetto
CATANIA 2 MARZO 2016 Premesso che 1- Il gap di genere in Italia in generale e nel sud in particolare è ancora rilevante soprattutto in quei settori che coinvolgono aspetti tecnologici e digitali; 2- Le
DettagliA cura della dott.ssa Anna Maria Della Penna Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Giurisprudenza
ANNO ACCADEMICO 2013/14 FACOLTA DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA CON PERCORSO UNITARIO QUADRIENNALE SUCCESSIVO ALL ANNO DI BASE REGOLAMENTO ISCRIZIONI, PASSAGGI E TRASFERIMENTI
DettagliCOMUNE DI UMBERTIDE REGOLAMENTO COMUNALE PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO
COMUNE DI UMBERTIDE REGOLAMENTO COMUNALE PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del28/09/2015 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità Art. 2 Requisiti per
DettagliDOMANDA DI PARTECIPAZIONE PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI. Il/la sottoscritto/a Codice fiscale...
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE PER LA SELEZIONE DEGLI ESPERTI ESTERNI AL DIRIGENTE SCOLASTICO dell S.S. P.G. Vittorio Emanuele III- Dante Alighieri Andria Il/la sottoscritto/a Codice fiscale... nato/a il e
DettagliLuogo di emissione DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITÀ
1 ALLEGATO 1.c DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITÀ Dichiarazione di disponibilità, a cura dei soggetti già accreditati o in fase di accreditamento, a garantire l erogazione dei Servizi per il Lavoro connessi
DettagliREGOLAMENTO DEI RIMBORSI DELLE SPESE DI VIAGGIO E SOGGIORNO SOSTENUTE, IN RELAZIONE ALLA CARICA, DAI MEMBRI DI
Pag. 1 di 5 REGOLAMENTO DEI RIMBORSI DELLE SPESE DI VIAGGIO E SOGGIORNO SOSTENUTE, IN RELAZIONE ALLA CARICA, DAI MEMBRI DI Sommario 1. PREMESSE...2 2. DEFINIZIONE DEI TERMINI UTILIZZATI NEL REGOLAMENTO...2
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AI SENSI DELL ART. 125-TER DEL TUF, SUL QUARTO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AI SENSI DELL ART. 125-TER DEL TUF, SUL QUARTO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DI MOLEKSINE S.P.A., CONVOCATA
DettagliCOMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
COMUNE DI SAN FIOR REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI A PERSONALE INTERNO PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE Approvazione con deliberazione di Giunta Comunale n. 145 del 3.10.2011 INDICE Art. 1 Istituzione
DettagliEquipollenza a tutti gli effetti di legge del titolo di studio straniero con quello italiano
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto UFFICIO VIII - AMBITO TERRITORIALE DI VICENZA Borgo Scroffa, 2 36100 Vicenza Equipollenza a tutti gli
DettagliCittà di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL AREA POLITICHE ECONOMICHE E SERVIZI ALLA CITTA
Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 275 DEL 18-05-2015 OGGETTO: DETERMINA N. 151/2015 ADESIONE ALLA CONVENZIONE CONSIP PER LA TELEFONIA MOBILE 6: MIGRAZIONE DELLE UTENZE E INTEGRAZIONE IMPEGNO
DettagliSCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI
Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Pagina 1 di 6 Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 I N D I
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (adottato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 93 del 07.11.2001) ART. 1 Nell ambito del programma amministrativo rivolto alla formazione del giovane
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL SALONE POLIFUNZIONALE DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI DI P.ZZA DON MINZONI - MERATE
COMUNE DI M E R A T E PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO PER L USO DEL SALONE POLIFUNZIONALE DEL CENTRO SOCIALE ANZIANI DI P.ZZA DON MINZONI - MERATE I N D I C E ART. 1...1 ART. 2...1 ART. 3...2 ART. 4...3
DettagliLE 4 FASI DEI TRASFERIMENTI E DEI PASSAGGI ART. 6 LE PRECEDENZE ART. 13 LE TABELLE DI VALUTAZIONE ALLEGATO D
LE 4 FASI DEI TRASFERIMENTI E DEI PASSAGGI ART. 6 LE PRECEDENZE ART. 13 LE TABELLE DI VALUTAZIONE ALLEGATO D I docenti vecchi assunti fino al 2014-2015 (compresi i DOS, i soprannumerari, gli ottisti e
DettagliALLEGATO 5-BIS. Calcolo del limite al cumulo degli incarichi di amministrazione e controllo di cui all articolo 148-bis, comma 1, del Testo unico
ALLEGATO 1 ALLEGATO 5-BIS Calcolo del limite al cumulo degli incarichi di amministrazione e controllo di cui all articolo 148-bis, comma 1, del Testo unico Schema 1 Informazioni da trasmettere alla Consob,
DettagliMODIFICA DITTA INAIL Compilare tutti i campi del presente modulo Il modulo è compilabile a video
MODIFICA DITTA INAIL Compilare tutti i campi del presente modulo Il modulo è compilabile a video Codice Fiscale Ditta: Codice Ditta: Codice PIN: Data variazione: VARIAZIONE RELATIVA A: ANAGRAFICA IMPRESA
DettagliIL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione
DettagliSAIPEM S.p.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 27 /28 APRILE 2006. Proposta di deliberazione del Consiglio di Amministrazione sul punto 1
Società per Azioni Sede Legale in San Donato Milanese Via Martiri di Cefalonia 67 Capitale Sociale Euro 441.410.900 i.v. Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale 00825790157 Partita IVA: 00825790157
DettagliCOMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI
COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI (ai sensi dell'art. 41Bis del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267)
DettagliOggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale
Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale Premesso che l articolo 42, comma 2, lettera a), del D.Lgs. 18 agosto 2000 numero 267 T.U.EE.LL. attribuisce
DettagliL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA AN1
Via Ramazzani, 77/79 60011 Arcevia (AN) Tel. e Fax 0731.9067 http://www.atcan1.it e-mail: info@atcan1.it AVVISO PER L ACCESSO AI CORSI PER L ABILITAZIONE DELLE FIGURE TECNICHE PREVISTE PER LA GESTIONE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. JEMOLO 1 Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento
DettagliStatuto della Consulta del Commercio e del Turismo
Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente
DettagliPROVINCIA DI SAVONA. Al Dott. Andrea MARSAN c/o Università di Genova DIP.TE.RIS C.so Europa 26 16132 GENOVA. Savona, 21 febbraio 2014
Servizio Controllo Territoriale Prot. n. 14324 24/02/2014 Prec. n (citare nella risposta) cl. 011.002.004 6/2014 Savona, 21 febbraio 2014 Al Dott. Andrea MARSAN c/o Università di Genova DIP.TE.RIS C.so
DettagliLe borse di studio vengono concesse secondo gli importi di seguito indicati:
AUTOMOBILE CLUB D ITALIA BANDO DI CONCORSO PER TITOLI PER LA CONCESSIONE DI BORSE DI STUDIO SCUOLA MEDIA DI PRIMO E SECONDO GRADO ANNO SCOLASTICO 2012/2013 ============================== E indetto un concorso
DettagliPROVINCIA DI MANTOVA
PROVINCIA DI MANTOVA DETERMINAZIONE n 3.410-2009 SERVIZIO EUROPA E INTERNAZIONALIZZAZIONE Proponente: P.O.EUROPA E INTERNAZIONALIZZ.DR.SSA EMANUELA MEDEGHINI OGGETTO: APPROVAZIONE GRADUATORIA PER "BANDO
DettagliCOMUNE di BASIANO. PROVINCIA di MILANO REGOLAMENTO USO SALA CONSILIARE PER CELEBRAZIONE MATRIMONI CIVILI
COMUNE di BASIANO PROVINCIA di MILANO REGOLAMENTO USO SALA CONSILIARE PER CELEBRAZIONE MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 26.7.2010 Regolamento uso sala consiliare
DettagliREGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE Deliberazione Consiglio di Amministrazione 50(16) in data 22 giugno 2016 Il presente regolamento sostituisce
DettagliManuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale
CMMG- Manuale Utente CMMG Aprile 2014 Versione 1.1 Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale CMMG-Manuale Utente.doc Pagina 1 di 14 CMMG- Manuale Utente AGGIORNAMENTI DELLE VERSIONI Versione Data
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI CERSOSIMO (Provincia di Potenza) 1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 03 del 30.04.2012 2 SOMMARIO Art. 1
DettagliDeterminazione n. 2671 del 05/10/2015
PROVINCIA DI GROSSETO FRONTESPIZIO Determinazione n. 2671 del 05/10/2015 IP N 2882/2015 OGGETTO: Disposizioni relativamente al regolamento regionale di attuazione della LRT 3/1994 artt. 88 comma 1, 90
DettagliREGOLAMENTO SUL PART - TIME
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL PART - TIME Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 34/28.02.2003 In vigore dal 1 aprile 2003 SOMMARIO Articolo 1 - Oggetto del Regolamento 3 Articolo
DettagliCOMUNE DI ASIAGO Provincia di VICENZA. Ufficio Comando Polizia Locale
COMUNE DI ASIAGO Provincia di VICENZA Ufficio Comando Polizia Locale REGOLAMENTO PER LA SOSTA A TITOLO ONEROSO RISERVATA AI RESIDENTI ED ALLE ATTIVITA PRODUTTIVE CON SEDE IN ASIAGO Approvato con delib.
DettagliANAGRAFE NAZIONALE CREDITI FORMATIVI. Manuale utente
ANAGRAFE NAZIONALE CREDITI FORMATIVI Manuale utente Versione 1.0.0 APRILE 2015 1. Registrazione Per accedere al Sistema è necessario avere un nome utente e una password, ottenibili mediante una semplice
DettagliCOMUNE di SALUGGIA. REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di VERCELLI
2pg Avviso di mobilità esterna ai sensi dell art. 30 del D.lgs. n. 165/2001 e dell art. 49 del D.lgs. 150/2009, per la copertura di n. 1 posto nel profilo professionale di Istruttore Direttivo Area Tecnico
DettagliIL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO VISTA la legge 17 novembre 2005, n. 165 (di seguito, per brevità: LISF ) e in particolare l articolo 41, comma 1, che attribuisce
DettagliCOMUNE di CREDARO Provincia di Bergamo
COMUNE DI CREDARO PROVINCIA DI BERGAMO COMUNE di CREDARO Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL TRASPORTO SCOLASTICO Il presente Regolamento è stato approvato con C.C. n 20 del 28/11/2007 in sostituzione
DettagliCOMUNE DI CERTOSA DI PAVIA ACCESSO AGLI ATTI
COMUNE DI CERTOSA DI PAVIA ACCESSO AGLI ATTI L accesso agli atti consente a chiunque abbia un interesse legittimo, da motivare, di visionare gli atti dell amministrazione comunale. Il diritto di accesso
DettagliL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Delibera 56/99 (adottata il 7 maggio 1999) REGOLAMENTO PER LE AUDIZIONI PERIODICHE DELLE FORMAZIONI ASSOCIATIVE DI CONSUMATORI E UTENTI, DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, DELLE ASSOCIAZIONI SINDACALI DELLE
DettagliDIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE VIABILITA' DI INTERESSE REGIONALE Il Dirigente
DettagliAllegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
DettagliProt. n. 70420 Terni, 26/05/2015
GENERALI CONSILIARE COMUNE DI TERNI DIREZIONE AFFARI II COMMISSIONE UFFICIO DI PRESIDENZA P.zza Mario Ridolfi, 1-05100 Terni Tel. Fax+39 0744.549.534 comune.terni@postacert.umbria.it Prot. n. 70420 Terni,
Dettagli(articolo 1, comma 1)
ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE
DettagliAlla REGIONE AUTONOMA TRENTINO- Segreteria della Giunta regionale. DOMANDA DI ISCRIZIONE
marca da bollo ADIGE Alla REGIONE AUTONOMA TRENTINO- Segreteria della Giunta regionale Via Gazzoletti, 2 38122 Trento giunta@pec.regione.taa.it ALTO DOMANDA DI ISCRIZIONE all elenco dei candidati alla
DettagliCOMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI
COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI INDICE Art. 1 Affissione diretta..... pag. 3 Art. 2 Manifesti esclusi dall affissione diretta.
DettagliREGOLAMENTO PER LA RICERCA, LA SELEZIONE E L INSERIMENTO DI PERSONALE
REGOLAMENTO PER LA RICERCA, LA SELEZIONE E L INSERIMENTO DI PERSONALE Estratto dalla delibera del CdG del 17/6/2011 PREMESSA Il Regolamento disciplina le procedure di selezione del personale dipendente.
DettagliCOMUNE DI SUELLI. Settore Socio Assistenziale SETTORE : Garau Massimiliano. Responsabile: 498 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 138 NUMERAZIONE GENERALE N.
COMUNE DI SETTORE : Responsabile: Settore Socio Assistenziale Garau Massimiliano NUMERAZIONE GENERALE N. 498 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 138 in data 07/07/2015 OGGETTO: SERVIZIO DI ANIMAZIONE ESTIVA "PISCINA
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO
Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta
DettagliIngresso in banca per titolari di un diploma di maturità BEM
Ingresso in banca per titolari di un diploma di maturità BEM Regolamento CYP per l esame scritto e orale Nel documento viene utilizzata esclusivamente la forma maschile che sottintende naturalmente anche
DettagliPORTALE TRIBUTI AGRICOLTURA E FORESTE GUIDA UTENTE
ESERCIZIO VENATORIO, PESCA, FUNGHI E TARTUFI Introduzione Lo scopo del presente documento è quello di fornire un valido supporto all utilizzo dell applicazione denominata TRAFO (Tassa Regionale Agricoltura
DettagliCOMUNICAZIONE (ad efficacia differita)
AL COMUNE DI U Sportello Unico per le Attività Produttive 1. Dati impresa Cognome: COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) Nome: Codice Fiscale: Data di nascita Cittadinanza Sesso M F Luogo di nascita:
DettagliCITTÀ DI PIANO DI SORRENTO
CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 14 del 06/05/2014 OGGETTO: OSSERVATORIO COMUNALE PER IL MONITORAGGIO DEL LAVORO PRECARIO ED IL CONTRASTO E L EMERSIONE
DettagliCITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLE BACHECHE COMUNALI. Approvato con delibera C.C. n. 242 del
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLE BACHECHE COMUNALI Approvato con delibera C.C. n. 242 del 13.12.2007, esecutiva 1 INDICE Art. n. 1 pag. n. 3 Art. n. 2 pag. n. 3 Art. n. 3 pag.
DettagliANNO SCOLASTICO 2015-2016 REGOLAMENTO DEL LABORATORIO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO NORME GENERALI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOTRUGNO, NOCIGLIA, SAN CASSIANO E SUPERSANO Via Puccini, 41 73040 Supersano (LE) Tel/Fax 0833631074-3669084850 E-mail: LEIC8AH00Q@istruzione.it www.istitutocomprensivobotrugnonocigliasancassianosupersano.gov.it
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA N 52 DEL 27/05/2016 IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Premesso che : - il CCNL 31 marzo 1999, relativo alla revisione del sistema di classificazione del personale del
DettagliProvincia della Spezia
Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva
DettagliDETERMINAZIONE NR: 1500 DEL REGISTRO GENERALE
DETERMINAZIONE NR: 1500 DEL REGISTRO GENERALE ASSUNTA IL GIORNO: 31 dicembre 2015 DA UFFICIO: UFFICIO AFFARI GENERALI SERVIZIO: ORGANI ISTITUZIONALI CENTRO DI ORGANI ISTITUZIONALI COSTO: SEG. OGGETTO:
DettagliREGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE
REGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE Approvato dall Assemblea dei Soci del 26 aprile 2015 1. Obiettivi e finalità del regolamento Con il presente regolamento
DettagliREGOLAMENTO ELETTORALE SISTEMA DI ELEZIONE PER LA RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE ASSOCIATE E DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN ASSEMBLEA
REGOLAMENTO ELETTORALE SISTEMA DI ELEZIONE PER LA RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE ASSOCIATE E DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN ASSEMBLEA 1. Indizione delle elezioni Almeno tre mesi prima della scadenza del mandato
Dettagli