REPUBBLICA ITALIANA In Nome del Popolo Italiano sentenza contro IN PUNTO: di parte attrice: di parte convenuta:

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1 REPUBBLICA ITALIANA In Nome del Popolo Italiano Il Tribunale di Bolzano in persona del giudice unico dottor Tullio Joppi, ha pronunciato la seguente sentenza nella causa civile n. 4672/2005 R.G.C. promossa da: Xxx xxxxxxx, rappresentato e difeso dall avvocatessa Elena Pasqualin, domiciliato presso il suo studio in Bolzano, giusta delega a margine dell atto di citazione attore contro YYY spa, Yyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall avvocatessa Kittiy de Guelmi, domiciliata presso il suo studio in Bolzano, giusta delega a in calce alla copia notificata dell atto di citazione convenuta IN PUNTO: risarcimento danni. Causa assegnata a sentenza all udienza del 21/5/2007 sulle conclusioni delle parti costituite in giudizio: di parte attrice: voglia l ill.mo giudice adito, per le causali di cui in narrativa, previo accertamento della responsabilità della convenuta ex art c.c. nella causazione del danno, condannarla al risarcimento del danno biologico in capo all attore quantificato in 6.983,69 o quella somma maggiore o minore che risulterà di giustizia, a seguito di istruttoria, oltre agli interessi legali dal dì del dovuto all effettivo saldo e rivalutazione monetaria. Con vittoria di spese, diritti e competenze di causa, rivalsa IVA e CAP; di parte convenuta: 1

2 in via preliminare dichiararsi la carenza di legittimazione passiva in capo all odierna convenuta per i motivi esposti in narrativa; in via subordinata, nel merito respingersi le domande attoree così come formulate, in quanto infondate in fatto ed in diritto. In ogni caso con vittoria di spese ed onorari. Svolgimento del processo Con citazione notificata il 26/7/2005 Xxx xxxxxxx ha convenuto in giudizio avanti all intestato tribunale la società p.a. YYY yyyyyyyyyyy yyyyyyyyyy, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni, quantificati nell importo di 6.983,69 ovvero nella diversa somma ritenuta di giustizia, danni conseguenti alle lesioni personali da lui riportate in data 30/12/2003, quando alle ore 8,15 nello scendere le scale di accesso alla stazione di partenza della funivia di Soprabolzano di proprietà della convenuta era caduto a causa della neve che le ricopriva. Si è costituita la convenuta, la quale ha resistito alla domanda avversaria, anzitutto, sull eccepito proprio difetto di legittimazione passiva sostanziale, per essere custode delle scale ove era occorso il sinistro, non lei, bensì il comune di Renon che si occupava della relativa manutenzione. In secondo luogo la convenuta ha contestato che le scale in questione fossero ricoperte di neve e dunque rappresentassero un insidia per i pedoni. Infine ha dedotto che del sinistro doveva ritenersi corresponsabile lo stesso attore per aver scelto di esporsi al pericolo di scendere le scale rese insidiose dalla presenza della neve, anziché raggiungere la stazione di partenza della funivia percorrendo la strada principale, la quale, senz altro, doveva essere stata liberata dalla neve caduta nella notte. La causa è stata istruita mediante l acquisizione dei documenti prodotti e l assunzione delle prove orali offerte dalle parti. Essa è, quindi, passata in decisione all udienza del 1/3/2007 sulle conclusioni come sopra trascritte; negli assegnati termini di cui all art

3 cpc. i difensori delle parti hanno depositato comparse conclusionali e memorie di replica. Motivi della decisione 1. Le emergenze istruttorie adducono alla seguente ricostruzione del sinistro oggetto di causa. La mattina del 30/12/2003 l attore intendeva raggiungere la stazione della funivia di Soprabolzano. Per raggiungere il piazzale di accesso alla funivia egli ha percorso due rampe di scale. La teste Holzner Bettina, pur non avendo osservato direttamente l incidente, ha asseverato di aver visto l attore a terra ai piedi della seconda rampa di scale dolorante ad un braccio. Essa ha, inoltre, riferito che la notte precedente aveva nevicato e che le rampe di scale non erano state sgomberate dalla neve. La caduta della neve durante la notte è stata confermata anche dalla teste Lobis Monika. Non è emerso, invece, che l altra via di accesso al piazzale della funivia, quella che conduce attraverso la strada principale, fosse stata ripulita. Quanto alla custodia delle scale parte convenuta non ha negato di essere proprietaria delle stesse, mentre non ha in alcun modo suffragato l allegazione di aver trasferito al comune di Renon l effettivo potere, vale a dire la disponibilità giuridica e materiale, su di essa. 2. Ai fini della valutazione della responsabilità in ordine al sinistro per cui è causa occorre muovere dalle seguenti considerazioni. La presenza di neve ghiacciata sui gradini di una scala soggetta al transito di persone costituisce una situazione di pericolo che dev essere eliminata al fine di evitare cadute (l affermazione si ricava da Cass. n /95 in motivazione). 3

4 Ne consegue che versa senz altro in colpa la convenuta che, come univocamente emerge dal quadro delle deposizioni assunte, né ha provveduto a ripulire la scala ove si è verificato il sinistro, né, precauzionalmente, ha impedito il transito ai pedoni. Nella causalità del sinistro non si ravvisa poi un concorso colposo dell attore per essersi deliberatamente esposto al rischio di percorrere la scala innevata, quando avrebbe potuto raggiungere la stazione di partenza della funivia per altra strada. Non è stato, infatti, dimostrato dalla convenuta, che il ridetto concorso colposo ha addotto, che la via alternativa da essa indicata fosse effettivamente meglio praticabile in quanto sgombrata dalla neve. Conclusivamente la convenuta va ritenuta responsabile esclusiva del sinistro per cui è causa. 3. Passando alla quantificazione del danno risarcibile va osservato come, secondo l accertamento del dr. Reinhold Regele, in esito all incidente occorsogli, l attore ha riportato la contusione della spalla destra con infrazione del trachite e la rottura del tendine del m. sovraspinato e del m. sottoscapolare destro da cui è residuata un invalidità permanente valutabile nella misura del 5,5% nonché un invalidità temporanea totale pari a 25 gg. e parziale al 50% pari a 25 gg.. Siffatte conclusioni vanno condivise, ancorché espresse dal consulente di parte attrice. Va infatti rammentato che secondo l insegnamento della S.C. il giudice di merito può fondare la propria decisione su una consulenza tecnica stragiudiziale, purché fornisca adeguata motivazione di tale sua valutazione ( v. Cass. n /2001 e n. 2574/1992). Nel caso di specie l affidabilità delle indagini del perito di parte si ricava dal fatto che gli esiti delle stesse trovano adeguato riscontro nella 4

5 documentazione medica emessa dall azienda sanitaria di Bolzano e versata in atti. A titolo di danno biologico, tenuto conto del criterio del calcolo c.d. a punto secondo le tabelle del Triveneto, il cui valore viene individuato secondo la specificità del caso (entità delle lesioni, età del leso, ecc.) in relazione all incidenza dei postumi permanenti sul bene salute nel suo complesso, si ritiene di liquidare in favore dell attore la somma complessiva di 7.520,86, di cui 6.206,86 per invalidità permanente e per invalidità temporanea parziale. Sussistendo inoltre nel fatto accertato gli estremi del reato di lesioni colpose, spetta all attore ex art c.c. anche il danno non patrimoniale risarcibile in ogni caso in via equitativa che tenuto conto dell entità della malattia nonché delle conseguenze, si stima equo liquidare in 2.256,58. Il danno complessivo subito dall attore assomma a 9.777,44. L importo così liquidato va maggiorato, con decorrenza dalla data del 30 dicembre 2003, della rivalutazione monetaria secondo gli indici dell andamento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati della provincia di Bolzano rilevati e pubblicati dall Astat, operata per la prima volta alla fine del primo anno (29/12/2004) e successivamente con cadenza annua e con l aggiunta degli interessi legali succedutisi negli anni, da caricarsi il primo anno sull importo netto e negli anni successivi sugli importi progressivamente rivalutati, il tutto sino alla data della presente sentenza. Dalla data della sentenza al saldo sulla somma liquidata sono dovuti i soli interessi legali. Conclusivamente il convenuto va condannato a pagare all attore la somma di 9.777,44 maggiorata degli accessori di cui sopra. 5

6 Va escluso che il riconoscimento all attore di tale importo integri gli estremi dell ultrapetizione, avendo egli, nelle conclusioni rassegnate nell atto di citazione, indicato la propria pretesa nell importo ritenuto di giustizia, ancorché maggiore o minore rispetto a quello da lui libellato. Quanto all applicazione di decurtazioni per indennizzi INAIL, il fatto che l attore al momento del sinistro avesse 69 anni e fosse pensionato (cfr. relazione peritale) giustificano la presunzione che esse non vi siano state. 3. Le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo. P.Q.M. il Tribunale di Bolzano decidendo definitivamente sulla domanda promossa dall attore Xxx xxxxxxx nei confronti della convenuta YYY spa, Yyyyyyy yyyyyyyyyyyyy con citazione notificata il 26/7/2005, ogni altra o diversa istanza disattesa: 1) accerta che la convenuta è esclusiva responsabile del sinistro per cui è causa; 2) condanna per l effetto la convenuta a pagare all attore la somma di 9.777,44 maggiorata degli accessori come precisati in motivazione; 3) condanna la convenuta alla rifusione delle spese di lite sostenute dall attore, liquidate nella complessiva somma di 3.513,13 di cui per diritti ed per onorari, 308 per spese ed 356,13 per spese generali oltre agli accessori (contributo CAP ed IVA) sulle voci gravate ed alle successive spese occorrende. Così deciso in Bolzano, lì 18/6/2007 Il Giudice Dott. Tullio Joppi 6

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