La stazione termopluviometrica di Ostuni presenta le seguenti caratteristiche: Coordinate geografiche Lat N - Long E

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1 13 1 IL CLIMA 1.1 Aspetti generali del clima ad Ostuni Le caratteristiche fondamentali del clima di Ostuni sono state considerate attraverso l esame dei suoi principali fattori: temperatura e precipitazioni. Lo studio del clima, facente parte di una tesi di laurea della facoltà di Agraria dell Università di Bari, è stato eseguito analizzando ed elaborando i dati relativi al trentennio rilevati dagli Annali Idrologici (Servizio idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici), riferiti alla stazione termopluviometrica di Ostuni (237 mt. s.l.m.). Tali dati hanno rappresentato il punto di partenza delle elaborazioni nell analisi fitoclimatica. La stazione termopluviometrica di Ostuni presenta le seguenti caratteristiche: Coordinate geografiche Lat N - Long E Quota 237 m s.l.m. Strumentazioni Pluviometro (PR) Termometro (TR) Anno inizio registrazione 1958 Temperatura dell aria Le temperature medie annuali, nel trentennio considerato, oscillano tra i 15,0 ed i 16,5 C. La temperatura media di tutto il trentennio è di 15,5 C. Nella tabella n. 2 vengono riportate le temperature medie mensili calcolate per tutti i trent anni. Dalla lettura della tabella si evince che i mesi più freddi sono due: gennaio e febbraio, con circa 8 C di temperatura media; analogamente i mesi più caldi risultano essere luglio ed agosto, con temperatura media rispettivamente di 24,1 e 24,4 C. Tabella n. 2 - Temperatura media delle minime mensili ed annua, temperatura media delle massime mensili ed annua, temperatura media mensile ed annua relativa alla stazione termopluviometrica di Ostuni. Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Media Annua Medie minime 5,3 5,6 6,8 9,4 13,6 17,3 20,2 20,6 17,5 13,8 9,6 6,5 12,18 Medie massimi 10, ,1 16,5 21,6 25,2 27,9 28,1 24,5 19,9 15,1 11,3 18,71 Medie mensili 7,9 8,3 10,1 13,0 17,7 21,3 24,1 24,4 21,1 16,9 12,4 9,0 15,52

2 14 Dall analisi dei dati si può notare che i mesi più caldi rispetto alla media annuale vanno da Maggio ad Ottobre. Tra Aprile e Maggio vi è un salto termico di quasi 5 C (4,7 C) e, allo stesso modo, la differenza tra Ottobre e Novembre è anch essa vicina ai 5 C (4,5 C). Questa differenza indica che il passaggio dai mesi primaverili a quelli estivi e da quelli autunnali a quelli invernali avviene piuttosto bruscamente. E opportuno sottolineare il valore dell escursione termica media mensile, risultante dalla differenza tra la media della massima e la media della minima del mese considerato, non molto elevato; infatti nei mesi estivi (luglio e agosto) tale valore si assesta attorno ai 7,5 C, mentre nei mesi invernali tale parametro oscilla tra i 5 ed i 6 C. La media delle temperature massime assolute nel trentennio considerato è di 36,3 C, solo in tre occasioni si sono avute temperature maggiori di 40 C. Con i dati in nostro possesso si rileva che la temperatura massima storica è di 43 C, registrata il 6 luglio del Le temperature minime raramente scendono al di sotto di 0 C; quest ultima evenienza si verifica più che altro tra la fine dell inverno e l inizio della primavera. La media dei valori minimi assoluti registrati in questa zona si aggira attorno ai - 0,7 C ed il minimo storico è pari a - 5,6 C e risale al 3 gennaio 1979 (tabella n. 3). Tra gli eventi eccezionali si mette in rilievo la temperatura media della prima decade di marzo 1987 pari a 2 C mai registrata nel resto di tutto il periodo di osservazione e che accompagnò un abbondante nevicata e un lungo periodo di freddo fin oltre il giorno 21 astronomicamente determinato come inizio della primavera. In questa zona l occasionalità del fenomeno nevoso viene riscontrato spesso nel mese di marzo, in coincidenza dell affermarsi dell alta pressione nei Paesi nord-orientali che convoglia aria fredda sui Balcani prima e dopo sulle nostre regioni.

3 15 Tabella n. 3 - Temperature estreme annue, temperatura media delle minime e delle massime assolute (Ostuni). Dati termometrici Anno T max giorno T min giorno ,7 26-lug - 0,6 11-feb ,5 5-ago - 2,8 8-feb ,7 4-ago - 1,1 12-feb ,1 15-lug - 5,2 13-feb ,9 15-ago - 1,8 12-feb ,6 10-ago - 1,6 17-feb ,1 19-lug 0 1-mar ,6 15-ago 4 25-gen ,2 29-giu -1,4 1-dic ,2 17-lug 3,9 8-feb ,3 19-lug 1,3 27-feb ,9 19-lug 0,8 12-dic ,8 21-lug 0,9 17-gen ,0 18-lug 0,9 6-gen ,1 31-lug -5,6 3-gen ,9 5-ago -0,8 4-gen ,0 17-giu gen ,2 31-lug -0,5 22-feb ,3 29-lug -1,4 6-feb ,2 26-lug 0 27-dic ,7 30-lug -2,1 11-gen ,2 29-ago -0,8 26-dic ,0 26-lug -4 8/9-mar ,0 6-lug -2,4 16-dic ,1 31-lug 1,8 5-gen ,8 24-lug 1,8 7-dic ,8 7-ago -2,4 9-dic ,8 29-ago 0,5 21-feb ,2 26-ago -2,4 23-feb ,3 11-set -0,1 16-feb MEDIA 36,3-0,7

4 16 Precipitazioni piovose La tabella n. 4 riporta le precipitazioni piovose sulla base dei valori medi mensili delle altezze di pioggia e del numero di giorni piovosi rilevati nel trentennio. Tabella n. 4 - Valori medi mensili dell altezza di pioggia e del numero di giorni piovosi riferiti alla stazione termopluviometrica di Ostuni. Mese Altezza di pioggia Giorni piovosi Espressa in mm. Gen 68,1 8,8 Feb 75,1 8,7 Mar 73,0 8,2 Apr 53,6 6,6 Mag 31,4 4,4 Giu 27,1 3,2 Lug 18,5 2,1 Ago 19,5 2,6 Set 49,7 4,3 Ott 76,8 6,3 Nov 85,3 7,2 Dic 82,3 8,8 Il regime pluviometrico è di tipo mediterraneo in quanto si riscontra una piovosità massima nel periodo autunno-invernale, difatti in questo periodo si verificano il 70% delle precipitazioni medie complessive. Dall analisi delle precipitazioni del trentennio, il mese più piovoso risulta essere novembre (85,3 mm) seguito da dicembre (82,3 mm), ottobre (76,8 mm) e febbraio (75,1 mm). Il mese più secco è luglio (18,5 mm) seguito da agosto (19,5 mm), giugno (27,1 mm) e maggio (31,4 mm). Le piogge estive sono per lo più di carattere temporalesco, distribuite in un solo giorno; esse sono violente e, comunque, non attenuano l aridità estiva, salvo che in rarissime eccezioni come l estate del 1976, periodo in cui nel solo mese di luglio si sono avuti 70,4 mm di pioggia, distribuita in 6 giorni. Le piogge sono abbondanti da ottobre ad aprile e mostrano una certa regolarità nella distribuzione dei giorni piovosi (mediamente 8 giorni di pioggia al mese), ad eccezione dei mesi di giugno, luglio ed agosto (2,5); in media, per anno, si sono calcolati 71 giorni piovosi, passando, come evidenziato nella tabella n. 5, da un minimo di 52 giorni avuti nel 1990 ad un massimo di 94 realizzati nel 1972.

5 17 La media delle precipitazioni meteoriche nel periodo è pari a 660,4 mm. Anni particolarmente siccitosi sono stati il 1965 con 376,1 mm e il 1981 con 407,8 mm, tuttavia non mancano annate particolarmente piovose come quelle del 1976 e del 1993 con circa 950 mm di pioggia (tabella n. 6). Da tali dati emerge chiaramente una caratteristica peculiare del clima mediterraneo qual è l irregolarità e l incostanza dei suoi fattori climatici. Tabella n. 5 - Valori medi mensili e media del trentennio del numero di giorni piovosi riferiti alla stazione termopluviometrica di Ostuni. Mese Gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Tot.giorni Anno n.p Media 8,8 8,7 8,2 6,6 4,4 3,2 2,1 2,6 4,3 6,3 7,2 8,8 71,4

6 18 Tabella n. 6 -Variazioni delle precipitazioni mensili ed annue relative alla stazione termopluviometrica di Ostuni Dati pluviomentrici Mese Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot. anno ,8 44,0 65,8 46,2 1,6 7,6 N.R 15,1 46,4 2,0 24,6 68,0 376, ,5 8,4 117,0 22,0 37,0 19,6 12,6 17,6 84,4 59,6 87,8 90,4 661, ,4 58,2 20,2 60,6 6,2 61,2 21,2 4,6 33,8 17,8 77,6 113,6 542, ,3 46,5 32,4 10,0 55,0 74,6 4,6 84,6 18,4 14,6 106,2 129,2 637, ,0 54,6 135,0 21,4 29,6 39,0 15,2 4,0 97,2 20,0 35,6 132,8 735, ,2 30,8 89,6 13,8 69,0 5,0 13,2 2,4 59,4 238,4 16,8 48,0 628, ,6 91,0 83,6 38,4 5,8 4,8 17,2 0,0 166,0 22,6 36,4 28,6 634, ,6 196,8 29,4 69,8 8,6 11,4 39,6 60,2 97,8 182,2 6,2 112,6 929, ,0 111,8 127,6 51,4 17,6 20,6 26,4 25,8 58,4 35,6 25,6 82,0 649, ,6 117,2 47,4 128,8 39,8 9,6 2,2 17,2 21,8 151,6 31,0 113,0 732, ,4 99,2 57,2 11,6 33,8 32,6 20,2 9,0 5,4 165,8 95,6 115,2 679, ,8 101,4 71,2 75,0 63,4 31,2 70,4 24,2 24,2 100,0 280,4 46,8 950, ,6 52,8 9,8 70,2 31,6 37,2 0,0 6,8 81,4 17,2 75,2 66,0 500, ,2 77,6 73,4 108,8 55,6 3,4 N.R 24,6 74,2 85,4 13,4 63,8 689, ,6 65,8 34,4 46,0 14,6 38,4 5,8 23,4 28,4 45,6 210,4 25,2 594, ,6 24,4 178,8 10,8 75,0 1,4 2,4 11,0 0,4 87,2 62,6 53,0 626, ,4 110,0 19,8 9,0 8,8 10,8 38,8 20,6 8,4 32,6 31,8 70,8 407, ,6 83,2 129,8 24,2 5,0 0,2 12,4 65,6 28,8 79,4 91,6 88,4 632, ,4 36,4 49,2 27,6 7,8 53,6 25,8 39,6 33,8 94,4 120,6 252,0 765, ,8 148,2 43,8 82,0 15,8 2,0 0,0 60,4 77,4 98,6 99,8 86,8 806, ,8 41,6 41,4 53,6 25,0 1,6 5,6 26,4 2,0 173,2 97,2 7,8 577, ,8 129,8 130,8 27,6 8,8 29,4 32,0 0,0 65,0 43,0 91,2 22,4 630, ,2 59,6 196,8 7,0 78,8 27,4 15,8 17,4 9,8 49,8 289,0 28, ,6 85,4 93,2 50,8 59,0 46,4 0,0 1,2 129,2 72,4 78,6 69,4 765, ,8 9,2 18,2 55,4 21,0 79,6 56,0 4,2 58,4 58,6 21,2 39, ,2 18,0 5,2 46,0 21,o 1,2 0,0 4,0 17,0 63,0 146,6 188,4 531, ,6 85,2 80,6 179,2 46,0 13,4 46,8 9,0 45,0 28,4 56,0 49,6 663, ,0 24,2 52,4 176,8 17,6 87,4 22,8 0,0 8,8 121,4 22,2 98, ,2 82,0 153,0 35,0 64,4 43,8 11,6 5,2 89,0 120,6 177,2 88,4 945, ,4 158,2 1,6 50,4 19,2 19,2 0,2 0,2 19,4 22,4 51,4 92,0 560,4 Media 68,1 75,1 73,0 53,6 31,4 27,1 18,5 19,5 49,7 76,8 85,3 82,3 660,4 Range 115,2 188,4 173,6 171,8 77,2 86,2 56,0 84,6 165,6 236,4 282,8 244,2 569,3

7 Cenni di fitoclimatologia Dall analisi dei dati termo-pluviometrici raccolti si può pervenire ad una prima definizione dei caratteri climatici della stazione termopluviometrica di Ostuni. Tali dati, costituiscono la base per l elaborazione di una serie di indici macroclimatici, utili alla comprensione dei mutamenti climatici e ambientali. Per un primo inquadramento macroclimatico su vasta scala delle condizioni fitoclimatiche della stazione e della zona in esame, si è fatto riferimento alla classificazione di PAVARI (1916). Qui di seguito vengono riportati i valori dei parametri climatici, relativi alla stazione di Ostuni, occorrenti per l impiego di detta classificazione: T media annua ( C) 15,52 T media mese più freddo ( C) 7,9 T media mese più caldo ( C) 24,4 T media dei minimi assoluti ( C) -0,7 Sulla base di tali valori si evince come il territorio comunale di Ostuni rientri nella sottozona calda della zona fitoclimatica del Lauretum del II tipo, con siccità estiva, come evidenziato dalla tabella che segue (tabella n. 7). Tabella n. 7 - Classificazione fitoclimatica di Pavari Zona, Tipo, Sottozona A. LAURETUM 1 tipo: piogge uniformi 2 tipo: con siccità estiva 3 tipo: con piogge estive B. CASTANETUM Sottozona calda Sottozona media Sottozona fredda Temperatura media annua 15 a a a 17 Temperatura media mese più freddo > 7 > 5 > 3 Temperatura media mese più caldo Media dei minimi > - 4 > - 7 > -9 Sottozona calda 1 tipo (senza siccità estiva) 2 tipo (con siccità estiva) 10 a 15 > 0 -- > -12 Sottozona fredda C. FACETUM Sottozona calda Sottozona fredda D. PICETUM Sottozona calda Sottozona fredda 1 tipo (piogge > 700 mm) 2 tipo (piogge < 700 mm) 10 a 15 7 a 12 6 a 12 > - 1 > - 2 > > - 15 > - 20 > a 6 > > a 6 anche < - 6 > 15 anche < -30 E. ALPINETUM anche < 2 < - 20 > 10 anche < - 40

8 20 Per definire ulteriormente il clima della zona del comune di Ostuni si è fatto riferimento ai contributi di DE MARTONNE (1926), EMBERGER (1970), MITRAKOS (1980), DEBRACH (1981), RIVAS-MARTINEZ (1983). L indice di aridità di DE MARTONNE, derivato dal pluvifattore di LANG, viene calcolato secondo l algoritmo: IA = dove: P = precipitazione media annua; T = temperatura media annua ( C) P T + 10 Secondo lo stesso autore, i valori di tale indice servono a definire, pur se in larga approssimazione, gli ambienti di vegetazione di entità fisionomiche tipiche, atte a rappresentarli. Valori dell indice Entità fisionomica vegetante < 5 Deserto 5 10 Steppa Prateria Macchia Foresta di durilegnose > 45 Foresta di aestlilignosae Per il comune di Ostuni l indice di aridità individuato è risultato pari a 25,9 che corrisponde ad un ambiente atto ad ospitare una vegetazione di tipo a macchia. Per maggiori indicazioni sulla durata dell aridità nel ciclo annuale si è ritenuto opportuno calcolare, con lo stesso algoritmo, gli indici mensili secondo l algoritmo applicato : IDM = dove: p = precipitazione mensile; t = temperatura media mensile. 12p t+ 10

9 21 Per la stazione considerata i valori ottenuti sono evidenziati nel seguente prospetto: Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 45,7 49,2 43, ,6 10,4 6,5 6,8 19,2 34,3 45,7 52 Interpretando tali risultati, si può affermare che nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto e settembre si ha un periodo di stasi vegetativa; infatti, secondo Paterson (1956), la durata del periodo vegetativo coincide con il numero di mesi in cui l indice di De Martonne supera la soglia di 20. Un altro indice utile per la determinazione delle caratteristiche macroclimatiche della zona in esame è il coefficiente pluviometrico (Q 2 ) proposto da EMBERGER (1970) appositamente per la Regione mediterranea. La formula proposta da Emberger è la seguente: Q 2 = 2000 P/ M 2 - m 2 dove: P = precipitazione media annua (mm), M = media delle temp. max del mese più caldo (in Kelvin), m = media delle temp. minime del mese più freddo (in Kelvin). Il seguente indice, il cui valore è inversamente proporzionale alla siccità, ci fornisce indicazioni utili ad individuare diversi tipi bioclimatici mediterranei, secondo la seguente classificazione: Q 2 < 10 Bioclima mediterraneo per arido 10 <Q 2 <45 Arido 45<Q 2 <70 semi-arido 70<Q 2 <110 sub-umido 110<Q 2 <150 Umido Q 2 >150 per-umido Quindi EMBERGER ha proposto di tracciare un diagramma ombrotermico o bioclimatico riportando in ascisse i valori della media delle temperature minime del mese più freddo (in Kelvin) e in ordinate i valori del coefficiente pluviometrico Q 2. Su tale diagramma, la stazione termopluviometrica di Ostuni e la zona in esame è caratterizzata da un valore di Q 2 pari a 100,85 e da quello di m pari a 5,3 rientrando ampiamente nel piano bioclimatico subumido, della variante ad inverno temperato, come evidenziato dalla elaborazione proposta da Quezel in figura n.3.

10 22 Analizzando la figura si può osservare come la stazione di Ostuni ricada pienamente nell areale di vegetazione delle querce sempreverdi come la Sughera (Quercus suber L.) e il Leccio (Quercus ilex L.). Ulteriori informazioni sul tipo di clima si hanno dall elaborazione del diagramma di DEBRAH (figura n. 4); tale diagramma prende in considerazione la media delle temperature massime del mese più caldo (M) e la media delle temperature minime del mese più freddo (m). Dalle medie trentennali dei dati relativi alla stazione oggetto di studio, si ricava: M = 28,1 C relativa al mese di agosto; m = 5,3 C relativa al mese di gennaio. Inserendo tali valori nel diagramma si nota come il clima di Ostuni, oltre ad essere temperato, è anche moderatamente litoraneo con una escursione termica annua che risulta pari a 22,8 C. L indice di termicità di RIVAS-MARTINEZ (1983), invece, prende in considerazione parametri esclusivamente termici e viene calcolato secondo il seguente algoritmo: It = 10 (T + M + m) dove: T è la temperatura media annua in C, m è la media delle temperature minime del mese più freddo in C, M è la media delle temperature massime dello stesso mese in C. In base a questo indice lo stesso Autore, per la Penisola iberica, ha distinto 6 piani altitudinali: inframediterraneo per It > 470 termomediterraneo per 470 > It > 360 mesomediterraneo 360 > It > 200 piano riferito a Ostuni supramediterraneo 200 > It > 70 oromediterraneo 70 > It > - 30 criomediterraneo It > -30 Allo stesso modo, Gentile (1990) ammette la possibilità di individuare per l Italia mediterranea almeno 6 piani altitudinali. Tale studio climatico si completa attraverso un analisi dei parametri biologici, che permette di correlare ad ogni piano altitudinale, la potenziale biocenosi del luogo. L indice di termicità per la zona di studio risulta pari a 312,2 per cui rientra nel piano mesomediterraneo, per il quale dovrebbe esserci coincidenza tra la Penisola iberica e l Italia.

11 23 Anche secondo questa classificazione, nel piano mesomediterraneo, e quindi per la zona oggetto di studio, la vegetazione forestale a maggiore potenzialità è formata da sclerofille sempreverdi, tra cui le formazioni a dominanza di Leccio e di Sughera. Figura n. 3 - Climogramma secondo Quezel relativo alla stazione termopluviometrica di Ostuni. * Stazione termopluviometrica di Ostuni

12 24 Figura n. 4: Diagramma ombrotermico di Debrach relativo alla stazione termopluviometrica di Ostuni. * Stazione termopluviometrica di Ostuni

13 25 Tra i più recenti indici vi è quello di MITRAKOS (1980), proposto per la prima volta in Grecia, per individuare l area di distribuzione di alcune specie legnose tipicamente mediterranee. Quest indice viene ampiamente utilizzato perché basato sulla conoscenza dello stress d aridità estivo e dello stress da freddo invernale, entrambi componenti che determinano la stasi vegetativa delle piante (SCHIRONE 1988). Le unità di stress sono definite su basi ecofisiologiche: lo stress di aridità si basa sulle precipitazioni mensili, partendo dal presupposto che in ambiente mediterraneo, per precipitazioni inferiori ai 50 mm, le piante subiscono uno stress dovuto all aridità; allo stesso modo, lo stress da freddo si basa sui valori delle temperature minime mensili e sul valore di 10 C inteso come soglia dell attività vegetativa. Quindi avremo le seguenti indicazioni : C = 8 (10 - t) D = 2 (50 - p) dove: C = stress da freddo; D = stress da aridità; t = temperatura media minima mensile in C; p = precipitazioni medie mensili in mm. Il valore di C: sarà pari a 0 quando t è uguale o maggiore di 10 C e pari a 100 quando t risulterà uguale o minore di 2,5 C; invece il valore di D sarà pari a 0 per p maggiore, uguale a 50, pari a100 per p uguale a 0. Fatte queste considerazioni e calcolati i valori di C e D (tabella n. 8) è possibile costruire un grafico ad istogrammi (grafico n. 1), sulle cui ordinate sono riportati i valori di C e D e sulle ascisse sono indicati i mesi. Tabella n. 8 - Valori mensili dei parametri C (stress da freddo) e D (stress da aridità). Indice di Mitrakos per Ostuni 237 mt. s.l.m G F M A M G L A S O N D C 37,6 35,2 25,6 4, ,2 28 D ,2 45, ,

14 26 Grafico n. 1 - Andamento mensile dei parametri C (stress da freddo) e D (stress da aridità) , ,6 35,2 25,6 37, ,8 0,6 3,2 G F M A M G L A S O N D Le due formule vengono poi utilizzate per individuare altri parametri: WCS (winter cold stress) = sommatoria dei valori di C relativa ai mesi invernali (dicembre, gennaio, febbraio); YCS (year cold stress) = sommatoria dei valori di C relativa ai dodici mesi; SDS (summer drought stress) =sommatoria dei valori di D relativa ai mesi estivi (giugno, luglio, agosto); YDS (year drought stress) = sommatoria dei valori di D relativa ai dodici mesi. Il grafico n. 1 consente un rapido confronto tra i valori di WCS, YCS, SDS, YDS, mostrando come ad Ostuni manca un periodo caratterizzato da stress da freddo, mentre sono presenti valori di SDS (169,8) e YDS (207,6) che evidenziano condizioni più severe in riferimento all aridità estiva. Pertanto, anche i risultati di questa indagine confermano come Ostuni e la zona in esame sia caratterizzata nell avere un inverno abbastanza mite (che non ostacola in maniera significativa l accrescimento dei vegetali) ed una estate lunga e calda che incide notevolmente (le piante si trovano in stasi vegetativa) sullo sviluppo delle piante.

15 27 Grafico n. 2 - Istogramma, che evidenzia l andamento dei parametri WCS, YCS, SDS, YDS, proposti da MITRAKOS e riferiti alla stazione termopluviometrica di Ostuni. INDICI DI MITRAKOS Ostuni 237 mt. s.l.m ,8 134,4 169,8 207,6 0 WCS YCS SDS YDS

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