Cacciare Sicuri. Regole di comportamento nell uso delle armi per la caccia al cinghiale e per ridurre i rischi in tutte le attività venatorie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cacciare Sicuri. Regole di comportamento nell uso delle armi per la caccia al cinghiale e per ridurre i rischi in tutte le attività venatorie"

Transcript

1 Cacciare Sicuri Regole di comportamento nell uso delle armi per la caccia al cinghiale e per ridurre i rischi in tutte le attività venatorie Argomenti: Regole generali di sicurezza Nozioni sulle armi da caccia lisce e rigate Tipi di munizioni Balistica, portata utile, gittata, traiettorie, rimbalzi Manutenzione dell arma I caricamenti non tossici L adrenalina a caccia La sicurezza dipende anche dall arma, ma prima di tutto dal comportamento di chi la impiega e dall abilità nel suo uso. E perché ciascuno di noi possa stabilire quale è il comportamento da tenere basta poco: conoscere gli strumenti che impieghiamo, saperli utilizzare e lasciarci guidare dal buon senso. Sono infatti sufficienti poche regole, dettate prima di tutto proprio dal buon senso, per evitare di porre noi e gli altri in condizioni di pericolo. LA SICUREZZA, IL COMPORTAMENTO, L ETICA

2 In ambito venatorio la parola sicurezza può avere molteplici significati, ma per quello che ci riguarda in questa sede essa significa sostanzialmente eliminare qualsiasi rischio connesso con l arma utilizzata e il suo impiego. Da questa considerazione discende il fatto che la sicurezza è un trinomio costituito da: arma utilizzata, conoscenza della stessa e del suo impiego, comportamento del cacciatore. Vedremo tra breve l importanza dell arma, delle munizioni e soprattutto della conoscenza del loro uso, che non significa solo sapere sparare bene, ma anche altro, in primis cura e manutenzione dell arma. Prima di procedere oltre è però opportuno soffermarsi sul fatto che quando parliamo di comportamento non dobbiamo intendere solo regole spicce come il non utilizzare una certa combinazione arma/munizione, non sparare in determinate situazioni, tenere la sicura inserita ed altro. Per il bene del singolo, quello della collettività e perfino quello della specie, l essere umano dovrebbe sempre improntare all etica pensiero ed azioni e se l etica è un concetto di ordine generale sappiamo tutti che quei criteri per la gestione della libertà devono essere adattati e sviluppati a seconda delle esigenze e delle attività. E se questa attività è la caccia, ecco che accanto all etica in senso stretto abbiamo anche l etica venatoria che, per quanto riguarda l uso delle armi, può essere riassunta in poche brevissime regolette. sparare solo a colpo sicuro, avere certezza della natura del bersaglio, non rischiare di infliggere all animale inutili ferite, recupero dell animale ferito, consapevolezza della situazione, ricordarsi sempre di avere in mano un arma. Queste regolette verranno esplicitate nel prosieguo del discorso, per ora soffermiamoci un attimo sull ultima. Essa vale non solo per i rischi oggettivi (ad esempio ferire involontariamente qualcuno), ma anche per quelli potenziali e di immagine. Quando si ha in mano un arma qualsiasi tipo di disputa deve essere 2

3 evitato nel modo più assoluto, che si tratti della lite con un altro cacciatore per i motivi più svariati o che ci troviamo di fronte a terzi che non condividono la passione della caccia oppure che la contestano. La natura umana è tale che anche l uomo più mite può perdere la testa e anche se l arma che si porta resta appesa alla spalla c è chi può considerare come una minaccia anche la semplice presenza del fucile. Magari non arriveremo ad un mezzogiorno di fuoco, ma pure se dovessero volare dei ceffoni o anche solo parolacce e insulti è fortemente presente il rischio di azioni penali o quanto meno di sanzioni amministrative quali il ritiro della licenza di caccia. Inutile poi soffermarsi sui danni di immagine, soprattutto se a contestare ci sono attivisti di vario tipo che sperano di far degenerare la situazione in modo da dimostrare quanto i cacciatori siano cattivi e passare per vittime, ovviamente con clamore sui media e denunce all opinione pubblica e all autorità giudiziaria. LA CACCIA AL CINGHIALE La caccia al cinghiale raramente richiede tiri lunghi e sono invece prevalenti le occasioni nelle quali si devono impegnare bersagli a distanze brevi ed anche brevissime, spesso con selvatici in rapido movimento che appaiono e scompaiono molto velocemente. Le più probabili distanze di ingaggio coprono un intervallo compreso fra pochi metri e qualche decina di metri. 3

4 I cinghiali di grossa taglia (diciamo fino a chilogrammi) in Italia non sono più rarissimi come un tempo ma la maggioranza degli esemplari abbattuti si colloca in un intorno dei chilogrammi e non sono rari i cinghialotti di peso assai inferiore. Animale di robusta complessione fisica e resistente al piombo, il sus scrofa richiede munizioni assai più autorevoli di quanto si potrebbe supporre facendo riferimento solo alla taglia. Per questioni di etica venatoria e di sicurezza, il selvatico, e il cinghiale in particolare, dovrebbe essere abbattuto sul colpo evitando di sparare a più non posso e spedendo nell aria pericolosissimi proiettili dei quali non conosciamo la traiettoria. Considerandone un peso massimo di 150 chili (che in Italia è quasi un record) e una distanza massima di tiro di regola non superiore ai 50 metri, l energia cinetica minima richiesta viene stimata in Joule (204 Kgm), la quale viene raggiunta da una buona palla slug del 12 o anche del 20 o da un proiettile di carabina a canna rigata di almeno 6,5-7 mm. Si deve comunque osservare da subito che la palla slug del 20, con i suoi 25 grammi di peso e velocità alla bocca intorno a 430 metri al secondo, raggiunge i valori energetici considerati come minimi solo su brevi distanze: il calibro 20 è quindi da considerarsi adeguato ma solo in particolari condizioni, mentre in termini di potere invalidante sarà sempre meglio preferire il 20 magnum o il 12, con i caricamenti magnum del calibro maggiore da impiegare solo se si è esperti e si assorbe bene il rinculo. 4

5 Per quanto riguarda le munizioni da carabina si deve sottolineare che proiettili di piccolo calibro (al di sotto dei 6,5-7 millimetri) sarebbero da evitare (esistono alcune eccezioni) perché di regola sono strutturalmente troppo fragili per garantire penetrazione adeguata. Lo stesso vale per l uso di munizioni per arma corta impiegate in carabine: con energia fra i Joule sono munizioni in maggioranza del tutto inadeguate (fa parziale accezione solo la 44 Magnum), a meno di usare cariche esasperate ben poco giustificabili. Non a caso le munizioni più utilizzate sono cartucce del 12 con palla slug caricate in bossoli standard e più raramente in bossoli magnum, e cartucce per armi lunghe rigate con prestazioni paragonabili a quelle della 30/06, che da sola copre circa il 70% del munizionamento utilizzato nelle carabine semiautomatiche vendute in Italia. Che si usi il fucile a canna liscia o la carabina è bene fare affidamento su calibri che siano adeguati in termini di potere invalidante ma allo stesso tempo non risultino inutilmente esuberanti. Un caricamento troppo potente e magari destinato a selvaggina di taglia e complessione più robuste di quelle del cinghiale può dare risultati ben inferiori a quelli che ci potremmo attendere (si pensi solo ai proiettili che non espandono perché mirati per selvatici più coriacei) ma il vero problema è quello della controllabilità, soprattutto quando tiriamo più colpi in rapida 5

6 successione. Per questioni di sicurezza è nostro dovere ridurre al minimo il numero dei colpi vaganti e questo si ottiene sia sparando solo quando ciò è veramente utile (ad esempio, di regola è inutile sparare più di due-tre colpi contro un selvatico in movimento) sia utilizzando una combinazione arma/munizione che risulti ben dominabile, soprattutto per quello che riguarda l impennamento. Ai fini del carniere e dell etica venatoria è ovvio come un ben piazzato colpo adeguatamente potente sia da preferire rispetto a una rumorosa padella; lo stesso vale per la sicurezza, con l aggiunta delle responsabilità che sempre abbiamo quando premiamo il grilletto e spediamo un proiettile verso l ignoto. In condizioni ideali un proiettile da carabina (come quelli sopra a sinistra) può avere una gittata massima superiore ai metri mentre un proiettile slug (come sopra a destra), sempre in condizioni ideali, arriva nel massimo intorno ai metri. Sul campo è difficile che si raggiunga la gittata massima teorica perché non spariamo con l arma opportunamente inclinata, anzi a volte tiriamo in depressione, e perché ci sono spesso degli ostacoli naturali. Non possiamo però fare affidamento sui se e sui ma e dobbiamo invece considerare zone di sgombero che siano adeguate per le armi che impieghiamo. Dobbiamo inoltre ricordarci che a seconda degli ostacoli incontrati i proiettili, in particolare quelli del fucile a canna liscia, possono rimbalzare, e possono farlo anche più volte IL FUCILE A CANNA LISCIA E LA SUA MUNIZIONE 6

7 Il cinghiale può essere cacciato sia con fucili a canna liscia che con armi a canna rigata. In molti utilizzano il sovrapposto, la doppietta o il semiautomatico normalmente impiegati per le cacce a piuma; questa scelta può non essere penalizzante quando si tira prevalentemente di stoccata ma ha comunque dei limiti sia in termini di sicurezza che di praticità. Un fucile nato per il tiro a pallini ha molto raramente canne più corte di 65 centimetri e non sono pochi i cacciatori che per il cinghiale impiegano armi che hanno canne da cm 71. Un fucile slug specifico per la caccia al cinghiale monta canne che vanno da 50 a 61 centimetri, con queste ultime, un tempo ritenute ottimali, sempre meno utilizzate a vantaggio di quelle più corte. In effetti, con il munizionamento odierno, una canna da cm 55 brucia quasi completamente il propellente e spinge la palla a velocità uguali o talvolta persino superiori a quelle delle canne da 61. Anche le canne più corte disponibili sul mercato (48-50 centimetri) bruciano nella quasi totalità il propellente ma se utilizzate con munizioni caricate con propellenti più lenti e progressivi non consentono di erogare le prestazioni raggiungibili con canne da e talvolta possono originare una turbolenza in volata in grado di turbare la regolare traiettoria del proiettile. Difficilmente ciò si traduce in aumenti importanti dei diametri delle rosate, si possono però verificare casi, in verità non molto frequenti, di significativo aumento del diametro di rosata e dell irregolarità della stessa. Per rosata si intende qui, ovviamente, il risultato sul bersaglio dello sparo di più colpi a palla (in genere 3, più raramente 5) e l irregolarità della rosata unita ad una sua eccessiva ampiezza denuncia una irregolarità di traiettoria con conseguente riduzione della precisione del tiro. Rispetto ad una canna da cm 55, una di centimetri porta, a parità di tutte le altre condizioni, ad uno spostamento in avanti del centro di gravità dell arma e ad un aumento del peso della stessa; ciò può essere utile per ridurre l impennamento al tiro, facilitando lo sparo di più colpi restando in mira, ma avrà influssi negativi sul brandeggio dell arma e sulla rapidità di salita alla spalla: impiegheremo quindi più tempo per impegnare il bersaglio, saremo più lenti e faremo più fatica nel seguirlo, avremo una inerzia maggiore che ci farà più facilmente sbandierare. Un fucile nato per la caccia da piuma avrà per forza di cose strozzature fisse o strozzatori mobili. Contrariamente a quanto molti credono, si può benissimo sparare una cartuccia a palla in una canna strozzata: non è però il caso di farlo con strozzature a * o ** (per i valori di strozzatura si veda la tabella a fine paragrafo). Inoltre, con le canne strozzate non è possibile sparare qualsiasi tipo di proiettle slug (assai rischiose al riguardo le palle monolitiche nate per l uso nelle canne rigate del 7

8 12 e tutte le sottocalibrate) e anche quando si utilizza una palla che può passare attraverso una strozzatura senza danneggiare l arma non è opportuno superere le ***. Impiegando strozzature * o **, in particolare su canne vecchie o in cattivo stato di conservazione, si possono correre rischi di collasso strutturale in caso di fuochi lunghi o di presenza di ostruzioni anche minime (basta una piccola foglia) nella canna. Dal punto di vista pratico è poi da sottolineare che l eccessiva deformazione del proiettile slug porta a una diminuzione della precisione del tiro. Per contro, una strozzatura fino a tre stelle di regola non peggiora più di tanto la precisione del tiro e in particolari situazioni può addirittura migliorarla. Tutte le palle in piombo a pieno diametro del commercio (Brenneke, Gualandi, Foster) sono state studiate per essere sparate anche da canne strozzate e quindi, salvo diversa indicazione che il produttore è tenuto ad indicare sulla confezione quale che sia il tipo di proiettile, a parte le avvertenze indicate sopra non vi sono motivi per non usarle. Indubbiamente occorre però non esagerare perché le cartucce slug provocano sollecitazioni anormali alla canne per il fatto che il punto di massima pressione nella canna si sposta di una decina di centimetri in avanti, ove nei fucili normali la parete della canna già si assottiglia, e per il fatto che la palla viene forzata nella strozzatura. Bisogna quindi evitare di sparare queste munizioni in vecchi fucili della cui resistenza non si sia ben sicuri. Nell uso delle palle asciutte occorre poi ricordare che esse vengono facilmente destabilizzate e deviate da piccoli ramoscelli e che rimbalzano facilmente sul terreno od alberi, rimanendo pericolose fin quasi ad un chilometro di distanza. Esistono in commercio una miriade di caricamenti con palle slug della più varia fattura, in maggioranza riconducibili ai grandi archetipi quali le Foster e le Brenneke, ma anche con forme originali a clessidra o a rocchetto, pieno come su alcune Remington o cavo come sulle vecchie Stendebach, oggi cadute in disuso per più motivi, non ultima la scarsa precisione. Alcuni dei tipi di proiettile oggi disponibili; da sinistra: Brenneke RubinSabot - Brenneke SuperSabot - Brenneke KO - Cooppal Stream - Diana Akah - Federal Premium Sabot Slug - Federal Classic Slug - Geco Competition Slug con palla Brenneke KO. 8

9 Quella della foto è solo una piccola selezione e serve esclusivamente per dare una vaga idea di quanto si può trovare sul mercato, dove non sono mancate e non mancano pure proposte particolari come le Sauvestre francesi (raffigurate sotto) o altre sotto calibrate, tutte da impiegare in fucili con canne slug e da non sparare nelle canne strozzate. Esempi particolari di proiettili sottocalibrati (con diametro inferiore a quello dell anima e quindi inseriti entro un contenitore polimerico) sono quelli specifici per il tiro in canne rigate come la Remington Copper Solid o la Super Sabot qui sotto raffigurate con la Remington sulla destra. Ripetiamo ancora una volta che proiettili come questi non devono essere sparati in canne strozzate (come pure non si devono sparare nelle canne strozzate tutti i proiettili sottocalibrati) e in ogni caso, non essendo naturalmente stabilizzati per avanzamento del centro di forma rispetto al centro di massa (o con alette come le Sauvestre), nelle canne lisce hanno precisione pessima e spesso arrivano sul bersaglio di traverso. Non è qui possibile soffermarsi più di tanto sui vari tipi di munizionamento a palla per fucili a canna liscia, si può però affermare che considerando le possibili situazioni di caccia, con tiri prevedibilmente a distanze medie e brevi, i fucili del 12 a canna rigata sono, nella realtà italiana, sostanzialmente inutili in quanto se garantiscono un certo incremento della portata utile, lo fanno pagare con pesi e distribuzione delle masse poco adatti alla caccia in battuta. Queste armi nascono per altre esigenze (surrogare 9

10 le carabine dove sono vietate, aumentando nel contempo la portata utile rispetto a una tradizionale combinazione canna liscia/slug del 12) e l aumento della portata utile di circa metri rispetto alla media delle slug in canne lisce (portata utile effettiva con canna slug liscia intorno ai 75 metri, anche se particolari combinazioni possono fare di meglio) non vale, nella caccia al cinghiale, la perdita di maneggevolezza e di versatilità rispetto a un normale fucile del 12. La cartuccia slug del 12 ha quali limiti una portata effettiva non elevata (in questo caso abbastanza poco influente) e una relativamente contenuta capacità di penetrazione nei selvatici di maggior taglia. Poiché la penetrazione è legata alla densità sezionale e questa a sua volta al peso a parità di calibro, è consigliabile scegliere la propria munizione privilegiando, a parità di velocità, le Brenneke o derivate e in subordine di scegliere le Foster fra quelle più veloci. Una palla tipo Brenneke (qui a lato la Brenneke tradizionale) infatti ha di regola un peso intorno a 32 grammi, mentre una a campana come la Foster si attesta di regola intorno a 28 grammi. Più velocità e più peso sono una ricetta che funziona ma attenti a non strafare, esistono caricamenti 12 magnum che spingono palle da 28, 32 e anche 40 grammi a velocità di metri al secondo superiore a quelli omologhi del 12 standard, che peraltro non dovrebbe essere caricato con palle da 40 grammi. Per il principio di conservazione della quantità di moto, il rinculo di un fucile è, a parità delle altre condizioni, direttamente proporzionale alla massa e alla velocità del proiettile. Già una cartuccia slug del 12 standard fa in modo che rinculo (e di conseguenza rilevamento) siano sostanziali; aumentando significativamente velocità e massa del proiettile, il rinculo ed il rilevamento aumenteranno in proporzione e sarà più difficile sparare più colpi in rapida successione restando in mira. I caricamenti del 12 sono disponibili con proiettili di peso tra 24 e 40 grammi e velocità iniziali di metri al secondo, nella grande maggioranza, provati con appoggio e cannocchiale, forniscono rispettabilissime rosate inferiori ai 5 cm di diametro a 50 metri di distanza, rosate che possono allargarsi un po a seconda dell abbinamento arma cartuccia perché così come accade con le armi rigate, anche nelle slug ci possono essere cartucce che rendono di più o di meno con una data canna. Queste sono le prestazioni che si possono ottenere utilizzando canne e mire specifiche, sparando invece con fucili nati per la caccia da piuma i risultati sono sicuramente inferiori. Premesso che è sempre necessario verificare al poligono (o comunque tirando al bersaglio) le prestazioni del binomio arma/cartuccia prima di impiegarlo a caccia, esistono in effetti dei motivi per i quali alcuni fucili, quasi sempre quelli nati per la caccia da piuma, non danno sul campo grandi soddisfazioni. Cominciamo col dire che le doppiette non sono adatte per questo tipo di palle. Le armi destinate a sparare a pallini sono azzerate per un tiro a 35 metri e le due canne sono accoppiate in modo che le rispettive rosate si sovrappongano a tale distanza; le canne sono, per così dire, strabiche, e convergono su un punto ideale posto a 35 10

11 metri. Sparando a 50 metri di distanza accade che la palla sparata con la canna di destra, colpisca parecchi centimetri a sinistra del punto mirato e quella di sinistra parecchi centimetri verso destra, con una differenza totale che fa apparire la rosata come disastrosa. Quindi il problema non stà nel fatto che la palla non sia precisa, ma nel fatto che il fucile non spara nel punto mirato. Ovviamente se il bersaglio è a distanza maggiore, il difetto si aggrava proporzionalmente. Questo difetto non si verifica per sovrapposti e per fucili ad una sola canna, ma quasi sempre subentra il secondo difetto, quello dell azzeramento, che fa sparare molto più in alto (fino a 35 metri) o più in basso (oltre i 40 metri) del punto mirato. I fucili a canna liscia sono azzerati per la distanza di 35 metri in modo che il centro della rosata sia cm al di sopra del punto mirato, misura non adeguata per una palla che a quella distanza cade di soli 5 cm circa. Per avere una traiettoria che non si discosti dalla linea di mira più di 4 cm (sopra o sotto), l arma dovrebbe essere azzerata, usando palle Brenneke o Gualandi, alla distanza di 70 metri e, usando palle sottocalibrate intorno ai 100 metri. Per sfruttare al meglio le prestazioni dei proiettili, i fucili slug sono dotati di organi di mira regolabili e spesso possono essere corredati di ottiche o collimatori a punto rosso. Questi ultimi ben si sposano con le caratteristiche dinamiche, che rappresentano la vera carta vincente del fucile slug. In commercio sono disponibili fucili slug con diverse lunghezze di canna, che consentono di ottimizzare il rapporto tra prestazioni e maneggevolezza secondo le esigenze del cacciatore. Da sinistra verso destra: Palla Remington Copper Solid (da usare solo in canna rigata del 12), palla Brenneke e palla Foster (utilizzabili anche nelle canne strozzate, palla sottocalibrata per canna liscia (da non impiegare nelle canne strozzate) 11

12 Valori di strozzatura nel calibro 12 - Full-choke (strozzatura piena, *) con un restringimento da 0,75 ad un massimo di 1,0 mm. (in genere 0,875 mm); - Tre quarti-choke (improved modified choke, **) con un restringimento da 0,55 ad un massimo di 0,875 mm (di solito 0,76 mm); - Mezzo-choke (half-choke o modified choke, ***) con un restringimento da 0,38 ad un massimo di 0,5 mm (di solito 0,45 mm); - Un quarto-choke (quarter-choke o skeet nr. 2, ****) con un restringimento, di solito, di 0,25 mm; - Cilindrica modificata (improved-cylinder, *****) con un restringimento compreso tra 01 e 0,2 mm. ARMI RIGATE E RELATIVE MUNIZIONI 12

13 Diversi sono i tipi di armi rigate oggi disponibili sul mercato: basculanti sovrapposti e giustapposti (express), slide action (a pompa, praticamente inesistenti in Italia), lever action (a leva), bolt action (otturatore girevole scorrevole), carabine semiautomatiche. Le bolt action sono assai diffuse ma non adatte per la caccia al cinghiale. Se ne trovano tipi da battuta e hanno il grande vantaggio della leggerezza e della semplicità, però richiedono un grandissimo allenamento e la ripetizione rapida del colpo resta assai poco rapida. I basculanti a canna rigata camerati per munizioni come la 7x65R, la 30/06, la 8x57JRS o anche cartucce quali 444 Marlin e 45/70 potrebbero essere utilizzati con profitto nella caccia al cinghiale, contro queste armi militano però costi elevati e pesi spesso piuttosto sostenuti. Semplici, relativamente leggeri, affidabili, non costosi, poco ingombranti, maneggevoli, assai più veloci nello sparo di più colpi in successione rispetto ai bolt action, i modelli a leva potrebbero avere discrete carte da giocare nella caccia al cinghiale, tanto più che risultano camerati per munizioni che ben si prestano per insidiare questo selvatico. Contro i lever action militano due fattori: uno culturale (sono estranei alla tradizione venatoria nazionale), l altro operativo, in quanto per essere proficuamente utilizzati richiedono molto allenamento e comunque la velocità di ripetizione resta ampiamente al di sotto di quella di una carabina semiauto. E veniamo alla carabina semiautomatica, senza dubbio l arma più idonea (e non a caso più utilizzata) per la caccia al cinghiale. Rapida nella ripetizione dei colpi, con minor rinculo e rilevamento a parità di cartuccia, di peso e bilanciamento adeguato nei modelli attuali, ha costi competitivi, nei modelli più recenti vanta una precisione del tiro decisamente elevata (il che, dove consentito, ne permette anche l uso nella caccia di selezione) e, per chi viene dal semiautomatico a pallini, almeno su alcuni modelli come la Benelli Argo, conserva distribuzione dei pesi e maneggevolezza simili a quelle del fido fucile a canna liscia. Come abbiamo visto all inizio, circa il 70% del mercato per quanto riguarda le carabine semiautomatiche da cinghiale è coperto dalla 30/06, munizione dai molti vantaggi: ottimale sul piano balistico pur con un po di riserva di potenza, ottimale per l affidabilità delle armi che la camerino, disponibile facilmente ed a prezzi competitivi in una varietà di caricamenti che è semplicemente unica. Attenzione però, nella caccia al cinghiale si può sbagliare anche col calibro 30/06. In primo luogo sono da evitare tutti i caricamenti con proiettile interamente camiciato, penetrano a fondo ma creano traumatismi poco invalidanti (a meno di non attingere organi vitali) ed hanno un alta attitudine al rimbalzo e all eccesso di penetrazione. Altra cosa da evitare sono i proiettili troppo pesanti o troppo leggeri in relazione al calibro; la 30/06 viene caricata con proiettili del peso minino di 130 grani (esistono pure le Accelerator Remington con proiettile da 55 grani calibro.22 inserito in un sabot ma questo caricamento, non più in produzione ma ancora talvolta disponibile, non ha senso per gli ungulati) e massimo di 220 grani. Col 30/06, il peso ottimale per il cinghiale è intorno ai 180 grani: proiettili più pesanti difettano in espansione, 13

14 proiettili più leggeri creano traumatismi superficiali o, quanto meno, traumatismi che pur raggiungendo organi vitali sciupano troppa carne del selvatico. Un esempio di questo stato di cose sono gli Winchester Silvertip da 150 grani: uccidono l animale quasi come gli omologhi caricamenti Silvertip da 180 grani ma la lesione che provocano a volte difetta in profondità di penetrazione mentre è devastante in superficie. Lo stesso vale per altri caricamenti con proiettili da 150 e 180 grani, è stata citata la Silvertip solo perché per la stessa era disponibile, da parte di chi scrive, una casistica piuttosto ricca. Anche la cartuccia più efficace deve andare a bersaglio con una certa precisione e nelle armi a palla (siano esse slug o rigate con bossolo metallico) è sempre opportuno, per non dire indispensabile, provare al poligono la combinazione arma cartuccia scelta prima di utilizzarla sul terreno di caccia. La caccia al cinghiale non richiede una precisione chirurgica e qualsiasi combinazione che a 100 metri metta 3 colpi entro un cerchio di 6-7 centimetri è più che adeguata. Ma una precisione superiore aumenta comunque la possibilità di raggiungere organi vitali in quanto non si deve sommare al possibile errore di mira quello intrinseco nella dispersione della cartuccia; inoltre, è bene ricordare che parecchie armi gradiscono particolarmente determinate munizioni mentre possono dare risultati sconcertanti con altre, con rosate imprecise e colpi che addirittura arrivano di traverso, mandando a pallino la precisione del tiro e impedendo al proiettile di esplicare gli effetti terminali per i quali è stato progettato. Quanto enunciato è valido per armi di differente produzione ma anche armi dello stesso tipo e produttore possono, più raramente, dare rosate differenti con la stessa cartuccia. Il cinghiale è un animale robusto ma non si deve pensare che per abbatterlo sia necessario utilizzare munizioni nate per il big game o anche per le più grosse prede a pelle tenera. In questi casi avremo un eccesso di penetrazione e una ridotta, in certi casi quasi nulla, espansione. Ecco perché nel 30/06 sarebbe meglio evitare i proiettili di peso superiore a quello di grani, in particolare se di costruzione troppo massiccia in quanto destinati a grossa selvaggina del peso di centinaia di chili. Con 30/06 e 308 Winchester, con mire azzerate a 100 metri la traiettoria è praticamente coincidente con la linea di mira sui 50 metri; su distanze inferiori (a partire dalla volata) la traiettoria sarà un poco più in alto della linea di mira per circa 3-5 centimetri; dipende dal tipo di proiettile e dalla velocità ma si tratta comunque di valori che hanno poca rilevanza ai 14

15 fini pratici; comunque, se le mire sono regolabili (il che ovviamente vale sempre per quelle ottiche), un azzeramento delle stesse su distanze (dipendenti dalle situazioni di caccia) inferiori toglierà anche il minimo margine di indeterminazione sia per i tiri a bruciapelo che per quelli più meditati su portate maggiori. Da sinistra verso destra: 308 Winchester, 300 WSM, 300 Winchester Magnum, 30/06 Mai impiegare cartucce troppo potenti o troppo poco potenti. Da sconsigliare, munizioni tipo la 7,62x39 e le magnum da arma corta (anche se la 7,62x39 e la 44 Magnum hanno i loro ammiratori, almeno per le distanze più ridotte), quelle concepite con proiettili di piccolo calibro ad alta velocità, quelle nate per il big game. Come calibri, i 7 millimetri dovrebbero essere considerati quale livello minimo ma comunque più che soddisfacente se si tratta di cartucce come 7x64, 7x65R, 280 Remington. Le cartucce ottimali sono quelle di calibro intorno al.30 (7,62) e all 8 millimetri; esempi particolarmente validi sono 308 Winchester, 30/06, 8x57. Cartucce come le vecchie 30/30 tipiche dei fucili a leva sono state utilizzate per un secolo in questa caccia ma sono da considerarsi al limite inferiore dell efficacia, soprattutto con animali più prestanti. La 300 Winchester Magnum è una delle calibro.30 più potenti in assoluto e le sue prestazioni balistiche non soffrono particolarmente nelle canne, relativamente corte delle carabine semiautomatiche e di tutti gli altri tipi di armi usati in battuta. Usata con palle intorno ai grani è più che autorevole anche sui verri di maggior taglia ma rinculo e rilevamento sono sostenuti e ci si deve chiedere se il gioco valga la candela. Il gioco varrà sicuramente la candela se con la stessa arma si pensa di insidiare pure selvaggina di maggiore mole, ad esempio i cinghialoni da chili che si trovano nell Europa dell Est; nel caso si cacci solo cinghiale in Italia, la 300 Winchester Magnum sarà esuberante ma non troppo eccessiva: stà al cacciatore giudicare se la riserva di potenza in più vale l aumento del tempo necessario per sparare più colpi in rapida successione. Stesso discorso ma con la potenza e il rinculo ancora più elevati, tanto da renderli eccessivi, vale per la 338 Winchester Magnum, cartuccia calibro 8 derivata dalla 300 Winchester Magnum e concepita per grossa selvaggina a pelle tenera come ad esempio orsi, cervi ed alci. Per la caccia al cinghiale sono utilizzate pure armi camerate in 444 Marlin, 45/70 e 450 Marlin. Si tratta per lo più di armi a leva, anche se si trova pure qualche express a due canne in 444 Marlin ed in 45/70. La 45/70 avrebbe un grande potenziale che però non viene sfruttato nelle munizioni commerciali, la 444 Marlin (nella foto qui a lato insieme a 30/30 e 44 magnum) e la 450 Marlin sono cartucce potenti (la seconda ancor più della prima) e dal forte rinculo che risultano più che adeguate, quando 15

16 addirittura non eccessiva, per il cinghiale. Alcuni utenti di express utilizzano la 9,3x74R, nata per la caccia a grossa selvaggina e che sul cinghiale è meglio utilizzare con i caricamenti che montano i proiettili più leggeri, riducendo così rinculo e rilevamento che restano comunque sostenuti. Ancora più potente della 9,3x74R, la 9,3x62 viene impiegata su alcune carabine semiautomatiche da cinghiale e grazie alla riduzione della sensazione di rinculo intrinseca nelle armi semiauto, queste, pure se la cartuccia raggiunge in canna da cm. 60 E 0 comprese tra e oltre Joules, risultano meglio gestibili rispetto agli express. E qui ci piace segnalare che la calciatura Comfortech delle Benelli Argo garantisce una marcata riduzione di rinculo e rilevamento, tanto che munizioni come la 9,3x62 acquistano in quest arma una nuova dimensione quanto a controllabilità e sensazione allo sparo sulla spalla del cacciatore. Oltre che in 9,3x62 la Benelli Argo,con calciatura ComforTech è disponibile pure nei calibri 30/06 Springfield, 7x64 Brenneke, 308 Winchester e 300 Winchester Magnum e per tutti questi calibri garantiscono rinculo e rilevamento marcatamente più ridotti, consentendo così di sparare più rapidamente e con meno fatica più colpi in rapida successione restando sul bersaglio. Argo E ComforTech È bene ricordare che un colpo di carabina, se sparato con canna rivolta verso l alto con inclinazione di circa 40, può percorrere, a seconda del calibro, da un minimo di a un massimo di e più metri prima che il proiettile impatti col suolo. Paragonandolo con i circa metri di gittata massima della palla del 12, il proiettile da carabina sembra essere più pericoloso; in realtà le cose stanno in modo diverso perché se è vero che l area di sgombero per l arma rigata è più o meno tre volte quella dell arma liscia a palla, è altrettanto vero che la palla slug risulta molto più pericolosa per quanto riguarda le possibilità di rimbalzo. Un proiettile da carabina che colpisce un tronco d albero tende a piantarsi nello stesso e rimbalzerà solo se urta la periferia del tronco con un angolo di incidenza molto ridotto; in effetti più che di un vero e proprio rimbalzo si tratta di una deviazione di traiettoria. Sempre il proiettile da carabina, se urta contro una superficie dura come la roccia tende ad affungare schiacciandosi contro l ostacolo ed ha quindi una modesta attitudine al rimbalzo a meno che l angolo di incidenza non sia decisamente contenuto. Una palla slug, con la sua bassa velocità, rimbalza quasi sempre, anche con angoli di incidenza accentuati, se colpisce legno o corpo duro (pietra) e se trova un ulteriore ostacolo può di nuovo rimbalzare, al punto che in situazioni particolari può continuare a rimbalzare come una pallina da ping-pong impazzita. 16

17 Un caso particolare di rimbalzo è quello sull acqua; chiunque abbia fatto rimbalzare dei sassi piatti sull acqua può visualizzare l effetto di un proiettile che colpisca una superficie liquida con basso angolo di incidenza: il proiettile può avere un solo rimbalzo o addirittura compierne più di uno e rimane letale fino a quando non termina la sua traiettoria. È regola generale che il proiettile che rimbalza lo faccia con angolo di incidenza del tratto di traiettoria in allontanamento (rispetto al punto in cui rimbalza) di valore più o meno identico a quello dell angolo di incidenza del tratto in avvicinamento. Questo principio vale per tutte le superfici e diventa sempre più vero al crescere della durezza delle stesse; con angoli di incidenza ridotti si applica anche all acqua. Nell assegnare i posti ai componenti della squadra, si dovrà tenere conto oltre che del campo di tiro e delle distanze di sgombero anche della possibilità che un proiettile rimbalzi colpendo pietre, rocce, vegetazione, acqua. In condizioni di visibilità come quelle della foto non è impossibile prendere lucciole per lanterne; inoltre, le possibilità di rimbalzo sono concrete, e non solo perché ci sono molti sassi sul viottolo ARMI & COMPORTAMENTO La sicurezza non dipende solo dalla portata e dalla tipologia della munizione impiegata ma dallo stato dell arma, dal numero di colpi sparati e dalla certezza di colpire il bersaglio. Per questo motivo, per non ferire inutilmente una preda e per fare carniere, è opportuno che tutte le armi dei cacciatori siano sempre attentamente controllate e provate al poligono prima della stagione di caccia. Il primo colpo sparato con una canna lubrificata può originare traiettorie diverse da quelle 17

18 normalmente realizzate da un certo binomio arma cartuccia, una mira metallica regolabile o un ottica di mira possono essere starate come conseguenza di un urto, per allentamento delle viti (conseguente a molti spari o a un montaggio non corretto) oppure semplicemente perché qualcuno ha giocato con le regolazioni della mira o le torrette dell ottica. Una canna parzialmente ostruita può provocare danni al tiratore e agli astanti, un percussore col canale di passaggio sporco può impedire la partenza del colpo o per converso può originare lo sparo prematuro, un gruppo presa gas non pulito può provocare il cattivo funzionamento o addirittura il non funzionamento dell arma. Per tutti questi motivi e per molti altri, non si raccomanderà mai a sufficienza di controllare sempre lo stato dell arma, di acquisire con la stessa una certa confidenza e di provarla regolarmente al poligono. Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva con le principali cause di insuccesso del tiro, intendendo con insuccesso sia il non colpire nel punto mirato sia la mancata partenza del colpo. Arrivo del colpo troppo basso a causa di: luce abbagliante vento forte contrario (vale per tiri lunghi) aria fredda e umida tiro troppo lungo rispetto alla taratura delle mire mirando troppo basso arma non perpendicolare mirino basso nella tacca di mira ombra nella parte superiore del cannocchiale Arrivo del colpo troppo alto a causa di: Nebbia o scarsa luce mirando troppo alto mirino alto nella tacca di mira tiro verso il basso o verso l`alto ombra nella parte inferiore del cannocchiale Arrivo del colpo laterale a causa di: vento forte da sinistra o da destra (vale per tiri lunghi) ombra destra o sinistra del cannocchiale arma non perpendicolare tacca di mira spostata mirino spostato Mancata partenza del colpo: cartuccia vecchia o comunque mal funzionante percussore o cane rotto percussore corto o con canale di passaggio sporco molla di percussione rotta o fiacca cane non armato 18

19 sicura mal funzionante eccesso di head-space (ad es. per camera di cartuccia troppo profonda) otturatore non ben chiuso Attenzione: se il colpo non parte, aspettate qualche secondo prima di abbandonare la mira e manovrare l otturatore; le accensioni ritardate sono rare e quasi inesistenti con cartucce di fabbrica nuove e ben conservate; possono invece verificarsi con munizioni vecchie, mal caricate o mal conservate Cura dell arma - Il buon funzionamento di un arma è strettamente legato alla sua corretta manutenzione - prima dell`uso il fucile deve essere ripulito di tutte le tracce di lubrificante in eccesso, in particolare dall anima per evitare alterazioni delle traiettorie - anima e camera di cartuccia devono sempre essere pulite accuratamente e trattate con un velo di lubrificante - l arma deve sempre essere pulito subito al rientro dalla caccia - in caso di pioggia al rientro da una battuta deve essere immediatamente smontato e asciugato in ogni sua parte - il gruppo presa gas deve essere regolarmente pulito - l`arma va lubrificata specialmente quando non viene usata a breve scadenza - anche le parti in legno devono essere trattate in modo da evitare che l`umidità possa modificarne la struttura - le armi devono essere sistemate in luogo asciutto e a temperatura costante, possibilmente con le molle di scatto non in tensione. Sulla destra, componenti principali della carabina semiautomatica Argo SICURA E SICUREZZA Tutti devono sparare solo in direzioni sicure e tutti devono considerare sempre cariche le armi, anche quando le abbiamo appena rimontate dopo la pulizia. Gli incidenti provocati dalle armi scariche sono purtroppo una realtà e per evitare che questo accada dovremo tenere sempre ben separate armi e munizioni e caricare solo quando saremo sul terreno di caccia e il capocaccia avrà dato il segnale d inizio. Ma non basta, dovremo farci come abito mentale quello di muovere l arma facendo sempre in modo che la volata della canna non sia mai indirizzata verso persone o animali e dovremo inoltre abituarci a non tenere il dito sul grilletto fino a quando non siamo pronti a sparare. Queste sono regole generali di comportamento da osservare sempre ma c è dell altro. 19

20 1. Un arma col colpo in canna, se cade o viene scossa violentemente, può sparare anche se ha la sicura inserita. Ciò vale soprattutto per le armi di vecchia concezione (che talvolta hanno la sicura che blocca solo il grilletto e non la catena di scatto) ma può accadere pure con un fucile nuovo, soprattutto se ci sono difettosità nel gruppo di scatto/percussione, difettosità che possono essere indotte da un uso improprio e/o da carenza di manutenzione. 2. Anche con un arma ben tenuta e sicura contro spari accidentali è assai pericoloso tenerla col colpo in canna e senza sicura; troppe possono essere le cause che portano allo sparo accidentale: da un qualche cosa che contrasta col grilletto a una caduta da forte altezza, da un urto violento a un corpo estraneo finito nel gruppo di scatto. È quindi assolutamente da evitare la pratica di tenere l arma carica e senza sicura mentre attendiamo l arrivo della preda. Le sicure sono fatte per essere disinserite velocemente, basta abituarsi a farlo e un po di esercizio con l arma non guasta mai, anzi è indispensabile e riguarda oltre alle sicure anche le procedure di caricamento e scaricamento. Nella concitazione della caccia il sistema nervoso simpatico rilascia adrenalina e altri ormoni dello stress, cosa che porta al manifestarsi in vario grado di diversi fenomeni quali visione a tunnel focalizzata sulla preda con esclusione di tutto l ambiente circostante, esclusione auditiva, aumento della forza abbinato a perdita della destrezza. È quindi di tutte evidenza come la completa conoscenza dell arma e l allenamento costante (anche per quello che riguarda modalità di caricamento/scaricamento e inserimento/disinserimento della sicura) siano assolutamente indispensabili per ridurre i rischi connessi con l attività venatoria. È altresì di tutta evidenza la necessità assoluta di essere sempre vigili e coscienti dello stato dei luoghi e delle posizioni delle persone, nonché di evitare qualsiasi fenomeno che possa essere di disturbo o comporti riduzione della vigilanza. 20

21 In definitiva, le regole da seguire sono poche: quando il fucile è carico inserite sempre la sicura; la volata non deve mai essere rivolta verso zone dove vi siano persone; l arma si carica solo quando inizia la battuta; fate pratica col maneggio dell arma, soprattutto con le procedure per caricarla e scaricarla: non sono uguali per tutte; esercitate sempre la massima vigilanza sul vostro stato, sui luoghi, sulle persone che possono essere dove non dovrebbero. Le armi si caricano solo dopo il segnale di inizio battuta Un ultimo avvertimento. Un corpo estraneo nella canna (in certi casi può essere sufficiente dell acqua) o la scelta della cartuccia di calibro sbagliato, possono portare a indesiderati fenomeni pirotecnici e quindi prima di sparare controllate sempre che l anima sia libera (vale a maggior ragione se l arma è caduta a terra), state inoltre ben attenti a non mescolare le cartucce perché non sono rari i casi di cartucce del 20 bloccate in canne del 12 (con collasso strutturale del tubo non appena viene sparato un colpo) né gli spari di cartucce magnum in camere standard (se accade una volta può non succedere nulla come può invece verificarsi almeno un bel rigonfiamento della canna, se non il collasso della stessa); è infine da prestare la massima attenzione a non utilizzare calibri non corrispondenti a quelli del fucile, come può verificarsi, ad esempio, inserendo una 308 Winchester nella camera di una 270 Winchester. RISCHI DERIVANTI DA DEVIAZIONI DI TRAIETTORIA NELL USO VENATORIO DELLE ARMI 21

22 Parlare di sicurezza significa sempre parlare prima di tutto di comportamento e delle semplici regole che se seguite eviterebbero gli incidenti connessi con l'uso venatorio delle armi da fuoco. Ciò premesso, si deve però dire che la causa più frequente di lesioni non autoinflitte è la deviazione di traiettoria di proiettili conseguente ad urto contro ostacoli di vario tipo: in buona sostanza quello che comunemente viene definito rimbalzo. Ripetiamo ancora che sotto il parametro pericolosità connessa con i rimbalzi il proiettile slug (quello sparato dai fucili 12-20) è molto più pericoloso di quello sparato nelle carabine. Quest'ultimo è infatti dotato di velocità molto superiore, ha massa inferiore ed ha una struttura di regola studiata per favorire l'espansione. Rispetto a quello da fucile a canna liscia, il proiettile da carabina ha una maggiore attitudine a penetrare, una inferiore attitudine al rimbalzo e, contrariamente a quanto molti credono, risente meno delle deviazioni conseguenti ad urti. Uno slug, con la sua relativamente bassa velocità associata a una massa cospicua e ad una ridotta attitudine a deformarsi ribalza con maggiore facilità e può facilmente dare origine a rimbalzi multipli in condizioni nelle quali il proiettile da carabina si conficca o al massimo rimbalza una sola volta. La gittata massima teorica di un proiettile da carabina può essere compresa tra tre e quattro chilometri a seconda del calibro e dell angolo di proiezione, nelle stesse condizioni un proiettile slug può percorrere 1-1,5 chilometri. In realtà nella maggioranza dei casi le gittate risultano inferiori perché visto il calo di traiettoria e la presenza di ostacoli i proiettili impattano al suolo prima di aver raggiunto la gittata massima; ciò non toglie che nel valutare le aree di sgombero si debba tenere conto della portata massima teorica e della presenza o meno di parapalle naturali, di superfici capaci di dare origini a rimbalzi e degli eventuali angoli di incidenza di proiettili con queste superfici. Infatti, il ridotto angolo di incidenza facilita il rimbalzo al punto che si può arrivare ad averlo anche sull acqua o sulla sabbia. Ciò detto è però bene sottolineare ancora una volta che la pericolosità di un arma dipende in primo luogo da come la si usa. Le armi da fuoco sono sempre potenzialmente pericolose se non ci si comporta secondo le semplici regole del buon senso e basta veramente poco per ridurre drasticamente i rischi connessi con il loro utilizzo. Abbiamo accennato più volte al rimbalzo dei proiettili. Ma cosa è il rimbalzo? Semplificando al massimo si può dire che il rimbalzo è un urto parzialmente elastico mentre quando l urto risulta anelastico (deformazione e schiacciamento del proiettile tali da fargli spendere tutta la sua energia) non si ha rimbalzo. Ovviamente non si ha rimbalzo anche quando il proiettile penetra l ostacolo e si conficca al suo interno. Il proiettile che rimbalza urta una superficie con un certo angolo di incidenza e con una velocità che si scompone in due componenti, la prima perpendicolare alla superficie e la seconda (tangenziale) parallela alla superficie Solo la componente verticale agisce sulla superficie e, correlativamente, sul proiettile; perciò più l'angolo di incidenza è piccolo, minori sono questi effetti su superficie e proiettile. Dopo l'urto la componente tangenziale della velocità rimane inalterata (salvo modesta perdita per attrito sulla superficie) mentre la componente verticale si riduce a seconda della elasticità dell'urto. Se l elasticità dell urto è nulla si 22

23 ha un urto plastico (o anelastico) con completa dispersione nell'energia all'impatto, senza rimbalzo alcuno. Se l urto è elastico o elasto-plastico si avrà un rimbalzo con velocità del proiettile dopo l urto che sarà tanto minore quanto più plastico sarà stato l urto. L urto plastico significa infatti deformazione del proiettile e, a volte e in misura variabile, anche della superficie urtata. Nella deformazione si spende energia e quindi velocità e il proiettile avrà quindi una velocità inferiore quanto maggiori saranno state le deformazioni. In caso di urto molto elastico il proiettile prosegue in una nuova direzione con una velocità prossima a quella di impatto ma se per effetto dell'urto esso potrà essere destabilizzato avrà una velocità residua inferiore a quella antecedente all urto. Con l'aumento dell'angolo di incidenza aumenta la componente della velocità d'impatto e la relativa energia con maggior deformazione del proiettile. Per ogni combinazione di proiettile superficie vi è un angolo di incidenza in corrispondenza del quale il proiettile o penetra oppure si frammenta (in questo caso a rimbalzare sono i frammenti). Poiché il rimbalzo è funzione anche della durezza della superficie, i vari materiali hanno comportamenti difformi rispetto al rimbalzo: contro materiali anche relativamente soffici (legno, terra, acqua) il proiettile non rimbalza come su di una superficie dura, ma penetra parzialmente provocando una scanalatura e viene deviato verso l'alto. Un proiettile rimbalza quando l angolo tra la sua traiettoria e la superficie del corpo contro il quale urta (angolo di incidenza) è uguale o inferiore al cosiddetto angolo critico, che dipende da differenti fattori quali conformazione, costituzione, morfologia e velocità del proiettile ma anche durezza, consistenza e morfologia della superficie contro la quale urta. L'angolo critico è quindi variabile a seconda della tipologia dei proiettili e del mezzo di contrasto; per fare qualche esempio all ingrosso, nel legno di abete, si attesta più o meno intorno ai 10 per i proiettili da pistola calibro 9x19, mentre passa a circa 15 per quelli calibro 22 e 7,65; un proiettile da arma lunga, sempre più veloce di quello da pistola (molto più veloce se si tratta di arma lunga rigata), ha nel legno di abete un angolo critico di circa 5 ma per quelli del 12 o del 20, che hanno velocità talvolta non troppo dissimili quelle dei proiettili da pistola, l angolo critico dovrebbe essere più o meno compreso tra 5 e 15 in dipendenza della morfologia e, appunto, della velocità. I proiettili rimbalzano anche sulla sabbia con un angolo critico di circa 10, che scende a 7 per la terra soffice; sull'acqua l'angolo critico è di circa 5-7. Difficili da prevedere e da calcolare sono i rimbalzi e le deviazioni contro superfici curve (ad esempio sassi, tronchi o rami). I valori per gli angoli critici devono essere presi come indicativi e in letteratura si trovano anche dati discordanti, quello di 7 per la terra soffice non si discosta però significativamente da valori comparabili ed è confermato in letteratura da varie fonti. Non dimentichiamo che quando diciamo che un certo angolo d incidenza critico (ovvero quello al di sopra del quale si ha la penetrazione) è pari a tot gradi, in realtà la deviazione di traiettoria risulta pari al doppio del valore dell angolo critico; ad esempio, esso è di circa 7 per la terra soffice, il che significa in sostanza una deviazione di traiettoria di 14, che può arrivare anche fino a oltre 20 a seconda delle condizioni del terreno: intendendo per tali oltre alla tipologia anche il fatto che sia presente o meno erba o che il suolo sia più 23

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

In genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica.

In genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica. 1 2 3 L energia incide sul costo di tutti i beni ed i servizi che utilizziamo ma, in questo caso, prendiamo come riferimento il costo che una famiglia di Aprilia con consumo medio sostiene ogni anno per

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

TECNICA E TATTICA VOLLEY

TECNICA E TATTICA VOLLEY TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.

Dettagli

La catena di assicurazione

La catena di assicurazione La catena di assicurazione A cosa serve la corda? A trattenere una eventuale caduta Solo questo? Che cosa succede al momento dell arresto di una caduta? L arrampicatore avverte uno strappo Quanto è violento

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

VINCERE AL BLACKJACK

VINCERE AL BLACKJACK VINCERE AL BLACKJACK Il BlackJack è un gioco di abilità e fortuna in cui il banco non può nulla, deve seguire incondizionatamente le regole del gioco. Il giocatore è invece posto continuamente di fronte

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Vademecum studio funzione

Vademecum studio funzione Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla

Dettagli

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 8 VERIFIC DI FISIC: lavoro ed energia Domande ) Energia cinetica: (punti:.5) a) fornisci la definizione più generale possibile di energia cinetica, specificando l equazione

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it APPUNTI PRIMO INCONTRO Sono passati quasi duecento anni dall invenzione dei primi strumenti in grado di registrare immagini ma si può dire che la fotocamera è costituita dagli stessi elementi basilari

Dettagli

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK

COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK COME SI FORMA E COME SI RICONOSCE UN ROSS HOOK di Francesco Fabi Trader Professionista e Responsabile di Joe Ross Trading Educators Italia PREMESSA Il Ross Hook è una delle formazioni grafiche che sono

Dettagli

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS Visto che le richieste in chat sono sempre maggiori ed è difficile riassumere in poche righe il sistema che utilizzo per fare risorse in poco tempo, ho pensato che

Dettagli

COME FARE I CALCHI DELLE MONETE. - di Clive Stannard -

COME FARE I CALCHI DELLE MONETE. - di Clive Stannard - COME FARE I CALCHI DELLE MONETE - di Clive Stannard - La pratica di fare calchi delle monete era molto più diffusa nell ottocento e nei primi decenni del novecento. Le fotografie nei libri classici di

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

Lezione 14: L energia

Lezione 14: L energia Lezione 4 - pag. Lezione 4: L energia 4.. L apologo di Feynman In questa lezione cominceremo a descrivere la grandezza energia. Per iniziare questo lungo percorso vogliamo citare, quasi parola per parola,

Dettagli

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Parte I Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria

Dettagli

Test sul fucile d assalto

Test sul fucile d assalto Formulario 27.071 i Test sul fucile d assalto Corsa per giovani tiratori Corsa per capi di giovani tiratori Stato al 01.10.2010 NDEs 293-1995 / SAP 2542.1934 Test n o 1 sicurezze 1. Che controlli devo

Dettagli

WORD 97 SCRIVERE UNA TESI DI LAUREA

WORD 97 SCRIVERE UNA TESI DI LAUREA WORD 97 SCRIVERE UNA TESI DI LAUREA PASSO 1 Per prima cosa pensiamo al formato generale della pagina: i margini richiesti da una tesi sono quasi sempre più ampi di quelli di un testo normale. Apriamo ora

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Si aprirà una schermata dove verranno proposte le gare assegnate

Si aprirà una schermata dove verranno proposte le gare assegnate Come compilare la scheda on line dei programmi di gara. Vediamo nel dettaglio quali sono le cose da fare per compilare correttamente un programma di gara on line. Ogni società può accedere alle schede

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto

Dettagli

Risultati questionario Forze

Risultati questionario Forze Risultati questionario Forze Media: 7.2 ± 3.3 Coeff. Alpha: 0.82 Frequenza risposte corrette Difficoltà domande 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 25% 42% 75% 92% 100% % corrette 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30%

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Riscaldatore super economico per trafilatrici tipo Lube A Matic 2 di: David Facta

Riscaldatore super economico per trafilatrici tipo Lube A Matic 2 di: David Facta Riscaldatore super economico per trafilatrici tipo Lube A Matic 2 di: David Facta Dilettarsi nella ricarica oltre che divertente ha anche un altro aspetto non trascurabile che è il risparmio ma affinché

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO

LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi

Dettagli

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Scopo: Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Materiale: treppiede con morsa asta millimetrata treppiede senza morsa con due masse da 5 kg pallina carta carbone

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

CAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale 36010 Monticello C. Otto tel. 0444.945959 fax 0444.945164 info@caoduro.it - www.caoduro.

CAODURO spa - Cavazzale (VI) Via Chiuppese fraz. Cavazzale 36010 Monticello C. Otto tel. 0444.945959 fax 0444.945164 info@caoduro.it - www.caoduro. Le Prove di GENT Prove realizzate nella primavera del 1998 a Gent in Belgio in un edificio lungo 50 m, largo 20 m e alto 12 m costruito appositamente per prove di grandi incendi. Dotato di impianto di

Dettagli

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS CONTENUTI: CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS Creazione database vuoto Creazione tabella Inserimento dati A) Creazione di un database vuoto Avviamo il programma Microsoft Access. Dal menu

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare

Dettagli

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni?

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? Movimenti meccanici LE QUALITÀ E LA CURA DEGLI OROLOGI MECCANICI Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? La risposta è semplice: un orologio dotato di movimento

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

Munizioni non letali Portata effettiva utile (metri)

Munizioni non letali Portata effettiva utile (metri) Chi siamo Maxam Outdoors S.A. è il leader europeo per la produzione e commercializzazione delle cartucce per caccia e tiro sportivo. E una Società totalmente integrata dal punto di vista produttivo perché

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Settore Giovanile Giochi ed esercizi nel MiniVolley

Settore Giovanile Giochi ed esercizi nel MiniVolley Giochi tradizionali adatti alla pallavolo ASINO Si può giocare in un numero imprecisato di bambini che si mettono in cerchio; si tira la palla a colui che lo precede e così via. Quando si sbaglia (la palla

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

Il concetto di stop in fotografia

Il concetto di stop in fotografia Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

CNC a 3 assi La domanda che mi sono subito fatto era questa: In che modo fare un incisore spendendo veramente poco ma avendo una macchina con una buona precisione? La risposta mi è subito venuta in mente

Dettagli

G iochi con le carte 1

G iochi con le carte 1 Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare

Dettagli

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi In molte situazioni una raccolta di dati (=esiti di esperimenti aleatori) viene fatta per prendere delle decisioni sulla base di quei dati. Ad esempio sperimentazioni su un nuovo farmaco per decidere se

Dettagli

Amministrazione Provinciale dell Aquila

Amministrazione Provinciale dell Aquila Amministrazione Provinciale dell Aquila Settore Politiche Ambientali Risorse Naturali ed Energetiche PROGRAMMA CORSO DI ABILITAZIONE PER SELECONTROLLORI PRINCIPI DI CONOSCENZA DELLA FAUNA SELVATICA a)

Dettagli

LA SURROGA FACILE (Guida n.2)

LA SURROGA FACILE (Guida n.2) LA SURROGA FACILE (Guida n.2) KreditOnline Mediazione Creditizia Srl Iscrizione Oam M301 - Ivass E000585138 P.Iva 10471761006 Sede Legale: Via F. S. Correra, 11-80135 Napoli Sede Op.: Prima Trav. Paolo

Dettagli

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Titolo: Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Investigazioni sul modello particellare AVVERTENZA: Le domande che

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Corso di Fisica generale

Corso di Fisica generale Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 2014/15 1C Introduzione alla Incertezza della Misura Sperimentale I Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su www.riccardofabbri.eu)

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

COME FARE UNA CORDA PER ARCO

COME FARE UNA CORDA PER ARCO COME FARE UNA CORDA PER ARCO Dedicato a tutti gli arcieri che preferiscono costruirsi le proprie corde dell arco, anziché acquistarle pronte in fabbrica. Tenere presente che specie per la prima volta,

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Il principio di induzione e i numeri naturali.

Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione è un potente strumento di dimostrazione, al quale si ricorre ogni volta che si debba dimostrare una proprietà in un numero infinito

Dettagli

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE

ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE ORGANIZZATORE PER BORSA GRANDE Lavorando a circa cinquanta chilometri da dove vivo, la borsa risulta per me è essere uno strumento di sopravvivenza! Dentro di essa deve trovare spazio tutto ciò che ipoteticamente

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile Problemi connessi all utilizzo di un numero di bit limitato Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell utilizzo della rappresentazione in complemento alla base: corrispondenza biunivoca fra rappresentazione

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione:

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione: Le linee guida da seguire per prendere le misure corrette delle vostre antine in legno sono piuttosto semplici, esistono però alcune differenze specifiche in base al modello di antina Onlywood che vi piace,

Dettagli