Indagine per la valutazione dell esposizione al Radon nelle Scuole Primarie del Comune di Reggio Calabria

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1 A.R.P.A.Cal DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA Indagine per la valutazione dell esposizione al Radon nelle Scuole Primarie del Comune di Reggio Calabria RELAZIONE CONCLUSIVA LABORATORIO FISICO Via Demetrio Triopepi, 3 REGGIO CALABRIA Tel.: CENTRO G.I.S. Via Carlo Rosselli, 7 REGGIO CALABRIA Tel.:

2 Regione Calabria A.R.P.A.Cal. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA SERVIZIO LABORATORIO FISICO - CRRX CENTRO G.I.S./EMAS INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AL RADON NELLE SCUOLE PRIMARIE DEL COMUNE DI REGGIO CALABRIA Direttore del Dipartimento: Dr. Angelo Elio Fatta Dirigente Laboratorio Fisico: Ing. Domenico Colicchia Laboratorio Fisico: P.I. Angelo Sartiano Referente Centro G.I.S.: Arch. Paolo Cuzzocrea Collaboratori: Laboratorio Fisico: Sig. Antonino Presto Serv. Verifiche Imp.: P.I. Angelo Porgo Serv. Verifiche Imp.: Geom. Ivon Salvatore Torre Reggio Calabria 24/09/2007

3 Regione Calabria A.R.P.A.Cal. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA RELAZIONE TECNICA Il presente rapporto viene redatto al termine della prima fase del progetto, che prevedeva la realizzazione delle misure all interno degli edifici adibiti a scuole primarie del Comune di Reggio Calabria. La seconda fase dovrebbe invece consentire la rilevazione nelle scuole primarie degli altri Comuni della provincia e nelle altre scuole di ordine superiore. L indagine è stata condotta dal Laboratorio Fisico in collaborazione con il Centro GIS e i tecnici del Servizio Verifiche Impiantistiche. La collocazione dei dosimetri per la misura della concentrazione del radon è avvenuta a partire dal mese di febbraio 2006 e il ritiro si è concluso nel mese di gennaio

4 PREMESSA Il radon ed i suoi prodotti di decadimento sono uno degli argomenti di maggiore attualità nell ambito dei fattori fisici di rischio ambientale. Essi sono considerati tra i principali inquinanti dell aria indoor, classificati come cancerogeni di gruppo 1 (agenti di accertata cancerogenicità per l uomo) dall Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. La presenza del radon negli edifici dipende principalmente dalla tipologia del suolo sul quale gli stessi sono costruiti e dai materiali da costruzione utilizzati. Il C.R.R. (Centro di Riferimento Regionale per la misura della radioattività ambientale) Laboratorio Fisico di Reggio Calabria, dopo aver effettuato in passato l Indagine sull esposizione al radon nelle abitazioni della Regione Calabria in collaborazione con l ANPA (oggi APAT) e l Istituto Superiore di Sanità, ha inteso approfondire, in collaborazione con il Centro G.I.S. di Reggio Calabria, lo studio sull esposizione del nostro territorio attraverso la ricerca dei valori di concentrazione del gas radon nelle Scuole della Provincia di Reggio Calabria. A tal fine è stato predisposto e attuato, per ora soltanto per le scuole del Comune di Reggio Calabria che rappresentano però quasi la metà delle scuole primarie della Provincia, un progetto che ha consentito di: 1. ampliare la quantità di dati attualmente disponibili sulla presenza del gas radon; 2. realizzare una prima mappatura e caratterizzazione del territorio preso in esame (come peraltro richiesto dal D. Lgs. 241/2000) 3

5 OBIETTIVI L indagine si è proposta di verificare i valori di concentrazione del gas radon all interno degli edifici scolastici dislocati nel Comune di Reggio Calabria, per valutare il livello di esposizione a cui sono soggetti gli alunni e gli operatori scolastici. Le Scuole interessate alle misure sono state quelle primarie statali. TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE In questa prima fase del progetto, per l insufficiente disponibilità dei dosimetri E-Perm, sono state esaminate soltanto le Scuole primarie del Comune di Reggio Calabria. Le misure sono state eseguite con l ausilio di dosimetri passivi (camere a ionizzazione ad elettrete) che sono stati esposti per circa un semestre dell anno E stata predisposta un apposita dettagliata scheda di rilevazione informatizzata, dalla quale è possibile dedurre per ogni scuola: 1. informazioni sulla scuola, la sua localizzazione geografica, la sua organizzazione, gli alunni e gli operatori presenti; 2. Le caratteristiche di ciascun ambiente esaminato e dell intero edificio, indispensabili per una più efficace e corretta valutazione dei risultati. 4

6 Sono stati fotografati tutti gli edifici interessati, costituendo così una banca dati fotografica in formato digitale e sono state acquisite le planimetrie delle scuole. Queste informazioni sono di grande utilità per lo studio dell influenza delle caratteristiche dell edificio sui valori rilevati Sono state inoltre individuate le coordinate geografiche con GPS, per poter realizzare la mappa di rischio e, successivamente, confrontare i valori risultanti dalle misure con la geologia del territorio interessato. Le attività previste dal progetto si sono svolte secondo il seguente schema riassuntivo: Prima fase Preparazione questionario informativo e di rilevazione dati relativi all edificio e agli ambienti dove sono stati collocati i dosimetri; Preparazione lettera e brochure di presentazione dell indagine agli Enti interessati; Predisposizione software per realizzazione data base; Individuazione edifici scolastici per il posizionamento dei dosimetri; Predisposizione cartografia digitale dei Comuni interessati; Lettura carica iniziale eletteti (E-Perm), codifica e registrazione. 5

7 Seconda Fase Posizionamento dosimetri nei locali, all interno delle Scuole coinvolte; Compilazione schede di rilevazione, realizzazione fotografie digitali dei locali interessati e acquisizione planimetrie delle Scuole; Rilevazione coordinate geografiche mediante GPS e individuazione dei locali di posizionamento dei dosimetri sulla planimetria dell edificio scolastico. Terza Fase Ritiro dosimetri presso le Scuole (dopo circa sei mesi); Lettura finale dosimetri e registrazione valori riscontrati. Fase Finale dell indagine Elaborazione dei dati relativi ai valori di gas radon rilevati nei vari ambienti degli edifici scolastici coinvolti nell indagine; Realizzazione del data base cartografico georeferenziato e delle relative mappe tematiche inerenti la distribuzione e i valori del radon nel territorio del Comune di Reggio Calabria; Preparazione relazione finale contenente tutta la documentazione relativa alle attività del progetto; Invio agli Enti interessati dei risultati ottenuti. 6

8 CONCLUSIONI I dosimetri sono stati posizionati al piano più basso dell edificio dove si svolgono le attività scolastiche, quasi sempre corrispondente al piano terra, poiché generalmente le concentrazioni più elevate si hanno negli ambienti che sono più a diretto contatto col terreno. Tutti i valori misurati sono contenuti all interno dei limiti fissati dalla normativa italiana per i luoghi di lavoro in 500 Bq/m³ (D.Lgs 230/1995, D.Lgs. 241/2000). Tali riferimenti legislativi valgono anche per le scuole, che sono considerate ambienti di lavoro. Dall analisi dei valori misurati di Concentrazione di Radon (RnC), si può affermare che circa il 90,6 % è al di sotto della soglia di 200 Bq/m³, l 8,8% è compreso nell intervallo Bq/m³, mentre il rimanente 0,6 % è compreso tra 400 e 500 Bq/m³. 7

9 Si evidenzia comunque che per quanto riguarda i valori limite relativi agli ambienti domestici si fa riferimento a 400 Bq/m³ per gli edifici esistenti e 200 Bq/m³ per quelli di nuova costruzione (raccomandazione UE 143/Euratom del 1990). Per alcune scuole, come risulta dalla documentazione allegata, non è possibile fornire risultati validi poiché alcuni dosimetri sono andati dispersi e si ritiene che altri siano stati danneggiati. Quindi, si dovrà procedere ad effettuare nuove misure. Inoltre, si sottolinea che alcuni valori piuttosto elevati sono da attribuire agli ambienti tenuti prevalentemente chiusi e usati raramente (Archi Carmine locale n. 3; Collodi locale n. 2; Mosorrofa Don Bosco locale n. 4), mentre i valori relativi ai locali n. 2 e n. 3 della Scuola Paterriti si riferiscono ad ambienti con infissi tenuti prevalentemente aperti. Personale coinvolto nel progetto Ing. Domenico Colicchia: Responsabile del Progetto e Dirigente Laboratorio Fisico; Arch. Paolo Cuzzocrea: Coordinatore del gruppo di lavoro, responsabile elaborazione dei risultati dell indagine e referente GIS; P.I. Angelo Sartiano: Coordinatore attività tecniche e responsabile dell analisi dei dati in Laboratorio: Sig. Presto Antonino: Collaboratore per la realizzazione delle attività previste nel progetto. P.I. Angelo Porgo: Collaboratore per la collocazione dei dosimetri. Geom.:Ivon Salvatore Torre: Collaboratore per la collocazione dei dosimetri. 8

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