ASSEMBLEA DEI SINDACI AMBITO TERRITORIALE DI SESTO CALENDE
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1 ASSEMBLEA DEI SINDACI AMBITO TERRITORIALE DI SESTO CALENDE (Comuni di Angera, Cadrezzate, Comabbio, Ispra, Mercallo, Osmate, Ranco, Sesto Calende, Taino, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi, Vergiate) NUOVE MODALITA DI INCLUSIONE SOCIALE A FAVORE DEI MINORI STRANIERI Progetto pedagogico clinico interculturale sperimentale al fine di sostenere l integrazione socio-scolastica e la continuità nello sviluppo dei minori di diversa nazionalità all interno del contesto socio-educativo italiano di riferimento Anno scolastico 2006/2007 1
2 NUOVE MODALITA DI INCLUSIONE SOCIALE A FAVORE DEI MINORI STRANIERI Progetto pedagogico clinico interculturale sperimentale al fine di sostenere l integrazione socio-scolastica e la continuità nello sviluppo dei minori di diversa nazionalità all interno del contesto socio-educativo italiano di riferimento Anno scolastico 2006/2007 OBIETTIVI E FINALITA La società italiana attuale sta vivendo un periodo di grande trasformazione: la presenza di persone di cittadinanza non italiana occupa via via lo spazio socio-geografico delimitando nuove aree di pensiero, di attività, di rapporti e di modalità di comunicazione. Uno degli aspetti di questo cambiamento è il lento e travagliato passaggio da una società monoculturale ad una società pluri o multiculturale. Il delicato processo dell inserimento/integrazione dei bambini stranieri nella società italiana ha il suo inizio istituzionale con l ingresso del bambino nelle diverse agenzie educative e per tanto rende necessario operare con modalità educative e metodi articolati e complessi, con rinnovata e arricchita competenza educativa, costruita su una vigile coscienza sociale. Per farsi garante di questa nuova realtà e di questo nuovo punto di vista educativo in chiave interculturale, la pedagogia clinica richiede un rinnovamento negli interventi rivolti ai minori e negli atteggiamenti di chi vi opera al fine di salvaguardare l equilibrio psico fisico e socio-affettivo-relazionale delle nuove generazioni. Al fine di ovviare a certe inadeguatezze (difficoltà personali, di integrazione e svantaggi) e ad ogni forma di emarginazione sociale conseguente, i suddetti interventi devono rendersi più funzionali, idonei e stimolanti, devono offrire sollecitazioni esperienziali e maturazionali con linguaggi, intensità espressiva e chiarezza comunicativa, propiziatori di una efficace prevenzione. Un agire positivo che porti il bambino straniero a condividere nuovi significati, che sia attento nell interpretare e conoscere le tappe precedenti del vissuto del bambino, le sue esperienze di vita, ogni sua potenzialità. 2
3 Questa impostazione, spiccatamente preventiva, in quanto agisce in un ambito quello socio-scolastico in cui i bambini ogni giorno si confrontano con il tema dell integrazione, della diversità e dell interculturalità, è in sintonia anche con il dettato delle Leggi socio-educative e dell infanzia attuali che permettono agli enti territoriali di rendersi propositivi e di sostenere anche la formazione degli operatori che si occupano dell infanzia al fine di prevenire il disagio evitando così la dispersione, l abbandono scolastico e la conseguente devianza. SOGGETTO CAPOFILA: Comune di Sesto Calende GESTORE DELL INTERVENTO : Ufficio di Piano Ambito Territoriale di Sesto Calende SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI COINVOLTI: 1. Direzione Didattica Statale Sesto Calende 2. Asilo Nido Comunale di Sesto Calende 3. Dott.ssa Maria Alicia Sampayo Pedagogista Clinico 4. Associazioni Stranieri Onlus Solbiate Arno (Va) 5. Formazione Mediatori-ANMIC 6. Comune di Sesto Calende 7. Ufficio di Piano Distretto di Sesto Calende 8. Distretto Socio Sanitario NUMERO DI MINORI E FAMIGLIE COINVOLTI: Minori : 501 Minori stranieri: 98 Famiglie: circa 500 TEMPI DI AVVIO E CRO-PROGRAMMA DEI TEMPI DI REALIZZAZIONE: 1. Momenti operativi insieme al pedagogista rivolti ai bambini del Nido, delle Scuole dell Infanzia e delle prime classi delle Scuole Primarie. Osservazione Sul gruppo: Sezione/ classe Il pedagogista clinico osserverà le diverse attività svolte dai bambini durante la giornata scolastica con speciale attenzione ai bambini stranieri in difficoltà. Tecniche per la conoscenza della rete di rapporti e di integrazione della classe. da ottobre Sul singolo alunno Indagine scopica: per l approfondimento dei prerequisiti e la stesura di una relazione pedagogico-clinica, il pedagogista clinico, a seguito di specifica richiesta fatta dagli insegnanti, lavorerà individualmente con l alunno straniero in difficoltà al fine di venire a conoscenza delle cause scatenanti il disagio. 3
4 da novembre Momenti operativi rivolti a tutti i bambini delle Scuole dell Infanzia e delle Scuole Primarie, insieme ai mediatori interculturali dell l Associazione StraniEri Onlus. Fiabe, musiche, danze e attività ludico-espressive dei diversi continenti. Il gruppo classe verrà coinvolto in un viaggio che lo porterà ad un paese lontano, in cui sarà accolto dal mediatore culturale. Questi racconterà una fiaba in lingua originaria e in italiano. Il percorso permetterà a tutti i bambini di conoscere altre realtà attraverso la stimolazione senso percettiva, espressivo-linguistica, cromatica e musicale. Si prevede un laboratorio di 2 ore per ogni sezione e classe delle scuole dell infanzia e primarie. -da ottobre Momenti operativi rivolti alle educatrici e ai docenti dei Nidi e delle Scuole dell Infanzia e Primarie. -Formazione Percorso A: rivolto alle educatrici del Nido, a tutti i docenti delle scuole dell infanzia e primarie e agli operatori psicopedagogici già presenti nelle scuole coinvolte relativamente al potenziamento dell interculturalità, del rispetto alle diversità e della continuità scolastica come azioni capaci di favorire l inclusione sociale dei minori stranieri, di prevenire le difficoltà di comunicazione e di integrazione. Il gruppo di studio/ricerca sarà eterogeneo e coinvolgerà educatrici e docenti dei diversi ordini scolastici. Massimo partecipanti per gruppo: 20. Durata: 15 ore. Due incontri mensili di 3 ore ciascuno. da ottobre a dicembre Percorso B: utilizzo di strumenti osservativi e del materiale pedagogico clinico per potenziare i prerequisiti e migliorare le prestazioni scolastiche dei minori stranieri e l apprendimento dell Italiano come seconda lingua, favorendo la continuità nello sviluppo. Il gruppo di studio/ricerca coinvolgerà le educatrici del Nido e le docenti delle Scuole dell Infanzia, delle prime classi della Scuola Primaria e i referenti di intercultura. Massimo partecipanti per gruppo: 20. Durata: 12 ore. Due incontri mensili di 3 ore ciascuno. da gennaio Incontro tra gli insegnanti delle classi ponti 1 e il pedagogista per : Da novembre: Ampliare ed arricchire le diverse azioni che favoriscano la continuità scolastica. Novembre-dicembre: osservazione da parte delle insegnanti dei bambini frequentanti l ultimo anno dei nidi, della scuola dell infanzia e della scuola primaria. Compilazione di diverso materiale osservativo (strumenti pedagogico -clinici) e invio dei dati alla pedagogista. - Da gennaio: attuazione da parte delle educatrici/insegnanti di interventi didattico-educativi per rinforzare le situazioni di inserimento/integrazione nella sezione/classe e/o per potenziare le modalità comunicative e i prerequisiti risultati ancora incerti. 1 Per classi ponti si intende l ultimo anno di un ordine scolastico e il primo di quello successivo. Nel caso delle scuole dell infanzia e primarie, la continuità si prevede anche con i bambini e i docenti delle classi quinte. 4
5 4. Momenti operativi rivolti alle famiglie Interventi a sostegno della genitorialità: Incontro assembleare I genitori delle sezioni e delle classi coinvolte, divisi per età dei figli, affronteranno insieme al pedagogista diversi argomenti riguardanti la crescita dei bambini e di come potenziare i comportamenti in famiglia al fine di favorire un utile integrazione tra l intervento a casa e l iter educativo scolastico. Incontro individuale Si prevede un minimo di due incontri di 1 ora ciascuno per famiglia con bambini del gruppo a rischio. 5. Corso di formazione per mediatori interculturali Il corso verrà organizzato per operatori residenti sul distretto e comprenderà una parte di formazione e una parte di tirocinio nelle scuole territoriali. Periodo : da ottobre NOTE DI METODO Con un approccio olistico-sistemico-costruttivista, gli interventi si concentrano sullo spezzamento del circolo vizioso tra tentate soluzioni e persistenza dei problemi. Attraverso una lettura socio-pedagogico-clinica e interculturale, si concretizza un azione progettuale in rete che permetta di arginare le difficoltà favorendo lo stare bene a scuola. ALTRE VOCI DEL PROGETTO PROGETTAZIONE aprile/giugno 2006 del progetto insieme all Ufficio di Piano PRESENTAZIONE DEL PROGETTO giugno/settembre2006 agli amministratori, agli operatori scolastici e socio-sanitari, alle famiglie. PROGRAMMAZIONE - settembre 2006 degli interventi insieme alle scuole COORDINAMENTO di tutte le azioni del progetto settembre2006/giugno MONITORAGGIO - ottobre2006/giugno Studio degli elaborati dei bambini, azioni di restituzione e di rielaborazione concettuale di tutte le attività previste dal progetto. Lavoro in equipe di tutti gli operatori coinvolti con la supervisione del Pedagogista Clinico Senior. SUPERVISIONE settembre 2006/giugno Degli interventi di tutti gli operatori che fanno parte del presente progetto (Pedagogisti clinici, educatori, docenti) ENTI TERRITORIALI Servizi specialistici, Servizi socio-educativi 5
6 Si potenzierà il lavoro di rete con gli operatori dei servizi e con gli educatori. VERIFICA Con appositi strumenti, mediante indicatori sarà possibile rilevare tutte le azioni del progetto e verificare le effettive ricadute nei diversi ambiti. TEMPI 3 ore per la presentazione del progetto alle scuole coinvolte. 1 ora di programmazione per scuola coinvolta 15 ore di formazione per tutti gli insegnanti e educatrici. N massimo di partecipanti: ore di formazione per i docenti/educatori del Nido, delle scuole dell infanzia e delle prime classi delle scuole primarie (opzionali). Massimo partecipanti: 20 1 ora di osservazione per ogni sezione/classe ponte. 1 ora per ciascuna sezione/classe ponte per l analisi degli elaborati dei bambini. 1 ora per ciascuna sezione/classe ponte per l analisi degli elaborati dei bambini. Si prevedono per ogni bambino del gruppo a rischio (con il pedagogista) : o 3 ore di lavoro individualizzato o 2 ore complessive di colloquio con la famiglia (inizio e fine percorso). o 1 ora di colloquio individuale con gli insegnanti 2 ore al mese per ciascuna sezione/classe ponte coinvolta da settembre a maggio per consulenza/supervisione alle insegnanti per impostare e verificare gli interventi didattici. 2 ore al mese per monitorare tutte le azioni del progetto. 2 ore al mese per coordinare gli interventi degli operatori non docenti facenti parte al progetto (pedagogisti, educatori, volontari, ecc.) Si richiede inoltre la disponibilità delle scuole ad acquistare la bibliografia base e a fotocopiare i materiali necessari. Il pedagogista clinico responsabile del progetto si riserva di avvalersi di altre pedagogiste cliniche qualificate, nel caso in cui non le fosse possibile seguire personalmente l intero progetto in tutte le scuole. PROSPETTO ECONOMICO NUOVE MODALITA' DI INCLUSIONE SOCIALE Progetto Minori Stranieri COMUNE DI SESTO CALENDE - Ufficio di Piano Fondo Nazionale per le Pol Soc 20000, ,00 (Piano di Zona) ore sett settimane /ora tot Azioni di sistema , ,00 Percorso Pedagogico Clinico interculturale settimane totale ore /ora tot 6
7 ASILO NIDO, SCUOLE DELL'INFANZIA, SCUOLE PRIMARIE progett, programm., monitoraggio e supervisione 1, , ,00 formazione , ,00 Osservazioni , ,80 Indag.gruppo a rischio 5 x bamb , , ,80 Rimborso kilometrico secondo tabella ACI 100 viaggi 23, ,00 Corsa Swing 3 porte. 0,059 a viaggio laboratori interculturali- STRANIERI onlus Cantastorie totale ore /ora mediatori interculturali scuole dell'infanzia e scuole primarie , , ,00 formazione mediatori- ANMIC ,00 di cui 30 ore a carico progetto 3.000, ,80 * n. 20 ore a carico dei partecipanti 7
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