Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure."

Transcript

1 Esercitazione 4 Caratterizzazione e misure su circuiti digitali 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Misurare i parametri elettrici di porte logiche, - Verificare le differenze tra le diverse famiglie di porte logiche. Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure. Moduli e strumenti da utilizzare I circuiti richiesti sono premontati; durante l esercitazione devono solo essere collegati gli strumenti (alimentatore, generatore di segnale all ingresso e oscilloscopio doppia traccia sui punti di misura). Viene utilizzato il modulo A6 CIRCUITI LOGICI. Esecuzione delle misure Per ciascuna misura viene utilizzato uno dei circuiti premontati sul modulo sperimentale, predisposto secondo la configurazione indicata. Note: Anche in questa esercitazione vengono utilizzati circuiti attivi (richiedono alimentazione). Utilizzare una tensione di alimentazione di 5V nominali, ricavata da una delle sezioni a tensione variabile (alcune misure richiedono di variare l alimentazione). Rivedere le avvertenze generali sull uso degli alimentatori nelle esercitazioni precedenti. Anche nel caso in cui vengano utilizzati i circuiti premontati (dotati di protezioni sugli ingressi dei circuiti logici), verificare i livelli del segnale fornito dal generatore esterno PRIMA di collegarlo al circuito. Ricordare che tensioni esterne al campo individuato dalle alimentazioni (massa-5v in questo caso) possono danneggiare i circuiti integrati. Per evitare danni al circuito U4, predisporre l interruttore 10 in posizione 1 PRIMA di dare alimentazione. Portarlo in posizione 2 solo quando richiesto nell esperienza 2.4. Page 1 of 16

2 2. Misure e simulazioni 2.1 Transcaratteristica e parametri elettrici di porte logiche Predisposizione del modulo Utilizzare il modulo denominato Carico Variabile. Il circuito da caratterizzare è riportato in figura: Tabella selettori: S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 1 - connessione uscita a GND 2 - connessione uscita a +5V 1 - selezione connessione verso uscita di R da 330Ω e 100Ω 2 - selezione connessione verso uscita di R da 10kΩ e 1kΩ 1 connessione verso uscita di R da 100Ω 2 - connessione verso uscita di R da 330Ω 1 connessione verso uscita di R da 1kΩ 2 - connessione verso uscita di R da 10kΩ 1 connessione al carico di U5A e U6A 2 connessione al carico di U3A e U4A 1 connessione al carico di U4A 2 connessione al carico di U3A 1 connessione al carico di U6A 2 connessione al carico di U5A Page 2 of 16

3 Homework Simulare con Pspice il comportamento del circuito applicando in ingresso un onda triangolare. Tracciare le tensioni di uscita delle varie porte, nelle condizioni di carico indicate per l esecuzione delle misure. Misure Come per tutti i circuiti con alimentazione, ricordare di alimentare prima l integrato, poi applicare il segnale in ingresso. Utilizzare una tensione di alimentazione di 5 V nominali (vedi note all inizio di questa guida). Caricare le porte con la resistenza da 10kΩ connessa verso massa (selettori S1=1, S2=2, S4=2,). Transcaratteristica 1. Regolare il generatore di segnali in modo tale che produca una forma d onda triangolare, con frequenza di 1 khz circa e tensione compresa tra 0 V e la tensione di alimentazione (agire opportunamente sui comandi di ampiezza e offset del generatore). Dopo aver controllato con l oscilloscopio che il segnale sia corretto, collegare l uscita del generatore all ingresso delle porte logiche (J1). 2. Collegare il canale 1 dell oscilloscopio all ingresso delle porte logiche (J2) e il canale 2 all uscita (J3). Con l oscilloscopio in modalità standard (Y,t) verificare la presenza dei segnali di ingresso e di uscita 3. Selezionare la modalità XY dell oscilloscopio (negli oscilloscopi analogici abbassare la luminosità dello schermo per non bruciare i fosfori del tubo catodico). 4. Visualizzare le transcaratteristiche Vo(Vi) delle porte logiche HCT04, HC04 e LS04 (selezionare la porta su cui eseguire le misure operando sui selettori S5, S6 e S7). 5. Riportare su grafici quotati le forme d onda osservate. 6. Individuare e discutere le differenze tra le transcaratteristiche delle porte. Effetti della tensione di alimentazione 1. Modificare l alimentazione (con cautela variazioni massime del - 40% + 20%) e verificare cosa si modifica nelle forme d onda di uscita e sulle transcaratteristiche. Page 3 of 16

4 Caratteristica V(I) di uscita Inizialmente eseguire le misure complete indicate in questo punto solo per la porta HC nello stato di uscita alto; ripetere le misure per lo stato basso e per la porta LS (operazioni indicate tra [ ]) dopo aver completato i punti successivi di questa esercitazione. 1. Riportare l alimentazione al valore nominale (5 V), e tornare con l oscilloscopio in modalità (y,t). Applicare all ingresso un segnale a onda quadra con livelli esterni a V IH, V IL (e tali da non danneggiare i componenti). 2. Fare riferimento allo schema iniziale del punto 2.1 e alle figure seguenti: Connettendo alternativamente le 4 resistenze di uscita (operando sui selettori S2, S3 e S4), ricavare il grafico V O (I O ) per lo stato H [per lo stato L] per le porte HC04 [LS04] (interpolare l andamento dai 4 valori misurati). Per lo stato L connettere le resistenze a +5V, per lo stato H connetterle a GND (selettore S1). Calcolare la corrente I O come rapporto tra la caduta di tensione sulla resistenza di pull-up o pull-down e il valore della resistenza stessa. V O [V] V AL V OH I OH I O [ma] Dai grafici e dai valori delle I OH ed I OL riportati sui DataSheet ricavare i valori delle V OH e V OL. Discutere i motivi dei diversi comportamenti delle varie porte logiche. La porta U5A è un Trigger di Schmitt invertente; la sua caratteristica Vo(Vi) presenta isteresi. Per questo componente: 1. Verificare l effettiva presenza di isteresi all ingresso della porta e riportare il grafico di ciò che si osserva sull oscilloscopio, commentandone l andamento. 2. Verificare il comportamento delle soglie del trigger al variare dell alimentazione. Page 4 of 16

5 2.2 Caratteristiche di porte Open Collector e Totem Pole. Predisposizione del modulo Il circuito da caratterizzare è riportato in figura: J15 U4B -74HC04 J29 J14 J16 15 kω U5B -74HC14 10 nf 74HC14 P1 U7A -74HC05 J17 10 kω S8 +5 V Tabella interruttori (1 = Aperto 2 = Chiuso) S8 Aperto - resistenza 10 kω non connessa a +5V Chiuso - resistenza 10 kω connessa a +5V Homework Calcolare la frequenza di oscillazione dell oscillatore in ingresso. Misure Per le misure non è necessario il generatore di segnali in quanto l ingresso è generato direttamente dalla porta NOT UC5 connessa in modo da ottenere un circuito astabile (la forma d onda generata corrisponde ad un onda quadra con frequenza di circa 10 khz; verificarlo sul punto di test J14). 1. Tenere l interruttore S8 aperto e verificare la differenza tra le forme d onda osservate alle uscite delle diverse porte logiche (punti di test J15, J16, J17). 2. Si verifichi che l uscita della porta Open Collector U7A non va a un livello di tensione corretto per lo stato alto. Toccare con un dito l uscita della porta in modo da iniettare un rumore e notare che per lo stato L la tensione di uscita va a un valore corretto, mentre nello stato H rimane libera. 3. Chiudere l interruttore S8 in modo tale da connettere la resistenza da 10 kω all alimentazione. Verificare il corretto funzionamento di U7A. 4. Misurare il tempo di salita e quello di discesa. 5. Confrontarli con quelli delle uscite delle porte U4B e U5B. Page 5 of 16

6 2.3 Misura del ritardo di inverter integrati. Un numero dispari di inverter collegati a catena richiusa su se stessa forma un oscillatore: le variazioni di stato logico in uscita vengono riportate all ingresso con inversione e con un ritardo corrispondente alla somma dei tempi di propagazione. L oscillatore ad anello (ring) di inverter permette così di misurare il ritardo della singola porta logica. J4 J5 J6 J7 J8 Predisposizione del modulo 74HC04 Le misure vanno eseguite su due catene di inverter delle famiglie HC (circuito Ring Oscillator 1) ed AC (circuito Ring Oscillator 2) connessi come riportato in figura. Non ci sono interruttori. Ring Oscillator 1 J25 J26 J9 J10 J11 J12 J13 74AC04 Ring Oscillator 2 J27 J28 Misure Misurare i tempi di ritardo sulle due cascate da 5 inverter. 1. Misurare la frequenza di oscillazione, e da questa il ritardo complessivo della catena. Dividerlo per il numero di componenti, per ottenere il ritardo del singolo inverter. Dato che ogni elemento della catena è invertente, la misura complessiva corrisponde ad una serie di t PHL e t PLH. 2. Eseguire la misura sia con le sonde dell oscilloscopio, sia con un cavo diretto. Verificare le differenze. Il cavo diretto introduce un carico capacitivo che varia i ritardi; usando le sonde su entrambi i canali il sistema di misura è più simmetrico (stesso ritardo e stesse condizioni operative per i due canali). 3. Misurare dove possibile i ritardi intermedi. Page 6 of 16

7 2.4 Effetti degli ingressi logici aperti (floating). Predisposizione del modulo Per evitare danni al circuito U4, predisporre S10 in posizione 1 PRIMA di dare alimentazione. Portarlo in posizione 2 solo nei punti 3, 4 e 5 delle misure. Riportarlo in 1 a misure concluse J18 2 S9 U6B 74LS04 J20 Le misure vanno eseguite utilizzando le porte riportate nella figura a lato. 1 J22 Tabella selettori: J19 S9 S ingresso di U6B a GND 2 - ingresso di U6B a J18 (aperto) 1 - ingresso di U4C a GND 2 - ingresso di U4C a J22 (aperto) 2 S10 1 U4C - 74HC04 Misure 1. Connettere le porte a GND (S9=S10=1) e verificare di avere le uscite a 1 logico. 2. Commutare gli ingressi su J18 e J22 e collegare agli ingressi un filo lungo circa 20cm. 3. Portare S10 e S9 in posizione 2. Lasciare il filo sconnesso (floating) e verificare gli effetti sulle uscite (J20 e J19). 4. Prendere tra le dita l estremità libera del filo e con l altra mano toccare prima V CC, poi GND e poi l uscita delle porte. Giustificare i diversi comportamenti riscontrati. 5. Passare un corpo carico (penna di plastica strofinata su di un panno) in prossimità degli ingressi e notare cosa capita in uscita. Non toccare direttamente i morsetti per evitare di danneggiare i componenti. Giustificare il diverso comportamento delle due uscite. Avvertenza: La sonda dell'oscilloscopio ha una impedenza equivalente di 10 Mohm. Se collegata all'ingresso di una porta CMOS, lo porta a massa (stato logico L) attraverso questa impedenza. Per eseguire le osservazioni dei punti 3, 4 e 5, l'ingresso deve essere effettivamente aperto; pertanto NON collegare sonde agli ingressi delle porte. Nota: I componenti CMOS hanno ingressi ad altissima impedenza, pertanto un ingresso CMOS aperto si porta a una tensione che dipende dai campi elettrici esterni. Se questa tensione ha un valore intermedio tra Vih e Vil (prossima alla tensione di soglia), anche l uscita può portarsi a un livello intermedio tra Voh e Vol (non è più applicabile il modello dell uscita vista come deviatore tra Val e GND). In queste condizioni il circuito può assorbire una corrente anche molto elevata, e dissipare potenze tale da danneggiarlo. Per questo motivo non bisogna mai lasciare ingressi CMOS scollegati. Gli ingressi di logiche bipolari lasciati aperti si portano allo stato H (1). In questo caso non vi è rischio di dani al componente, ma è comunque Page 7 of 16

8 necessario collegare l ingresso a un livello opportuno per garantire il corretto funzionamento del sistema. Inoltre, quanto descritto ai punti 4 e 5 è giustificato per una esperienza di laboratorio, ma va assolutamente evitato su un circuito reale. Toccando gli ingressi di un circuiti integrato gli si applica una tensione statica (anche molto elevata), che può danneggiarlo in modo permanente. Questo vale per tutti i circuiti; i CMOS sono più delicati e vanno maneggiati con maggior cura. Nel manipolare circuiti integrati e piastre elettroniche è buona norma eliminare le cariche statiche, toccando i telai metallici o altri parti a massa del sistema in cui è inserita la piastra, o poggiando l integrato su un piano conduttore collegato a massa, e toccando tale piano prima di prendere in mano il componente. In ogni caso, manipolando componenti elettronici, è opportuno evitare di toccare i piedini. Page 8 of 16

9 Modulo per la relazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA Esercitazione 4: Caratterizzazione e misure su circuiti digitali Data: Gruppo ; composizione: ruolo nome firma Strumenti utilizzati strumento Marca e modello caratteristiche Generatore di segnali: Oscilloscopio Alimentatore Circuito premontato Descrizione sintetica degli obiettivi Page 9 of 16

10 Risultati delle misure 5.1 Misura transcaratteristiche e parametri di porte logiche Transcaratteristiche misurate in modalità XY V U3A [V] V IN [V] V U4A [V] V IN [V] V U6A [V] V IN [V] Page 10 of 16

11 Differenze tra le transcaratteristiche delle varie porte. Variazioni derivanti dalla modifica della tensione di alimentazione. Grafici di V O su I O delle porte U4A V O [V] I O [ma] Grafici di V O su I O delle porte U6A V O [V] I O [ma] Page 11 of 16

12 Valori di V OH e V OL delle porte Effetto di diversi carichi su V OH e V OL. Considerazioni sull isteresi della porta U5A. Page 12 of 16

13 5.2 Misura caratteristiche di porte Open Collector e Totem Pole. Differenza tra le forme d onda osservate alle uscite delle diverse porte logiche sui punti di test J15, J16, J17. Considerazioni sul comportamento dell uscita della porta Open Collector. Tempi di salita di U7A e confronto con quelli delle uscite delle porte U4B e U5B. Page 13 of 16

14 5.3 Misura del ritardo di inverter integrati. Ritardo complessivo misurato Differenze riscontrate nelle misure con e senza le sonde dell oscilloscopio Ritardi intermedi misurati Page 14 of 16

15 5.4 Studio degli effetti sull uscita di porte logiche con ingressi floating Effetti col filo disconnesso (floating). Considerazioni. Ingressi connessi tramite le dita a V CC poi GND e poi l uscita delle porte. Diversi comportamenti riscontrati e loro giustificazioni. Corpo carico in prossimità degli ingressi. Giustificare il comportamento delle uscite. Page 15 of 16

16 Storia del documento Rev DDM bozza con primi schemi ottenuti Rev DDM completamento con schemi definitivi Rev DDM variazioni segnalate da DDC e MZ Rev DDC revisioni varie Rev DDC-FR Esercitazione 6 Esercitazione 5, revisioni varie Rev DDC revisioni varie Rev DDC piccole correzioni Rev DDC piccole correzioni, portata a Eserc 4 Rev DDC riduzione caratt uscita e nota ingr aperti Documenti collegati Selabman1.doc 74HC04.pdf 74HC_FAMILY.pdf 74LS04.pdf manuale generale per le esercitazioni di laboratorio DataSheet 74HC04 DataSheet famiglia 74HC DataSheet 74LS04 Page 16 of 16

Moduli logici. Interfacciamento di dispositivi logici. Parametri statici e dinamici. Circuiti logici combinatori Circuiti logici sequenziali

Moduli logici. Interfacciamento di dispositivi logici. Parametri statici e dinamici. Circuiti logici combinatori Circuiti logici sequenziali Moduli logici Moduli logici Interfacciamento di dispositivi logici Parametri statici e dinamici Circuiti logici combinatori Circuiti logici sequenziali Registri, contatori e circuiti sequenziali Esempi

Dettagli

(E4-U18) Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure.

(E4-U18) Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure. Esercitazione 5 (E4-U18) Caratterizzazione e misure su circuiti digitali Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Misurare i parametri elettrici di porte logiche, - Verificare

Dettagli

II.3.1 Inverter a componenti discreti

II.3.1 Inverter a componenti discreti Esercitazione II.3 Caratteristiche elettriche dei circuiti logici II.3.1 Inverter a componenti discreti Costruire il circuito dell invertitore in logica DTL e verificarne il funzionamento. a) Posizionando

Dettagli

Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3. Scopo dell esercitazione

Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3. Scopo dell esercitazione Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento e misurare i parametri di moduli amplificatori, - Verificare

Dettagli

Esercitazione 2 (B4 U6) Misure su circuiti RC. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 2. Scopo dell esercitazione

Esercitazione 2 (B4 U6) Misure su circuiti RC. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 2. Scopo dell esercitazione Esercitazione 2 (B4 U6) Misure su circuiti RC Scopo dell esercitazione Questa esercitazione sperimentale ha due obiettivi principali: - richiamare le tecniche per l utilizzo della strumentazione base di

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO B8 Esercizi parte B (2)» Generatore Q-T e Q» Monostabili» Laboratorio ELN-1 22/10/2013-1 ElapB8-2013 DDC Page 1 2013 DDC 1 Come

Dettagli

Generatore di onda quadra e contatore asincrono

Generatore di onda quadra e contatore asincrono Queste istruzioni sono scaricabili da http://areeweb.polito.it/didattica/corsiddc/03moa. Generatore di onda quadra e contatore asincrono Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono:

Dettagli

Esercitazione 1 Misure e simulazioni su circuiti RC e RLC

Esercitazione 1 Misure e simulazioni su circuiti RC e RLC Esercitazione 1 Misure e simulazioni su circuiti RC e RLC 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Questa esercitazione sperimentale ha due obiettivi principali: - fornire le tecniche di base per l utilizzo

Dettagli

Esercitazione 4: Sintetizzatore di frequenza con PLL

Esercitazione 4: Sintetizzatore di frequenza con PLL Esercitazione 4: Sintetizzatore di frequenza con PLL 1. Informazioni generali 1.1 Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Verificare il comportamento di un PLL - Determinare

Dettagli

Esercitazione 5: DECODIFICATORE DI TONO CON C.I. NE567

Esercitazione 5: DECODIFICATORE DI TONO CON C.I. NE567 Esercitazione 5: DECODIFICATORE DI TONO CON C.I. NE567 Obiettivo Verificare il funzionamento di un PLL per demodulazione AM coerente, con misure del comportamento come tone decoder, e dei campi di cattura

Dettagli

Esercitazioni lab per informatici

Esercitazioni lab per informatici Esercitazioni lab per informatici Turno 1 1) Misura della funzione di trasferimento di una porta CMOS NOT Componente: CD 4011BE Cortocircuitare i due ingressi della porta NAND per ottenere una porta NOT,

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 3 Gate CMOS

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 3 Gate CMOS Laboratorio di Elettronica T Esperienza 3 Gate CMOS Postazione N Cognome Nome Matricola Montaggio del circuito Servendosi del data sheet del circuito integrato CD4011B collegate gli ingressi di tutti i

Dettagli

Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE

Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE Specifiche Scopo di questa esercitazione è verificare il comportamento di spezzoni di linea in diverse condizioni di pilotaggio e di terminazione. L'esecuzione delle

Dettagli

Materiale didattico > Uso delle basette per montaggi senza saldature

Materiale didattico > Uso delle basette per montaggi senza saldature Esercitazione 3 Convertitore D/A e A/D con rete di peso Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Verificare il funzionamento di un convertitore D/A a 4 bit, - Individuare

Dettagli

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la

Dettagli

D2x - Presentazione della lezione D2. D2a STADI DI USCITA

D2x - Presentazione della lezione D2. D2a STADI DI USCITA D2x - Presentazione della lezione D2 /- Obiettivi! conoscere diverse forme di stadi di uscita di dispositivi logici! saper calcolare resistori di pull-up per open collector! saper eseguire calcoli di fanout!

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

SisElnM1 08/03/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Obiettivi del gruppo di lezioni D. Ingegneria dell Informazione

SisElnM1 08/03/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Obiettivi del gruppo di lezioni D. Ingegneria dell Informazione iselnm1 8/3/27 ngegneria dell nformazione Obiettivi del gruppo di lezioni Modulo TEM ELETTRONC - CRCT TAL M1 Transistore MO come interruttore - caratteristiche dei transistori MO - modelli di MO in commutazione

Dettagli

Modulo SISTEMI ELETTRONICI ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 2

Modulo SISTEMI ELETTRONICI ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 2 Esercitazione 2 Misure su amplificatori 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento e misurare i parametri di moduli amplificatori,

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5: Oscillatori a quarzo Astabili e multivibratori Elettronica II - Dante Del

Dettagli

La sonda compensata. La sonda compensata

La sonda compensata. La sonda compensata 1/6 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio affronta il problema di realizzare una sonda compensata per un cavo di 50 m con capacità distribuita di circa 100 pf/m. 2 Tempo di salita di

Dettagli

Laboratorio di Telecomunicazioni

Laboratorio di Telecomunicazioni I.I.S. Perlasca sez. ITIS Vobarno (BS) Data 02 /10/15 Laboratorio di Telecomunicazioni Castellini Fabio Cognome e Nome Relazione n 1 Classe Gruppo 4 Obiettivo L esperienza, suddivisa in 2 parti distinte,

Dettagli

Interconnessioni e Linee di Trasmissione

Interconnessioni e Linee di Trasmissione Queste istruzioni sono scaricabili dal Portale (pagina dell insegnamento, sezione Materiale ), o da http://areeweb.polito.it/didattica/corsiddc/03moa. La versione più aggiornata è normalmente quella su

Dettagli

ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale)

ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale) ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale) Obiettivo dell'esercitazione: realizzazione ed analisi di un circuito regolatore di tensione facente

Dettagli

15. Verifica delle tabelle della verità di alcune porte logiche

15. Verifica delle tabelle della verità di alcune porte logiche Scopo della prova 15. Verifica delle tabelle della verità di alcune porte logiche Ricavare le tabelle della verità di diverse porte logiche. Materiali e strumentazione 1 Alimentatore da 5 15 V, 1 A 1 Voltmetro

Dettagli

Laboratorio di Elettronica A.A. 2001/2002. Calendario delle Esperienze. 04/03 Inizio dei corsi salta - 22/04 RECUPERO delle lezioni precedenti -

Laboratorio di Elettronica A.A. 2001/2002. Calendario delle Esperienze. 04/03 Inizio dei corsi salta - 22/04 RECUPERO delle lezioni precedenti - Laboratorio di Elettronica A.A. 2/22 Calendario delle Esperienze Data Info File /3 Inizio dei corsi salta /3 Descrizione strumentazione prova su breadboard E_ 8/3 Amplificatore a opamp. Banda passante

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 1. Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 1. Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741 Laboratorio di Elettronica II Esperienza 1 Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741 Attività Misura delle principali non idealità di un Op-Amp commerciale Parte I: non-idealità statiche: - tensione

Dettagli

Porte logiche. Caratteristiche delle porte logiche. Scalamento di tensione. Amplificazione di potenza. Interruttori allo stato solido

Porte logiche. Caratteristiche delle porte logiche. Scalamento di tensione. Amplificazione di potenza. Interruttori allo stato solido Interruttori allo stato solido 1 Caratteristiche delle porte logiche Scalamento di tensione Amplificazione di potenza 2 2003 Politecnico di Torino 1 Caratteristiche delle porte logiche 3 Interfacciamento

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 19 - E - 1: Comparatori di soglia Comparatori con isteresi Circuiti misti analogici

Dettagli

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Esercizio 1: Progettare un amplificatore operazionale in configurazione invertente come rappresentato in Figura 1. Utilizzare l ampificatore operazionale

Dettagli

. Nota: le tensioni dono riferite all'ingresso ed all'uscita dello stesso circuito. G. Martines 1

. Nota: le tensioni dono riferite all'ingresso ed all'uscita dello stesso circuito. G. Martines 1 Invertitore logico (NOT) La caratteristica di trasferimento in tensione (VTC) Per un ingresso logico 0, cioè v I V IL l'uscita logica è 1, cioè v O V OH ; per ingresso 1 cioè v I V IH uscita 0, cioè v

Dettagli

Relazione di Laboratorio Elettronica

Relazione di Laboratorio Elettronica Relazione di Laboratorio Elettronica OGGETTO: Funzionamento di un circuito derivatore con amplificatore operazionale DATI INIZIALI: Vcc = ±15V f 1 = 400Hz f 2 = 1KHz f 3 = 30KHz RIFERIMENTI TEORICI: Derivatore

Dettagli

ITS Einaudi Appunti T.D.P. ITS Einaudi ITS EINAUDI. Elettronica e Telecomunicazioni. Tecnologia e Disegno per la Progettazione Elettronica

ITS Einaudi Appunti T.D.P. ITS Einaudi ITS EINAUDI. Elettronica e Telecomunicazioni. Tecnologia e Disegno per la Progettazione Elettronica ITS EINAUDI Elettronica e Telecomunicazioni Tecnologia e Disegno per la Progettazione Elettronica Porte Logiche PORTE LOGICHE - i parametri dei fogli tecnici Valori Massimi Assoluti Vcc max, Vin max, T

Dettagli

VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UN PLL INTEGRATO

VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UN PLL INTEGRATO Corso di elettronica per telecomunicazioni - 4 esercitazione VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DI UN PLL INTEGRATO Docente del corso: prof. Giovanni Busatto Galletti Riccardo Matr. 165 Riccardo Galletti - www.riccardogalletti.com/appunti_gratis

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

Vout Vo1. Vo0 Vt. Vin. D3x - Presentazione della lezione D3. D3a COMPARATORI SENZA ISTERESI

Vout Vo1. Vo0 Vt. Vin. D3x - Presentazione della lezione D3. D3a COMPARATORI SENZA ISTERESI D3x - Presentazione della lezione D3 1/1- Obiettivi»Passaggio da un segnale analogico ad uno digitale»comparatori di soglia senza isteresi»comparatori di soglia con isteresi (utilizzando AO)»Tensioni di

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO De3 ESERCIZI PARTI B e D» Esempi di esercizi da scritti di esame AA 2015-16 01/12/2015-1 ElapDe2-2014 DDC Page 1 2014 DDC 1 De3:

Dettagli

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica Macro unità n 1 Classe IV specializzazione elettronica Elettrotecnica ed elettronica Reti elettriche, segnali e diodi Leggi fondamentali: legge di Ohm, principi di Kirchhoff, teorema della sovrapposizione

Dettagli

Tensioni e corrente variabili

Tensioni e corrente variabili Tensioni e corrente variabili Spesso, nella pratica, le tensioni e le correnti all interno di un circuito risultano variabili rispetto al tempo. Se questa variabilità porta informazione, si parla spesso

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET

MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 4 MISURA DELLA TENSIONE DI OFFSET DI UN AMPLIFICATORE OPERAZIONALE COMPENSAZIONE DELL OFFSET Elettronica applicata Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco

Dettagli

Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA

Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA Specifiche Progettare un convertitore D/A a 6 bit utilizzando una rete a scala pilotata con deviatori di tensione. L'uscita deve coprire il campo 0-10

Dettagli

Generatore di forme d onda

Generatore di forme d onda Generatore di forme d onda Uso Il display indica il numero corrispondente alla forma d onda, rappresentato con una singola cifra esadecimale ( da o a F ). Il numero, e quindi la forma d onda, può essere

Dettagli

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Esercizio 1: Progettare un amplificatore operazionale in configurazione invertente come rappresentato in Figura 1. Utilizzare l amplificatore operazionale

Dettagli

ELETTRONICA PER L INFORMATICA ESERCITAZIONE DI LABORATORIO 2

ELETTRONICA PER L INFORMATICA ESERCITAZIONE DI LABORATORIO 2 Esercitazione di laboratorio 2 Convertitore D/A e A/D con rete di peso Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Verificare il funzionamento di un convertitore D/A a 4 bit,

Dettagli

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT

Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT Interruttori allo stato solido 1 Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: con MOS con BJT Velocità di commutazione MOS Velocità di commutazione BJT 2 2003 Politecnico

Dettagli

LSS Reti Logiche: multivibratori e T555

LSS Reti Logiche: multivibratori e T555 LSS 2016-17 Reti Logiche: multivibratori e T555 Piero Vicini A.A. 2016-2017 Multivibratori Un multivibratore e un circuito che presenta per l uscita solo due stati stabili e/o metastabili. Il circuito

Dettagli

Uso dell oscilloscopio 1

Uso dell oscilloscopio 1 1/5 1 1 Introduzione Gli obiettivi di questa esercitazione sono sia quello di imparare l uso dei comandi principali dell oscilloscopio sia quello di imparare a valutare le incertezze di misura di questo

Dettagli

Ricevitore AC-RX2/CS. AC-RX2/CS Manuale d istruzioni. Pin-out. Connessioni. Caratteristiche tecniche. Component Side

Ricevitore AC-RX2/CS. AC-RX2/CS Manuale d istruzioni. Pin-out. Connessioni. Caratteristiche tecniche. Component Side Ricevitore AC-RX2/CS AC-RX2/CS Ricevitore RF dati superreattivo in ASK, economico a basso assorbimento ed elevata sensibilità. Caratteristiche generali ottimizzate per l uso con i decoder/encoder della

Dettagli

Interazione tra strumenti e sistemi in misura: effetto di carico

Interazione tra strumenti e sistemi in misura: effetto di carico Corso di Laurea a distanza in INGEGNERIA ELETTRONICA Sede di Torino - A.A. 2005/2006 Modulo: Misure Elettroniche II (05EKCcm) Esercitazioni di Laboratorio Alessio Carullo 27 luglio 2006 Interazione tra

Dettagli

GENERATORE DI RAMPA A GRADINI

GENERATORE DI RAMPA A GRADINI Istituto Professionale di Stato per l'industria e l'artigianato MORETTO Via Luigi Apollonio, 21 BRESCIA GENERATORE DI RAMPA A GRADINI Realizzazione CHIMINI MASSIMILIANO FONTANA MASSIMO della classe 5AI

Dettagli

11/04/00. L oscilloscopio (raccolta di lucidi)

11/04/00. L oscilloscopio (raccolta di lucidi) 11/04/00 L oscilloscopio (raccolta di lucidi) L oscilloscopio visualizza la tensione (variabile) ai capi di un bipolo (che può essere un elemento di un circuito, un sensore, ecc.). In quanto misuratore

Dettagli

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Genera i segnali di tensione

Dettagli

ESPERIMENTI SUL COMPORTAMENTO DEI RAGGI CATODICI IN UN CAMPO ELETTRICO E IN UN CAMPO MAGNETICO MEDIANTE IL TUBO DI DEFLESSIONE

ESPERIMENTI SUL COMPORTAMENTO DEI RAGGI CATODICI IN UN CAMPO ELETTRICO E IN UN CAMPO MAGNETICO MEDIANTE IL TUBO DI DEFLESSIONE ESPERIMENTI SUL COMPORTAMENTO DEI RAGGI CATODICI IN UN CAMPO ELETTRICO E IN UN CAMPO MAGNETICO MEDIANTE IL TUBO DI DEFLESSIONE ATTENZIONE: PERICOLO! In questa esperienza si impiegano altissime tensioni

Dettagli

Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS

Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Linee di trasmissione

Linee di trasmissione Linee di trasmissione Finora esperienza con circuiti a costanti concentrate. E un approssimazione, valida solo per lunghezze d onda dei segnali grandi rispetto alle dimensioni del circuito. Esempio Sinusoidale

Dettagli

SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Modulo. Page 1. D - Versione IVREA - AA D2 - Interfacciamento elettrico e famiglie logiche

SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Modulo. Page 1. D - Versione IVREA - AA D2 - Interfacciamento elettrico e famiglie logiche Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI D - Versione IVREA - AA 2003-04 D2 - Interfacciamento elettrico e famiglie logiche - stadi di uscita - famiglie logiche 7-Jan-04-1 Page 1 Obiettivi

Dettagli

Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 1 STRUMENTAZIONE

Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 1 STRUMENTAZIONE Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 1 STRUMENTAZIONE Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco Calzolai Sig. Andrea Giombetti Piergentili Ing. Simona Granchi Ing. Enrico Vannacci www.uscndlab.dinfo.unifi.it

Dettagli

Topward electronics TPS ALTERA Max EPM7128SLC84-15

Topward electronics TPS ALTERA Max EPM7128SLC84-15 Esercitazione : CONVERTITORE A/D Strumenti utilizzati Strumento Marca e modello Caratteristiche Alimentatore Scheda ALTERA Fotocamera digitale Topward electronics TPS- 4000 ALTERA Max EPM7128SLC84-15 Olympus

Dettagli

SCHEMA DI CONNESSIONE

SCHEMA DI CONNESSIONE END POINT XIPI001 Alimentazione: 12VDC Frequenza di trasmissione dati: 2,4GHz Fino a 30mt in campo chiuso Assorbimento massimo: 20mA (senza relè collegati) Numero di canali radio: 16 Fino a 60mt in campo

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 5 PSPICE

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 5 PSPICE Laboratorio di Elettronica T Esperienza 5 PSPICE Postazione N Cognome Nome Matricola 1) Misura della resistenza La corrente nel circuito che dovrete analizzare nel seguito verrà misurata indirettamente

Dettagli

Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS

Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica

Dettagli

POLITECNICO DI BARI! DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA E DELL INFORMAZIONE!

POLITECNICO DI BARI! DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA E DELL INFORMAZIONE! POLITECNICO DI BARI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA E DELL INFORMAZIONE Ingegneria Informatica e dell Automazione FONDAMENTI DI ELETTRONICA - SECONDA PROVA DI LABORATORIO Prof. Daniela De Venuto Strumentazione

Dettagli

MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO

MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO Scopo dell esperienza è lo studio della propagazione delle onde sonore all interno di un tubo, aperto o chiuso, contenete aria o altri gas. Si verificherà

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T

Laboratorio di Elettronica T Laboratorio di Elettronica T Esperienza 1 Strumenti: Oscilloscopio e Gen. di funzione Cognome Nome Matricola Postazione N 1) Predisposizione banco di misura Accendete il generatore di funzione (FG) Agilent

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Gruppo B: Famiglie logiche Lezione n. 6 - B -2: Parametri elettrici e famiglie logiche

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Gruppo B: Famiglie logiche Lezione n. 6 - B -2: Parametri elettrici e famiglie logiche ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Gruppo B: Famiglie logiche Lezione n. 6 - B -2: Parametri elettrici e famiglie logiche Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo B - 7 n. 1-01/11/97

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2 Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2 Cognome Nome Matricola Postazione N 1 Misura delle resistenze La corrente nei circuiti che dovrete analizzare nel seguito verranno misurate

Dettagli

CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590

CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL TRASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO PER IL ASDUTTORE DI TEMPERATURA AD590 Gruppo n 5 Urbini Andrea Marconi Simone Classe 5C 2001/2002 SPECIFICHE DEL PROGETTO: realizzare un circuito in grado di trasformare una

Dettagli

Esercitazione Multimetro analogico e digitale

Esercitazione Multimetro analogico e digitale Esercitazione Multimetro analogico e digitale - 1 Esercitazione Multimetro analogico e digitale 1 - Oggetto Confronto tra multimetro analogico (OM) e digitale (DMM). Misure di tensioni alternate sinusoidali

Dettagli

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO

IGB2 MANUALE DI SERVIZIO 11/10/2005 17.01 Pagina 1 di 9 IGB2 MANUALE DI SERVIZIO Indice 1 Generalità... 2 2 Schema a blocchi... 3 3 Collegamenti elettrici... 3 4 Disposizione componenti di taratura e regolazione... 4 5 Adattamento

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

L amplificatore operazionale

L amplificatore operazionale L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile

Dettagli

MST_K12_FAN. Regolatore di velocita per ventole PC. Manuale d uso e d installazione

MST_K12_FAN. Regolatore di velocita per ventole PC. Manuale d uso e d installazione MST_K12_FAN Regolatore di velocita per ventole PC Manuale d uso e d installazione Page 1 of 7 Indice Argomenti 1.0 Revisioni. pag. 3 2.0 Introduzione.... pag. 3 2.1 Caratteristiche generali... pag. 3 3.0

Dettagli

OSCILLATORE A SFASAMENTO

OSCILLATORE A SFASAMENTO Elettronica Applicata a.a. 2013/2014 Esercitazione N 5 OSCILLATORE A SFASAMENTO Fabio Cioria Andrea Giombetti Giulio Pelosi (fabio.cioria@insono.com) (giombetti@unifi.it) (giulio.pelosi@insono.it) www.echommunity.com/courses.htm

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

INVERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL)

INVERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL) INERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL) FIG. 1. Resistor-Transistor Logic (RTL) inverter. ediamo un esempio di realizzazione di un invertitore (Figura 1). Assumiamo inizialmente che il fan-out dell

Dettagli

Logica cablata (wired logic)

Logica cablata (wired logic) Logica cablata (wired logic) Cosa succede quando si collegano in parallelo le uscite di più porte appartenenti alla stessa famiglia logica? Si realizza una ulteriore funzione logica tra le uscite Le porte

Dettagli

Convertitore D/A e A/D con rete di peso

Convertitore D/A e A/D con rete di peso Queste istruzioni sono scaricabili dal Portale (pagina dell insegnamento, sezione Materiale ), o da http://areeweb.polito.it/didattica/corsiddc/03moa. La versione più aggiornata è normalmente quella su

Dettagli

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi L OSCILLOSCOPIO Ing. Stefano Severi L oscilloscopio è in grado di visualizzare solo l andamento di tensioni periodiche PANNELLO FRONTALE DI UN OSCILLOSCOPIO una sezione di trigger schermo menù buttons

Dettagli

4 - Visualizzazione di forme d onda in funzione del tempo

4 - Visualizzazione di forme d onda in funzione del tempo Esercitazione Oscilloscopio - 1 Esercitazione Oscilloscopio 1 - Oggetto Uso dell oscilloscopio. Rilievo della caratteristica tensione-corrente di un diodo. Misure di capacità mediante misure di sfasamento.

Dettagli

Ricevitore RX FM4SF 433,92 MHz

Ricevitore RX FM4SF 433,92 MHz Ricevitore RX FM4SF 433,92 MHz Ricevitore supereterodina FM miniaturizzato ad elevata sensibilità ed elevata selettività. Munito di filtro SAW per ottenere alta immunità ai disturbi. Ottimizzato per la

Dettagli

FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003

FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003 Ù FONDAMENTI DI ELETTRONICA - 2 a prova 4 febbraio 2003 Esercizio 1 1) Si consideri il circuito riportato in figura. Si supponga che l amplificatore operazionale sia ideale (A, Z in, Z out =0).Si determini

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1 Laboratorio di Elettronica T Esperienza 6 Circuiti a diodi 1 Cognome Nome Matricola Postazione N 1 Misura delle resistenze La corrente nei circuiti che dovrete analizzare nel seguito verranno misurate

Dettagli

Misure di tensione alternata 1

Misure di tensione alternata 1 1/5 1 Introduzione 1 La seguente esercitazione di laboratorio riguarda l uso dei voltmetri nella modalità di misura di tensioni in alternata. Obiettivo dell esercitazione, oltre a raffinare la dimestichezza

Dettagli

Monitor Tensione Batteria per Camper

Monitor Tensione Batteria per Camper Monitor Tensione Batteria per Camper Avviso importante: Questo schema è fornito solo ed esclusivamente per scopo di studio e test personale e pertanto non se ne assicura il funzionamento e non si assumono

Dettagli

NOZIONI BASILARI DI ELETTROTECNICA

NOZIONI BASILARI DI ELETTROTECNICA NOZIONI BASILARI DI ELETTROTECNICA RESISTENZA La resistenza elettrica è la caratteristica dei materiali ad opporsi al passaggio della corrente elettrica al loro interno. Resistenza è una grandezza fisica

Dettagli

Ingegneria dell Informazione SISTEMI ELETTRONICI

Ingegneria dell Informazione SISTEMI ELETTRONICI Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI E - LUCIDI COMPLEMENTARI SEDE DI IVREA - AA 2002-03 E1 - Circuiti logici combinatori - porte logiche elementari - modelli R-SW e SW-SW - ritardi

Dettagli

Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra

Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra TABELLE DEI COLORI 4 ANELLI. 1 ANELLO 2 ANELLO 3 ANELLO 4 ANELLO Nero. 0 x 1 - Marrone 1 1 x 10 - Rosso

Dettagli

PU 210 Convertitore di livello, separatore di potenziale e decoder di segnali di direzione per encoder incrementali

PU 210 Convertitore di livello, separatore di potenziale e decoder di segnali di direzione per encoder incrementali Istruzioni d uso PU 20 Convertitore di livello, separatore di potenziale e decoder di segnali di direzione per encoder incrementali Ingressi segnale,, e /, /, /, configurabili per formato TTL, RS422 o

Dettagli

Il campo di cattura deve coprire le possibili frequenze di portante, quindi da 50 a 55 MHz.

Il campo di cattura deve coprire le possibili frequenze di portante, quindi da 50 a 55 MHz. Prova scritta del 10/07/01 ver A tempo: 2 ore Esercizio 1) Un segnale modulato in ampiezza è formato da una portante con frequenza compresa tra 50 e 55 MHz, con segnale modulante che occupa la banda tra

Dettagli

Convertitore D/A e A/D con rete di peso

Convertitore D/A e A/D con rete di peso Queste istruzioni sono scaricabili dal Portale (pagina dell insegnamento, sezione Materiale ), o da http://areeweb.polito.it/didattica/corsiddc/03moa. La versione più aggiornata è normalmente quella su

Dettagli

Multimetro OLED a vero RMS Agilent U1253A Guida rapida

Multimetro OLED a vero RMS Agilent U1253A Guida rapida Multimetro OLED a vero RMS Agilent U1253A Guida rapida I seguenti elementi sono forniti di serie con il multimetro: Puntali di misura in silicone e pinze a coccodrillo Guida rapida stampata CD contenente

Dettagli

L oscilloscopio: introduzione

L oscilloscopio: introduzione L oscilloscopio: introduzione Ampiezza y Tubo a raggi catodici canale Y canale X segnale base tempi asse tempi t ingresso L oscilloscopio è uno strumento che visualizza su uno schermo l andamento di una

Dettagli

FRANCESCO MARINO - TELECOMUNICAZIONI

FRANCESCO MARINO - TELECOMUNICAZIONI Classe: Data Gruppo: Alunni assenti Schema dell esercitazione. Progetto di un filtro RC passa-basso avendo specificato la frequenza di taglio 2. Realizzazione dei collegamenti e disegno dello schema circuitale

Dettagli

Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz

Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz Ricevitore RX FM8SF 869,50 MHz Ricevitore supereterodina FM miniaturizzato ad elevata sensibilità ed elevata selettività. Munito di filtro SAW per ottenere alta immunità ai disturbi. Utilizzato in abbinamento

Dettagli

Generatori di funzione e filtri RC

Generatori di funzione e filtri RC 1/12 Generatori di funzione e filtri RC 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio riguarda lo studio di un filtro RC (passa basso o passa alto) per mezzo sia di uno stimolo sinusoidale che

Dettagli

RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO

RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO Elettronica Applicata a.a. 2016/2017 Esercitazione N 4 RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO Elena Biagi Marco Calzolai Andrea Giombetti Piergentili Simona Granchi Enrico Vannacci www.uscndlab.dinfo.unifi.it

Dettagli

Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione

Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione Amplificatore differenziale con operazionale: studio e simulazione A cura del prof: Ing. Fusco Ferdinando Indice STUDIO TEORICO pag.3 PROVA SIMULATA pag.9 PROVA PRATICA IN LABORATORIO pag.14 RIFERIMENTI

Dettagli

MST_K12. Regolatore di velocita per motori in CC. Realizzazione e Applicazione

MST_K12. Regolatore di velocita per motori in CC. Realizzazione e Applicazione MST_K12 Regolatore di velocita per motori in CC Realizzazione e Applicazione Page 1 of 12 1.0 Revisioni Versione Data Descrizione Pagine 1.0 21/05/2011 Stesura iniziale 9 1.1 20/08/2011 Correzioni Testo

Dettagli