Deliberazione n. 31 Oggetto: Regolamento per il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno - Approvazione.

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1 CONSIGLIO COMUNALE L'anno 2014 addì 2 del mese di aprile, presso la sala consiliare, alle ore 20,45, si è riunito il Consiglio Comunale, in 1^ convocazione, adunanza ordinaria pubblica, per trattare gli affari iscritti all'ordine del giorno. Al momento dell adozione della deliberazione in oggetto, risultano presenti il Sindaco ed i Consiglieri: Enrico Minelli, Pier Luigi Zanella, Cecilia Beconcini, Paolo Frezzi, Antonio Angeli, Mirko Briziarelli, Giulia Ulivi, Sabrina Nencioni, Massimo Mazzoni, Alberto Briccolani, Massimo Mari, Marco Manzoli, Alberto Acanfora, Beatrice Bensi. Assenti giustificati: Rosauro Solazzi, Guido Signorini, Paolo Santurro, Angelo Antonio Falmi, Andrea Poli, Alessandra Passigli. Assenti ingiustificati: //. Presiede il Consigliere Sig. Alberto Briccolani. Partecipa il Segretario Generale Dr. Stefano Mori. Assessori presenti alla seduta Sigg.ri: Alessandro Calvelli, Claudio Tonarelli, Silvia Tacconi, Francesco Casini, Rita Guidetti. Scrutatori nominati all inizio della seduta i Sigg.ri: //. Deliberazione n. 31 Oggetto: Regolamento per il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno - Approvazione. Il Consigliere Briziarelli illustra la proposta deliberativa di cui in oggetto. Il Consigliere Acanfora afferma che si tratta di un regolamento complicato che poteva essere semplificato. Preannuncia comunque voto favorevole. Dopo di che, IL CONSIGLIO COMUNALE RICHIAMATO l'art. 84 del D.Lgs. n. 267/2000 il quale dispone che Agli amministratori che, in ragione del loro mandato, si rechino fuori del capoluogo del Comune ove ha sede il rispettivo ente, previa autorizzazione del capo dell'amministrazione, nel caso di componenti degli organi esecutivi, ovvero del presidente del consiglio, nel caso di consiglieri, è dovuto esclusivamente il rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute nella misura fissata con decreto del Ministro dell'interno e del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali. - Omissis Agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente

2 pag. 2 spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate ; CONSIDERATO che l'espressione spese di viaggio indicata dall'art. 84 sopra citato costituisce una sintesi verbale che include, oltre alle spese di viaggio in senso tecnico (cioè le spese correlate ai mezzi di trasporto utilizzati per recarsi al luogo di missione e di ritorno) anche le spese di pernottamento e di consumazione dei pasti (c.d. spese di soggiorno), debitamente documentate; VISTO il D.M. del , attuativo del sopra citato art. 84, comma 1, TUEL, il quale fissa le regole relative alla misura del rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno sostenute dagli amministratori in occasione delle missioni istituzionali; RICHIAMATA la deliberazione della Giunta Municipale di questa Amministrazione comunale n. 45 del , modificata con deliberazione della stessa Giunta n. 127 del , con la quale veniva regolamentato il rimborso delle spese sostenute in occasione di missioni istituzionali degli amministratori, sulla base del D.M. sopra richiamato e tutt'ora vigente; VISTO che l'art. 2 del citato Decreto ministeriale rinvia, per quanto attiene al rimborso delle spese di viaggio degli amministratori, a quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dirigente del comparto Regioni-autonomie locali; VISTO l'art. 35 del CCNL normativo 1998/2001, sottoscritto il , il quale riconosce al dirigente, nell'ambito del trattamento di trasferta, il diritto al rimborso delle spese effettivamente sostenute per i viaggi in ferrovia, aereo, nave ed altri mezzi di trasporto extraurbani, nel limite del costo del biglietto di prima classe o equiparate, delle spese per i taxi e per i mezzi di trasporto urbani nei casi e alle condizioni individuati dagli enti in funzione delle proprie esigenze organizzative, nonché la possibilità di essere autorizzato ad utilizzare il proprio mezzo di trasporto; in tal caso al dirigente spetta il rimborso delle spese autostradali, di parcheggio e dell'eventuale custodia del mezzo ed una indennità chilometrica pari ad un quinto del costo di un litro di benzina verde per ogni km;

3 pag. 3 VISTO inoltre l'art. 77 bis, comma 13, del D.L. n. 112/2008, convertito in Legge n. 133/2008, il quale stabilisce che Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità interno, il rimborso per le trasferte dei consiglieri comunali e provinciali è, per ogni chilometro, pari ad un quinto del costo di un litro di benzina ; TENUTO CONTO dell'interpretazione restrittiva del sopra richiamato art. 84, comma 3 del TUEL da parte della Corte dei Conti la quale, per ragioni di contenimento dei costi della pubblica amministrazione, collega la ricorrenza del requisito della necessaria presenza alla previsione di apposite norme regolamentari del Comune e ad un obbligo giuridico, escludendo la rimborsabilità dei costi di viaggio legati alla presenza dell'amministratore negli uffici comunali, discrezionale, in giornata diversa da quella della seduta dell'organo di appartenenza in quanto coperti dall'indennità percepita dalla carica; CONSIDERATO opportuno disciplinare con apposito regolamento interno i presupposti, le condizioni e le modalità di rimborso delle spese di viaggio sostenute dagli amministratori nelle due ipotesi disciplinate dai commi 1 e 3 dell'art. 84 del TUEL; RICHIAMATO inoltre l'art. 6, comma 12, del D.L. n. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010, recante Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, il quale dispone: il divieto di effettuare spese per missioni per un ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2009, con contestuale cessazione di ogni effetto delle disposizioni contenute nei contratti collettivi inerenti il rimborso delle spese per missioni; l'inapplicabilità, a decorrere dal 10 maggio 2010 (data di entrata in vigore del decreto) dell'art. 15 della Legge 18 dicembre 1973, n con cui si stabiliva una indennità chilometrica per il personale statale che, svolgendo funzioni ispettive, avesse necessità di recarsi in località comprese nell'ambito della circoscrizione territoriale dell'ufficio di appartenenza e comunque non oltre i limiti di quella provinciale, utilizzando il proprio mezzo di trasporto - e dell'art. 8 della Legge 26 luglio 1978, n che disciplinava l'entità dell'indennità chilometrica (un quinto del prezzo di un litro di benzina super, nonché il rimborso dell'eventuale spesa sostenuta per pedaggio autostradale); cessano di avere effetto eventuali analoghe disposizioni contenute nei contratti collettivi;

4 pag. 4 CONSIDERATO che il sopra richiamato articolo 6, comma 12, finalizzato ad una riduzione dei costi degli apparati amministrativi, si applica anche al personale dipendente degli enti locali in virtù dell'espresso richiamo a tutte le amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'istat ai sensi del comma 3, articolo 1 della Legge n. 196/2009; in virtù del rinvio del citato art. 2 del D.M. 4 agosto 2011 alle previsioni contrattuali del personale dirigente, tale limitazione si applica anche ai rimborsi previsti per missioni istituzionali degli amministratori ex art. 84 TUEL; TENUTO CONTO dell'orientamento espresso dalla Corte dei Conti (Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazioni n. 8 e 9 del 2011), aderendo all'indirizzo interpretativo restrittivo dato con deliberazione n. 170/2010 dalla Sezione regionale di controllo della Toscana, in base al quale l'autorizzazione all'uso del mezzo proprio è finalizzata esclusivamente alla copertura assicurativa dovuta dall'amministrazione ma non legittima il dipendente/amministratore a conseguire il rimborso delle spese sostenute per l'utilizzo del mezzo proprio; TENUTO CONTO altresì che, con deliberazione n. 21 del 16 febbraio 2011, le Sezioni Riunite della Corte dei Conti hanno riconosciuto la possibilità che gli enti locali disciplinino con proprie disposizioni regolamentari forme di ristoro del dipendente dei costi dallo stesso sostenuti per l'utilizzo del mezzo proprio per i soli casi in cui tale utilizzo risulti economicamente più conveniente per l'amministrazione; da ciò si desume che è possibile autorizzare l'uso del mezzo di trasporto privato da parte dei dipendenti, spettando agli stessi un indennizzo del costo del mezzo proprio corrispondente alla somma che il dipendente avrebbe speso ove fosse ricorso ai trasporti pubblici, ove ciò determini un più efficace espletamento dell'attività, garantendo, ad esempio, un più rapido rientro in servizio o risparmi nel pernottamento oppure l'espletamento di un numero maggiore di interventi; RITENUTO di dover recepire il principio espresso dalla magistratura contabile; TENUTO CONTO altresì della recente sentenza n. 139/2012 delle Corte Costituzionale, con la quale la Consulta, respingendo censure mosse dalle Regioni ricorrenti, ha precisato che l'ultimo periodo del comma 12 del citato art. 6 (divieto di corrispondere indennità chilometriche per utilizzo del mezzo proprio) vincola le Regioni solo in quanto concorre a determinare il tetto massimo dei risparmi di spesa che esse devono conseguire.

5 pag. 5 Qualora esigenze di funzionamento rendessero gli effetti del divieto contrario al principio di buon andamento, le Regioni sarebbero libere di rimodulare in modo discrezionale, nel rispetto del limite complessivo, le percentuali di riduzione di questa come delle altre voci di spesa contemplate nell'art. 6 ; CONSIDERATO che analoghe considerazioni valgono evidentemente anche per le autonomie locali in virtù della loro potestà regolamentare costituzionalmente riconosciuta; DATO ATTO che la puntuale attuazione di tutte le disposizioni che si sono susseguite e miranti a ridurre le spese per le auto blu e i costi dei rimborsi, ha determinato sì un risparmio formale ma ha reso spesso difficoltosa la gestione della macchina organizzativa del Comune e tenuto conto che la spesa complessiva (sia per missioni che per rimborsi chilometrici) per sindaco, assessori e consiglieri si è attestata, dal 2009 al 2013 su una media annua di 6.257,14; CONSIDERATO che l'utilizzo dei collegamenti pubblici presenti sul territorio di Bagno a Ripoli e fra Bagno a Ripoli e Firenze può risultare inadeguato e talvolta inconciliabile con l'efficace espletamento della missione o trasferta; CONSIDERATO altresì che, per l'esiguità dei mezzi di trasporto a disposizione del Comune di Bagno a Ripoli e l'assoluta priorità del loro impiego per le ordinarie esigenze di servizio, può talvolta risultare maggiormente rispondente al principio di buon andamento dell'attività amministrativa l'utilizzo del mezzo proprio da parte dell'amministratore; RITENUTO pertanto opportuno non vietare l'uso del mezzo proprio da parte degli amministratori, pur disciplinando con apposito regolamento interno i presupposti e le modalità di rimborso delle spese di trasferta; VISTO il parere favorevole espresso dal Dirigente l Area 5 Servizi Istituzionali, Attività culturali ed economiche per l aspetto tecnico, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 49 del D.L.vo n. 267; VISTA altresì l attestazione di conformità alla vigente normativa rilasciata dal Segretario Generale, ai sensi e per gli effetti di cui all art c. 2 e 4 - lett. d) del D.L.vo n. 267;

6 pag. 6 Con 14 voti favorevoli ed 1 astenuto (Consigliere Bensi), su 15 presenti, espressi per alzata di mano, DELIBERA 1) di approvare il Regolamento per il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno, allegato al presente atto di cui forma parte integrale e sostanziale; 2) il regolamento sarà applicato per le richieste di rimborso delle spese di viaggio e soggiorno successive alla sua approvazione. Successivamente, con 14 voti favorevoli ed 1 astenuto (Consigliere Bensi), su 15 presenti, espressi per alzata di mano, DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4 comma, del D.Lgs. n. 267/ La seduta consiliare ha termine alle ore 23,38. Firmati nell'originale: IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori IL PRESIDENTE f.to Briccolani Certificato di Pubblicazione Io sottoscritto Segretario Generale, su conforme dichiarazione del Messo, certifico che copia della presente deliberazione viene affissa all'albo Pretorio di questo Comune in data odierna e vi resterà per 15 giorni consecutivi. Lì 14 aprile 2014 IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori La presente copia di deliberazione è conforme all'originale. Lì 14 aprile 2014 L Istruttore Amministrativo (S. Baldini) Certificato di esecutività Io sottoscritto Segretario Generale certifico che la suestesa deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4 comma, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n Lì 14 aprile 2014 IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori