9 Crescita demografica e sviluppo economico
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- Aurelio Poletti
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1 9 Crescita demografica e sviluppo economico Problemi principali: possibilità di migliorare i livelli di vita per tutti; possibilità di trovare lavoro per tutti; possibilità di offrire istruzione e cure mediche; relazione povertà crescita demografica; relazione povertà numero dei figli; riflessi sui PVS della crescente ricchezza dei PI. 1
2 Demografia (9.2) La crescita demografica nel passato: crescita molto bassa fino al 18 secolo; con periodi di flessione (causati da epidemie, guerre ); poi crescita rapida nei PI fino agli ultimi decenni del 20 ; ugualmente nei PVS con un certo ritardo, a partire dalla metà del 20 secolo. Struttura attuale della popolazione: per regioni geografiche; tendenze della natalità e mortalità, tassi di crescita demografica, naturale e per migrazioni, tassi di N. e M., tasso di fertilità totale, speranza di vita alla nascita, tassi di M: infantile; per età, tasso di dipendenza giovanile. 2
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7 Demografia (9.3) Inerzia nascosta della crescita demografica: crescita per parecchi anni anche dopo il calo del tasso di natalità Struttura finale della popolazione: piramidi o botti? 7
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10 Demografia (9.4) Transizione demografica, passaggio molto simile per tutti i paesi, in periodi diversi: all inizio, alti e simili tassi di N. e M.; poi, elevato tasso di N. e ridotto tasso di M.; infine, bassi e simili tassi di N. e M. 11
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12 Demografia (9.5) La teoria di Malthus Crescita demografica progressione geometrica, la ragione, rapporto, tra due termini successivi è costante, crescita dei beni alimentari progressione aritmetica, la ragione, differenza, tra due termini successivi è costante, dovuta al fattore fisso, terra; nel lungo periodo, per valori dei parametri molto ampi, la progressione geometrica supera quella aritmetica. Trappola malthusiana: sotto certe ipotesi si generano equilibri stabili (ed instabili), con elevata probabilità di fissarsi in un equilibrio stabile con basso reddito per abitante. 13
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14 (teoria malthusiana, segue) Demografia (9.6) Sono allora necessari freni, checks, preventivi e/o positivi (matrimonio ritardato / guerre, epidemie ecc.). Critiche alla teoria malthusiana: sottostima dell importanza del progresso tecnico; ipotizza una relazione (macroeconomica) positiva, ma non verificata tra PIL/N e crescita demografica; non considera gli aspetti microeconomici delle decisioni relative al numero di figli. 15
15 Demografia (9.7) Teorie microeconomica della fertilità o numerosità dei figli Si tratta di un approccio microeconomico: max dell utilità, sotto vincolo, del consumatore (= genitori/famiglia); le preferenze sono date (ma non immutabili), ragionevoli ; i beni sono i figli e tutti gli altri beni, entrambi beni normali; C figli = F(Y, P f, P ab, t) con derivate (+,, +, ) Y: reddito; P f : prezzo figli; P ab : prezzo altri beni ; (t: preferenze per figli/altri beni) Effetto reddito e effetto sostituzione: per il primo, reddito più alto maggior domanda (= più figli); per il secondo, prezzo più alto minor D. (= meno figli). 16
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17 (teoria microeconomica, segue) Demografia (9.8) Il costo netto di un figlio è uguale ai benefici meno i costi: benefici (lavoro prestato dal figlio, reddito per la vecchiaia), costi diretti (mantenimento, istruzione ecc.), costi indiretti (reddito della madre). Nei PVS: alti benefici e bassi costi diretti e indiretti, nei PI: bassi benefici ed alti costi, diretti e indiretti. Numerose e robuste evidenze empiriche. 18
18 USA e (fertilità/salario donne) 1,73 e (fertilità/salario uomini) + 1,31 Europa alto Y/N e (fert/w donne) 1,34 e (fert/w uomini) + 1,26 Europa basso Y/N e (fert/w donne) 0,76 e (fert/w uomini) + 1,03 Olanda ( , campione) Madre Istruzione 2 0,55 Istruzione 3 1,37 Padre Istruzione 2 + 0,24 Istruzione 3 0,26 19
19 Vietnam (1988, campione) Madre: Istruzione secondaria 0,115 Analfabeta + 0,310 Lavora (per settore) 0,077 / 0,247 Non lavora Padre: Istruzione secondaria 0,124 Analfabeta + 0,103 20
20 Demografia... (9.10) Conseguenze della crescita demografica: a) non è il vero problema: sono altri i veri problemi (sottosviluppo, risorse naturali, distribuzione della popolazione, ruolo delle donne); è anzi un falso problema, creato dai paesi ricchi ; è desiderabile (confronto con passato, disponibilità di terra, dimensione del mercato). b) è il vero problema: è la fonte di tutti i problemi, genera sottosviluppo (spirale popolazione-povertà, Solow: alto n basso y = Y/L); evidenza empirica (sette conseguenze negative: crescita, povertà, istruzione, salute, cibo, ambiente, migrazioni). 21
21 Demografia (9.11) (Problema della dimensione ottima della popolazione) Verso un accordo : la crescita demografica non è la causa principale dei bassi livelli di vita; il problema non è solo quantitativo, ma anche qualitativo; una rapida crescita accentua alcuni problemi. Politiche attuabili dai PVS: istruzione per le donne da 12 a 19 anni: è la politica più efficace nel medio-lungo periodo, anche se non ha (grandi) effetti nel breve. 22
22 Demografia (9.12) Politiche attuabili dai PVS: persuadere le persone; attuare programmi di pianificazione familiare; usare incentivi economici: politica del figlio unico in Cina, ma caso India 1977; (imporre un minor numero di figli); migliorare lo status delle donne. Politiche attuabili dai PI: usare minori risorse (cibo, energia..); modificare i propri stili di vita; Politiche attuabili dai PI nell assistere i PVS: finanziare ricerca sulla pianificazione familiare; finanziare i programmi in atti di pianificazione familiare 23
23 10 Ambiente o terra Crescente interesse per i temi ambientali negli ultimi decenni, con attenzione che si estende dalle risorse naturali, rinnovabili ed esauribili (problema del loro esaurimento), all ambiente, allo sfruttamento sostenibile Sviluppo sostenibile: cosa è esattamente? soddisfare i bisogni della presente generazione senza compromettere quelli delle future generazioni; non diminuire lo stock di tutti i beni capitali. E cruciale: cosa sono tutti i beni capitali? risorse naturali, macchinari, istruzione, tecnologia? 24
24 Ambiente (10.2) Contabilità verde o ambientale (ambiente = capitale) Reddito Nazionale Netto Sostenibile: NNI*= GNI D m D n o, meglio: NNI* = GNI D m D n R A dove: D m : ammortamento capitale fisico, D n : ammortamento capitale ambientale, R: costo ripristino capitale ambientale, A: costo riduzione inquinamento Analogamente per le imprese, bilancio verde o sostenibile. 25
25 Ambiente (10.3) Aspetti fondamentali: Popolazione, risorse, ambiente Povertà e ambiente Crescita vs. ambiente Sviluppo rurale e ambiente Sviluppo urbano e ambiente L ecosfera Per la teoria tradizionale, neoclassica: Surplus produttore = profitto economica = rendita economica Benefici e costi: privati vs. sociali [vedi oltre esternalità ]; 26
26 Ambiente (10.4) Uso delle risorse nel tempo: se una unità di terra non è venduta oggi, il suo prezzo domani deve aumentare di (1 + i) ovvero: p 1 = (1+i) p 0 La spiegazione economica è semplice: la risorsa (ad es., un giacimento petrolifero) è un modo di detenere ricchezza; se il rendimento medio è = i, anche la risorsa naturale deve fruttare quel saggio; se rendesse di meno, sarebbe conveniente estrarre tutta la risorsa, venderla e comprare titoli; se rendesse di più, sarebbe conveniente conservare tutta la risorsa, non estrarla. 27
27 Ambiente (10.5) Nella realtà occorre tener conto dei costi di estrazione (o prezzo netto), della massima quantità estraibile, dati gli impianti esistenti, dei possibili sostituti della risorsa, esistenti a t = 0 oppure in tempi futuri, errori di previsione, ecc. Spesso l aggiustamento avviene via variazioni del valore dello stock (giacimento). 28
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30 Ambiente (10.6) (segue): Diritti di proprietà: universali, esclusivi, trasferibili, usufruibili. Risorse senza proprietario o common property : sono risorse di nessuno, non di tutti (cartello, cooperativa), sfruttamento eccessivo se non vi sono proprietari. 31
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32 Ambiente (10.7) Esternalità, benefici, costi: privati e sociali soluzione (Coase): attribuire diritti di proprietà su tutti i beni; non sempre realizzabile Beni pubblici, problema del free-riding. 33
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34 Ambiente (10.8) Politiche attuabili dai PVS: ristabilire prezzi efficienti, costo opportunità; coinvolgere le persone e le comunità; definire i diritti di proprietà (terra, riforma agraria); offrire alternative ai poveri (nelle campagne); migliorare lo status delle donne; ridurre l inquinamento industriale. 35
35 Ambiente (10.9) Politiche attuabili dai PI, verso i PVS: liberalizzazione del commercio internazionale; riduzione del debito estero dei PVS, scambio debito-ambiente ; assistenza allo sviluppo; Politiche attuabili dai PI, in generale: controllo dell inquinamento; ricerca e sviluppo; vincoli alle importazioni di beni non ecologici : certificato per oggetti in legno, avorio ecc. 36
36 Ambiente (10.10) Principio di precauzione Un governo ha il diritto di stabilire il livello di protezione appropriato per le persone, ambiente ecc. Se una preliminare valutazione scientifica obiettiva indica che vi sono ragionevoli motivi di temere effetti negativi si ricorre al Principio di Precauzione. Le misure adottate dovrebbero essere: proporzionali al livello scelto di protezione, non discriminatorie, coerenti con precedenti misure, basate su un esame degli oneri e benefici dell agire o del non-agire, soggette a revisione alla luce di nuovi dati scientifici, in grado di attribuire l onere della prova scientifica. 37
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