PROGETTO PEDAGOGICO DI SEZIONE Anno Scolastico 2014/2015 L educazione è l arma della Pace

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1 PROGETTO PEDAGOGICO DI SEZIONE Anno Scolastico 2014/2015 L educazione è l arma della Pace Il metodo pedagogico di Maria Montessori, al quale ci ispiriamo, prevede l accompagnamento, da parte di uno o più educatori di riferimento, di ogni singolo bambino attraverso un percorso di crescita personale. Il progetto pedagogico di sezione viene da noi interpretato come un grande contenitore di spunti adattabili alle abilità e alle esperienze pregresse e presenti di ogni singolo bambino. A tal proposito all interno del progetto di sezione, ogni bambino è seguito individualmente e per ogni uno gli obiettivi che ci auspichiamo di raggiungere sono diversi e a misura di quello specifico individuo. Ciò ci permette di mettere il bambino in una condizione psichica adeguata a seguire il suo naturale sviluppo, alimentando al contempo il sentimento di condivisione e di appartenenza ad un gruppo che fa delle esperienze comuni. Il progetto pedagogico inteso come tracciato di esperienze comuni a tutti i bambini della sezione è presente nel nostro metodo, come momento aggregante che pone un enfasi particolare sullo sviluppo della socialità del bambino, per questo motivo l attività di gruppo è parte della nostra routine giornaliera. L educatrice di sezione quotidianamente annota l esperienza di gruppo che propone ai bambini in un quaderno consultabile ogni giorno dai genitori. Ad ogni bambino una risposta Sono comuni a tutte le sezioni, le esperienze di giochi e attività svolte singolarmente da ogni bambino con il materiale ispirato al metodo pedagogico di Maria Montessori, tutto il nostro materiale è catalogato all interno di una classificazione denominata nomenclatura del materiale. Tale nomenclatura illustra tutte le esperienze che il bambino può compiere nella sua vita al nido ed è suddiviso in grandi aree tematiche: Gioco euristico Cestino dei tesori Travasi Pasticci Infilare

2 Incastrare costruire Appaiare Il ritaglio Il collage Disegno / espressione artistica Gioco simbolico Attività di vita pratica Attività di grande motricità con vario materiale presente nella zona salone e nel giardino. Ogni sezione presenta vari spazi dedicati a diverse tipologie di attività, una zona è dedicata alle coccole, alla lettura dei libri e ai giochi di relazione. Tale angolo denominato angolo morbido è presente in tutte le sezioni ed è il luogo dove il bambino cerca un contesto più intimo con l educatrice di riferimento, perciò irrinunciabile a qualunque età. La libera scelta e l esposizione delle attività Vi è una vasta zona di ripiani accessibili ai bambini in qualunque momento della giornata, ed è qui che l educatrice espone tutta una serie di attività rispondenti alle domande di crescita dei bambini. La stanza è suddivisa in varie arie tematiche dove il bambino, in diverse scaffalature, può trovare gruppi di attività diverse, ad esempio: zona travasi, zona incastri, zona appaiamenti Le attività, presentate in ceste, o vassoi (a seconda dell età dei bambini presenti in sezione) saranno proposte alla comparsa dell interesse del bambino/i e sostituite nel momento in cui l educatrice rileva la perdita dell interesse da parte di tutti i bambini del gruppo. Ogni bambino sceglie l attività che ha piacere / necessità di svolgere, rispondendo a quello che Maria Montessori chiamava il maestro interiore. Le attività hanno due diverse modalità di esposizione ai bambini: attività ad esplorazione libera: il bambino sperimenta liberamente il materiale messo a disposizione, ad esempio la cassa di farina ( rientrante nella nomenclatura dei travasi) attività con presentazione da parte dell educatore: l educatore svolge l attività come se la facesse per se stesso, cioè dimostra al bambino tutti i passaggi necessari per arrivare all obiettivo finale di quella specifica attività. Un esempio di attività con dimostrazione potrebbe essere l attività di preparazione della tavola ( rientrante nella nomenclatura delle attività di vita pratica), in tale tipologia di esperienza il bambino necessita di essere guidato dall adulto all interno di una procedura che il bambino interiorizza attraverso la possibilità di ripetere molte volte l esperienza. L educatore nel presentare un attività al bambino deve avere tutti i passaggi chiari in mente in modo da riproporli sempre nella medesima sequenza e deve avere cura di agire in modo molto lento per far si che il bambino assorba ogni passaggio e lo possa comprendere e riprodurre. Sarà cura dell educatrice di sezione, operare la scelta del materiale in base all osservazione dei bambini ovvero alle abilità dimostrate dagli stessi, all interesse del momento e dal percorso di esperienze che ogni bambino ha avuto la possibilità di compiere.

3 Quindi il bambino è la giuda dell educatore, il quale educatore, predispone un ambiente rispondente ai messaggi che il bambino gli trasmette. Non sarà perciò l età anagrafica che contraddistingue il gruppo e le esperienze offerte ad esso, la fonte primaria di scelta delle attività da presentare ai bambini, ma l analisi attenta dei bisogni dei singoli per dare attraverso il gioco ad ogni bambino una specifica risposta. Concretamente è data al bambino la possibilità di crescere muovendo dei passi al suo personale ritmo, avendo come compagno di strada un educatore che lo affianca guidandolo ma che allo stesso tempo si fa guidare dal bambino. Poche regole date con amore Il ritmo regolare scandito dalla routine rasserena il bambino e lo pone in mondo di gesti consueti che lo accolgono e lo fanno sentire a suo agio. Per questo motivo parliamo di poche regole date con amore, cioè la ripetizioni di rituali che permettono al bambino di prevedere la scansione del tempo al nido, di ritrovarsi in un ambiente che rassicura perché se ne riconoscono i confini di cura, gioco e riposo. La cura dell ambiente avviene in un primo momento da parte dell educatrice in modo esclusivo, ma poi a poco a poco, diamo al bambino la consapevolezza che l ambiente è luogo di esperienze, lavoro e gioia di tutti e quindi responsabilità di mantenere tale spazio in equilibrio da parte di adulti e bambini. Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa. Per lungo tempo accompagniamo i bambini nel riordino delle attività e gradualmente trasmettiamo che l aver trovato quell attività in un luogo è conseguenza che chi la ha usata prima l ha riposta al suo posto, perché un altro bambino la potesse trovare e usare. Non è solo un messaggio di mordine verso l ambiente, è soprattutto un messaggio di rispetto verso gli altri bambini e verso se stessi. La continuità tra nido e materna L attenzione al percorso specifico e personale di ogni bambino, che è fulcro del nostro metodo educativo, ci dà modo di assicurare una continuità senza interruzioni tra l esperienza del nido e quella della scuola dell infanzia. Il Centro Infanzia, già per sua natura, prevede la massima condivisione ed integrazione tra le esperienze dei piccoli del nido e quelle dei bambini della scuola dell infanzia; ciò facilità il passaggio naturale dei bambini più piccoli verso la stessa scuola dell infanzia e, allo stesso tempo, aiuta il personale educativo a conoscere il bambino prima dell ingresso vero e proprio nella sezione materna, ponendo enfasi sul bagaglio esperienziale del singolo e sulla possibilità di trasmettere con estrema facilità le informazioni tra le educatrici del nido e quelle della scuola dell infanzia. Per i bambini che continueranno il loro percorso esternamente alla nostra struttura, trasmetteremo il materiale relativo alle osservazioni dei bambini interessati e, in caso di disponibilità da parte della scuola che accoglierà gli stessi, sarà organizzato un colloquio tra le educatrici di riferimento per fare in modo che il passaggio tra il nido e la scuola materna risulti il più graduale e meno traumatico possibile per il bambino.

4 PROGETTO PEDAGOGICO DI SEZIONE GRUPPO PICCOLI 8 16 MESI 1. PROGETTO AMBIENTAMENTO Il primo passo all interno del nido è l accoglienza da parte dell educatrice di riferimento, della famiglia del bambino. L accoglienza dei genitori avviene concretamente durante un colloquio individuale di conoscenza reciproca dell educatrice e dei genitori. Questo primo incontro avviene con la finalità principale di creare un contatto e un clima di fiducia tra la famiglia che affida il bambino alla struttura e l educatrice che si prenderà cura del bambino. L educatrice spiega ai genitori le modalità dell ambientamento. Per le tappe dell ambientamento vedere documento l ambientamento. Primo colloquio con i genitori Prima settimana di permanenza mamma bambino al nido Prima settimana di distacco graduale Prima settimana di permanenza mattutina del bambino senza la mamma Prima settimana di permanenza mattutina e pomeridiana del b. 2. PROGETTO ROUTINES Dopo la conclusione dell ambientamento il primo obiettivo da raggiungere è la metabolizzazione da parte del bambino della routine del gruppo, perché solo dopo aver capito il ritmo della giornata il bambino si sente coinvolto e a proprio agio. Per far questo l educatrice presenta verbalmente ogni azione che andrà a compiere sul singolo bambino o sul gruppo. Per creare la routine l educatrice ritualizza i momenti fondamentali della giornata introducendoli con piccole canzoni, brevi teatrini con pupazzi o ritualità verbali. La ripetizione nel tempo porta il bambino ad impadronirsi dello spazio temporale all interno del nido. 3. PROGETTO INSIEME SI CRESCE Sviluppo delle Autonomie Tale progetto ha lo scopo di accompagnare il bambino nelle piccole conquiste di questa età quali: afferrare piccoli oggetti portare piccoli oggetti da una mano all atra esplorare gli oggetti e le diverse caratteristiche sperimentare i rumori sperimentare il dentro e il fuori sperimentare il c è e il non c è gattonare alzarsi in piedi muovere i primi passi

5 salire e scendere scalini gattonando salire e scendere scalini in posizione eretta mangiare con le mani mangiare con il cucchiaio bere autonomamente con il biberon 4. PROGETTO PICCOLI SPERIMENTATORI Tale progetto è diretto a mettere i bimbi a contatto con diversi materiali per far sperimentare loro attraverso il tatto, la vista e il gusto esperienze diverse. Grandi casse di farina, riso, granaglie vari Foglie secche nel piano del seggiolone : Pasticcio di pane Yogurt Crema Schiuma di sapone nella bacinella schiuma gioco con l acqua colori a dita cestino dei tesori gioco euristico infilare incastrare

6 1.PROGETTO AMBIENTAMENTO Vedere il progetto sezione piccoli 2. PROGETTO ROUTINE Vedere il progetto sezione piccoli 3. PROGETTO INSIEME SI CRESCE Sviluppo delle Autonomie PROGETTO PEDAGOGICO DI SEZIONE GRUPPO MEDI MESI Tale progetto ha lo scopo di accompagnare il bambino nelle piccole conquiste di questa età quali: PRANZO lavarsi le mani con aiuto dell educatrice Mettersi il bavaglino Mangiare autonomamente con le mani Mangiare autonomamente con il cucchiaino Mangiare autonomamente con la forchettina Bere dal bicchiere Lavarsi la faccia PREPARARSI PER USCIRE /ENTRARE PREPARARSI PER IL RIPOSO Togliersi le ciabatte Togliersi i calzini Togliersi i pantaloni Togliersi / Mettersi gli stivali Mettersi i pantaloni / pantaloni del pigiama Mettersi i calzini Togliersi il cappello e la sciarpa Mettersi il cappello Togliere la giacca 4. PROGETTO NUOVE ABILITA Strappare con le mani Riconoscere al tatto Travasi in grandi e medie casse Acquarelli Pennelli Cere Pastelli

7 Pasta di pane Acqua Incastri Infilare Pasticci di pane Pasticci di schiuma 5. PROGETTO STAGIONI Piccoli riti stagionali : presentare le stagioni osservando il giardino, i vestiti che indossiamo, le cose che mangiamo..

8 PROGETTO PEDAGOGICO DI SEZIONE GRUPPO MEDI MESI 1.PROGETTO AMBIENTAMENTO Vedere il progetto sezione piccoli 2. PROGETTO ROUTINE Vedere il progetto sezione piccoli 3. PROGETTO INSIEME SI CRESCE Sviluppo delle Autonomie Tale progetto ha lo scopo di accompagnare il bambino nelle piccole conquiste di questa età quali: PRANZO lavarsi le mani autonomamente preparare la tavola Mangiare autonomamente con il cucchiaino Mangiare autonomamente con la forchettina Bere dal bicchiere Servirsi dalla ciotola il cibo Servirsi dalla caraffa l acqua nel bicchiere spreparare la tavola Lavarsi la faccia PREPARARSI PER USCIRE /ENTRARE PREPARARSI PER IL RIPOSO Togliersi le ciabatte Togliersi i calzini Togliersi i pantaloni Togliersi / Mettersi gli stivali/ le scarpe Mettersi i pantaloni / pantaloni del pigiama Mettersi i calzini Togliersi il cappello e la sciarpa Tale progetto ha lo scopo di accompagnare il bambino nelle piccole conquiste di questa età quali: PRANZO lavarsi le mani con aiuto dell educatrice Mettersi il bavaglino Mangiare autonomamente con le mani Mangiare autonomamente con il cucchiaino Mangiare autonomamente con la forchettina Bere dal bicchiere Lavarsi la faccia

9 PREPARARSI PER USCIRE /ENTRARE PREPARARSI PER IL RIPOSO Togliersi le ciabatte Togliersi i calzini Togliersi i pantaloni Togliersi / Mettersi gli stivali Mettersi i pantaloni / pantaloni del pigiama Mettersi i calzini Togliersi il cappello e la sciarpa Mettersi il cappello 4. PROGETTO NUOVE ABILITA Primo approccio alla forbice (striscioline) Primi collage con il pennello Travasi in grandi e medie casse Travasi in piccoli contenitori Travasi nei vassoi Travasi con liquidi Acquarelli Pennelli Cere Pastelli Pasta di pane Acqua Incastri Infilare Pasticci di schiuma Costruzioni di difficoltà crescente 5. PROGETTO STAGIONI Piccoli riti stagionali : presentare le stagioni osservando il giardino, i vestiti che indossiamo, le cose che mangiamo.. 6. PROGETTO ZAINETTO Riti di passaggio alla scuola dell infanzia : E prevista, generalmente nel mese di Maggio di ogni anno, una graduale preparazione al passaggio alla sezione scuola dell infanzia (3-6 anni) consistente in brevi momenti di condivisione con i bambini già frequentanti la sezione stessa. L attività di passaggio e condivisione prevede generalmente le seguenti attività: - merenda alla scuola dell infanzia - piccola attività di gruppo - uscita in giardino (preparazione) - letture riguardanti il passaggio alla sezione scuola dell infanzia interna alla struttura oppure alla nuova scuola (per i bambini che frequenteranno la scuola dell infanzia in un'altra struttura).

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