01/07/2017 CPR (EU) 305/2011 alla vigilia dell'entrata in vigore della Normativa Europea Cosa cambia nel mercato TLC

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1 01/07/2017 CPR (EU) 305/2011 alla vigilia dell'entrata in vigore della Normativa Europea Cosa cambia nel mercato TLC Francesco Montalti - I.M.T. Innovation, Presidente CEI SC86A Paola Regio TIM, Vice Presidente CEI CT86

2 Direttiva Europea sui prodotti da costruzione e ambiti installativi: i riferimenti normativi 2011 Il «REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011» fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione; abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio (2005) 2013 Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è applicabile dallo Stato Italiano dal 1 Luglio 2013 per tutte le famiglie di prodotti L applicabilità ai cavi è stata resa operativa nel 2015 dalla «Comunicazione della Commissione nell ambito dell applicazione del regolamento (UE) n. 305/2011», riportata sulla Gazzetta Ufficiale EU (C 378/6) del , che pubblica i titoli e riferimenti di norme armonizzate: tra le norme che entrano in vigore dal 1/7/2016 è citata la Norma EN (Cavi per energia, controllo e comunicazioni - Cavi per applicazioni generali nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di resistenza all'incendio) con data di scadenza del periodo di coesistenza 1 Luglio 2017 DM 3 Agosto 2015 (Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139) determinano per i cavi le classi minime di prestazione da applicare per una limitata gamma di ambiti installativi

3 Direttiva Europea CPR e classi di comportamento al fuoco per i cavi previsti a livello europeo La direttiva europea impone per i cavi installati in modo permanente negli edifici che: - siano classificati secondo delle CLASSI pre-stabilite e in base a specifici test e requisiti (norme EN , EN A1) - siano verificati nelle prestazioni minime e come costanza nelle prestazioni (AVCP) da un ente indipendente e certificato di prova Gli Stati Membri della Unione Europea hanno facoltà di stabilire la classe minima di appartenenza richiesta a seconda della categoria di rischio del luogo d installazione tra le seguenti 7 classi:

4 Obblighi e requisiti per l Italia legati al CPR - Le EUROCLASSI di riferimento per l Italia sono state definite dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) nella norma CEI-UNEL «Classi di reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento EU Prodotti da Costruzione (305/2011)» e soddisfano i requisiti di comportamento al fuoco dei cavi relativamente agli ambient i installativi indicati nella Norma CEI A livello tecnico è anche in corso di approvazione la Guida CEI «Guida alle Norme per la scelta e la posa dei cavi per impianti di comunicazione» relativamente alle classi dei vari tipi di cavi per comunicazione (scad. inchiesta pubblica Giugno) 1 Luglio 2017 TUTTI I NUOVI CAVI INSTALLATI PERMANENTEMENTE NELLE COSTRUZIONI (cavi ottici, rame, energia,..) TUTTE LE OPERE DI INGEGNERIA CIVILE, edifici sia privati che non (edifici di centrale, residenziali, ospedali, scuole ) Per quanto concerne FORNITURA DI CAVI A MAGAZZINO DOPO LUGLIO 2017, il governo non si espresso ufficialmente: sembra che la vendita e la fornitura di cavo non soggetto a CPR dopo il 1 Luglio potrà avvenire solo su PROGETTI APPROVATI E INIZIATI PRIMA DELL ENTRATA IN VIGORE DELLA CPR.

5 Le Euroclassi della CPR Classe di reazione al fuoco, grado di partecipazione di un materiale (o di un prodotto) al fuoco al quale è stato o sottoposto; viene attribuita a seguito di prove normalizzate tramite cui valutare specifici parametri o caratteristiche, che concorrono a determinare il gradi di partecipazione all incendio

6 Classi di comportamento al fuoco CEI-UNEL Le classi CEI per il comportamento al fuoco sui cavi per l Italia sono 4 (B 2ca - s1a,d1,a1/ C ca -s1b,d1,a1/ C ca -s3,d1,a3/ E ca ). Sono state definite a partire dai cavi energia

7 Legenda sui requisiti definiti nella norma CEI-UNEL Criteri di classificazione standard o rilascio calore o lunghezza propagazione fiamma o Velocità di propagazione incendio o Criteri di classificazione aggiuntivi o «s»=fumo - Produzione dei fumi (classi aggiuntive s1a s1b s2 s3) o «d»=gocciolamento - Gocce/particelle ardenti (classi aggiuntive d0 d1 d2) o «a»=acidità - Conducibilità e PH fumi (classi aggiuntive a1 a2 a3)

8 I luoghi della CPR Il CEI SC 64C Protezione contro gli incendi ha sviluppato ed approvato la Variante Norma CEI 64-8 per Regolamento CPR (marzo 2017) che lega le prescrizioni installative degli impianti elettrici ai nuovi cavi di energia predisposti dal CEI CT 20. L applicazione della presente Norma agli impianti per telecomunicazioni è limitata alla prevenzione dei rischi, dovuti alle influenze mutue tra questi impianti e gli altri impianti elettrici, riguardanti la sicurezza nei confronti dei contatti diretti ed indiretti, dell incendio e degli effetti termici ed un funzionamento soddisfacente (compatibilità), prendendo in considerazione, per esempio: - la separazione delle condutture di telecomunicazione dalle altre condutture; - il modo di collegamento a terra, se comune o separato; - la scelta e la realizzazione del cablaggio e degli apparecchi fissi di telecomunicazione» Il riferimento al funzionamento soddisfacente (compatibilità) riguarda le precauzioni da prendere contro le interferenze mutue tra l impianto per telecomunicazioni e gli altri impianti elettrici. Alcuni aspetti legati agli ambiti installativi non sono ancora del tutto chiari.

9 I luoghi della CPR (1) Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, metropolitane in tutto o in parte sotterranee. Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 1000 m. Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio. (2) Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato. Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; strutture turisticoricettive nell aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone. Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti. Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici. Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti; biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre. Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m. (3) Altre attività: edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio inferiore a 24 m, sala d attesa, bar, ristorante, studio medico. (4) Altre attività: installazioni non previste negli edifici di cui sopra e dove non esiste rischio di incendio e pericolo per persone e/o cose.

10 Impatti nel mondo TLC (1/2) L innalzamento del livello di sicurezza e qualità nel mercato europeo dei cavi, sancito dal Regolamento CPR, garantirà che tutti i cavi utilizzati in lavori di costruzione assicurino un livello minimo di prestazioni in relazione alla propria reazione al fuoco e al rilascio di sostanze pericolose IL REGOLAMENTO CPR HA IMPORTANTI RICADUTE SIA PER LE AZIENDE PRODUTTRICI SIA PER GLI UTILIZZATORI DI CAVI Esecuzione test sui cavi Identificare tipologie cavi/classe Certificare la classe reazione al fuoco dei prodotti in base al contesto installativo Trovare nuove soluzioni tecnologiche/materiali adeguati per alcuni prodotti Definire nuove specifiche e processi di omologazione e verifica periodica dei prodotti Verificare cavi a magazzino e progetti avviati con cavi non certificati Prevedere precauzioni installative (protezinioni ignifughe, canaline chiuse,..) nei casi in cui il cavo abbia classe non idonea

11 Impatti nel mondo TLC (2/2) Gli ambiti installativi ordinari o a maggior rischio di incendio con relative Classi non sono stati definiti basandosi sui cavi di comunicazione. Dalla Guida CEI emerge la difficoltà per i cavi di comunicazione a rientrare nelle classi previste dal CEI (non è stata prevista la Classe europea D per l installazione in fasci, nella quale rientrerebbero la maggior parte dei cavi ottici e rame) Sono necessari approfondimenti sul livello di rischio degli ambienti di installazione con particolare attenzione a chiarire se l ambiti specifici quali quelli delle centrali telefoniche e stazioni radio base: - le varie tipologie di ambiente di questi edifici non sono normalizzate - le tipologie di posa dei cavi sono le più svariate - gli ambienti effettivamente attraversati dai cavi sono assai variabili rispetto alle definizioni convenzionali (ambienti ordinari e a maggior rischio in caso di incendio, vie d esodo) - nel rispetto di principi di cautela normalmente in uso nella progettazione/realizzazione antincendio, si dovrebbe prevedere che la tratta del cavo ottico installata entro gli edifici dovrebbe avere caratteristiche prestazionali (ai fini antincendio) superiori a quelle comunemente utilizzate A livello normativo nazionale è necessaria una cooperazione tra i comitati competenti (CT86, 20, 46, 65, 306) in particolare per capire come affrontare questi punti critici.

12 Appendice

13 Definizioni direttiva EU «prodotto da costruzione», qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse; «opere di costruzione», gli edifici e le opere di ingegneria civile; «classe», gamma di livelli di prestazione di un prodotto da costruzione delimitata da un valore minimo e da un valore massimo; «specifiche tecniche armonizzate», le norme armonizzate e i documenti per la valutazione europea; «documentazione tecnica specifica», la documentazione che dimostra che i metodi nell'ambito del sistema applicabile di valutazione e verifica della costanza della prestazione sono stati sostituiti da altri metodi, a condizione che i risultati ottenuti mediante tali altri metodi siano equivalenti ai risultati ottenuti mediante i metodi di prova della corrispondente norma armonizzata;

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