RELAZIONE TECNICA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO ASILI NIDO

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2 RELAZIONE TECNICA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO ASILI NIDO 1. Cuccioli e Coccole via M. Battisitini, Il Paese dei Balocchi via P. Bembo, I Cuccioli dell Arca di Noè via Garlenda, snc 4. Verde, Giallo e Blu via Pereira, 97 bis 5. I Tesori di Gulliver via C. Ravera, 38/40 6. Il Nido di Peter Pan via Castagnola, 15/17 1

3 1.0 Premessa Il sottoscritto ing. Calogero Vaccaro, capogruppo mandatario del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti Studio Vaccaro-Ingegneria e Consulenza + IDEA s.r.l., è stato incaricato di redigere il progetto per l adeguamento antincendio degli asili nido di pertinenza del Municipio XIV del Comune di Roma Capitale. Si espone di seguito la relazione tecnico-illustrativa degli interventi previsti nel progetto succitato. Con riferimento ai pareri dei progetti approvati VVF per ogni singolo asilo nido gli interventi previsti per l adeguamento antincendio al D.M. 16/07/2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido." sono: - Realizzazione impianto di rivelazione e allarme incendi in conformità alle norme UNI 9795 ed EN54. - Installazione porte REI. 2.0 IMPIANTO DI RIVELAZIONE E ALLARME INCENDI 2.1 Riferimenti normativi Agli impianti rivelazione incendio si applicano le seguenti norme tecniche. - Norma UNI EN 54: 'Sistemi di Rivelazione e di segnalazione manuale d'incendio'. - Circolare del Ministero dell'interno n 24 MI.SA. del 26/1/1993. Impianti di protezione attiva antincendio. - D.M. 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. - Norma UNI : Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d incendio - Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore, rivelatori ottici lineari di fumo e punti di segnalazione manuali 2.2 Generalità Per il dimensionamento dell'impianto di rivelazione incendio oggetto della presente relazione si è fatto riferimento alle indicazioni tecniche di cui alle norme UNI- 9795, in aggiunta ai termini e alle definizioni di cui al D.M. 30/11/1983 sono state quindi adottate le seguenti definizioni: - altezza di un locale: distanza tra il pavimento ed il punto più alto dell'intradosso del soffitto o della copertura, quando questa costituisce il soffitto. - area specifica sorvegliata: superficie a pavimento sorvegliata da un rivelatore automatico d'incendio. 2

4 - compartimento: parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi. - punto: componente connesso al circuito di rivelazione, in grado di trasmettere o ricevere informazioni relative alla rivelazione d'incendio. - sorveglianza di ambiente: sorveglianza estesa ad un intero locale od ambiente. - sorveglianza di oggetto: sorveglianza limitata ad un macchinario, impianto, od oggetto. - zona: suddivisione geografica dei locali o degli ambienti sorvegliati, in cui sono installati uno o più punti e per la quale è prevista una propria segnalazione di zona comune ai diversi punti. Il sistema fisso automatico di rivelazione d'incendio sarà installato allo scopo di rivelare e segnalare un incendio nel minor tempo possibile. Il segnale d'incendio sarà trasmesso e visualizzato su una centrale di controllo e segnalazione. Un segnale di allarme acustico e visivo sarà avvertito in tutti gli ambienti compreso quello interessato dall'incendio. Lo scopo dell'installazione del sistema é quello di: - favorire un tempestivo sfollamento delle persone, e lo sgombero, dove possibile, dei beni; - attivare, con tempestività, i piani di intervento di emergenza di sgombero; - attivare i sistemi di protezione attiva, contro l'incendio ed eventuali altre misure di sicurezza. 2.3 Componenti del sistema Tutti i componenti del sistema fisso automatico, così come previsto dalla UNI-CNVVF 9795 saranno conformi alla UNI EN Il sistema comprenderà i seguenti componenti obbligatori: - i rivelatori automatici di fumo; - i punti di segnalazione manuale; - la centrale di controllo e segnalazione; - le apparecchiature di alimentazione; - i dispositivi di allarme incendio. 2.4 Criteri di progettazione e installazione L'impianto è stato progettato per rispondere ai seguenti criteri: Le aree sorvegliate devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione. I rivelatori saranno installati in modo che possano scoprire ogni tipo d'incendio prevedibile nell'area sorvegliata fin dal suo stadio iniziale, ed in modo da evitare falsi allarmi. La determinazione del numero di rivelatori necessari e della loro posizione è stata effettuata in funzione di: 3

5 - tipo di rivelatori; - superficie ed altezza del locale: - forma del soffitto o della copertura quando questa costituisce il soffitto; - condizioni di aerazione e di ventilazione del locale. 2.5 Tipo di rivelatori In funzione delle condizioni di incendio presumibilmente previste e, del tipo di materiali combustibili presenti all'interno dei locali da proteggere. In particolare saranno utilizzati rivelatori di fumo del tipo analogico identificato gestito da microprocessore con opportuno algoritmo per la gestione combinata dei diversi eventi fisici di allarme costruito in conformità alle Norme EN54 e installati a soffitto nei diversi locali Superficie ed altezza dei locali Per il calcolo del numero dei rivelatori si è suddiviso in zone le aree da proteggere in conformità con delle UNI-CNVVF In merito alle dimensioni massime delle zone la norma UNI-CNVVF 9795 impone i seguenti limiti massimi. Essendo Smax la massima superficie della zona così come definito dai punti e dalla UNI- CNVVF 9795, si avranno le seguenti limitazioni nelle superfici delle varie zone: - se i locali sono provvisti di allarme ottico, supmax = 1000 mq. - se i locali non sono provvisti di allarme ottico (SupMax = 600 mq). Nel nostro caso verrà considerata un unica zona di sup. maggiore di 600 mq ma inferiore a 1000 mq pertanto i locali verranno provvisti di segnalatori ottico di allarme chiaramente visibili, che consentono l immediata individuazione del locale dal quale proviene l allarme Piano terra: Zona 01 intero piano terra Determinazione del numero di rivelatori Nel caso di locali protetti da impianto con RIVELATORI DI FUMO, occorre determinare l'area a pavimento massima sorvegliata da ogni singolo rivelatore (funzione del tipo di rivelatore, dell'altezza del locale sorvegliato, della inclinazione della copertura e della superficie massima dei singoli locali). 4

6 2.6.3 Area di copertura del rivelatore di fumo L aria di copertura assunta per il rivelatore di fumo sarà quella prevista dalla Norma UNI 9795 Ottobre 2013, di seguito riportati. La protezione riguarderà tutti gli spazi i locali presenti nell edificio dell asilo nido e verrà estesa anche eventualmente se presenti alle seguenti parti: Ambienti nascosti ( ad esempio controsoffitti) con ripetizione dell allarme mediante gemma luminosa Ai vani scala qualora costituiscano compartimenti separati; Ai vani ascensori se non facenti parte di un compartimento direttamente sorvegliato; Ai cortili interni coperti; Condotte per il convogliamento dell aria in base alle caratteristiche delle stesse. Saranno esclusi i bagni a meno che non contengano sostanze infiammabili Modalità di installazione I rivelatori saranno installati in modo che la distanza tra gli stessi e le pareti del locale sorvegliato non sarà minore di 0.5 m, con eccezione dei rivelatori installati in corridoi, cunicoli, condotti tecnici o simili di larghezza minore di 1 m. La distanza tra i rivelatori e la superficie laterale di correnti o travi, posti al disotto del soffitto, oppure di elementi sospesi (per esempio: condotti di ventilazione, cortine, ecc.), sara' osservata una distanza minima di 0.5 m, se lo spazio compreso tra il soffitto e tali strutture o elementi è minore di 15 cm. L'altezza dei rivelatori rispetto al pavimento non sarà maggiore di 12 m. Nessuna parte di macchinario e/o impianto, e l'eventuale materiale in deposito si troverà a meno di 0.5 m a fianco e al disotto di ogni singolo rivelatore. Nei locali con soffitto (o copertura) a correnti o a travi in vista i rivelatori saranno installati all'interno dei riquadri delimitati da detti elementi, oppure sulla faccia inferiore di questi ultimi, in funzione dell'altezza del locale e dell'altezza dell'elemento sporgente, conformemente a quanto indicato nel grafico di cui alla fig. 2 delle UNI-CNVVF

7 2.7 Punti di segnalazione manuale Il sistema fisso automatico di rivelazione d'incendio sarà completato con un sistema di segnalazione manuale costituito da punti di segnalazione manuale disposti nel modo di seguito indicato. Il sistema sarà suddiviso in zone, pertanto in ciascuna delle zone prima definite, il sistema manuale avrà le seguenti caratteristiche: - ogni punto di segnalazione manuale potrà essere raggiunto da ogni punto della zona sorvegliata con un percorso non maggiore di 30 m ( visto che l attività è classificata a medio rischio incendio); - alcuni dei punti manuali di segnalazione previsti saranno installati lungo le vie di uscita; - in ciascuna zona devono essere installati almeno due pulsanti; - i punti manuali di segnalazione saranno installati in posizione chiaramente visibile e facilmente accessibile, ad un'altezza compresa tra 1 e 1,6 m. - i punti manuali di segnalazione saranno protetti contro l'azionamento accidentale, i danni meccanici e la corrosione. - in caso di azionamento, sarà facilmente individuabile, mediante allarme ottico e acustico sul posto il punto manuale di segnalazione azionato; - in corrispondenza di ciascun punto manuale di segnalazione saranno riportate in modo chiaro e facilmente intellegibile le istruzioni per l'uso; - essendo prevista la installazione sottovetro, sarà reso disponibile, un martelletto per la rottura del vetro. Nelle planimetrie allegate sono indicati posizione e numero dei punti di segnalazione manuale inseriti. 2.8 Centrale di controllo e segnalazione L'ubicazione della centrale di controllo e segnalazione del sistema sarà scelta in modo da garantire la massima sicurezza di funzionamento del sistema stesso. La centrale sarà ubicata in luogo permanentemente e facilmente accessibile, protetto, per quanto possibile, dal pericolo di incendio diretto, da danneggiamenti meccanici e manomissioni, esente da atmosfera corrosiva. L'ubicazione della centrale è tale da consentire il continuo controllo in loco della centrale da parte del personale di sorveglianza. Il locale di installazione della centrale sarà: - sorvegliato da rivelatori automatici d'incendio; - situato in vicinanza dell'ingresso principale del complesso sorvegliato; - dotato di illuminazione di emergenza ad intervento immediato ed automatico in caso di assenza di energia elettrica di rete. 6

8 2.9 Caratteristiche della centrale di controllo e segnalazione Alla centrale di controllo e segnalazione fanno capo sia i rivelatori automatici sia i punti di segnalazione manuale. La scelta della centrale è stata eseguita in modo che questa risulti compatibile con il tipo di rivelatori installati ed in grado di espletare le eventuali funzioni supplementari (per esempio: comando di trasmissione di allarmi a distanza, comando di attivazione di impianti di spegnimento d'incendio, ecc.) ad essa eventualmente richieste. Nella centrale saranno individuabili separatamente i segnali provenienti dai punti di segnalazione manuale. La centrale sarà installata in modo tale che tutte le apparecchiature componenti siano facilmente accessibili per le operazioni di manutenzione, comprese le sostituzioni; tutte le operazioni di manutenzione potranno essere eseguite in loco Avvisatori acustici e luminosi di allarme Al fine di segnalare tempestivamente la presenza di un incendio, il progetto prevede l installazione, all interno delle zone sorvegliate, di dispositivi di allarme ottico acustici opportunamente distribuiti aventi le caratteristiche previste dalla norma UNI9795 al punto Come elementi di segnalazione allarme saranno installati dei segnalatori ottico-acustici direttamente collegabili sul loop ed accessori ottici-acustici per alcuni sensori in campo posizionati negli ambienti. La filosofia di segnalazione dell allarme seguirà il seguente criterio: la segnalazione avverrà mediante l installazione di basi ottico-acustiche in abbinamento ai sensori, con eventuale rinforzo di sirene se necessario. L impianto prevede oltre ai dispositivi di allarme interno, posti nella centrale ed obbligatori, dispositivi di allarme ausiliari posti all esterno della centrale Alimentazione del sistema Il sistema di rivelazione sarà dotato di 2 fonti di alimentazione di energia elettrica, primaria e secondaria, ciascuna delle quali in grado di assicurare da sola il corretto funzionamento dell'intero sistema. L'alimentazione primaria sarà derivata dalla rete di distribuzione pubblica. L'alimentazione secondaria, sarà costituita da una batteria di accumulatori elettrici. Nel caso in cui l'alimentazione primaria vada fuori servizio, l'alimentazione secondaria la sostituirà automaticamente in un tempo non maggiore di 15 s. Al ripristino dell'alimentazione primaria, questa sostituirà nell'alimentazione del sistema la secondaria. L'alimentazione primaria del sistema, costituita dalla rete principale, sarà effettuata tramite una linea esclusivamente riservata a tale scopo, dotata di propri organi di sezionamento, di manovra e di protezione. L'alimentazione secondaria sarà in grado di assicurare il corretto funzionamento dell'intero sistema ininterrottamente per almeno 72 h, nonché il contemporaneo funzionamento dei segnalatori di allarme interno ed esterno (qualora vengano installati) per almeno 30 min a partire dall'emissione degli allarmi stessi. I cavi di collegamento a detta alimentazione avranno le seguenti caratteristiche: 7

9 - percorso indipendente da altri circuiti elettrici e, in particolare, da quello dell'alimentazione primaria; - resistenza all'incendio secondo la CEI 20-36; - le batterie saranno installate il più vicino possibile alla centrale di controllo e segnalazione, ma non nello stesso locale; - il locale dove sono collocate le batterie sarà ventilato adeguatamente ed avrà caratteristiche di sicurezza simili a quelle del locale contenente la centrale di controllo e segnalazione; - sarà consentita la manutenzione in loco delle apparecchiature installate nel locale batterie; - il gruppo di ricarica delle batterie sarà di tipo automatico ed in grado di riportare le batterie, qualunque sia la loro condizione di carica, in non più di 24 h ad almeno l'80% della loro capacità nominale Elementi di Connessione Secondo quanto prescritto al capitolo 7 della norma UNI 9795, al fine di garantire il funzionamento del sistema in condizioni di incendio, le connessioni dei vari elementi del sistema saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco, a bassa emissione di fumo e zeroalogeni (LSOH), non propaganti l incendio, ed idonei al campo di applicazione e alla tensione di esercizio richiesta. In particolare i collegamenti delle linee di segnale e trasmissione dati, relativi agli apparati dei sistemi fissi automatici di rivelazione incendi, di segnalazione manuale di allarme d incendio e degli attuatori, saranno realizzati con cavi a conduttori flessibili, con sezione minima 0,5 mm 2, individuati dalla sigla FTE4OM1 conformi alla norma CEI e con requisito minimo di resistenza al fuoco PH30. Per i collegamenti delle linee di alimentazione, o in ogni caso per collegamenti tra apparati con tensioni di esercizio superiori ai 100V in c.a., saranno impiegati cavi a conduttori flessibili, con sezione minima 1,5 mm2, individuati dalla sigla FTG10(O)M1conformi alla norma CEI Posa cavi Essendo il sistema di connessione previsto ad anello chiuso (loop), il percorso dei cavi sarà realizzato in modo tale che possa essere danneggiato un solo ramo dell anello. Pertanto, per uno stesso anello il percorso cavi in uscita dalla centrale sarà differenziato rispetto al percorso di ritorno (per esempio: canalina portacavi con setto separatore o doppia tubazione o distanza minima di 30 cm tra andata e ritorno) in modo tale che il danneggiamento (taglio accidentale) di uno dei due rami non coinvolga anche l altro ramo. Le linee di interconnessioni, per quanto sopra possibile, saranno poste all interno di ambienti sorvegliati da sistemi di rivelazione di incendio e installate e protette in in modo da ridurre al minimo il loro danneggiamento in caso di incendio. Non saranno ammesse linee voltanti. 8

10 2.14 Sistemi di allarme La struttura in oggetto sarà dotata di un sistema di allarme in grado di avvertire delle condizioni di pericolo in caso di incendio allo scopo di dare avvio alle procedure di emergenza nonché alle connesse operazioni di evacuazione. A tal fine devono essere previsti dispositivi ottici ed acustici, opportunamente ubicati, in grado di segnalare il pericolo a tutti gli occupanti del fabbricato o delle parti di esso coinvolte nell'incendio. Le procedure di diffusione dei segnali di allarme devono essere opportunamente regolamentate nel piano di emergenza. 3.0 PORTE REI In ciascun asilo oggetto della presente relazione verranno installate porte REI 60 in tutti i locali quali: Cucina, Lavanderia, locali a a rischio specifico etc.. così come indicato negli elaborati grafici di progetto allegati ed in conformità ai progetti approvati dal Comando Provinciale dei VV. FF. ELABORATI GRAFICI: - Tav. 1 Impianto antincendio Asilo Nido Cuccioli e Coccole via Battistini, Roma; - Tav. 2 Impianto antincendio Asilo Nido Il Paese dei Balocchi via P. Bembo, Roma; - Tav. 3 Impianto antincendio Asilo Nido I Cuccioli dell Arca di Noé via Garlenda, snc - Roma; - Tav. 4 Impianto antincendio Asilo Nido Verde, Giallo e Blu via Pereira, 97 b- Roma; - Tav. 5 Impianto antincendio Asilo Nido I Tesori di Gulliver via C. Ravera, 38 - Roma; - Tav. 6 Impianto antincendio Asilo Nido Il Nido di Peter Pan via Castagnola, 15/17 - Roma; - Tav. 7 Impianto antincendio - Particolari Costruttivi 9

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