REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Dipartimento del Farmaco. Ministero della Salute

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Dipartimento del Farmaco. Ministero della Salute"

Transcript

1 Ministero della Salute Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Dipartimento del Farmaco TOSSICOLOGIA FORENSE E ANTIDOPING REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING

2 Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD) COMPONENTI COMMISSIONE ANNI Presidente: dott. Giovanni Zotta, Ministero della Salute Direttore Generale della Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica Componenti: dott. Nello Martini, Ministero della Salute Direttore Generale dell Agenzia Italiana del Farmaco; dott. Antonino De Simone, rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fino a dicembre 2001); prof. Carmelo Rocca, rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dott. Lucio Selli, rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fino ad aprile 2002); dott.ssa Alessandra Caporicci, rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (da aprile 2002 a novembre 2002); dott.ssa Roberta Innamorati, rappresentante del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (da gennaio 2003); dott. Lorenzo Liverani, rappresentante conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano; prof. Santo Davide Ferrara, rappresentante conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano; dott. Piergiorgio Zuccaro, rappresentante Istituto Superiore di Sanità (fino a dicembre 2002); dott.ssa Roberta Pacifici, rappresentante Istituto Superiore di Sanità (da gennaio 2003); prof. Giorgio Santilli, rappresentante del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (fino a giugno 2002); prof. Carlo Tranquilli, rappresentante del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (da gennaio 2003);

3 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / dott. Mariano Ravazzolo, rappresentante Comitato Olimpico Nazionale Italiano; sig. Giuseppe La Mura, rappresentante dei preparatori tecnici e degli allenatori, indicato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fino a dicembre 2001); prof. Dino Ponchio, rappresentante dei preparatori tecnici e degli allenatori, indicato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (da gennaio 2002); sig.ra Emanuela Pierantozzi, rappresentante degli atleti indicato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fino a dicembre 2002); sig.ra Antonella Bellutti, rappresentante degli atleti indicato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (da dicembre 2002 a dicembre 2003); sig. Leonardo Coiana, rappresentante degli enti di promozione sportiva (fino a dicembre 2002); prof. Antonio Dal Monte, rappresentante degli enti di promozione sportiva (dal gennaio 2003); prof. Roberto Verna; patologo clinico, rappresentante Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; dott. Ruggero Rossi, medico specialista medicina dello sport, rappresentante Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; prof. Francesco Tancredi, pediatra, rappresentante Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; dott. Fabio Pigozzi, medico specialista medicina dello sport, rappresentante Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; prof. Emilio Marozzi, tossicologo forense, Consiglio nazionale dei chimici; (fino a luglio 2002); dott. Elio Calabrese, tossicologo forense, Consiglio nazionale dei chimici (da luglio 2002); dott. Dario D Ottavio, biochimico clinico, Consiglio nazionale dei chimici; prof. Luciano Caprino, farmacologo clinico, Federazione nazionale degli ordini dei farmacisti; dott.ssa Paola Minghetti, esperto in legislazione farmaceutica, Federazione nazionale degli ordini dei farmacisti.

4 REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING AUTORI: P. Zuccaro, S. Rossi, M. Mazzola, C. Mortali, R. Pacifici Dipartimento del Farmaco - Reparto Farmacodipendenza, Tossicodipendenza e Doping, Istituto Superiore di Sanità S. D. Ferrara, R. Snenghi, C. Terranova, F. Cavarzeran, D. Favretto Unità Operativa Complessa di Tossicologia forense ed Antidoping, Azienda Ospedaliera-Università di Padova L. Caprino, S. Licata Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia, Università degli Studi di Roma La Sapienza ESEGUITO IN COLLABORAZIONE CON: V. Canale, P. Stolfi, S. Taddei, S. Barbato, A. D Alterio, I. Gargiulo Direzione Generale Ricerca Scientifica e Tecnologica, Ministero della Salute

5 INDICE INDICE PREMESSA pag. 9 CAPITOLO 1 Attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD) 1.1 Relazione del Presidente della Commissione Dott. Giovanni Zotta pag Controlli Antidoping - Anno 2003/2004 pag Risultati dei controlli pag Risultati secondo le Federazioni ed il sesso pag Risultati nella Federazione Italiana Giuoco Calcio pag Risultati per classi di sostanze assunte pag. 27 CAPITOLO 2 La medicalizzazione dell atleta 2.1 Consumo di sostanze farmacologicamente attive non vietate per doping pag Uso e abuso di integratori in ambito sportivo pag. 50 CAPITOLO 3 Patologie e morti doping-correlate 3.1 Patologie doping-correlate pag Morti doping-correlate pag. 65 CAPITOLO 4 L attività di contrasto al doping 4.1 Violazioni dei regolamenti sportivi pag I procedimenti penali pag I sequestri pag. 75 BIBLIOGRAFIA pag. 78

6 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / ALLEGATI ALLEGATO 1 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 pag. 85 Anno 2001 ALLEGATO 2 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 pag. 91 Anno 2002 ALLEGATO 3 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 pag. 99 Anno 2003 ALLEGATO 4 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 pag. 111 Anno 2004 ALLEGATO 5 Operazioni antidoping effettuate dal Comando Carabinieri pag. 123 per la Sanità e dalla Guardia di Finanza Anno 2004

7 PREMESSA PREMESSA Negli ultimi tempi il fenomeno doping ha avuto sempre maggiore risalto. È un problema assai ampio che investe molti segmenti della società: i giovani, le persone che praticano sport, le famiglie, i medici, le istituzioni, gli organismi e le organizzazioni sportive. Spesso ci si occupa di doping solo di fronte al caso che fa notizia e non ci si rende conto delle dimensioni che ha raggiunto il fenomeno, non solo fra gli sportivi professionisti, ma anche fra i dilettanti e gli amatori; si trascura cioè il doping quotidiano, praticato da numerosi atleti e sportivi privi di fama. È un fenomeno sempre più in espansione tanto da diventare un vero e proprio problema sociale e soprattutto di salute pubblica. Per questo i governi e gli organismi internazionali si adoperano, con crescente impegno, al fine di prevenire, combattere e sconfiggere questa piaga. Un passo importante, in Italia, nella lotta contro il doping si è compiuto con l approvazione della legge 376 del 14 dicembre 2000 in cui si sancisce che il fenomeno doping è un problema riguardante non solo l etica sportiva ma anche la salute pubblica, per questo la lotta al doping esula dall ambito ristretto del mondo sportivo per divenire tema di politica e di interesse pubblico. Infatti la legge 376/2000 riporta al centro dell attenzione l identità dell atleta e dello sportivo educato al rispetto dei valori etici, delle regole di correttezza, lealtà, rispetto per gli altri, che sono il fondamento di qualsiasi attività sportiva e della tutela sanitaria nelle attività sportive. Secondo la legge l organismo di coordinamento ed intervento per la lotta al doping è la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping e per la Tutela della Salute nelle Attività Sportive (CVD) che svolge anche attività di controllo attraverso la definizione di criteri e metodologie dei controlli anti-doping e l individuazione delle competizioni e attività sportive per le quali il controllo sanitario è effettuato dai laboratori accreditati dalla World Anti-Doping Agency (WADA). La Commissione di Vigilanza sul Doping, presso il Ministero della Salute, al fine di valutare i diversi aspetti del fenomeno doping, ha affidato all Istituto Superiore di Sanità (ISS) il compito di realizzare un prototipo di EVENT-Reporting System Doping-Antidoping (E-RSDA) la cui finalità principale è la realizzazione di un report riguardante l archiviazione di avvenimenti e dati connessi al doping, in particolare: 1) Violazioni dei regolamenti sportivi in materia di doping; 2) Procedimenti penali ex art. 9 (reato-doping) della Legge 376/2000; 3) Positività ai controlli antidoping riscontrate dal Laboratorio Antidoping nazionale (1 Tipo) e dai Laboratori Antidoping regionali (2 Tipo); 4) Diagnosi cliniche (semeiologiche e laboratoristiche); 5) Reazioni avverse doping-correlate; 6) Morti doping-correlate. Il lavoro è stato eseguito in collaborazione con l Unità Operativa Complessa di Tossicologia forense ed Antidoping (U.O.C.TFA), Azienda Ospedaliera - Università di Padova, come Organo tecnico-scientifico consultivo e con il Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia - Università degli Studi di Roma La Sapienza. Per le violazioni dei regolamenti sportivi i dati fanno riferimento, in alcuni casi alle informazioni raccolte presso la Segreteria Antidoping del Ministero della Salute, in altri casi, come per i casi di sospensione e tempi di squalifica di atleti trovati positivi ai controlli antidoping, alle informazioni 9

8 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / raccolte attraverso fonti informative non strutturate (stampa nazionale, internet). Una più stretta collaborazione con le Federazioni e con le strutture del CONI permetterà in futuro di avere un quadro più completo della situazione. Relativamente ai reati penali ex art.9 legge 376/2000 si fa riferimento ai casi di persone arrestate e indagate collegate ai sequestri di sostanze vietate per doping. I dati ufficiali, forniti dal Comando Generale dei Carabinieri per la Sanità, riguardano il quinquennio e fanno riferimento alle persone denunciate e arrestate poiché coinvolte nel traffico illecito di sostanze vietate per doping. Per ciò che riguarda i dati relativi ai controlli antidoping avviati dalla Commissione di Vigilanza Antidoping, ci si è avvalsi della collaborazione della Segreteria della CVD. I dati analizzati sono riferiti all anno 2003 e Nel presente rapporto è stato inserito un capitolo sul consumo di sostanze farmacologicamente attive non vietate per doping e sull uso e abuso di integratori in ambito sportivo. Le relazioni al parlamento per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 sono state inserite fra gli allegati insieme all elenco delle operazioni antidoping effettuate dal Comando Carabinieri per la Sanità e dalla Guardia di Finanza. La lettura di questo primo rapporto di Reporting System Doping Antidoping (RSDA) consentirà di avere una visione più esaustiva del fenomeno doping e delle azioni messe in atto in ottemperanza alla legge 376/

9 CAPITOLO 1 CAPITOLO 1 Attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD) 1.1 Relazione del Presidente della Commissione Dott. Giovanni Zotta (estratto dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n Anno 2004, Allegato 4) Per l anno 2004 l attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la salute nelle attività sportive è stata in parte condizionata dalla questione delle risorse finanziarie. In considerazione delle difficoltà finanziarie evidenziate, sono state promosse alcune iniziative, che si sono concretizzate nell art. 3, comma 45 della legge finanziaria 24 dicembre 2003, n. 350, che ha modificato l art. 10 della legge 376, prevedendo che gli Oneri derivanti dall attuazione degli artt. 3 e 4, nella misura di 3,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 2004, sono posti a carico di apposita unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero della salute. Il nuovo sistema introdotto garantisce, da un lato, maggiori risorse per la lotta al doping e dall altro la certezza del finanziamento, che permetterà alla Commissione una migliore programmazione delle attività affidatele dalla legge. Con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 29 dicembre 2003, sono stati istituiti, con i predetti fondi, due capitoli di bilancio: il capitolo spese di funzionamento, ricerca e campagne informative - su cui sono stati allocati , e il capitolo spese per le attività dei laboratori antidoping - su cui sono stati allocati In attuazione dell art. 2, comma 3, la Commissione ha provveduto ad aggiornare la lista dei farmaci e delle sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e delle pratiche mediche il cui impiego è considerato doping, adeguandola anche alla lista internazionale di riferimento, entrata in vigore il 1 gennaio 2004 con il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali del 16 gennaio 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 20/02/2004, serie generale n.42. In vista dell entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2005 della nuova lista di riferimento internazionale, emanata dall Agenzia mondiale antidoping e recepita il 10 novembre 2004 dal Consiglio d Europa nell ambito della Convenzione contro il doping sottoscritta a Strasburgo, che ha introdotto significative modificazioni alle precedenti redazioni della lista, la Commissione ha provveduto a recepire tali indicazioni, che sono in via di formalizzazione e la cui vigenza è stata fissata a decorrere dal 1 gennaio Al fine di dare esecuzione a quanto previsto all art. 7 della legge 376/2000 è stato emanato il decreto ministeriale 24 settembre 2003, pubblicato in G.U. 5/11/2003, n. 257, che introduce disposizioni a carico dei titolari di autorizzazioni all immissione in commercio (AIC). Nel corso dell anno 2004, si sono rese necessarie alcune rettifiche al predetto decreto, ed in particolare con il decreto 30 aprile 2004 è stata modificata, tra l altro, la frase da riportare sul foglietto illustrativo, nonché sono state apportate delle modifiche alle modalità di trasmissione al Ministero della salute dei dati relative alle quantità di principi attivi vietati per doping utilizzate per le preparazioni farmaceutiche estemporanee, a cui sono tenuti i farmacisti. Successivamente, con decreto 12 novembre 2004, pubblicato sulla G.U. del 30 dicembre 2004, serie generale n. 305, si sono rese necessarie delle rettifiche ai predetti decreti. Visti i numerosi 11

10 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / decreti intervenuti nella materia, la Commissione sta predisponendo un nuovo decreto che, riassumendo le norme introdotte nel corso del tempo, possa dare maggiore sistematicità ed organicità alle varie prescrizioni introdotte con i predetti decreti. La corretta applicazione di tali disposizioni è volta a favorire la conoscenza e l informazione ai cittadini ed in particolare a coloro che praticano le attività sportive, che potranno gia al momento dell acquisto del farmaco, conoscere se lo stesso è tra quelli vietati per doping. Inoltre tali disposizioni consentiranno un monitoraggio sulle quantità di sostanze e farmaci vietati prodotte ed importate, nonché su quelle distribuite e vendute sul territorio nazionale. La Commissione ha ritenuto strategico proseguire nei programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzate ai fini doping nelle attività sportive, ed ha quindi approvato per l anno 2004 un nuovo bando di ricerca. Il bando ha, tra le sue principali finalità: promuovere la salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive; approfondire la conoscenza degli aspetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all organismo dall uso dei farmaci e sostanze ad azione dopante e di pratiche mediche proibite; sviluppare metodi di indagine per evidenziare l abuso di sostanze vietate per doping e di altre sostanze biologicamente attive, in grado di influenzare la performance sportiva; avviare studi farmaco-epidemiologici sull uso dei farmaci vietati e non vietati per doping nei praticanti attività sportiva ed atletica sia a livello professionistico che amatoriale. A seguito della pubblicazione del bando di ricerca sono stati presentati n. 42 progetti promossi da Enti universitari, Aziende Unità Sanitarie locali e da altri Enti del Servizio Sanitario Nazionale (vedi Allegato 4 - Relazione annuale al Parlamento Anno 2004). Nel corso del 2004 è stato, inoltre, approvato un progetto di ricerca annuale inerente Il ruolo delle tecniche avanzate di indagine biochimico-fisica nel rilevamento delle sostanze e metodi vietati per doping, affidato al Laboratorio Antidoping di Roma, e finanziato ai sensi dell art. 4, comma 2, lett. b. Da ultimo si segnala che il Ministero ha provveduto ad erogare i fondi per avviare le ricerche approvate nell ambito del bando 2002, come elencate nella relazione del In merito alle iniziative volte a promuovere campagne informative/formative per la tutela della salute nelle attività sportive e di prevenzione e lotta al doping, nel corso dell anno 2004 sono stati portati a conclusione i progetti già avviati negli anni 2002 e 2003, nell ambito della convenzione stipulata con l Istituto Superiore di Sanità il 20 novembre La convenzione prevedeva quattro obiettivi nell ambito dei quali sono stati realizzati i predetti progetti formativi/informativi (vedi Allegato 4 - Relazione annuale al Parlamento Anno 2004). La Commissione, al fine di dare continuità all attività di informazione/formazione, ha ritenuto opportuno stipulare un nuovo accordo di collaborazione biennale con l Istituto Superiore di Sanità in data 25 novembre 2004, per la realizzazione dei seguenti obiettivi: 1. campagne informative/formative ed organizzazione di convegni indirizzate principalmente agli operatori del settore, in forma singola e associata e/o consorziata tra loro, in collaborazione con le istituzioni universitarie e scolastiche, il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), enti del Servizio sanitario nazionale, le federazioni sportive nazionali, le leghe nazionali, le discipline associate, gli enti di promozione sportiva e le società affiliate; 12

11 CAPITOLO 1 2. campagne informative/formative di aggiornamento indirizzate ai medici specialisti in medicina dello sport, ai medici prelevatori, ai medici specialisti pediatri di libera scelta ed ai medici di medicina generale; 3. campagne di informazione rivolte principalmente ai giovani, tese a promuovere stili di vita sani, nonché a valorizzare il ruolo sociale ed etico dello sport, da realizzare attraverso i mass media, e mediante l utilizzo di materiale informativo sia cartaceo che multimediale. Al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno doping, essenziale per la definizione delle politiche di intervento sanitario, nonché per l elaborazione di adeguati strumenti normativi preventivi e repressivi, la Commissione ha approvato e finanziato un progetto volto allo sviluppo di un prototipo di sistema informativo integrato Reporting System Doping Antidoping. Tale sistema è finalizzato ad ottenere un monitoraggio del fenomeno doping attraverso una banca dati centrale, alimentata con i dati trasmessi da sedi periferiche, identificate in tutti quei soggetti o istituzioni che sono coinvolti nella lotta al doping (ad. es. la Commissione stessa, la Procura antidoping del Coni, le procure della Repubblica presso i Tribunali, i responsabili dei laboratori antidoping, medici e Regioni). Nel corso del 2004 il prototipo di sistema informativo è stato realizzato, sviluppando in questa prima fase prevalentemente il monitoraggio e l elaborazione dei risultati dell attività di controlli antidoping effettuati dalla Commissione. Per quanto riguarda le notizie concernenti le morti sospette nonché le informazioni riguardanti i sequestri di sostanze vietate per doping il sistema è stato realizzato, ma la raccolta dei dati non ha ancora raggiunto la sistematicità prevista. La Commissione, comunque, come avvenuto nell anno precedente, in considerazione del già rilevante numero di controlli effettuati dal CONI e dalle Federazioni sportive sugli atleti di vertice, ha ritenuto opportuno continuare ad indirizzare la propria attività soprattutto verso quelle categorie meno controllate ed in particolare sulle categorie giovanili. Ciò anche al fine di cercare di prevenire il fenomeno in quelle fasce di età più a rischio. In questi primi due anni di attività antidoping si è evidenziata la necessità di un maggior coordinamento con gli altri Enti che svolgono la medesima attività al fine di evitare episodi di sovrapposizione di controlli, che comportano inutili sprechi di risorse. A tal fine la Commissione si è adoperata per attivare fattive collaborazioni sia con il Comitato Olimpico Nazionale sia con le Federazioni sportive. Tale richiesta di collaborazione non ha trovato però sempre riscontri; quindi, a tutt oggi, solo alcune Federazioni collaborano fattivamente con la Commissione, per migliorare e rendere sempre più efficiente ed economico il sistema controlli. Viste le novità introdotte dalla Legge 376/2000, in particolare circa il suo ambito di applicazione anche ad altri Enti che, normalmente e per interpretazione consolidata non venivano considerati enti sportivi, si è ritenuto opportuno richiedere autorevole parere all Avvocatura Generale dello Stato circa l applicabilità della legge 376 alle competizioni organizzate dall Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE) ed ai controlli antidoping attualmente effettuate sui cavalieri e guidatori. Il parere dell Avvocatura Generale dello Stato, reso in data 20 dicembre 2004 e sottoposto al Comitato Consultivo, ha ritenuto applicabile la legge 376 anche alle competizioni organizzate dall UNIRE ed ha ritenuto che a carico di tale Ente vi siano gli obblighi previsti dall articolo 6 della legge 376/2000, ed in particolare: 13

12 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / adeguamento dei propri regolamenti alle disposizioni della legge 376; predisposizione di tutti gli atti necessari per il rispetto delle norme di tutela della salute di cui alla stessa legge; aggiornamento ed informazione dei dirigenti, dei tecnici, degli operatori sanitari sulle problematiche concernenti il doping. La novità assoluta espressa con il predetto parere fa ritenere che il campo di applicazione della legge 376 non si debba limitare alle Federazioni sportive, Discipline associate ed Enti di promozione sportiva, come intesi tradizionalmente, ma richiede uno sforzo di adeguamento alla legge in commento da parte di tutti coloro che hanno come attività prioritaria o strumentale il compito di organizzare istituzionalmente competizioni sportive. Ulteriore problema emerso riguarda l effettuazione di controlli antidoping ex legge 376 sugli atleti non tesserati presso Federazioni nazionali o Discipline associate, che partecipano a manifestazioni sportive organizzate sul territorio nazionale sotto l egida di Federazioni o Organizzazioni internazionali. Anche in questo caso le disposizioni contenute nella legge 376 e nel relativo regolamento attuativo n. 440/2001 hanno evidenziato un difetto di coordinamento con la normativa internazionale sportiva. Anche riguardo a tale delicata questione interpretativa, la Commissione è in attesa dell autorevole parere richiesto all Avvocatura Generale dello Stato. Nell ambito delle iniziative promosse a livello internazionale, la Commissione ha cominciato a partecipare attivamente alle riunioni promosse dal Consiglio d Europa, in seno a quanto disposto dalla Convenzione di Strasburgo contro il doping, in particolare alle riunioni del Gruppo di monitoraggio sull attuazione della Convenzione. La Commissione sta altresì seguendo con particolare attenzione i lavori per la Convenzione internazionale contro il doping nello sport, promossa dall UNESCO. Tale Convenzione dovrebbe giungere a definizione nell ottobre del La definizione e la successiva ratifica della predetta Convenzione costituirebbero un passo fondamentale per una lotta al doping condivisa a livello internazionale. Non si possono, tuttavia, sottacere le enormi difficoltà che le trattative sulla predetta convenzione stanno trovando a vari livelli, in quanto il fenomeno doping non è percepito in egual maniera da tutti gli Stati che si stanno adoperando per la definizione della predetta convenzione e vi sono ancora importanti questioni che non hanno trovato una soluzione condivisa. Si segnala da ultimo che la predetta convenzione ha, tra l altro, lo scopo di dare veste di ente pubblico internazionale all Agenzia mondiale antidoping (WADA-AMA) che attualmente, pur svolgendo un ruolo fondamentale nella lotta al doping, costituisce una organizzazione internazionale di natura privatistica. Circa i riflessi dell adeguamento dell Italia al Codice mondiale antidoping, elaborato dall Agenzia Mondiale Antidoping si deve constatare che il predetto codice prevede a livello nazionale due tipi di organizzazione: la vera e propria Organizzazione Nazionale Antidoping, riconosciuta dall Agenzia stessa come referente nazionale ed altre agenzie nazionali. Attualmente l Organizzazione nazionale antidoping, riconosciuta dall Agenzia Mondiale Antidoping, è il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in quanto lo stesso Comitato ha accettato di applicare il Codice Mondiale Antidoping e di dare attuazione agli indirizzi dell Agenzia. La Commissione, in attesa della necessaria autorizzazione da parte del Governo, non ha ancora potuto accettare il suddetto Codice. 14

13 CAPITOLO 1 In merito alla realizzazione dei laboratori antidoping regionali, ex art. 4, comma 3 e art. 5, la Commissione ha ultimato, nel corso dell anno 2004, la predisposizione del documento tecnico relativo ai requisiti organizzativi e di funzionamento. In considerazione delle modifiche al titolo V della Costituzione, la Commissione ha inviato al Coordinamento regionale per la sanità una bozza di documento tecnico, che è stato discusso con i responsabili tecnici delle Regioni nel dicembre La componente regionale ha sostanzialmente condiviso la proposta tecnica predisposta dalla Commissione, che prevede i requisiti minimi per l organizzazione ed il funzionamento dei laboratori antidoping regionali. Detti laboratori sono strutturati in due sezioni: la prima col compito di effettuare analisi sui campioni prelevati in occasione dei controlli antidoping sulle attività sportive diverse da quelle individuate a livello nazionale. La seconda sezione, invece, è dedicata più propriamente alla tutela della salute dei praticanti le attività sportive evidenziando, attraverso marcatori biologici, la probabile esposizione a sostanze vietate per doping. Ciò al fine di attivare programmi di prevenzione a livello locale che trascendano il mondo dello sport organizzato e si rivolgano al mondo dello sport amatoriale, dove il fenomeno del doping necessita di maggiori approfondimenti. Si auspica che la proposta possa essere ratificata tramite accordo e/o intesa dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome. 1.2 Controlli Antidoping - Anno 2003/2004 Nel corso del 2004, in attuazione dell art.3, comma1 della legge 376/2000, la Commissione di Vigilanza Antidoping ha svolto la propria attività di controllo su 1556 atleti appartenenti a diverse federazioni. (1) In confronto a quanto è stato fatto nel 2003 l attività della CVD è stata più intensa, è cresciuto il numero delle federazioni sottoposte a controllo, passando da 34 a 41, e sono aumentati gli eventi controllati di circa il 120%, passando da 177 nel 2003 a 392 nel 2004 (Figura 1.1). Figura 1.1. Numero degli eventi sportivi e federazioni controllati nel : valori assoluti Federazioni Eventi sportivi Anno 2003 Anno 2004 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. (1). In tale documento con il termine federazioni si intende l insieme delle federazioni sportive nazionali (FSN) e delle discipline sportive associate (DSA). 15

14 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Attraverso l analisi per macroaree si osserva (Figura 1.2, Figura 1.3) che nel 2004 i controlli sono aumentati nel Nord Italia, dove si sono svolte più della metà delle manifestazioni controllate, e nel Sud Italia, mentre si è registrata una leggera flessione nei controlli del Centro. Figura 1.2. Distribuzione degli eventi controllati nel secondo la ripartizione geografica: valori assoluti e percentuali. Ripartizione geografica v.a. % v.a. % Nord 80 45, ,1 Centro 66 37, ,7 Sud e Isole 31 17, ,9 San Marino 0 0,0 1 0,3 Totale , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura 1.3. Distribuzione degli eventi controllati nel secondo la ripartizione geografica: valori percentuali. 60,0 53, ,0 45,2 40,0 37,3 % 30,0 20,0 24,7 17,5 21,9 10,0 0,0 Nord Centro Sud e Isole Ripartizione geografica Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Considerando l andamento mensile dei controlli (Figura 1.4) si osserva che l attività della Commissione Antidoping, che è iniziata nell aprile del 2003 con un numero di controlli pari a 5, nel mese di maggio è aumentata a 23, si è poi registrato un calo nel periodo estivo e un successivo aumento nell attività autunnale, con un numero massimo di controlli raggiunto nel mese di novembre (45). Verso la fine del 2003 e l inizio del nuovo anno i controlli hanno subito una leggera flessione, superata già a partire dal mese di febbraio e con una continua crescita fino a maggio. Anche nel 2004, in prossimità dell estate, i controlli sono diminuiti, ciò dovuto al fatto che la maggior parte delle manifestazioni sportive in tale periodo vengono sospese. A partire dal mese di settembre l attività è ripresa a pieno ritmo con 27 controlli effettuati, saliti a 50 nel mese di ottobre, 52 a novembre e 37 a dicembre. 16

15 CAPITOLO 1 Figura 1.4. Distribuzione degli eventi controllati nel secondo il mese: valori assoluti v.a apr- mag- giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- ago- set- ott- nov- dic Mese Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Per quanto riguarda la distribuzione degli eventi controllati per ogni federazione nel biennio (Figura 1.5) si nota che, in questo secondo anno, il numero dei controlli totali è aumentato rispetto al 2003, soprattutto nelle seguenti federazioni: FITRI (triathlon), FISI (sport invernali), FICK (canoa kayak), FIGC (calcio), FIR (rugby), FMI (motociclismo), FIN (nuoto), FISG (sport ghiaccio), FCI (ciclismo), con un incremento superiore al 150%, ed inoltre l attività di controllo ha interessato sports come le Bocce, il Badminton, il Golf, il Taekwondo, lo Sci Nautico, il Cricket, la Canoa a Sedile Fisso, il Biliardo ed il Bowling, non esaminati l anno precedente, questo poiché tra gli obiettivi della CVD c è quello di svolgere la propria attività anche sulle categorie meno controllate e su quelle giovanili. Le uniche federazioni invece che nel 2004 non sono state controllate, rispetto all anno precedente, sono: la federazione di hockey e pattinaggio (FIHP) e la federazione di giochi e sport tradizionali (FIGeST). Figura 1.5. Distribuzione degli eventi controllati nel secondo la federazione: valori assoluti e percentuali Federazione v.a. % v.a. % Giuoco Calcio - FIGC 20 11, ,1 Nuoto - FIN 10 5,6 29 7,4 Pallavolo - FIPAV 12 6,8 28 7,1 Atletica leggera - FIDAL 11 6,2 27 6,9 Sport Invernali - FISI 4 2,3 26 6,6 Pallacanestro - FIP 18 10,2 22 5,6 Ciclismo - FCI 8 4,5 21 5,4 Sport Ghiaccio - FISG 7 4,0 20 5,1 Rugby - FIR 6 3,4 18 4,6 17

16 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Federazione v.a. % v.a. % Giuoco Handball - FIGH 12 6,8 16 4,1 Baseball e Softball - FIBS 7 4,0 10 2,6 Canoa Kayak - FICK 2 1,1 10 2,6 Judo Lotta Karate - FIJLKAM 6 3,4 10 2,6 Triathlon - FITri 1 0,6 8 2,0 Pesi e Cultura Fisica - FIPCF 4 2,3 7 1,8 Tennis - FIT 5 2,8 6 1,5 Tiro a Segno - UITS 2 1,1 5 1,3 Pugilato - FPI 2 1,1 4 1,0 Taekwondo - FITA 0 0,0 4 1,0 Hockey - FIH 4 2,3 4 1,0 Scherma - FIS 2 1,1 4 1,0 Canottaggio - FIC 5 2,8 4 1,0 Pesca Sportiva - FIPSAS 2 1,1 3 0,8 Bocce - FIB 0 0,0 3 0,8 Ginnastica - FGI 3 1,7 3 0,8 Motociclismo - FMI 1 0,6 3 0,8 Tiro con l arco - FITARCO 3 1,7 3 0,8 Squash - FIGS 4 2,3 2 0,5 Sci Nautico - FISN 0 0,0 2 0,5 Golf - FIG 0 0,0 2 0,5 Badminton - FIBa 0 0,0 2 0,5 Sport Equestri - FISE 4 2,3 2 0,5 Automobilismo - CSAI 3 1,7 1 0,3 Tiro a Volo - FITAV 2 1,1 1 0,3 Arrampicata Sportiva - FASI 1 0,6 1 0,3 Canoa Sedile Fisso - FICSF 0 0,0 1 0,3 Cricket - FcrI 0 0,0 1 0,3 Biliardo Sportivo - FIBiS 0 0,0 1 0,3 Bowling - FISB 0 0,0 1 0,3 Pentathlon Moderno - FIPM 2 1,1 1 0,3 Tennis Tavolo - FITeT 1 0,6 1 0,3 Giochi e Sport Tradizionali - FIGeST 1 0,6 0 0,0 Hockey e Pattinaggio - FIHP 2 1,1 0 0,0 Totale , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 18

17 CAPITOLO 1 Dai dati riportati nella figura 1.5 risulta che anche nel 2004 il numero più elevato di controlli è stato condotto in ambito calcistico per un totale di 75 eventi esaminati, pari al 19,1% di tutti i controlli effettuati (nel 2003 essi costituivano l 11,3%); gli altri sport in cui l attività di controllo è stata più intensa sono stati: il nuoto (7,4%), la pallavolo (7,1%), l atletica leggera (6,9%), gli sport invernali (6,6%), il basket (5,6%) e il ciclismo (5,4%). Per ciò che riguarda la tipologia del controllo distinguiamo gli eventi in fuori gara, ossia quegli eventi disputati non in competizione, ed eventi in gara. Negli anni la maggior parte dei controlli ha riguardato gli eventi in gara mentre i fuori gara sono stati per il primo anno il 14% circa e per il secondo il 5% (Figura 1.6). Figura 1.6. Eventi controllati nel secondo la tipologia (gara - fuori gara). Eventi controllati Eventi controllati Totale eventi in gara fuori gara controllati % % Anno (A) (B) (C) (A/C) (B/C) ,4 13, ,9 5,1 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Nel dettaglio, attraverso l analisi per federazione e limitatamente agli eventi disputati non in competizione (Figura 1.7), si osserva che nel 2003 il calcio è stato lo sport con il maggior numero di eventi controllati (11), a seguire l atletica leggera con 5 controlli, la ginnastica con 3, il nuoto con 2 ed il canottaggio, hockey e pattinaggio, peso e cultura fisica con un solo evento controllato. Nel 2004, invece, nel calcio non sono stati effettuati controlli fuori gara e le uniche federazioni che hanno avuto controlli di questo tipo sono state: l atletica leggera (13), il nuoto (2), lo sport sul ghiaccio (2), il canottaggio (2) e la pesistica (1). Figura 1.7. Eventi controllati fuori gara nel per federazione: valori assoluti. Federazione Atletica Leggera - FIDAL 5 13 Nuoto - FIN 2 2 Sport Ghiaccio - FISG 0 2 Canottaggio - FIC 1 2 Peso e cultura fisica - FIPCF 1 1 Calcio - FIGC 11 0 Ginnastica - FGI 3 0 Hockey e Pattinaggio - FIHP 1 0 Totale Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 19

18 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Relativamente al calcio, le categorie controllate (Figura 1.8, Figura 1.9) si distribuiscono per i due anni come segue: nel 2003 sono stati effettuati principalmente controlli non in competizione, ossia in raduni ed allenamenti, pari al 55%, mentre il restante 45% si divide in controlli per la serie D (25%) e per la serie A femminile (20%); per il 2004 si osserva che non ci sono stati controlli per gli eventi fuori gara ma sono state esaminate altre categorie, quali: la serie C ed il calcio a 5. In questo anno la maggior parte degli eventi controllati ha riguardato la serie D con il 48%, a seguire c è la serie C con il 28%, la serie femminile (A e B) con il 13,3% ed il calcio a 5 con il 10,7%. Figura 1.8. Distribuzione degli eventi controllati nel calcio nel secondo la categoria calcistica: valori assoluti e percentuali. Categoria calcistica v.a. % v.a. % Serie D maschile 5 25, ,0 Serie C maschile 0 0, ,0 Serie femminile (A, B) 4 20, ,3 Calcio a 5 0 0,0 8 10,7 Raduni, allenamenti 11 55,0 0 0,0 Totale , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura 1.9. Distribuzione degli eventi controllati nel calcio nel secondo la categoria calcistica: valori percentuali. 60, ,0 50,0 48,0 40,0 30,0 28,0 25,0 20,0 10,0 20,0 13,3 10,7 0,0 Serie C maschile Serie D maschile Serie femminile (A, B) Calcio a 5 Raduni, allenamenti Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 20

19 CAPITOLO Risultati dei controlli Nel biennio gli atleti sottoposti a tests antidoping sono stati rispettivamente 740 e Dai risultati delle analisi di laboratorio è emerso che nel 2004 gli atleti positivi ai controlli, rilevati questi tutti in competizioni ufficiali, sono stati 42, pari al 2,7% degli atleti esaminati, che è la stessa percentuale registrata nel 2003 (Figura 1.10). Inoltre sono stati rilevati altri 11 casi di positività poi archiviati in quanto è pervenuta idonea documentazione attestante patologia dell atleta, che giustificava la presenza delle sostanze vietate per doping. Figura Atleti controllati e risultati positivi nel secondo la federazione: valori assoluti e percentuali Atleti Atleti % di Atleti Atleti % di Federazione controllati positivi positività controllati positivi positività Calcio - FIGC , ,0 Nuoto - FIN , ,7 Atletica leggera - FIDAL , ,0 Pallavolo - FIPAV , ,0 Sport Invernali - FISI , ,9 Pallacanestro - FIP , ,3 Ciclismo - FCI , ,0 Sport Ghiaccio - FISG , ,5 Rugby - FIR , ,9 Handball - FIGH , ,2 Baseball e Softball - FIBS , ,0 Judo Lotta Karate - FIJLKAM , ,3 Canoa Kayak - FICK 8 0 0, ,0 Triathlon - FITri , ,0 Pesi e Cultura Fisica - FIPCF , ,4 Tennis - FIT , ,0 Canottaggio - FIC , ,0 Tiro a Segno - UITS 8 0 0, ,3 Hockey - FIH , ,0 Scherma - FIS 8 0 0, ,3 Pugilato - FPI 8 0 0, ,5 Taekwondo - FITA ,3 Ginnastica - FGI , ,0 Tiro con l arco - FITARCO , ,0 Pesca Sportiva - FIPSAS 8 0 0, ,0 Motociclistica - FMI 4 0 0, ,3 21

20 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Atleti Atleti % di Atleti Atleti % di Federazione controllati positivi positività controllati positivi positività Bocce - FIB ,7 Sport Equestri - FISE , ,0 Squash - FIGS , ,0 Golf - FIG ,0 Badminton - FIBa ,0 Sci Nautico - FISN ,0 Automobilismo - CSAI , ,0 Pentathlon Moderno - FIPM 8 0 0, ,0 Tiro a Volo - FITAV , ,0 Tennis Tavolo - FITeT 4 0 0, ,0 Arrampicata Sportiva - FASI 4 0 0, ,0 Canoa Sedile Fisso - FICSF ,0 Cricket - FcrI ,0 Biliardo Sportivo - FIBiS ,0 Bowling - FISB ,0 Hockey e Pattinaggio - FIHP 8 0 0, Giochi e Sport Tradizionali - FIGeST 4 0 0, Totale , ,7 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD Risultati secondo le federazioni ed il sesso Confrontando i dati del 2003 e del 2004 relativi al numero degli atleti positivi si osserva, innanzitutto, che il numero delle federazioni che presentano almeno un positivo è maggiore rispetto all anno scorso, passando da 12 a 18. Sono stati trovati positivi sia nel 2003 che nel 2004 atleti appartenenti alle seguenti federazioni: Triathlon, Pesistica, Ciclismo, Calcio, Pallamano, Rugby. Considerando la distinzione per genere si osserva che le percentuali dei controlli effettuati nei due anni sono pressoché uguali, 65,9% per gli uomini e 34,1% per le donne. Esaminando la totalità delle positività riscontrate risulta che nel 2003 gli uomini positivi sono stati pari al 70%, mentre nel 2004 il valore è aumentato di circa 10 punti fino a raggiungere la soglia dell 81%; invece le donne hanno fatto registrare un calo, dal 30% di positività del 2003 al 19% del (Figura 1.11) 22

21 CAPITOLO 1 Figura Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel secondo il sesso: valori assoluti e percentuali Atleti Atleti Atleti Atleti controllati positivi controllati positivi Sesso v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Maschio , , , ,0 Femmina ,1 6 30, ,8 8 19,0 Totale , , , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. L aumento delle positività negli uomini e della diminuzione nelle donne viene evidenziata anche effettuando un analisi accurata dei due sessi attraverso i valori delle percentuali di riga. Infatti tra tutti gli uomini il numero dei positivi è passato dal 2,9% al 3,3%, mentre le donne positive ai tests sono passate dal 2,4% nel 2003 all 1,5% nel 2004 (Figura 1.12). Figura Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel secondo il sesso: valori assoluti e percentuali Atleti Atleti % Atleti Atleti % Sesso controllati positivi di positività controllati positivi di positività Maschio , ,3 Femmina , ,5 Totale , ,7 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Facendo riferimento ora solo al 2004 ed esaminando per ogni sport gli atleti positivi, attraverso un analisi per genere (Figura 1.13) si osserva che l unica federazione in cui la percentuale delle positività tra uomini e donne è simile è quella calcistica, in cui si registra un valore attorno al 3%. Negli sport invernali, invece, le positività sono esclusivamente femminili, precisamente con una percentuale del 3,8%. Le federazioni in cui si rilevano positività per entrambi i sessi sono il rugby, il pugilato, il calcio, la pallacanestro e gli sport sul ghiaccio. Gli sport che presentano positività solo per uomini sono: nuoto con il 3%; pesistica con il 4%; ciclismo con il 6,3%; pallamano con l 8,3%; tiro a segno con il 9,1%; judo-karate con il 10%; canottaggio con il 7,1%; scherma e taekwondo con il 12,5%; mentre per le bocce, il bowling ed il motociclismo i valori delle positività equivalgono a quelli riportati in Figura 1.10 poiché per tali federazioni i controlli sono stati condotti solo sugli uomini. 23

22 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel 2004 secondo il sesso e la federazione: valori assoluti e percentuali. Atleti controllati: Atleti positi: % v.a. v.a. di positività Federazione M F M F M F Giuoco Calcio - FIGC ,1 2,6 Ciclismo - FCI ,3 0 Rugby - FIR ,7 Pallacanestro - FIP ,1 1,8 Giuoco Handball - FIGH ,3 0 Nuoto - FIN Sport Ghiaccio - FISG ,7 5 Judo Lotta Karate - FIJLKAM Sport Invernali - FISI ,8 Pugilato - FPI ,3 25 Bocce - FIB ,7 - Canottaggio - FIC ,1 0 Pesi e Cultura Fisica - FIPCF Scherma - FIS ,5 0 Tiro a Segno - UITS ,1 0 Motociclistica - FMI ,3 - Bowling Taekwondo - FITA ,5 0 Altre federazioni Totale ,3 1,5 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel 2003 secondo il sesso e la federazione: valori assoluti e percentuali. Atleti controllati: Atleti positi: % v.a. v.a. di positività Federazione M F M F M F Giuoco Calcio - FIGC ,2 0 Ciclismo - FCI ,4 25 Giuoco Handball - FIGH ,1 5 Atletica leggera - FIDAL ,8 0 24

23 CAPITOLO 1 Rugby - FIR ,2 0 Squash - FIGS Hockey - FIH ,5 0 Sport Equestri - FISE ,5 Pesi e Cultura Fisica - FIPCF ,3 33,3 Tiro con l arco - FITARCO Tiro a Volo - FITAV Triathlon - FITri Altre federazioni Totale ,9 2,4 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Mettendo a confronto i risultati del 2004 (Figura 1.13) e del 2003 (Figura 1.14) e considerando gli sport in cui si sono registrati dei positivi per entrambi gli anni, si nota che la percentuale dei maschi positivi è aumentata nel calcio (2) dall 1,2% al 3,1%, nel ciclismo dal 3,4% al 6,3%, nella pallamano dal 7,1% all 8,3%, e nel rugby (3) dal 4,2% al 5%, mentre è diminuita nella pesistica. Invece la percentuale di donne positive è diminuita nel ciclismo e nell handball in quanto i casi quest anno sono nulli, ed è aumentata solo nel calcio, pari a zero nel 2003 ma uguale al 2,6% nel Gli sport che solo nel 2003 presentavano delle positività erano: Squash, Atletica leggera, Hockey, Tiro con l arco, Tiro a Volo, Triathlon e Sport Equestri. Per quest ultimo i casi positivi sono stati solo di donne mentre per gli altri solo di uomini. Le federazioni in cui si sono rilevate delle positività solo per il 2004 sono: FIN, FISI, FIP, FIJLKAM, FIB, FMI, FPI, FIS, UITS, FISG, FIC, FISB, FITA. (Figura 1.15) Figura Distribuzione delle positività secondo la federazione: valori percentuali. 60, ,0 50,0 40,0 % 30,0 25,0 25,0 20,0 16,7 10,0 0,0 FISB FIB 12,5 FPI 8,3 4,2 6,9 6,3 6,3 FMI FIR FIS FITA 6,1 6,0 5,3 5,3 5,0 FCI FIJLKAM UITS FIC 6,3 3,4 3,2 3,0 1,0 2,5 2,3 1,9 1,7 2,1 FIPCF FIGH Federazione FIGC FISG FIP FISI 6,3 6,3 FIN FIDAL FIH 12,5 10,0 12,5 FISE FIGS FITARCO FITAV FITRI Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. (2). Nel 2003 i positivi nel calcio erano solo uomini, mentre nel 2004 si sono registrati atleti positivi per entrambi i sessi. (3). Nel rugby i controlli del 2003 sono stati condotti solo su atleti di sesso maschile. 25

24 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Risultati nella Federazione Italiana Giuoco Calcio Analizzando ora gli atleti della FIGC, federazione in cui è stato effettuato il numero più alto di controlli, si nota, per il 2004, che coloro che sono risultati positivi appartengono per il 4,2% alla serie D, valore inferiore all anno precedente (6,3%) ma comunque superiore alla media di tutti i positivi nel calcio (3%). Tra quelli che praticano il calcio a 5 i positivi sono il 6,3%, nelle serie femminili (A e B) la percentuale di positività è del 2,6%, invece nella serie C non si registrano casi di atleti positivi. Al contrario, nel 2003 vi è un atleta positivo appartenente alla serie D (6,3%) (Figura 1.16). Figura Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel calcio, nel , secondo la categoria calcistica: valori assoluti e percentuali Categoria Atleti Atleti % Atleti Atleti % di calcistica controllati positivi di positività controllati positivi positività Serie D maschile , ,2 Serie C maschile Serie femminile (A,B) ,6 Calcio a ,3 Raduni, allenamenti Totale Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Nel 2004, nel calcio, relativamente alle sostanze rilevate dalle analisi, si registra, negli 8 maschi positivi, la presenza di 9 sostanze, in quanto un atleta ne ha assunte due, e nelle donne una sola sostanza. Le sostanze riscontrate appartengono quasi tutte alla classe degli stimolanti e tra essi la più utilizzata è la cocaina, la stessa rilevata per il 2003 (Figura 1.17). Figura Distribuzione delle positività nel calcio, nel , per sesso e sostanze: valori assoluti Sostanze M F M F Cocaina Efedrina Salbutamolo Cropropamide* Crotetamide* THC Totale * sostanza assunta dallo stesso atleta Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 26

25 CAPITOLO 1 In percentuale, nel 2004 gli uomini hanno assunto stimolanti per il 77,8% e derivati della cannabis per il 22,2%, mentre l unica donna positiva ha fatto uso solo di stimolanti, precisamente di cocaina (Figura 1.18). Figura Distribuzione delle positività nel calcio, nel 2004, per sesso e classi di sostanze: valori assoluti e percentuali. M F Classi di sostanze v.a. % v.a. % Stimolanti 7 77, ,0 Derivati della cannabis 2 22,2 0 0,0 Totale 9 100, ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Per ciò che riguarda la nazionalità degli atleti risultati positivi la maggior parte è italiana, precisamente tutte e 8 le donne sono italiane, invece gli uomini in totale 34, sono 31 italiani e altri tre di nazionalità straniera. Nel 2003 invece si erano verificati solo 2 casi di positività di atleti stranieri, uno per genere Risultati per classi di sostanze assunte In totale, per il 2004, le positività rilevate nei campioni analizzati sono state 48 in quanto alcuni atleti sono stati trovati positivi a più sostanze (Figura 1.21), esattamente ci sono stati 37 atleti positivi ad una sola sostanza, 4 che segnalavano la presenza di due sostanze proibite e in un solo campione di urina le sostanze riscontrate erano tre. Facendo un confronto con l anno precedente si nota che per il 2003 si è presentato un caso di positività a tre sostanze anabolizzanti (norandrosterone, noretiocolanolone, stanozololo) e 3 casi di atleti positivi i cui campioni analizzati evidenziavano la presenza di 2 sostanze, mentre i restanti 16 casi mostravano la positività ad una sola sostanza. Figura Distribuzione degli atleti positivi nel 2003 e nel 2004 per numero di principi attivi: valori assoluti. Atleti positivi PRINCIPI ATTIVI PRINCIPI ATTIVI idroclorotiazide, clorotiazide, amiloride - 1 norandrosterone, noretiocolanolone, stanozololo 1 - Totale PRINCIPI ATTIVI norandrosterone, noretiocolanolone - 2 atenololo, clortalidone - 1 cropropamide, crotetamide - 1 fendimetrazina, fenmetrazina 1 - atenololo, idroclorotiazide 1 - stanozololo, canrenone 1 - Totale

26 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Atleti positivi PRINCIPI ATTIVI PRINCIPIO ATTIVO THC metabolita 4 18 cocaina 2 5 efedrina 2 4 idroclorotiazide 1 3 salbutamolo 1 2 amfepramone - 1 furosemide 1 1 metilprednisolone - 1 betametasone - 1 testosterone/epitestosterone > 6-1 norandrosterone 1 - pseudoefedrina* 3 - lidocaina* 1 - Totale Totale complessivo * in base al DECRETO 16 Gennaio 2004 la lidocaina e la pseudoefedrina sono state eliminate dall elenco delle sostanze vietate per doping, inoltre la pseudoefedrina è inserita nel Programma di monitoraggio Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Attraverso le analisi di laboratorio sui campioni di urina è emerso che alcuni atleti assumono più di una sostanza vietata per doping, è interessante pertanto studiare l associazione delle sostanze rilevate (Figura 1.22). Figura Associazione delle sostanze rilevate nel per sesso e federazione Maschi FITARCO atenololo, idroclorotiazide FIPCF canrenone, stanozololo norandrosterone, noretiocolanolone FIGC FIN UITS cropropamide, crotetamide norandrosterone, noretiocolanolone clortalidone, atenololo Femmine FISE FIPCF fenmetrazina, fendimetrazina norandrosterone, stanozololo, noretiocolanolone FIR idroclorotiazide, clorotiazide, amiloride 28

27 CAPITOLO 1 Si osserva che nel 2003 i campioni in cui le positività rilevate sono più di una appartengono alle federazioni: FITARCO, FIPCF per gli uomini e FISE e FIPCF per le donne. Per i primi si nota come le sostanze assunte appartengano a classi di sostanze diverse:!-bloccanti e diuretici per gli atleti del tiro con l arco e anabolizzanti e diuretici per coloro che praticano pesi e cultura fisica, mentre per le donne si osserva che le positività rilevate fanno parte della stessa classe, stimolanti per la FISE e anabolizzanti per la FIPCF. Nel 2004 le federazioni in cui si rileva la presenza di più sostanze proibite sono 5, in particolare si registrano positività a due sostanze negli uomini appartenenti alle seguenti federazioni: FIPCF, FIN, FIGC, UITS. Nelle prime due le sostanze (norandrosterone, noretiocolanolone) fanno parte degli agenti anabolizzanti, per la FIGC (cropropamide, crotetamide) le sostanze appartengono alla classe degli stimolanti, mentre nel tiro a segno si rilevano due sostanze appartenenti a due classi diverse,!-bloccanti (atenololo) e diuretici e agenti mascheranti (clortalidone). Nelle donne si rileva la presenza di tre diuretici (idroclorotiazide, clorotiazide, amiloride). Di seguito si riporta la tabella riassuntiva (Figura 1.23) ed il grafico (Figura 1.24) delle sostanze rilevate dalle analisi di laboratorio negli anni 2003 e 2004, in cui si evince che la percentuale più elevata è costituita, per il 2003, dalla classe degli stimolanti, 40% del totale delle positività, con il 12% di pseudoefedrina, (4) e per il 2004 dai cannabinoidi, 37,5%, valore più che raddoppiato rispetto all anno precedente (16%). Sempre per il 2004 gli stimolanti sono stati trovati nel 29,2% e le sostanze prevalenti sono la cocaina (10,4%) e l efedrina (8,3%). A seguire ci sono i diuretici e gli agenti mascheranti il cui uso è rimasto invariato per i due anni, intorno al 16% circa. Gli anabolizzanti hanno fatto registrare una diminuzione passando dal 20% al 10,4%, come i!-bloccanti. I corticosteroidi, sono stati rilevati solo nel 2004, al contrario degli anestetici locali presenti solo nel 2003, in quanto anch essi non rientrano più nell elenco delle sostanze vietate per doping. Figura Distribuzione delle positività rilevate per classi di sostanze secondo quanto previsto dal Decreto 10 luglio 2003: valori assoluti e percentuali. Classi Sottogruppi di sostanze di sostanze Sostanze v.a. % v.a. % Stimolanti simpaticominmetici pseudoefedrina 3 12,0 0 0,0 agonisti dei recettori alfa e!- adrenergici altri simpaticomimetici agonisti selettivi dei recettori!2-adrenergici cocaina 2 8,0 5 10,4 efedrina 2 8,0 4 8,3 fenmetrazina 1 4,0 0 0,0 fendimetrazina 1 4,0 0 0,0 cropropamide 0 0,0 1 2,1 crotetamide 0 0,0 1 2,1 amfepramone 0 0,0 1 2,1 salbutamolo 1 4,0 2 4,2 Totale 10 40, ,2 (4). La pseudoefedrina è uscita dall elenco delle sostanze vietate per doping e inserita nel Programma di monitoraggio

28 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Classi Sottogruppi di sostanze di sostanze Sostanze v.a. % v.a. % Derivati della cannabis Derivati della cannabis thc metabolita 4 16, ,5 Totale 4 16, ,5 Tiazidi idroclorotiazide 2 8,0 4 8,3 clorotiazide 0 0,0 1 2,1 furosemide 1 4,0 1 2,1 sulfonamidi Diuretici clortalidone 0 0,0 1 2,1 e agenti antagonista mascheranti dell aldosterone canrenone 1 4,0 0 0,0 diuretici risparmiatori di potassio amiloride 0 0,0 1 2,1 Totale 4 16,0 8 16,7 norandrosterone 2 8,0 2 4,2 Agenti stanozololo 2 8,0 0 0,0 steroidi anabolizzanti Anabolizzanti noretiocolanolone 1 4,0 2 4,2 testost./epitest. >6 0 0,0 1 2,1 Totale 5 20,0 5 10,4!-bloccanti!-bloccanti atenololo 1 4,0 1 2,1 Totale 1 4,0 1 2,1 metilprednisolone 0 0,0 1 2,1 Corticosteroidi glicocorticoidi betametasone 0 0,0 1 2,1 Totale 0 0,0 2 4,2 Anestetici locali anestetici locali lidocaina 1 4,0 0 0,0 Totale 1 4,0 0 0,0 Totale complessivo , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 30

29 CAPITOLO 1 Figura Distribuzione delle positività rilevate negli anni per classi di sostanze: valori percentuali. 45,0 40,0 35,0 30,0 % 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Cannabinoidi Stimolanti Diuretici e mascheranti Anabolizzanti Corticosteroidi Anestetici locali ,0 40,0 16,0 20,0 0,0 4,0 4, ,5 29,2 16,7 10,4 4,2 2,1 0,0 Classi di sostanze Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Effettuando ora un analisi per genere si osserva che le positività, nel 2003 (Figura 1.25), si distribuiscono per il 64% tra gli uomini e per il 36% tra le donne, valori rispettivamente più bassi per i primi e più alti per le seconde rispetto al 2004 (Figura 1.26); infatti, in questo secondo anno le positività maschili sono circa il 79%, mentre quelle femminili sono pari al 21%. Figura Distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per sesso e classi di sostanze: valori assoluti e percentuali. Classi di sostanze M F Totale (anno 2003) v.a. % v.a. % v.a. % Stimolanti 6 37,5 4 44, ,0 Agenti Anabolizzanti 2 12,5 3 33,3 5 20,0 Derivati della cannabis 3 18,8 1 11,1 4 16,0 Diuretici e agenti mascheranti 3 18,8 1 11,1 4 16,0!-bloccanti 1 6,3 0 0,0 1 4,0 Anestetici Locali 1 6,3 0 0,0 1 4,0 Totale , , ,0 % di riga 64,0 36,0 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 31

30 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura Distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per sesso e classi di sostanze: valori assoluti e percentuali. Classi di sostanze M F Totale (anno 2004) v.a. % v.a. % v.a. % Stimolanti 12 31,6 2 20, ,2 Derivati della cannabis 13 34,2 5 50, ,5 Diuretici e agenti mascheranti 5 13,2 3 30,0 8 16,7 Agenti Anabolizzanti 5 13,2 0 0,0 5 10,4 Corticosteroidi 2 5,3 0 0,0 2 4,2!-bloccanti 1 2,6 0 0,0 1 2,1 Totale , , ,0 % di riga 79,2 20,8 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Confrontando ora i dati del 2003 e del 2004, relativamente alle sostanze rilevate nelle urine, si osserva che gli uomini fanno registrare un aumento nell uso dei derivati della cannabis e degli anabolizzanti, anche se lieve, e una diminuzione nell uso di stimolanti, diuretici e!-bloccanti. Infatti le percentuali (Figura 1.27) passano dal 18,8% al 34,2% per i derivati della cannabis e dal 12,5% al 13,2% per gli anabolizzanti; mentre gli stimolanti passano dal 37,5% al 31,6%, i diuretici e agenti mascheranti scendono dal 19% circa del 2003 al 13% nel 2004 e i!-bloccanti, passano dal 6,3% al 2,6%. Inoltre per gli uomini si nota solo nel 2003 la presenza di anestetici locali, (5) con una percentuale pari al 6,3%, e solo nel 2004 la presenza di corticosteroidi, con un valore del 5,3%. Per le donne si osserva innanzitutto che non sono stati trovati nel 2004 anabolizzanti, invece nel 2003 queste sostanze erano presenti nel 33,3%, si registra inoltre, un aumento nell uso di diuretici, passati dall 11% al 30%, e di derivati della cannabis, dall 11% al 50%. Figura Distribuzione delle positività rilevate nel per sesso e classi di sostanze: valori percentuali. 60,0 M 2003 M 2004 F 2003 F ,0 50,0 44,4 40,0 37,5 % 30,0 31,6 34,2 30,0 33,3 20,0 20,0 18,8 18,8 10,0 11,1 13,2 11,1 12,5 13,2 6,3 6,3 5,3 2,6 0,0 Stimolanti Derivati della cannabis Diuretici e agenti mascheranti Agenti Anabolizzanti β-bloccanti Corticosteroidi Anestetici Locali Classi di sostanze Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. (5). La classe degli Anestetici locali è stata eliminata dall elenco delle sostanze vietate per doping, Decreto 16 gennaio 2004 (G.U. N.42 del 20 Febbraio 2004). 32

31 CAPITOLO 1 Entrando nel dettaglio delle singole sostanze assunte si ha per gli uomini, relativamente agli stimolanti (Figura 1.28, Figura 1.29, Figura 1.30), un aumento tra il 2003 e il 2004 nell uso di efedrina, passata dal 16,7% al 25%, mentre la cocaina e il salbutamolo presentano gli stessi valori per entrambi gli anni, la prima con il 33,3% ed il secondo con il 16,7%. Nel 2004, a differenza del 2003, si registra la presenza di altre sostanze, quali: cropropamide, crotetamide ed amfepramone con un valore dell 8,3%. Le donne invece nel 2004 hanno fatto uso di efedrina e cocaina, mentre nel 2003 si è riscontrata la presenza nei campioni di pseudoefedrina, uscita dall elenco delle sostanze vietate per doping e inserita nel Programma di monitoraggio 2004, ma anche di fenmetrazina e di fendimetrazina. Figura STIMOLANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Stimolanti M F Totale (anno 2003) v.a. % v.a. % v.a. % pseudoefedrina 2 33,3 1 25,0 3 30,0 cocaina 2 33,3 0 0,0 2 20,0 efedrina 1 16,7 1 25,0 2 20,0 salbutamolo 1 16,7 0 0,0 1 10,0 fenmetrazina 0 0,0 1 25,0 1 10,0 fendimetrazina 0 0,0 1 25,0 1 10,0 Totale 6 100, , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura STIMOLANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Stimolanti M F Totale (anno 2004) v.a. % v.a. % v.a. % cocaina 4 33,3 1 50,0 5 35,7 efedrina 3 25,0 1 50,0 4 28,6 salbutamolo 2 16,7 0 0,0 2 14,3 cropropamide 1 8,3 0 0,0 1 7,1 crotetamide 1 8,3 0 0,0 1 7,1 amfepramone 1 8,3 0 0,0 1 7,1 Totale , , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 33

32 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura STIMOLANTI: distribuzione delle positività rilevate nel per sesso e sostanze: valori percentuali. 60,0 50,0 50,0 50,0 M 2003 M 2004 F 2003 F ,0 33,3 33,3 33,3 % 30,0 25,0 25,0 25,0 25,0 25,0 20,0 16,7 16,7 16,7 10,0 8,3 8,3 8,3 0,0 pseudoefedrina cocaina efedrina salbutamolo cropropamide crotetamide amfepramone fenmetrazina fendimetrazina Stimolanti Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Gli agenti anabolizzanti nel 2003 (Figura 1.31) vengono trovati sia negli uomini che nelle donne. Per i primi si sono rilevate il norandrosterone e lo stanozololo e per le seconde il norandrosterone, il noretiocolanolone e lo stanozololo. Invece nel 2004 gli anabolizzanti sono presenti solo negli uomini e le sostanze riscontrate sono il norandrosterone, il noretiocolanolone e un caso in cui il rapporto testosterone/epitestosterone è superiore a 6, superando così i limiti consentiti (Figura 1.32). In Figura 1.33 vengono confrontate le positività rilevate nel distinte per sesso e tipo di sostanza. Figura AGENTI ANABOLIZZANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Agenti Anabolizzanti M F Totale (anno 2003) v.a. % v.a. % v.a. % norandrosterone 2 66,7 1 33,3 3 50,0 noretiocolanolone 0 0,0 1 33,3 1 16,7 stanozololo 1 33,3 1 33,3 2 33,3 Totale 3 100, , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura AGENTI ANABOLIZZANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Agenti Anabolizzanti M F Totale (anno 2004) v.a. % v.a. % v.a. % norandrosterone 2 40, ,0 noretiocolanolone 2 40, ,0 testosterone/epitestosterone >6 1 20, ,0 Totale 5 100, ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 34

33 CAPITOLO 1 Figura AGENTI ANABOLIZZANTI: distribuzione delle positività rilevate nel per sesso e sostanze: valori percentuali. 70,0 66,7 M 2003 M 2004 F 2003 F ,0 50,0 50,0 50,0 % 40,0 33,3 33,3 33,3 33,3 30,0 20,0 20,0 10,0 0,0 norandrosterone noretiocolanolone stanozololo testosterone/epitestosterone >6 Agenti anabolizzanti Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Per i diuretici si osserva, negli uomini, che la sostanza più usata è l idroclorotiazide, sia per il 2003 (Figura 1.34), con un valore percentuale del 66,7%, sia per il 2004 (Figura 1.35) con un valore del 60%. Inoltre nel 2003 si è rilevata anche la presenza di canrenone, 33,3%, mentre nel 2004 il restante 40% si divide tra coloro che utilizzano la furosemide e quelli che usano il clortalidone. Nelle donne invece si registra, nel 2004, la presenza di idroclorotiazide, clorotiazide ed amiloride, equamente distribuite, 33,3%, mentre per il 2003 si trova solo furosemide. In Figura 1.36 vengono confrontate le positività rilevate nel distinte per sesso e tipo di sostanza. Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici e agenti mascheranti M F Totale (anno 2003) v.a. % v.a. % v.a. % idroclorotiazide 2 66,7 0 0,0 2 50,0 canrenone 1 33,3 0 0,0 1 25,0 furosemide 0 0, ,0 1 25,0 Totale 3 100, , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 35

34 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici e agenti mascheranti M F Totale (anno 2004) v.a. % v.a. % v.a. % idroclorotiazide 3 60,0 1 33,3 4 50,0 furosemide 1 20,0 0 0,0 1 12,5 clortalidone 1 20,0 0 0,0 1 12,5 clorotiazide 0 0,0 1 33,3 1 12,5 amiloride 0 0,0 1 33,3 1 12,5 Totale 5 100, , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI: distribuzione delle positività rilevate nel per sesso e sostanze: valori percentuali. 100,0 90,0 M 2003 M 2004 F 2003 F ,0 80,0 70,0 60,0 66,7 60,0 % 50,0 40,0 30,0 20,0 33,3 33,3 33,3 33,3 20,0 20,0 10,0 0,0 idroclorotiazide canrenone clortalidone clorotiazide amiloride furosemide Diuretici e agenti mascheranti Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Nella classe dei derivati della cannabis è stata rilevata la presenza dei metaboliti del " 9 THC in tutti e due gli anni sia negli uomini che nelle donne (Fig. 1.37). Figura DERIVATI DELLA CANNABIS: distribuzione delle positività rilevate nel per sesso e sostanze: valori assoluti e percentuali. Metaboliti " 9 THC v.a. % v.a. % Maschi 3 75, ,2 Femmine 1 25,0 5 27,8 Totale 4 100, ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 36

35 CAPITOLO 1 Infine per i!-bloccanti si trova la presenza nei campioni solo di atenololo, sia per il 2003 che per il 2004; inoltre nel 2003 si rileva anche la positività agli anestetici locali (lidocaina) invece nel 2004 ai corticosteroidi (metilprednisolone e betametasone), sostanze assunte solo dagli uomini (Figura 1.23). Per avere un idea di come si distribuiscono le varie positività nei diversi sport è opportuno tenere presente le Figure 1.38 e 1.39 in cui le sostanze rilevate sono state raggruppate in classi di sostanze. Facendo riferimento ai dati del 2003 (Figura 1.38) si osserva che la federazione con il maggior numero di positività (7), pari al 28% di tutte le positività rilevate, è rappresentata da quella del peso e cultura fisica (FIPCF), e le sostanze prevalenti appartengono alla classe degli agenti anabolizzanti, pari al 57% circa. Gli stimolanti, tra le federazioni che fanno rilevare la presenza di sostanze vietate per doping, sono presenti in 8 federazioni su 13, gli anabolizzanti vengono assunti per l 80% da culturisti e per il 20% da atleti dell atletica leggera, i diuretici sono presenti nella FIPCF, nel tiro con l arco e nel tiro a volo, i derivati della cannabis si trovano nell handball, nello squash e nel rugby, infine si rilevano un caso di positività all atenololo nel tiro con l arco ed uno agli anestetici locali nel triathlon. Analizzando il 2004 (Figura 1.39) il primo dato che salta all occhio è che su 10 positività rilevate nel calcio 8 appartengono alla categoria degli stimolanti, pari al 57% di tutti gli stimolanti trovati nei campioni, gli anabolizzanti sono stati rilevati solo in tre federazioni: ciclismo, nuoto e pesistica, i diuretici sono presenti principalmente nel rugby, mentre i derivati della cannabis sono presenti in 11 federazioni, infine si è registrato un solo caso di positività all atenololo (!-bloccante) nel tiro a segno, uno al metilprednisolone (corticosteroide) nel ciclismo ed uno al betametasone (corticosteroide) nella pallamano. Figura Distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per federazione e classi di sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici Derivati Agenti e agenti della Anestetici Totale Federazione Stimolanti Anabolizzanti mascheranti cannabis!- bloccanti locali v.a. % FIPCF ,0 FIGH ,0 FCI ,0 FISE ,0 FIGS ,0 FITARCO ,0 FITRI ,0 FIGC ,0 FIDAL ,0 FIR ,0 FIH ,0 FITAV ,0 FIN ,0 Totale ,0 % di riga 40,0 20,0 16,0 16,0 4,0 4,0 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 37

36 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura Distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per federazione e classi di sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici Derivati Agenti e agenti della Cortico- Totale Federazione Stimolanti Anabolizzanti mascheranti cannabis steroidi!- bloccanti v.a. % FIGC ,8 FIR ,6 FCI ,4 FIN ,3 FIP ,2 FIJLKAM ,2 FIPCF ,2 FPI ,2 UITS ,2 FIB ,2 FIGH ,2 FISG ,2 FISI ,2 FIC ,1 FIS ,1 FMI ,1 FISB ,1 FITA ,1 Totale ,0 % riga 29,2 10,4 16,7 37,5 4,2 2,1 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Considerando ora la distribuzione delle positività per ciascuna classe di sostanze, si nota per gli stimolanti (Figura 1.40, Figura 1.41), che la sostanza più utilizzata è la cocaina, sia per il 2003 che per il 2004, (escludendo la pseudoefedrina che nel 2003 era pari al 30% degli stimolanti e che nel 2004 è stata eliminata dalla lista delle sostanze vietate per doping), pari al 20% nel primo anno ed al 35,7% nel secondo anno. A seguire ci sono nel 2003 la fenmetrazina, la fendimetrazina ed il salbutamolo, tutte con un valore del 10%, mentre nel 2004 l efedrina con il 28,6%, il salbutamolo con il 14,3%, e le sostanze quali: cropropamide, crotetamide, amfepramone con un valore del 7,1%. 38

37 CAPITOLO 1 Figura STIMOLANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Stimolanti Totale FIGC FIGH FCI FIH FIPCF FISE FIGS FITRI (anno 2003) v.a. % pseudoefedrina ,0 cocaina ,0 efedrina ,0 fenmetrazina ,0 fendimetrazina ,0 salbutamolo ,0 Totale ,0 % di riga 10,0 10,0 20,0 10,0 10,0 20,0 10,0 10,0 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura STIMOLANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Stimolanti Totale FIGC FCI FIS FPI FMI (anno 2004) v.a. % cocaina ,7 efedrina ,6 salbutamolo ,3 cropropamide ,1 crotetamide ,1 amfepramone ,1 Totale ,0 % di riga 57,1 14,3 7,1 14,3 7,1 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Effettuando ora un analisi all interno di ogni sport emerge che nel calcio, nel 2004, sono state rilevate tutte le sostanze appena citate ad eccezione dell amfepramone, e la sostanza prevalente è la cocaina, che costituisce il 50% delle sostanze stimolanti riscontrate in questo sport. Nel ciclismo invece si presentano positività per l efedrina e l amfepramone, nella scherma si trova la presenza di salbutamolo, nel pugilato di efedrina e nel motociclismo di cocaina. 39

38 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / In Figura 1.42 vengono confrontate le positività rilevate nel per le singole federazioni. Figura STIMOLANTI - distribuzione delle positività rilevate nel per federazione: valori percentuali. 60,0 57, ,0 40,0 % 30,0 20,0 10,0 10,0 20,0 20,0 14,3 14,3 7,1 7,1 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 0,0 FIGC FCI FPI FIS FMI FISE FIH FIPCF FIGS FIGH FITRI Federazioni Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Relativamente agli agenti anabolizzanti (Figura 1.43, Figura 1.44) nel 2003 gli sport che rivelano l uso di tali sostanze sono l atletica leggera e di nuovo il peso e la cultura fisica, rispettivamente per la presenza di norandrosterone, stanozololo e noretiocolanolone, mentre nel 2004 si rilevano delle positività per il nuoto, il peso e cultura fisica ed il ciclismo, i primi due per la presenza di norandrosterone e noretiocolanolone ed il terzo per un valore maggiore di 6 per il rapporto testosterone/epitestosterone. Agenti Totale FIDAL FIPCF Anabolizzanti v.a. % norandrosterone ,0 stanozololo ,0 noretiocolanolone ,0 Totale ,0 % di riga 20,0 80,0 100,0 Figura AGENTI ANABOLIZZANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Agenti Totale FIN FIPCF FCI Anabolizzanti v.a. % norandrosterone noretiocolanolone testost./epitest. > Totale % di riga Figura AGENTI ANABOLIZZANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 40

39 CAPITOLO 1 In Figura 1.45 vengono confrontate le positività rilevate nel per le singole federazioni. Figura AGENTI ANABOLIZZANTI - distribuzione delle positività rilevate nel per federazione: valori percentuali. 90,0 80,0 70,0 60,0 80, ,0 % 40,0 40,0 40,0 30,0 20,0 10,0 20,0 20,0 0,0 FIPCF FIN FCI FIDAL Federazioni Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Nel 2003 le federazioni che fanno registrare l utilizzo degli agenti mascheranti sono il tiro con l arco ed il tiro a volo per la presenza di idroclorotiazide, e il peso e la cultura fisica per l uso di furosemide e canrenone (Figura 1.46). Invece nel 2004 la classe dei diuretici ed agenti mascheranti (Figura 1.47) vede la presenza di idroclorotiazide nella pallacanestro, nelle bocce e nel bowling, di furosemide nel ciclismo, di idroclorotiazide, clorotiazide e amiloride nel rugby (riscontrate queste nello stesso atleta), di clortalidone nel tiro a segno. Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici e Totale FITARCO FIPCF FITAV agenti mascherati v.a. % idroclorotiazide ,0 furosemide ,0 canrenone ,0 Totale ,0 % di riga 25,0 50,0 25,0 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 41

40 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI: distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per federazione e sostanze: valori assoluti e percentuali. Diuretici e agenti Totale FIP FCI FIR UITS FIB FISB mascheranti v.a. % idroclorotiazide ,0 furosemide ,5 clorotiazide ,5 amiloride ,5 clortalidone ,5 Totale ,0 % di riga 12,5 12,5 37,5 12,5 12,5 12,5 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. In Figura 1.48 vengono confrontate le positività rilevate nel per le singole federazioni. Figura DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI - distribuzione delle positività rilevate nel per federazione: valori percentuali. 60,0 50,0 50, ,0 37,5 % 30,0 25,0 25,0 20,0 10,0 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 0,0 FIPCF FITAV FITARCO FIR FIP FCI UITS FIB FISB Federazioni Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. I derivati della cannabis (Figura 1.49, Figura 1.50) erano presenti nel 2003 per il 50% nell handball, per il 25% nel rugby e nello squash. Nel 2004, invece, sono presenti nelle seguenti federazioni: FIR, con un valore pari al 22,2%, FIGC, FIJLKAM, FISG e FISI con un valore dell 11,1%, FIN, FIP, FIB, FIGH, FIC, FITA con una percentuale del 5,6%. 42

41 CAPITOLO 1 Figura DERIVATI DELLA CANNABIS - distribuzione delle positività rilevate nel 2003 per federazione: valori assoluti e percentuali. Derivati della cannabis FIGH FIR FIGS Totale THC v.a % 50,0 25,0 25,0 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Figura DERIVATI DELLA CANNABIS - distribuzione delle positività rilevate nel 2004 per federazione: valori assoluti e percentuali. Derivati della cannabis FIR FIGC FIJLKAM FISG FISI FIN FIP FIB FIGH FIC FITA Totale THC v.a % 22,2 11,1 11,1 11,1 11,1 5,6 5,6 5,6 5,6 5,6 5,6 100,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. In Figura 1.51 vengono confrontate le positività rilevate nel per le singole federazioni. Figura DERIVATI DELLA CANNABIS - distribuzione delle positività rilevate nel per federazione: valori percentuali. 60,0 50,0 50, ,0 % 30,0 20,0 25,0 22,2 25,0 10,0 11,1 11,1 11,1 11,1 5,6 5,6 5,6 5,6 5,6 5,6 0,0 FIR FIGC FIJLKAM FISG FISI FIGH FIN FIP FIB FIC FITA FIGS Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Infine nel 2003 l atenololo è assunto da un atleta del tiro con l arco, e la lidocaina da un atleta del triathlon, mentre nel 2004 l atenololo è assunto da un atleta del tiro a segno, il metilprednisolone da un ciclista e il betametasone da un atleta di pallamano. 43

42 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Esaminando ora gli atleti positivi e non più le positività (6) ai controlli antidoping ed effettuando un analisi per sesso si osserva che, nel 2004 (Figura 1.52), gli uomini superano le donne nell assunzione di sostanze vietate per doping per quasi tutte le classi considerate, ad eccezione dei derivati della cannabis, per i quali il sesso femminile fa registrare un valore pari al 62,5% contro quello maschile del 37,1%. Gli uomini fanno uso principalmente di sostanze appartenenti alla classe degli stimolanti, precisamente il 31,4% di essi contro un 25% delle donne, a seguire ci sono i diuretici e agenti mascheranti rilevati in entrambi i sessi: i maschi che ricorrono a questo tipo di sostanze sono il 14,3% e le femmine il 12,5%. Infine gli uomini sono anche quelli che utilizzano gli agenti anabolizzanti (8,6%), i!-bloccanti (2,9%) e i corticosteroidi (5,7%), sostanze non rilevate nei campioni femminili. Figura Distribuzione degli atleti positivi nel 2004 per classi di sostanze, sesso e federazione: valori assoluti e percentuali di riga. Diuretici Agenti e agenti Derivati Corti- Stimolanti Anabolizzanti mascheranti della cannabis!-bloccanti costeroidi Federazioni M F M F M F M F M F M F FIGC FIR FCI FIN FIP FIJLKAM FIPCF FPI UITS * * FIB FIGH FISG FIC FISI FIS FMI FISB FITA Totale * * % di riga 31,4 25,0 8,6 0,0 14,3 12,5 37,1 62,5 2,9 0,0 5,7 0,0 * lo stesso atleta risulta positivo a due sostanze appartenenti a classi diverse: diuretici e!-bloccanti. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. (6). Per positività si intende la presenza di una singola sostanza vietata per doping nel campione analizzato (es. due sostanze rilevate nello stesso campione danno luogo a due positività). 44

43 CAPITOLO 1 Nel 2003 invece, (Figura 1.53), le donne superano gli uomini nell uso di stimolanti e di agenti anabolizzanti, rispettivamente con una percentuale del 50% contro un 37,5% e del 16,7% contro un 12,5%. Gli uomini al contrario fanno un maggior uso di diuretici e derivati della cannabis, 18,8% contro 16,7%, mentre sono gli unici utilizzatori di!-bloccanti ed anestetici locali. Inoltre dall analisi di laboratorio si scopre in un campione di urina femminile la presenza di due sostanze stimolanti, la fenmetrazina e la fendimetrazina, ed in un altro la presenza di tre sostanze anabolizzanti, norandrosterone, noretiocolanolone, stanozololo. Da osservare che i diuretici vengono assunti in associazione con altre sostanze quali anabolizzanti e!-bloccanti probabilmente al fine di alterare i risultati delle analisi, considerando le proprietà mascheranti di tali sostanze Distribuzione degli atleti positivi nel 2003 per classi di sostanze, sesso e federazione: valori assoluti e percentuali di riga. Diuretici Agenti e agenti Derivati Anestetici Stimolanti Anabolizzanti mascheranti della cannabis!-bloccanti locali Federazioni M F M F M F M F M F M F FIGC FIDAL FIGH FCI FIR FIH FIPCF 0 1 1* 1 1* FIGS FITARCO * * FITAV FITRI FISE Totale 6 3 2* 1 3* * % di riga 37,5 50,0 12,5 16,7 18,8 16,7 18,8 16,7 6,3 0,0 6,3 0,0 * lo stesso atleta risulta positivo a due sostanze appartenenti a classi diverse: diuretici e!-bloccanti; diuretici e anabolizzanti. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 45

44 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Continuando l analisi separatamente per uomini e donne, per il 2004, emerge, per i primi (Figura 1.54), che circa il 55% degli atleti che fa uso di stimolanti appartiene alla FIGC, il 18,2% sono ciclisti, il 9,1% sono pugili e atleti del motociclismo e della scherma, quelli che fanno uso di anabolizzanti si dividono tra ciclisti, nuotatori e coloro che praticano peso e cultura fisica, i diuretici vengono assunti nelle stesse proporzioni, 20%, da atleti del ciclismo, pugilato, tiro a segno, bocce e bowling. Gli uomini che ricorrono all uso di derivati della cannabis sono per il 23% appartenenti alla federazione FIR, per il 15,4% appartenenti alle federazioni FIGC, FIJLKAM, e per il 7,7% appartenenti alla FIN, FIB, FIGH, FISG, FIC, FITA, infine quelli che usano!-bloccanti sono atleti del tiro a segno e quelli che usano corticosteroidi sono ciclisti. Per le donne è sufficiente fare riferimento alla Figura 1.52, da cui si evidenzia che le 8 atlete positive si distribuiscono nel modo seguente: quelle che assumono stimolanti sono del calcio e del pugilato, quelle che prendono diuretici e agenti mascheranti sono del rugby, quelle che assumono derivati della cannabis sono atlete del rugby, pallacanestro, sport sul ghiaccio e sport invernali. Figura Distribuzione degli uomini positivi nel 2004 per classi di sostanze e federazione: valori assoluti e percentuali. Diuretici Agenti e agenti Derivati Cortico- Stimolanti Anabolizzanti mascheranti della cannabis!-bloccanti steroidi Federazioni v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % FIGC 6 54,5 0 0,0 0 0,0 2 15,4 0 0,0 0 0,0 FIR 0 0,0 0 0,0 0 0,0 3 23,1 0 0,0 0 0,0 FCI 2 18,2 1 33,3 1 20,0 0 0,0 0 0,0 1 50,0 FIN 0 0,0 1 33,3 0 0,0 1 7,7 0 0,0 0 0,0 FIP 0 0,0 0 0,0 1 20,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FIJLKAM 0 0,0 0 0,0 0 0,0 2 15,4 0 0,0 0 0,0 FIPCF 0 0,0 1 33,3 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FPI 1 9,1 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 UITS 0 0,0 0 0,0 1* 20,0 0 0,0 1* 100,0 0 0,0 FIB 0 0,0 0 0,0 1 20,0 1 7,7 0 0,0 0 0,0 FIGH 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 7,7 0 0,0 1 50,0 FISG 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 7,7 0 0,0 0 0,0 FIC 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 7,7 0 0,0 0 0,0 FISI 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FIS 1 9,1 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FMI 1 9,1 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FISB 0 0,0 0 0,0 1 20,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 FITA 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 7,7 0 0,0 0 0,0 Totale , ,0 5* 100, ,0 1* 100, ,0 * lo stesso atleta risulta positivo a due sostanze appartenenti a classi diverse: diuretici e!-bloccanti. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 46

45 CAPITOLO 2 CAPITOLO 2 La medicalizzazione dell atleta 2.1 Consumo di sostanze farmacologicamente attive non vietate per doping L assunzione di sostanze in grado di migliorare artificiosamente la prestazione fisica non comprende solamente gli integratori alimentari ma riguarda anche altre sostanze che agiscono in modo diverso sull organismo. Il consumo di sostanze farmacologicamente attive non vietate per doping (medicalizzazione dell atleta) è stato sostanzialmente valutato, per i due anni , in base alle dichiarazioni degli atleti sottoposti a prelievi per controlli antidoping. Nel 2004 su 1556 atleti 1019, pari al 65% (Figura 2.1), hanno dichiarato di assumere farmaci, integratori, prodotti omeopatici, prodotti erboristici e 537 hanno dichiarato di non assumere alcun prodotto. La percentuale è molto vicina a quella registrata nel 2003, 71% circa, ad indicare che sono tanti gli atleti che ricorrono a medicamenti. Figura 2.1. Distribuzione degli atleti controllati nel secondo la dichiarazione di assunzione dei farmaci: valori assoluti e percentuali. Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD Atleti che dichiarano di: v.a. % v.a. % Assumere farmaci , ,5 Non assumere farmaci , ,5 Totale , ,0 Analizzando la distribuzione per sesso si osserva, per tutti e due i periodi considerati, che le donne sono quelle che maggiormente fanno uso di farmaci, con una percentuale superiore al 70% (Figura 2.2). Figura 2.2. Distribuzione degli atleti controllati nel secondo la dichiarazione di assunzione dei farmaci e per sesso: valori assoluti e percentuali Atleti che Atleti che Atleti assumono % Atleti assumono % di Sesso controllati farmaci di riga controllati farmaci riga Maschi , ,9 Femmine , ,4 Totale , ,5 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 47

46 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Nel 2004 dei 1019 atleti che assumono farmaci 672, pari al 66%, hanno dichiarato di assumere 1-2 prodotti e ben 347, pari al 34%, di assumerne più di tre (Figura 2.3). Questi valori mostrano, per i periodi in esame, che oltre il 30% utilizza più di un medicamento che può essere un associazione di farmaci diversi o un associazione di prodotti omeopatici, integratori e farmaci. Figura 2.3. Distribuzione degli atleti che dichiarano di assumere farmaci nel secondo il numero di prodotti assunti: valori assoluti e percentuali Numero di prodotti assunti v.a. % v.a. % , ,9 3 e più , ,1 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Relativamente alla tipologia delle sostanze assunte (Figura 2.4) si osserva che più del 50% fa uso esclusivamente di farmaci, il 25% fa un uso combinato di farmaci, integratori, ecc., il 20% circa ricorre solo ad integratori ed una piccola percentuale, 3% circa, utilizza altri prodotti, a volte di provenienza anche straniera. Figura 2.4. Distribuzione degli atleti che dichiarano di assumere farmaci nel secondo le sostanze assunte: valori assoluti e percentuali Sostanze assunte v.a. % v.a. % Solo farmaci , ,3 Solo integratori 90 17, ,9 Farmaci, integratori, omeopatici , ,2 Altro 17 3,2 26 2,6 Totale , ,0 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Entrando nel dettaglio delle caratteristiche dei preparati assunti risulta che, oltre agli integratori, i quali rappresentano la categoria di prodotti più utilizzata, 33,5% nel 2003 e 31,9% nel 2004, i farmaci più usati sono i Fans, farmaci antinfiammatori non steroidei, spesso utilizzati per permettere all atleta con lesioni o traumi dolorosi di gareggiare ugualmente. Per essi si registra un valore del 29% circa nel 2004 e del 27,5% nel 2003 (Figura 2.5). 48

47 CAPITOLO 2 Figura 2.5. Distribuzione dei prodotti assunti dagli atleti nel secondo la categoria farmaceutica: valori assoluti e percentuali Tipo di preparati assunti v.a. % v.a. % Integratori , ,9 Fans , ,7 Corticosteroidi 55 4,1 76 3,2 Contraccettivi orali 27 2,0 59 2,5 Antibiotici 32 2,4 44 1,9!2-agonisti 18 1,4 44 1,9 Miorilassanti 14 1,1 23 1,0 Ferro 15 1,1 33 1,4 Altro , ,6 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Se si fa riferimento agli sport in cui c è un maggior uso di medicamenti, nel 2004, (si considerano qui le federazioni in cui sono stati effettuati più controlli), si osserva che la percentuale di coloro che fanno ricorso a sostanze farmacologicamente attive, vietate o non vietate per doping, è ancora elevata, si passa dal 57% nel calcio a valori superiori al 70% per il nuoto, la pallavolo e l atletica leggera (Figura 2.6). Allora ci si può chiedere: questa assunzione di farmaci è legittimata da uno stato di malattia o è determinata dal bisogno / richiesta di migliorare la prestazione sportiva? Figura 2.6. Federazioni con maggior riscontro di atleti che dichiarano di assumere farmaci, integratori, omeopatici,...: valori assoluti e percentuali. FEDERAZIONE Atleti Atleti che (anno 2004) controllati assumono farmaci % Calcio ,6 Nuoto ,8 Atletica leggera ,1 Pallavolo ,7 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. 49

48 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Uso e abuso di integratori in ambito sportivo È diffusa presso gli atleti e gli sportivi l assunzione di prodotti ritenuti ergogenici (Ergogenic aids) e classificati come integratori alimentari, composti nutrizionali per atleti, prodotti salutistici. Si tratta in genere di preparati (sia monocomposti che pluricomposti) presentati sotto forma di capsule, compresse, tavolette, fialoidi, bustine e quanto altro e proposti con magnifiche promesse sulle prestazioni atletiche, ivi compreso un aumento della massa muscolare e una diminuzione del grasso corporeo. L assunzione di questi prodotti, proprio per la ricerca esasperata da parte dell atleta del più piccolo miglioramento, sta diventando una consuetudine pressoché generalizzata, non sempre giustificata da valide motivazioni scientifiche. L uso ormai diffuso di questi preparati trova conferma sia da dichiarazioni di atleti, sia dalla numerosità e tipologia di prodotti reperiti o indicati volontariamente da società sportive e sia dal loro notevole volume di vendita. Il 65-70% di circa 8000 (1) atleti sottoposti al controllo antidoping ha dichiarato infatti di assumere prodotti (medicamenti ed integratori alimentari) non vietati per doping [1]. In particolare su un campione di 1556 atleti, 1019 (65,5 %) hanno dichiarato di assumere farmaci, integratori, prodotti omeopatici, prodotti erboristici. Di questi 1019 atleti, 672 hanno dichiarato di assumere 1-2 prodotti e ben 347 di assumerne più di tre; inoltre 450 atleti (44,2%) hanno affermato di avere assunto prodotti genericamente indicati come integratori. Un integratore alimentare modello dovrebbe in genere essere costituto solo da nutrienti quali vitamine, sali minerali, proteine, aminoacidi, e dovrebbe svolgere un ruolo per: 1) correggere eventuali squilibri nutrizionali; 2) reintegrare eventuali perdite di macro- e micro- nutrienti legate a situazioni particolari e transitorie (disturbi gastrointestinali, permanenza in paesi a differente cultura e/o clima); 3) supportare un aumentato fabbisogno di principi nutrizionali (in presenza di un ridotto apporto) indotto da situazioni di lavoro particolarmente gravose. Sulla base di queste caratteristiche, risulta evidente però che una corretta alimentazione dovrebbe ampiamente coprire i fabbisogni nutrizionali sia di un individuo normale, che di un atleta. Sono attualmente presenti sul mercato: 1) prodotti contenenti esclusivamente vitamine e sali minerali, 2) prodotti costituiti od addizionati con composti di origine vegetale o animale e 3) prodotti specifici per atleti (Circolare n 8; 7 giugno 1999, G.U 11/6/1999) [2], denominati alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi. Questi ultimi sono integratori specifici per atleti finalizzati ad una integrazione energetica, ad un reintegro delle perdite idrosaline, e ad una integrazione di proteine, aminoacidi e derivati [2]. Esiste però il problema di stabilire dove termina la reintegrazione e dove inizia la supplementazione finalizzata al miglioramento della performance sportiva, con mezzi diversi da una corretta alimentazione. Questi particolari integratori necessitavano fino a pochi anni fa di una autorizzazione specifica del Ministero della Salute; oggi dopo il recepimento da parte dell Italia della Direttiva Comunitaria (46/2002/CE del 10 giugno 2002) in materia di integratori alimentari [3] necessitano, come tutti (1). Il numero di 8000 atleti è relativo ai controlli nazionali della CVD e del Coni. Il valore 65-70% è un stima estrapolata dai dati relativi ai 2296 atleti controllati dalla CVD. Emerge che, trattandosi di una estrapolazione, il valore 65-70% non è accompagnato da una valutazione della sua variabilità (deviazione standard o errore standard). Tale stima deve in ogni modo ritenersi valida sia per la significativa numerosità del campione sia per i dati disponibili al riguardo in campo internazionale. 50

49 CAPITOLO 2 gli altri integratori alimentari, soltanto di una notifica al Ministero, con indicazione sull etichetta della composizione del prodotto e di avvertenze ed indicazioni specifiche. Vigendo il principio del silenzio assenso, trascorso un determinato periodo di tempo (90 giorni), il prodotto può essere messo liberamente in vendita. Il decreto legislativo del 21 maggio 2004 n 169 [4] elaborato per dare attuazione alla direttiva 2002/46/CE definisce gli integratori alimentari come prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate. In questa definizione, che riprende quanto esplicitamente indicato dalla Direttiva Europea risulta oscuro o meglio non risulta chiaramente definito cosa si intenda per effetto fisiologico e come esso possa essere distinto da un effetto farmacologico propriamente detto. Questo senza considerare che la definizione di integratore alimentare inteso come prodotto destinato ad apportare elementi nutrizionali carenti nella comune dieta può generare confusione, poiché è difficile stabilire quale sia la comune dieta in quanto le abitudini alimentari variano da popolazione a popolazione e da zona geografica a zona geografica. Esiste inoltre il problema di stabilire dove termina la reintegrazione e dove inizia la supplementazione finalizzata al miglioramento della performance sportiva, con mezzi diversi da una corretta alimentazione. Conseguenza non trascurabile del concetto di prodotto capace di svolgere non solo effetti nutritivi ma anche effetti fisiologici, è stata l introduzione, spesso come componente principale, nella composizione degli integratori alimentari di prodotti erboristici, di estratti di origine vegetale e quanto altro [5]. La gravità di questa situazione può essere ben valutata considerando quanto è stato pubblicato sul JAMA (Journal American Medical Association) del 26 marzo 2003 [6]. Gli autori dell editoriale propongono che questi prodotti, una volta definite con precisione le caratteristiche per essere denominati integratori alimentari, siano assoggettati ad una regolamentazione se non identica, almeno simile a quella prevista per l immissione in commercio dei prodotti farmaceutici [6]. Infatti ad un quadro legislativo ampio e corposo che disciplina l intero settore dei prodotti farmaceutici, non fa purtroppo riscontro un analoga copertura normativa per ciò che concerne gli integratori alimentari: in quest ambito, i principali documenti che, direttamente o indirettamente, forniscono direttive o linee guida relative al loro impiego sono: il libro bianco sulla sicurezza alimentare della Commissione delle Comunità Europee [7], la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari [8], le Linee guida sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi del Ministero della Salute italiano [2], il Decreto Legislativo del 21 maggio 2004 n. 169 [4], la Direttiva 2004/27/CE del 31 marzo 2004 [9] che modifica, per quanto riguarda i medicinali vegetali tradizionali, la Direttiva 2001/83/CE, le Circolari del Ministero della Salute del 18 luglio 2002 n. 3 [10] e del 25 luglio 2002 n. 4 [11] e il Decreto Ministeriale del 19 novembre 2002 [12]. La proposta del JAMA appare quindi molto equilibrata e corretta e dovrebbe essere presa in seria considerazione dall Unione Europea e quindi anche dall Italia. Per porre un limite alla sfrenata introduzione sul mercato di integratori alimentari contenenti prodotti non chiaramente identificabili, incongrui se non addirittura pericolosi per la salute. 51

50 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / USO DI INTEGRATORI (alimenti per sportivi, prodotti salutistici, ergogenic aids, etc) A) Integratori alimentari classici e prodotti specifici per sportivi Per integratori alimentari classici si vogliono qui intendere gli integratori alimentari costituiti soltanto da vitamine e sali minerali; per prodotti specifici per sportivi i prodotti indicati nelle Linee guida sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi [2]. Questi ultimi prodotti (per maggior chiarezza definibili integratori per sportivi) sono da collocarsi in una delle seguenti categorie: a) prodotti finalizzati ad una integrazione energetica; b) prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite idrosaline causate dalla sudorazione conseguente alla attività muscolare svolta; c) prodotti finalizzati all integrazione di proteine; d) prodotti finalizzati all integrazione di aminoacidi e derivati; e) altri prodotti con valenza nutrizionale, adattati ad un intenso sforzo muscolare; f) combinazione dei suddetti prodotti. L etichetta di questi integratori deve riportare le specifiche modalità d uso, con particolare riferimento alle dosi/porzioni consigliate, nonché le avvertenze, ove previste. In linea generale, l uso di tali prodotti viene sconsigliato in gravidanza ed in età pediatrica. - ELETTROLITI E SALI MINERALI [13,14,15] Gli elettroliti e i sali minerali utilizzati in ambito sportivo sono rappresentati da sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro, zinco, rame, selenio e manganese. Non vi sono dati che attestino che una assunzione con la dieta di questi minerali sia insufficiente negli atleti che seguono una corretta alimentazione. Sodio Il sodio è ritenuto un elettrolita idoneo a svolgere effetti benefici sulla performance fisica, in quanto capace di stimolare l assunzione dei carboidrati e di acqua dal piccolo intestino e di mantenere il volume dei liquidi extracellulari. A questo scopo vengono appositamente preparate soluzioni aventi concentrazioni di sodio pari a mmol/l ( mg/l). La maggior parte delle comuni bibite, i cosiddetti soft drinks (cola, limonate, aranciate), contengono quantità minime di sodio (1-2 mmol/l), mentre le bibite destinate agli sportivi contengono circa mmol/l ( mg/l) di sodio. Queste bibite vengono assunte allo scopo di evitare il pericolo di una iponatriemia, possibile dopo esercizi fisici di durata superiore alle 3-4 ore. Gli effetti avversi sono rappresentati da uno stato di ipernatriemia (verificabile in presenza di diminuzione dell apporto idrico) che può provocare disidratazione e tendenza, nei soggetti giovani, alla comparsa di trombosi venose o arteriose, perdita di bicarbonati (con possibile insorgenza di acidosi metabolica). 52

51 CAPITOLO 2 Potassio Il contenuto di potassio nell organismo è approssimativamente di 2 g/kg/peso corporeo. Il potassio è il principale catione presente nella parte acquosa delle cellule; la maggior quantità è presente nel muscolo scheletrico, in buona parte utilizzato per la regolazione dello storage del glicogeno; soltanto lo 0,4% del potassio si trova nel compartimento plasmatico. L esercizio fisico determina uno spostamento del potassio, in seguito alla contrazione muscolare, verso il compartimento extracellulare, con conseguente aumento delle concentrazioni plasmatiche di questo ione. La quantità dell aumento plasmatico del potassio è direttamente correlata con l intensità dell esercizio eseguito. In contrasto con l aumento sopradescritto, le concentrazioni plasmatiche di potassio nell atleta a riposo sono spesso inferiori alle concentrazioni rinvenute nei soggetti non atleti. Questo fenomeno trova spiegazione nel fatto che durante l attività sportiva si verifica un adattamento dell uptake cellulare di potassio, dovuta alla maggiore attività della pompa Na- K- ATPasi. Conseguentemente la modesta riduzione delle concentrazioni plasmatiche di potassio, che si verifica negli atleti a riposo, non è un indice di un squilibrio del bilancio del K. Gli effetti avversi più rilevanti sono rappresentati da iperkalemia che, in individui con alterata funzionalità renale, determina parestesie periferiche, astenia, paralisi, confusione mentale, aritmie ventricolari e arresto cardiaco. Magnesio Il contenuto di magnesio nell organismo è pari a mg/kg di peso corporeo. Soltanto una piccola frazione extracellulare, l 1,3% è metabolicamente disponibile. Una supplementazione di magnesio al fine di prevenire i crampi muscolari susseguenti ad esercizio fisico, non ha trovato fino ad oggi una valida conferma sperimentale. La lieve diminuzione della concentrazione plasmatica di magnesio che si verifica durante una attività fisica sembra essere semplicemente correlata ad una ridistribuzione di questo catione nell organismo; conseguentemente non esiste una valida ragione scientifica per un sua addizione alle bevande destinate agli sportivi. Gli effetti avversi possono essere così brevemente riassunti: Per valori di ipermagnesemia pari a 5 meq/l si può verificare vasodilatazione generalizzata con ipotensione arteriosa, sete, perdita dei riflessi tendinei, in particolare quello rotuleo, debolezza e insonnia. Per valori fino a 10mEq/l si può verificare depressione respiratoria, aritmie ipercinetiche ventricolari e coma. Per valori superiori a 25mEq/l si può verificare arresto cardiaco. Per valori inferiori a 5 meq/l, tali da non indurre ipermagnesemia, possono verificarsi diarrea, eruttazioni, flatulenza, formazione di calcoli renali di silicato. Calcio Il contenuto del calcio nell organismo ammonta a circa g. Solo una piccola frazione, l 1%, si trova nel plasma ed è metabolicamente attiva. Le concentrazioni plasmatiche di calcio sono mantenute dagli ormoni coinvolti nel metabolismo osseo e non variano dopo intenso e breve esercizio fisico. 53

52 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Non sono disponibili studi su eventuali benefici di una assunzione integrativa di ioni calcio al fine di prevenire le fratture ossee da stress o per aumentare, negli atleti, la densità ossea. L assunzione di dosi superiori a 2000 mg/die di calcio può determinare: ipercalcemia con conseguente anoressia, nausea, vomito, stipsi, dolori addominali, debolezza muscolare, sete, poliuria, sonnolenza, confusione mentale (fino al coma), aritmie ventricolari e arresto cardiaco. Inoltre la somministrazione di sali di calcio per oltre 4-5 mesi determina iperfosfatemia, alcalosi metabolica lieve-moderata, calcolosi renale, nefrocalcinosi, eruttazioni, flatulenza e ipersecrezione gastrica. Ferro Non ci sono evidenze che la cosiddetta anemia da sport sia dovuta a carenza di ferro. In studi controllati, le concentrazioni plasmatiche di ferritina sono risultate analoghe negli atleti e nei soggetti di controllo. Una assunzione integrativa di ferro dovrebbe essere prescritta soltanto ad atleti con anemia sideropenica clinicamente diagnosticata; un sovraccarico di tale elemento risulta infatti pericoloso per la salute. Gli effetti avversi possono essere così brevemente riassunti: disturbi gastroenterici, crisi anafilattiche, esantema, vertigini, ipotensione arteriosa, acidosi metabolica, leucopenia, colorazione nera delle urine e annerimento dei denti, fotosensibilità reversibile e, occasionalmente, necrosi epatica. Zinco Esistono osservazioni sull importanza dello zinco per un buon funzionamento delle funzioni immunitarie. Sebbene non sia stata mai dimostrata una chiara deficienza di zinco negli atleti, viene proposta da alcuni autori una assunzione integrativa di questo metallo (come immunostimolante), al fine di diminuire il rischio di Infezione del Tratto Respiratorio Superiore, frequente negli atleti, in particolare in coloro che praticano sport di resistenza ed effettuano allenamenti intensi. Gli effetti avversi possono sono essere così riassunti: epigastralgia, nausea, vomito, diarrea, melena, ematemesi e bruciore esofageo. Rame, Selenio, Manganese Elementi traccia come rame, selenio e manganese svolgono un ruolo significativo nel metabolismo energetico e nella eliminazione di radicali liberi. Mancano dati precisi sul bilancio di questi elementi traccia negli atleti e conseguentemente non esistono specifiche raccomandazioni per una loro assunzione integrativa. In ogni modo è opportuno ricordare che questi elementi, in particolare il rame, vengono persi in quantità significative con il sudore. In caso di assunzione di rame superiore a 1,5 mg/die (dose giornaliera raccomandata) si possono verificare: nausea, vomito, disgeusia, diarrea, bruciore esofageo, convulsioni. Il Selenio è essenziale per l attività della glutatione-perossidasi, enzima che regola il metabolismo degli idroperossidi. Conseguentemente il selenio può svolgere un significativo ruolo nella prevenzione dei danni da radicali liberi e da stress ossidativi, che si verificano in situazioni di esercizi fisici particolarmente gravosi. 54

53 CAPITOLO 2 In condizione di deficienza di selenio è stata documentata un situazione di debolezza muscolare e una significativa riduzione delle proprietà antiossidative delle cellule. È opportuno però segnalare che mancano studi controllati, condotti su atleti, sul ruolo di un supplemento integrativo di selenio nei confronti dei fenomeni di perossidazione lipidica. Gli effetti avversi possono essere così brevemente riassunti: disgeusia, anoressia, alitosi, vomito, diarrea, sudorazione profusa, anemia, steatosi epatica, astenia, tremori muscolari, neuropatie periferiche, atassie, disorientamento, disturbi del visus, alterazioni dei tessuti cheratinizzati, fotosensibilizzazione. Il Manganese è un componente essenziale della SOD (superossido dismutasi) e quindi è un elemento coinvolto nella regolazione del metabolismo dei radicali liberi. Gli effetti avversi sono rappresentati da colestasi epatica. Cobalto, Nichel, Boro, Litio, Vanadio e Stagno Non sono disponibili dati per un loro impiego salutistico negli atleti. - VITAMINE E SOSTANZE AD ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE [13,14,15] VITAMINE Le vitamine coinvolte nel metabolismo energetico sono rappresentate dalle vitamine B 1, B 2, B 6, B 12, Niacina (vitamina B3 o PP). Recenti studi hanno dimostrato che in alcuni soggetti sottoposti a gravosi esercizi fisici o a prolungati allenamenti sia presente una maggiore richiesta di vitamina B 1. Sono descritte le seguenti reazioni avverse alle vitamine del gruppo B: Vitamina B 1 : non sono riferiti casi di tossicità dovuti ad un eccessivo apporto di questa vitamina. Vitamina B 6 : parestesie e sonnolenza. A dosi 2-3 volte superiori 1.4 mg/die (dose giornaliera raccomandata) può riscontrarsi riduzione dei livelli ematici di acido folico. Peggioramento di acne vulgaris in soggetti acneici. Vitamina B 12 : reazioni allergiche (reazione leggera di esantema fugace fino a reazione anafilattica grave); diarrea, aumento dell uricemia con attacchi di gotta; trombosi vascolare periferica. Niacina. Comuni: vasodilatazione cutanea intensa, prurito, cefalea, vomito, nausea, diarrea, riattivazione di ulcera peptica; Frequenti: iperpigmentazione cutanea, secchezza della cute, anoressia, psicosi tossica, alterazioni epatiche, iperuricemia con attacchi acuti di gotta, iperglicemia. Poco frequenti: ambliopia e altri disturbi del visus. SOSTANZE AD ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE A difesa del danno da radicali liberi sono descritti due meccanismi protettivi: enzimi endogeni ad attività antiossidante come la superossido-dismutasi (SOD) e la catalasi e sostanze esogene ad attività antiossidante come la vitamina C, la vitamina E, il beta-carotene e gli ubichinoni. Numerosi studi sono stati condotti impiegando diete ricche o prive di sostanze ad attività antiossidanti, al fine di comprendere meglio il ruolo di queste sostanze nei riguardi dello stress ossidativo. 55

54 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Non sono stati dimostrati, in studi controllati e in doppio cieco, effetti significativi della vitamine C, E e del beta-carotene sulla performance atletica. Inoltre non ci sono evidenze sull ipotesi che sostanze ad attività antiossidante, in particolare la vitamina E, possano prevenire un aumento della perossidazione lipidica e quindi prevenire il danno muscolare ossidativo susseguente ad esercizio fisico. Dato però che la vitamina E è risultata capace di ridurre la perossidazione lipidica, viene ritenuto che questa vitamina possa proteggere dal danno ossidativo che si verifica nell infiammazione indotta da esercizio fisico. Risultati di studi condotti su un gruppo omogeneo di atleti hanno indicato che l entità di perossidazione indotta da esercizio fisico (espressa come produzione di gruppi dienici) e il danno della cellula muscolare (espresso come aumento della creatin-chinasi sierica) non sono correlate alle concentrazioni plasmatiche di vitamina E. Sono descritte le seguenti reazioni avverse per le sostanze sopraindicate: Vitamina C: diarrea, nefrolitiasi ossalacetica (ad alte dosi in soggetti predisposti ad iperossaluria). Alterazioni della visione dei colori. Reazioni allergiche. Sintomi di dipendenza con cefalea alla sospensione. In caso di dosi 6-10 g/die: nefrolitiasi, trombosi periferica, scorbuto di rimbalzo alla cessazione, riduzione della fertilità femminile, alterazioni elettrolitiche, aborto (in soggetti con deficit di glucosio 6-fosfato deidrogenasi). Vitamina E: per assunzione giornaliera di mg/die astenia intensa, disturbi gastrointestinali, aumento della CPK ematica, ipercolesterolemia. Descritti casi sporadici di dermatite da contatto, tromboflebiti periferiche, tromboembolia polmonare e iperpiressia maligna. Beta-carotene: colorazione giallo-arancio della cute; feci molli, artralgie ed ecchimosi. Può ridurre in modo marcato i livelli di vitamina E sierica e tissutale. Ubichinoni: Nausea, diarrea e rush cutanei. - CAFFEINA [13,14,15] La caffeina è spesso presente in molte bevande non alcoliche e quindi viene con regolarità assunta da parecchi atleti. Negli ultimi anni è stata dimostrata, attraverso studi controllati, la sua efficacia negli sport di resistenza così come negli esercizi fisici intensi e di breve durata. L esatto meccanismo della caffeina non è ben conosciuto; sono state proposte tre teorie: La prima teoria prevede un effetto diretto sul Sistema Nervoso Simpatico, con un aumento dei segnali neuronali tra il cervello e le giunzioni neuro-muscolari. La seconda teoria propone un effetto diretto sul metabolismo energetico del muscolo scheletrico, con un aumento tra l altro dell AMP ciclico. La terza teoria, la più accreditata, propone un aumento della ossidazione dei grassi con risparmio dei depositi endogeni di carboidrati. Verrebbe così a migliorare la performance atletica specialmente in esercizi dove la disponibilità di carboidrati è un fattore limitante Per la dimostrata efficacia della caffeina come sostanza ergogena l uso era stato limitato. (I livelli massimi permessi nelle urine: 12 mcg/ml raggiungibile per ingestione di 5-8 tazze di caffè preparate secondo metodi di preparazione in uso negli Usa e nei paesi nordici e per ingestione di caffè tipo espresso). Recentemente è stata esclusa dalla lista delle sostanze vietate, e sottoposta a monitoraggio da parte delle autorità anti-doping. 56

55 CAPITOLO 2 Sono descritte, accanto ad una possibile insonnia, le seguenti reazioni avverse: per assunzioni di circa 300 mg (6-8 tazzine)/die per due settimane consecutive comparsa di nausea, eccitazione, irrequietezza, tremori periferici, acufeni, scotomi scintillanti, tachicardia sinusale, extrasistolia e cefalea paradossa, ematuria. - CREATINA [13-19] La creatina è un derivato aminoacidico (N-aminometil-N-metil-glicina) che si trova in grande abbondanza nella carne e nel pesce; viene sintetizzata nell organismo umano principalmente dal fegato a partire dagli aminoacidi metionina, arginina e glicina. La creatina raggiunge le fibrocellule della muscolatura scheletrica con meccanismo sodio-dipendente. Risulta presente nei muscoli per il 95%, di cui un 1/4 come creatina libera e 3/4 come fosfocreatina. La creatina viene infatti trasformata in fosfocreatina, che rappresenta la riserva energetica per la contrazione muscolare, rapidamente disponibile per sintesi di nuovo ATP (Adenosin-trifosfato). L ATP riveste un ruolo fondamentale in quanto dalla sua idrolisi in ADP (Adenosin-difosfato) deriva energia per la contrazione muscolare durante l attività motoria. La fosfocreatina viene metabolizzata a creatinina ed escreta con le urine. L esercizio fisico comporta un aumento della creatininuria nelle 24 ore. Si ritiene che l ingestione di creatina porti un piccolo significativo miglioramento nella performance negli sport che richiedono un elevato consumo di energia, specialmente se di natura ripetitiva e di breve durata. Si registra, dopo assunzione per prolungati periodi di tempo di elevate dosi di creatina, un aumento della massa corporea, dovuto sia ad un accrescimento della massa muscolare, sia a marcati fenomeni di ritenzione idrica. È importante riferire che i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), che presentano bassi livelli di creatina nei propri muscoli e che assumono creatina, pur andando incontro ad un aumento della massa magra, ad un incremento della forza e della resistenza della muscolatura periferica, non hanno manifestato un aumento della capacità di esercizio durante la riabilitazione polmonare [19]. L assunzione simultanea di carboidrati con la creatina aumenta ulteriormente i livelli di creatina e di fosfo-creatina nei muscoli e facilita l accumulo di glicogeno a livello muscolare. Le dosi suggerite sono pari a 4-6 g/die per un periodo non superiore a 30 giorni; oltre tale periodo, la dose giornaliera non deve superare i 3 g/die. L ingestione di quantità maggiori per periodi più prolungati può non essere priva di pericoli. Scarse informazioni sono infatti disponibili sulla sicurezza della creatina a medio e a lungo termine. A causa dell alto contenuto di atomi di azoto presenti nella creatina, la sua assunzione aumenta il rischio di insorgenza di alterazioni della funzionalità renale. Non è stato ancora verificato se l inibizione della sintesi di creatina endogena, provocata dalla somministrazione di creatina esogena, sia reversibile dopo sospensione del trattamento. Gli effetti avversi correlati ad una assunzione cronica di creatina si possono così sintetizzare: disidratazione extracellulare (turbe dell equilibrio idro-elettrolitico), disturbi gastrici, alterazioni della funzionalità epatica (aumento dei livelli di GOT e GPT, per assunzioni di 10 volte la dose massima consigliata), crampi muscolari e traumi muscolo-tendinei, sviluppo di un comportamento aggressivo e violento. Nei soggetti ipertesi o con familiarità per tale patologia si dovrebbe sconsigliare l uso protratta di creatina, in quanto questa può determinare un incremento della pressione arteriosa. 57

56 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / [13-15; 20-21] - CARNITINA Circa il 98% della carnitina nell organismo umano è presente nel muscolo scheletrico e nel cuore. Nell organismo umano la carnitina endogena svolge diverse funzioni quali: Trasportare gli acidi grassi a catena lunga attraverso la superficie della membrana mitocondriale, così che gli acidi grassi possano subire una beta-ossidazione e quindi essere impiegati per la produzione di ATP a livello della matrice mitocondriale. Provvedere allo storage (durante i periodi di riposo) o alla liberazione di gruppi acetilici (CoA e altri substrati metabolici) durante l esecuzione di esercizi fisici intensi, quando il sistema piruvato-deidrogenasi esplica la sua massima attività. Per la sua attività sulla ossidazione degli acidi grassi e sul metabolismo dell acetil-coa (Coenzima A), viene attribuito alla carnitina, presente negli integratori, un effetto ergogenico sulla performance fisica. I risultati delle ricerche sugli effetti di un apporto esogeno di carnitina sull esercizio fisico sono molto ambigui, spesso del tutto negativi. In particolare dopo assunzione di carnitina per via orale per un periodo di due - tre settimane a dosi di 2-6 g/die non si verifica alcun aumento di questo composto nel tessuto muscolare. Alcune specifiche rivendicazioni sull importanza di una assunzione integrativa di carnitina non sono completamente supportati da studi controllati. In particolare non risultano chiaramente comprovati: perdita di peso o riduzione della massa corporea grassa; aumento dell ossidazione dei grassi e riduzione dell esaurimento delle scorte di glicogeno durante prolungate corse o gare ciclistiche; aumento della disponibilità di ossigeno a livello muscolare, con riduzione dell accumulo di lattato durante un esercizio fisico massimale e sopra-massimale; miglioramento della performance delle attività sportive di resistenza. Gli effetti avversi correlati all assunzione della carnitina sono rappresentati da: disturbi gastrointestinali, quali vomito, diarrea e crampi addominali. - TRIGLICERIDI A CATENA MEDIA [13,14,15] In generale, l aggiunta di acidi grassi a soluzioni contenenti carboidrati e la loro ingestione dovrebbe aumentare la disponibilità plasmatica di FFA (Free Fatty Acids) e la loro ossidazione nei muscoli, risparmiando così il consumo del glicogeno muscolare e migliorando la performance atletica. Non sono risultati al riguardo utili i trigliceridi a lunga catena (Long Chain Triglycerides: LCT), in combinazione con carboidrati, per diversi motivi quali il lento svuotamento gastrico, il lento assorbimento, sia di questi trigliceridi che del glucosio. Altri studi hanno preso in considerazione la somministrazione di trigliceridi a catena media (Medium Chain Triglycerides: MCT) e di carboidrati e riferiscono che gli MCT non riducono lo svuotamento gastrico e non diminuiscono la disponibilità di glucosio contemporaneamente ingerito. Gli MCT, rapidamente assorbiti dall intestino, sono trasportati direttamente nella vena porta come FFA a media catena e sono rapidamente ossidati. Probabilmente una parte degli MCT subisce un ossidazione a livello epatico, il restante a livello dei muscoli particolarmente sotto esercizio fisico. 58

57 CAPITOLO 2 In diversi studi viene riferito che l ingestione di MCT da soli o in combinazione con carboidrati non ha avuto effetto o ha avuto un effetto negativo sui tests di performance atletica, a causa dell insorgenza di intensi crampi gastrointestinali. È presente un solo studio in cui è stato osservato un risparmio di glicogeno muscolare ed un effetto positivo sul tempo di performance dopo assunzione di una bibita a base di carboidrati contenente 86 g di MCT ingerita in piccoli ripetuti boli durante un esercizio di resistenza di due ore. - AMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA (Branched Chain AminoAcids: BCAA) [13,14,15] Sono rappresentati principalmente da: leucina, valina ed isoleucina. Vengono rivendicati i seguenti effetti: stimolo della sintesi proteico-muscolare, in particolare se assunti con anabolizzanti (vietati per doping); azione anticatabolica proteica; diminuzione del grasso viscerale; diminuzione del fabbisogno di glucosio con conseguente miglioramento della prestazione atletica. Studi controllati non hanno però dimostrato alcuno effetto di miglioramento della performance atletica in rapporto agli effetti soprarivendicati. È stata altresì avanzata l ipotesi che la somministrazione di aminoacidi a catena ramificata agli atleti durante esercizi fisici prolungati potrebbe determinare una riduzione del senso di fatica per la capacità di questi composti di indurre un riduzione a livello cerebrale di 5HT. Infatti, sebbene la sensazione soggettiva di fatica derivante da un esercizio fisico prolungato sia generalmente considerata il risultato di eventi biologici che avvengono a livello dei muscoli e/o del sistema cardiovascolare, esistono evidenze che i segnali che originano a livello periferico siano modulati da eventi che si verificano a livello del sistema nervoso centrale. Non è stata però, anche in questo caso, mai dimostrata chiaramente da alcun studio un potenziamento della performance fisica; parimenti non è attualmente possibile escludere rischi per la salute legati ad un uso prolungato di BCAA. B) Integratori costituiti od addizionati con prodotti di origine vegetale o animale Questi integratori, contenenti prodotti erboristici, vengono attualmente assunti dagli sportivi sulla base di una generica aspettativa di un miglioramento delle prestazioni atletiche. L assunzione di prodotti di origine vegetale non solo non è sempre motivata, ma può risultare anche pericolosa. Spesso infatti è poco o del tutto sconosciuta l esatta composizione qualitativa e quantitativa dei vari prodotti erboristici; sono insufficientemente studiati, dal punto di vista farmacodinamico e tossicologico, i loro principi attivi; non viene spesso misurata e valutata, stante l origine e la coltivazione in paesi con poca attenzione all inquinamento, la presenza di prodotti e/o sostanze tossiche provenienti da contaminazione ambientale, volontaria (insetticidi e pesticidi) ed involontaria (metalli pesanti, idrocarburi, etc). 59

58 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / La presenza di prodotti di origine vegetale negli integratori nasce dalla erronea convinzione, negli ultimi anni purtroppo progressivamente sviluppatasi, che i prodotti di origine naturale, come i prodotti erboristici siano assolutamente innocui, privi cioè di effetti avversi. Da tale convinzione deriva un altro grave fattore di rischio rappresentato dall idea che i dosaggi, la frequenza e le modalità di somministrazione non siano fattori assolutamente critici. Inoltre è da segnalare che questa massiva presenza di prodotti erboristici e/o di prodotti di origine animale ha fatto aumentare la possibilità che questi preparati possano contenere sostanze doping naturali e/o principi attivi di sintesi vietati per doping, inseriti abusivamente da parte di alcuni produttori poco scrupolosi e, ovviamente, non palesemente indicati in etichetta [5]. Proprio per quanto riguarda la possibile presenza in integratori di prodotti naturali vietati per doping è necessario richiamare l attenzione sul fatto che, dietro ingredienti ottenuti da piante dal nome esotico o incomprensibile, si possono celare principi attivi vietati e ben noti in farmacologia. Al riguardo si possono citare i prodotti a base di efedra, non infrequentemente indicata con la denominazione cinese Ma Huang, contenenti in percentuali variabili efedrina ed alcaloidi ad essa correlati; tali alcaloidi sono presenti anche in altre piante il cui impiego è stato di recente bandito dalla Food and Drug Administration (FDA), quali la Sida cordifolia e la Pinella ternata (anche conosciuta come Ban Xia) [22]. Altrettanto diffusa è la presenza in integratori di guaranà, noce di cola e tè verde, contenenti caffeina (solo recentemente esclusa dalla lista delle sostanze vietate, ma tuttora sottoposta a monitoraggio da parte delle autorità anti-doping). In ultimo, l arancia amara (Citrus aurantium), contenente sinefrina, sostanza sottoposta alla stessa regolamentazione della caffeina, e il polline del pino scozzese, che al pari di altre piante o semi, può contenere tracce di androstenedione, un proormone androgeno, precursore del testosterone [23]. Per quanto riguarda la possibile presenza in un integratore di principi attivi, non naturali, vietati per doping, è opportuno ricordare che con crescente frequenza vengono riportati casi di contaminazione di integratori con analoghi e/o con precursori di steroidi anabolizzanti. In questi casi gli effetti presunti dell integratore sarebbero dovuti più all agente contaminante che all ingrediente naturale principale. Il Tribulus terrestris, ad esempio, viene proposto agli sportivi per una presunta capacità di esercitare un azione stimolante sulla produzione di testosterone endogeno; recenti studi suggeriscono che, a parte un generico effetto placebo, i benefici riportati da alcuni atleti non sarebbero da attribuire al Tribulus in sé, quanto piuttosto alla presenza di ingredienti extra (steroidi anabolizzanti) non dichiarati in etichetta [24]. Analoghe considerazioni valgono per altri integratori (ad esempio, formulazioni di amminoacidi ramificati) contaminate con nandrolone e/o altri steroidi anabolizzanti [25-26]. In sintesi, è appropriato ed opportuno evidenziare che per tutti gli integratori, fatta eccezione per alcuni prodotti specifici per sportivi, manca: 1) una reale valutazione dell efficacia e della tossicità; 2) una precisa indicazione dei dosaggi; 3) precisi riferimenti all età, al sesso, al peso corporeo, a situazioni patologiche in atto. 60

59 CAPITOLO 2 ABUSO DI INTEGRATORI (alimenti per sportivi, prodotti salutistici, ergogenic aids, etc) Il concetto di integrazione è strettamente connesso alla necessità, da parte dello sportivo, di reintegrare quelle sostanze biologicamente attive che sono state consumate durante l allenamento o la competizione sportiva vera e propria. Proprio sulla effettiva necessità di reintegrare esiste ampia difformità di giudizio, in quanto, secondo molti operatori, ciò può essere ottenuto semplicemente mantenendo un regime alimentare correttamente bilanciato e sfruttando le capacità fisiologiche di recupero. Conseguentemente il consumo di integratori spesso si traduce in abuso per la ricerca quasi spasmodica di un magico ingrediente che possa aumentare l efficienza della performance atletica ed assicurare un vantaggio in termini di competitività. L abuso può interessare anche gli integratori alimentari (specifici o meno per gli sportivi) costituiti solo da vitamine, sali minerali, proteine, aminoacidi; infatti, come è stato precedentemente riportato, l assunzione di questi prodotti a dosaggi che superano gli aspetti integrativo-nutrizionale può assumere le caratteristiche di un intervento farmacologico con possibili effetti farmacodinamici e conseguentemente anche tossici. Purtroppo non da tutti (medici e sportivi) è avvertita la sottile differenze che esiste tra una assunzione per integrazione di elementi perduti con l attività sportiva e quindi la necessità di un loro reintegro e l assunzione di questi stessi elementi a dosaggi che superano largamente il fabbisogno. Da questo nasce la problematica (non affrontata e quindi non risolta) di stabilire quando sia necessaria una supplementazione di sostanze biologicamente utili. Più complessa e delicata è ovviamente l impiego di integratori contenenti prodotti erboristici, e/o estratti di origine vegetale o animale, vale a dire prodotti ai quali la legge consente la possibilità di esplicare o per lo meno di vantare effetti fisiologici. L abuso di questi prodotti, o meglio il cattivo uso, nasce purtroppo non solo per sollecitazioni di operatori del mercato, ma anche per sollecitazioni di operatori sanitari sulla base di studi scientifici non sempre controllabili, spesso non concordi tra loro e sovente pubblicati su riviste poco autorevoli, in altre parole su studi privi di una rigorosa verifica della metodologia utilizzata e dei risultati ottenuti. L abuso di questi prodotti può, come già precedentemente indicato, comportare rischi per la salute (comparsa di effetti avversi più o meno gravi), derivanti: 1) da possibili effetti farmacodinamici per elevati dosaggi; 2) da possibili fenomeni di accumulo ; 3) da fenomeni di intolleranza verso i costituenti l integratore; 4) dalla presenza di sostanze farmacologicamente attive vietate per doping e non dichiarati in etichetta; 5) da possibili interazioni medicamenti-integratori, specialmente se in condizioni metaboliche di intenso sforzo fisico; 6) dall uso di prodotti adulterati o contraffatti, specialmente se provenienti da canali di vendita non tradizionali (quali i circuiti paralleli che orbitano attorno a palestre e centri sportivi) o più semplicemente attraverso la rete Internet. 61

60 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / In conclusione l assunzione di integratori alimentari, comprendendo in tale dizione tutti i prodotti non classificabili come medicamenti (quindi ergogenici aids, composti nutrizionali per atleti, prodotti salutistici, prodotti erboristici o di derivazione naturale) da parte degli sportivi ed atleti è divenuta al giorno d oggi, purtroppo, un abitudine consolidata, che soltanto in un numero ristretto di casi trova reale giustificazione. Laddove esista un effettiva necessità, è razionale una assunzione di questi prodotti ad appropriati dosaggi e non a dosaggi incongruamente elevati; ogni abuso comporta sempre e comunque dei rischi più o meno gravi, non solo quelli per la salute, di più immediata comprensione, ma anche quelli derivanti dalla probabilità di incorrere, sia pure inconsapevolmente, in un risultato di positività all esame anti-doping, con relative conseguenze sportive, economiche, d immagine e, nel nostro Paese, anche penali. Inoltre in quei casi in cui l assunzione di integratori alimentari (compresi quelli contenenti composti di origine vegetale) sia supportata da solide motivazioni scientifiche, lo sportivo consumatore si dovrebbe indirizzare solo verso prodotti distribuiti da canali di vendita qualificati, dove siano fra l altro presenti operatori esperti ed in grado di mediare fra il messaggio proposto dal canale pubblicitario e il consumatore. I prodotti da assumere dovrebbero essere scelti fra quelli provenienti da aziende che abbiano maturato esperienza nel settore, che si servano di fornitori accreditati e che siano in grado di certificare la reale composizione dei prodotti commercializzati e quindi di garantire gli indispensabili requisiti di qualità, buona pratica di fabbricazione e sicurezza. 62

61 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 Patologie e morti doping-correlate 3.1 Patologie doping-correlate Le segnalazioni in letteratura scientifica di patologie doping-correlate (Figura 3.1), complessivamente rilevate in numero di 135 negli ultimi 50 anni [27-124], sono legate quasi esclusivamente ad esposizione a Steroidi Anabolizzanti Androgeni: SAA (in numero complessivo di 109 casi) [48-124]. Tale dato conferma la contradditorietà dei dati epidemiologici intra vitam e post mortem significativa di sottostima del fenomeno. Figura 3.1. Patologie Doping-correlate in Atleti. Alcol GHB* Efedrina FANS Dinitrofenolo Steroidi Anabolizzanti Insulina Ormone somatotropo Diuretici * GHB (Gamma-idrossibutirrato) sostanza non inserita all interno della Lista delle sostanze vietate per doping. I casi di patologie doping-correlate più frequentemente riferiti ad assunzione di SAA sono di natura psichiatrica (39 casi) [ ] e cardiovascolare (30 casi) [79, 81, 83-92, 95-98, 100, , ] (Figura 3.2). Tra quelle psichiatriche la più frequente è la depressione (Figura 3.3), tra quelle cardiovascolari l infarto del miocardio (Figura 3.4). 63

62 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura 3.2. Patologie Doping-correlate a SAA in Atleti. Nervose Muscolari Renali Psichiatriche Gastroenteriche Cerebrovascolari Cardiovascolari Altro Figura 3.3. Patologie psichiatriche Doping-correlate a SAA in Atleti. Mania Suicidio Depressione Psicosi Altro

63 CAPITOLO 3 Figura Patologie cardiovascolari Doping-correlate a SAA in Atleti. Trombosi arteriosa Aritmie Scompenso Cardiomiopatia Tamponamento Infarto miocardio Morti doping-correlate La morte correlata all abuso di sostanze farmacologicamente attive (vietate e non vietate per doping) è un fenomeno complesso a cui concorrono molteplici ed eterogenee concause patologiche. La comprensione dei meccanismi patogenetici collegati alla morte per doping è ostacolata dai seguenti fattori: 1) conoscenze farmacotossicologiche limitate dalle difficoltà di attuazione di studi sperimentali controllati; 2) utilizzo di farmaci ergogenici di connotazioni peculiari, in ordine a: - dosaggi più elevati rispetto a quelli terapeutici; - schemi posologici incongrui; - assenza di condizioni patologiche utili a prevederne gli effetti farmacodinamici; - esasperate condizioni fisiologiche dell atleta, spinte al massimo delle capacità individuali; - imprevedibili interazioni farmacologiche, talvolta ascrivibili a sostanze inquinanti presenti nei farmaci provenienti da mercati clandestini. La scarsità di dati desumibili dalla letteratura scientifica internazionale (Figura 3.5), la carenza di sistemi istituzionali di rilevamento epidemiologico e la disomogeneità dei protocolli diagnostici utilizzati nelle indagini necroscopiche, contribuiscono alla non affidabile stima del fenomeno morte Doping-correlata. 65

64 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura 3.5. Atleti di eccellenza deceduti per doping in competizioni sportive. (modificata da Wadler G.I., Hainline B., Drugs and the athletes. Company Ed., Philadelphia, p , 1989) Nome Sport Anno Sostanza Howard Dick track 1960 amfetamine Jensen Knud ciclismo 1960 amfetamine Lipscomb Big Daddy football 1963 eroina Tom Simpson ciclismo 1967 amfetamine Terry Furlow basket 1980 cocaina Billy Ylvisaker polo 1983 cocaina Pelle Lindbergh hockey 1985 alcol Bias Len basket 1986 cocaina Don Rogers football 1986 cocaina Brigitte Dressel atletica 1987 steroidi anabolizzanti, narcotici Hernell Jackson basket 1987 cocaina David Singh body building 1987 steroidi anabolizzanti David Croudip football 1988 cocaina Rico Marshall football 1988 cocaina Le segnalazioni in letteratura scientifica [ ] di decessi da Doping (Figura 3.6), correlati in via esclusiva ad esposizione a steroidi anabolizzanti androgeni (SAA), confermano l evidenza della sottostima del fenomeno e la contradditorietà dei dati epidemiologici post mortem ed intra vitam. Tra i complessivi 16 casi riportati in Figura 6.2 (soggetti di sesso maschile di età compresa tra 18 e 48 anni) la principale causa di morte (n=12) era cardiaca (infarto del miocardio, cardiomiopatia ipertrofica); nei restanti 4 casi era rispettivamente cerebrale (ictus cerebrale, n=2) e polmonare (embolia polmonare, n=2). Uno studio finlandese di tipo caso-controllo [112], con follow-up di 12 anni, su 62 sollevatori di pesi, assuntori di steroidi, confermava l elevata incidenza di cause di morte di natura cardiaca (Figura 3.7) e rilevava maggiore mortalità degli Atleti assumenti sostanze anabolizzanti rispetto al gruppo di controllo non assumente, con rischio di morte 4,6 volte superiore rispetto al gruppo controllo (Figura 3.8). 66

65 CAPITOLO 3 Figura 3.6. Morte da sostanze vietate per doping in giovani Atleti/Case Reports. N. Causa di Morte/ Dati clinico Età Sesso Autori Casi Quadri Anatomo-Patologici tossicologici Frankle et al (125) 1 34 M Ictus cerebrale. Occlusione Storia: Abuso Steroidi tromboembolica arteria cerebrale media sinistra. Siekierzynska-czarnecka 1 20 M Embolia polmonare. Storia: Abuso Steroidi et al.1990 (126) Luke et al.1990 (127) 1 21 M Infarto miocardico. Ipertrofia Storia: Abuso Steroidi ventricolare sinistra, fibrosi miocardica regionale, ipertrofia renale, epatosplenomegalia. Lyndberg et al (128) 1 28 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Abuso Steroidi Fibrosi miocardica regionale, aterosclerosi. Ferenchick 1992 (129) 1 22 M Infarto miocardico. Occlusione Storia: Abuso Steroidi trombotica coronaria sinistra e discendente anteriore. Kennedy et al (130) 1 18 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Rilievo urinario Fibrosi miocardica. Oxymesterone Kennedy et al (131) 1 24 M Morte improvvisa. Emorragia Storia: Rilievo urinario cerebrale. Infarto miocardico, Oxymesterone fibrosi miocardica regionale, ipertrofia ventricolare sinistra, miocardite. Gaede et al.1993 (132) 1 36 M Embolia polmonare massiva. Storia: Abuso Steroidi Dickerman et al (133) 1 20 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Abuso Steroidi Cardiomiopatia ipertrofica. 40 M Morte improvvisa cardiaca. Cicatrice Storia: Abuso Steroidi pregresso infarto miocardico a tutto pessore, lieve ipertrofia ventricolare sinistra, coronarosclerosi lieve. Madea et al.1996 (134) 2 28 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Abuso Steroidi Cardiomegalia, fibrosi miocardica, coronarosclerosi, aortosclerosi, epatosplenomegalia da stasi. Hausmann et al (135) 1 20 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Rilievo urinario Cardiomiopatia ipertrofica, fibrosi Nandrolone e miocardica, necrosi miocellulare Clembuterolo focale, disseminata. Kledal et al (136) 1 21 M Edema cerebrale. Storia: Abuso Steroidi 32 M Morte improvvisa cardiaca. Storia: Rilievo urinario Cardiomiopatia ipertrofica, Nandrolone infarto miocardico datato (15 gg). Fineschi et al (137) 2 29 M Morte improvvisa. Cardiomiopatia Storia: Rilievo urinario ipertrofica. Stanozololo Medras et al (138) 1 48 M Arresto cardiaco di natura aritmica Storia: Abuso Steroidi (morte intraospedaliera). Cardiomegalia, ipertrofia ventricolare sinistra. Sottoposto ad intervento chirurgico per stenosi aortica calcifica 39 giorni prima del decesso. 67

66 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Figura 3.7. Studio longitudinale*. Cause di morte nei sollevatori di pesi assuntori di SAA. Da Parssinen et al., modificata [112]. Cause di morte Numero casi Infarto miocardico acuto 3 Suicidio 3 Coma epatico 1 Linfoma non Hodgkin 1 *12 anni follow-up. Figura 3.8. Studio longitudinale*. Mortalità precoce nei sollevatori di pesi assuntori di SAA. Da Parssinen et al., modificata (112). Controlli Assuntori SAA Numerosità soggetti Mortalità % 3,1 (34 casi) 12,9 (8 casi ) *12 anni follow-up. Prendendo ora in considerazione fonti informative strutturate (pubblicazioni scientifiche) e non strutturate (es. internet, stampa) si osserva che le denunce complessive dei casi di morte da Doping, partendo dall anno 1886, risultano in progressivo aumento a partire dal 2000 (Figura 3.9). Figura 3.9. Denunce complessive dei casi di morte da Doping ( ) desumibili da fonti informative strutturate e non strutturate anni v.a anni Anni N:B: 7 casi non riferibili ad un determinato periodo. 68

67 CAPITOLO 3 Tale incremento è da considerarsi espressivo di una maggiore sensibilizzazione dei media e degli organi di stampa, piuttosto che di una effettiva crescita del fenomeno, misurabile solo attraverso un auspicato rilevamento epidemiologico coinvolgente i settorati autoptici anatomomo-patologici e medico-legali mediante protocolli metodologici standardizzati. Ciò consentirà di approfondire le conoscenze sulle molteplici variabili che delineano la complessa natura del fenomeno morte doping correlata, oggi esplorabile solo attraverso i dati desumibili da fonti prevalentemente non strutturate (Figura 3.10, Figura 3.11). Figura Età dei soggetti morti per Doping (Fonti informative strutturate/non strutturate). Classe di età v.a. % , , , , , ,2 45 e oltre 14 18,9 Totale ,0 Mancanti 52 Figura Sostanze assunte dai soggetti morti per Doping (Fonti informative strutturate/non Strutturate). Sostanze assunte v.a. % Stimolanti (amfetamnine, cocaina, efedrina, stricnina) 16 12,7 Anabolizzanti 4 3,2 Narcotici (eroina, fentanil) 2 1,6 Alcool 1 0,8 Ormone della crescita 1 0,8 Epo 1 0,8 Integratori 3 2,4 Associazioni varie* 11 8,7 Sostanze non riportate 87 69,0 Totale ,0 * Associazioni varie: steroidi+stimolanti, narcotici+corticosteroidi. 69

68 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Da quest ultima tabella si osserva che più del 30% di coloro che sono deceduti ha assunto sostanze proibite nel periodo di attività agonistica. Per coloro per i quali è stato possibile reperire informazioni sulle sostanze assunte si osserva una prevalenza di stimolanti, e a seguire l associazione di più sostanze, tra cui l abbinamento di steroidi e stimolanti, di narcotici e corticosteroidi, ecc, non vanno però trascurati gli agenti anabolizzanti, assunti sia singolarmente sia in associazione, che, come si evince anche dalla tabella 3.6 in cui si riportano i casi pubblicati in letteratura [ ], sono strettamente correlati alla morte di 16 atleti. 70

69 CAPITOLO 4 CAPITOLO 4 L attività di contrasto al doping 4.1 Violazioni dei regolamenti sportivi Per illecito sportivo s intende la violazione delle norme dello statuto e dei regolamenti federali con una sanzione di carattere disciplinare per la società e/o per i suoi affiliati. Generalmente, la violazione di dette regole, come la loro osservanza, non hanno ripercussioni nell ordinamento giuridico statale, ma solo in quello interno sportivo. In altri casi, invece, per la natura dell illecito sportivo, si parla di illecito penale o civile che sarà differentemente sanzionato. Infatti la legge 376/2000 è la prima legge antidoping a considerare il doping anche reato penale (ex art. 9). Nell ordinamento sportivo esiste, infatti, un vero e proprio Regolamento dell attività antidoping. Alcune violazioni di tale Regolamento vengono di seguito riportate: 1.1. La presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker in un campione biologico dell atleta Uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito Il rifiuto o l omissione, senza giustificato motivo, di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici, previa notifica in conformità con il vigente Regolamento, o il sottrarsi in altro modo al prelievo dei campioni biologici La violazione delle condizioni previste per gli atleti che devono sottoporsi ai test fuori competizione, inclusa l omessa comunicazione di informazioni utili per la loro reperibilità e la conseguente mancata esecuzione di test richiesti in conformità con le norme vigenti La manomissione o il tentativo di manomissione di una qualsiasi fase dei controlli antidoping Il possesso di sostanze vietate e la pratica di metodi proibiti Il traffico illegale di sostanze vietate o metodi proibiti La somministrazione di una sostanza vietata o la sua tentata somministrazione, il ricorso ad un metodo proibito o il suo tentativo, o altrimenti fornire assistenza, incoraggiamento e aiuto, istigare, dissimulare o assicurare complicità in altra forma all atleta in riferimento a una violazione o tentata violazione del Regolamento. Costituisce aggravante se il fatto è commesso da chi esercita la professione medica, farmaceutica o connessa. L accertamento di un fatto di doping, l acquisizione di una notizia relativa ad un fatto di doping, in violazione della legge 376/2000, comporta l attivazione di un procedimento disciplinare e l eventuale applicazione delle sanzioni stabilite dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), dalle F.S.N., dalle D.A. In riferimento al rapporto fra illecito sportivo e penale possono verificarsi diverse possibili soluzioni: che il fatto costituisca solo illecito sportivo, e in tal caso verrà perseguito solo dal giudice sportivo; che il fatto costituisca illecito sportivo e penale, in questo caso sentenzieranno entrambi ed in piena autonomia ed entrambe le sanzioni, siano esse concordi o discordi, passeranno in giudicato. 71

70 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / I dati relativi a tali violazioni fanno riferimento in alcuni casi alle informazioni raccolte presso la Segreteria della Commissione di Vigilanza Antidoping del Ministero della Salute, in altri casi alle informazioni raccolte attraverso fonti informative non strutturate (stampa nazionale, rete internet), ad esempio per i casi di sospensione e tempi di squalifica di atleti trovati positivi ai controlli antidoping nazionali ed internazionali. Quest ultimi dati, riportati in figura 4.3 servono ad introdurre e ad illustrare parzialmente l argomento violazioni dei regolamenti sportivi in quanto si fa riferimento solamente ad atleti famosi, che fanno notizia, poiché desunti da fonti informative non strutturate. (2) In attesa di poter fornire dati ufficiali più dettagliati, che dovranno essere forniti dalle strutture del CONI, si riportano di seguito alcune tabelle riassuntive. Figura 4.1. Distribuzione degli atleti controllati e risultati positivi nel : valori assoluti e percentuali. Anno Atleti controllati Atleti positivi % di positività , ,7 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. Per quanto riguarda i casi di rifiuto, bisogna distinguere tra coloro che si sono rifiutati di sottoporsi al controllo antidoping pur presentandosi alla fase iniziale del prelievo del campione e coloro che invece non si sono neanche presentati pur essendo stati convocati. Figura 4.2. Distribuzione dei casi di rifiuto ai controlli antidoping nel 2004: valori assoluti. Casi di rifiuto ai controlli 2004 Atleti presenti al controllo 2 Atleti non presenti al controllo 1 Totale 3 Fonte: Elaborazione ISS su dati CVD. (2). Sono riportati in un unica tabella atleti non tesserati per enti sportivi italiani, atleti non controllati dal CONI e/o dalle FSN e DSA, atleti sottoposti a controlli e a procedimenti disciplinari da Organi Antidoping o di Giustizia non del CONI e/o delle FSN e DSA. 72

71 CAPITOLO 4 Figura 4.3. Distribuzione degli atleti positivi ai controlli antidoping (nazionali ed internazionali) e squalificati desunti da fonti informative non strutturate (3). Atleta Sport Periodo di riferimento Periodo Sostanza presente della positività di squalifica nel campione Juan Ignacio Chela tennis mesi metiltestosterone Stefano Sacchetti calcio settembre mesi nandrolone Andrea De Rold calcio settembre mesi nandrolone Christian Bucchi calcio ottobre mesi norandrosterone, noretiocolanolone Salvatore Monaco calcio ottobre mesi norandrosterone, noretiocolanolone Nicola Caccia calcio dicembre mesi nandrolone Edgar Davids calcio gennaio mesi nandrolone Fernando Couto calcio gennaio mesi nandrolone Stefano Torrisi calcio gennaio mesi nandrolone Jean Francois Gillet calcio marzo mesi nandrolone Andrea Longo atletica aprile mesi nandrolone Jaap Stam calcio ottobre mesi nandrolone Guillermo Coria tennis mesi nandrolone Roberto Sgambelluri ciclismo aprile mesi darbepoietina Stefano Garzelli ciclismo maggio 2002 circa un anno probenecid (diuretico) Carlos Gurpegi calcio settembre mesi nandrosterone Mariano Puerta tennis febbraio mesi clenbuterolo Gianluca Bortolami ciclismo aprile mesi cortisone Raimondas Rumsas ciclismo maggio mesi epo Francisco Perez ciclismo maggio mesi epo Manuele Blasi calcio settembre mesi norandrosterone Mohammed Kallon calcio settembre mesi norandrosterone, noretiocolanone Saadi Al Gheddafi calcio ottobre mesi norandrosterone Daniele Amerini calcio ottobre mese betametasone Daniele Vantaggiato calcio ottobre mese betametasone Julien Rantier calcio ottobre giorni betametasone Sasha Radchenko pallamano ottobre 2004 circa 50 giorni metabetasone Adrian Mutu calcio ottobre mesi cocaina Jerome Young atletica novembre 2004 a vita epo (3). In questa tabella vengono riportati anche atleti non tesserati per enti sportivi italiani, atleti non controllati dal CONI e/o dalle FSN e DSA, atleti sottoposti a controlli e a procedimenti disciplinari da Organi Antidoping o di Giustizia non del CONI e/o delle FSN e DSA. 73

72 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / I procedimenti penali Relativamente ai reati penali ex art.9 legge 376/2000 si fa riferimento ai casi di persone arrestate e indagate collegate ai sequestri di sostanze vietate per doping. I dati ufficiali, forniti dal Comando Generale dei Carabinieri per la Sanità, riferiti al quinquennio , riguardano le persone denunciate e arrestate poiché coinvolte nel traffico illecito di sostanze vietate per doping. Dalle figure sotto riportate si osserva come siano notevolmente aumentate, a partire dal 2001, sia il numero delle persone denunciate, passando da 64 a 611 nel 2004, sia il numero delle persone arrestate, cresciute da 3 a 105 nell ultimo anno considerato. Inoltre nel 2004 sono stati effettuati anche altri 67 provvedimenti restrittivi quali: presentazione alla p.g., obbligo di dimora, sospensione dall esercizio di un pubblico servizio o di una professione. Persone denunciate Fonte: Comando Generale Carabinieri per la Sanità Persone arrestate Fonte: Comando Generale Carabinieri per la Sanità 74

73 CAPITOLO I sequestri Intorno al fenomeno doping non ruotano solo gli sportivi che ricorrono a sostanze vietate, ma anche, e negli ultimi tempi ancora di più, la criminalità organizzata che ha messo le mani su un giro d affari di milioni di euro. Il fenomeno non tocca unicamente l ambiente degli atleti professionisti ma si estende anche al mondo delle palestre e società sportive minori, infatti molte azioni compiute dalle forze dell ordine si sono svolte presso centri sportivi frequentati da un pubblico eterogeneo e non specifici per pochi atleti agonisti, da ciò sembra logico supporre che gran parte delle sostanze vietate per doping sequestrate non fossero destinate ad atleti professionisti, ma ad utenti normali cioè giovani frequentatori di palestre che praticano sport a livello amatoriale. Per avere un idea della gravità e dell entità del doping amatoriale si fa riferimento ai dati sui sequestri compiuti da Nas e Guardia di Finanza nei diversi anni. Dalle informazioni fornite dal Comando Carabinieri per la Sanità nel biennio le operazioni antidoping più importanti hanno riguardato prevalentemente il body building ed il ciclismo. Anche negli anni gli sport maggiormente interessati dal fenomeno doping sono stati il ciclismo professionistico ed il body building. Le operazioni antidoping più importanti compiute dai Nas di Padova, Firenze e Udine sono state denominate: Operazione Quadrifoglio, Operazione Triamin e Operazione Flebo. Dai dati forniti dal Comando Generale della Guardia di Finanza, relativi alle maggiori operazioni antidoping condotte nel periodo , si osserva che le principali sostanze sequestrate sono state: Epo, Gh, anabolizzanti, insulina, farmaci ad azione ormonale e farmaci stimolanti. Nell anno 2004 invece l attività di contrasto al fenomeno doping è stata più intensa, infatti sia i sequestri sia le persone arrestate e denunciate sono aumentate. Infatti, a partire da gennaio di questo stesso anno, si sono concluse più di 30 operazioni antidoping ad opera di Nas e Guardia di Finanza, che hanno riguardato tutto il territorio nazionale. Le operazioni più importanti, in ordine cronologico, sono state quelle terminate nel: - febbraio 2004, l operazione denominata Hercules, relativa al body building, era iniziata nell aprile del 2003 ed ha visto la partecipazione di 500 carabinieri, le perquisizioni e i sequestri effettuati sono stati 133, realizzati in Veneto, Emilia Romagna, Marche e Lazio, sono stati emessi 15 ordini di custodia cautelare. Le sostanze, sequestrate in case private, magazzini clandestini, palestre e altri ambienti sportivi amatoriali, sono state: Aldactone, Anapolon Tablet Oksimetolon, Andriol, Benadon, Clomiphene Citrate, Deca-Durabolin, Dianabol, Depo Medrol, Efedrina Level, Epargriseovit, Esiclene, Estrumate, Eutirox, Extraboline, Feldene, Finaject, Finasteride, Ganabol, Genotropin, Gh Umatrope, Globuren, Lasix, Homeocur Testerset, Humolin, Jintropin, Kadiur, Kriptocur, Isopuramin, Lipostabil, Masteron, Metadienon, Metanabol, Monores, Napopsin, Neoton, Nespo 60, Novaldextamoxifen, Parabolan, Placentex, Primobolan, Profasi Hp, Procar Finasteride, Proviron, Restandol, Saizen, Schering, Synflex, Somatostatina, Spasmobroncal, Spiropent, Sustenon, Tad 600, Tioside, Ti-Tre Liotironina, Testex Elmu Prolongatum, Testosterone Cypionate, Testoviron, Testovis, Transmetil, Ventipulmin Citrate, Virormone Testosterone Propinate, Winstrol, per un totale di 880 mila confezioni di sostanze proibite. Esse provenivano dalla Spagna, Romania, Grecia e Turchia per un giro d affari di oltre 5 milioni di euro. - Maggio 2004, l operazione denominata Oil for Drug ha interessato il ciclismo professionistico e 75

74 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / dilettantistico ed era iniziata nel dicembre del Essa è stata realizzata dall azione congiunta di Nas e Guardia di Finanza, i militari coinvolti sono stati 300 carabinieri, 350 militari dei Nas e 30 agenti delle fiamme gialle che hanno effettuato 140 perquisizioni in palestre, stanze, case di professionisti, in 28 province italiane. In totale ci sono stati 2 arresti e 138 indagati. La varietà e quantità di farmaci sequestrati è notevole, in tutto: 22 siringhe di eritropoietina, 8 tra flaconi, capsule e fiale di varie specialità medicinali: tationil 600, tora-dol 30, camiotene 2g, tioside 4/mg 2/ml, folina 5mg (in confezione ospedaliera o sotto forma di campioni di vietata vendita), 80 confezioni di Dhea (anabolizzante), 205 specialità medicinali vietate per doping di cui varie in confezioni ospedaliere; 29 fiale da 3ml di Geres, 18 fiale di Huamtropin, 2 fiale da 1,5mg di Long R3 IGF-3, 13 fiale di Gonadotropina Corionica Umana, 24 fiale di Betametasone, 10 compresse di Betametasone Sodio Fosfato, 5 fiale di Glutatione, 240 capsule di testosterone Undecanoato, 60 capsule di 19-Norandrostenedione, 30 confetti di Metilprednisolone, 60 flaconcini di Beclometasone Dipropionato, 2 confezioni di somatotropina, 19 fiale di caffeina, 3 confezioni di ormone Gonadorelina, 1 fiala di Urofollitropina, 4 fiale di Winstrol Depot, 20 fiale di Metanabol, 34 compresse di Samir, 150 confezioni di Gardenal, 6 confezioni di cortisonici, 3 confezioni di epoetina, 2 confezioni di sostanze vietate per doping per cavalli, 1 centrifuga per ematocrito e 2 confezioni di aghi emotrasfusioni, 5 barattoli di capsule anonime. Nella casa di un medico sono stati trovati: 16 flaconi di metadone da 20 mg, 14 scatole di morfina, 53 confezioni di altri farmaci vietati per doping tra cui 2 di ripnol e 4 di fentanil. A questa operazione ne sono collegate altre 2, quella di marzo 2004, realizzata dai Nas di Firenze con la collaborazione della Guardia di Finanza di Padova, che ha riguardato il sequestro alla frontiera italo-slovena di 30 fiale di Gh di provenienza lituana, e quella compiuta nel giorno di inizio del giro d Italia 2004 a Trento, relativa al sequestro di siringhe e medicinali tra cui actovegin. - Giugno 2004, operazione denominata Anabolik, compiuta dai Nas di Bologna e che ha impegnato 600 carabinieri. L operazione ha riguardato 6 regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Calabria, Sardegna) con 17 province interessate ed ha portato all emissione di 23 ordinanze di custodia cautelare, di cui 19 in carcere, e di 76 indagati. L operazione ha avuto la durata di circa un anno e mezzo e sono state effettuate 99 perquisizioni. Le sostanze, sequestrate in palestre e ditte, di provenienza spagnola e greca, sono state: steroidi anabolizzanti androgeni, simpaticomimetici, ormoni della crescita,!2-agonisti. In particolare i farmaci trovati sono stati: Anapolon, andriol, clomid, decadurabolin, dianabol, ganabol, matanabol, nolvadex, primobolan, profasi, proviron, spiropent, sustanon, testex, testoviron, virormone, winstrol e 60 compresse di efedrina, per un giro d affari di 23 mila euro per le sostanze sequestrate. - Giugno 2004, si è conclusa l operazione Golem in cui è stata sgominata un organizzazione criminale che operava nel mondo del culturismo amatoriale e relativa al traffico di sostanze anabolizzanti. Nel corso delle perquisizioni, in palestre e abitazioni private, sono state trovate confezioni di farmaci contenenti nandrolone, testosterone, efedrina, somatotropina, ormoni geneticamente modificati, boldenone, epoetina, per un valore di circa 60 mila euro. - Novembre 2004, l operazione denominata Pharma Connection, strettamente legata agli ambienti amatoriali (palestre e centri dimagranti) era iniziata circa due anni prima. Essa ha visto impegnati 400 carabinieri del Nas e 200 dei Comandi provinciali, che hanno effettuato 300 perquisizioni in 21 province di 10 regioni italiane. Sono state emesse 16 ordinanze di custodia 76

75 CAPITOLO 4 cautelare, tra carcere e domiciliari, 19 misure interdittive e ci sono stati 134 indagati. Le sostanze sequestrate, di provenienza italiana ed estera (Francia, Germania, Danimarca, India, Cina), ritrovate in farmacie e studi medici, sono stati anabolizzanti, efedrina, viagra cinese. Dall inizio dell operazione in totale sono state sequestrate 3000 kg di sostanze vietate per doping ed il giro d affari in due anni di attività illecita si è aggirato attorno ai 2 milioni e 500 mila euro. - Novembre 2004, si è conclusa anche l operazione Titano compiuta dal Nas di Parma e relativa al traffico internazionale di sostanze anabolizzanti. Ha riguardato diverse regioni italiane (Emilia-Romagna, Sardegna, Lombardia, Toscana e Sicilia), con 12 ordinanze di custodia cautelare (5 in carcere e 7 agli arresti domiciliari) e di altri 30 indagati. Le indagini hanno coinvolto rappresentanti di aziende nel settore del commercio di integratori alimentari, gestori di palestre, istruttori di fitness, atleti di body building, medici e farmacisti. Nel corso delle indagini, sono state sequestrate circa confezioni di specialità medicinali a effetto dopante, per un valore di circa 200 mila euro. Analizzando ora graficamente i risultati delle diverse operazioni compiute dal Comando Carabinieri per la Sanità, dal 2000 al 2004 si osserva come i sequestri siano aumentati vertiginosamente nell ultimo anno. Si è passati infatti da sequestri nel 2000, seguiti da una diminuzione per gli anni successivi, a circa nel Sequestri Fonte: Comando Generale Carabinieri per la Sanità 77

76 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / BIBLIOGRAFIA 1. Caprino L. I controlli antidoping della Commissione per la Vigilanza sul Doping. Comunicazione al II Convegno Nazionale su La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta contro il doping Istituto Superiore di Sanità, 28 gennaio Ministero della Salute. Circolare 7 giugno 1999 n 8, Linee guida sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi. Gazzetta Ufficiale n. 135, 11 giugno Unione Europea. Direttiva 2002/46/CE del Parlamento e del Consiglio del 10/06/2002 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari. Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L185/51, 22 luglio Decreto legislativo 21 maggio 2004, n Attuazione della Direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari. Gazzetta Ufficiale n. 164, 17 luglio Caprino L, Braganò MC, Botrè F. Gli integratori fitoterapici nello sport: uso ed abuso. Ann Ist Super Sanità 2005; 41(1): Fontanarosa PB, Rennie D, DeAngelis CD. The need for regulation of dietary supplements-- lessons from ephedra. JAMA Mar 26; 289(12): Commissione delle Comunità Europee. Libro bianco sulla sicurezza alimentare. Bruxelles 12/1/2000 COM (1999) 719 def. 8. Commissione delle Comunità Europee. Proposta modificata di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio per il riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative agli integratori alimentari. Bruxelles 19/3/2000 COM (2001) 159 def. 9. Unione Europea. Direttiva 2004/27/CE del Parlamento e del Consiglio del 31/3/2004 concernente la modifica, per quanto riguarda i medicinali vegetali tradizionali, della direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano. Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L136/85, 30 aprile Ministero della Salute. Circolare 18 luglio 2002, n. 3. Applicazione della procedura di notifica di etichetta di cui all art. 7 del decreto legislativo 111/92 ai prodotti a base di piante e derivati aventi finalità salutistiche. Gazzetta Ufficiale n. 188, 12 agosto Ministero della Salute. Circolare 25 luglio 2002, n. 4. Problematiche connesse con il settore degli integratori alimentari: indicazioni e precisazioni. Gazzetta Ufficiale n. 215, 13 settembre Ministero della Salute. Decreto 19 novembre Elenco dei prodotti autorizzati ai sensi dell art.8 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111, come alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi. Gazzetta Ufficiale n. 297 (suppl. ord. n. 234), 19 dicembre Unione Europea. Commissione scientifica sugli alimenti. Report of the Scientific Committee on Food on composition and specification of food intended to meet the expenditure of intense muscular effort, especially for sportsmen. SCF/CS/NUT/SPORT/5 Final 28/2/ Ferrara SD. Doping antidoping ed. Piccin, Physicians Desk Reference. Integratori Nutrizionali ed ital. Planta Medica Edizioni, Benzi G. Is there a rationale for the use of creatine either as nutritional supplementation or drug administration in humans participating in a sport? Pharmacol Res. 41(3): , Nemet D, Wolach B, Eliakim A. Proteins and amino acid supplementation in sports: are they truly necessary? Isr Med Assoc J May; 7(5):

77 BIBLIOGRAFIA 18. Bizzarini E, De Angelis L. Is the use of oral creatine supplementation safe? J Sports Med Phys Fitness Dec; 44(4): Fuld JP, Kilduff LP, Cotton MM et al Creatine supplementation during pulmonary rehabilitation in chronic obstructive pulmonary disease. Thorax 2005; 60: Brass EP. Carnitine and Sports Medicine: Use or Abuse? Ann. N. Y. Acad. Sci. 2004; 1033: Karlic H, Lohninger A Supplementation of L-carnitine in athletes: does it make sense? Nutrition Jul-Aug; 20(7-8): Rados C. Ephedra ban: no shortage of reasons. FDA Consum 2004; 38(2): Saden-Krehula M, Tajic M, Kolbah D. Testosterone, epitestosterone and androstenedione in the pollen of Scotch Pine, P. Silvestris. Experientia 1993; 27: Van Eenoo P, Delbeke FT et al. Excretion studies with Tribulus terrestris. In: Proceedings of the Manfred Donike Workshop. 18th Cologne Workshop on Dope Analysis. Cologne: Sport & Buch Strauß; March p Gmeiner G. Methandienon in Sportnahrung Österreichisches. J Sport Medizine 2002; 2: Geyer H, Bredehöft M, Mareck U et al. Oxandrolone and high doses of metandienone found in nutritional supplements. In: Proceedings of the Manfred Donike Workshop. 21st Cologne Workshop on Dope Analysis. Cologne: Sport & Buch Strauß; March p Magnavita N., Teofili L., Leone G., Hodgkin s limphoma in a cyclist treated with growth hormone. Am J Hematol. 52(1):65-6, Dickerman RD., Douglas JA., East JW., Bilateral median neuropathy and growth hormone use: a case report. Arch Phys Med Rehabil Vol 81, 1594, Dickerman RD., Jaikumar S., Secondary partial empty sella syndrome in an elite bodybuilder. Neurol Res 23(4): 336-8, Caliandro P., Padua L., Aprile I. et al., Adverse effects of GH self administration on peripheral nerve. A case report. J Sports Med Phys Fitness, 44(4): 441-3, Lage JM, Panizo C., Masdeu J., et al., Cyclist s doping associated with cerebral sinus thrombosis. Neurology 58(4): 665, Moor JW., Khan MI., Growth hormone abuse and bodybuilding as aetiological factors in the development of bilateral internal laryngocoeles. A case report. Eur Arch Otorhinolaryngol [Epub ahead of print], Sand P., Madsen S., Dinitrophenol a dangerous doping agent. Tidsskr Nor Laegeforen, 122(14): , Reverter JL., Tural C., Rosell A. et al., Self-induced insulin hypoglycemia in a bodybuilder. Arch Intern Med 154(2): 225-6, Al-Zaki T., Taibot-Stern J., A bodybuilder with diuretic abuse presenting with symptomatic hypotension and hyperkaliemia. Am J Emerg Med. 14(1): 96-98, Makela M., Confusional state of a body builder., Duodecim 113(23): , Konrad C., Schupfer G., Wietlisbach M. et al., Insulin as an anabolic: Hypoglycemia in the bodybuilding world. Anasthesiol Intensivmed Notfall Scherzther. 33(7): 461-3, Chodorowsky Z., Sein Anand J., Acute poisoning with clenbuterol. A case report. Przegl Lek., 54(10): 763-4, Goldstein DR., Dobbs T., Krull B. et al., Clenbuterol and anabolic steroids: a previously unreported cause of myocardial infarction with normal coronary arteriograms. South Med J. 91(8): 780-4,

78 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Roehrig GJ., McFarland EG., Cosgarea AJ. et al., Unusual stress fracture of the fifth metatarsal in a basketball player. Clin J Sport Med., 11(4): 271-3, Foxford RJ., Sahlas DJ., Wingfield KA., Vasospasm-induced stroke in a varsity athlete secondary to ephedrine ingestion. Clin J Sport Med., 13(3): 183-5, White G., Stephens N., Sharma S. et al., Spontaneuos atrial fibrillation in a freestyle skier.br J Sports Med. 38(2):230-2, Friedman J., Westkake R., Furman M., Grievous bodily harm: gamma hydroxibutyrate abuse leading to a Wernicke-Korsakoff syndrome. Neurology 46(2): , Hartung R., Gerth J., Funfstuck R. et al., End-stage renal disease in a bodybuilder: a multifactorial process or simply doping? Nephrol Dial Transplant 16(1): 163-5, Steele MT., Watson WA., Acute poisoning from gamma hydroxibutyrate (GHB). Mo Med 92(7): 354-7, Appleby M., Fischer M., Martin M., Myocardial infarction, hyperkaliemia and ventricular tachycardia in a young male bodybuilder. Int J Cardiol 44(2): 171-4, Herfel R., Stone CK., Koury SI. et al., Iatrogenic acute hyponatraemia in a college athlete. Br J Sports Med., 32(3):257-8, Hageloch W., Appell HJ., Weicker H., Rhabdomyolysis in a bodybuilder using anabolic steroids. Sportverletz Sportschaden 2(3): 122-5, Morocco PA., Atraumatic rhabdomyolisis in a 20-year-old bodybuilder. J Emerg Nurs., 17(6): 370-2, Pertusi R., Dickerman RD., McConathy WJ., Evaluation of aminotransferase elevations in a bodybuilder using anabolic steroids: hepatitis or rhabdomyolisis? J Am Osteopath Assoc. 101(7): 391-4, Braseth NR., Allison EJ., Gough JE., Exertional rhabdomyolisis in a bodybuilder abusing anabolic androgenic steroids. Eur J Emerg Med., 8(2): 155-7, Visuri T., Lindhol, H., Bilateral distal biceps tendon avulsion eith use of anabolic steroids. Med Sci Sports Exerc., 26(8): 941-4, Lambert MI., St Clair Gibson A., Noakes TD., Rupture of the triceps tendon associated with steroid injections. Am J Sports Med., 23(6): 778, Freeman BJ., Rooker GD., Spontaneous rupture of the anterior cruciate ligament after anabolic steroids. Br J Sports Med., 29(4): 274-5, Liow., RY., Tavares S., Bilateral rupture of the quadriceps tendon associated with anabolic steroids. Br J Sports Med., 29(2): 77-9, David HG., Green JT., Grant AJ. et al., Simultaneous bilateral quadriceps rupture: a complication of anabolic steroid abuse. J Bone Joint Surg Br., 77(1): , Cope M., Ali A., Neil C., et al. Biceps rupture in bodybuilders: three case reports of rupture of the long head of the biceps at the tendon-labrun junction. J Sholder Elbow Surg., 13: , Webb OL., Laskarzewsky PM., Glueck CJ., Severe depression of high-density lipoprotein choleserol levels in weight lifters amd body builders by self-administered exogenous testosterone and anabolic-androgenic steroids. Metabolism 33(11): 971-5, Radis CD., Callis KP., Systemic lupus erythematosus with membranous glomerulophritis and transverse myelitis associated with anabolic steroid use. Artjrotos Rheum 40(10): ,

79 BIBLIOGRAFIA 60. Sklarek HM., Mantovani RP., Erens E. Aids in a bodybuilder using anabolic steroids. N Engl J Med., 311(26): 1701, Georgieva J., Assaf C., Steinhoff M. et al., Bodybuilder oleoma. Br J Dermatol., 149(6): , Al-Isamil K., Torreggiani WC., Munk PL. et al., Gluteral mass in a bodybuilder: radiological depiction of a complication of anabolic steroid use. Eur Radiol.12(6): , Boydjiev NP., Georgieva KN., Massaldjieva RI. et al., Reversible hypogonadism and azospermia as a result of anabolic-androgenic steroid use in a bodybuilder with personality disorder. A case report. J Sport Med Phys Fitness 40(3): 271-4, Ritter RH., Cryar AK., Hermans MR., Oral androstenedione-induced impotence and severe oligospermia. Fertil Steril., 84(1): 217, Bakker K., Brouwers TM., Houthoff HJ. et al., Liver lesions due to long-term use of anabolic steroids and oral contraceptives. Ned Tijdschr Geneeskd., 120(50): , Hill JA., Suker JR., Sachs K. et al., The Athletic polydrug abuse phenomenon, A case report. Am J Sports Med., 11(4): , Overly WL., Dankoff JA., Wang BK., Sing UD., Androgens and hepatocellular carcinoma in an athlete. Ann Intern Med., 100 (1): 158-9, Carrasco D., Prieto M., Pallardo L. et al., Multiple hepatic adenomas after long-term therapy with testosterone enanthate. Review of the literature. J Hepatol. 1(6): 573-8, Goldman B., Liver Carcinoma in an athlete taking anabolic steroids. J Am Osteopath Assoc., 85(2): 56, Creagh TM., Rubin A., Evans DJ., Hepatic tumors induced by anabolic steroids in an athlete. J Clin Pathol., 41(4): 441-3, Winwood PJ., Robertson DA., Wright R., Bleeding oesophageal varices associated with anabolic steroids use in an athlete. Postgrad Med J., 66(780): 864-5, Cabasso A., Peliosis hepatis in a young adult bodybuilder. Med Sci Sports Exerc., 26(1): 2-4, Kosaka A., Takahashi H., Yajima Y. et al., Hepatocellular carcinoma associated with anabolic steroid therapy: report of a case and review of the Japanese literature. J Gastroenterol. 31(3): 450-4, Schumacher J., Muller G., Klotz KF., Large hepatic hematoma and intraabdominal hemorrage associated with abuse of anabolic steroids. N Engl J Med., 340(14): , Habscheid W., Abele U., Dahm HH., Severe cholestasis with kidney failure from anabolic steroids in a body builder. Dtsch Med Wochenschr., 124(36): , Bagia S., Hewitt PM., Morris DL., Anabolic steroid-induced hepatic adenomas with spontaneous haemorrahage in a bodybuilder. Aust NZJ Surg., 70(9): 686-7, Stimac D., Milic S., Dintinjana RD. et al., Androgenic anabolic steroid-induced toxic hepatitis. J Clin Gastroenterol., 35(4): 350-2, Socas L., Zumbado M., Perez-Luzardo O. et al., Hepatocellular adenomas associated with anabolic androgenic steroid abuse in bodybuilder: a report of two cases and a review of the literature. Br J Sports Med., 39(5): e27, McNutt RA., Ferenchick GS., Kirlin PC., Acute myocardial infarction in a 22-years-old world class weight lifter using anabolic steroids. Am J Cardiol., 62(2): 164, Frankle MA., Eichberg R., Zachariah SB., Anabolic androgenic steroids and a stroke in an Athlete case report. Arch Phys Med Rehabil., 69(8): 632-3,

80 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Capezzuto A., Achilli A., Serra N., Myocardial infarction in a 21-year-old bodybuilder. Am J Cardiol., 63(20): 1539, Laroche GP., Steroid anabolic drugs and arterial complications in an athlete case history. Angiology 41(11): 964-9, Schollert PV., Bendixen PM., Dilated cardiomyopathy in a user of anabolic steroids. Ugeskr Laerger., 155(16): , Kennedy C., Myocardial infarction in association with misuse of anabolic steroids. Ulster Med J. 62(2): 174-6, Kennedy MC., Corrigan AB., Pilbeam ST., Myocardial infarction and cerebral haemorrahage in a young bodybuilder taking anabolic steroids. Aust NZJ 23(6): 713, Campbell SE., Farb A., Weber KT., Pathologic remodeling of the myocardium in a weightlifter taking anabolic steroids. Blood press 2(3): 213-6, Appleby M., Fisher M., Martin M., Myocardial infarction, hyperkaliemia and ventricular tachycardia in a young male body-builder. Int J Cardiol 44(2): 171-4, Huie MJ., An acute myocardial infarction occurring in an anabolic steroid user. Med Sci Sports Exerc. 26(4): , Fisher M., Appleby M., Rittoo D. et al., Myocardial infarction with extensive intracoronary throbus induced by anabolic steroids. Br J Clin Pract., 50(4): 222-3, Mewis C., Spyridopoulos I., Kuhlkamp V., Manifestation of severe coronary heart disease after anabolic drug abuse. Clin Cardiol. 19(2): 153-5, Nieminen MS., Ramo MP., Viitasalo M. et al., Serious cardiovascular side effects of large doses of anabolic steroids in weight lifters. Eur Heart J., 17(10): , Ferrera PC., Putna, DL., Verdile VP., Anabolic steroid use as the possible precipitant of dilated cardiomyopathy. Cardiology 88(2): , Palfi S., Ungurean A., Vecsei L., Basilar artery occlusion associated with anabolic steroid abuse in a 17-year-old bodybuilder. Eur Neurol., 37(3): 190-1, Falkenberg M., Karksson J., Ortenwall P., Peripheral arterial thrombosis in two young men using anabolic steroids. Eur J Vasc Endovasc Surg. 13(2): 223-6, Hourigan LA, Rainbird AJ., Dooris M., Intracoronary stenting for acute myocardial infarction (AMI) in a 24-year-old man using anabolic androgenic steroids. Aust NZJ 28(6): 838-9, Roggla G., Heinz G., Werba E. et al., Cardiac tamponade in a 21-year-old body builder after abuse of anabolic drugs. Internist (Berl) 39(3): 984-8, Varriale P., Mirzai-tehrane M., Sedighi A., Acute myocardial infarction associated with anabolic steroids in a young HIV-infected patient. Pharmacotherapy 19(7): 881-4, Sullivan ML., Martinez CM., Gallagher EJ., Atrial fibrillation and anabolic steroids. J Emerg Med17(5): , Lisiewicz J., Fijalkowski P., Sandowsky J., Ischemic cerebral stroke and anabolic steroids (case report). Neurol Neurochir Pol., 32 supp. 6: 137-9, Godon P., Bonnefoy E., Guerard S. et al., Myocardial infarction and anabolic steroid use. A case report. Arch Mal Coeur Vaiss., 93(7): , Herr A., Rehmert G., Kunde K. et al., A thirty-year old bodybuilder with septic shock and ARDS from abuse of anabolic steroids. Anaesthesist., 51(7): , Vogt AM., Geyer H., Hahn L. et al., Cardiomyopathy associated with uncontrolled self medication of anabolic steroids. Z Kardiol., 91(4): ,

81 BIBLIOGRAFIA 103. Manoharan G., Campbell NP., O Brien CJ., Syncopal episodes in a young amateur body builder. Br J Sports Med., 36(1): 67-8, Ment J., Ludman PF., Coronary thrombus in a 23 year old anabolic steroid user. Heart 88(4): 342, Tischer KH., Heyny-von Haussen R., Mall G. et al., Coronary thrombosis and ectasia of coronary arteries after long-term use of anabolic steroids. Z Kardiol., 92(4): , Halsvorsen S., Thorsby PM., Haug E., Acute myocardial infarction in a young man who had been using androgenic anabolic steroids. Tidsskr Nor Laegeforen 22; 124(2): 170-2, Juhl S., Shorsh K., Videbaek H. et al., Concomitant arterial and venous thrombosis in a body builder with severe hyperhomocysteinemia and abuse of anabolic steroids. Ugeskr Laeger., 166(40): , Sahraian MA., Mottamedi M., Azimi AR. et al., Androgen-induced cerebral venous sinus thrombosis in a young bodybuilder: case report. MBC Neurol., 4(1): 22, Gunes Y., Erbas C., Okuyan E. et al. Myocardial infarction with intracoronary thrombus induced by anabolic steroids. Anadolu Kardiyol Derg., 4(4): 357-8, Mark PB., Watkins S., Dargie HJ., Cardiomyopathy induced by performance enhancing drugs in a competitive bodybuilder. Heart 91(7):888, Clark BM., Schofield RS., Dilated cardiomyopathy and acute liver injury associated with combined use of ephedra, gamma-hydroxybutyrate, and anabolic steroids. Pharmacotherapy 25(5): , Parssinen M., Kujala U., Vartiainen E., Sarna S., Seppala T., Increased premature mortality of competitive powerlifters suspected to have used anabolic agents. Int J Sports Med 21(3): 225-7, Annitto WJ., Layman WA., Anabolic steroids and acute schizophrenic episode. J Clin Psychiatry, 41(4):143-4, Pope HG., Katz DL., Affective and psychotic symptoms associated with anabolic steroid use. Am J Psychiatry 145(4): , Stanley A., Ward M., Anabolic steroids the drug that give and take away manhood. A case with an unusual physical sign. Med Sci Law., 34(1): 82-3, Allnutt S., Chaimowitz G., Anabolic steroid withdrawal depression: a case report. Can J Psychiatry 39(5): 317-8, Makela M., Confusional state of a body builder. Duodecim., 113(23): , Thiblin I., Runeson B., Rajs J., Anabolic androgenic steroids and suicide. Ann Clin Psychiatry 11(4): , Dean CE., Prasterone (DHEA) and mania. Ann Pharmacother 34(12): , Vacheron-Trystram MN., Cheref S., Gauillard J. et al., A case report of mania precipitated by use of DHEA. Encephale 28(6): 563-6, Fudala PJ., Weinrieb RM., Calarco JS. et al., An evaluation of anabolic-androgenic steroid abusers over a period of 1 year: seven case studies. Ann Clin Psychiatry, 15(2): , Teuber I., Freiwald D., Volz HP., Acute paranoid psychotic symptoms after i.m. injection of nandrolone. Psychiatr Prax 30 Suppl 2: S73-4, Bochnia M., Medras M., Pospiech L. et al., Poststeroid balance disorder a case report in a body builder. Int J Sports Med., 20(6): 407-9,

82 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Dickerman RD., Kramer E., Pertusi R. et al., Peripheral neuropathy and testosterone. Neurotoxicology 18(2): 587-8, Frankle M. A., Eichberg R., Zachariah S. B., Anabolic androgenic steroids and stroke in an athlete: case report. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation, 69, 632, Siekierzynska-czarnecka A., Polowiec Z., Lulawinska M., et al., Death caused by pulmonary embolism in a body builder taking anabolic steroids (metanabol).wiad Lek.;43(19-20):972-5, 1990 Oct Luke J.L., Farb A., Virmani R., et al., Sudden Cardiac death during exercise in a weight lifter using anabolic androgenic steroids: pathological and toxicological findings. J Forensic Sci., 35: , Lyndberg K L. Myocardieinfarkt og død af bodybuilder behandlet med anabole steroider. Ugeskr Laeger,153, 587, Ferenchick G. S., Adelman S., Myocardial infarction associated with anabolic steroid use in a previously healthy 37-year-old weight lifter. Am Heart J., 124, 507, Kennedy M., Lawrence C., Anabolic steroid abuse and cardiac death. Med J Austr.,158, , Kennedy M.C., Corrigan A.B., Pilbeam S.T., Myocardial infarction and cerebral haemorrhage in a young body builder taking anabolic steroids. Aust N Z J Med., 23: 713, Gaede J.T., Montine T.J., Massive pulmunary embolus and anabolic steroid abuse. JAMA, 267: , Dickerman R.D., Schaller F., Prather I., McConnathy W. J., Sudden cardiac death in a 20-yearold body builder using anabolic steroids. Cardiology 86, 172, Madea B., Grellner W., Langzeitfolgen und Todesfälle bei Anabolikaabusus. Rechtsmedizin,6, 33, Hausmann R., Hammer S., Betz P., Performance enhancing drugs (doping agents) and sudden death. A case report and review of the literature. Int J Legal Med., 111: 261-4, Kledal S., Clausen AG., Guldager H., Fatal outcome with cerebral edema following abuse of anabolic steroids. Ugeskr Laeger. 162(15): , Fineschi V., Baroldi G., Manciotti F., Paglicci L., Turrillazzi E., Anabolic Steroid Abuse and Cardiac Sudden Death A Pathologic Study. Arch Pathol Lab Med., 125: 253-5, Medras M., Tworowska U., Jozkow P., Dumansky A. and Dubinski A., Postoperative course of anabolic-androgenic steroid abuse case report. Anaesthesia 60: 81-84,

83 ALLEGATO 1 ALLEGATO 1 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 Anno

84 ALLEGATO 1 Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER L ORDINAMENTO SANITARIO LA RICERCA E L ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO Direzione Generale della Ricerca Sanitaria e Vigilanza Enti Ufficio 8 OGGETTO: Relazione al Parlamento, relativa al periodo 1 gennaio gennaio 2002, sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n. 376 nonché sull attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Presso il Ministero della Salute, già Ministero della Sanità, è stata istituita, ai sensi della legge 14 dicembre 2000, n.376 la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Con decreto 12 marzo 2001 del Ministero della sanità di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell articolo 3, comma 3, è stata costituita la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, composta come segue: Presidente: Dott. Giovanni Zotta, Ministero della Salute Componenti: Dott. Nello Martini, Ministero della salute Dott. Antonino De Simone, Ministero per i beni e le attività culturali; Dott. Lorenzo Liverani, Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano; Dott. Piergiorgio Zuccaro, Istituto superiore di sanità; Prof. Giorgio Santilli, CONI; Dott. Mariano Ravazzolo, CONI; Dott. Giuseppe La Mura, rappresentante dei preparatori tecnici e degli allenatori; D.ssa Emanuela Pierantozzi, rappresentate degli atleti; Sig. Leonardo Coiana, rappresentante degli Enti di promozione sportiva; Prof. Roberto Verna, patologo clinico Prof. Ruggero Rossi, medico specialista in medicina dello sport; 87

85 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Prof. Francesco Tancredi, pediatra; Prof. Fabio Pigozzi, medico specialista in medicina dello sport; Prof. Emilio Marozzi, tossicologo forense; Dott. Dario D Ottavio, biochimico clinico; Prof. Luciano Caprino, farmacologo clinico; Prof.ssa Paola Minghetti, esperto in legislazione farmaceutica. In riferimento alle varie attività istituzionali della Commissione ed in particolare in merito ai controlli previsti, ai sensi dell articolo 4, comma 1, si è provveduto ad emanare il DM 13 aprile 2001 recante Modalità per l esercizio della vigilanza, da parte dell Istituto superiore di sanità, sui laboratori preposti al controllo sanitario dell attività sportiva, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 8 maggio In merito all emanazione del Regolamento concernente l organizzazione ed il funzionamento della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, previsto dall articolo 3, comma 2, si è provveduto a richiedere il parere al Consiglio di Stato, che il 21 maggio 2001 ha espresso un parere interlocutorio sulla prima stesura del predetto regolamento. In seguito alle modifiche apportate al testo, in data 31 luglio 2001 il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole. A seguito dei pareri favorevoli espressi dalla XII Commissione permanente del Senato della Repubblica (19 settembre 2001) e dalla competente Commissione della Camera dei Deputati (27 settembre 2001), il regolamento è stato emanato con DM 31 ottobre 2001, n. 440, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre La questione di maggior rilevanza emersa nella fase di prima applicazione della norma è quella relativa all articolo 10 (copertura finanziaria) della legge che stabilisce come segue: gli oneri derivanti dall articolo 3 (funzionamento della Commissione) sono valutati in lire 2 miliardi annui e gli oneri derivanti dall articolo 4 (convenzione con il/i laboratori accreditati CIO per l effettuazione dei controlli anti-doping) sono valutati in lire un miliardo annui. Tali oneri sono a carico del CONI, che provvede a versarli entro il 31 marzo di ciascun anno all entrata del bilancio. In riferimento al concreto versamento degli oneri previsti dal già citato art. 10, malgrado i ripetuti solleciti, il CONI ha provveduto a versare quanto dovuto per il solo anno Il versamento è stato effettuato soltanto nel dicembre del medesimo anno. Il CONI risulta inadempiente per quanto dovuto per l anno L articolo 10 in commento, infatti, prevede espressamente che in sede di prima applicazione (anno 2000), il CONI avrebbe dovuto versare la complessiva somma di lire 3 miliardi entro 60 giorni dalla entrata in vigore della legge stessa. In tal senso la Commissione ha più volte sollecitato l adempimento. In via generale, con riferimento alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dalla legge, si evidenzia una scarsità di risorse messe a disposizione dal legislatore per far fronte ad un fenomeno di così vaste dimensioni, che meriterebbe un maggior impegno finanziario per essere adeguatamente fronteggiato. In particolare si evidenzia che con i due miliardi destinati agli oneri derivanti dall articolo 3 la Commissione deve far fronte: al funzionamento della stessa; al mantenimento dei rapporti operativi con l Unione europea e con gli organismi internazionali, partecipando a programmi di intervento; nonché alla promozione di campagne informative e di progetti di ricerca. Con il miliardo destinato agli oneri derivanti dall articolo 4 la Commissione deve far fronte: alla convenzione con il/i laboratori accreditati CIO per il controllo sanitario sulle competizioni e sulle attività sportive. A tal proposito la legge vieta di porre a carico del Servizio sanitario nazionale e del bilancio dello Stato le prestazioni rese dai laboratori. Si evince, indirettamente, che le prestazioni di laboratorio sono, 88

86 ALLEGATO 1 quindi, a carico delle Federazioni sportive. Sono note le difficoltà finanziarie in cui il mondo dello sport si dibatte, come confermato in sede di audizione svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive con le Federazioni sportive nazionali, le Discipline Associate e gli Enti di promozione sportiva, tenutasi il 31 gennaio In quella sede, pur emergendo l impegno di tali enti nella lotta al doping, si è potuto constatare che le risorse disponibili per tali scopi sono del tutto insufficienti. Tale interpretazione non è condivisa dal CONI che con atti ufficiali sostiene una tesi diversa. Il CONI ritiene, infatti, che il pagamento dei controlli anti-doping ex articolo 4 della legge 376/2000 non possono essere posti a carico delle Federazioni sportive, in quanto tali oneri sarebbero già coperti dal versamento erogato dal CONI. Qualora la tesi del CONI dovesse trovare seguito nelle sedi competenti, si rischierebbe una notevole diminuzione nel numero dei controlli, che nell anno 2001 sono stati circa per una spesa complessiva di circa 4,5 miliardi, come comunicato dalla Federazione medico sportiva italiana. Ad ogni buon conto dall analisi complessiva della problematica relativa al finanziamento dei controlli, si evidenzia la necessità di un interpretazione univoca della norma che dia certezza al sistema dei controlli, nonché di un aumento delle risorse finanziarie destinate a fronteggiare il fenomeno doping. Malgrado l assoluta carenza di fondi la Commissione ha avuto, nel corso dell anno 2001, contatti preliminari ed informali con il CONI, la FMSI e le Federazioni sportive nazionali. Riguardo le iniziative intraprese ufficialmente, si è provveduto all organizzazione dell audizione, per i primi di ottobre, della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive con una delegazione del Consiglio d Europa volta alla verifica del rispetto da parte dell Italia della Convenzione di Strasburgo sul doping. Sono stati avviati contatti con la Federazione medico sportiva italiana, titolare dell unico laboratorio accreditato CIO sul territorio nazionale, per la stipula della convenzione per l effettuazione delle analisi relative ai controlli anti-doping nonché per la realizzazione di programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive (ex art. 4 della l. 376/2000). È stato inoltre avviato, con il supporto della Direzione generale del Sistema informativo e statistico e degli investimenti strutturali e tecnologici, un progetto di informatizzazione delle procedure di controllo anti-doping, che prevede una prima fase di acquisizione delle informazioni sui calendari sportivi delle Federazioni nazionali ed una seconda fase di automazione delle procedure di sorteggio degli eventi da sottoporre a controllo da parte della Commissione e delle procedure di verbalizzazione dei prelievi e degli esiti del controllo. Tale banca dati permetterà anche elaborazioni statistiche rilevanti sia a fini epidemiologici sia per indirizzare meglio l attività di controllo, i progetti di ricerca e le campagne informative. Successivamente all emanazione del suddetto regolamento di organizzazione e funzionamento (DM n.440/2001), si è dato effettivo avvio ai lavori della Commissione. L ufficio di segreteria ha provveduto all organizzazione della prima riunione ufficiale della Commissione, che si è svolta il 20 dicembre In quella sede si è definita una programmazione dei lavori tale da predisporre in tempi rapidi i provvedimenti previsti per legge ed affidati alla Commissione. In primo luogo si è avviata l attività istruttoria ex articolo 2 della legge relativa alle Classi delle sostanze dopanti La lista è stata ampiamente discussa nelle riunioni del 17 e 31 gennaio 2002 e definita nelle sue linee essenziali. È prevedibile che la Commissione possa licenziare entro il mese di marzo p.v. la proposta da sottoporre alla firma del Ministro della salute di concerto con il Ministro dei beni e le attività culturali. 89

87 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Si è altresì iniziata l analisi delle procedure dei controlli anti-doping al fine di determinare i casi, i criteri e le metodologie dei suddetti controlli nonché individuare le competizioni e le attività sportive per le quali il controllo sanitario è effettuato dal/dai laboratori accreditati CIO. Ulteriore questione, emersa nelle prime riunioni è legata all articolo 3, comma 1, lettera d) che prevede tra le varie attività assegnate alla Commissione di individuare le forme di collaborazione in materia di controlli anti-doping con le strutture del Servizio sanitario nazionale. Tali controlli sulle manifestazioni a carattere regionale e locale dovrebbero essere effettuati dai laboratori i cui requisiti organizzativi e di funzionamento sono stabiliti con decreto del Ministero della salute so parere della Commissione stessa. Le regioni, nell ambito dei piani regionali, programmano le attività di prevenzione di tutela della salute nelle attività sportive, individuano i servizi competenti, avvalendosi dei dipartimenti di prevenzione, e coordinando le attività dei laboratori i cui requisiti sono stabiliti con decreto del Ministero della salute. La norma ha l indubitabile pregio di coinvolgere le strutture locali nella lotta al doping, ma non indicale forme di finanziamento con cui si deve far fronte alle prestazioni rase dai laboratori individuati a livello regionale. Si ripropongono a livello locale quelle perplessità che si sono espresse per il finanziamento a livello nazionale dei controlli anti-doping. Appare chiaro che la questione dei controlli regionali o locali non può trovare adeguata soluzione senza il coinvolgimento diretto delle regioni che dovrebbero partecipare con proprie risorse al finanziamento dei controlli anti-doping. Ulteriore questione aperta e di non facile soluzione sia per aspetti di carattere finanziario che per aspetti di carattere giuridico è quella legata ai controlli anti-doping sulle attività sportive che la legge distingue dalle competizioni. Le attività sportive si devono intendere tutte quelle attività che esulano dal mondo dello sport organizzato e che non fanno capo alle Federazioni, Enti di promozione e Discipline associate. I soggetti che praticano tali attività, che sono generalmente svolta in palestre o spontaneamente, al di fuori di qualsivoglia controllo, si prestano più facilmente all uso ed alla somministrazione di farmaci e sostanze biologicamente o farmacologicamente attive che possono mettere in pericolo la loro l integrità psicofisica Anche nell ipotesi delle attività sportiva la Commissione si ritrova di fronte alla questione di chi dovrebbe far fronte agli oneri derivanti dalle analisi anti-doping disposte. Ulteriore questione circa i controlli sugli atleti che praticano lo sport senza far capo ad Enti organizzati è l obbligo giuridico che questi hanno nel sottopersi ai controlli disposti. Mentre le Federazioni sportive, gli Enti di promozione e le Discipline associate hanno l obbligo di adeguare i loro regolamenti alla normativa della legge 376/200, inserendo negli stessi l obbligo per i propri associati di sottoporsi ai controlli anti-doping tale obbligo non è previsto per colo che praticano attività sportiva non strutturata ma spontanea. Sembra difficile giuridicamente sottoporre a controlli anti-doping i praticanti l attività sportiva spontanea, anche in presenza del preciso dettato del comma 2 dell articolo 32 della Costituzione, che pone l esplicito divieto di sottoporre a trattamento sanitario se non per disposizione di legge. In mancanza,quindi, di un espressa norma in tal senso, appare legittimo il rifiuto di sottoporsi da parte dell atleta ai controlli sanitari disposti dalla Commissione. 90

88 ALLEGATO 2 ALLEGATO 2 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 Anno

89 ALLEGATO 2 Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER L ORDINAMENTO SANITARIO LA RICERCA E L ORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO Direzione Generale della Ricerca Sanitaria e Vigilanza Enti Ufficio 8 OGGETTO: Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n. 376 nonché sull attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Anno Nel corso dell anno 2002 la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive ha svolto un intensa attività, volta a dare attuazione a quanto disposto dalla legge 14 dicembre 2000, n. 376 ed a porre le basi per la realizzazione dei compiti ad essa affidati. Il primo obiettivo della Commissione è stato quello di dare attuazione all articolo 2 della legge, che prevede l individuazione delle classi dei farmaci, delle sostanze biologicamente e farmacologicamente attive e delle pratiche proibite, mediche e non mediche, il cui impiego è considerato doping. Le questioni giuridiche preliminari che la Commissione ha dovuto affrontare hanno condizionato anche gli aspetti tecnici della redazione della lista. In particolare, l articolo in commento prevede che la lista sia redatta nel rispetto della Convenzione di Strasburgo, ratificata ai sensi della legge n. 522 del 1995 e delle indicazioni del Comitato Olimpico Internazionale e degli organismi internazionali preposti al settore. La lista allegata alla predetta Convenzione è concepita come lista aperta, nella quale le singole classi contengono l indicazione di esempi di principi attivi e si concludono con la dizione e sostanze affini. Con l introduzione nel nostro ordinamento della specifica ipotesi di reato, prevista dall art. 9 della legge 376/2000, non è apparsa conforme al principio di certezza della legge penale, come richiesto dall art. 25 Cost., una lista di sostanze e pratiche mediche dopanti che non descriva in maniera puntuale e precisa gli elementi tecnici, costitutivi della norma stessa. La Commissione ha dovuto, quindi, dare specifici contenuti alla dizione sostanze affini, indicando espressamente i principi attivi ad effetto dopante. Il lavoro ha comportato una ricognizione generale di tutti i principi attivi, ancorché non contenuti in medicinali attualmente in commercio. La Commissione è giunta all approvazione definitiva di una proposta di lista nell aprile 2002, sottoponendo il testo all approvazione dei Ministri concertanti. 93

90 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / La lista è articolata in cinque sezioni e precisamente: SEZIONE 1 Classi di sostanze vietate; SEZIONE 2 Classi di sostanze vietate e relativi principi attivi; SEZIONE 3 Classi di sostanze vietate, principi attivi e relative specialità medicinali; SEZIONE 4 Elenco in ordine alfabetico dei principi attivi e di specialità medicinali vietate; SEZIONE 5 Pratiche mediche. Contemporaneamente, considerate le rilevanti questioni giuridiche, è stato richiesto un parere all Avvocatura Generale dello Stato circa l impostazione assunta nella redazione della proposta di lista in riferimento ai principi costituzionali in materia di legge penale. L Avvocatura generale dello Stato ha condiviso tale impostazione, ritenendo le soluzioni adottate aderenti al dettato costituzionale. La proposta della Commissione è stata approvata con decreto 15 ottobre 2002 del Ministro della salute di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 novembre Successivamente la Commissione ha provveduto a modificare la sezione V della lista, integrandola ed aggiornandola, anche in riferimento all Emendamento all Allegato alla Convenzione di Strasburgo, entrato in vigore il primo gennaio Tale modifica è stata approvata con decreto in data 30 dicembre 2002 ed è in attesa di pubblicazione. La Commissione, ai sensi dell art. 7, comma 2 della legge, ha individuato il contrassegno da applicare alle confezioni di farmaci compresi nella lista ed ha stabilito il contenuto dell apposito paragrafo da inserire nel foglio illustrativo, fornendo così ai cittadini una chiara informazione sulle sostanze vietate per doping. Attualmente sono in via di definizione i provvedimenti necessari per introdurre sulle confezioni farmaceutiche quanto indicato dalla Commissione. Infine, la Commissione sta provvedendo alla revisione periodica, come previsto dal comma 2 dell articolo 2 della legge, tenendo conto delle modifiche introdotte dal predetto Emendamento alla lista di riferimento allegata alla Convenzione di Strasburgo. Ai sensi dell art. 3, comma 1 della legge 376/2000, la Commissione ha approvato le norme procedurali per l effettuazione dei controlli antidoping e per la tutela della salute. Le norme introdotte sono state assunte dal Ministro della Salute sotto forma di decreto, così da costituire riferimento anche per l autorità giudiziaria e per l atleta. Il decreto 7 agosto 2002, recante Norme procedurali per l effettuazione dei controlli antidoping e per la tutela della salute, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre La Commissione, nel corso dell anno, ha seguito con particolare attenzione le iniziative e le attività di lotta al doping svolte in ambito internazionale, nella consapevolezza della necessità di uno sforzo a livello mondiale per ottenere risultati efficaci. Il Consiglio d Europa, nella riunione svoltasi a Varsavia il 12 settembre, ha sottoposto alla sottoscrizione dei Paesi firmatari della Convenzione di Strasburgo un Protocollo aggiuntivo. Con tale atto si riconosce il ruolo centrale svolto dall Agenzia Mondiale Antidoping (WADA-AMA) in materia di politica sportiva contro il doping. Il Protocollo è stato sottoscritto per l Italia dal Sottosegretario per i beni e le attività culturali, delegato in materia di sport. In sede di Agenzia mondiale è in corso di predisposizione il Codice mondiale antidoping, la cui adesione è condizione necessaria per poter ospitare campionati mondiali e giochi olimpici, a partire dalle Olimpiadi di Atene del È previsto inoltre l obbligo per i paesi firmatari di adeguare le normative nazionali. Il Codice rappresenta il tentativo di creare uno strumento comune, volto ad armonizzare le normative e le attività di lotta al doping per contrastare più efficacemente il fenomeno. 94

91 ALLEGATO 2 Facendo seguito all ispezione effettuata nell ottobre 2001 sul rispetto delle direttive contenute nella Convenzione contro il doping, il Gruppo di monitoraggio per l attuazione della Convenzione di Strasburgo del Consiglio d Europa ha licenziato nell ottobre 2002 il rapporto sull Italia. Il Gruppo di monitoraggio, pur apprezzando l opera svolta dall Italia nella lotta al doping, ha espresso delle riserve nei confronti della legge 376/2000, ritenendo soprattutto elemento di forte ostacolo all armonizzazione della legislazione italiana con quella internazionale l introduzione della penalizzazione dell atleta per l assunzione di sostanze dopanti. L applicazione di tale norma rischia, a parere degli Ispettori, di dissuadere gli sportivi stranieri dal gareggiare in Italia, evenienza che sarebbe a detrimento dello sport italiano, anche in vista delle prossime Olimpiadi di Torino In merito alla competenza affidata alla Commissione di elaborare una lista di sostanze e metodi proibiti, gli Ispettori hanno evidenziato il rischio di coesistenza in Italia di liste differenti, predisposte da autorità diverse con inevitabili problemi di confusione. In conclusione, il Gruppo di monitoraggio suggerisce una maggiore attenzione alla qualità dei controlli, in quanto, se pure in Italia si effettuano un numero molto rilevante di controlli rispetto alla gran parte degli altri Paesi aderenti alla Convenzione, tuttavia pare eccessivamente elevato il numero di controlli ordinari rispetto a quelli a sorpresa o fuori gara. In merito a quanto previsto dall art.3, lett. f), sulla possibilità di promuovere campagne di informazione per la tutela della salute nelle attività sportive di prevenzione al doping, è stata approvata e sottoscritta una convenzione tra la Commissione e l Istituto Superiore di Sanità. La Convenzione pone l accento, oltre che sulle campagne informative, anche sulla necessità di realizzare iniziative di formazione per professionalità specifiche. La Commissione si prefigge, tramite la Convenzione, di realizzare le seguenti iniziative: 1) campagne informative/formative ed organizzazione di convegni in collaborazione con le istituzioni universitarie e scolastiche, il CONI, le Federazioni sportive nazionali, le società affiliate e gli enti di promozione sportiva; 2) campagne informative e di formazione indirizzate a medici specialisti in medicina dello sport ed a medici prelevatori, in relazione alle nuove norme procedurali per l effettuazione dei controlli sanitari antidoping, adottate con decreto del Ministero della salute 7/8/2002; 3) campagne informative per la tutela della salute nelle attività sportive presso i pediatri; 4) campagne informative sull intero territorio nazionale attraverso la diffusione di materiale informativo, utilizzando il circuito delle farmacie. La Commissione, considerando l importanza strategica di migliorare ed aggiornare le conoscenze su un fenomeno in continua evoluzione quale il doping, ha reputato opportuno, oltre ad affidare un progetto di ricerca al Laboratorio Antidoping accreditato CIO di Roma (vedi avanti) approvare un programma di ricerca sulle sostanze e sulle pratiche proibite, mediche e non mediche, utilizzabili ai fini di doping nelle attività sportive, orientando la ricerca a: 1. soddisfare gli scopi fondamentali della L.376/2000 che si prefigge la promozione della salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive; 2. approfondire la conoscenza degli effetti farmacologici, tossici e dei conseguenti ed eventuali danni apportati all organismo dall uso di farmaci e sostanze impiegate a scopo doping e di pratiche proibite, mediche e non mediche ; 3. perfezionare e standardizzare le metodiche di analisi volte ad individuare sostanze utilizzate ad uso doping. 95

92 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Per il predetto programma, confidando nella disponibilità delle somme già versate dal CONI per gli anni 2001 e 2002, è stato approvato un bando di ricerca, in relazione al quale sono pervenute 35 domande di finanziamento, presentate prevalentemente da Istituti universitari ed enti locali. La Commissione, dopo attenta attività istruttoria, ha ammesso al finanziamento 25 progetti di ricerca. Attualmente non si è potuto tuttavia procedere alla stipula delle relative convenzioni per l effettuazione delle ricerche, per sopravvenuta mancanza di fondi, problematica che viene meglio specificata nel prosieguo della presente relazione. Il sistema di finanziamento, previsto dall art.10 della legge, è fortemente condizionato dal versamento che il CONI deve effettuare entro il 31 marzo di ogni anno ai sensi del predetto articolo. Tale sistema, quindi, non riconosce alla Commissione una piena autonomia finanziaria. In sede di prima applicazione, l articolo 10 ha mostrato tutti i suoi limiti. Nei fatti, il CONI ha provveduto al versamento dell importo per l anno 2001 nel mese di dicembre del medesimo anno, non appena approvato e pubblicato il Regolamento per il funzionamento della Commissione di vigilanza e controllo sul doping. La procedura di riassegnazione della somma versata all entrata del bilancio dello Stato ha completato il suo iter soltanto alla fine del mese di luglio Pertanto, le rilevanti attività della Commissione, che comportano spese, non hanno potuto avere avvio prima di tale data. Inoltre, il versamento effettuato dal CONI nei termini di legge per l anno 2002, è stato riassegnato con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2002, registrato alla Corte dei Conti soltanto il 17 gennaio Tali somme, quindi, non sono state rese disponibili per l esercizio finanziario 2002, a seguito delle norme introdotte dal decreto legge 6 settembre 2002, n. 194, convertito con modificazioni nella legge 31 ottobre 2002, n.246, recante Misure urgenti per il controllo, la trasparenza ed il contenimento della spesa pubblica. La normativa intervenuta ha stabilito che non possano aver corso atti di impegno a carico di disponibilità recate da provvedimenti di variazioni al bilancio, che non abbiano riportato entro il 31 dicembre la prescritta registrazione da parte della Corte dei Conti. Pare, quindi, evidente che la Commissione in base al sistema di finanziamento previsto dalla legge 376 e alle nuove normative in materia di bilancio non possa effettuare una politica di programmazione della spesa per dare attuazione ad un efficace ed efficiente lotta al doping. Rimane comunque attualmente irrisolto, anche in base alle interpretazioni restrittive offerte dal Ministero dell Economia e delle Finanze, della predetta normativa di bilancio, il versamento effettuato dal CONI per il 2002, di cui la Commissione non può disporre per le attività che aveva già programmato. In base a quanto esposto il predetto programma di ricerca, per la cui realizzazione la Commissione aveva stanziato complessivamente , di cui sono stati impegnati sui fondi 2001, ed i restanti sarebbero dovuti gravare sui fondi del CONI 2002, non potrà essere realizzato. La Commissione aveva anche stipulato una convenzione per l effettuazione di ulteriori 1590 controlli sanitari antidoping, oltre a quelli che meglio saranno descritti in seguito, per un importo complessivo pari ad ,50 che sarebbero dovuti gravare sui fondi del CONI Nell ambito dell art. 4, si è provveduto a finanziare un progetto di ricerca da affidare al Laboratorio Antidoping accreditato CIO di Roma dal titolo Sviluppo di metodi di indagine biochimico-fisica per il rilevamento in urina ed in altri fluidi e matrici biologiche di sostanze vietate per uso doping. Tale ricerca è finalizzata ad incrementare e migliorare le tecniche di indagine su sostanze che attualmente risultano difficilmente rintracciabili. Qualora il programma biennale raggiungerà gli scopi prefissati, l Italia si potrà collocare all avanguardia nel campo della ricerca di sostanze dopanti in matrici biologiche. La Convenzione prevista dall articolo 4 per l effettuazione dell attività di controllo antidoping è stata stipulata dalla Commissione con la Federazione medico sportiva italiana (FMSI) proprietaria dell unico laboratorio esistente in Italia che soddisfa i requisiti di legge. 96

93 ALLEGATO 2 La convenzione prevede l effettuazione di 750 controlli, numero massimo consentito dalle attuali capacità del Laboratorio. Tale numero di controlli è stato condizionato dal sopra descritto sistema di finanziamento, che non consente alla Commissione di entrare in possesso delle disponibilità ad inizio anno, come peraltro già descritto in precedenza. Inoltre, il Laboratorio svolge attività analitica non solo per la Commissione, ma prevalentemente per le Federazioni Nazionali ed Internazionali nonché per il CONI con un numero medio di controlli pari a annuo. Parte di questi controlli vengono eseguiti presso altri Laboratori accreditati CIO europei. Contemporaneamente all inizio dei controlli programmati dalla Commissione è stata attivata l azione di vigilanza da parte dell Istituto Superiore di Sanità, che prevede tra l altro l effettuazione di 100 visite ispettive nell anno 2003 per il controllo sulla fase pre-analitica e sulla catena di custodia, con verifica delle modalità di esecuzione dei prelievi e per redigere la relazione sui medici prelevatori e sulle attività dei laboratori. L attività di controllo antidoping affidata alla Commissione dalla legge 376 si inserisce in un sistema in cui coesistono più circuiti di controllo, facenti capo ad altrettanti organismi. Il decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242 recante il riordino del CONI, prevede all articolo 2, comma 1, che il Comitato olimpico curi, nell ambito dell ordinamento sportivo, l adozione di misure di prevenzione e repressione dell uso di sostanze dopanti. In base a tale norma il CONI ha emanato un regolamento antidoping approvato con decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del luglio Il regolamento prevede che il CONI disponga, su propria iniziativa o su richiesta della Federazioni sportive nazionali e delle Discipline associate, controlli fuori competizione e/o a sorpresa. È previsto dal medesimo regolamento l obbligo per le Federazioni sportive nazionali e le Discipline associate di predisporre un programma annuale di controlli, cosiddetti controlli ordinari, la cui realizzazione avviene d intesa con la FMSI ed è regolata da apposita convenzione, su cui esprime proprio parere la Commissione antidoping del CONI. Altri controlli vengono svolti sul territorio nazionale dalle Federazioni sportive internazionali in occasione di gare internazionali, nonché dall Agenzia Mondiale antidoping. Infine ogni atleta che effettui un record deve essere sottoposto, secondo l ordinamento sportivo, a controllo antidoping, al fine di omologare il record. La coesistenza di più centri di competenza in materia di controlli antidoping crea inevitabili inefficienze e dispersione delle poche risorse disponibili. Inoltre, a seguito dell introduzione della sanzione penale per l assunzione delle sostanze dopanti, si possono creare disparità di trattamento per le diverse procedure di controllo seguite. In questo quadro normativo, il ruolo centrale che la legge 376 sembra affidare alla Commissione nazionale è notevolmente ridimensionato, sia per l esiguità del numero di controlli effettuabili con le risorse attualmente disponibili, sia per le difficoltà nel coordinamento e nella collaborazione con gli altri enti preposti. L anomalia della situazione italiana è stata evidenziata anche dal Gruppo di monitoraggio del Consiglio d Europa, che ha sottolineato un effettiva mancanza di coordinamento tra gli enti preposti alla lotta al doping con inevitabili conflitti di competenza e dispersione delle già esigue risorse destinate a combattere il fenomeno. Di fronte a questo stato di cose, il Gruppo di valutazione si è pronunciato a favore di un organo di coordinamento unico ed indipendente, nel quale dovrebbero essere rappresentate sia le autorità pubbliche sia quelle sportive. Tale ruolo centrale potrebbe sicuramente essere svolto dalla Commissione istituita dalla legge 376/

94 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / In questa problematica si inseriscono le difficoltà di attuazione dei controlli previsti dalla legge a livello regionale. Infatti, l art. 4, comma 3 prevede che la Commissione individui i requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori regionali e l articolo 5 prevede che le Regioni programmino le attività di prevenzione e di tutela della salute nelle attività sportive. Appare chiaro, che la questione dei controlli regionali non può trovare adeguata soluzione senza il coinvolgimento diretto delle Regioni, che dovrebbero partecipare con proprie risorse al finanziamento dei controlli antidoping. In riferimento ai controlli antidoping sulle attività sportive, non riconducibili al mondo dello sport organizzato, facente capo alle Federazioni, Enti di promozione e Discipline associate, permangono tutte le perplessità di natura giuridica che sono state già segnalate nella precedente relazione. 98

95 ALLEGATO 3 ALLEGATO 3 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 Anno

96 ALLEGATO 3 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica Ufficio 8 Prot. DGRST OGGETTO: Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n. 376 nonché sull attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Anno Nel corso dell anno 2003 l attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la salute nelle attività sportive è stata in parte condizionata dalla questione delle risorse finanziarie, come già segnalato peraltro nella precedente relazione. Il sistema di finanziamento previsto dall articolo 10 della legge 376 poneva a carico del CONI l obbligo di effettuare entro il 31 marzo di ogni anno un versamento pari a ,00. Il CONI non ha provveduto al finanziamento per l anno 2003, ritenendo che tale obbligo fosse già stato soddisfatto con il duplice versamento fatto per l anno 2001, accreditato all esercizio finanziario 2002, e per l anno Inoltre i fondi 2002 non sono stati riassegnati all unità previsionale del Ministero della salute, a seguito dell entrata in vigore delle disposizioni introdotte con il decreto legge 6 settembre 2002, n. 194, convertito con modificazioni dalla legge 31 ottobre 2002, n. 446, recante Misure urgenti per il controllo, la trasparenza ed il contenimento della spesa pubblica. Soltanto a seguito di interventi presso il Ministero dell Economia e delle Finanze, le predette somme sono state riassegnate con la legge di assestamento 6 novembre 2003, n. 301, che ha permesso alla Commissione di intraprendere attività onerose per l anno La Commissione ha dovuto, quindi, interrompere le riunioni per mancanza di certezza di copertura finanziaria, per il periodo aprile-settembre 2003, pur continuando a seguire le attività già programmate e finanziate. In considerazione delle difficoltà finanziarie evidenziate, sono state promosse alcune iniziative che si sono concretizzate nell art. 3, comma 45 della legge finanziaria 24 dicembre 2003, n Tale norma ha modificato l art. 10 della legge 376 prevedendo che gli Oneri derivanti dall attuazione degli artt. 3 e 4, nella misura di 3,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 2004, sono posti a carico di apposita unità pre- 101

97 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / visionale di base dello stato di previsione del Ministero della salute. Il nuovo sistema introdotto garantisce, da un lato, maggiori risorse per la lotta al doping e dall altro la certezza del finanziamento, che permetterà alla Commissione una migliore programmazione delle attività affidatele dalla legge. In attuazione dell art. 2, comma 3, la Commissione ha provveduto nel corso del 2003 ad aggiornare periodicamente la lista dei farmaci e delle sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e delle pratiche mediche il cui impiego è considerato doping, adeguandola anche alla nuova lista internazionale di riferimento. Con il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali 10 luglio 2003, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 24/09/2003 n. 154, suppl. ord. n. 22, si è provveduto a sostituire integralmente l allegato II: Sezione 1 Classi di sostanze vietate; Sezione 2 Classi di sostanze vietate e relativi principi attivi; Sezione 3 Classi di sostanze vietate, principi attivi e relative specialità medicinali; Sezione 4 Elenco in ordine alfabetico dei principi attivi e delle confezioni di specialità medicinali vietate. In vista dell entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2004 della nuova lista di riferimento internazionale, emanata dall Agenzia mondiale antidoping e recepita il 6-7 novembre 2003 dal Consiglio d Europa nell ambito della Convenzione contro il doping sottoscritta a Strasburgo, che ha introdotto significative modificazioni alla precedente lista, la Commissione ha provveduto a recepire tali indicazioni con il decreto 16 gennaio 2004, in corso di pubblicazione, ma la cui vigenza è stata fissata a decorrere dal 1 gennaio Al fine di dare esecuzione a quanto previsto all art. 7 della legge 376/2000 è stato emanato il decreto ministeriale 24 settembre 2003, pubblicato in G.U. 5/11/2003, n. 257, che introduce disposizioni a carico dei titolari di autorizzazioni all immissione in commercio (AIC), i quali sono tenuti a trasmettere entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno al Ministero della salute i dati relativi alle quantità prodotte, importate, distribuite e vendute delle singole confezioni di farmaci contenuti nella lista. Inoltre il decreto ha indicato il pittogramma da apporre sulle confezioni, nonché l avvertenza per gli sportivi da riportare sul foglietto illustrativo. Ulteriore obblighi di comunicazione sono posti a carico dei farmacisti per le preparazioni in formula magistrale o officinale. L applicazione di tali disposizioni è volta a favorire la conoscenza e l informazione ai cittadini ed in particolare a coloro che praticano le attività sportive, che potranno già al momento dell acquisto del farmaco, conoscere se lo stesso è tra quelli vietati per doping. Inoltre tali disposizioni consentiranno un monitoraggio sulle quantità di sostanze e farmaci vietati prodotte ed importate, nonchè su quelle distribuite e vendute. Riguardo ai programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzate ai fini doping nelle attività sportive, già approvati nell ambito del bando 2002, si è potuto solo nel dicembre 2003 sottoscrivere le relative convenzioni con gli Enti proponenti, utilizzando i fondi disponibili con l approvazione della legge di assestamento. I progetti finanziati intendono promuovere la ricerca di base ed applicata su tematiche specifiche e sono orientati: a soddisfare gli scopi fondamentali della legge 376; approfondire le conoscenze sugli effetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all organismo dall uso di farmaci e sostanze ad azione dopante e di pratiche mediche proibite; perfezionare e standardizzare le metodiche di analisi volte ad individuare sostanze utilizzate a fini di doping. 102

98 ALLEGATO 3 I progetti finanziati sono i seguenti: ENTE PROPONENTE Università degli studi di Firenze Dipartimento di anatomia, istologia e medicina legale Università degli studi di Firenze Dipartimento di farmacologia preclinica e clinica Università degli studi di Firenze Dipartimento di chimica Università degli studi di L Aquila Dipartimento di medicina sperimentale Università degli studi di Milano Istituto di chimica farmaceutica e tossicologica Università degli studi di Milano Istituto di statistica medica e biometria Università degli studi di Milano Istituto di chimica farmaceutica e tossicologica Università degli studi di Milano Centro ricerca terapia neurovegetativa Università degli studi di Milano Istituto di patologia generale Università degli studi di Padova Dipartimento di medicina ambientale e sanità pubblica Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di medicina sperimentale e patologia TITOLO Controlli antidoping in matrici biologiche non convenzionali Sviluppo di un metodo per l isolamento dell EPO ricombinante da campioni urinari e caratterizzazione mediante spettrometria di massa Studio degli effetti di perfluorocarburi su cellule ematiche: tossicità, danni indotti e diagnosi clinica di doping Sviluppo di nuove metodologie per la valutazione del rischio tossicologico derivante dall esposizione di sostanze e metodi doping Studio della farmacocinetica e del metabolismo di glicocorticoidi somministrati per via intra-articolare e intramuscolare Un indagine sulla conoscenza, attitudine e prevalenza del doping negli atleti italiani Determinazione rapida di agenti doping tramite analisi del capello con CHROMATO-PROBE e LC/MS Doping e stress: epidemiologia e metodi di misura individuali Studio della variabilità di fattori endocrino-metabolici di crescita tissutale in campioni omogenei di atleti in condizioni basali e di allenamento Metodologie di studio dei decessi correlati a sostanze dopanti. Protocollo di indagine anatomo-istopatologica e chimico-tossicologica Studio farmacocinetico e tossicologico dei precursori del nandrolone - aspetti farmacocinetici 103

99 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Università di Parma Dipartimento di sanità pubblica Università degli studi di Roma La Sapienza Istituto di medicina legale e delle assicurazioni Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di medicina sperimentale e patologia Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di clinica e terapia medica applicata Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà medicina e chirurgia A. Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà medicina e chirurgia Istituto universitario di scienze motorie di Roma Università degli studi di Torino Dipartimento di anatomia, farmacologia e medicina legale Università degli studi di Urbino Istituto di chimica biologica G. Fornaini Università degli studi di Verona Dipartimento di medicina e sanità pubblica Sez. Medicina legale e delle assicurazioni Studio farmacocinetico e tossicologico dei precursori del nandrolone - aspetti tossicologici La saliva quale matrice alternativa per la ricerca di sostanze psicostimolanti: sviluppo di nuovi metodi e studio della correlazione tra risultati Studio per la realizzazione di un real time antidoping control system (RACS) Il rischio di doping genetico: identificazione di cellule o DNA allogenico mediante l uso di microsatelliti Doping e uso degli integratori nello sport: conoscenze, attitudini e comportamenti negli studenti medi superiori e nei giovani calciatori italiani) Studio delle modificazioni ematologiche, immunologiche e coagulative indotte a breve termine da alte dosi di rhuepo in adulti sani Identificazione di marcatori di esposizione e sostanze dopanti con biotecnologie Bioproduzione mediante colture cellulari, purificazione e caratterizzazione strutturale e funzionale dei metaboliti di steroidi anabolizzanti, naturali e sintetici, per lo sviluppo di nuovi metodi analitici diretti HPLC-MS (ESI e/o APCI) utilizzabili nelle indagini antidoping Validazione di un nuovo metodo di indagine per la rilevazione di sostanze o procedure dopanti che incrementano il trasporto di ossigeno Nuovi metodi per l identificazione del doping da GH in campioni biologici alternativi 104

100 ALLEGATO 3 Università degli studi di Genova Dipartimento di scienze endocrinologiche e metaboloche Messa a punto di un approccio integrato di rilevazione del peptide e analisi degli effetti biologici ed immunitari conseguenti all assunzione di EPO (o derivati), GH, insulina e gonadotropine Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di scienze e tecnologie molecolari Sez. Padova Identificazione di peptidi e proteine utilizzabili a fini di doping in matrici biologiche mediante spettrometria di massa a ionizzazione/desorbimento laser assistita da matrice (MALDI/MS) IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri clinica del lavoro e della riabilitazione di Pavia Doping ematico in sport di endurance: identificazione degli intervalli di riferimento specifici e della variabilità fisiologica dei parametri chimico-clinici in sportivi di alto livello Regione Veneto Azienda ospedaliera di Padova Alterazioni del profilo urinario di metaboliti glucuronati e solfati: indice di abuso di steroidi androgeni anabolizzanti? Nel corso del 2003 è stato, inoltre, già avviato il progetto di ricerca biennale Estensione del novero delle sostanze doping rilevabili in urina ed in altri fluidi biologici, affidato al Laboratorio Antidoping di Roma, e finanziato ai sensi dell art. 4, comma 2, lett. b). In merito alle iniziative volte a promuovere campagne informative per la tutela della salute nelle attività sportive e di prevenzione e lotta al doping, sono stati approvati dieci progetti, di cui nove già avviati, e che si dovranno concludere entro il giugno 2004, nell ambito della convenzione stipulata con l Istituto superiore di sanità. Le campagne informative approvate, nell ambito del primo obiettivo: Campagne formative/informative ed organizzazione di convegni in collaborazione con le istituzioni universitarie e scolastiche, il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), le federazioni sportive nazionali, le società affiliate e gli enti di promozione sportiva, sono i seguenti: a) Campagna di prevenzione per i giovani proposto dalla Unione Italiana Sport per Tutti (UISP). Tale progetto si propone di promuovere azioni ideate e coordinate dai e per i giovani, coinvolgendoli attivamente. Gli stadi del progetto previsti sono: informare i comitati UISP presentando gli obiettivi; coinvolgere scuole ed enti locali; informare i giovani delle scuole, monitorare e valutare il risultato, avviare dei laboratori, produrre materiale per la campagna. b) Campagna di informazione sul doping nelle regioni Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna proposto dal Coni - Comitato regionale Umbria. Il progetto si propone di varare una campagna di informazione che coinvolga diverse strutture regionali al fine di porre al centro del dibattito sociale e culturale i temi della tutela della salute nelle attività sportive e della prevenzione del doping. c) Corso di formazione per insegnanti di educazione fisica per la prevenzione del fenomeno doping proposto dall Istituto Universitario di Scienze Motorie. Il progetto si propone di definire, tramite i docenti di educazione fisica, fruitori del corso di formazione, un percorso educativo antidoping per gli studenti delle scuole secondarie superiori di tutte le province italiane. 105

101 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / d) Campagna formativa/informativa Sport pulito proposto dall Istituto di medicina dello sport di Roma. Il progetto promuove la creazione di una banca dati finalizzata alla conoscenza della diffusione delle sostanze impiegate per doping, ivi comprese quelle classificate come stupefacenti e come farmaci d abuso, nella popolazione giovanile. e) Corso di formazione per Ufficiali/Agenti/Funzionari di Polizia Giudiziaria DOPING- ANTIDOPING proposto dall Istituto superiore di sanità. Il progetto consta di due corsi di formazione organizzati dall ISS in collaborazione con l Unità Operativa di Tossicologia Forense e Antidoping dell Università di Padova con l obiettivo di aggiornare il personale di polizia giudiziaria sugli aspetti diagnostici, farmacologici e penalistici derivanti dall applicazione della legge 376/2000. f) I Convegno Nazionale: la tutela della salute nelle attività sportive e la lotta contro il doping proposto dall Istituto superiore di sanità. Il progetto si propone l obiettivo di far conoscere l attività della Commissione e di discutere gli aspetti politici, giuridici e sanitari legati alla tutela della salute nelle attività sportive e nella lotta contro il doping. g) I giovani e il doping Corso di aggiornamento per docenti di scienze e di educazione fisica della scuola dell obbligo, proposto dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia, Università di Roma La Sapienza. Il progetto si propone di migliorare la conoscenza dei docenti di scienze e di educazione fisica sulle principali problematiche connesse al doping e dar loro lo strumento per riversare ai giovani della scuola dell obbligo le informazioni circa i danni provocati dall uso di sostanze dopanti. Nell ambito del secondo obiettivo: Campagne formative/informative indirizzate a medici specialisti in medicina dello sport ed a medici prelevatori in relazione alle nuove norme procedurali per l effettuazione dei controlli sanitari anti-doping e per la tutela della salute adottate con decreto del Ministero della salute 7 agosto 2002, è stato approvato il seguente progetto: a) Corso di formazione per medici prelevatori proposto dalla Federazione Medico Sportiva Italiana. Il progetto si propone di migliorare la preparazione dei medici prelevatori, anche in relazione alle nuove norme procedurali per l effettuazione dei controlli sanitari antidoping e per la tutela della salute adottate con decreto del Ministero della salute 7 agosto A tal fine sono già stati attivati alcuni corsi sul territorio nazionale. Nell ambito del terzo obiettivo: Campagne informative per la tutela della salute nelle attività sportive presso i pediatri, è stato approvato il seguente progetto: a) La tutela della salute nelle attività sportive di bambini ed adolescenti proposto dalla Società italiana di pediatria. Il progetto si propone di diffondere, tra i pediatri, la cultura di assistenza e prevenzione per la tutela della salute del bambini e dell adolescente impegnato nell attività sportiva agonistica, mediante corsi teorico-pratici da tenere nelle varie regioni italiane. Ciò al fine di migliorare la preparazione del medico alle attività di prevenzione del doping, giungendo al riconoscimento dei sintomi legati all assunzione di sostanze dopanti nei minori. Anche tali corsi sono stati già avviati in molte regioni italiane. Nell ambito del quarto obiettivo: Campagne informative sull intero territorio nazionale attraverso la diffusione di materiale informativo utilizzando il circuito delle farmacie, è stato presentato il seguente progetto: a) Progetto per la campagna di informazione in farmacia sui rischi e sui possibili danni derivanti dall uso di doping nello sport proposto dalla Promofarma, società di servizi della Federfarma, con la partecipazione dell Assofarm. Il progetto si propone di realizzare, tramite le farmacie pubbliche e private, una campagna di informazione circa il significato del contrassegno che le confezioni di farmaci rientranti nella lista dovranno recare sull involucro; di aggiornare i farmacisti operanti in tali strutture in 106

102 ALLEGATO 3 ordine ai temi del doping in generale e in merito ai rischi e ai possibili danni derivanti dal doping nello sport; di rendere disponibili in formato elettronico l elenco aggiornato dei farmaci di cui all art. 2 della legge 376/2000 e tutte le informazioni connesse a ciascun farmaco o sostanza, che verranno rese disponibili dalla Commissione, ovvero dagli enti da questa a tal fine accreditati. Al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno doping, essenziale per la definizione delle politiche di intervento sanitario, nonché per l elaborazione di adeguati strumenti normativi preventivi e repressivi, la Commissione ha approvato e finanziato un progetto volto allo sviluppo di un prototipo di sistema informativo integrato Reporting System Doping Antidoping. Tale sistema è finalizzato ad ottenere un monitoraggio del fenomeno doping attraverso una banca dati centrale, alimentata con i dati trasmessi da sedi periferiche, identificate in tutti quei soggetti o istituzioni che sono coinvolti nella lotta al doping (ad. es. la Commissione stessa, la Procura antidoping del Coni, le procure della Repubblica presso i Tribunali, i responsabili dei laboratori antidoping, medici e Regioni). La creazione di un primo prototipo è prevista per la fine del 2004 In attuazione dell art. 3, comma 1, la Commissione ha avviato la propria attività di controllo antidoping nell aprile 2003, effettuando tests su 738 atleti di varie Federazioni sportive nazionali e Discipline Associate. Dalle analisi di laboratorio effettuate sono risultate 22 positività, di cui una ancora in corso di verifica. Tabella 1: Numero atleti controllati FEDERAZIONE MASCHI FEMMINE TOTALE CSAI - Comm. Sport. Automobilistica It FIDAL - Fed. It. Atletica leggera FIBS - Fed. It. Baseball e Softball FIGC - Fed. It.Giuoco Calcio FIC - Fed. It.Canottaggio FGI - Fed. Ginnastica d Italia FCI - Fed. Ciclistica Italiana FIGH - Fed. It. Giuoco Handball FICK - Fed. It. Canoa Kayak FIH - Fed. It. Hockey FIHP - Fed. It. Hockey e Pattinaggio 8 8 FIN - Fed. It. Nuoto FIPSAS - Fed. It. Pesca Sportiva FIPCF - Fed. It. Pesistica e Cultura Fisica FIPM - Fed. It. Pentathlon Moderno FIJLKAM - Fed. It. Judo Lotta Karate FIPAV - Fed. It. Pallavolo FIP - Fed. It. Pallacanestro FIR - Fed. It. Rugby FIT - Fed. It. Tennis FITET - Fed. It. Tennis Tavolo 4 4 FIS - Fed. It. Scherma FISI - Fed. It. Sport Invernali

103 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / FISG - Fed. It. Sport Ghiaccio FISE - Fed. It. Sport Equestri FITARCO - Fed. It. Tiro con l arco FITAV - Fed. It. Tiro a Volo FITri - Fed. It. Triathlon 4 4 FMI - Fed. Motociclistica Italiana 4 4 FPI - Fed. Pugilistica Italiana 8 8 UITS - Unione It. Tiro a Segno 8 8 FIGS - Fed. It. Giuoco Squash FASI - Fed.Arrampicata Sportiva Italiana 4 4 FIGEST - Fed.It.Giochi e Sport Tradizionali 4 4 TOTALE * * 3 campioni risultano sospesi per gravi non conformità al dm 7/08/2002 Tabella 2: Positività ai test FEDERAZIONE MASCHI FEMMINE FIGS 2 FIDAL 1 FITARCO 1 FCI 1 1 FIGH 2 1 FIGC 1 FISI 1 FISE 1 FITRI 2 FIR 1 FIH 1 CSAI 1* FITAV 1 FIPCF 1 3 * caso in corso di verifica La Commissione, in considerazione del già rilevante numero di controlli effettuati dal CONI e dalle Federazioni sportive sugli atleti di vertice, ha ritenuto opportuno indirizzare la propria attività soprattutto verso quelle categorie meno controllate ed in particolare sulle categorie giovanili. Ciò anche al fine di cercare di prevenire il fenomeno in quelle fasce di età più a rischio. In questo primo anno di attività, si è evidenziata la necessità di un maggiore coordinamento con gli altri Enti che svolgono la medesima attività, al fine di evitare episodi di sovrapposizione di controlli, che comportano anche un inutile spreco di risorse. A tal fine si stanno intraprendendo utili e fattive collaborazioni con il Comitato olimpico nazionale e con le Federazioni sportive per migliorare e rendere sempre più efficiente ed economico il sistema. 108

104 ALLEGATO 3 Ulteriore problema emerso riguarda l effettuazione di controlli antidoping ex legge 376, sugli atleti non tesserati presso Federazioni nazionali o Discipline associate, che partecipano a manifestazioni sportive organizzate sul territorio nazionale sotto l egida di Federazioni o Organizzazioni internazionali. Anche in questo caso le disposizioni contenute nella legge 376 e nel relativo regolamento attuativo n. 440/2001 hanno evidenziato un difetto di coordinamento con la normativa internazionale sportiva. Pertanto la Commissione, al fine di evitare possibili contenziosi con tali organismi internazionali, sta esaminando la situazione non escludendo l opportunità di richiedere autorevole parere all Avvocatura generale dello Stato per una corretta applicazione di quanto disposto dalla legge. Nell ambito delle iniziative promosse a livello internazionale, l Italia ha sottoscritto nel marzo 2003 a Copenaghen la Dichiarazione sulla lotta al doping nello sport, impegnandosi ad accettare il Codice mondiale Antidoping, elaborato dall Agenzia mondiale antidoping (WADA-AMA) ed ad adeguare la propria normativa entro i prossimi Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, pena il veto allo svolgimento di manifestazioni sportive internazionali sul territorio nazionale. In particolare, il Codice richiede da parte degli Stati sottoscrittori anche l individuazione di un Organizzazione Nazionale Antidoping, che sia il garante dell applicazione delle norme internazionali e svolga un ruolo di coordinamento tra le varie organizzazioni nazionali impegnate nella lotta al doping, costituendo il referente a livello internazionale. Ruolo che, ai sensi dell art. 3, comma 1, lett. e), potrebbe essere assunto dalla Commissione, che ha il compito di mantenere rapporti operativi con gli organismi internazionali, garantendo la partecipazione a programmi di intervento contro il doping, In mancanza di un esplicita indicazione in tal senso, è considerato ente referente il Comitato olimpico nazionale dei singoli Stati. In merito al parere circa i requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori antidoping territoriali, ex art. 4, comma 3, la Commissione ha svolto nel corso dell anno un ponderoso lavoro e sta ultimando la predisposizione di un documento tecnico, basato sul presupposto che i laboratori regionali debbano svolgere sia attività di tutela della salute sia di controllo antidoping. 109

105 ALLEGATO 4 ALLEGATO 4 Relazione al Parlamento sullo stato della legge 376/2000 Anno

106 ALLEGATO 4 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica Ufficio 8 Prot. DGRST OGGETTO: Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 14 dicembre 2000, n. 376 nonché sull attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Anno 2004 Come segnalato nelle precedenti relazioni, l attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la salute nelle attività sportive è stata in parte condizionata dalla questione delle risorse finanziarie. In considerazione delle difficoltà finanziarie evidenziate, sono state promosse alcune iniziative, che si sono concretizzate nell art. 3, comma 45 della legge finanziaria 24 dicembre 2003, n. 350, che ha modificato l art. 10 della legge 376, prevedendo che gli Oneri derivanti dall attuazione degli artt. 3 e 4, nella misura di 3,5 milioni di euro annui, a decorrere dal 2004, sono posti a carico di apposita unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero della salute. Il nuovo sistema introdotto garantisce, da un lato, maggiori risorse per la lotta al doping e dall altro la certezza del finanziamento, che permetterà alla Commissione una migliore programmazione delle attività affidatele dalla legge. Con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 29 dicembre 2003, sono stati istituiti, con i predetti fondi, due capitoli di bilancio: il capitolo spese di funzionamento, ricerca e campagne informative su cui sono stati allocati , e il capitolo 3171 spese per le attività dei laboratori antidoping su cui sono stati allocati In attuazione dell art. 2, comma 3, la Commissione ha provveduto ad aggiornare la lista dei farmaci e delle sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e delle pratiche mediche il cui impiego è considerato doping, adeguandola anche alla lista internazionale di riferimento, entrata in vigore il 1 gennaio 2004 con il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali del 16 gennaio 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 20/02/2004, serie generale n

107 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / In vista dell entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2005 della nuova lista di riferimento internazionale, emanata dall Agenzia mondiale antidoping e recepita il 10 novembre 2004 dal Consiglio d Europa nell ambito della Convenzione contro il doping sottoscritta a Strasburgo, che ha introdotto significative modificazioni alle precedenti redazioni della lista, la Commissione ha provveduto a recepire tali indicazioni, che sono in via di formalizzazione e la cui vigenza è stata fissata a decorrere dal 1 gennaio Al fine di dare esecuzione a quanto previsto all art. 7 della legge 376/2000 è stato emanato il decreto ministeriale 24 settembre 2003, pubblicato in G.U. 5/11/2003, n. 257, che introduce disposizioni a carico dei titolari di autorizzazioni all immissione in commercio (AIC). Nel corso dell anno 2004, si sono rese necessarie alcune rettifiche al predetto decreto, ed in particolare con il decreto 30 aprile 2004 è stata modificata, tra l altro, la frase da riportare sul foglietto illustrativo, nonché sono state apportate delle modifiche alle modalità di trasmissione al Ministero della salute dei dati relative alle quantità di principi attivi vietati per doping utilizzate per la preparazione farmaceutiche estemporanee, a cui sono tenuti i farmacisti. Successivamente, con decreto 12 novembre 2004, pubblicato sulla G. U. del 30 dicembre 2004, serie generale n. 305, si sono rese necessarie delle rettifiche ai predetti decreti. Visti i numerosi decreti intervenuti nella materia, la Commissione sta predisponendo un nuovo decreto che, riassumendo le norme introdotte nel corso del tempo, possa dare maggiore sistematicità ed organicità alle varie prescrizioni introdotte con i predetti decreti. La corretta applicazione di tali disposizioni è volta a favorire la conoscenza e l informazione ai cittadini ed in particolare a coloro che praticano le attività sportive, che potranno già al momento dell acquisto del farmaco, conoscere se lo stesso è tra quelli vietati per doping. Inoltre tali disposizioni consentiranno un monitoraggio sulle quantità di sostanze e farmaci vietati prodotte ed importate, nonchè su quelle distribuite e vendute sul territorio nazionale. La Commissione ha ritenuto strategico proseguire nei programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzate ai fini doping nelle attività sportive, ed ha quindi approvato per l anno 2004 un nuovo bando di ricerca. Il bando ha, tra le sue principali finalità: promuovere la salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive; approfondire la conoscenza degli aspetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all organismo dall uso dei farmaci e sostanze ad azione dopante e di pratiche mediche proibite; sviluppare metodi di indagine per evidenziare l abuso di sostanze vietate per doping e di altre sostanze biologicamente attive, in grado di influenzare la performance sportiva; avviare studi farmacoepidemiologici sull uso dei farmaci vietati e non vietati per doping nei praticanti attività sportiva ed atletica sia a livello professionistico che amatoriale. A seguito della pubblicazione del bando di ricerca sono stati presentati n. 42 progetti promossi da Enti universitari, Aziende Unità Sanitarie locali e da altri Enti del Servizio Sanitario Nazionale. 114

108 ALLEGATO 4 La Commissione, a conclusione dell iter di selezione, ha ritenuto finanziabili i seguenti 26 progetti: DESTINATARIO PRIORITARIO Università degli studi di Firenze Dipartimento di farmacologia preclinica e clinica Università degli studi di L Aquila Dipartimento di medicina sperimentale Università degli studi di Napoli Federico II Dipartimento di neuroscienze e scienze del comportamento Università degli studi di Padova Dipartimento di medicina ambientale e sanità pubblica Università degli studi di Padova Dipartimento di chimica biologica Regione Veneto Azienda Ospedaliera di Padova Università degli studi di Palermo Dipartimento di biopatologia e metodologie biomediche Università degli studi di Parma Dipartimento di sanità pubblica Università degli studi di Perugia Dipartimento di medicina clinica e sperimentale Università degli studi di Perugia Dipartimento di medicina clinica e sperimentale Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di fisiologia umana e farmacologia TITOLO DEL PROGETTO Doping genetico e tessuto muscolare. Ricerca di indicatori o marker tissutali e/o serici per evidenziare interventi genetici sul tessuto muscolare Effetti tossici non tradizionali dell abuso di eritropoietina (EPO) e i suoi analoghi di sintesi Studio sulla neurotossicità degli steroidi anabolizzanti androgeni Danno cardiaco precoce da steroidi anabolizzanti, studio caso-controllo su atleti Proteomica e doping. Studio del profilo proteico plasmatici in soggetti esposti a sostanze dopanti Perfluorocarburi (PFC) e Doping. Verifica sperimentale di incorporazione di PFC nelle formazioni pilifere e sviluppo di metodi analitici per la loro determinazione Costruzione di un panel di riferimento utile all identificazione di casi di doping genetico tramite la valutazione della gene expression di IGF-1 ed IGF-1R in soggetti dediti ad attività sportiva Caratterizzazione farmaco-tossicologica mediante biotest di funzionalità in vitro di nuovi steroidi anabolizzanti androgeni Analisi delle tracce molecolari del doping tramite DNA-chip assay Valutazione di modificatori del trasporto di ossigeno nel sangue, saliva ed aria espirata Limiti di normalità della risposta ormonale all esercizio fisico come discriminanti di doping e di possibili danni alla salute 115

109 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di fisiologia umana e farmacologia Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di Istologia ed Embriologia medica Università Cattolica del Sacro cuore Facoltà di medicina e chirurgia Università degli studi di Roma Tor Vergata Dipartimento di sanità pubblica e biologia cellulare Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di fisiologia umana e farmacologia Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di clinica e di terapia medica applicata Istituto universitario di scienze motorie di Roma Istituto universitario di scienze motorie di Roma Università degli studi di Roma La Sapienza Dipartimento di psicologia Istituto superiore di sanità Istituto superiore di sanità Università degli studi di Siena Dipartimento di fisiologia Ruolo fisiopatologico dell eritropoietina nel sistema nervoso centrale Creazione di un biosensore per la determinazione di fattori ipertrofizzanti il muscolo scheletrico Effetti cardiovascolari, ematologici ed immunologici dell uso cronico di cocaina in giovani adulti sportivi Caratterizzazione del sistema degli endocannabinoidi ed effetto di cannabinoidi nella riproduzione femminile Effetti di steroidi anabolizzanti su marker di attivazione endoteliale e su neurotrofine Studio sul possibile utilizzo della variazione dei valori di riferimento di un pannello di indicatori ematochimici in soggetti praticanti attività sportiva per la stesura di un passaporto dell atleta Studio pilota per la selezione di parametri ematologici indicativi dell assunzione di rhuepo Metaboliti degli androgeni e terapia dell ipogonadismo maschile La diffusione del doping in adolescenti italiani: dimensioni del fenomeno e determinanti psicosociali Studio della variabilità fisiologica dell ormone della crescita umano (hgh), dei suoi mediatori IGF, del turnover osseo dell insulina, dei suoi indicatori di secrezione, del glucagone in una popolazione di atleti amatoriali e professionisti Sviluppo di un modello per identificare e valutare il doping bio-genetico dall espressione di geni della crescita tissutale Effetti dell allenamento sugli ormoni anabolizzanti e catabolizzanti endogeni nei nuotatori 116

110 ALLEGATO 4 Università degli studi di Torino Dipartimento di scienze cliniche e biologiche Studio del bilancio enzimatico 11ß-idrossisteroidodeidrogenasi tipo 1 (11 ß-HSD1)/11 ß-HSD2 in atleti Politecnico di Torino Consorzio per la ricerca e l educazione permanente Adattamenti neuromuscolari all allenamento: caratterizzazione biochimica ed elettromiografica Università degli studi di Verona Dipartimento di scienze morfologico-biomediche Studio della variabilità fisiologica di parametri chimici ed ematologici in atleti professionisti correlabili a diversi carichi e tipologie d allenamento Nel corso del 2004 è stato, inoltre, approvato un progetto di ricerca annuale inerente Il ruolo delle tecniche avanzate di indagine biochimico-fisica nel rilevamento delle sostanze e metodi vietati per doping, affidato al Laboratorio Antidoping di Roma, e finanziato ai sensi dell art. 4, comma 2, lett. b). Da ultimo si segnala che il Ministero ha provveduto ad erogare i fondi per avviare le ricerche approvate nell ambito del bando 2002, come elencate nella relazione del In merito alle iniziative volte a promuovere campagne informative/formative per la tutela della salute nelle attività sportive e di prevenzione e lotta al doping, nel corso dell anno 2004 sono stati portati a conclusione i progetti già avviati negli anni 2002 e 2003, nell ambito della convenzione stipulata con l Istituto superiore di sanità il 20 novembre La convenzione prevedeva quattro obiettivi nell ambito dei quali sono stati realizzati i predetti progetti formativi/informativi. Si riportano qui di seguito gli obiettivi ed i relativi progetti finanziati e realizzati, con indicate le finalità perseguite ed i risultati raggiunti per ogni singolo progetto. I progetti realizzati nell ambito del primo obiettivo: Campagne formative/informative ed organizzazione di convegni in collaborazione con le istituzioni universitarie e scolastiche, il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), le federazioni sportive nazionali, le società affiliate e gli enti di promozione sportiva, sono i seguenti: a) Campagna dei giovani per i giovani contro il doping proposto e realizzato dalla Unione Italiana Sport per Tutti (UISP). La UISP ha realizzato un progetto indirizzato alla formazione sulla conoscenza e prevenzione del fenomeno doping nell ambito della popolazione giovanile scolastica (scuole medie superiori). Il progetto è stato impostato sulla base di una metodologia di intervento che desse voce e centralità ai giovani, sensibilizzandoli sul fenomeno dell inquinamento farmacologico e del doping a tutti i livelli di pratica sportiva. Un punto qualificante sul piano metodologico è stata la scelta di inserimento di un processo di monitoraggio e valutazione dell efficacia e delle ricadute della campagna, effettuato attraverso la somministrazione di questionari all inizio e alla fine del progetto. Riguardo ai risultati raggiunti sono stati coinvolti, nel percorso di formazione, n studenti, appartenenti a n. 38 scuole medie secondarie distribuite sul territorio nazionale. b) Campagna di informazione sul doping nelle regioni Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna proposto e realizzato dal Coni - Comitato regionale Umbria. Il Comitato regionale Umbria ha realizzato una campagna di informazione che ha coinvolto diverse strutture regionali al fine di porre al centro del dibattito sociale e culturale i temi della tutela della salute nelle attività sportive e della prevenzione del doping. Il progetto è stato realizzato a cascata formativa coinvolgendo gli insegnanti di educa- 117

111 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / zione fisica che a loro volta hanno formato gli studenti di n. 79 scuole medie superiori delle regioni Umbria, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Sono stati inoltre realizzati n. 24 convegni sui territori regionali, con un numero totale di studenti partecipanti ai convegni stessi pari a c) Corso di formazione per insegnanti di educazione fisica per la prevenzione del fenomeno doping proposto e realizzato dall Istituto Universitario di Scienze Motorie (IUSM). Il progetto è stato realizzato a cascata formativa. Lo IUSM ha proposto un iter formativo da condurre sulla popolazione giovanile scolastica mediante l intervento degli insegnanti di educazione fisica, che in base al proprio curriculum formativo accademico appaiono le uniche figure già in parte formate ad aspetti scientifici, ed adeguatamente motivati dalla tematica. A tal fine lo IUSM ha ritenuto opportuno definire un progetto finalizzato al coinvolgimento degli insegnanti di educazione fisica in una campagna da svolgere capillarmente nelle scuole secondarie superiori. Sono stati formati n. 94 insegnanti di educazione fisica sull intero territorio nazionale. d) Campagna formativa/informativa Sport pulito proposto e realizzato dall Istituto di medicina dello sport di Roma. Il progetto è stato finalizzato all acquisizione di una banca dati indirizzata alla conoscenza della diffusione delle sostanze vietate per doping, ivi comprese quelle classificate come stupefacenti e d abuso, nella popolazione giovanile. A tal fine è stato effettuato uno screening di massa, condotto sulla popolazione scolastica (scuole medie superiori) delle province di Roma, Torino e Catania, mediante la compilazione individuale di un questionario anonimo preparato ad hoc. Attraverso questa ricerca è stato possibile valutare il grado di conoscenza tra i giovani delle scuole medie superiori, delle sostanze vietate per doping, delle droghe, del tabacco e dell alcool, e dei relativi effetti e danni a queste imputabili. Sono stati distribuiti un totale di n questionari nell ambito delle Provincie di Torino, Roma e Catania, presso n. 73 scuole medie superiori. I questionari compilati sono stati n e) Corso di formazione per Ufficiali/Agenti/Funzionari di Polizia Giudiziaria DOPING-ANTIDO- PING proposto e realizzato dall Istituto superiore di sanità. Il progetto è stato incentrato su due corsi di formazione organizzati dall ISS in collaborazione con l Unità Operativa di Tossicologia Forense e Antidoping dell Università di Padova, con l obiettivo di aggiornare il personale di polizia giudiziaria di varia qualifica, (appartenenti: Ministero dell interno, Comando NAS, Guardia di Finanza, Amministrazione penitenziaria, Agenzia delle Dogane), sugli aspetti diagnostici, farmacologici e penalistici derivanti dall applicazione della legge 376/2000. f) I giovani e il doping Corso di aggiornamento per docenti di scienze e di educazione fisica della scuola dell obbligo, proposto e realizzato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia, Università di Roma La Sapienza. Il progetto è stato finalizzato a migliorare la conoscenza dei docenti della scuola media inferiore sulle principali problematiche connesse al doping, e a dar loro gli strumenti per riversare, ai giovani studenti della scuola dell obbligo, le informazioni circa i danni provocati dall uso di sostanze vietate per doping. Nell ambito del secondo obiettivo: Campagne formative/informative indirizzate a medici specialisti in medicina dello sport ed a medici prelevatori in relazione alle nuove norme procedurali per l effettuazione dei controlli sanitari anti-doping e per la tutela della salute adottate con decreto del Ministero della salute 7 agosto 2002, è stato realizzato il seguente progetto: a) Corso di formazione per medici prelevatori proposto e realizzato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana. Il progetto è stato indirizzato alla formazione ed al miglioramento della preparazione dei medici prelevatori, anche in relazione alle nuove norme procedurali per l effettuazione dei controlli sanitari antidoping e per la tutela della salute adottate con decreto del Ministero della salute 7 agosto Sono stati formati in totale, sull intero territorio nazionale, 402 medici prelevatori. 118

112 ALLEGATO 4 Nell ambito del terzo obiettivo: Campagne informative per la tutela della salute nelle attività sportive presso i pediatri, è stato realizzato il seguente progetto: a) La tutela della salute nelle attività sportive di bambini ed adolescenti proposto e realizzato dalla Società italiana di pediatria. Il progetto è stato indirizzato alla formazione dei pediatri, ponendo come base formativa la cultura dell assistenza e prevenzione per la tutela della salute del bambino e dell adolescente impegnato nell attività sportiva agonistica, mediante corsi teorico-pratici tenuti in nove Regioni, con la partecipazione di 50 pediatri per ciascun corso. Nell ambito del quarto obiettivo: Campagne informative sull intero territorio nazionale attraverso la diffusione di materiale informativo utilizzando il circuito delle farmacie, è stato realizzato il seguente progetto: a) Progetto per la campagna di informazione in farmacia sui rischi e sui possibili danni derivanti dall uso di doping nello sport proposto e realizzato dalla Promofarma, società di servizi della Federfarma, con la partecipazione dell Assofarm. Il progetto è stato indirizzato alla formazione ed all aggiornamento dei farmacisti in ordine ai temi del doping in generale ed in merito ai rischi e ai possibili danni derivanti dal doping nello sport. Inoltre sono state realizzate delle locandine, diffuse presso le farmacie pubbliche e private, contenenti informazioni circa il significato del contrassegno che le confezioni di farmaci rientranti nella lista devono recare sull involucro. Il progetto ha consentito la formazione di n. 842 farmacisti sull intero territorio nazionale. La Commissione, al fine di dare continuità all attività di informazione/formazione, ha ritenuto opportuno stipulare un nuovo accordo di collaborazione biennale con l Istituto superiore di sanità in data 25 novembre 2004, per la realizzazione dei seguenti obiettivi: 1. campagne informative/formative ed organizzazione di convegni indirizzate principalmente agli operatori del settore, in forma singola e associata e/o consorziata tra loro, in collaborazione con le istituzioni universitarie e scolastiche, il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), enti del Servizio sanitario nazionale, le federazioni sportive nazionali, le leghe nazionali, le discipline associate, gli enti di promozione sportiva e le società affiliate; 2. campagne informative/formative di aggiornamento indirizzate ai medici specialisti in medicina dello sport, ai medici prelevatori, ai medici specialisti pediatri di libera scelta ed ai medici di medicina generale; 3. campagne di informazione rivolte principalmente ai giovani, tese a promuovere stili di vita sani, nonché a valorizzare il ruolo sociale ed etico dello sport, da realizzare attraverso i mass media, e mediante l utilizzo di materiale informativo sia cartaceo che multimediale. Al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno doping, essenziale per la definizione delle politiche di intervento sanitario, nonché per l elaborazione di adeguati strumenti normativi preventivi e repressivi, la Commissione, come già segnalato nella precedente relazione, ha approvato e finanziato un progetto volto allo sviluppo di un prototipo di sistema informativo integrato Reporting System Doping Antidoping. Tale sistema è finalizzato ad ottenere un monitoraggio del fenomeno doping attraverso una banca dati centrale, alimentata con i dati trasmessi da sedi periferiche, identificate in tutti quei soggetti o istituzioni che sono coinvolti nella lotta al doping (ad. es. la Commissione stessa, la Procura antidoping del Coni, le procure della Repubblica presso i Tribunali, i responsabili dei laboratori antidoping, medici e Regioni). Nel corso del 2004 il prototipo di sistema informativo è stato realizzato, sviluppando in questa prima fase prevalentemente il monitoraggio e l elaborazione dei risultati dell attività di controlli antidoping effettuati dalla Commissione. I dati si riferiscono all attività di controllo antidoping svolta fino al 12 dicembre

113 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / Per quanto riguarda le notizie concernenti le morti sospette nonché le informazioni riguardanti i sequestri di sostanze vietate per doping il sistema è stato realizzato, ma la raccolta dei dati non ha ancora raggiunto la sistematicità prevista. Le risultanze delle attività di controllo antidoping, ex art. 3 della legge 376/2000, effettuate dalla Commissione, sono riportate in maniera analitica nell allegato 1 alla presente relazione. La Commissione, comunque, come avvenuto nell anno precedente, in considerazione del già rilevante numero di controlli effettuati dal CONI e dalle Federazioni sportive sugli atleti di vertice, ha ritenuto opportuno continuare ad indirizzare la propria attività soprattutto verso quelle categorie meno controllate ed in particolare sulle categorie giovanili. Ciò anche al fine di cercare di prevenire il fenomeno in quelle fasce di età più a rischio. In questi primi due anni di attività antidoping, come già segnalato nella precedente relazione, si è evidenziata la necessità di un maggior coordinamento con gli altri Enti che svolgono la medesima attività al fine di evitare episodi di sovrapposizione di controlli, che comportano inutili sprechi di risorse. A tal fine la Commissione si è adoperata per attivare fattive collaborazioni sia con il Comitato Olimpico Nazionale sia con le Federazioni sportive. Tale richiesta di collaborazione non ha trovato però sempre riscontri; quindi, a tutt oggi, solo alcune Federazioni collaborano fattivamente con la Commissione, per migliorare e rendere sempre più efficiente ed economico il sistema controlli. Viste le novità introdotte dalla Legge 376/2000, in particolare circa il suo ambito di applicazione anche ad altri Enti che, normalmente e per interpretazione consolidata non venivano considerati enti sportivi, si è ritenuto opportuno richiedere autorevole parere all Avvocatura Generale dello Stato circa l applicabilità della legge 376 alle competizioni organizzate dall Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE) ed ai controlli antidoping attualmente effettuate sui cavalieri e guidatori. Il parere dell Avvocatura Generale dello Stato, reso in data 20 dicembre 2004 e sottoposto al Comitato Consultivo, ha ritenuto applicabile la legge 376 anche alle competizioni organizzate dall UNIRE ed ha ritenuto che a carico di tale Ente vi siano gli obblighi previsti dall articolo 6 della legge 376/2000, ed in particolare: adeguamento dei propri regolamenti alle disposizioni della legge 376; predisposizione di tutti gli atti necessari per il rispetto delle norme di tutela della salute di cui alla stessa legge; aggiornamento ed informazione dei dirigenti, dei tecnici, degli operatori sanitari sulle problematiche concernenti il doping. La novità assoluta espressa con il predetto parere fa ritenere che il campo di applicazione della legge 376 non si debba limitare alle Federazioni sportive, Discipline associate ed Enti di promozione sportiva, come intesi tradizionalmente, ma richiede uno sforzo di adeguamento alla legge in commento da parte di tutti coloro che hanno come attività prioritaria o strumentale il compito di organizzare istituzionalmente competizioni sportive. Ulteriore problema emerso riguarda l effettuazione di controlli antidoping ex lege 376 sugli atleti non tesserati presso Federazioni nazionali o Discipline associate, che partecipano a manifestazioni sportive organizzate sul territorio nazionale sotto l egida di Federazioni o Organizzazioni internazionali, come già segnalato nella precedente relazione. Anche in questo caso le disposizioni contenute nella legge 376 e nel relativo regolamento attuativo n. 440/2001 hanno evidenziato un difetto di coordinamento con la normativa internazionale sportiva. Anche riguardo a tale delicata questione interpretativa, la Commissione è in attesa dell autorevole parere richiesto all Avvocatura Generale dello Stato. 120

114 ALLEGATO 4 Nell ambito delle iniziative promosse a livello internazionale, la Commissione ha cominciato a partecipare attivamente alle riunioni promosse dal Consiglio d Europa, in seno a quanto disposto dalla Convenzione di Strasburgo contro il doping, in particolare alle riunioni del Gruppo di monitoraggio sull attuazione della Convenzione. La Commissione sta altresì seguendo con particolare attenzione i lavori per la Convenzione internazionale contro il doping nello sport, promossa dall UNESCO. Tale Convenzione dovrebbe giungere a definizione nell ottobre del La definizione e la successiva ratifica della predetta Convenzione costituirebbero un passo fondamentale per una lotta al doping condivisa a livello internazionale. Non si possono, tuttavia, sottacere le enormi difficoltà che le trattative sulla predetta convenzione stanno trovando a vari livelli, in quanto il fenomeno doping non è percepito in egual maniera da tutti gli Stati che si stanno adoperando per la definizione della predetta convenzione e vi sono ancora importanti questioni che non hanno trovato una soluzione condivisa. Si segnala da ultimo che la predetta convenzione ha, tra l altro, lo scopo di dare veste di ente pubblico internazionale all Agenzia mondiale antidoping (WADA-AMA) che attualmente, pur svolgendo un ruolo fondamentale nella lotta al doping, costituisce una organizzazione internazionale di natura privatistica. Circa i riflessi dell adeguamento dell Italia al Codice mondiale antidoping, elaborato dall Agenzia Mondiale Antidoping, come già segnalato nella precedente relazione, si deve constatare che il predetto codice prevede a livello nazionale due tipi di organizzazione: la vera e propria Organizzazione Nazionale Antidoping, riconosciuta dall Agenzia stessa come referente nazionale ed altre agenzie nazionali. Attualmente l Organizzazione nazionale antidoping, riconosciuta dall Agenzia Mondiale Antidoping, è il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in quanto lo stesso Comitato ha accettato di applicare il Codice Mondiale Antidoping e di dare attuazione agli indirizzi dell Agenzia. La Commissione, in attesa della necessaria autorizzazione da parte del Governo, non ha ancora potuto accettare il suddetto Codice. In merito alla realizzazione dei laboratori antidoping regionali, ex art. 4, comma 3 e art. 5, la Commissione ha ultimato, nel corso dell anno 2004, la predisposizione del documento tecnico relativo ai requisiti organizzativi e di funzionamento. In considerazione delle modifiche al titolo V della Costituzione, la Commissione ha inviato al Coordinamento regionale per la sanità una bozza di documento tecnico, che è stato discusso con i responsabili tecnici delle Regioni nel dicembre La componente regionale ha sostanzialmente condiviso la proposta tecnica predisposta dalla Commissione, che prevede i requisiti minimi per l organizzazione ed il funzionamento dei laboratori antidoping regionali. Detti laboratori sono strutturati in due sezioni: la prima col compito di effettuare analisi sui campioni prelevati in occasione dei controlli antidoping sulle attività sportive diverse da quelle individuate a livello nazionale. La seconda sezione, invece, è dedicata più propriamente alla tutela della salute dei praticanti le attività sportive evidenziando, attraverso marcatori biologici, la probabile esposizione a sostanze vietate per doping. Ciò al fine di attivare programmi di prevenzione a livello locale che trascendano il mondo dello sport organizzato e si rivolgano al mondo dello sport amatoriale, dove il fenomeno del doping necessita di maggiori approfondimenti. Si auspica che la proposta possa essere ratificata tramite accordo e/o intesa dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome. 121

115 ALLEGATO 5 ALLEGATO 5 Operazioni antidoping effettuate dal Comando Carabinieri per la Sanità e dalla Guardia di Finanza Anno

116 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / COMANDO CARABINIERI PER LA SANITÀ OPERAZIONI ANTIDOPING EFFETTUATE NELL ANNO 2004 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Alessandria Indagini di P.G. con operazioni di intercettazioni telefoniche in corso Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Ancona Perquisizione e sequestri 2 P a l e s t r a e abitazione Nr.70 conf. Complessive : W I N S T R O L D E P O T STANAZONOL NOLVADEX SPIROPENT GENOTROPIN HUMULIN HUMALOG ANDRIOL Ancona Perquisizione 1 Abitazione -Nr.1 conf. di ANABOLOL Tables (Germania) di grammi 210 di piccole pastichette colore rosa ; -Nr.17 conf. di: -SUSTENON (Olanda); -ANAPOLOL; TESTEX ELMO (prov.straniera); - P R E G N Y L C H O R I O N I C - Gonatrophin (Olanda) -Testosterone Ancona-Padova Operazione Hercules : Perquisizioni e Nr. 4 depositi, palestre, abitazioni e Nr , disposti in 11 pancali, di diversa composizione e forma farmaceutica di seguito elencati: 1.242,00 Euro Oltre (1) Presentazione alla p.g., obbligo di dimora, sospensione dall esercizio di un pubblico servizio o di una professione. Militari impiegati in ciascuna operazione Note 8 INDAGINI IN CORSO delegate dalla Procura della Repubblica di Alessandria con Proc. Penale n.3910/04 R.G.N.R

117 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati sequestri una farmacia ALDACTONE ANAPOLON TABLET OKSIMETOLON ANDRIOL: TESTOSTERONE UNDECANOATO - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti androgeni; BENADON CLOMIPHENE CITRATE DECA - DURABOLIN: NANDROLONE DECANOATO - agenti anabolizzanti -steroidi anabolizzanti androgeni; METHANDROSTENOLONE - agenti anabolizzanti -steroidi anabolizzanti DEPO MEDROL: Metilprednisolone: Cortisteroide sistemico; EFREDRINA LEVEL (Level Novaldex D.20) (cat.1 dell Allegato 1 al DPR 309/90, considerata EPARGRISEOVIT EUTIROX EXTRABOLINE (NANDROLONE DECANOATE) FELDENE FINAJECT FINASTERIDE GANABOL: BOLDENONE UNDECANOATO - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti androgeni; GENOTROPIN GH UMATROPE: ormone della crescita GLOBUREN LASIX Militari impiegati in ciascuna operazione Note 125

118 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati HOMEOCUR TESTERSET HUMOLIN JINTROPIN KADIUR KRIPTOCUR ISOPURAMIN LIPOSTABIL MASTERON METADIENON METANABOL MONORES NAPOPSIN NEOTON NESPO 60 NOVALDEXTAMOXINFEN PARABOLAN PLACENTEX PRIMOBOLAN: METENOLONE ENANTATO - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti specialità medicinali; PROFASI HP: GONADOTROPINA CORIONICA UMANA - ormoni peptidici - PROCAR FINASTERIDE PROVIRON RESTANDOL testosterone undeconate SCHERING SYNFLEX SOMATOSTATINA SPASMOBRONCHAL SPIROPENT SUSTENON: TESTOSTERONE - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti androgeni; TAD 600 Militari impiegati in ciascuna operazione Note 126

119 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Bari PERQUISIZIONE E SEQUESTRO Bologna Perquisizioni, sequestri, esecuzione ordinanze custodie cautelari Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) 2 ABITAZIONE ED ESERCIZIO COMMERCIALE obblighi di d i m o r a e d i v i e t o d i accedere a p a l e s t r e o competizioni sportive. 1 divieto di dimora nel Abitazioni private, palestre, ditte di commercio di integratori alimentari sportivi Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Militari impiegati in ciascuna operazione Note TIOSIDE TI-TRE LIOTIRONINA TESTEX ELMU PROLONGATUM TESTOSTERONE CYPIONATE TESTOVIRON: TESTOVIRON - TESTOSTERONE - agenti anabolizzanti steroidi anabolizzanti androgeni; TESTOVIS: METILTESTOSTERONE - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti androgeni; TRANSMETIL VENTIPULMIN CITRATE VIRORMONE TESTOSTERONE PROPINATE WINSTROL: STANOZOLOLO - agenti anabolizzanti - steroidi anabolizzanti androgeni 315 CONFEZIONI 94 FIALE (TESTOSTERONE, NANDROLONE,GONADOTROPINA, EFEDRINA, STANOZOLOLO, SAIZEN ORMONE DELLA CRESCITA) Nr. 160 confezioni di WINSTROL DEPOT fiale; N r. 3 c o n f e z i o n i d i PRIMOBOLAN DEPOT fiale; N r. 3 9 c o n f e z i o n i d i TESTOVIRON DEPOT fiale; Nr. 6 confezioni di PROVIRON compresse; N r. 3 c o n f e z i o n i d i ,00 2 SERVIZIO EFFETTUATO SU RICHIESTA DEL NUCLEO RADIOMOBILE DI BARI UNITAMENTE A QUESTO N.A.S ,

120 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Cagliari Perquisizioni e sequestri Genova Sequestro di un plico postale proveniente dalla Grecia 1 Perquisizione presso abitazione Sequestri disostanze dopanti rinvenuti durante la perquisizione Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) territorio italiano Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) 1 1 armacia, posto di lavoro Il Plico postale è stato posto sotto sequestro presso l Ufficio Postale di Alassio Centro (SV); Le altre sostanze presso l abitazione di Alassio, Via D. Hambury nr. 160/6. Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Militari impiegati in ciascuna operazione Note NANDROLONE DECANOATE fiale; Nr. 7 confezioni di TESTEX ELMU PROLUNGATUM 250 fiale; Nr. 70 confezioni di TESTOVIS fiale; Nr. 51 confezioni di DECA- DURABOLIN fiale; Nr. 6 fiale sfuse di SUSTANON; N r. 6 c o n f e z i o n i d i TESTOSTERONE CIPIONATE fiale; Nr. 6 confezioni di ANAPOLON fiale; Nr. 600 compresse di EFEDRINA; Nr. 100 compresse di ANAPOLON ; Nr. 6 confezioni di TESTO- ENANT fiale; 20 conf. Decadurabolin 5 conf. Testovis Nr. 1 Conf. spec. Med. Arimidex- Anastrazolo contenente 180 capsule (contenuta nel plico postale); Nr. 8 fiale intramuscolo della spec. Med. Sustenon 250 ; Nr. 1 Conf. Spec. Med. Novaldex contenente 15 compresse; Nr. 1 Barattolo contenente 35 capsule sfuse. 283,00 80, ,00 3 Il servizio è stato eseguito a seguito di richiesta del N.A.S. CC di Bologna per attività indagine su prodotti anabolizanti ad uso umano e svolta anche in altri ambiti nazionali. Nel corso della perquisizione venivano posti sotto sequestro anche nr. 2 carte di Credito e nr. 128

121 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Livorno Ispezione Igienico Sanitaria Con Sequestro 1 Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Negozio Di Integratori Alimentari Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Nr.4 Confezioni Per Un Totale Di Di 480 Capsule Contenenti La Specialita Medicinale Efedrina 200 Militari impiegati in ciascuna operazione 3 Note 4 estratti conto intestati agli indagati. Milano Perquisizione e sequestro Milano Perquisizione e sequestro Milano Perquisizione e sequestro 1 Abitazione 316 fiale di Winstrol , Negozio integratori alimentari 5 confezioni di DHEA anabolizzante 1.000, Abitazione 93 confezioni di specialita medicinali (winstrol depot - primobolan depot - sustenon - stanozonol fiale - efedrina) Milano Sequestro 1 Aeroporto Malpensa Milano Sequestro 1 Aeroporto Malpensa Napoli ESECUZIONE O R D I N E D I CUSTODIA CAUTELARE EMESSA G.I.P. S. MARIA C.V. (CE) Napoli CONTROLLO AUTOSTRADALE AD AUTOVEICOLO Napoli ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE E PERQUISIZIONI PALESTRE ED ABITAZIONI PRIVATE 22 fiale di farmaci ad uso dopante (nandrolona - winstrol depot - sustenon - decadurabolin) 11 confezioni di decadurabolin nandrolone depot CONFEZIONI DI FARMACI ANABOLIZZANTI 3 AUTOVEICOLO FIALE DI FARMACI AD AZIONE ANABOLIZZANTE PALESTRE ED ABITAZIONI PRIVATE FIALE E COMPRESSE DI FARMACI AD AZIONE ANABOLIZZANTE 2.000, , , , OPERAZIONE GOLEM EFFETTUATA GIUGNO , , OPERAZIONE ANABOL 129

122 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) DOMICILIARI Padova Indagini delegate e perquisizioni Parma Operazione TITANO (indagine conclusa con arresti, perquisizioni e sequestri) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati 19 7 Abitazioni n.1 confezioni di winstrol depot n.2 confezioni di sustanon e n.1 di profasi hp 2000 fiale n.3 confezioni, una di monores, e n.2 di pleigine n.122 capsule anonime, n.4 compresse di legalon, n.9 compr. di cortisone acetato; n.14 confezioni di varie specialità medicinali ad azione dopante (decadurabolin -sustanon - primobolan - winstrol depot - proviron - novaldex - metanabol) ,00 euro, circa Palestre, abitazioni private, attività commerciali per la v e n d i t a d i integratori alimentari, autovetture, c o n f e z i o n i d i DECADURABOLIN da 50 mg; 822 confezioni di NANDROLONE DECAONATO da 100 mg; 389 fiale di WINSTROL DEPOT STANOZOLOL da 1 ml e 50 mg; nr.7 fiale di PROFASI HP 2000 GONADOTROPINA CORIONICA UMANA; euro Militari impiegati in ciascuna operazione Note 4 Attività di indagine delegata dall A.G. di Padova, nel 2003 e conclusa nel 2004, finalizzata ad accertare l eventuale illecita commercializzazione di farmaci e sostanze inclusi nelle tabelle della legge sul doping. Dall attività svolta, finalizzata a controllare la distribuzione lecita del farmaco, si è scoperto un illecito mercato parallelo che vedeva, quali protagonisti iniziali, gli stessi farmacisti adoperarsi a cedere le specialità in esame ai loro clienti, a volte assistiti da medici compiacenti 60 Durante l indagine si è accertata la costituzione di un sodalizio criminoso dedito all importazione e successiva commercializzazione di specialità medicinali ad effetto 130

123 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati P a s t i c c h e d i OXANDROLONE; 3 fiale da 5 ml di ANDROBOLIC INYECTABLE, aventi quale principio attivo il BOLDENONE; 4 confezioni di NOLVADEX 20 mg, contenenti 2 blister da 10 compresse cadauno; 39 confezioni da 10 compresse cadauna di NAPOSYM 5 mg; 27 confezioni di CLOMID da 10 compresse cadauna; 13 scatole di GONASI HP 5000 U.I; 13 confezioni di PROVIRON 50 mg; 14 barattoli di STACK 2 da 100 capsule cadauno, a base di efedrina; 25 blister di EFEDRIN ARSAN EFEDRIN HIDROKLORUR 50 mg, contenenti complessivamente.478 compresse; 19 blister di MONORES, contenenti complessivamente. 22 compresse; 7 blister di TITRE, contenenti complessivamente nr.3 compresse; 16 compresse di BENEXOL B12 compresse gastroresistenti VITAMINE B1+B6+B1; 10 compresse di RANITIDINA PLIVA da 150 mg; 13 compresse di SUPRADYN; 16 compresse di TITRE LIOTIRONINA; 2 compresse di LEGANON 140; Militari impiegati in ciascuna operazione Note dopante e di ormoni, i cui appartenenti esercitavano anche abusivamente l esercizio di medico e farmacista. E stata accertata inoltre la complicità di medici e farmacisti che prescrivevano indebitamente farmaci o li cedevano senza presentazione di ricetta medica 131

124 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati 3 bustine di SUCRALFATO MERCK GENERILS 1 G Polvere per sospensione orale; 2 confezioni di NEBIOLO; 29 confezioni di LASIX; 16 confezioni di MODURETIC; 7 confezioni di VENTIPULMIN uso veterinario; 5 confezioni di KYNOSELEN uso veterinario; 21 confezioni di PRIMOBOLAN DEPOT; 206 compresse completamente anonime; 8 confezioni di compresse completamente anonime; 24 confezioni di MAXID CEFONICID; 3 confezioni di FURIL NITROFURANTOINA; 1 confezione di AZUR; 1 confezione di CADTRE A12AX;.2 confezioni di BIOCALCIUM D3;.25 confezioni di DIANABOL; 1 confezione di TRINITRINA; 5 confezioni di EUTIROX; 1 confezione di SIRDALUD; 3 confezioni di ORIMETEN; 15 fiale di TESTEX; 76 fiale di SUSTANON; 4 flaconi di MALOGEN; 8 confezioni di DECABUL; 1 confezione di SAISEN 24; 2 confezioni di FINASTID; 3 confezioni di ATEROID; 1 confezione di GLUTATIONE; Militari impiegati in ciascuna operazione Note 132

125 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati 9 confezioni di TEFAMIL; 2 f i a l e d i P A C T B O P HOBOKANHA; 47 confezioni di TESTOVIS; 4 confezioni di ALDACTONE; 1 confezione di MEDROL; 1 confezione di VENTOLINE; 55 compresse di ARIMIDEX; 24 confezioni di SUSTENON 250; 6 confezioni di TESTOVIRON DEPOT; 4 confezioni di ANAPOLON; 5 confezioni di STANOZOLOL; 6 confezioni di TRENOL 50; 6 confezioni di VIRONATE; 1 confezione di DROMOSTAN; 1 confezione di OMNADREN 250; 1 confezione di EQUIPOISE; 1 confezione di BOLDENONA; 3 confezioni di CEFODOX; 1 confezione di VENTOLIN; 1 confezione di JINTROPIN 41U; 1 confezione di ACTRAPID HM; 4 c o n f e z i o n i d i SOMATOTROPIN; 2 confezioni di ANDRIOL; 2 confezioni di FOSFORILASI A11JA; 5 confezioni di METFORAL 850; 1 confezione di TATIONIL 600; 1 confezione di TAD 600; 1 confezione di MEDIAXAL; 1 confezione di BOLT MAGNUM TM CAFFEINA; 158 confezioni di ZOLOFT 50 mg; 1 confezione di PROSCAR; 6 confezioni di H.M.B.; Militari impiegati in ciascuna operazione Note 133

126 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Perugia Doping AC Perugia Indagini delegate dalla Proc u r a d e l l a Repubbli-ca c/o il T r i b u n a l e d i Perugia. Perugia D o p i n g Calciatore Saadi Al Ghadafi Indagini delegate dalla P r o c u r a d e l l a Repubblica c/o il T r i b u n a l e d i Perugia Roma Perquisizione e sequestro Roma Esecuzioni ordinanze custodie cautelari, perquisizioni sequestri Sassari Perquisizione e sequestro Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Militari impiegati in ciascuna operazione Abitazioni Nr. 1 scatola specialità medicinale KRYPTOCUR Nr. 1 flacone PRIMOBALON S. 25 MG. Nr. 9 scatole specialità medicinale Abitazioni, studi medici, farmacie,depositi WINSTROL DEPOT Kg. 500 di principi attivi (fenilpropanolamina, efedrina, pseudoefedrina, testosterone, stanazolo Abitazione privata Effedrina Kg 2,190; Caffeina Kg 4,85; Testosterone g. 65; TirosinaL Kg. 0,50; Lidocaina Kg. 6,700; Yohimbina g. 10; Procaina g. 200; Cacit vitamina D3 4 bustine; Mepral 202 scatole; Stargate 1 conf; 1200,00 6 Note 134

127 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Sassari Perquisizione e sequestro Sassari Perquisizione e sequestro Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Cardioaspirin100-1; Kclretard - 1; Seroxat - 1; Nottem 10-1; Orimeten - 1; Caltrate G. - 1; Dobetin ; Avalox 400-1; Minocin 100-1; Ranidil 150-1; Lasix 25-1; Lexotan 1,5 1; Sporanox 100 1; Legalon ; Ribotrex ; TTRE 20 1; 5 Farmacia STARGATE 50 cpr N. 6 confezioni; YOHIMBINA HCL 1 barattolo g. 20; TESTOSTERONE PROPIONATO 250 g. LTIROSINA g. 10, LIDOCAINA BASE g. 250; LIDOCAINA cloridrato 250 g.; Abitazioni private Creatina Kg. 1; Glucosio anidro Kg.1; Ltirosina Kg. 0,100; Kaciretard 1 conf; Zoloft 50 1; Cafergot cpr 1; Imidazyl 1; Ttre 20 mg 1; Halcion 0,25 1; Melatonina diet 1; Lucen 40 1; Lexotan 1,5 1; Testosterone 3; Effedrina c. 1; Militari impiegati in ciascuna operazione 590, ,00 15 Note 135

128 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Torino Servizio O.C.P. e sequestro Torino Servizio O.C.P. Intercettazioni Perquisizioni S.I. e sequestro Torino Servizio O.C.P. Perquisizioni Torino Perquisizioni /sequestri. Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati Caffeina n. 1; Lidocaina 1; Profasi hp ; Vitamina B Farmacia Nr. 28 Confezioni (Winstrol - Spriroprent - Proviron Eutirox Andriol Testovit) 4 Private abitazione Nr. 15 Confezioni (Decadurabolin Eprex Epoetina Andriol Testovit Neoton) 2 Farmacia Nr. 2 Confezioni Decadurabolin Abitazioni/Palestre Chitosan capsule n.74; Iohimbina cloridrato capsule n.198; 2 MA HP- EASHP compresse n.9; Actaprid HM Novolet siringhe pro n.6; ANONIME compresse n.268; ANONIME fiale n.10; Bio Insulin R fiale n.1; C10 compresse n.1; Clenbutol compresse n.300; Clomid compresse n.40; Deca- Durabolin fiale n.129; Decadubol fiale n.92; Decanoate fiale n.15; Dianabol compresse n.537; Dinadrol fiale n.13; DNEA compresse n.100; Dromos L fiale n.3; Efedrin Arsan compresse n.7978; Enantate fiale n.18; Esiclene fiale n.6; Eutirox compresse n.66; Fish Oil compresse n.298; Gonasi HP fiale n.17; Hydroxycut compresse n.111; Kryptocur spray n.12; Marcaina fiale n.2; Monores compresse n.6; Myotrofil fiale n.1; Naposin compresse n.14; Neo Cormon siringhe pro n.10; Nespo siringhe pro n.2; PrImobolan fiale Militari impiegati in ciascuna operazione , Note 136

129 ALLEGATO 5 NAS Tipo operazione effettuata (perquisizioni sequestri ecc.) Treviso 5 perquisizioni / sequestri Udine perquisizioni e sequestri Nr. Arresti Persone coinvolte Nr. Denunce a P.L. Altri provvedimenti resttrittivi (1) Luogo del sequestro (Palestre, ecc...) // 2 Abitazioni private, luoghi di lavoro e strutture sportive // 56 // Palestre e abitazioni Quantità e tipo di farmaci sequestrati Valore in euro dei farmaci sequestrati n.105; Proviron compresse n.12; Sanabolicum fiale n.4; Stack capsule n.29; Stanozolol fiale n.10; Sustanon fiale n.78; Tad fiale n.54; Testen fiale n.16; Testex Elmu Prolungatufiale n.85; Testopin fiale n.5; Trenbolone fiale n.3; Virigen compresse n.686; Vironate fiale n.32; Winstrol Depot compresse n.2597; Winstrol Depot fiale n.489; Winstrol V fiale n.9. 4 sustanon 5 testovis 4 cps anonime 59 andriol 1 kenakort pezzi di specialità farmaceutiche a base dei seguenti principi attivi: Nandrolone, Stano-zololo, clomifene, testosterone, anfeta-mine, effedrina, pentetrazolo, mete-nolone, oxabolone, prasterone, spirolo-nattone, gonatropina corionica. Militari impiegati in ciascuna operazione Note Tutti i prodotti a fianco indicati sono stati sequestrati nel corso dell indagine denominata ENERGY, ancora in corso , Operazione California Totale

130 138 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING /

1.2 Controlli Antidoping - Anno 2003/2004

1.2 Controlli Antidoping - Anno 2003/2004 1.2 Controlli Antidoping - Anno 2003/2004 Nel corso del 2004, in attuazione dell art.3, comma1 della legge 376/2000, la Commissione di Vigilanza Antidoping ha svolto la propria attività di controllo su

Dettagli

I controlli Antidoping Anno 2006

I controlli Antidoping Anno 2006 I controlli Antidoping Anno 2006 S. Rossi, G. Carosi, L. Martucci, D. Mattioli, M. Mazzola,R. Spoletini Dipartimento del Farmaco Istituto Superiore di Sanità Nell anno 2006 la Commissione per la vigilanza

Dettagli

I controlli antidoping della CVD e il Reporting System Doping Antidoping

I controlli antidoping della CVD e il Reporting System Doping Antidoping I controlli antidoping della CVD e il Reporting System Doping Antidoping Dott.ssa Roberta Pacifici Direttore Reparto Farmacodipendenza Tossicodipendenza e Doping ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Convegno Nazionale

Dettagli

1.2 Controlli Antidoping Anno 2006

1.2 Controlli Antidoping Anno 2006 REPORTING SYSTEM / DOPING ANTIDOPING / 2006 1.2 Controlli Antidoping Anno 2006 Nell anno 2006 la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive

Dettagli

Anno scolastico ELENCO DELLE DISCIPLINE SPORTIVE CON LE RELATIVE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI e DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE

Anno scolastico ELENCO DELLE DISCIPLINE SPORTIVE CON LE RELATIVE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI e DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE M.I.U.R. Anno scolastico 2011 2012 ELENCO DELLE DISCIPLINE SPORTIVE CON LE RELATIVE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI e DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE ALLEGATO 1 DISCIPLINA AEROMODELLISMO ATLETICA LEGGERA

Dettagli

I NUMERI DELLO SPORT

I NUMERI DELLO SPORT I NUMERI DELLO SPORT 2007 TABELLE NAZIONALI SINTETICHE FSN DSA Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatori Statistici per lo Sport Censis Servizi 1 INDICE Introduzione ai dati del monitoraggio 2007

Dettagli

ELENCO TABELLE CENSIMENTO IMPIANTI SPORTIVI TAB. N. 1 - TIPO CAUSA NON UTILIZZO TABELLA N. 2 - TIPO IMPIANTO TAB. N.3 - TIPO LAVORI PREVISTI

ELENCO TABELLE CENSIMENTO IMPIANTI SPORTIVI TAB. N. 1 - TIPO CAUSA NON UTILIZZO TABELLA N. 2 - TIPO IMPIANTO TAB. N.3 - TIPO LAVORI PREVISTI ELENCO TABELLE CENSIMENTO IMPIANTI SPORTIVI INDICE TABELLE 1 Tipo causa non utilizzo 2 Tipo impianto 3 Tipo lavori previsti 4 Tipo combustibile 5 Tipo fonti rinnovabili 6 Tipo proprietà e gestione 7 Tipo

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Servizi TABELLE NAZIONALI SINTETICHE FSN - DSA NOTE INTRODUTTIVE

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Servizi TABELLE NAZIONALI SINTETICHE FSN - DSA NOTE INTRODUTTIVE Comitato Olimpico Nazionale Italiano Ufficio Documentazione e Informazione Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT TABELLE NAZIONALI SINTETICHE FSN - DSA NOTE INTRODUTTIVE Società, tesserati e operatori

Dettagli

IV Convegno nazionale. La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta contro il doping. Roma, 3 aprile 2007

IV Convegno nazionale. La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta contro il doping. Roma, 3 aprile 2007 IV Convegno nazionale La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta contro il doping Roma, 3 aprile 2007 Luisa Mastrobattista 1, Donatella Mattioli 1, Monica Mazzola 1, Giordano Carosi 1, Renata

Dettagli

ETÀ MINIMA DI ACCESSO ALLA ATTIVITÀ SPORTIVA AGONISTICA E NUOVE TIPOLOGIE E PERIODICITÀ DELLE VISITE DI IDONEITÀ

ETÀ MINIMA DI ACCESSO ALLA ATTIVITÀ SPORTIVA AGONISTICA E NUOVE TIPOLOGIE E PERIODICITÀ DELLE VISITE DI IDONEITÀ ETÀ MINIMA DI ACCESSO ALLA ATTIVITÀ SPORTIVA AGONISTICA E NUOVE TIPOLOGIE E PERIODICITÀ DELLE VISITE DI IDONEITÀ Circolare del 28 maggio 2008 inviata dal CONI alle FSN, DSA, Comitati Regionali e Provinciali

Dettagli

Tipologia Visita (A oppure B) Periodicità (1=annuale 2=biennale) 16* A1

Tipologia Visita (A oppure B) Periodicità (1=annuale 2=biennale) 16* A1 Federazione Sportiva Nazionale AeCI AeroClub d'italia Specialità Età inizio Tipologia Visita (A oppure B) Periodicità (1=annuale 2=biennale) Età per ECG durante sforzo, AGGIUNTIVO alla visita di idoneità

Dettagli

Associazione Patto per lo Sport

Associazione Patto per lo Sport Federazione Sportiva Nazionale AeCI FIDAL FIPSAS CSAI AeroClub d'italia Atletica Leggera Attività Subacquee Automobilismo Specialità Età inizio Tipologia Visita (A oppure B) Periodicità: 1=annuale 2=biennale

Dettagli

I CONTROLLI ANTIDOPING DELLA CVD: ANALISI DEI RISULTATI

I CONTROLLI ANTIDOPING DELLA CVD: ANALISI DEI RISULTATI I CONTROLLI ANTIDOPING DELLA CVD: ANALISI DEI RISULTATI Dott.ssa Roberta Pacifici Reparto Farmacodipendenza Tossicodipendenza e Doping Istituto Superiore di Sanità Commissione Vigilanza sul Doping Legge

Dettagli

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Ministero della Salute. Dipartimento del Farmaco

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Ministero della Salute. Dipartimento del Farmaco Ministero della Salute Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Dipartimento del Farmaco REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2012 1 REPORTING

Dettagli

LA PRATICA SPORTIVA DILETTANTISTICA IN PUGLIA

LA PRATICA SPORTIVA DILETTANTISTICA IN PUGLIA LA PRATICA SPORTIVA DILETTANTISTICA IN PUGLIA L'organizzazione e il potenziamento dello sport agonistico a livello nazionale è affidato al CONI che mediante gli Enti federali promuove lo svolgimento a

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio VIII ex DGRST Report attività di controllo antidoping Anno 2014 Gennaio - Giugno 1. L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA COMMISSIONE

Dettagli

MONITORAGGIO CONI-FSN-DSA I NUMERI DELLO SPORT. Osservatòri Statistici per lo Sport

MONITORAGGIO CONI-FSN-DSA I NUMERI DELLO SPORT. Osservatòri Statistici per lo Sport MONITORAGGIO CONI-FSN-DSA I NUMERI DELLO SPORT 2010 Osservatòri Statistici per lo Sport 1 Il seguente studio è stato redatto dall ufficio Osservatòri Statistici per lo Sport, Direzione Comunicazione e

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio VIII ex DGRST Report attività di controllo antidoping Anno 2015 Gennaio - Giugno 1 1. L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA COMMISSIONE

Dettagli

Revisione del

Revisione del SIGLA FEDERAZIONE FEDERAZIONE MINIMA MASSIMA MINIMA MASSIMA AIR SOFT A3 12 FITDS FA.020 A.025 14 s.l. 14 s.l. compimento anno AMERICAN FOOTBALL B1 12 FIDAF FA.018 A.012 12 42 12 18 anno solare ARRAMPICATA

Dettagli

MASCHI ETA' FEMMINE ETA' SPORT AMERICAN FOOTBALL B1 12 FIDAF FA.018 A anno solare ARRAMPICATA SPORTIVA B1 12 FASI FA.001 A.

MASCHI ETA' FEMMINE ETA' SPORT AMERICAN FOOTBALL B1 12 FIDAF FA.018 A anno solare ARRAMPICATA SPORTIVA B1 12 FASI FA.001 A. TIPO SCADENZA SIGLA VISITA MESI MINIMA MASSIMA MINIMA MASSIMA ANNO DI RIFERIMENTO AMERICAN FOOTBALL B1 12 FIDAF FA.018 A.012 12 42 12 18 anno solare ARRAMPICATA IVA B1 12 FASI FA.001 A.001 14 s.l. 14 s.l.

Dettagli

Tabella Sport Pagina 1 di 5

Tabella Sport Pagina 1 di 5 VIS. MESI SOC. FEDER. FEDER. MIN. MASS. MIN. MASS. AMERICAN FOOTBALL B1 12 1 FIDAF FA.018 A.012 12 42 12 42 anno solare ARRAMPICATA IVA B1 12 1 FASI FA.001 A.001 14 s.l. 14 s.l. anno solare ATLETICA LEGGERA

Dettagli

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Ministero della Salute. Dipartimento del Farmaco

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING. Ministero della Salute. Dipartimento del Farmaco Ministero della Salute Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Dipartimento del Farmaco REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2011 REPORTING

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio 6 Report attività di controllo antidoping gennaio-agosto 2016 1. L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA SEZIONE PER LA VIGILANZA ED

Dettagli

S T A T U T O dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato FIAMME ORO Art. 1 Art. 2

S T A T U T O dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato FIAMME ORO Art. 1 Art. 2 S T A T U T O dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato FIAMME ORO Art. 1 L attività sportiva è parte integrante dell addestramento, a tal fine la Polizia di Stato ne agevola la pratica sia come elemento

Dettagli

Tab. 16. Distribuzione delle positività negli anni secondo la ripartizione geografica: valori percentuali

Tab. 16. Distribuzione delle positività negli anni secondo la ripartizione geografica: valori percentuali 17 arrivando tuttavia a superare in alcuni anni la soglia del 4%.Nell anno 2010 si è raggiunta la percentuale di soggetti positivi ai controlli antidoping più elevata (4,8%), nel 2005 la più bassa (2,0%).

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio VIII ex DGRST Report attività di controllo antidoping Anno 2014 1. L ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA COMMISSIONE PER LA VIGILANZA

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE VALLE D AOSTA

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE VALLE D AOSTA Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT RAPPORTO REGIONALE VALLE D AOSTA Società, tesserati e operatori di tutte le Federazioni

Dettagli

3.2 Come variano i diversi sport da regione a regione

3.2 Come variano i diversi sport da regione a regione 3.2 Come variano i diversi sport da regione a regione La possibilità di interpretare separatamente i dati delle diverse realtà regionali, a supporto delle scelte che si profilano in ciascuna di esse, è

Dettagli

REPORT STATISTICO ANTIDOPING NADO ITALIA. Anno 2016

REPORT STATISTICO ANTIDOPING NADO ITALIA. Anno 2016 REPORT STATISTICO ANTIDOPING NADO ITALIA Anno 2016 Federazioni Dati statistici controlli NADO Italia per Sport Anno 2016 In competizione Fuori Competizione Totali Urine Ematico Totale IC Urine Ematico

Dettagli

ALLEGATO III. Dipartimento del Farmaco

ALLEGATO III. Dipartimento del Farmaco ALLEGATO III Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Dipartimento del Farmaco

Dettagli

3.3 L articolazione territoriale delle Federazioni Sportive Nazionali, regione per regione.

3.3 L articolazione territoriale delle Federazioni Sportive Nazionali, regione per regione. 3.3 L articolazione territoriale delle Federazioni Sportive Nazionali, regione per regione. Nel capitolo precedente è stato introdotto un indicatore particolarmente importante per le analisi territoriali:

Dettagli

Camera dei Deputati ARRIVO 05 Luglio 2017 Prot: 2017/ /TN

Camera dei Deputati ARRIVO 05 Luglio 2017 Prot: 2017/ /TN Allegato 1 REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2016 AUTORI R. Pacifici, A. Bacosi, R. De Luca, S. Di Carlo, L. Martucci, P. Martucci, A. Minutillo, R. Solimini, G. Scaravelli, G. Toth, I. Palmi Istituto

Dettagli

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2016

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2016 REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2016 AUTORI R. Pacifici, A. Bacosi, R. De Luca, S. Di Carlo, L. Martucci, P. Martucci, A. Minutillo, R. Solimini, G. Scaravelli, G. Toth, I. Palmi Istituto Superiore

Dettagli

N 16 martedì 30 marzo 2010

N 16 martedì 30 marzo 2010 settore nazionale UISP sede operativa presso Costruire in Project via Delle Monache, 2 41057 Spilamberto (Modena) t. 059.785422 - www.spazidisport.it info@spazidisport.it Prof. Fabio Casadio Responsabile

Dettagli

Federazioni Sportive Nazionali Sigla

Federazioni Sportive Nazionali Sigla Federazioni Sportive Nazionali. ACI-CSAI F.001 ACI CSAI Commissione Sportiva Automobilistica Italiana Velocità, Rally, Autocross, Rallycross.01 A2 1 16 (1) s.l 16 (1) s.l. X Regolarità Nazionale.02 A1

Dettagli

Sportass cassa di previdenza per l'assicurazione degli sportivi. "Assicurazione partecipanti Giochi Sportivi Studenteschi, Centri Giovanili"

Sportass cassa di previdenza per l'assicurazione degli sportivi. Assicurazione partecipanti Giochi Sportivi Studenteschi, Centri Giovanili Sportass cassa di previdenza per l'assicurazione degli sportivi "Assicurazione partecipanti Giochi Sportivi Studenteschi, Centri Giovanili" I - ADEMPIMENTI PER LA COPERTURA ASSICURATIVA II - DENUNCIA PER

Dettagli

REVISIONE ETÀ INIZIO ATTIVITÀ SPORTIVE AGONISTICHE E NUOVE NORME

REVISIONE ETÀ INIZIO ATTIVITÀ SPORTIVE AGONISTICHE E NUOVE NORME REVISIONE ETÀ INIZIO ATTIVITÀ SPORTIVE AGONISTICHE E NUOVE NORME In data 15 Novembre 2007 è stata inviata comunicazione alle: - Federazioni Sportive Nazionali - Discipline Sportive Associate - Enti di

Dettagli

NORME SULLA TUTELA SANITARIA DEGLI SPORTIVI PROFESSIONISTI

NORME SULLA TUTELA SANITARIA DEGLI SPORTIVI PROFESSIONISTI NORME SULLA TUTELA SANITARIA DEGLI SPORTIVI PROFESSIONISTI IL MINISTRO DELLA SANITA VISTA la legge 23 marzo 1981, n.91, recante norme in materia di rapporti tra società e sportivi ed, in particolare, l

Dettagli

Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping

Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping (Testo approvato in via definitiva dal Senato della Repubblica il 16 novembre 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.294 del 18 dicembre 2000) Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive

Dettagli

MODULO 3. MODULO 3 pagina 1 di 5

MODULO 3. MODULO 3 pagina 1 di 5 MODULO 3 CARATTERISTICHE DELLE ATTESTAZIONI INERENTI ALLE TIPOLOGIE DI INTERVENTI DI CUI AL PUNTO 1.4.A DEL PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE 2002 DELLA L.R. N. 4/00 E S.M.I. CON I RELATIVI INDIRIZZI PER LA

Dettagli

I NUMERI DELLO SPORT

I NUMERI DELLO SPORT I NUMERI DELLO SPORT 2011 Osservatòri Statistici per lo Sport I NUMERI DELLO SPORT 2011 1 Il seguente studio è stato redatto dall ufficio Osservatòri Statistici per lo Sport, Direzione Comunicazione e

Dettagli

Il sottoscritto..nato a. il nella sua qualità di legale rappresentante di. la cui natura giuridica è. codice fiscale del legale rappresentante...

Il sottoscritto..nato a. il nella sua qualità di legale rappresentante di. la cui natura giuridica è. codice fiscale del legale rappresentante... MODELLO A/1 Alla Regione Lazio Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Cultura, Arte, Sport Area Interventi per lo Sport Via R.R. Garibaldi, 7 00145 Roma Oggetto: Avviso Pubblico.

Dettagli

Pianificazione Orario Interno

Pianificazione Orario Interno Progetto 6 ª EDIZIONE PROGETTO CONI LAZIO PRESENTI 5500 RAGAZZI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DEL LAZIO COINVOLTE 30 DISCIPLINE SPORTIVE PRESENTE ROMA 2024 INCONTRO CON IL CAMPIONE PROGETTO Emozione

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE SICILIA

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE SICILIA Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT RAPPORTO REGIONALE SICILIA Società, tesserati e operatori di tutte le Federazioni Sportive

Dettagli

FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI ASSOCIATE A FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI COMITATO ITALIANO PARAOLIMPICO

FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI ASSOCIATE A FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI COMITATO ITALIANO PARAOLIMPICO FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI ASSOCIATE A FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI COMITATO ITALIANO PARAOLIMPICO ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTI DAL CONI Milano, ottobre 2009

Dettagli

Prot.n. 13277 Novara 25.11.05. Oggetto: Assicurazione SPORTASS partecipanti Giochi Sportivi Studenteschi a.s. 2005/2006

Prot.n. 13277 Novara 25.11.05. Oggetto: Assicurazione SPORTASS partecipanti Giochi Sportivi Studenteschi a.s. 2005/2006 Ufficio Provinciale per l Educazione Motoria Fisica Sportiva di NOVARA B.do M. D Azeglio 1, 28100 Novara Tel. 0321/399294 Fax 0321/610042 Sito www.efsnovara.it - e-mail edfisica@efsnovara.it Prot.n. 13277

Dettagli

UFFICIO EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA

UFFICIO EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia-Romagna Direzione Generale Centro Servizi Amministrativi di Forlì Cesena UFFICIO EDUCAZIONE FISICA E

Dettagli

TABELLA A. Automobilismo - Karting 1. Gruppo Sanguigno ** 1. Automobilismo - Regolarità Nazionale 1. Gruppo Sanguigno ** 1. Biliardo Nessuno 2

TABELLA A. Automobilismo - Karting 1. Gruppo Sanguigno ** 1. Automobilismo - Regolarità Nazionale 1. Gruppo Sanguigno ** 1. Biliardo Nessuno 2 TABELLA A Accertamenti richiesti per tutti gli sport sotto elencati: VISITA MEDICA ESAME COMPLETO DELLE URINE ELETTROCARDIOGRAMMA A RIPOSO ACUITA' VISIVA SPORT Automobilismo - Velocità, Rally, Autocross,

Dettagli

I NUMERI DELLO SPORT

I NUMERI DELLO SPORT I NUMERI DELLO SPORT 2014 Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport I NUMERI DELLO SPORT 2014 1 Il seguente studio è stato redatto dal Centro Studi e Osservatori Statistici per lo Sport di CONI

Dettagli

A TITOLO MERAMENTE ESEMPLIFICATIVO E SALVO VERIFICA DIRETTA PRESSO LE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI O PRESSO GLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA

A TITOLO MERAMENTE ESEMPLIFICATIVO E SALVO VERIFICA DIRETTA PRESSO LE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI O PRESSO GLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA A TITOLO MERAMENTE ESEMPLIFICATIVO E SALVO VERIFICA DIRETTA PRESSO LE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI O PRESSO GLI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA DA PARTE DEI RESPONSABILI DELLE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE,

Dettagli

IV Convegno Nazionale LA TUTELA DELLA SALUTE NELLE ATTIVITA SPORTIVE E LA LOTTA CONTRO IL DOPING

IV Convegno Nazionale LA TUTELA DELLA SALUTE NELLE ATTIVITA SPORTIVE E LA LOTTA CONTRO IL DOPING 15x21 doping 1-03-2007 15:48 Pagina 1 IV Convegno Nazionale LA TUTELA DELLA SALUTE NELLE ATTIVITA SPORTIVE E LA LOTTA CONTRO IL DOPING 3 aprile 2007 Viale Regina Elena, 299 - Roma 15x21 doping 1-03-2007

Dettagli

APPROVATO DALLA GIUNTA NAZIONALE CONI IL 21/07/2011 FIJLKAM REGOLAMENTO SANITARIO

APPROVATO DALLA GIUNTA NAZIONALE CONI IL 21/07/2011 FIJLKAM REGOLAMENTO SANITARIO APPROVATO DALLA GIUNTA NAZIONALE CONI IL 21/07/2011 FIJLKAM REGOLAMENTO SANITARIO INDICE Articolo 1 Emanazioni e modifiche Articolo 2 Articolo 3 Articolo 3 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo

Dettagli

Circ. Reg. nr. 19 Ai Dirigenti dei C.S.A. del Piemonte

Circ. Reg. nr. 19 Ai Dirigenti dei C.S.A. del Piemonte PROT. 521/P 22/01/2003 Circ. Reg. nr. 19 TORINO Ai Dirigenti dei C.S.A. del Piemonte Ai Coordinatori di Ed.Fisica e Sportiva LORO SEDI p.c. Al Presidente Regionale CONI Oggetto: Assicurazione partecipanti

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO

REGOLAMENTO SANITARIO REGOLAMENTO SANITARIO Federazione Italiana di Tiro con l'arco Tel. +39.06.3685.6503 6506 6512 Versione Descrizione 2002.10.06 Versione Iniziale approvata dal Consiglio Federale entrata in vigore il 06/10/2002

Dettagli

I NUMERI DELLO SPORT ITALIANO

I NUMERI DELLO SPORT ITALIANO I NUMERI DELLO SPORT ITALIANO La pratica sportiva attraverso i dati CONI e ISTAT CONI - Comunicazione e Rapporti con i Media Roma, 27 aprile 2011 Sommario Presentazione 3 Introduzione 4 1. Lo sport olimpico

Dettagli

FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI ASSOCIATE A FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTI DAL CONI

FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI ASSOCIATE A FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTI DAL CONI AGGIORNAMENTO LIMITI DI ETA PER AGONISMO AGG. GENNAIO 203 CIRCOLARE REG LOMB N.:H.200.00229 DEL 2_GIU_200 CIRCOLARE REG LOMB N.:H.200.002290 DEL 04_LUG_200 CIRCOLARE REG LOMB N.: H.2009.00300 DEL 2_OTT_2009

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON REGOLAMENTO SANITARIO

FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON REGOLAMENTO SANITARIO FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON REGOLAMENTO SANITARIO Premessa Il presente regolamento disciplina le funzioni specifiche del Settore Sanitario della FITRI, nel rispetto delle normative nazionali e regionali,

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER LO SPORT

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER LO SPORT Epigrafe Premessa Art. 1. Art. 2. Allegato I Allegato II Allegato III D.M. 26 luglio 2017 (1). (2) (1) (2) Emanato dal Ministero della salute. IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER LO

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEI TRAUMI SPORTIVI IN ITALIA. Istituto Superiore di Sanità

EPIDEMIOLOGIA DEI TRAUMI SPORTIVI IN ITALIA. Istituto Superiore di Sanità EPIDEMIOLOGIA DEI TRAUMI SPORTIVI IN ITALIA Istituto Superiore di Sanità LO SPORT IN ITALIA PERSONE CHE PRATICANO UNO O PIU SPORT CON CONTINUITA : 11.5 MILIONI PERSONE CHE PRATICANO UNO O PIU SPORT SALTUARIAMENTE:

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano. La promozione sportiva giovanile sul territorio. Senigallia (An), 22 settembre 2017

Comitato Olimpico Nazionale Italiano. La promozione sportiva giovanile sul territorio. Senigallia (An), 22 settembre 2017 Comitato Olimpico Nazionale Italiano La promozione sportiva giovanile sul territorio Senigallia (An), 22 settembre 2017 ATTIVITA SPORTIVA GIOVANILE ORIENTAMENTO E AVVIAMENTO ALLO SPORT FINALITA La finalità

Dettagli

Comitato Regionale Lombardo FIDAL

Comitato Regionale Lombardo FIDAL Circolare n. 34/san del 2..2003 con la quale l'assessorato Sanità della Regione Lombardia (a firma del Dirigente Dr. Maurizio Amigoni) ha trasmesso a tutti i Direttori Generali, Direttori Sanitari, Responsabili

Dettagli

Accertamenti di base e integrativi per la tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche (DM )

Accertamenti di base e integrativi per la tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche (DM ) Accertamenti di base e integrativi per la tutela sanitaria delle attività sportive agonistiche (DM 18.2.1982) SPORT TABELLA PERIODICITA ESAMI INTEGRATIVI AEROBICA AGONISTICA AIKIDO ARBITRO ARTI MARZIALI

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE CAMPANIA

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE CAMPANIA Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT RAPPORTO REGIONALE CAMPANIA Società, tesserati e operatori di tutte le Federazioni Sportive

Dettagli

Il Movimento Femminile nella società e nelle scuole.

Il Movimento Femminile nella società e nelle scuole. Comitato Regionale Emilia Romagna CESENATICO 7 GENNAIO 2006 Comitato Regionale Emilia Romagna Il Movimento Femminile nella società e nelle scuole. Come poter modificare oggi l intervento l al femminile

Dettagli

I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping

I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping I materiali a supporto dei progetti di prevenzione del doping Dr. Piergiorgio Zuccaro l Convegno Nazionale La tutela della salute nelle attività sportive e la lotta al doping Roma, 17 maggio 2012 Istituto

Dettagli

SPORT: macrocategorie

SPORT: macrocategorie SPORT: macrocategorie Arti marziali orientali Sport occidentali di combattimento Sport con racchetta Sport di squadra con palla Sport in ambiente acquatico Sport coreografici Sport in ambiente montano

Dettagli

RELAZIONE SULL ATTIVITA DEL QUADRIENNIO

RELAZIONE SULL ATTIVITA DEL QUADRIENNIO Settore Antidoping RELAZIONE SULL ATTIVITA DEL QUADRIENNIO 2013 2016 1. CAMPO D ATTIVITA L attività del Settore Antidoping nell arco del quadriennio si è svolta attraverso le seguenti direttrici principali:

Dettagli

NUOVO SISTEMA GIUSTIZIA SPORTIVA CONI. Giunta Nazionale CONI 18 dicembre 2013

NUOVO SISTEMA GIUSTIZIA SPORTIVA CONI. Giunta Nazionale CONI 18 dicembre 2013 NUOVO SISTEMA GIUSTIZIA SPORTIVA CONI Giunta Nazionale CONI 18 dicembre 2013 ATTUALI ORGANI GIUSTIZIA SPORTIVA PRESSO IL CONI ALTA CORTE DI GIUSTIZIA SPORTIVA TRIBUNALE NAZIONALE DI ARBITRATO PER LO SPORT

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO

REGOLAMENTO SANITARIO REGOLAMENTO SANITARIO Premessa Il presente regolamento disciplina le funzioni specifiche del Settore Sanitario Federale, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, delle disposizioni del CIO,

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE PIEMONTE

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE PIEMONTE Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT RAPPORTO REGIONALE PIEMONTE Società, tesserati e operatori di tutte le Federazioni Sportive

Dettagli

Area Sport. I dati relativi allo sport sono stati forniti dall ufficio Sport del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999/2000 al 2005/2006.

Area Sport. I dati relativi allo sport sono stati forniti dall ufficio Sport del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999/2000 al 2005/2006. Area Sport I dati relativi allo sport sono stati forniti dall ufficio Sport del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999/2 al 25/26. 1 Corsi sportivi comunali. Annate 1999/2 25/26. 1999/2 2/21 21/22

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze

Dettagli

IL DECRETO E STATO RIORGANIZZATO E INTEGRATO PER POTER ESSERE DI PIU FACILE IINTERPRETAZIONE

IL DECRETO E STATO RIORGANIZZATO E INTEGRATO PER POTER ESSERE DI PIU FACILE IINTERPRETAZIONE Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.

Dettagli

Federazioni Sportive Associate (FSA)

Federazioni Sportive Associate (FSA) 16/10/ A cura dell istruttore Michele Leone Sovvenzioni e contributi del CONI Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Art. 26, Art. 27 Il CONI assegna ed eroga contributi, in relazione alle

Dettagli

22 - INDICE DELLA MATERIA DIRITTO SPORTIVO

22 - INDICE DELLA MATERIA DIRITTO SPORTIVO 22 - INDICE DELLA MATERIA DIRITTO SPORTIVO M189 Master in diritto e giustizia dello sport...pag. 2 A640 La Giustizia sportiva (nazionale e internazionale)...pag. 4 A641 La responsabilità sportiva...pag.

Dettagli

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE LOMBARDIA

Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport RAPPORTO REGIONALE LOMBARDIA Comitato Olimpico Nazionale Italiano Osservatòri Statistici per lo Sport Censis Servizi I NUMERI 2001 DELLO SPORT RAPPORTO REGIONALE LOMBARDIA Società, tesserati e operatori di tutte le Federazioni Sportive

Dettagli

Sistema Sportivo Italiano. a cura di Annalisa Tribisonna

Sistema Sportivo Italiano. a cura di Annalisa Tribisonna Sistema Sportivo Italiano a cura di Annalisa Tribisonna LO SPORT Qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l espressione l o il miglioramento

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 44 del pag. 1/8

Allegato A al Decreto n. 44 del pag. 1/8 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 44 del 14.09.2016 pag. 1/8 Modulistica per la presentazione delle domande di accesso al Bando di cui alla DGR n. del Qualora dovuta Marca da Bollo da euro 16,00

Dettagli

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2005

REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2005 REPORTING SYSTEM DOPING ANTIDOPING 2005 COMMISSIONE PER LA VIGILANZA ED IL CONTROLLO SUL DOPING E PER LA TUTELA DELLA SALUTE NELLE ATTIVITÀ SPORTIVE (CVD) Componenti Commissione Anno 2005 Presidente: dott.

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO

REGOLAMENTO SANITARIO REGOLAMENTO SANITARIO Federazione Italiana di Tiro con l'arco Tel. +39.06.3685.6503 6506 6512 Versione Descrizione 2002.10.06 Versione Iniziale approvata dal Consiglio Federale entrata in vigore il 06/10/2002

Dettagli

Le Federazioni Sportive Nazionali

Le Federazioni Sportive Nazionali Le Federazioni Sportive Nazionali Legge 426/1942 Elencazione delle 24 federazioni esistenti Definizione delle federazioni come organi del CONI Natura delle FSN Tesi pubblicistica Tesi mista o della doppia

Dettagli

L. 14 dicembre 2000, n. 376 (1). Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.

L. 14 dicembre 2000, n. 376 (1). Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. L. 14 dicembre 2000, n. 376 (1). Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 18 dicembre 2000, n. 294. 1. Tutela sanitaria

Dettagli

RISULTATI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

RISULTATI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA RISULTATI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA DATI GENERALI: DOVE SONO GLI IMPIANTI N. COMUNI 216 N. ABITANTI* 1.227.122 N. IMPIANTI 2092 1,70 IMPIANTI * 1000 ABITANTI N. IMPIANTI DICUI FUNZIONANTI 1983 1,62

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE N. 305

PROPOSTA DI LEGGE N. 305 PROPOSTA DI LEGGE N. 305 Presentata dai consiglieri Carmi, Menis, Tonutti, Colussi, Dolenc, Franzil, Blažina, Zorzini, Carloni, Ferone, Metz, Fortuna Drossi

Dettagli

ORDINANZA 21 luglio 2009

ORDINANZA 21 luglio 2009 ORDINANZA 21 luglio 2009 Ordinanza contingibile ed urgente concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei

Dettagli

Lo sviluppo del Welness secondo lo studio per lo sviluppo e il riequilibrio dell impiantistica sportiva per Roma Capitale. Rimini 28 0ttobre 2012

Lo sviluppo del Welness secondo lo studio per lo sviluppo e il riequilibrio dell impiantistica sportiva per Roma Capitale. Rimini 28 0ttobre 2012 Lo sviluppo del Welness secondo lo studio per lo sviluppo e il riequilibrio dell impiantistica sportiva per Roma Capitale Rimini 28 0ttobre 2012 La ricerca di sfondo Lo Studio per lo sviluppo e il riequilibrio

Dettagli

Sport Village #forzaecoraggio al Gherlinda con associazione Giacomo Sintini e Coni Umbria

Sport Village #forzaecoraggio al Gherlinda con associazione Giacomo Sintini e Coni Umbria Venerdì 9 settembre 2016 http://lnx.tifogrifo.com/sport-village-forzaecoraggio-al-gherlinda-con-associazione-giacomo-sintini-e-coni-umbria/136581/ Sport Village #forzaecoraggio al Gherlinda con associazione

Dettagli

L organizzazione della visita di idoneità allo sport agonistico nel territorio regionale

L organizzazione della visita di idoneità allo sport agonistico nel territorio regionale L organizzazione della visita di idoneità allo sport agonistico nel territorio regionale Giuseppe Parodi Responsabile S.S. Medicina dello Sport/Centro di Esercizio-Terapia ASL TO1 1) medici della F.M.S.I.

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2015. Individuazione delle categorie merceologiche ai sensi dell articolo 9, comma 3 del decreto-legge 24 aprile 2014,

Dettagli

Ordinanza del DDPS su programmi e progetti per la promozione dello sport

Ordinanza del DDPS su programmi e progetti per la promozione dello sport Ordinanza del DDPS su programmi e progetti per la promozione dello sport (OPPSpo) Modifica del 26 ottobre 2015 Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS)

Dettagli

Arbitro Hockey ghiaccio Arbitro Hockey pista Arbitro Pallacanestro Arbitro Pallavolo. Arrampicata Sportiva

Arbitro Hockey ghiaccio Arbitro Hockey pista Arbitro Pallacanestro Arbitro Pallavolo. Arrampicata Sportiva SPORT TABELLA B Acquathlon Aerobica Aerosport Aikido Arbitro Calcio Arbitro Handball Arbitro Hockey Arbitro Hockey ghiaccio Arbitro Hockey pista Arbitro Pallacanestro Arbitro Pallavolo Arbitro Rugby Arrampicata

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO

REGOLAMENTO SANITARIO FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY * * * * REGOLAMENTO SANITARIO (approvato dal Consiglio Federale con deliberazione nr. 47 del 13 luglio 2007 e ratificato dalla Giunta Nazionale del CONI con delibera nr. 335

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri; VISTO l articolo 8, del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543,

Dettagli

TABELLA A LIVELLI DELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI ALLE QUALI DEBBONO AVER PARTECIPATO GLI ATLETI

TABELLA A LIVELLI DELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI ALLE QUALI DEBBONO AVER PARTECIPATO GLI ATLETI ALLEGATO 3 TABELLA A LIVELLI DELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI ALLE QUALI DEBBONO AVER PARTECIPATO GLI ATLETI N.B.: I requisiti di ammissibilità, relativi alla carriera agonistica realizzata

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE

DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONI SANITARIE IL MINISTRO DELLA SALUTE VISTO l art. 16-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502, e successive modificazioni,

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella

Dettagli

DECRETO N Del 17/06/2016

DECRETO N Del 17/06/2016 DECRETO N. 5706 Del 17/06/2016 Identificativo Atto n. 129 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI COMITATI/DELEGAZIONI

Dettagli

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione MIUR.AOODGSIP.REGISTRO UFFICIALE(U).0004379.11-09-2017 Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Ai Direttori Generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali

Dettagli

Approvato dal C.F. 24.05.2008 1

Approvato dal C.F. 24.05.2008 1 Regolamento Sanitario Approvato dal C.F. 24.05.2008 1 INDICE Premessa Art. 1 Struttura Art. 2 - Commissione Medica Federale Art. 3 - Medico Federale e Medici Addetti alle squadre Nazionali. Art. 4 - Medici

Dettagli

ASPETTI MEDICO-LEGALI RELATIVI AL DOPING NEGLI SPORT DI MONTAGNA E NELL ALPINISMO

ASPETTI MEDICO-LEGALI RELATIVI AL DOPING NEGLI SPORT DI MONTAGNA E NELL ALPINISMO ASPETTI MEDICO-LEGALI RELATIVI AL DOPING NEGLI SPORT DI MONTAGNA E NELL ALPINISMO Kiku. International mountain summit Bressanone, 2014 Avv. Waldemaro Flick DOPING Legge 376 del 2000, articolo 1 COMMA 2:

Dettagli