ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI LO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI LO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO"

Transcript

1 ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI LO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO - PROTOCOLLO D INTESA - Premesso: 1. che nel territorio della provincia di Forlì- Cesena sono giunti, e tuttora giungono, gruppi di profughi, famiglie e singoli, che chiedono e hanno chiesto il riconoscimento dello status di rifugiato politico ai sensi L.39/90 e successive modifiche ed integrazioni ; 2. che le problematiche connesse al tema dei rifugiati, all interno del più complesso fenomeno dell immigrazione, richiedono un cambiamento della logica tradizionale del singolo intervento ed impongono un inquadramento plurimo delle iniziative con un coinvolgimento più immediato e diretto delle Istituzioni, Enti, Associazioni, Organizzazioni comunque deputati alla soluzione delle problematiche che si presentano all interno del territorio provinciale ; 3. che tale intesa si applica a tutti i casi di richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato politico presentate alla Questura di Forlì, allorquando non sia ancora accertata la disponibilità presso le strutture di accoglienza appositamente individuate a livello centrale ; Considerato quindi: 4. che si tratta di individuare percorsi che favoriscano le sinergie fra associazioni, Enti ed istituzioni del territorio con il fine di rafforzare la rete di prima accoglienza in modo tale che sia in grado di far fronte ad eventuali situazioni di emergenza quanto di garantire una permanenza dignitosa dei richiedenti asilo nel territorio della nostra provincia ; 5. che si tratta di evitare che le complesse ed articolate problematiche connesse all accoglienza ricadano su un unico Ente, con il rischio di rendere inefficace l intervento così limitatamente condotto ;

2 Prefettura Ufficio territoriale del Governo, Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, Questura di Forlì-Cesena, Azienda Unità Sanitaria Locale di Forlì, Croce Rossa Italiana, Associazione Volontariato Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Buon Pastore di Forlì e Coordinamento Provinciale Volontariato di Protezione Civile, C O N V E N G O N O di sottoscrivere il presente Protocollo d intesa finalizzato, nei limiti delle specifiche possibilità tecniche nonché nel rispetto dei ruoli dei soggetti sottoscrittori, alla realizzazione di un progetto provinciale per l accoglienza temporanea di cittadini stranieri richiedenti lo status di rifugiati politici; S I I M P E G N A N O P E R T A N T O Art.1) La Prefettura- Ufficio Territoriale del Governo in particolare, da parte sua, a: 1. realizzare la massima integrazione possibile tra l operato di tutti i soggetti coinvolti ; 2. verificare la sussistenza dei requisiti per l accesso all accoglienza e conseguentemente interessare, con la massima sollecitudine, gli Organi Centrali al fine dell individuazione della struttura destinata all accoglienza ; 3. individuare la struttura di accoglienza temporanea, per il periodo che intercorre tra la richiesta di accesso all accoglienza e l individuazione della sede di permanenza definitiva da parte dei competenti organi centrali, nonché di predisporne il trasporto ; 4. predisporre il trasporto presso la struttura individuata dagli Organi Centrali ; 5. provvedere all erogazione del contributo economico di prima assistenza solo in caso di indisponibilità completa di accoglienza e fino all individuazione del posto

3 6. in accoglienza ovvero alla comunicazione della decisione della competente commissione territoriale ; 7. disporre, anche avvalendosi dei servizi sociali del comune, i necessari controlli per accertare la qualità dei servizi erogati dal centro di accoglienza che fa capo al progetto del Comune di Forlì; 8. comunicare alla Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena le richieste di trasferimento dei richiedenti asilo presso strutture di accoglienza da effettuarsi da parte del Coordinamento Provinciale Volontariato; Art. 2) L Amministrazione Provinciale in particolare, da parte sua a: 1. fornire supporto e sostegno, limitatamente alle disponibilità del proprio bilancio, alle Associazioni di volontariato che accolgano presso le loro strutture cittadini stranieri richiedenti lo status di rifugiato politico e alle Associazioni di volontariato impegnate sugli aspetti logistici della tematica ; 2. sollecitare, tramite il Coordinamento Provinciale dell Immigrazione e il Coordinamento Provinciale Volontariato della Protezione Civile, le associazioni attive in materia, non solo per l accoglienza ma anche per la fornitura di beni e servizi ; 3. sostenere, nell ambito delle proprie disponibilità di bilancio, le azioni in capo al Coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile relative al trasferimento dei richiedenti asilo presso strutture di accoglienza di cui al successivo articolo 7), esclusi interventi di carattere straordinario per i quali le risorse finanziarie e umane necessarie andranno definite con precisi ed integrativi accordi anche di livello regionale e nazionale; Art. 3) Il Comune di Forlì in particolare, da parte sua a: 1. gestire nel rispetto delle normative vigenti il Centro del progetto territoriale con una disponibilità di n. 15 posti presso la struttura di Forlì e di n. 5 posti presso le due strutture di Cesena ;

4 2. nel rispetto di quanto previsto nel progetto facente parte del Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati secondo il quale la struttura di 3. accoglienza di Forlì ha una capacità pari a 16 posti, di cui 15 finanziati, rende disponibile alla Prefettura almeno 1 posto ulteriore presso la struttura citata riservato a beneficiari che rientrano nelle categorie ordinarie così come previsto dal Decreto 140/05, per il periodo strettamente necessario all individuazione della struttura di accoglienza definitiva; 4. comunicare tempestivamente alla Prefettura e alla Questura l eventuale allontanamento dei cittadini stranieri alloggiati ; Art. 4) La Questura di Forlì in particolare, da parte sua a : 1. ricevere le istanze di richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato; 2. trasmettere prontamente alla Prefettura UTG l eventuale richiesta di accesso all accoglienza, segnalando eventuali esigenze speciali di accoglienza (presenza di minori, donne in stato di gravidanza, disabili, ) secondo le modalità previste dalla legge e dalla predetta precisate con apposita direttiva; 3. provvede all informazione sulle condizioni di accoglienza tramite la consegna dell opuscolo informativo predisposto dalla Commissione Nazionale per il diritto di asilo ; 4. rilasciare entro 3 gg. il documento di riconoscimento che ne attesti la qualità e non l identità ed entro 20 gg. il permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che permangono in questa provincia ; 5. provvedere, quando possibile, al loro trasferimento presso le strutture di accoglienza o presso la locale stazione ferroviaria ; 6. comunicare alla Prefettura ogni trasferimento o cambio di domicilio dei richiedenti asilo regolarmente soggiornanti nonché l esito dell istanza pronunciata dalla Commissione Territoriale competente ; 7. qualora venga interessata l Unità Dublino, provvedere al trasferimento nel paese competente al ricevimento dell istanza da questa individuato ;

5 Art.5) L A.U.S.L. di Forlì in particolare, da parte sua a: 1. effettuare sollecitamente, su segnalazione dell arrivo fatto dalla Prefettura, visite medico-sanitarie a specifica tutela della salute degli stranieri alloggiati presso le strutture, di volta in volta indicate, nonchè del personale operante presso le stesse, provvedendo alla individuazione di personale medico di riferimento ; 2. provvedere, in presenza di specifiche patologie, alle cure e alla fornitura dei medicinali necessari attraverso l indicazione di un medico di base di riferimento anche ai fini del reperimento dei medicinali eventualmente necessari; 3. predisporre, se ritenuto opportuno, il trasferimento presso idonee strutture sanitarie dandone tempestiva comunicazione alla Prefettura; Art.6) La Croce Rossa Italiana in particolare, da parte sua a: 1. predisporre, su segnalazione della Prefettura, l eventuale trasferimento dei richiedenti asilo presso le strutture di accoglienza operando in sinergia con il Coordinamento provinciale del Volontariato; 2. fornire, compatibilmente con la disponibilità del personale volontaristico C.R.I., il necessario supporto logistico durante le fasi di consegna del titolo di viaggio ai richiedenti asilo verso la destinazione finale indicata dagli organi Centrali; 3. quando e se necessario fornire medicinali e assistenza medica, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e del personale volontaristico C.R.I., laddove non garantiti dal S.S.N., in ragione della condizione giuridica dei cittadini in argomento ; Art.7) L Associazione Volontariato Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Buon Pastore di Forlì in particolare, da parte sua a:

6 1. fornire, nei limiti delle specifiche possibilità tecniche e di capienza, la disponibilità ad accogliere per brevi e temporanei periodi, presso le proprie strutture, uno o più cittadini stranieri che abbiano avanzato la richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato politico; Art. 8) Il Coordinamento Provinciale Volontariato di Protezione Civile in particolare, da parte sua a : 1. predisporre, su segnalazione della Prefettura, l eventuale trasferimento dei richiedenti asilo presso le strutture di accoglienza e fornire il necessario supporto logistico durante le fasi di consegna del titolo di viaggio ai richiedenti asilo verso la destinazione finale, operando sinergicamente con la C.R.I compatibilmente con le proprie disponibilità economiche, potendo usufruire dei benefici di cui all art. 9 DPR 194/2001 ; Art.9) Le parti infine convengono sull opportunità di convocare, con cadenza annuale, presso la Prefettura UTG di Forlì-Cesena un tavolo composto dai firmatari della presente intesa, volta a verificare congiuntamente l andamento del sistema di accoglienza così introdotto, ovvero di proporre eventuali modifiche e/o integrazioni migliorativo dei livelli di efficacia o di qualità del medesimo. Forlì, 14/11/2006 Prefettura U.T.G. di Forlì- Cesena Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena Comune di Forlì Questura di Forlì-Cesena Azienda Unità Sanitaria Locale di Forlì

7 Croce Rossa Italiana Ass. Volontariato Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Buon Pastore Coordinamento Provinciale Volontariato di Protezione Civile

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Prefettura di Parma Ufficio Territoriale del Governo Questura di Parma Polizia di Stato Comune di Parma Comune di Fidenza Comune di Langhirano inserire LOGHI UNIONE COMUNI VALLI TARO E CENO COMUNE DI BERCETO

Dettagli

Alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie dell Emilia-Romagna

Alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie dell Emilia-Romagna Alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie dell Emilia-Romagna Agli Enti di Formazione dell Emilia-Romagna accreditati per l obbligo di istruzione e p.c. Agli Uffici Scolastici

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE

PROGRAMMA N. 14: PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE PROGRAMMA N. 14: PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE 193 194 PROGETTO 14.1: INTEGRAZIONE CITTADINI DI ALTRI PAESI OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2015-2017 Titolo obiettivo 1: Misure di accoglienza e di emergenza

Dettagli

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI REGOLAMENTO AGEVOLAZIONI TARIFFARIE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Aggiornamento luglio 2015 Articolo 1 Oggetto

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PERCORSI DI FORMAZIONE E TIROCINI VOLONTARI E GRATUITI A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

PROTOCOLLO D INTESA PERCORSI DI FORMAZIONE E TIROCINI VOLONTARI E GRATUITI A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE PROTOCOLLO D INTESA PERCORSI DI FORMAZIONE E TIROCINI VOLONTARI E GRATUITI A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE - PREFETTURA DI VERONA - COMUNE DI ARCOLE TRA: - ASSOCIAZIONE

Dettagli

Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi

Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. Progetto di durata triennale AMBITO TERRITORIALE N.6 PROV TA ASL TA 1.1

Dettagli

DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE

DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE Protocollo approvato dal Comitato di Distretto nel corso della seduta del 30.10.2007 1 PREMESSO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA INSIEME NELL ACCOGLIENZA

PROTOCOLLO D INTESA INSIEME NELL ACCOGLIENZA Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Treviso PROTOCOLLO D INTESA INSIEME NELL ACCOGLIENZA La Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Treviso, la Provincia di Treviso per il tramite

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato TOTARO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato TOTARO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 768 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato TOTARO Disposizioni in materia di requisiti per il riconoscimento dell assegno sociale in

Dettagli

- la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell Assemblea generale delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948;

- la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell Assemblea generale delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948; PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DI DIMISSIONI OSPEDALIERE PROBLEMATICHE RIGUARDANTI CITTADINI STRANIERI PRIVI DI RESIDENZA, PRESENTI SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI MODENA Visto: - la legge

Dettagli

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni

Dettagli

Accertamento dell età. Aspetti legali e procedurali

Accertamento dell età. Aspetti legali e procedurali Accertamento dell età Aspetti legali e procedurali Sandra Magliulo Ancona, 13 febbraio 2017 Definizioni preliminari Commento Generale n.6 Comitato Diritti Fanciullo Trattamento dei Minori non accompagnati

Dettagli

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione Modello 4 relazione tecnica e abstract Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l individuazione di un soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza,

Dettagli

Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione

Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione ANCI Camilla Orlandi Responsabile Ufficio Immigrazione Le origini del Programma Considerevole presenza di minori stranieri

Dettagli

Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale

Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale Disuguaglianze nell accesso per irregolari e richiedenti protezione internazionale L esperienza del del Comune di Modena Dott.ssa Eleonora Costantini 1 La normativa di riferimento «Non è il fatto di essere

Dettagli

DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE

DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE Approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 32/2008 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: - La Deliberazione

Dettagli

Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi. Roma, 05/10/2017

Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi. Roma, 05/10/2017 Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali Direzione Centrale Organizzazione e Sistemi Informativi Roma, 05/10/2017 Circolare n. 134 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori

Dettagli

Ufficio Scolastico Provinciale

Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,

Dettagli

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE n. 207 del 16/12/2016

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE n. 207 del 16/12/2016 DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE n. 207 del 16/12/2016 OGGETTO: PROGETTO MAB (MODELLO ACCOGLIENZA BELLUNO). ATTIVITA' DI VOLONTARIATO DEI RICHIEDENTI ASILO E PROTEZIONE INTERNAZIONALE ACCOLTI NEI CAS

Dettagli

tra la Provincia autonoma di Trento rappresentata dal Presidente Lorenzo Dellai di seguito denominati Parti PREMESSO CHE

tra la Provincia autonoma di Trento rappresentata dal Presidente Lorenzo Dellai di seguito denominati Parti PREMESSO CHE Protocollo d intesa per l individuazione delle istituzioni scolastiche della Provincia autonoma di Trento presso le quali svolgere il test di conoscenza della lingua italiana previsto dall articolo 9,

Dettagli

Salute Pubblica ed Emergenza IMmigrazione (SPEIM)

Salute Pubblica ed Emergenza IMmigrazione (SPEIM) Salute Pubblica ed Emergenza IMmigrazione (SPEIM) Survey sulle caratteristiche dei centri di accoglienza per immigrati nella Regione Sicilia. Antonino Bella, Christian Napoli, Silvia Declich 16 Novembre

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI CONTRASTO DELLE POVERTA ESTREME LINEA 1 (FINANZIAMENTO 2012)

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI CONTRASTO DELLE POVERTA ESTREME LINEA 1 (FINANZIAMENTO 2012) COMUNE DI DOLIANOVA PROVINCIA DI CAGLIARI AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI CONTRASTO DELLE POVERTA ESTREME LINEA (FINANZIAMENTO 202) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO In attuazione

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà

Dettagli

La protezione internazionale in Italia. Il diritto d asilo

La protezione internazionale in Italia. Il diritto d asilo La protezione internazionale in Italia Il diritto d asilo Il diritto d asilo è annoverato tra i diritti fondamentali dell uomo, riconosciuti e salvaguardati dall ordinamento italiano. La nostra Costituzione

Dettagli

I sistemi di accoglienza e il progetto SPRAR. Bergamo 9 giugno 2015

I sistemi di accoglienza e il progetto SPRAR. Bergamo 9 giugno 2015 I sistemi di accoglienza e il progetto SPRAR Bergamo 9 giugno 2015 L accoglienza fa bene. https://www.youtube.com/watch?v=pzxx9m Gi3UM Un brevissimo filmato realizzato da un progetto SPRAR piemontese.

Dettagli

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti

Dettagli

DELIBERAZIONE 29 luglio 2013, n. 650

DELIBERAZIONE 29 luglio 2013, n. 650 prescrizioni relative alla disponibilità dei documenti, con particolare riguardo all obbligo di mantenere i documenti per 3 anni dopo la chiusura ai sensi dell articolo 90 del Regolamento (CE) N. 1083/2006;

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO. Tra. Premesso:

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO. Tra. Premesso: PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA SALUTE DELLE DONNE NEL MONDO DEL LA VORO Tra - Prefettura UTG di Forlì-Cesena - Consigliera di Parità della Provincia di Forlì-Cesena - Provincia

Dettagli

Accordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale

Accordo di partenariato. tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale Servizio Civile Nazionale Accordo di partenariato tra ente accreditato di 1^ o 2^ classe ed ente non accreditato per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

Dettagli

COMUNE DI CINQUEFRONDI PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA. Regolamento Servizio Taxi Sociale COMUNE DI CINQUEFRONDI

COMUNE DI CINQUEFRONDI PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA. Regolamento Servizio Taxi Sociale COMUNE DI CINQUEFRONDI COMUNE DI CINQUEFRONDI PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA Regolamento Servizio Taxi Sociale COMUNE DI CINQUEFRONDI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 61 del 04.10.2016 PREMESSA Il Comune di Cinquefrondi,

Dettagli

Progetto accoglienza MNSA Il progetto si delinea in tre forme: Pronta accoglienza, Seconda accoglienza, Affido familiare

Progetto accoglienza MNSA Il progetto si delinea in tre forme: Pronta accoglienza, Seconda accoglienza, Affido familiare Chi sono i MSNA? Per Minore Straniero non accompagnato si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o di altri Stati dell Unione Europea che, non avendo presentato domanda di asilo, si trova

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE RIGUARDANTE I PROCEDIMENTI DI NULLA OSTA AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE DI COMPETENZA DELLO SPORTELLO UNICO PER L IMMIGRAZIONE TRA - il Ministero dell Interno con sede

Dettagli

Legislatura.

Legislatura. Legislatura Romania Marocco Albania Immigrazione: dati statistici Circa 230-240.000 soggiornanti registrati N.B. Nel 2006 gli stranieri regolarmente residenti in Italia sono più di 3 milioni, circa il

Dettagli

MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I)

MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I) MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I).0000861.22-01-2016 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Bologna, 21 gennaio 2016 Alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie dell Emilia-Romagna

Dettagli

CITTÀ DI POMEZIA PROVINCIA DI ROMA SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA

CITTÀ DI POMEZIA PROVINCIA DI ROMA SETTORE III SERVIZI ALLA PERSONA AVVISO PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DELLO SPORTELLO DI ASCOLTO, ORIENTAMENTO E TUTELA, DESTINATO A SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE, FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DELLE

Dettagli

TRA. Il Tribunale per i Minorenni di Milano. Il Tribunale per i Minorenni di Brescia. I Tribunali Ordinari di:

TRA. Il Tribunale per i Minorenni di Milano. Il Tribunale per i Minorenni di Brescia. I Tribunali Ordinari di: TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO TRIBUNALE PER I MINORENNI DI BRESCIA TRA Il Tribunale per i Minorenni di Milano Il Tribunale per i Minorenni di Brescia I Tribunali Ordinari di: Bergamo - Brescia Busto

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra

PROTOCOLLO D INTESA. Tra Provincia autonoma di Trento Assessorato alla salute e politiche sociali PROTOCOLLO D INTESA Tra l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro (INAIL), con sede legale a Roma

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TERRITORIALE

PROTOCOLLO DI INTESA TERRITORIALE PROTOCOLLO DI INTESA TERRITORIALE La Prefettura di TRA E La Questura di ( Ufficio Immigrazione) Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di. Ufficio del Giudice Tutelare

Dettagli

COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa

COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa Settore primo - Area amministrativa U. O.: SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI ORIGINALE DI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Registro interno di settore Registro generale

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA. 559/A/1/106.4/3725 Roma, 13 agosto 2004

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA. 559/A/1/106.4/3725 Roma, 13 agosto 2004 559/A/1/106.4/3725 Roma, 13 agosto 2004 Oggetto: procedure concernenti l avvio del personale della Polizia di Stato in missioni di pace all estero. - AL SIGNOR DIRETTORE CENTRALE DELLA POLIZIA CRIMINALE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che

PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che Avvio di un tavolo di intesa sulle politiche di genere per l individuazione di strumenti e metodologie concertate per l accoglienza e il sostegno a donne vittime di violenze ed abusi. PROTOCOLLO D INTESA

Dettagli

Protocollo d intesa per la diffusione e applicazione di criteri e modalità di gestione sostenibile nei servizi di ristorazione scolastica

Protocollo d intesa per la diffusione e applicazione di criteri e modalità di gestione sostenibile nei servizi di ristorazione scolastica ALLEGATO A Protocollo d intesa per la diffusione e applicazione di criteri e modalità di gestione sostenibile nei servizi di ristorazione scolastica Dicembre 2009 Regione Toscana - Agenzia Regione Recupero

Dettagli

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda

Dettagli

I destinatari delle prestazioni socio-assistenziali

I destinatari delle prestazioni socio-assistenziali Corso di formazione ed aggiornamento sulla gestione dei servizi sociali con riferimento alle prestazioni agevolate I destinatari delle prestazioni socio-assistenziali Rimini, 24 gennaio 2012 La legge 8

Dettagli

COMUNE DI GAMBATESA (Provincia di Campobasso)

COMUNE DI GAMBATESA (Provincia di Campobasso) COMUNE DI GAMBATESA (Provincia di Campobasso) UFFICIO TECNICO COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA DETERMINAZIONE N. 217 Del 23-09-16 Gambatesa, lì 23-09-16 Il Responsabile

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA E LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA VISTI i seguenti riferimenti normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15,

Dettagli

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE TRA - Il Ministero dell Interno con sede legale in Roma Via del Viminale n. 1 ROMA, rappresentato

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AFFIDAMENTO DEFINITIVO DI CANI RANDAGI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AFFIDAMENTO DEFINITIVO DI CANI RANDAGI COMUNE DI CASALNUOVO DI NAPOLI - Provincia di Napoli - REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AFFIDAMENTO DEFINITIVO DI CANI RANDAGI IV SETTORE VIGILANZA AMBIENTALE ED IGIENE DEL TERRITORIO

Dettagli

COMUNE DI G A N G I Provincia di Palermo

COMUNE DI G A N G I Provincia di Palermo COMUNE DI G A N G I Provincia di Palermo REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER ATTIVITÀ TURISTICHE E DI PROMOZIONE Approvato con Delibera di C.C. n.60 del 24.10.2006 resa esecutiva in data 13/11/2006

Dettagli

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità

Dettagli

INDICE SISTEMATICO. Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286

INDICE SISTEMATICO. Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 INDICE SISTEMATICO Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA DISCIPLINA DELL IMMIGRAZIONE E NORME SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO Commento per articolo Art.

Dettagli

UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA

UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA ART. 1 Oggetto e finalità Il presente regolamento disciplina le modalità di esenzione

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso:

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: che la particolarità e le peculiarità delle attività portuali

Dettagli

AREA IMMIGRAZIONE. Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO

AREA IMMIGRAZIONE. Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO AREA IMMIGRAZIONE Coordinatore Area: a.s. Francesca LILLO 1. Sportello Immigrazione Ente gestore:gestione Diretta Coordinatore del Servizio: avv. Luigi STANCA Distretto Socio-Sanitario di Galatina ASL

Dettagli

Il Pds UE Slp A cura di Nicola Savioli e Gianbattista Ziletti : Il Permesso di Soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo Introdotto nell ordinamento italiano dal D.lgs. 3/2007 in recepimento della

Dettagli

Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio Creazione e Start-up di NUOVE IMPRESE

Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio Creazione e Start-up di NUOVE IMPRESE Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio 2016 Le attività delle Camere di commercio per la nuova imprenditorialità Le Camere di commercio hanno sviluppato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E

PROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI FORMIGINE ED IL COMANDO PROVINCIALE DI MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E PATRIMONIALE

Dettagli

Via Fomovon. 8 - Roma..

Via Fomovon. 8 - Roma.. PROTOCOLLO DI INTESA COLLABORAZIONE RIGUARDANTE I PROCEDIMENTI DI COMPETENZA DELLO SPORTELLO UNICO PER L'IMMIGRAZIONE TRA Il Ministero dell'interno con sede legale in Roma - Via del Viminale n. l - Roma,

Dettagli

Contenuto della protezione internazionale e rilevanza dell iscrizione anagrafica per rifugiati e richiedenti asilo

Contenuto della protezione internazionale e rilevanza dell iscrizione anagrafica per rifugiati e richiedenti asilo Contenuto della protezione internazionale e rilevanza dell iscrizione anagrafica per rifugiati e richiedenti asilo M. Malena, UNHCR Roma Sessione Il diritto di asilo e l anagrafel anagrafe, 2.12.2010 Convegno

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO

REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PREFETTURA DI AREZZO, LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI AREZZO, GLI ISTITUTI DI CREDITO DELLA PROVINCIA, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E LE ASSOCIAZIONI

Dettagli

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Controllo del Vicinato tra Prefettura di Massa Carrara e Sindaco di Massa PREMESSO che: la sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio

Dettagli

Il/la sottoscritto/a nato/a a prov. il codice fiscale residente in prov. CAP indirizzo telefono cellulare in qualità di 1

Il/la sottoscritto/a nato/a a prov. il codice fiscale residente in prov. CAP indirizzo telefono cellulare in qualità di 1 ISCRIZIONE PER TRASFERIMENTO DA ALTRA PROVINCIA apporre qui la marca da bollo 16,00 ALLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA ASSESSORATO TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI DIPARTIMENTO TRASPORTI - MOTORIZZAZIONE

Dettagli

di seguito denominati Parti PREMESSO CHE

di seguito denominati Parti PREMESSO CHE Protocollo d intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne PROVINCIA DI ASTI PREFETTURA DI ASTI QUESTURA

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE Poggio Berni Santarcangelo di Romagna Torriana Verucchio PIANO INTERCOMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE SEZIONE PARTE GENERALE DOCUMENTO Relazione di sintesi FILE RELAZIONE DI SINTESI.doc DATA Novembre

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud Dadaa Ghezo Ambito N17 Centro Astalli Sud PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud SERVIZIO CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI SENZA FISSA DIMORA

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

Regolamento del Registro Ambito S4 dei cittadini volontari disponibili a ricoprire l incarico di Amministratore di Sostegno

Regolamento del Registro Ambito S4 dei cittadini volontari disponibili a ricoprire l incarico di Amministratore di Sostegno Regolamento del Registro Ambito S4 dei cittadini volontari disponibili a ricoprire l incarico di Amministratore di Sostegno Approvato con delibera del coordinamento istituzionale n. 24 del 22.07.2010 Comuni:

Dettagli

RENDE NOTO. Il Comune di Milano Area Sviluppo Municipalità in qualità di soggetto responsabile della procedura di valutazione delle istanze.

RENDE NOTO. Il Comune di Milano Area Sviluppo Municipalità in qualità di soggetto responsabile della procedura di valutazione delle istanze. AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE RELATIVE AI CONTRIBUTI ECONOMICI A SOSTEGNO DEL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO (QUOTA BASE) SVOLTO DAI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE ACCREDITATI RELATIVI

Dettagli

tra PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI MODENA QUESTURA DI MODENA

tra PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI MODENA QUESTURA DI MODENA PROTOCOLLO D'INTESA A SOSTEGNO DI NUOVE MODALITÀ DI RELAZIONE FINALIZZATE ALLA EROGAZIONE DI INFORMAZIONI E ALL'ASSISTENZA AI CITTADINI STRANIERI PRESENTI SUL TERRITORIO PER LO SVOLGIMENTO DELLE PRATICHE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del 9974 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 20 del 13-2-2017 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 gennaio 2017, n. 68 Strutture di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati -

Dettagli

Premessa. Direzione centrale Prestazioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e

Premessa. Direzione centrale Prestazioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e Direzione centrale Prestazioni Roma, 2 Dicembre 2008 Circolare n. 105 Allegati Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali

Dettagli

Modulo di domanda compilata on-line

Modulo di domanda compilata on-line Istanza di concessione della cittadinanza italiana ai sensi dell'art. 9, comma 1, legge 5 febbraio 1992, n.91 e successive modifiche e integrazioni, con contestuali dichiarazioni sostitutive ai sensi degli

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E.

REGOLAMENTO COMUNALE GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E. REGOLAMENTO COMUNALE GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E. Approvato con Deliberazione C.C. n.36 del 19/07/2002 INDICE ART.1 ART.2 RIFERIMENTI NORMATIVI AMBITO DI APPLICAZIONE ART. 3 SITUAZIONE ECONOMICA

Dettagli

ACCORDO PER L ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO PER I CITTADINI NON APPARTENENTI ALL UNIONE EUROPEA E NON RESIDENTI IN ITALIA

ACCORDO PER L ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO PER I CITTADINI NON APPARTENENTI ALL UNIONE EUROPEA E NON RESIDENTI IN ITALIA ACCORDO PER L ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO PER I CITTADINI NON APPARTENENTI ALL UNIONE EUROPEA E NON RESIDENTI IN ITALIA Tra le parti: EMIT, Ente Morale G. Feltrinelli (di seguito

Dettagli

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE ASSOCIATO COMUNI DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO, COTRONEI,

Dettagli

Prot. 400/C/2005/1170/P/ Roma, 22 ottobre 2005

Prot. 400/C/2005/1170/P/ Roma, 22 ottobre 2005 Prot. 400/C/2005/1170/P/15.1.12 Roma, 22 ottobre 2005 OGGETTO: Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 140 Attuazione della direttiva 2003/9/CE che stabilisce norme minime relative all accoglienza dei richiedenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CONSIGLIO DI BACINO DOLOMITI BELLUNESI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE ALTO VENETO Legge Regionale 27 aprile 2012 n. 17 REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Dettagli

Monza, 30 Gennaio 2016 M.Letizia Rabbone

Monza, 30 Gennaio 2016 M.Letizia Rabbone Monza, 30 Gennaio 2016 M.Letizia Rabbone Paziente con permesso di soggiorno Paziente senza permesso di soggiorno Pazienti con permesso di soggiorno Iscrizione SSN: - Obbligatoria - Volontaria ISCRIZIONE

Dettagli

agli interventi di medicina preventiva, a salvaguardia della salute individuale e colletitva;

agli interventi di medicina preventiva, a salvaguardia della salute individuale e colletitva; Il diritto alla salute è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione, art.32, e compreso tra i diritti comunque riconosciuti alla persona, art.2, Testo Unico Immigrazione L.286/98 e artt. 34 e

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA

CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA PRESENTAZIONE CAMPO SCUOLA NAZIONALE FORMAZIONE ATTIVITA IN EMERGENZA Considerata la sempre più intensa attività di risposta alle emergenze nelle quali CRI è chiamata ad intervenire

Dettagli

Il test di lingua italiana: il procedimento e i soggetti coinvolti

Il test di lingua italiana: il procedimento e i soggetti coinvolti Il test di lingua italiana: il procedimento e i soggetti coinvolti Il test di lingua italiana Nel caso in cui lo straniero che richiedeil permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo non

Dettagli

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Provincia di Forlì Cesena AREA SERVIZI ALLA PERSONA Piazza della Repubblica n. 35-47030 Sogliano al Rubicone (FC) Tel. 0541.817311 Fax 0541.948866 - e-mail: servizi.sociali@comune.sogliano.fc.it

Dettagli

Pagina 1. BOZZA del 22/05/2014

Pagina 1. BOZZA del 22/05/2014 1 BOZZA del 22/05/2014 OGGETTO: ISTITUZIONE DELLA STRUTTURA TECNICA DENOMINATA UFFICIO DI SUPPORTO ALLA CONFERENZA TERRITORIALE E DI COLLEGAMENTO TRA LA DIREZIONE GENERALE DELL AZIENDA USL DELLA ROMAGNA

Dettagli

Azienda per l'assistenza sanitaria n.2 "Bassa Friulana-Isontina"

Azienda per l'assistenza sanitaria n.2 Bassa Friulana-Isontina Azienda per l'assistenza sanitaria n.2 "Bassa Friulana-Isontina" Gorizia Determinazione n. 209 del 10/03/2017 Struttura Complessa GESTIONE GARE E CONTRATTI, ACQUISIZIONE LAVORI, BENI E SERVIZI. OGGETTO

Dettagli

Presentazione del Monitoraggio 2016 sui Richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria in Emilia-Romagna

Presentazione del Monitoraggio 2016 sui Richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria in Emilia-Romagna Presentazione del Monitoraggio 2016 sui Richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria in Emilia-Romagna Monitoraggio redatto dall ass. Asilo in Europa in collaborazione con il Servizio

Dettagli

L anno duemilasei, addì ventinove del mese di novembre in Macerata e nella sede Municipale, alle ore 10,00

L anno duemilasei, addì ventinove del mese di novembre in Macerata e nella sede Municipale, alle ore 10,00 PAG. 1 OGGETTO: Contenimento del fenomeno del randagismo nel territorio comunale. Iniziative di sostegno economico per l adozione dei cani e di sterilizzazione dei gatti. L anno duemilasei, addì ventinove

Dettagli

INDICE. Presentazione Avvertenze Abbreviazioni

INDICE. Presentazione Avvertenze Abbreviazioni INDICE Presentazione Avvertenze Abbreviazioni p. IX» XI» XIII CAPITOLO PRIMO LA DISCIPLINA DELL INGRESSO E DEL SOGGIORNO DEI CITTA- DINI DELL UNIONE EUROPEA E DEI LORO FAMILIARI di Annita Larissa Sciacovelli

Dettagli

DOMANDA PER CONTRIBUTO DISABILITA GRAVISSIMA (deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 1329)

DOMANDA PER CONTRIBUTO DISABILITA GRAVISSIMA (deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 1329) DOMANDA PER CONTRIBUTO DISABILITA GRAVISSIMA (deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 1329) In caso di richiesta da parte del diretto interessato QUADRO A DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in. Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias, via Mazzini n 39,

PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in. Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias, via Mazzini n 39, LOGO PROTOCOLLO D INTESA ( Art. 15 Legge 241/1990 s.m.i. e art. 34 del D.lgs n. 267 del 18 agosto 2000) L anno duemilaundici, il giorno del mese di, in Carbonia, nella sede della Provincia di Carbonia-Iglesias,

Dettagli

Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004.

Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004. Allegato 1 Attività 1 Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004. Prosecuzione delle attività messe in atto dai soggetti gestori

Dettagli

Comune di Volpiano Provincia di Torino

Comune di Volpiano Provincia di Torino Comune di Volpiano Provincia di Torino SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE ED EDUCATIVO CULTURALE APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE nella seduta del 10/06/2002 con verbale n. 23 IN VIGORE DAL 16/07/2002 REGOLAMENTO

Dettagli

Determina Servizi Sociali/ del 09/05/2014

Determina Servizi Sociali/ del 09/05/2014 Comune di Novara Determina Servizi Sociali/0000131 del 09/05/2014 Area / Servizio Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proposta Istruttoria Unità Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proponente Del Net Antonella

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI A FAVORE DEI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE E A FAVORE DI GESTANTI NUBILI

REGOLAMENTO PER GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI A FAVORE DEI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE E A FAVORE DI GESTANTI NUBILI Allegato alla delibera C.P.n.212 del 13.12.2000 (aggiornato nel 2006) REGOLAMENTO PER GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI A FAVORE DEI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE E A FAVORE DI GESTANTI NUBILI PREMESSA

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ALBO COMUNALE DELL ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ALBO COMUNALE DELL ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO C O M U N E D I S I D E R N O ( P r o v i n c i a d i R e g g i o C a l a b r i a ) REGOLAMENTO COMUNALE PER L ALBO COMUNALE DELL ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO approvato con delibera Commissario Straordinario

Dettagli

Determinazione dirigenziale

Determinazione dirigenziale SETTORE SERVIZI SOCIALI --- AREA MINORI E FAMIGLIE Determinazione dirigenziale Registro Generale N. 343 del 31/05/2016 Registro del Settore N. 119 del 31/05/2016 Oggetto: CONCESSIONE ASSEGNI PER IL NUCLEO

Dettagli

ORFANI DI GUERRA RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI ORFANO DI GUERRA O EQUIPARATO

ORFANI DI GUERRA RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI ORFANO DI GUERRA O EQUIPARATO ORFANI DI GUERRA RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI ORFANO DI GUERRA O EQUIPARATO La Prefettura cura l'istruttoria delle domande per il riconoscimento della qualifica di orfano di guerra, presentate presso

Dettagli