C O M U N E DI B E L L E GRA
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- Tommaso Pala
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1 C O M U N E DI B E L L E GRA PROVINCIA DI ROMA Piazza del Municipio, 6 C.A.P C.F P.IVA TEL. 06/ e- mail comunebellegra@gmail.com (scheda B ) PARTE SECONDA DATI DEL PROGETTO Denominazione: INSIEME PER DIRE NO AL BULLISMO Deliberazione di Giunta comunale di approvazione del progetto: N: del. Indicare il tipo di intervento per cui si richiede il contributo: - prevenzione ed inclusione sociale (interventi di mediazione sociale e/o culturale sul territorio e nelle scuole nonché iniziative di inserimento/reinserimento nel mondo della scuola e del lavoro rivolti ad immigrati con particolare riguardo alle diverse etnie coinvolte); - corsi di formazione e campagne informative volte a sensibilizzare il pubblico su tematiche che attengono alla sicurezza variamente concepita quali pedofilia e violenza di genere; X percorsi formativi e informativi nelle scuole superiori e Medie Superiori del personale scolastico e all attivazione di programmi di sostegno ai minori vittime di atti di bullismo; - iniziative di carattere educativo- sociale dirette alla prevenzione e alla individuazione di abusi su minori, nonché alla prevenzione di disagio e/o di devianza minorile, anche attraverso il reinserimento di minori già coinvolti in attività criminali; - assistenza ed aiuto alle vittime dei reati (attivazione di un numero verde e/o creazione
2 di uno sportello di assistenza psicologico- legale alle vittime di reati, in stretta connessione con le Istituzioni e le Forze dell Ordine); Descrizione del progetto comprensiva delle modalità di realizzazione del programma, dei tempi, delle fasi, delle risorse umane e strutturali da impiegare. Il progetto dovrà contenere un piano di valutazione degli interventi, sia ex ante che ex post, nonché il monitoraggio continuo sull uso delle risorse professionali, finanziarie, strutturali ed organizzative. Descrizione del contenuto, dei tempi e delle modalità di esecuzione del progetto: DESCRIZIONE Il progetto si propone di ridurre i fenomeni di bullismo attraverso un'ʹazione integrata di sensibilizzazione all'ʹinterno della scuola e presso le famiglie, al fine di creare un investimento sul piano umano. E'ʹ noto, infatti, che la scuola rappresenta un terreno fertile per gli episodi di bullismo, di cui viene sottolineata la crescente gravità: il 41% degli alunni di scuola primaria italiana sarebbe coinvolto con un ruolo attivo, cioè non solo come spettatore, in tali episodi. E'ʹ importante sottolineare come questa problematica non possa essere considerata un comportamento aggressivo che si manifesta sporadicamente in situazioni conflittuali, ma rappresenta una tendenza comportamentale costante, come l'ʹunica modalità conosciuta dai bambini e dai ragazzi per rapportarsi ai pari e agli adulti. OBIETTIVI DEL PROGETTO (Destinatari: insegnanti): Indagare la natura del fenomeno nel contesto scolastico e la percezione che gli insegnanti ne hanno; Fornire degli strumenti adeguati di osservazione per poter individuare gli episodi di bullismo, per potere intervenire e tentare di capirne le cause; Abituare gli insegnanti ad aiutare i bambini- ragazzi, in un contesto di accoglienza e di ascolto, a raccontare ciò che accade. (Destinatari: Studenti): Rendere i bambini e i ragazzi consapevoli dei processi che portano al bullismo; Favorire modalità comunicative non prevaricanti per la soluzione dei conflitti; Migliorare l'ʹautostima e la motivazione degli alunni; Considerare le diversità risorse e non ostacoli; Provocare la riflessione sui valori, soprattutto su quello della solidarietà e non violenza. DESCRIZIONE DELLE FASI OPERATIVE a) Incontro di formazione per insegnanti a cura di un esperto esterno; b)incontro di formazione per genitori con materiale presente a scuola o da acquistare; c) Strategie mirate alla prevenzione e alla riduzione del fenomeno: Nomina di una Commissione mista (insegnanti e genitori) e di una docente Funzione Strumentale; Istituzione del registro delle prepotenze e della cassetta delle prepotenze;
3 Sorveglianza accurata negli spazi a rischio (ingresso, bagni, ecc.) da parte di un collaboratore e, se necessario, di altre figure; Lettura in classe di testi che trattino di bullismo e conseguente eventuale attività di drammatizzazione di qualche testo; Giornate- evento. OBIETTIVI ED AZIONI DI PROGETTO La presente proposta progettuale ha quali obiettivi principali delle diverse fasi programmatiche: 1. Analisi e monitoraggio del fenomeno presente nel sistema scuola. Rilevazione degli atti di bullismo più comuni agiti dagli studenti, dei luoghi in cui viene commesso, della tipologia e del numero delle vittime. Si intende inoltre valutare la percezione del bullismo che ne hanno i genitori e gli insegnanti. 2. Interventi a livello di gruppo- classe. Tali interventi saranno finalizzati alla implementazione delle competenze sociali, definendo le differenze tra scherzo, ilarità e danno, indagando l area delle emozioni morali nella preadolescenza, in particolare senso di colpa e vergogna e la loro relazione con il comportamento sociale. Sostenere modalità comunicative non prevaricanti e tese al rispetto dell altro. Proporre ed approfondire le caratteristiche del bullismo, da quello scolastico al fenomeno del cyberbullying, fornendo gli strumenti atti a riconoscerlo ed elicitare negli studenti le possibili risoluzioni alle diverse situazioni di bullismo a cui possono essere vittime o spettatori. Migliorare il clima di amicalità e sostengo del gruppo classe utilizzando strumenti esperienziali di gruppo quali circle- time, teatro dell oppresso e laboratori emotivi. 3. Peer education. Il bullismo è un fenomeno sociale caratterizzato dal relativo isolamento della vittima e dall appoggio di cui spesso i comportamenti del bullo godono presso il gruppo dei coetanei. Per questo una efficace azione anti- bullismo passa spesso attraverso la responsabilizzazione degli allievi. Creazione di gruppi di studenti in grado di lavorare per la pro- socialità nell istituzione scolastica. Formazione ed organizzazione di alcuni tra gli alunni che possano essere in grado di assolvere a programmi di supporto tra pari. In particolare si prevede la strutturazione di programmi quali: il peer mentoring ed il peer counseling. 4. Formazione dei docenti. Conoscenza del bullismo e della devianza minorile quale fenomeno sociale. Implementazione delle competenze trasversali del corpo docente affinché possa in maniera efficace riconoscere attori e vittime, intervenendo nell ambito classe ad agiti ed atteggiamenti dei cosiddetti bulli, messi in atto durante le lezioni, o in altri ambienti scolastici. In ultimo orientare adeguati atteggiamenti psicopedagogici degli insegnanti, focalizzando la delicata età della preadolescenza, in particolare sostenere gli atteggiamenti più adeguati nei confronti delle vittime del bullismo. 5. Coinvolgimento dei genitori. Ai genitori si intende proporre un percorso di gruppo che li motivi nell attuazione di un sostegno specifico da fornire ai figli durante gli anni scolastici. Il bullismo è spesso causa di svogliatezza o disattenzione a scuola, carenze nell apprendimento, continue assenze, fino all abbandono scolastico. I ragazzi, vittime o bulli, necessitano delle figure parentali per la buona tenuta del percorso scolastico e per lo sviluppo evolutivo di maturazione e crescita.
4 RISORSE UMANE In merito alle risorse umane, si possono quantitativamente individuare le figure necessarie all'ʹavvio e lo svolgimento del progetto nell'ʹelenco di seguito: ñ Alunni; ñ Docenti; ñ Genitori; ñ Personale ATA; ñ Esperti Servizi del territorio; ñ Esperti Professionisti. RISORSE STRUTTURALI Relativamente alle risorse strutturali, quelle identificate sono quelle dell'ʹistituto Comprensivo San Francesco d'ʹassisi. Descrizione dell ambito territoriale in cui si realizzerà il progetto, delle problematiche e delle priorità specifiche per rispondere efficacemente alle richieste e ai bisogni della popolazione, con il fine di contribuire al miglioramento della qualità della vita della cittadinanza AMBITO TERRITORIALE Bellegra è un comune di abitanti della provincia di Roma. Tra i paesi che costellano il paesaggio a est di Roma, Bellegra vanta una posizione privilegiata. Poco più di tremila abitanti, incollato alla cima del Monte Celeste (815 m.), si trova al centro di uno splendido anfiteatro che tutto intorno si apre a perdita d'ʹocchio, fino all'ʹorizzonte dove compaiono in armoniosa successione i massicci dei Monti Tiburtini, Ruffi, Carseolani, Simbruini, Ernici, Ausoni, Aurunci, Lepini e Prenestini. Il comune di Bellegra ha una superficie di ettari e confina ad ovest con San Vito Romano e Pisoniano; a nord con Gerano e Rocca S. Stefano; ad est con Affile e Roiate e a sud con Olevano Romano. Dista circa 60 Km. da Roma ed è facilmente raggiungibile attraverso la via Prenestina o in alternativa con l'ʹautostrada A24 Roma - L'ʹAquila ovvero l'ʹautostrada A1 Milano - Napoli. Degno di menzione, poco fuori il nucleo urbano lungo la strada che collega San Vito Romano e Rocca S. Stefano, è l imponente Convento di S. Francesco del XIII. LE PROBLEMATICHE Il comune di Bellegra si è trovata in questi anni a confrontarsi su aspetti e problemi prima poco conosciuti come ad esempio il bullismo. Per ciò che interessa il bullismo sono state riscontrate diverse condotte sia di tipo diretto che indiretto: attacchi fisici (quali pugni, calci e atterramenti) o verbali (insulti, minacce e prese in giro); le seconde costituite da una serie di dicerie e atteggiamenti di esclusione. Questi fenomeni intesi all interno di questioni di ordine pubblico sono stati monitorati dalle forze dell ordine e hanno investito le istituzioni dei servizi sociali. Oggi importante è avere conoscenza di questo fenomeno in tutti i suoi aspetti e presumibilmente dare ai tutori dell infanzia (la famiglia, la scuola) gli strumenti adeguati per la misura dei rischi cercando di fornire anche gli strumenti di difesa e di salvaguardare la salute e la sicurezza dei giovani. In termini di criminalità gli episodi più ricorrenti sono il furto e la truffa Diffusa quindi è la necessità di assicurare un controllo del territorio da esercitare al meglio da parte degli organi di polizia locale e nazionale. Il progetto vuole quindi rappresentare anche una soluzione innovativa alla crescente
5 richiesta di sicurezza: la prima di una serie di azioni integrate per far sentire il comune più vicino ai cittadini. Relativamente al rischio di criminalità, tenendo conto dei parametri definiti dall osservatorio ex art. 8 l.r. 15/2001,e relativamente ai flussi migratori, tenendo conto dei dati risultanti da pubblici registri, regolarmente autocertificati ai sensi di legge
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