Industria INTRODUZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Industria INTRODUZIONE"

Transcript

1 Parte seconda Gli scenari settoriali 129 INTRODUZIONE In questa sezione del Rapporto si analizzano caratteristiche e tendenze dell industria in provincia di Bergamo (capitolo 1) per individuarne punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce (capitolo 3), non senza aver analizzato l evoluzione delle politiche industriali locali e aver preso atto delle posizioni degli attori rilevanti (capitolo 2). L industria manifatturiera ha occupato negli scorsi decenni e occupa tuttora una posizione di primo piano nell economia bergamasca, di cui ha costituito in un certo senso, insieme all edilizia, il principale volano di sviluppo. In 12 delle 13 aree in cui il territorio bergamasco è stato suddiviso in questo studio (8 comunità montane, 2 aree di pianura, Bergamo e la sua area metropolitana e 2 altre aree pedecollinari: si veda il par. 1.3), la quota degli addetti all industria sul totale degli occupati è tuttora superiore alla media regionale. Le esportazioni collocano Bergamo al quinto posto tra le province italiane. Accanto ai numerosi e conosciuti punti di forza (tra cui l elevata flessibilità e versatilità data da un ricco tessuto di piccole e medie imprese, l assenza di monoculture distrettuali, un forte insediamento di imprese multinazionali bergamasche, italiane ed estere e un nucleo di imprese innovative), frutto anche di ristrutturazioni effettuate e in corso, le pagine che seguono identificano i punti di debolezza (il peso perdurante dei settori tradizionali, l inadeguatezza del fattore imprenditoriale nell impresa minore, la scarsa domanda di lavoro qualificato, l inadeguatezza delle infrastrutture di trasporto e telecomunicazione, l insufficiente attenzione all ambiente, lo scarso investimento in nuove attività, in particolare quelle ad alto contenuto di innovazione). In alcune delle aree sopra richiamate, una percentuale ancora troppo alta dei posti di lavoro totali è generata da settori in declino strutturale. Nell insieme, l industria bergamasca sembra in perdita di velocità (come testimoniano i dati sull andamento della produttività negli ultimi anni) e lo scenario che in questo Rapporto è definito tendenziale (cioè senza l intervento di politiche adeguate: si veda il par. 3.2), lascia intravedere un possibile aumento di competitività dei segmenti forti del sistema industriale locale nel contesto però di una sua diminuita capacità di generare reddito e occupazione.

2 LA SITUAZIONE ATTUALE La vocazione industriale 1.1 La vocazione industriale nello sviluppo economico recente dell economia bergamasca: un profilo La composizione per grandi settori delle attività economiche in provincia di Bergamo, documentata nelle tabelle 1, 2 e 3, mostra con immediatezza i tratti caratteristici dell economia locale rispetto al dato lombardo e italiano: a) l incidenza elevata dell industria (ben mostrata dalla composizione del Pil e dagli indici di specializzazione 1 ) e quella ridotta dell agricoltura e del terziario; b) all interno del settore manifatturiero, il ruolo da protagonisti svolto dai settori tradizionali del made in Italy (tessile, abbigliamento, meccanica leggera); c) la nota specializzazione provinciale nelle costruzioni. Questa vocazione industriale non va frettolosamente scambiata per un ritardo dello sviluppo. Essa, dato insolito nel già insolito panorama italiano (nei paesi ad elevato reddito pro capite, in generale, l industria pesa assai meno e soprattutto non è specializzata in attività cosi tradizionali), non pare abbia infatti influito negativamente né sul reddito pro capite della provincia - superiore alla media italiana ed europea rispettivamente del 10 e del 14% - né sulla crescita del valore aggiunto dell area nella prima metà degli anni Novanta, in linea con quella nazionale. La performance industriale bergamasca è confermata dai risultati all esportazione: Bergamo è la quinta provincia esportatrice del Paese e genera l 11,1% delle esportazioni della Lombardia (dati 1999; questa quota è cresciuta pressoché ininterrottamente negli ultimi quindi anni). Oltre il 40% delle esportazioni di Bergamo (dati 1999) era di prodotti metalmeccanici, in particolare di macchine agricole e industriali; seguono i prodotti tessili, del cuoio e dell abbigliamento, chimici. I mercati di destinazione più importanti sono quelli europei (66% delle esportazioni totali nel 1998), che contano per Bergamo più che nella media nazionale. Nel 1995, la produttività dell economia bergamasca era più elevata di quella italiana ma sensibilmente inferiore a quella lombarda (fatto 100 il valore italiano, Bergamo era a 105 e la Lombardia a 111); il gap si allarga nella sola industria manifatturiera (Bergamo 104, Lombardia 113). Fra le possibili spiegazioni di questo dato vi è proprio la già citata composizione settoriale della produzione industriale, ricca di attività ad alta intensità di lavoro e a basso tasso di innovazione tecnologica. Questa è una caratteristica dell Italia intera, per la verità, ma a Bergamo esse hanno dato una prova particolarmente buona di competitività nell ultimo ventennio, accompagnata dalla sostanziale tenuta dell occupazione industriale nel periodo , sia in valore assoluto che in percentuale (Bergamo - 2,7%, Lombardia -19,9%, Italia 16,6%), che si è comunque accompagnata a un aumento dell incidenza del terziario (meno forte nel commercio) e a una forte diminuzione di quella dell agricoltura. 1 Per una definizione degli indici di specializzazione, si veda l Appendice 2.

3 Parte seconda Gli scenari settoriali 131 Tabella 1 - Bergamo, Lombardia e Italia, composizione percentuale del Pil per grandi settori (1997, dati in %) Settori di attività economica Area Bergamo Lombardia Italia Agricoltura Altre attività Totale Fonte: Istat Per quanto riguarda il terziario, va ancora notato che, benché la sua incidenza percentuale sull occupazione totale provinciale sia inferiore alla media nazionale e regionale, in termini di addetti in rapporto alla popolazione esso ha recuperato il sottodimensionamento che ancora registrava attorno alla metà degli anni Novanta (se di ritardo della provincia si può parlare, riguardo al terziario, è forse in termini qualitativi: si veda, in questo stesso Rapporto, la sezione dedicata ai servizi). Il peso percentuale ridotto del terziario a Bergamo è dunque dovuto solo alla forte incidenza dell industria, non a valori assoluti inferiori alla media. 1.2 Alcuni caratteri dello sviluppo industriale bergamaso: le recenti tendenze della specializzazione 2 Nell ultimo ventennio, la specializzazione industriale di Bergamo rispetto alla Lombardia (misurata in termini di addetti: si vedano le tabelle 2 e 3) sembra essersi confermata se non addirittura leggermente rafforzata. Ha però avuto luogo, in una certa misura, una ricomposizione settoriale delle attività manifatturiere, che ha già lasciato il segno e che andrà attentamente seguita nel prossimo futuro per le potenziale rilevanza delle sue implicazioni. Caratteri dello sviluppo industriale bergamasco 2 Il contenuto di questo paragrafo è largamente basato, con qualche aggiornamento, sul Background Report della Rassegna Territoriale su Bergamo dell OCSE, predisposto a cura dell Irs e pubblicato nell edizione del Rapporto sull Economia Bergamasca (promosso dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Bergamo).

4 132 Tabella 2 Addetti alle unità locali, distribuzione per macrosettori industriali e dei servizi Bergamo Lombardia Italia IS 81 (2) IS 96 (2) IS 81 (3) IS 96 (3) Attivita' manifatturiere 57,0 1,1 49,4 1,2 52,9 1,2 42,0 1,2 42,7 35,2 Prod. e distrib.di energia el., gas e acqua 0,7 0,7 0,5 0,4 1,0 0,8 0,9 0,8 1,3 1,1 Costruzioni 10,4 1,5 12,3 1,4 6,8 0,8 8,3 0,9 8,7 9,7 Commercio; riparazione di auto, moto 16,2 0,9 16,0 0,7 18,9 0,8 19,2 0,9 22,6 21,9 Alberghi e ristoranti 3,3 1,0 3,2 0,7 3,3 0,7 3,9 0,7 4,8 5,3 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Attiv. immobil., noleggio, informatica, serv. alle impr. Altri servizi pubblici, sociali e personali 3,9 0,7 4,3 0,5 6,0 0,7 6,0 0,8 8,4 7,9 2,4 0,7 3,1 1,0 3,5 1,1 4,4 1,1 3,2 4,1 3,4 0,7 8,4 1,8 5,1 1,1 12,2 1,1 4,8 11,3 2,0 0,9 2,4 0,8 2,2 0,7 2,7 0,8 3,1 3,2 Altre Attività (1) 0,6 1,8 0,3 0,6 0,3 0,7 0,4 1,2 0,5 0,3 Totale (1) discrepanza data dalla presenza di u. loc. estrattive appartenenti ad imprese manifatturiere (2) indice di specializzazione di Bergamo rispetto alla Lombardia (3) indice di specializzazione della Lombardia rispetto all'italia Fonte: elaborazione Irs su dati Istat Tabella 3 - Indici di specializzazione dell'industria manifatturiera Bergamo (1) Lombardia (2) 1981 peso 1981 (3) 1996 peso 1996 (3) DI Lavorazione minerali non 1,70 4,88 1,54 4,02 0,50 0,50 metalliferi DH Gomma e plastica 1,20 5,64 1,46 8,07 1,23 1,35 DB Tessili e abbigliamento 1,55 26,72 1,36 20,72 1,05 1,07 DD Legno e prodotti in legno 1,31 3,41 1,35 3,11 0,63 0,66 DJ Metallo e prodotti in metallo 1,23 22,33 1,03 19,83 1,21 1,24 DK Macchine ed apparecchi 0,92 11,06 1,01 13,26 1,22 1,15 meccanici DN Altre industrie manifatturiere 0,79 3,78 0,96 5,01 0,89 0,80 DE Carta, stampa ed editoria 0,72 4,44 0,79 4,90 1,26 1,16 DL Macchine elettr. e appar. el.e 0,65 7,70 0,77 9,30 1,33 1,29 ottiche DA Alimentari, bevande e 0,77 3,82 0,71 4,16 0,60 0,64 tabacco DG Chimica e fibre 0,59 4,16 0,69 4,88 1,39 1,64 DM Fabbricazione di mezzi di 0,25 1,20 0,60 2,03 0,66 0,57 trasporto DC Cuoio, pelle 0,31 0,80 0,37 0,65 0,54 0,37 DF Coke, petrolio, 0,21 0,07 0,23 0,06 0,61 0,52 combust.nucleari Addetti totali dell'ind.manifatturiera NB: il riquadro racchiude i comparti di specializzazione nel 1996 (1) rispetto alla Lombardia (2) rispetto all'italia (3) addetti del settore in % agli addetti totali manifatturieri della provincia Fonte: elaborazione Irs su dati Istat

5 Parte seconda Gli scenari settoriali 133 Una attenta lettura delle tabelle mostra infatti che, tra il 1981 e il 1996: in termini più aggregati, Bergamo ha accresciuto la sua specializzazione nell industria manifatturiera (leggermente) e nei servizi alle imprese (in modo assai più sostanziale, il che è spiegato anche dall incidenza storicamente modesta di questo settore) confermando sostanzialmente quella delle costruzioni; tra i comparti manifatturieri, il gruppo di quelli più specializzati non è sostanzialmente cambiato, ma al suo interno sembrano delinearsi alcune tendenze che dovranno essere attentamente osservate: cresce il peso relativo della gomma/plastica, della meccanica (che non era peraltro fra i comparti di specializzazione nel 1991) e (meno sensibilmente) del legno, diminuisce quello di tutti gli altri, tra cui vanno segnalati, per le rilevanti implicazioni sull occupazione, il tessile/abbigliamento (coerentemente con le attese, e in cui l occupazione diminuisce assai più che nella media lombarda) e la metallurgia. Tra i comparti despecializzati (che incidono cioè sull occupazione bergamasca meno che nella media lombarda), va segnalata, per il suo potenziale impatto occupazionale e/o tecnologico, l aumentata incidenza della carta/editoria, delle macchine/apparecchiature elettriche e ottiche, della chimica/fibre, dei mezzi di trasporto. Le tabelle 2 e 3 portano quindi a conclusioni significative e potenzialmente assai rilevanti: a) i quattro comparti il cui coefficiente di localizzazione si riduce tra il 1981 e il 1996 (che perdono cioè di peso occupazionale quando si confronta la provincia con il dato medio lombardo), rappresentavano nel 1996 il 44,6 per cento dell occupazione. Due tra questi, il tessile/abbigliamento e la metallurgia, sono due comparti tradizionali della specializzazione bergamasca e da soli rappresentavano ancora nel 1996 il 36,4 per cento dell occupazione manifatturiera della provincia. La loro tendenziale contrazione non stupisce, poiché risponde a tendenze di lungo periodo della competitività non solo di Bergamo, ma di tutti i paesi di antica industrializzazione: (i) molta manodopera in questi comparti è impiegata in produzioni standard che non richiedono livelli di qualificazione del lavoro elevati e subiscono quindi la concorrenza di paesi a bassi salari; (ii) la domanda di prodotti tessili e dell abbigliamento cresce meno della crescita del reddito, e quella di acciaio è in declino da decenni per la concorrenza di nuovi materiali. In questi settori, nei paesi più avanzati, cresceranno quindi i fatturati delle imprese più competitive, ma non più l occupazione; b) tra i dieci comparti che rafforzano la propria localizzazione in provincia, ve ne sono tre di specializzazione (gomma/plastica, legno e meccanica; quest ultimo conta il 13 per cento dell occupazione manifatturiera); tra gli altri, ve ne sono alcuni potenzialmente rilevanti per il futuro in termini sia occupazionali che tecnologici; Tabella 4 - Specializzazione internazionale della provincia di Bergamo rispetto alla Lombardia e all'italia* Lombardia Italia ** ** Ferrosi e Non 0,87 0,91 1,14 1,06 1,14 1,44 Non Metallici 1,57 1,38 1,33 1,43 0,55 0,57 Chimici 1,16 0,91 0,94 0,92 1,26 1,31 - Petrolchimica 1,18 0,86 1,05 1,17 0,00 1,92 Metalmeccanici 0,99 1,03 1,00 0,95 1,24 1,14 - Metallo 0,87 0,97 0,68 0,72 1,32 1,03 - Macchine Agr. e Ind. 1,21 1,38 1,29 1,14 1,52 1,28 - Macchine Ufficio 0,24 0,25 0,72 0,65 0,29 0,74

6 134 - Mat. Elettrico 1,05 0,79 0,82 0,78 1,08 0,97 Mezzi Trasporto 0,81 1,07 1,15 1,20 0,65 0,72 - Autoveicoli 0,12 0,82 1,17 1,24 0,50 0,81 Alimentari 0,64 0,63 0,51 0,48 0,32 0,32 - Carni 1,11 0,72 0,35 0,45 0,00 0,33 Tessili, Cuoio, Abb. 1,08 0,93 0,99 1,18 0,87 1,04 - Tessili e Abb. 1,22 1,00 1,07 1,28 1,17 1,42 - Cuoio, Calzature 0,50 0,58 0,44 0,45 0,25 0,14 Altri 0,89 1,09 1,01 1,00 0,99 0,83 - Legno e Mobili 0,95 1,08 0,84 0,70 0,78 0,45 - Carta e Stampa 0,91 1,10 1,22 1,29 0,97 1,10 Manifattura 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 *Il grado di specializzazione è indicato dal rapporto fra quota di addetti alle unità locali nel settore nella provincia e quota degli addetti nella regione rispetto al totale degli addetti dell'industria. Un valore dell'indicatore superiore all'unità indica specializzazione, un valore inferiore indica despecializzazione ** Le sottoclassi si riferiscono al primo semestre 1999 Fonte: elaborazioni Irs su dati Istat c) la crescita del settore dei servizi alle imprese è pure di grande importanza per uno sviluppo industriale innovativo. In molti casi, la distinzione tra questo settore e il comparto manifatturiero è una pura convenzione statistica priva di significato economico (si pensi ad esempio alle funzioni di progettazione che accompagnano molte produzioni industriali ad alta tecnologia: chi se ne occupa è contato nell occupazione industriale se esse vengono svolte all interno delle imprese, in quella dei servizi se vengono esternalizzate ). Queste conclusioni escono rafforzate e qualificate se l esame della specializzazione viene condotto in base alle esportazioni, e non più agli addetti (tabella 4). Questi dati, oltre a confermare quanto già detto, mostrano infatti un rafforzamento della specializzazione di Bergamo (rispetto alla Lombardia) nei settori della gomma/plastica, della meccanica, del tessile/abbigliamento, dei metalli e dei minerali non metalliferi; all interno della meccanica, Bergamo occupa una posizione di assoluto rilievo nelle macchine tessili. Emergono poi i settori dei mezzi di trasporto e della carta/editoria, in cui le esportazioni bergamasche crescono assai più che nella media regionale. Si conferma quindi l ipotesi che le riduzioni di occupazione segnalate in un settore rilevante come il tessile/abbigliamento siano associate a riorganizzazioni aziendali volte ad accrescere la competitività delle imprese bergamasche, e non già a un processo di declino. Bergamo ospita alcuni distretti industriali, ufficialmente riconosciuti dal legislatore regionale, all inizio degli anni Novanta, in ossequio alla nuova legislazione nazionale che finalmente aveva assunto il distretto come unità di riferimento per interventi di politica industriale. La l.r. 71/1993 identificava quattro distretti integralmente ricompresi nel territorio provinciale 3 : Valbrembana (meccanica), Valseriana (tessile), Sebino Bergamasco (gomma), Trevigliese (meccanica). In una recentissima revisione della normativa (Delibera della Giunta n.3839 del 16 marzo 2001), la Regione Lombardia, tenendo conto degli effetti dell evoluzione strutturale della struttura industriale e utilizzando i parametri statistico-economici più flessibili adottati nel frattempo dalla normativa nazionale, ha ridotto questi distretti a tre: Valseriana, Sebino 3 Alcuni comuni bergamaschi erano poi ricompresi in distretti gravitanti su altre province.

7 Parte seconda Gli scenari settoriali 135 Bergamasco e Bergamasca-Valcavallina-Oglio (confezioni e accessori per l abbigliamento, mobilio e accessori). Bergamo ha presentato a lungo una struttura produttiva particolarmente sbilanciata verso la piccola impresa, e vanta ancora negli ultimi anni la più elevata percentuale di artigiani del paese in percentuale della popolazione. Tuttavia, il sistema delle imprese industriali a Bergamo ha attraversato negli ultimi anni un processo di irrobustimento dal punto di vista dimensionale, che gli ha conferito un assetto più solido e maturo. Infatti: il gap rispetto alla media lombarda si è andato richiudendo negli ultimi anni: secondo i dati disponibili più recenti, la dimensione media delle imprese manifatturiere a Bergamo è di 12,6 addetti (in Lombardia è di 12), con un notevole rafforzamento delle imprese al di sopra dei 10 addetti; la dinamica delle grandi imprese 4 è addirittura andata in controtendenza rispetto al dato regionale e nazionale: nel periodo , il loro numero in provincia è aumentato mentre diminuiva in Lombardia e in Italia; cresce anche, nello stesso periodo, la percentuale delle imprese con più di uno stabilimento (di nuovo in controtendenza rispetto agli aggregati geografici di riferimento); il tessuto delle imprese è meno frazionato di quanto non suggerisca il loro semplice conteggio. Le imprese appartenenti a un gruppo, secondo un indagine campionaria Irs, sono infatti quasi il 60 per cento (con l 80 per cento degli addetti), un valore più elevato di quello rilevato in indagini di livello nazionale di Banca d Italia e Mediocredito (benché nel 30 per cento dei casi la struttura del gruppo sia relativamente semplice); una fitta rete di relazioni e collaborazioni connette tra di loro moltissime imprese; sono particolarmente sviluppati i rapporti di (sub) fornitura tra grandi e piccole imprese. Le dimensioni e la dinamica delle imprese Secondo le più recenti informazioni di sintesi disponibili (che risalgono al 1998), Bergamo ospita 95 stabilimenti a capitale estero che occupano quasi 16 mila addetti, pari all 11 per cento dell occupazione industriale locale; sono dati in linea colle medie nazionali. E interessante e rilevante osservare che i settori in cui operano queste imprese macchine per ufficio, chimica, metallurgia, elettricità e mezzi di trasporto - non sono quelli tradizionali di maggiore specializzazione della provincia. La loro presenza potrebbe quindi avere ricadute positive sul tessuto produttivo circostante. Gli investimenti greenfield sono il 20 per cento dell investimento estero totale (in Italia sono il 9,8 per cento), per lo più realizzati prima del Dal canto loro, le imprese bergamasche hanno effettuato considerevoli investimenti all estero. Nel 1998, 28 imprese bergamasche sono multinazionali; 20 di esse sono piccole multinazionali con meno di 500 addetti. Operano principalmente nei settori di tradizionale specializzazione della provincia (tessile e meccanico, a conferma ulteriore della loro competitività) e hanno investito all estero per ragioni non riconducibili alla delocalizzazione produttiva (si sono infatti indirizzate verso paesi sviluppati con costi del lavoro elevati). L internazionalizzazione produttiva bergamasca (sia in entrata che in uscita) è peraltro proporzionalmente inferiore a quella nazionale (già debole) nei settori ad alta tecnologia e in forte crescita (informatica, telecomunicazioni, farmaceutica, chimica fine), il che riflette sia la tradizionale debolezza della provincia in queste produzioni che, verosimilmente, una scarsa capacità di attrazione in termini localizzativi nonostante la vicinanza a Milano. Tra le possibili cause di quest ultima circostanza, andrebbero indagate non solo le note carenze nel sistema dei trasporti e nella cura del territorio, ma anche la relativamente scarsa disponibilità, fino ad oggi, di personale con alto livello di preparazione tecnica e scientifica. L internazionalizzazione produttiva 4 Secondo la definizione comunitaria, è grande un impresa con più di 250 addetti.

8 136 L attività innovativa La Lombardia ospita il sistema innovativo regionale più forte d Italia, e Bergamo si trova accanto a Milano, che racchiude in sé la maggior parte dell attività innovativa italiana: queste circostanze non possono essere messe fra parentesi nel valutare il grado di innovazione espresso dalla provincia. A Bergamo sono peraltro presenti diverse istituzioni scientifiche: le università (quella di Bergamo, con una facoltà di ingegneria, e sezioni di quella di Milano), il CNR (Centro di Geologia), l istituto farmacologico Mario Negri, la scuola di cardiochirurgia della Clinica Gavazzeni, l Accademia di Finanza. Ciò che più conta è che, dalle informazioni disponibili, emerge un impegno non secondario di Bergamo nell attività innovativa. Non solo le sue imprese si dichiarano innovative (in senso ovviamente soggettivo, cioè di innovatori rispetto alla loro situazione precedente) in misura superiore alla media nazionale e regionale, ma, in base al consueto indicatore brevettuale, esso risulta il secondo polo innovativo lombardo (6,3 % dei brevetti della regione). Un indagine condotta da Irs in collaborazione con Servitec ha permesso di individuare, in base all utilizzo incrociato di diversi indicatori, 205 imprese innovative nella provincia, concentrate non casualmente in alcuni settori di specializzazione produttiva e commerciale (meccanica, prodotti in metallo, apparecchi medicali e di precisione, gomma e plastica). Si conferma invece la scarsa presenza di settori high tech. L attività innovativa non sembra strettamente legata alla dimensione: molti innovatori bergamaschi sono di piccole dimensioni. La demografia delle imprese Nello scorso decennio (dati ), il numero delle imprese operanti nella provincia è aumentato di circa 3 mila unità; la natalità lorda è stata dell 8-9 per cento, leggermente inferiore a quella lombarda, mentre la natalità netta è più marcatamente prociclica (la mortalità delle imprese cresce nei periodi di attività economica meno dinamica). La nascita di nuove imprese nella bergamasca non sembra influenzata dall andamento ciclico dell economia. La più probabile spiegazione di questo fenomeno è la bassa incidenza del self-employment in un area dove il tasso di disoccupazione è bassissimo. Un indagine recente 5 conferma che le nuove imprese a Bergamo sono create da giovani in possesso di titolo di studio medio o superiore e con precedente esperienza lavorativa, che desiderano accrescere il proprio reddito e si rendono indipendenti perseguendo una propria idea imprenditoriale. Un ulteriore spiegazione della bassa natalità lorda è probabilmente la già elevata densità di imprese che caratterizza la provincia. In termini settoriali, il saldo demografico delle imprese è positivo, nell industria, nei comparti delle macchine per ufficio, dell industria alimentare, delle telecomunicazioni e della meccanica; nell aggregato dei servizi, in cui il numero delle imprese è globalmente diminuito negli ultimi anni, crescono più che nella media regionale le imprese del terziario avanzato (intermediazione finanziaria e servizi alle imprese). Un analisi per aree territoriali 1.3 Un analisi per aree territoriali All interno del territorio della provincia di Bergamo si possono individuare in prima approssimazione una zona di pianura, una fascia pedecollinare in cui si trovano il capoluogo e la sua area metropolitana e una zona di montagna. Secondo la stilizzazione più diffusa, l industria manifatturiera è fortemente concentrata nella fascia pedecollinare, le costruzioni nelle valli e il terziario nel capoluogo. Per costruire un quadro più dettagliato delle localizzazioni industriali nelle diverse parti del territorio provinciale, si è fatto riferimento ad un ipotesi di suddivisione utilizzata in precedenza dalla Provincia e dall Unione li oggetto di successive verifiche, ma funzionale alla lettura territoriale, in base a cui l intero territorio provinciale è ripartito in 13 sub-aree, di cui 8 di montagna (coincidenti con la suddivisione amministrativa delle otto Comunità Montane, da cui prendono il nome), 3 pedecollinari (area metropolitana di 5 Si veda Irs (a cura di), Rapporto sull Economia Bergamasca , per la Camera di Commercio e la Provincia di Bergamo.

9 Parte seconda Gli scenari settoriali 137 Bergamo, Isola e Val San Martino,Valle Cavallina Sud e Val Calepio) e 2 di pianura (Serio- Oglio e Adda-Serio) 6. La tabella 5, che riporta la distribuzione degli addetti all industria e ai servizi e della popolazione tra queste 13 sub-aree, mostra che (a) le attività industriali e di servizio hanno teso a concentrarsi nell area metropolitana di Bergamo e nelle altre aree della fascia pedecollinare e a contrarsi in modo talvolta significativo nelle aree di montagna, e che (b) in termini di popolazione, crescono di peso la fascia pedecollinare (esclusa l area metropolitana di Bergamo) e la pianura, mentre si riduce il peso della montagna (in molte parti della quale, la diminuzione dei posti di lavoro è peraltro più rapida di quella della popolazione, come mostrerà la tabella 7). Tabelle 5 - Addetti all'industria e ai servizi e popolazione per sub area (in % sul totale provinciale) % addetti % popolazione Area metropolitana di Bergamo 27,7 28,2 25,4 24,3 Comunità Montana Valle Brembana 4,8 3,5 5,0 4,6 Comunità montana Valle Imagna 1,9 1,8 3,0 3,1 Comunità montana Valle Seriana 9,0 9,1 10,0 9,8 Comunità montana Valle Seriana Superiore 3,5 3,2 4,1 3,9 Comunità montana Valle Cavallina 2,3 2,3 2,8 2,9 Comunità montana Basso Sebino e Monte Bronzone 2,7 2,9 2,8 2,8 Comunità montana Alto Sebino 3,4 2,5 3,3 3,0 Comunità montana di Scalve 0,4 0,3 0,5 0,5 Comunità montane 28,0 25,7 31,6 30,6 Isola e Val San Martino 11,0 11,0 10,6 11,0 Valle Cavallina Sud e Val Calepio 6,9 10,0 7,0 7,9 Altre aree pedecollinari 17,8 21,0 17,5 18,9 Pianura Serio Oglio 5,6 6,1 6,8 6,9 Pianura Adda Serio 20,3 18,9 18,7 19,3 Pianura 25,9 25,1 25,5 26,2 Totale provincia 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale provincia in valore assoluto Fonte: elaborazione Irs su dati Istat A questa ripartizione si riferisce il presente paragrafo, che va letto nel contesto generale di quanto sin qui esposto e della tabella 6.1. Quest ultima riporta l incidenza degli occupati nell industria e nei servizi sulla popolazione, in calo tra il 1981 e il 1996 a fronte di una popolazione totale della provincia passata dalle 874 mila unità del 1981 alle quasi 950 mila del 1997 (per effetto di un saldo naturale ancora positivo a cui si è aggiunto un consistente flusso di immigrazione negli ultimi anni 7 ). Va inoltre tenuto presente che gli spostamenti della popolazione in questo periodo sono stati essenzialmente (i) dai comuni di montagna ai piccoli e medi comuni pedecollinari e della pianura (tra i grandi comuni, solo Dalmine ha attratto nuovi residenti), (ii) dalla città di Bergamo ai comuni circostanti. 6 Nell Appendice 1 è presentata la lista dei 244 Comuni della provincia ripartita secondo queste 13 sub-aree. E il caso di ricordare, per completezza, che qualsiasi partizione del territorio è arbitraria e deve essere stabilita in funzione delle finalità dell analisi (coll ovvio vincolo dei dati disponibili). Questo concetto, insieme a diversi possibili criteri di ripartizione del territorio provinciale, è stato illustrato da Silvia Biffignandi nel Rapporto sull Economia Bergamasca Si veda il Rapporto citato in nota 1.

10 138 Tabella Addetti e popolazione in provincia di Bergamo Addetti/Popol. Occ. sett./occ. tot Minerali 0,2 0,1 0,5 0,3 Manifattura 18,9 17,2 52,3 51,4 Costruzioni 3,3 4,1 9,2 12,3 Energia gas e acqua 0,2 0,2 0,7 0,5 Commercio 5,4 5,4 14,9 16,1 Trasporti 1,2 1,4 3,3 4,2 Credito e serv fin 0,8 1,0 2,1 3,1 Servizi per le imprese 1,2 2,4 3,4 7,3 Altri servizi* 4,9 1,6 13,6 4,7 Totale 36,2 33,4 100,0 99,9 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Bergamo e la sua area metropolitana Bergamo e la sua area metropolitana ospitavano nel 1997 quasi un quarto della popolazione della provincia e il 19,6% degli addetti manifatturieri. L area è specializzata nelle attività terziarie (tabella 6.2). In città prevalgono le attività commerciali e terziarie, negli altri comuni sono più largamente ospitate quelle industriali. Il rapporto addetti/popolazione, in leggero calo, è comunque più elevato che nel totale della provincia, e questo gap è crescente. Alla crescita del terziario è cioè comprensibilmente corrisposto un aumento dei posti di lavoro in quest area. Le specializzazioni industriali dell area (rispetto al totale provinciale: v. tabella 6.2bis) sono: stampa, alimentari, macchine, minerali non metalliferi. Isola e Val San Martino Ospita oltre il 10% degli abitanti della provincia e il 15,5% degli addetti all industria manifatturiera, che è l attività di maggiore specializzazione e quella in cui il rapporto addetti/popolazione (pur calante) è superiore alla media provinciale (tabella 6.3). E un area caratterizzata da forti concentrazioni di stabilimenti industriali, con imprese anche di grandi dimensioni, in particolare attorno a Ponte San Pietro e nell Isola. Questi insediamenti hanno creato problemi di congestione del traffico e di inquinamento, ripetutamente segnalati anche durante la preparazione di questo rapporto. Le specializzazioni forti (e rafforzatesi nel periodo in esame: v. tabella 6.3bis) sono nella lavorazione dei minerali non metalliferi, nella chimica/fibre e nella cartotecnica. Valle Cavallina Sud e Val Calepio Conta quasi l 8% degli abitanti della provincia e il 10% degli addetti all industria manifatturiera (l attività di specializzazione dell area) e ai servizi (tabella 6.4). E un area fortemente industrializzata, con 27,5 addetti manifatturieri ogni cento abitanti (a fronte di una media provinciale di 17,2). I comparti di più forte specializzazione sono quelli della gomma/plastica e delle pelli/cuoio; di rilievo anche minerali non metalliferi, editoria/stampa, legno/mobili (tabella 6.4bis). Comunità Montana Valle Brembana Conta il 4,6% dei residenti e il 3,6% degli addetti manifatturieri e dei servizi (il valore di 13,4 addetti manifatturieri ogni cento abitanti è significativamente al di sotto della media provinciale: v. tabella 6.5). I settori di specializzazione della valle sono l estrattivo, le costruzioni, l energia, i trasporti. In termini assoluti, dopo l industria (localizzata nella parte

11 Parte seconda Gli scenari settoriali 139 bassa della valle per ragioni di accessibilità), le attività che pesano di più nella composizione dell occupazione sono le costruzioni (significativamente al disopra della media provinciale) e il commercio (molte attività, in primis quella alberghiera, sono legate al turismo). I comparti industriali di specializzazione sono: legno/mobili, alimentari/bevande, cartotecnica, tessile (tabella 6.5bis). In termini di addetti, il settore più rilevante è quello metallurgico, seguito da tessile-abbigliamento, legno, meccanica e gomma/plastica. Comunità Montana Valle Imagna Ospita il 3,1% della popolazione e l 1,8% degli addetti manifatturieri e dei servizi. Ci sono 20,2 addetti ad attività economiche ogni cento abitanti, ben al disotto della media provinciale di 33,4 (tabella 6.6). I posti di lavoro sono generati essenzialmente dall industria, dalle costruzioni (l attività di più forte specializzazione della valle) e dai trasporti; il turismo è rilevante. Le attività industriali prevalenti (tabella 6.6bis) sono la lavorazione del legno, il tessile-abbigliamento e la meccanica. Comunità Montana Valle Seriana Quest area conta il 9,8% della popolazione e il 9,1% degli addetti all industria manifatturiera (che è la principale fonte di occupazione della valle, seguita dalle costruzioni e dal commercio, nonché il suo unico settore di specializzazione) e dei servizi (tabella 6.7). Il terziario non conta peraltro quanto nel resto della provincia. Il comparto di specializzazione tradizionale dell area è il tessile/abbigliamento (tabella 6.7bis), a cui si affianca il meccanotessile: essi danno vita a un vero e proprio distretto industriale, riconosciuto anche dalla Regione Lombardia (ai sensi della legislazione che negli anni 90 ha previsto strumenti di supporto per i distretti). Di un qualche rilievo è anche il settore cartotecnico. Lo sviluppo industriale, che pure ha garantito a questa comunità (come al resto della provincia) tassi di disoccupazione assolutamente modesti, ha tuttavia portato alla saturazione dello spazio fisico disponibile, dal punto di vista quantitativo, e di intenso delle sue risorse ambientali, in termini qualitativi; la congestione delle strade ha raggiunto livelli insostenibili. Comunità Montana Valle Seriana Superiore Conta poco meno del 4% della popolazione e oltre il 3% degli addetti manifatturieri e dei servizi; il fatto che questi ultimi siano in numero di 13,2 ogni cento abitanti colloca il rapporto tra addetti totali e popolazione a un livello inferiore (di quasi sei punti percentuali) alla media provinciale (tabella 6.8). In termini di occupazione, i comparti più rilevanti sono il manifatturiero, le costruzioni e il commercio. Il comparto industriale più significativo è anche qui il tessile/abbigliamento, che è il principale settore di specializzazione insieme alla chimica (di discreto impatto occupazionale) e alla lavorazione di minerali non metalliferi (tabella 6.8bis); l industria meccanica è di un certo rilievo pur non essendo tra i settori di specializzazione. Comunità Montana Valle Cavallina Conta il 2,9% della popolazione e il 2,3% degli addetti industriali della bergamasca. L'industria manifatturiera, pur non essendo attività di specializzazione, è anche qui il principale datore di lavoro, seguita dalle costruzioni e dal commercio (tabella 6.9). Poiché nessuna delle altre attività ha generato posti di lavoro in misura adeguata a contrastarne l effetto, la riduzione del numero di addetti manifatturieri per cento abitanti tra il 1981 e il 1996 ha determinato una riduzione dei posti di lavoro manifatturieri e dei servizi in rapporto alla popolazione residente (l unica altra attività specializzazione di un qualche rilievo occupazionale è quella delle costruzioni). Le attività industriali sono localizzate prevalentemente nella zona di Trescore. Il singolo comparto manifatturiero che impiega il maggior numero di addetti è l abbigliamento, che è anche il principale comparto di specializzazione (tabella 6.9bis).

12 140 Comunità Montana del Basso Sebino e Monte Bronzone Conta il 2,8% degli abitanti e il 2,9% degli addetti manifatturieri e dei servizi della provincia. L industria manifatturiera è l unica attività di specializzazione (tabella 6.10) e genera oltre il 60 per cento dei posti di lavoro (più che nel 1981); gli altri settori di un qualche peso occupazionale sono ancora le costruzioni e il commercio. La specializzazione dominante (tabella 6.10bis) è la gomma/plastica; gli altri due settori rilevanti sono il tessile/abbigliamento e la cantieristica. Nella Comunità è localizzata in particolare la produzione di guarnizioni di gomma (che impegna il 54 per cento degli addetti manifatturieri locali), di cui essa è il maggior polo produttivo mondiale, riconosciuto tra l altro come distretto dalla Regione Lombardia in base alle leggi vigenti; alla fine del 1997 l intero distretto, che comprende tutti e dodici i Comuni della Comunità, alcuni altri comuni bergamaschi e un lembo di territorio bresciano, occupava oltre 3200 addetti del settore. Lo sviluppo industriale intensissimo ed estensivo ha richiamato una forte immigrazione extracomunitaria, ha messo il territorio sotto notevole pressione e ha creato problemi di inquinamento (scarti della produzione della gomma) tuttora non risolti. Comunità Montana Alto Sebino Questa Comunità rappresenta il 3% circa della popolazione e il 2,5% degli addetti manifatturieri e dei servizi della provincia. Queste attività economiche generano anche qui un numero di addetti ogni cento abitanti (27,5) inferiore alla media provinciale (33,4) (tabella 6.11). (in primis) e poi costruzioni e commercio sono anche qui le fonti principali di occupazione (alla fine del periodo ancora più che all inizio). L unica specializzazione significativa in termini occupazionali sono anche qui le costruzioni. L attività industriale di specializzazione della Comunità è la produzione di metalli e prodotti in metallo (50 per cento della manodopera industriale); l altra significativa è il tessile/abbigliamento (tabella 6.11bis). Di un qualche rilievo il comparto delle macchine e apparecchiature meccaniche. Sono presenti alcuni grandi impianti siderurgici e meccanici, la cui ristrutturazione, nel periodo più recente, ha determinato un calo complessivo dei posti di lavoro nella Comunità. Comunità Montana di Scalve La val di Scalve, sita in una posizione geograficamente decentrata e con difficoltà di accesso alla valle e alle infrastrutture primarie della provincia, ospita lo 0,5% della popolazione e lo 0,3% degli addetti manifatturieri e dei servizi. E l unica sub area in cui l industria manifatturiera (ricca di imprese artigiane) è nettamente meno importante che nel resto della provincia, pur assicurando comunque il 45% dei posti di lavoro (tabella 6.12). Il comparto più rilevante è quello dell abbigliamento (tabella 6.12bis). Sono presenti i fenomeni di marginalità e declino tipici delle zone montane, per cui si ha un numero di posti di lavoro per cento abitanti nettamente inferiore alla media provinciale e diffusi fenomeni di despecializzazione. Le uniche due attività di specializzazione (peraltro in calo) sono di nuovo le costruzioni e il commercio. Pianura Serio-Oglio La Pianura Serio-Oglio, collocata nella fascia orientale della provincia, ospita il 6,9% circa degli abitanti e il 6,1% degli addetti manifatturieri e dei servizi della provincia. L incidenza degli addetti a queste attività economiche sulla popolazione (tabella 6.13) è inferiore alla media provinciale, salvo che nei settori delle costruzioni e dell estrazione di minerali, che sono i settori di specializzazione della zona (rispetto al 1981, una specializzazione confermata, nel caso delle costruzioni e rafforzata in quello dell attività estrattiva). Nonostante alcuni rilevanti insediamenti industriali - con specializzazioni nei comparti dell abbigliamento, del legno e della cartotecnica (tabella 6.13bis) - è sostanzialmente un area agricola. Pianura Adda-Serio La Pianura Adda-Serio, che conta il 19,3% della popolazione e il 18,9% degli addetti manifatturieri e dei servizi della provincia, invece, ha una composizione delle attività

13 Parte seconda Gli scenari settoriali 141 economiche più somigliante a quella media provinciale (tabella 6.14), con un peso leggermente maggiore delle attività manifatturiere, tra cui spiccano i punti forti della metallurgia (Dalmine) e delle pelli e cuoio (tabella 6.14bis). L industria è particolarmente concentrata attorno ai comuni di Dalmine, Treviglio e Caravaggio. Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: area metropolitana di Bergamo Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,0-0,2 0,0 0,0 0,0-0,4 0,1-0,2 0,1 0,5 434,3 Manifattura 14,8-4,2 13,9-3,3 37,4-14,9 35,7-15,7 0,7 0,7-2,8 Costruzioni 2,5-0,9 3,3-0,8 6,2-3,0 8,6-3,7 0,7 0,7 2,0 Energia gas e acqua 0,3 0,1 0,4 0,2 0,8 0,2 0,9 0,4 1,2 1,7 42,0 Commercio 7,4 2,0 8,5 3,1 18,9 4,0 22,0 5,9 1,3 1,4 7,8 Trasporti 1,9 0,7 2,4 1,0 4,9 1,6 6,3 2,1 1,5 1,5-1,2 Credito e serv. Fin. 2,0 1,3 2,4 1,4 5,2 3,0 6,3 3,2 2,4 2,0-16,4 Servizi per le 1,8 0,5 4,2 1,8 4,4 1,0 10,8 3,5 1,3 1,5 15,5 imprese Altri servizi 8,7 3,8 3,6 2,0 22,1 8,5 9,3 4,6 1,6 2,0 21,1 Totale 39,5 3,3 38,8 5,3 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.2bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: area metropolitana di Bergamo Indici di specializzazione Composizione % occ. ind Alimentari e bevande 0,1 1,1 2,6 4,3 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,4 1,0 0,4 0,4 304 Tessile 0,6 0,5 8,5 5,5 305 Abbigliamento e calzature 1,0 1,0 12,2 9,5 306 Legno e mobili 1,0 1,0 5,9 5,0 307 Cartotecnica 0,7 0,6 1,3 1,0 308 Editoria e stampa 2,9 2,8 6,9 8,3 309 Fotografia, cinema, ecc. 3,7 2,8 0,7 0,8 310 Metallurgia 0,2 0,3 1,6 1,3 311 Meccanica 1,2 1,2 44,4 48,3 312 Minerali non metalliferi 1,4 1,2 6,7 5,5 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 1,1 1,0 4,6 4,7 314 Gomma 0,1 0,2 0,2 0,5 315 Plastica e altre 0,8 0,6 4,0 5,0 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; A causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

14 142 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Isola e Val San Martino Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,1-0,1 0,1 0,0 0,2-0,3 0,3 0,0 0,5 1,0 112,0 Manifattura 24,1 5,2 21,1 3,9 64,3 12,0 63,0 11,6 1,2 1,2-0,3 Costruzioni 3,4 0,1 4,1 0,0 9,2 0,0 12,3 0,0 1,0 1,0-0,1 Energia gas e acqua 0,1-0,1 0,1-0,1 0,3-0,4 0,2-0,3 0,5 0,4-6,7 Commercio 4,6-0,8 4,2-1,2 12,2-2,7 12,6-3,5 0,8 0,8-4,8 Trasporti 0,8-0,4 0,8-0,6 2,1-1,2 2,4-1,8 0,6 0,6-8,9 Credito e serv. Fin. 0,4-0,4 0,5-0,5 1,0-1,2 1,6-1,5 0,5 0,5 13,4 Servizi per le 1,0-0,3 1,7-0,8 2,6-0,9 5,0-2,3 0,7 0,7-8,6 imprese Altri servizi 3,1-1,9 0,9-0,7 8,2-5,4 2,6-2,1 0,6 0,6-8,1 Totale 37,5 1,3 33,5 0,0 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; A causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Censimenti, il dato pe il 1981 comprende anche alcune unitàindustriali e deis servizi appartenenti ad altri settori. Tabella 6.3bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Isola e Val San Martino Indici Composizione % su occ. ind. di specializzazione Alimentari e bevande 0,0 0,5 2,2 2,2 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,1 1,1 0,1 0,4 304 Tessile 1,0 1,1 14,5 11,6 305 Abbigliamento e calzature 1,2 1,0 13,9 9,7 306 Legno e mobili 0,4 0,5 2,4 2,6 307 Cartotecnica 0,9 1,5 1,7 2,4 308 Editoria e stampa 1,3 0,8 3,1 2,4 309 Fotografia, cinema, ecc. 1,4 1,0 0,3 0,3 310 Metallurgia 0,5 0,7 4,1 2,6 311 Meccanica 1,1 1,1 40,6 44,3 312 Minerali non metalliferi 1,0 2,2 4,9 3,6 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 1,4 1,9 5,9 8,9 314 Gomma 1,2 0,3 2,0 0,9 315 Plastica e altre 0,9 1,0 4,3 8,0 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

15 Parte seconda Gli scenari settoriali 143 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Valle Cavallina Sud e Val Calepio Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,1-0,1 0,1 0,0 0,1-0,3 0,3 0,0 0,3 1,1 264,7 Manifattura 23,1 4,2 27,5 10,3 64,8 12,5 65,0 13,6 1,2 1,3 2,2 Costruzioni 3,7 0,4 4,5 0,4 10,3 1,1 10,6-1,7 1,1 0,9-23,5 Energia gas e 0,3 0,1 0,1 0,0 0,9 0,2 0,3-0,2 1,3 0,6-51,2 acqua Commercio 3,8-1,6 4,8-0,6 10,7-4,2 11,4-4,7 0,7 0,7-1,1 Trasporti 1,0-0,2 1,1-0,3 2,7-0,6 2,7-1,5 0,8 0,6-21,3 Credito e serv. 0,1-0,6 0,5-0,6 0,4-1,7 1,1-2,0 0,2 0,4 83,6 Fin. Servizi per le 1,3 0,0 2,7 0,3 3,6 0,1 6,4-0,9 1,0 0,9-14,9 imprese Altri servizi 2,3-2,6 0,9-0,7 6,5-7,1 2,0-2,7 0,5 0,4-10,3 Totale 35,6-0,6 42,3 8,8 100,0 6,4 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.4bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Valle Cavallina Sud e Val Calepio Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,4 0,9 1,9 3,6 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 1,4 2,3 1,4 0,9 304 Tessile 0,6 0,3 8,1 3,4 305 Abbigliamento e calzature 1,1 0,8 13,6 7,9 306 Legno e mobili 1,6 1,1 10,0 5,3 307 Cartotecnica 1,2 0,8 2,2 1,3 308 Editoria e stampa 0,3 1,3 0,8 3,8 309 Fotografia, cinema, ecc. 0,6 0,3 0,1 0,1 310 Metallurgia 0,1 0,5 0,9 2,0 311 Meccanica 1,0 0,9 36,6 35,8 312 Minerali non metalliferi 1,2 1,4 5,7 3,2 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 1,6 1,2 6,6 5,6 314 Gomma 1,6 1,4 2,8 4,2 315 Plastica e altre 1,9 2,8 9,2 22,9 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

16 144 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Comunità Montana Valle Brembana Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,4 0,2 0,2 0,1 1,2 0,7 0,8 0,5 2,4 3,1 30,9 Manifattura 19,5 0,5 13,4-3,8 56,4 4,1 52,2 0,8 1,1 1,0-5,9 Costruzioni 4,2 0,9 3,8-0,4 12,3 3,1 14,6 2,3 1,3 1,2-11,4 Energia gas e acqua 0,6 0,4 0,3 0,1 1,9 1,2 1,0 0,5 2,8 1,9-32,5 Commercio 6,5 1,1 4,2-1,2 18,9 4,0 16,4 0,3 1,3 1,0-19,7 Trasporti 1,3 0,1 1,9 0,4 3,7 0,4 7,2 3,0 1,1 1,7 50,3 Credito e serv. Fin. 0,4-0,4 0,4-0,6 1,1-1,1 1,6-1,5 0,5 0,5 2,2 Servizi per le imprese 1,1-0,2 1,1-1,3 3,1-0,3 4,3-3,0 0,9 0,6-35,1 Altri servizi 0,5-4,4 0,5-1,1 1,5-12,1 1,9-2,8 0,1 0,4 272,7 Totale 34,5-1,7 25,7-7,7 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.5bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Comunità Montana Valle Brembana Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,0 2,9 12,3 11,5 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,0 0,3 0,0 0,1 304 Tessile 1,7 1,1 24,7 11,8 305 Abbigliamento e calzature 1,0 0,4 12,2 4,4 306 Legno e mobili 2,2 3,0 13,3 14,8 307 Cartotecnica 1,5 2,3 2,9 3,7 308 Editoria e stampa 0,1 0,2 0,1 0,5 309 Fotografia, cinema, ecc. 1,1 0,7 0,2 0,2 310 Metallurgia 0,1 0,0 0,4 0,1 311 Meccanica 0,7 1,1 25,1 46,0 312 Minerali non metalliferi 1,2 0,0 5,4 3,8 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 0,3 0,0 1,1 0,0 314 Gomma 0,0 0,0 0,1 0,1 315 Plastica e altre 0,4 0,4 2,2 3,1 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Censimenti, il dato per il 1981 comprende anche alcune unità industriali e dei servizi appartenenti ad altri settori.

17 Parte seconda Gli scenari settoriali 145 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Comunità Montana Valle Imagna Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,2 0,0 0,1 0,0 0,7 0,3 0,4 0,1 1,5 1,4-8,0 Manifattura 9,9-9,0 8,8-8,4 42,8-9,4 43,6-7,8 0,8 0,8 3,5 Costruzioni 4,3 1,0 5,0 0,9 18,6 9,4 24,7 12,4 2,0 2,0-1,4 Energia gas e acqua 0,1-0,2 0,0-0,1 0,3-0,3 0,2-0,3 0,5 0,4-15,9 Commercio 4,0-1,4 3,4-2,0 17,4 2,5 16,7 0,6 1,2 1,0-11,2 Trasporti 0,7-0,5 0,7-0,7 3,0-0,3 3,4-0,8 0,9 0,8-9,9 Credito e serv. Fin. 0,2-0,6 0,4-0,7 0,9-1,2 1,9-1,2 0,4 0,6 45,8 Servizi per le 0,6-0,7 1,2-1,2 2,4-1,0 6,0-1,3 0,7 0,8 17,7 imprese Altri servizi 3,2-1,7 0,6-1,0 13,8 0,2 3,1-1,6 1,0 0,7-35,4 Totale 23,2-13,0 20,2-13,2 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Censimenti, il dato per il 1981 comprende anche alcune unità industriali e dei servizi appartenenti ad altri settori. Tabella 6.6bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Comunità Montana Valle Imagna Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,0 0,8 1,8 3,2 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,0 0,3 0,0 0,1 304 Tessile 0,5 0,4 7,0 4,4 305 Abbigliamento e calzature 1,2 0,8 15,0 7,5 306 Legno e mobili 5,8 5,8 35,7 28,9 307 Cartotecnica 0,0 0,1 0,1 0,2 308 Editoria e stampa 0,9 1,2 2,3 3,6 309 Fotografia, cinema, ecc. 0,2 0,5 0,0 0,2 310 Metallurgia 0,1 0,1 1,1 0,3 311 Meccanica 0,8 1,0 28,1 42,6 312 Minerali non metalliferi 0,9 0,0 4,1 3,9 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 0,0 0,0 0,0 0,0 314 Gomma 0,5 0,0 0,8 0,0 315 Plastica e altre 0,8 0,6 4,1 5,1 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

18 146 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Comunità Montana Valle Seriana Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,1-0,1 0,1 0,0 0,2-0,3 0,2-0,1 0,3 0,6 92,8 Manifattura 20,5 1,6 19,0 1,8 63,4 11,2 60,8 9,4 1,2 1,2-2,5 Costruzioni 2,7-0,6 3,7-0,4 8,4-0,8 12,0-0,3 0,9 1,0 6,5 Energia gas e acqua 0,2-0,1 0,2 0,0 0,5-0,2 0,5 0,0 0,7 0,9 29,6 Commercio 4,0-1,4 4,3-1,1 12,3-2,6 13,6-2,5 0,8 0,8 2,7 Trasporti 0,6-0,6 0,8-0,6 2,0-1,3 2,5-1,7 0,6 0,6-2,2 Credito e serv. Fin. 0,3-0,5 0,6-0,4 0,9-1,2 2,0-1,1 0,4 0,6 53,7 Servizi per le imprese 0,9-0,3 1,7-0,7 2,8-0,6 5,4-1,9 0,8 0,7-9,4 Altri servizi 3,1-1,8 0,9-0,7 9,5-4,1 3,0-1,7 0,7 0,6-11,0 Totale 32,4-3,8 31,2-2,3 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.7bis - Occupazione e specializzazione dell'industria:comunità Montana Valle Seriana Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,0 0,5 2,5 1,9 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,1 0,1 0,1 0,0 304 Tessile 2,5 3,4 35,9 35,1 305 Abbigliamento e calzature 1,2 1,5 14,1 15,0 306 Legno e mobili 0,5 0,6 2,9 3,2 307 Cartotecnica 4,0 3,0 7,5 4,9 308 Editoria e stampa 0,3 0,4 0,8 1,1 309 Fotografia, cinema, ecc. 0,6 0,9 0,1 0,3 310 Metallurgia 0,2 0,2 1,9 0,7 311 Meccanica 0,7 0,7 26,6 31,1 312 Minerali non metalliferi 0,3 0,7 1,3 0,9 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 0,8 0,6 3,4 3,0 314 Gomma 0,0 0,0 0,0 0,0 315 Plastica e altre 0,6 0,3 2,8 2,7 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

19 Parte seconda Gli scenari settoriali 147 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Comunità Montana Valle Seriana Superiore Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 1,6 1,4 0,0-0,1 5,2 4,7 0,1-0,2 10,6 0,2-97,9 Manifattura 12,0-6,9 13,2-4,0 39,1-13,2 47,6-3,8 0,7 0,9 24,0 Costruzioni 4,5 1,2 5,4 1,3 14,7 5,5 19,5 7,2 1,6 1,6-1,5 Energia gas e acqua 0,5 0,3 0,3 0,1 1,8 1,1 1,1 0,6 2,6 2,0-23,3 Commercio 5,8 0,4 5,1-0,3 18,9 4,0 18,3 2,2 1,3 1,1-10,3 Trasporti 0,7-0,5 0,7-0,7 2,3-1,0 2,5-1,7 0,7 0,6-14,5 Credito e serv. Fin. 0,3-0,5 0,5-0,6 0,9-1,2 1,7-1,4 0,4 0,5 26,4 Servizi per le imprese 0,9-0,3 1,6-0,8 3,0-0,4 5,8-1,5 0,9 0,8-8,6 Altri servizi 4,3-0,6 1,0-0,6 14,2 0,6 3,5-1,2 1,0 0,7-29,6 Totale 30,7-5,5 27,6-5,8 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.8bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Comunità Montana Valle Seriana Superiore Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,1 0,9 2,6 3,7 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,2 0,4 0,2 0,1 304 Tessile 3,0 1,5 43,0 15,2 305 Abbigliamento e calzature 1,1 1,6 12,7 15,3 306 Legno e mobili 1,1 1,0 7,0 5,2 307 Cartotecnica 0,1 0,1 0,1 0,1 308 Editoria e stampa 0,3 0,5 0,8 1,4 309 Fotografia, cinema, ecc. 1,5 0,8 0,3 0,2 310 Metallurgia 0,0 0,7 0,1 2,7 311 Meccanica 0,6 0,9 19,8 35,8 312 Minerali non metalliferi 0,1 3,6 0,6 1,6 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 1,5 3,0 6,0 14,6 314 Gomma 0,1 0,0 0,2 0,0 315 Plastica e altre 1,3 0,5 6,3 4,0 Addetti tot. manifatturieri (valore assolut) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

20 148 Tabella Addetti, popolazione e specializzazione produttiva: Comunità Montana Valle Cavallina Addetti/Popolazione Occupati sett./occupati tot. Indice di special Var. % % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. % %-%Prov. Minerali 0,6 0,4 0,4 0,4 2,1 1,6 1,7 1,4 4,3 6,2 44,9 Manifattura 12,9-6,0 12,4-4,8 44,3-7,9 46,9-4,5 0,8 0,9 7,7 Costruzioni 4,2 0,8 4,9 0,7 14,2 5,0 18,4 6,1 1,5 1,5-3,6 Energia gas e acqua 0,1-0,2 0,0-0,1 0,3-0,4 0,1-0,4 0,5 0,3-46,1 Commercio 5,0-0,4 4,3-1,0 17,2 2,3 16,5 0,4 1,2 1,0-11,6 Trasporti 1,6 0,4 1,2-0,2 5,5 2,2 4,5 0,3 1,7 1,1-35,3 Credito e serv. Fin. 0,4-0,4 0,6-0,4 1,3-0,8 2,5-0,6 0,6 0,8 28,3 Servizi per le 0,8-0,5 1,5-0,9 2,6-0,9 5,8-1,5 0,7 0,8 7,5 imprese Altri servizi 3,6-1,3 0,9-0,7 12,4-1,2 3,5-1,2 0,9 0,7-18,4 Totale 29,2-7,0 26,4-7,1 100,0 100,0 sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi Tabella 6.9bis - Occupazione e specializzazione dell'industria: Comunità Montana Valle Cavallina Indici di specializzazione Composizione % su occ. ind Alimentari e bevande 0,0 1,5 5,6 6,0 302 Tabacco 0,0 0,0 0,0 0,0 303 Pelli e cuoio 0,1 0,0 0,1 0,0 304 Tessile 0,4 0,4 6,2 4,4 305 Abbigliamento e calzature 2,6 2,8 31,5 27,8 306 Legno e mobili 0,7 1,2 4,2 5,9 307 Cartotecnica 0,0 0,1 0,0 0,2 308 Editoria e stampa 0,3 0,1 0,7 0,4 309 Fotografia, cinema, ecc. 2,0 0,8 0,4 0,2 310 Metallurgia 0,1 0,0 0,8 0,0 311 Meccanica 0,8 0,9 27,8 36,2 312 Minerali non metalliferi 2,2 0,0 10,5 9,2 313 Chimica, petrolifera, fibre tessili 0,3 0,0 1,4 0,0 314 Gomma 1,3 0,9 2,2 2,7 315 Plastica e altre 1,7 0,8 8,5 7,0 Addetti tot. manifatturieri (valore assoluto) sviluppo; servizi di vigilanza e investigazione; a causa della disomogeneità della classificazione utilizzata nei diversi

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e ovviamente Roma

Dettagli

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4.1 Le unità locali Le unità locali presenti sul territorio della provincia di Ferrara, al Censimento dell Industria e dei Servizi 2001, erano 32.101, in aumento, rispetto al

Dettagli

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese Capitolo 24 Risultati economici delle imprese 24. Risultati economici delle imprese Per saperne di più... Eurostat. http://europa. eu.int/comm/eurostat. Imf. World economic outlook. Washington: 2012.

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

Introduzione 10 INTRODUZIONE

Introduzione 10 INTRODUZIONE Introduzione Il Rapporto 2002 sull Economia romana consente di trarre qualche considerazione positiva sull andamento del sistema produttivo e del tessuto sociale dell area romana. Come si vedrà, da questa

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE INDAGINE ANNUALE SUL SISTEMA DEI CONTI DELLE IMPRESE L indagine sul Sistema dei Conti delle Imprese (SCI) condotta dall ISTAT, già indagine sul prodotto lordo, fornisce

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera. Elisabetta Tondini

L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera. Elisabetta Tondini L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera Elisabetta Tondini Procede anche in Umbria il processo di terziarizzazione. Dai dati strutturali alcuni segnali di cambiamento Il percorso Sul rapporto

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA In questa analisi vengono presi in esame i dati relativi alle comunicazioni obbligatorie pervenute al Sistema Informativo Lavoro

Dettagli

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE 5.1 - Imprese dei settori industria e servizi Al Censimento intermedio dell Industria e dei Servizi (31 dicembre1996) sono state rilevate 3.494 imprese 1 di tipo industriale

Dettagli

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 6 febbraio 2007 L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106 Informazioni

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI Sono 37.086 le imprese della provincia di Modena che svolgono un attività nel settore terziario, che si occupano quindi di commercio o di servizi rivolti alle imprese e alle famiglie; tale numero è in

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO 8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA

Dettagli

Le forze lavoro in Lombardia al 2020

Le forze lavoro in Lombardia al 2020 Le forze lavoro in Lombardia al 2020 Presidente REF Ricerche www.refricerche.it Il mercato del lavoro lombardo nel 2011 Il mercato del lavoro in Lombardia. Alcuni indicatori valori % 2007 2011 Tasso di

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

Un analisi storica e comparativa dell apertura internazionale delle imprese venete

Un analisi storica e comparativa dell apertura internazionale delle imprese venete Il modello di internazionalizzazione del Veneto Gli argomenti trattati Il commercio estero le esportazioni e le importazioni Gli investimenti diretti esteri le partecipazioni delle imprese venete all estero

Dettagli

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del lavoro e della formazione Conferenza stampa 23 luglio 2013

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Le imprese manifatturiere del IV capitalismo: profili di crescita. Paola Dubini Incontro Confindustria Prato 23 novembre 2007

Le imprese manifatturiere del IV capitalismo: profili di crescita. Paola Dubini Incontro Confindustria Prato 23 novembre 2007 Le imprese manifatturiere del IV capitalismo: profili di crescita Paola Dubini Incontro Confindustria Prato 23 novembre 2007 1 % 40 35 30 25 20 15 10 5 0 % Ripartizione per classi dimensionali di fatturato

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 1.675 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza LA GRANDE CRISI RACCONTATA DAI NUMERI di Maurizio Gambuzza Saldi delle posizioni lavorative dal 3 giugno 28 per genere e cittadinanza 5-5 -1-15 -2-25 Uomini italiani Donne italiane Uomini stranieri Donne

Dettagli

Indice della produzione industriale Dicembre 2008

Indice della produzione industriale Dicembre 2008 1 febbraio 9 Indice della produzione industriale Dicembre 8 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale, l'istat diffonde un calendario annuale dei comunicati stampa

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO 2. Chimica e farmaceutica STRUTTURA E EVOLUZIONE DEL COMPARTO CHIMICO-FARMACEUTICO IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Nel corso del 2005 è proseguita la crescita sostenuta dei consumi di energia elettrica a Roma, a cui si contrappone una certa stabilità nella congiuntura economica provinciale

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA Aggiornamento al 31 dicembre 2011 30 ottobre 2012 Sistema informativo SMAIL Emilia Romagna

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 21 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE I dati presentati in questo capitolo provengono dalle rilevazioni annuali sui risultati economici delle imprese, condotte in base a quanto disposto dal Regolamento UE N.

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO 1. Servizi finanziari e assicurativi STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI

Dettagli

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per

Dettagli

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009

Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009 1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

Sistema Informativo Excelsior

Sistema Informativo Excelsior Sistema Informativo Excelsior Sintesi dei principali risultati - 2011 SOMMARIO TAVOLE STATISTICHE Appendice 1 Corrispondenza tra la classificazione di attività economica ATECO 2007 e i settori EXCELSIOR

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 dicembre 2015 Ottobre 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A ottobre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento del 2,0% rispetto a settembre, con variazioni

Dettagli

Flash Industria 4.2011

Flash Industria 4.2011 15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

Aprile 2008. Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno

Aprile 2008. Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno FABBISOGNI FORMATIVI E MERCATO DEL LAVORO Aprile 2008 Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno L economia provinciale All interno dell economia

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 6.804 unità. Alla fine di giugno

Dettagli

Le performance settoriali

Le performance settoriali 20 febbraio 2013 IL PRIMO RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI Perché un Rapporto sulla competitività Con il Rapporto sulla competitività delle imprese e dei settori produttivi, alla sua

Dettagli

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia)

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia) L Italia in Russia I numeri della presenza italiana in Russia Esportazioni (2008): 10, miliardi (3% del totale export Italia) La Russia è il 7 paese cliente dell Italia (dopo Germania, Francia, Spagna,

Dettagli

La procedura di individuazione dei distretti industriali

La procedura di individuazione dei distretti industriali Nota metodologica La procedura di individuazione dei distretti industriali La procedura adottata per l individuazione dei distretti industriali 2011 utilizza i criteri introdotti per l identificazione

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 giugno 2015 Aprile 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Ad aprile il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,6% rispetto a marzo, con variazioni

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO

OSSERVATORIO ECONOMICO Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,

Dettagli

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano

Dettagli

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 7 ottobre 2005 La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 L Istat presenta i principali risultati delle rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo intra-muros 1 (R&S) in Italia, riferiti alle imprese,

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

Le imprese del farmaco motore della rete dell hi-tech in Italia

Le imprese del farmaco motore della rete dell hi-tech in Italia Le imprese del farmaco motore della rete dell hi-tech in Italia La farmaceutica è un patrimonio manifatturiero che il Paese non può perdere La farmaceutica e il suo indotto 174 fabbriche 62.300 addetti

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 9 maggio 2014 marzo 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A marzo 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio-marzo

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

Approfondimenti: Provincia di Cuneo

Approfondimenti: Provincia di Cuneo Approfondimenti: Provincia di Cuneo Premessa Contesto e attività/1 Nel generale contesto di crisi che ha continuato a caratterizzare il sistema economico italiano nel 2013 i dati relativi al Piemonte hanno

Dettagli

Flash Industria 3.2011

Flash Industria 3.2011 08 novembre 2011 Flash Industria 3.2011 Nel terzo trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +2,0 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 3 TRIMESTRE Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41100 Modena Tel. 059 208423 http://www.mo.camcom.it Natalità

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Gianmarco Paglietti Consorzio Camerale per il credito e la finanza Cremona, 17 giugno 2013 L economia nel 2012 PIL

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,

Dettagli

IL SECONDO RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI

IL SECONDO RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI 26 febbraio 2014 IL SECONDO RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI Edizione 2014 Il Rapporto sulla competitività delle imprese e dei settori produttivi, alla sua seconda edizione, fornisce

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle

Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle agglomerazioni industriali italiane Giovanni Iuzzolino e Marcello Pagnini (Banca d Italia) Giovedì 21 marzo 2013, Unioncamere - Roma Il lavoro

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2013 BILANCI Elaborazioni a: Marzo 2015 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale Risultati economici 1. Analisi dei

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

Struttura produttiva dell industria italiana (Testo di riferimento: Bianco, M. L industria italiana Il Mulino.

Struttura produttiva dell industria italiana (Testo di riferimento: Bianco, M. L industria italiana Il Mulino. Struttura produttiva dell industria italiana (Testo di riferimento: Bianco, M. L industria italiana Il Mulino. Specializzazione produttiva o SP., competitività internazionale e crescita economica o SP.,

Dettagli

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

NOTA STUDIO CONFESERCENTI Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI

Dettagli

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA Aggiornamento al 30 giugno 2011 10 maggio 2012 Sistema informativosmail Emilia-Romagna Aggiornamento

Dettagli

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende

Dettagli

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra

Dettagli