Le principali attività creditizie erogate agli iscritti

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2 ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Le principali attività creditizie erogate agli iscritti Analisi statistico finanziaria Anno 2010 a cura di Carlo Tedeschi ha collaborato Maria Grazia Rondanini

3 Realizzazione grafica a cura di Carlo Tedeschi

4 INDICE Introduzione pag. 01 Evoluzione Normativa pag. 02 Iscritti alla Cassa Credito pag. 04 Prestiti richiesti da attivi e pensionati pag. 07 Prestiti erogati ad attivi e pensionati pag. 11 Prestiti Pluriennali pag. 13 Analisi delle richieste pervenute Analisi delle erogazioni Analisi dei tempi medi di erogazione Piccoli Prestiti pag. 23 Analisi delle richieste pervenute Analisi delle erogazioni Analisi dei tempi medi di erogazione Mutui ipotecari edilizi erogati agli iscritti pag. 33 Analisi delle richieste pervenute Analisi delle erogazioni

5 Tavole allegate pag. 41 Tavola 1 Tavola 2 Tavola 3 Tavola 4 Tavola 5 Tavola 6 Tavola 7 Tavola 8 Tavola 9 Tavola 10 Tavola 11 Tavola 12 Tavola 13 Tavola 14 Tavola 15 Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, mese di apertura pratica Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, mese di apertura pratica Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica Piccoli Prestiti - Distribuzione mensile del numero e importo medio richiesto per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati) Prestiti Pluriennali - Distribuzione mensile del numero e importo medio richiesto per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati) Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero e importo medio richiesto per durata, regione e sede di pagamento Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero e importo medio richiesto per durata, regione e sede di pagamento Totale dei piccoli prestiti richiesti Distribuzione per regione Totale dei prestiti pluriennali richiesti Distribuzione per regione Distribuzione del numero e importo medio dei prestiti pluriennali richiesti per durata e motivazione Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero e dell'importo medio erogato per tipologia, durata, mese di apertura pratica Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero e dell'importo medio erogato per tipologia, durata, mese di apertura pratica Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero e dell'importo medio erogato per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero e dell'importo medio erogato per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica

6 Tavola 16 Tavola 17 Tavola 18 Tavola 19 Tavola 20 Tavola 21 Tavola 22 Tavola 23 Tavola 24 Tavola 25 Tavola 26 Piccoli Prestiti - Distribuzione mensile del numero, importo e importo medio erogato per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati) Prestiti Pluriennali - Distribuzione mensile del numero, importo e importo medio erogato per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati) Piccoli Prestiti - Distribuzione del numero, importo e importo medio erogato per durata, regione e sede di pagamento Prestiti Pluriennali - Distribuzione del numero, importo e importo medio erogato per durata, regione e sede di pagamento Distribuzione del numero e importo medio dei prestiti pluriennali erogati per durata e motivazione Mutui richiesti - Distribuzione mensile del numero, importo e importo medio richiesto (Attivi e Pensionati) Mutui richiesti - Distribuzione mensile del numero, importo e importo medio erogato (Attivi e Pensionati) Mutui erogati - Distribuzione dei mutui erogati per motivo richiesta Distribuzione per durata e tasso di concessione dei mutui erogati Distribuzione regionale dei mutui richiesti Distribuzione regionale dei mutui erogati

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8 INTRODUZIONE L Inpdap, da sempre attento alle esigenze dei propri iscritti, offre prestazioni creditizie a tassi vantaggiosi. Con questa pubblicazione si vogliono offrire alcuni spunti di riflessione e un quadro riassuntivo della situazione del Credito nel Attraverso grafici e tabelle esemplificative si è cercato di commentare in maniera più lineare e semplice possibile alcuni concetti che avrebbero richiesto una più lunga ed attenta analisi delle tabelle allegate. Le prestazioni creditizie, offerte dall Inpdap e analizzate in questa pubblicazione, sono delle somme di denaro erogate dalla "Gestione unitaria per le attività creditizie e sociali" (sorta con la legge n.662 del 23 dicembre 1996) per fronteggiare necessità personali dell iscritto e della sua famiglia. Tali prestazioni si concretizzano in prestiti a breve scadenza, a lunga scadenza e in mutui ipotecari. I prestiti a breve scadenza, detti piccoli prestiti, sono concessi per far fronte ad improvvise ed urgenti necessità, e hanno durata da 1 a 4 anni, quelli di lunga scadenza, detti prestiti pluriennali, sono concessi, dietro apposita documentazione, per far fronte a spese più consistenti ed hanno la durata di 5 o 10 anni. Dal 1999 vengono poi erogati i Mutui ipotecari edilizi che forniscono un finanziamento per l'acquisto o ristrutturazione della prima casa di abitazione ed hanno una durata da 10 a 35 anni a tassi di interesse fisso o variabile. Dalla fine del 2007, inoltre, le prestazioni vengono erogate anche ai pensionati che hanno deciso di iscriversi volontariamente alla "Gestione unitaria per le attività creditizie e sociali" 1

9 Evoluzione Normativa Prima di entrare nel vivo dell analisi, risulta utile fornire un elenco di quelle che sono state le principali normative che si sono susseguite nel corso degli anni per disciplinare il settore del Credito. Delibera n.1090 del CdA del 20/10/1999: approvato il regolamento che disciplina la concessione dei mutui ipotecari agli iscritti. Delibera del CdA n.1565 del 05/12/2001: alcuni finanziamenti riguardanti delle motivazioni dei prestiti pluriennali passano da decennali a quinquennali. Delibera del CdA n.1733 del 18/09/2002: viene eliminato il bando annuale per la concessione dei mutui (con decorrenza 1 Marzo 2003) a favore dell erogazione tramite domanda con presentazione della relativa documentazione. Delibera n.58 del 31/07/2003: Mutui ipotecari edilizi al personale dipendente. Elevamento dell importo massimo concedibile a Delibera n.241 del 27/04/2004: instaurazione di convenzioni, con alcune banche, finalizzate alla concessione di mutui e prestiti personali agli iscritti Inpdap Delibera n.36 del 14/10/2004: aumento del tetto massimo di concessione dei mutui ipotecari edilizi a Delibera del C.d.A. n.153 del 04/05/2005: Modifica dei regolamenti di concessione dei benefici sociali ex art. 59 del DPR n.5509/79. Estensione al personale e dirigenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. Circolare n.1 del 20/06/2005: Abolito il limite della quota cedibile tramite prestito pluriennale ( 516,46) e ripristinata la possibilità per l iscritto di impegnare il quinto integrale della retribuzione (art.5 del DPR 180/50). Introdotte alcune motivazioni come prestito per acquisto di autovettura e prestito agli iscritti ipovedenti, o loro famigliari, per l acquisto dell autovettura adibita a trasporto degli ipovedenti, quest ultima motivazione solo tramite prestito quinquennale; per i casi di 2

10 matrimonio dell iscritto o dei figli, abolito il limite di importo erogabile e elevata la durata della prestazione da quinquennale a decennale. Delibera n.259 del 14/07/2005: viene stabilita un erogazione diretta di un Prestito sociale ai pensionati già iscritti all Inpdap. Delibera n.292 del 21/02/2006: istituzione del piccolo prestito di durata quadriennale nella misura massima di 8 mensilità, abolizione del tetto massimo di ,00 sui prestiti pluriennali e introduzione di alcune motivazioni per la concessione degli stessi: estinzione di prestiti personali e scoperti e anticipata estinzione o riduzione di mutui ipotecari ; introduzione del prestito quinquennale per lavori di riparazione e restauro indispensabili per l abitabilità della casa. Decreto n. 313 del 27/12/2006 del Ministero dell Economia e delle Finanze: Estensione ai pensionati della facoltà di contrarre prestiti verso cessione di quote della pensione fino al quinto della stessa. Decreto n.45 del 7/03/2007 del Ministero dell Economia e delle Finanze: Regolamento di attuazione in materia di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall Inpdap. Delibera C.d.A. n /05/2007: abolizione della penalità a carico del richiedente in caso di estinzione parziale o totale dei mutui ipotecari edilizi. Circolare n.27 del 4/10/2007: definizione dei criteri del Regolamento di attuazione della concessione dei prestiti ai pensionati (soggetti destinatari, modalità di adesione, contribuzione ecc) Decreto del 24/12/2009 del Ministero dell Economia e delle Finanze: Fissazione dei novi tassi effettivi globali medi di riferimento per la fissazione delle nuove soglie anti-usura. Delibere n. 167 e n. 167 del 10/03/2010: vengono emanati i nuovi regolamenti in materia creditizia con i quali è stato eliminato il piccolo prestito quadriennale, sono stati introdotti dei tetti massimi di erogazione e, per quanto riguarda i mutui, è stato reintrodotto il bando di concorso al fine di garantire l erogazione alle persone meno abbienti 3

11 Iscritti alla Cassa Credito Come già accennato le prestazioni creditizie vengono erogate agli iscritti alla "Gestione unitaria per le attività creditizie e sociali" (sorta con la legge n.662 del 23 dicembre 1996). La distribuzione degli attivi iscritti per sesso nel 2010 è rappresentata nel grafico seguente. Grafico 1 Piramide delle età degli attivi iscritti alla Cassa Credito Passando ad analizzare il numero degli iscritti in base alla ripartizione geografica si nota subito (grafico 2), come era prevedibile, la maggiore densità di iscritti si ha in corrispondenza dei grandi capoluoghi ed è infatti proprio Roma la città più numerosa con oltre iscritti, seguita da Milano (con circa la metà degli iscritti di Roma) e Napoli con poco più di

12 Grafico 2 Distribuzione provinciale degli attivi iscritti alla Cassa Credito La distribuzione verrà utilizzata nell analisi statistica per studiare in termini relativi i fenomeni presi in considerazione; si rapporterà, cioè, la numerosità delle prestazioni erogate a quella degli iscritti, in modo tale da evidenziare l effettivo impatto sul territorio nazionale. In particolare, richiamando il decreto ministeriale n.45 del 2007 e successiva legge n. 222 del 22/11/07, che prevede anche per i pensionati la possibilità di richiedere prestazioni creditizie, risulta importante quindi analizzare anche la distribuzione sul territorio dei pensionati che hanno deciso di iscriversi per ottenere, eventualmente, le prestazioni. Nel grafico che verrà illustrato i dati sono riferiti esclusivamente ai pensionati che vengono iscritti dietro pagamento di una trattenuta; a questi vanno aggiunti gli iscritti che, avendo presentato domanda, non pagano il contributo poiché titolari della pensione minima. 5

13 Grafico 3 - Distribuzione provinciale dei pensionati iscritti alla Cassa Credito La provincia con il maggior numero di pensionati iscritti è Roma (con più di unità) seguita da Torino e Catania (con ¼ circa delle unità rispetto a Roma), mentre quelle in cui si sono avute meno iscrizioni sono Terni, Cosenza e Macerata. 6

14 Prestiti richiesti da attivi e pensionati Il numero dei prestiti richiesti durante il 2010 è stato pari a (di cui piccoli prestiti e prestiti pluriennali), con un calo del 14% (dovuto probabilmente ai criteri più restrittivi introdotti dal nuovo regolamento), con un importo medio leggermente inferiore (meno del 10%). Grafico 4 Serie storica del numero di richieste di prestiti per tipologia Come si può notare dal Grafico 3 la leggera ripresa di domande che c era stata nel 2009 è stata annullata con il calo di richieste verificatesi nel Anno Piccoli Prestiti Prestiti Pluriennali Totale Tabella 1 Serie storica del numero di richieste di prestiti per tipologia 7

15 Analizzando la distribuzione per macroarea geografica si nota che la maggior parte delle richieste è al sud, mentre le minori sono nelle isole e nel Nord-Est. Per quanto riguarda invece la tipologia in quasi tutta Italia le richieste dei prestiti pluriennali sono ¼ del totale, in particolare nel Nord-est questo rapporto scende a meno del 20%, mentre in Sardegna sale a più del 30%. Grafico 5 Distribuzione del numero di prestiti richiesti nel 2010 per tipologia e area geografica Per una miglior comprensione del fenomeno occorre però rapportare il numero delle richieste a quello degli iscritti alla Cassa Credito, ottenendo in questo modo la distribuzione delle richieste in base agli aventi diritto alla prestazione. Considerando l Italia nel complesso le richieste sono state circa il 3%, considerando le macroaree geografiche si ottengono invece i dati illustrati nel 8

16 grafico seguente. Come si può notare le isole hanno l incidenza di richieste più alta, viene infatti richiesto un prestito ogni 22 persone iscritte alla Cassa Credito, mentre nel centro e nel nord-est, dove l incidenza è minore, viene chiesto un prestito ogni 39 persone. Si nota quindi come è importante considerare il bacino degli iscritti, le isole, infatti, che presentavano il numero minore di richieste in termini assoluti, presentano in termini relativi i valori più alti. Grafico 6 Distribuzione percentuale del numero di prestiti richiesti nel 2010 in rapporto agli iscritti per area geografica 48 e 56 Come evidenzia il grafico seguente c è una forte concentrazione delle richieste nelle età tra 9

17 Grafico 7 Distribuzione per età del numero di prestiti richiesti nel

18 Prestiti erogati ad attivi e pensionati Il numero dei prestiti erogati nel complesso (cioè sia ai lavoratori che ai pensionati), durante il 2010, è diminuito rispetto all anno precedente di circa un 25%, con un importo medio leggermente inferiore (meno del 10%). Come si osserva dal grafico seguente, l andamento oscillatorio delle erogazioni raggiunge il picco massimo nel mese di marzo e quello minimo nel mese di dicembre. Grafico 8 - Distribuzione mensile del numero di prestiti erogati suddivisi per tipologia Le somme totali erogate nel 2010 presentano dei picchi nei mesi di febbraio, marzo e giugno, in questi mesi infatti ci sono state le più alte erogazioni di prestiti pluriennali 11

19 Grafico 9 Distribuzione mensile degli importi di prestiti erogati suddivisi per tipologia 12

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22 Prestiti Pluriennali L'attività creditizia relativa ai prestiti pluriennali si esplica attraverso l'erogazione - agli iscritti alla "Gestione unitaria per le attività creditizie e sociali" - di somme, richieste per varie motivazioni e con documentazione di spesa, da restituire in cinque o dieci anni dietro cessione del quinto dello stipendio. ANALISI DELLE RICHIESTE PERVENUTE Delle richieste pervenute, il 35% circa sono riferite ai prestiti quinquennali, mentre il rimanente ai prestiti decennali. Grafico 10 Distribuzione del numero dei prestiti pluriennali richiesti per categoria di persona Come risulta ovvio la quasi totalità dei prestiti è stata richiesta dalle persone iscritte in attività di servizio, vista anche l obbligatorietà dell iscrizione, se però si rapporta il numero delle richieste agli iscritti si ottiene che mentre le persone in attività di servizio che hanno chiesto un prestito pluriennale sono meno dell 1%, quelle in quiescenza, che hanno optato per l iscrizione alla Cassa Credito, sono più del 3%. Per quanto riguarda gli importi medi richiesti, come si nota dalla tabella seguente, le richieste dei pensionati hanno importi leggermente più bassi (circa il 7%). 15

23 Categoria Persona Numero richieste Importo Medio Percettore di pensione diretta Percettore di pensione ai superstiti Iscritti in servizio Totale Tabella 2 Distribuzione del numero di richieste per categoria di persona Grafico 11 Distribuzione regionale del numero dei prestiti pluriennali richiesti per tipologia Analizzando le motivazioni di richiesta dei prestiti pluriennali, grafico seguente, si nota come la maggior parte riguardino la ristrutturazione di casa, il matrimonio o l estinzione di un mutuo. 16

24 Grafico 12 Distribuzione del numero dei prestiti pluriennali richiesti per motivazione ANALISI DELLE EROGAZIONI Nel corso del 2010 i prestiti pluriennali erogati agli iscritti sono stati con un importo medio di circa Rispetto all anno precedente si è avuta una contrazione delle erogazioni di circa il 17%. Come si può notare dal grafico, le erogazioni presentano due andamenti diversi a seconda della tipologia: quinquennali o decennali, i primi infatti presentano un andamento tendenzialmente crescente, mentre i secondi, dopo un elevata erogazione nella prima metà dell anno, diminuiscono brutalmente, questo è dovuto probabilmente ai criteri restrittivi introdotti dal nuovo regolamento entrato in vigore da luglio

25 Grafico 13 Andamento mensile del numero prestiti pluriennali erogati nel 2010 Grafico 14 Ripartizione del numero prestiti pluriennali erogati nel 2010 per tipologia 18

26 Sotto il profilo della distribuzione territoriale, le province che hanno erogato più prestiti sono state: Roma, Napoli, Bari, Torino e Milano. Provincia Prestiti erogati Importo medio Roma Napoli Bari Torino Milano Tabella 3 Province con il maggior numero di prestiti pluriennali erogati Risulta evidente che la maggior parte dei prestiti vengano erogati in grandi città, come Roma e Napoli. Se si considera l importo medio, che a livello nazionale è stato pari a circa (circa 13% in meno rispetto allo scorso anno), le province che hanno erogato importi mediamente più alti sono: Benevento, Potenza e Ascoli Piceno. Le province che invece hanno erogato meno prestiti sono quelle illustrate nella tabella seguente. Provincia Prestiti erogati Importo medio Verbania Biella Asti Lecco Isernia Tabella 4 Province con il minor numero di prestiti pluriennali erogati Si nota come le città con minore erogazione, eccezion fatta per Isernia, si trovano tutte nell area nord-occidentale. Le città con importo medio più basso sono state Gorizia, Lodi e Genova. 19

27 Quest analisi ci presenta la situazione in termini assoluti, ci fa cioè vedere dove l impatto economico è stato più o meno rilevante. Può risultare altresì interessante analizzare lo scenario in termini relativi, cioè vedere quanto è stato l impatto dei prestiti erogati in relazione alla numerosità degli iscritti presenti sul territorio nazionale. Dalla Tabella 5 risulta subito evidente come la maggior incidenza di prestiti pluriennali si abbia nel sud; basti pensare che a Vibo Valentia nel corso del 2010 è stato erogato un prestito ogni 46 persone iscritte alla Cassa Credito, a Nuoro uno ogni 64, a Crotone e a Benevento uno ogni 68, infine a Frosinone uno ogni 71. L incidenza media nazionale risulta essere pari a 0,60% circa con un prestito erogato ogni 165 iscritti. Provincia Incidenza Vibo Valentia 2,13 % Nuoro 1,57 % Crotone 1,48 % Benevento 1,48 % Frosinone 1,40 % Tabella 5 Province con maggior incidenza di prestiti pluriennali erogati La minor incidenza si è avuta a Trento con un prestito ogni 530 iscritti, le altre sono illustrate nella tabella seguente. Provincia Incidenza Trento 0,19 % Bolzano 0,28 % Milano 0,28 % Lecco 0,36 % Cremona 0,36 % Tabella 6 Province con minor incidenza di prestiti pluriennali erogati 20

28 ANALISI DEI TEMPI MEDI DI EROGAZIONE Analizzando i tempi medi di lavorazione, cioè quelli intercorrenti tra il momento in cui la pratica viene aperta e il momento in cui viene emesso il mandato di pagamento, si ha che l attesa è mediamente 14,4 giorni. Dal punto di vista della distribuzione territoriale si può osservare (grafico seguente) come ci sia una forte variabilità: si passa infatti dai 6,6 giorni dell Abruzzo ai 23 giorni della Puglia. Grafico 15 Distribuzione regionale dei tempi medi di lavorazione Regione Giorni medi di lavorazione ITALIA CENTRALE 13,35 ITALIA INSULARE 14,99 ITALIA MERIDIONALE 16,94 ITALIA NORD-OCCIDENTALE 14,35 ITALIA NORD-ORIENTALE 10,51 Tabella 7 Distribuzione dei tempi medi di lavorazione per ripartizione territoriale 21

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32 Piccoli Prestiti I piccoli prestiti, concessi a tutti gli iscritti alla Gestione unitaria creditizia per far fronte ad improvvise ed urgenti necessità, consistono nell erogazione di una somma pari ad una o due mensilità nette di stipendio da restituire in 12 rate mensili (prestito annuale), di una somma di importo pari al massimo a quattro mensilità da restituire in 24 rate mensili (prestito biennale), di un importo pari al massimo a 6 mensilità da restituire in 36 rate mensili (prestito triennale) e di uno nella misura massima di 8 mensilità da restituire in 48 rate mensili (prestito quadriennale).. Con l entrata in vigore del nuovo regolamento (luglio 2010) i prestiti quadriennali sono stati eliminati. ANALISI DELLE RICHIESTE PERVENUTE Nel corso del 2010 sono stati richiesti piccoli prestiti, circa 13% in meno rispetto allo scorso anno, distribuiti come illustrato nel grafico seguente: Grafico 16 Distribuzione del numero dei piccoli prestiti richiesti per categoria di persona Rapportando il numero delle richieste agli iscritti, si ottiene che, mentre solo il 2% degli attivi iscritti hanno richiesto un piccolo prestito, il 10% dei pensionati ha avuto la stessa necessità. Nella tabella seguente sono illustrate le richieste pervenute nel 2010 con il rispettivo importo medio, per ogni categoria di pensione. 25

33 Categoria Persona Numero richieste Importo Medio Percettore di pensione diretta Percettore di pensione ai superstiti Iscritti in servizio Totale Tabella 8 Distribuzione del numero di richieste per categoria di persona Analizzando la durata, si può osservare come la maggior parte delle richieste riguardano i prestiti triennali e quadriennali, ciò si spiega ricordando che i prestiti sono comunque vincolati al quinto dello stipendio (come rata massima da pagare) e quindi spesso gli iscritti per avere somme più consistenti ricorrono a durate più lunghe. Grafico 17 Distribuzione del numero dei piccoli prestiti richiesti per tipologia di durata La situazione non cambia se si analizza la ripartizione dei piccoli prestiti per regione, come illustrato nel grafico seguente. 26

34 Grafico 18 Distribuzione regionale del numero dei piccoli prestiti richiesti per tipologia di durata 27

35 ANALISI DELLE EROGAZIONI Nel corso del 2010 sono stati erogati piccoli prestiti, con un importo medio pari a Poco meno della metà delle erogazioni ha riguardato prestiti quadriennali, dato notevole se si considera che con l entrata in vigore del nuovo regolamento l erogazione di questa tipologia è stata interrotta, come si può notare dal grafico 19. Grafico 19 Ripartizione del numero di erogazioni Il blocco dei quadriennali ha comportato, ovviamente, la possibilità di soddisfare molte più richieste di triennali. Grafico 20 Andamento mensile del numero di piccoli prestiti richiesti nel

36 Si nota come dal mese di luglio le erogazioni di triennali sia notevolmente aumentata, anche alla luce del fatto che sono aumentate le richieste per questa tipologia, infatti gli iscritti che prima richiedevano i quadriennali hanno riversato le proprie esigenze sui triennali o sui quinquennali. Sotto il profilo della distribuzione territoriale, le province che hanno erogato il maggior numero di piccoli prestiti sono state: Roma, Torino, Milano, Napoli e Palermo, dato prevedibile, poiché sono queste le città che hanno il maggior numero di Iscritti alla Cassa Credito. Provincia Prestiti erogati Importo medio Roma Torino Milano Napoli Palermo Tabella 9 Province con il maggior numero di piccoli prestiti erogati L importo medio erogato a livello nazionale è stato di circa (diminuendo di circa un 10% rispetto all anno precedente). Le province che hanno erogato mediamente importi maggiori sono state Frosinone (con un importo medio maggiore di quasi il 20 % rispetto alla media nazionale), l Aquila, Potenza, Foggia e Caltanissetta. Le province con minor erogazione di piccoli prestiti sono state le seguenti: Provincia Prestiti erogati Importo medio Isernia Lodi Verbania Sondrio Lecco Tabella 10 Province con il minor numero di piccoli prestiti erogati 29

37 Mentre quelle con minor importo medio erogato sono state: Savona, Trieste, Trento, Rovigo e Lodi. Analogamente a quanto fatto per i prestiti pluriennali, può risultare interessante andare a considerare il fenomeno in relazione alla distribuzione degli iscritti; si ottiene la seguente tabella: Provincia Incidenza Brindisi 4,71 % Isernia 3,96 % Gorizia 3,87 % Matera 3,80 % Enna 3,72 % Tabella 11 Province con la maggior incidenza di piccoli prestiti erogati Brindisi è la provincia dove il rapporto tra i piccoli prestiti erogati e gli iscritti è risultato maggiore (come si osserva dalla tabella 11), infatti ben una persona ogni ventuno ha ottenuto un piccolo prestito. Le minori incidenze si sono avute nelle seguenti città: Provincia Incidenza Bolzano 1,01 % Bologna 1,31 % Roma 1,32 % Chieti 1,35 % Trento 1,39 % Tabella 12 Province con la minor incidenza di piccoli prestiti erogati 30

38 ANALISI DEI TEMPI MEDI DI EROGAZIONE Analizzando i tempi medi di lavorazione, come già visto per i prestiti pluriennali, si ha che l attesa è mediamente 11,4 giorni. Dal punto di vista della distribuzione territoriale si può osservare (grafico seguente) come i tempi più di attesa più lunghi si abbiano al sud in regioni come Puglia, Basilicata e Calabria (20, 18 e 16 giorni), invece la regione con i tempi di lavorazione più breve, come per i prestiti pluriennali è l Abruzzo con 5,5 giorni, seguita dal Trentino Alto Adige con 6,4 giorni. Grafico 21 Distribuzione regionale dei tempi medi di lavorazione Regione Giorni medi di lavorazione ITALIA CENTRALE 10,27 ITALIA INSULARE 11,66 ITALIA MERIDIONALE 14,13 ITALIA NORD-OCCIDENTALE 10,85 ITALIA NORD-ORIENTALE 7,84 Tabella 13 Distribuzione dei tempi medi di lavorazione per ripartizione territoriale 31

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42 Mutui ipotecari edilizi erogati agli iscritti L'INPDAP ha sempre cercato di venire incontro alle esigenze dei proprio iscritti e, infatti, dal 1999 che, con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 1041, ha istituito i mutui ipotecari edilizi a tassi agevolati, per l'acquisto della prima casa, a favore degli iscritti alla "Gestione Unitaria del Credito e delle Attività Sociali", così come previsto nell'art. 1 del Decreto 28 luglio 1998 n. 463 del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Le tipologie dei mutui contemplate dall'istituto sono le seguenti: mutui a tasso fisso con ammortamento a rata semestrale costante posticipata, di durata 10, 15, 20, 25 e 30 anni; mutui a tasso misto, con ammortamento a rata semestrale costante posticipata per il primo anno e poi variabile, per quelli con durata di 10, 15, 20, 25 e 30 anni. I tassi d'interesse effettivi annui (nel 2010) sono stati fissati nelle seguenti misure: il 3,75% per i mutui a tasso fisso; per i mutui a tasso misto, il 3,50% per il primo anno e, con decorrenza dalla terza rata, tasso variabile pari all Euribor a sei mesi (tasso 360) più 100 punti base rilevato alla fine del semestre precedente l'applicazione ed applicato sul debito residuo a tale data, per tutte le durate previste. I mutui offerti dall Istituto, oltre a riguardare l acquisto della casa, possono essere richiesti anche per l estinzione di mutui contratti con altri Istituti bancari o per ristrutturazioni del proprio immobile. ANALISI DELLE RICHIESTE PERVENUTE Grafico 22 Serie storica del numero di richieste di mutui ipotecari 35

43 Osservando l andamento delle richieste di mutuo degli ultimi quattro anni si nota come dopo una progressiva diminuzione della domanda di mutui ipotecari edilizi ci sia stata una ripresa nell ultimo anno. Considerando, poi, la distribuzione regionale del numero di domande presentate nel 2010, come illustrato nel grafico seguente, si nota come le maggiori richieste si siano avute nel Lazio, che da sola ha rappresentano più del 16% delle domande pervenute. La regione invece dove l importo medio è tra i più elevati d Italia è la Liguria ( ), gli importi più bassi invece sono stati richiesti in Umbria ( ). Grafico 23 Distribuzione regionale del numero di richieste di mutuo pervenute nel

44 Se si passa ad analizzare, poi, la motivazione delle richieste di mutuo si vede come nel 2010 siano aumentate percentualmente, rispetto al 2009, le domande per estinzione mutuo contratto con istituti bancari (passando dal 44% a oltre il 47%), questo è dovuto, probabilmente, al fatto che la reintroduzione del bando di concorso ha portato alcuni iscritti, in attesa degli esiti della graduatoria e quindi della successiva erogazione, a rivolgersi in una prima fase alle banche, per poi estinguere il mutuo con loro contratto attraverso l eventuale erogazione ricevuta dall Inpdap. Grafico 24 Distribuzione del numero di richieste per motivazione ANALISI DELLE EROGAZIONI Nel corso del 2010 sono stati erogati mutui, di cui un 98% agli iscritti in servizio e il restante 2% ai pensionati. La quasi totalità (96%) dei mutui erogati inoltre è a tasso fisso, poiché la maggior parte di richieste, visto l incerto andamento dei mercati azionari e finanziare, riguarda proprio questa tipologia. Il grafico seguente mostra l andamento mensile delle erogazioni di mutuo, si osserva facilmente come ci sia un picco superiore nel mese di giugno e uno inferiore in quello di agosto (mese in cui l attività è rallentata). 37

45 Grafico 25 Andamento mensile del numero di mutui erogati Analizzando poi la serie storica dal 2004 ad oggi, si nota che dopo il massimo raggiunto nel 2006 (dovuto alle forti disponibilità finanziarie dovute alla cartolarizzazione dei prestiti Inpdap, le erogazioni sono andate via via diminuendo. Grafico 26 Serie storica del numero di mutui erogati costante. Al contrario invece, se si osservano gli importi medi, risulta subito evidente una crescita 38

46 Grafico 27 Serie storica degli importi medi erogati 39

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50 Anno Piccoli Prestiti Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, mese di apertura pratica Mese Apertura Pratica Tipo Prestito ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale Imp. Medio TAV. 1 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Anno Prestiti Pluriennali Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, mese di apertura pratica Tipo Prestito QUINQUENNALE DECENNALE NON DISPONIBILE Totale Mese Apertura Pratica Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre totale TAV. 2

51 TAV. 3 Anno Piccoli Prestiti Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica Categoria Persona PERCETTORE PENSIONE DIRETTA PERCETTORE PENSIONE AI SUPERSTITI ISCRITTO IN SERVIZIO Mese Apertura Pratica Tipo Prestito ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale Imp. Medio Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

52 TAV.4 Anno Prestiti Pluriennali Distribuzione del numero e dell'importo medio richiesto per tipologia, durata, categoria persona, mese di apertura pratica Categoria Persona Mese Apertura Pratica Tipo Prestito QUINQUENNALE DECENNALE NON DISPONIBILE Totale Gennaio PERCETTORE PENSIONE DIRETTA Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile PERCETTORE PENSIONE AI SUPERSTITI Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio ISCRITTO IN SERVIZIO Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

53 TAV. 5 Anno Piccoli Prestiti - Distribuzione mensile del numero e importo medio richiesto per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati ) Iscritti in servizio Tipo Prestito Mesi ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Pensionati Mesi Tipo Prestito ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

54 TAV. 6 Anno Prestiti pluriennali- Distribuzione mensile del numero e importo medio richiesto per tipologia di attività creditizia (Attivi e Pensionati ) Iscritti in servizio Mese Apertura Pratica Tipo Prestito QUINQUENNALE DECENNALE NON DISPONIBILE Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Pensionati Mese Apertura Pratica Tipo Prestito QUINQUENNALE DECENNALE NON DISPONIBILE Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Consulenza Professionale Attuariale

55 TAV. 7 Anno Piccoli Prestiti Distribuzione del numero e importo medio richiesto per durata, regione e sede di pagamento ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA LAZIO TOSCANA PUGLIA Regioni PIEMONTE Imp. Medio L'AQUILA CHIETI PESCARA TERAMO MATERA POTENZA COSENZA CATANZARO CROTONE REGGIO CALABRIA VIBO VALENTIA AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA CARRARA PISA PRATO PISTOIA SIENA BARI BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VERBANIA VERCELLI VALLE D'AOSTA AOSTA EMILIA ROMAGNA Provincie Tipo Prestito ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale BOLOGNA FORLI' FERRARA MODENA PIACENZA PARMA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI

56 Anno Piccoli Prestiti Distribuzione del numero e importo medio richiesto per durata, regione e sede di pagamento Tipo Prestito Regioni SARDEGNA SICILIA LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE UMBRIA FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO Totale Provincie ANNUALE BIENNALE TRIENNALE QUADRIENNALE NON DISPONIBILE Totale Imp. Medio CAGLIARI NUORO ORISTANO SASSARI AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI GENOVA IMPERIA LA SPEZIA SAVONA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MILANO MANTOVA PAVIA SONDRIO VARESE ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO CAMPOBASSO ISERNIA PERUGIA TERNI GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE BOLZANO TRENTO BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VICENZA VERONA

57 TAV. 8 Anno Prestiti Pluriennali Distribuzione del numero e importo medio richiesto per durata, regione e sede di pagamento ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA LAZIO LOMBARDIA PIEMONTE CHIETI L'AQUILA PESCARA TERAMO MATERA POTENZA CATANZARO COSENZA CROTONE REGGIO CALABRIA VIBO VALENTIA AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO BOLOGNA FERRARA FORLI' MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO NELL'EMILIA RIMINI FROSINONE LATINA RIETI ROMA VITERBO BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO PAVIA SONDRIO VARESE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VERBANIA VERCELLI VALLE D'AOSTA AOSTA PUGLIA Regioni Provincie Tipo Prestito QUINQUENNALE DECENNALE NON DISPONIBILE Totale BARI BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO

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