REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

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1 R STUDIO ELETTROTECNICO per. ind. ROBERTO MARTINIG Via Pier Paolo Pasolini, 2/A PRADAMANO (UD) Tel Fax info@robertomartinig.191.it M REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI PREMARIACCO PROVINCIA DI UDINE COMMITTENTE: COMUNE DI PREMARIACCO (UD) OGGETTO : Progetto dell impianto elettrico inerente l adeguamento e messa a norma dei locali da destinare a centro di aggregazione giovanile di Premariacco, siti in Via Fiore dei Liberi n 19. DECRETO N 37 RELAZIONE TECNICA Il Progettista Per. Ind. Roberto Martinig Udine, Luglio 2013

2 R E L A Z I O N E T E C N I C A Premessa La presente relazione tecnica del progetto definitivo riguarda l adeguamento degli impianti elettrici dei locali da destinare a centro di aggregazione giovanile, siti in Via Fiore dei Liberi n 19 nel comune di Premariacco (UD); in seguito verranno trattati per argomenti tutti gli interventi necessari per adeguare gli impianti elettrici. Tutte le apparecchiature e i materiali utilizzati dovranno essere muniti del Marchio dell Istituto Italiano di Qualità o di Marchio equivalente Europeo e della marcatura CE attestante la conformità del prodotto a tutte le direttive dell Unione Europea ad esso applicabili. Non verrà accettato materiale non corredato della dichiarazione di Conformità e contrassegnato dalla marcatura CE, proveniente, preferibilmente, da stabilimenti rispondenti alle Norme UNI EN ISO Il sistema di distribuzione per l unità è del tipo TT, e cioè con neutro e terra separati. Tutti i locali verranno alimentati da un unica fornitura di energia. In tutti i locali saranno installati nuovi corpi illuminanti e punti comando e presa. Saranno recuperate ove possibile le scatole ad incasso e le tubazioni esistenti, sostituendo i conduttori e le apparecchiature. Tutti i locali sprovvisti saranno muniti di adeguato impianto di illuminazione di emergenza, e gli impianti di illuminazione artificiale rispetteranno i valori di illuminamento minimo prescritto dalle Norme. Rispondenza alle Norme Gli impianti elettrici verranno eseguiti con il più rigoroso rispetto delle Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano, in quanto applicabili, e di buona tecnica costruttiva. Dichiarazione di conformità. La ditta Installatrice dovrà, al termine dei lavori, presentare la Dichiarazione di conformità degli impianti, e la relazione con l elenco dei materiali utilizzati per la realizzazione degli impianti elettrici in modo conforme alla regola dell arte, tenuto conto delle condizioni di esercizio delle varie utenze e degli usi a cui è destinato l edificio. Norme generali Tutti i materiali e le apparecchiature previste dovranno rispondere alle prescrizioni CNR/CEI ed UNI e dovranno essere muniti del contrassegno dell Istituto del Marchio Italiano di Qualità o di Marchio Equivalente Europeo, ed in particolare dovrà essere garantita pure la lavorazione ed installazione in opera. La D.L. avrà insindacabile facoltà di verificare tali garanzie ed eventualmente di ordinare alla Ditta esecutrice l'immediata rimozione di quei materiali che, per varie cause, compreso il deterioramento dopo l'introduzione in cantiere, risultassero privi dei requisiti richiesti. Si dà inoltre facoltà alla D.L. di effettuare tali verifiche sia nel complesso dei materiali, come nei singoli componenti.

3 Cavi e tubazioni Verranno sostituiti i cavi esistenti solo nei servizi igienici, e nelle tubazioni esistenti verranno inseriti cavi unipolari tipo N07V-K; in tutti gli altri locali dove gli impianti non sono adeguati, tutte le linee saranno realizzate ex-novo con l impiego di tubazioni in pvc rigido a vista, al cui interno saranno inseriti cavi unipolari tipo N07V-K. La nuova linea montante dal contatore ENEL sarà realizzata con cavo a doppio isolamento del tipo FG7OR. Cavi unipolari flessibili N07V-K. Si tratta di cavi flessibili non propaganti l'incendio. Il loro isolamento sarà in PVC, la tensione nominale 450/750 V, con sigla di identificazione N07V-K. Dovranno essere conformi alle Norme C.E.I. 20/20, C.E.I. 20/11, C.E.I. 20/22 e tabella UNEL 35752; inoltre dovranno possedere il Marchio IMQ. Tensione di prova 2500 V. Deve essere rispettata la colorazione unificata: - conduttori di protezione : giallo/verde - conduttori di neutro : blu chiaro - conduttori f.m. : marrone, grigio - conduttori di illuminazione : nero - conduttori ausiliari : rosso, bianco. Cavi flessibili tipo FG7OR Cavi multipolari con conduttori flessibili di rame ricotto, isolati con gomma etilenpropilenica ad alto modulo G7, sotto guaina in PVC di qualità Rz (antiabrasiva), non propaganti l incendio ed a ridotta emissione di gas corrosivi, a Norme CEI 20-13, 20-11, 20-29, I e II, con Marchio Italiano di Qualità, sigla FG7OR. Collegamenti equipotenziali I collegamenti equipotenziali saranno eseguiti con cavo unipolare tipo N07V-K colorazione Giallo/Verde entro tubo pieghevole in PVC rigido pesante a vista, completi di staffa o fascetta stringi tubo o morsetto del tipo adatto alla forma ed al materiale della massa da connettere. Tutte le parti metalliche normalmente non in tensione (comprese tubazioni impianto idro-termo-sanitario) che per qualsiasi disservizio potrebbero convogliare correnti di guasto su altre strutture metalliche, dovranno essere opportunamente collegate fra di loro ed al collettore generale di terra (che sarà posto nelle immediate vicinanze del Q.E.G.). I collegamenti equipotenziali principali dovranno avere una sezione non inferiore a metà di quella del conduttore di protezione di sezione più elevata dell impianto, con un minimo di 6mmq.

4 Impianto di illuminazione normale I locali saranno illuminati con apparecchi a soffitto muniti di lampade fluorescenti e le accensioni saranno generalmente comandate localmente. Si rispetterà quanto prescritto dalla Norma UNI EN Impianto di illuminazione di emergenza L impianto di illuminazione di emergenza verrà realizzato con plafoniere autonome munite di lampada compatta da 24W e 11W, e avranno un autonomia di 1h. L impianto interverrà automaticamente in mancanza di tensione di rete, garantendo così alle persone un livello di visibilità sufficiente per individuare agevolmente le uscite dai locali. L impianto di illuminazione di emergenza avrà le seguenti caratteristiche : - intervento automatico; - tempo di intervento entro 0,5 sec; - autonomia 1 h; - ricarica completa degli accumulatori in 12 ore ; Impianto di forza motrice. Le nuove prese saranno del tipo con alveoli protetti e saranno saldamente fissate alla struttura, alle quote di installazione previste dalle norme vigenti. Le prese, ove possibile, saranno installate nelle scatole porta apparecchi esistenti. Tutte le prese avranno una protezione magnetotermica e differenziale a monte, protezione collocata sui vari quadri. Punti di comando impianto di illuminazione. I punti di comando, ove possibile, saranno posizionati nelle scatole ad incasso esistenti. Il grado di protezione sarà adeguato al luogo di installazione. Quadri elettrici Il quadro a protezione della linea montante sarà posizionato nelle immediate vicinanze del contatore ENEL. Il nuovo quadro elettrico generale sarà posizionato nell ingresso; il quadro sarà a parete e avrà un grado di protezione minimo pari a IP40. Il nuovi quadri saranno conformi alle norme, saranno collaudati come previsto dalle stesse, e avranno un grado di protezione minimo pari a IP40.

5 Interruttori modulari e protezione dei cavi. Per tutte le categorie e le serie degli interruttori, si farà riferimento alle specifiche tecniche delle case costruttrici. In ogni caso è bene specificare quanto segue: I conduttori che fanno parte degli impianti, dovranno essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o corto circuiti. La protezione contro i sovraccarichi dovrà soddisfare quanto prescritto nelle Norme CEI 64-8 Sezione 433. In particolare si dovranno scegliere i conduttori in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o perlomeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a loro protezione, dovranno avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente i funzionamento (If) minore o uguale a 1.45 volte la portata (Iz). In tutti i casi si dovranno soddisfare le seguenti relazioni: Ib In Iz e If 1.45 Iz Gli interruttori automatici magnetotermici dovranno interrompere le correnti di cortocircuito che possono verificarsi nell'impianto, in modo tale da garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose, secondo quanto indicato dalle Norme CEI 64-8 nell'articolo e precisamente: I² x t K² x S² Il loro potere di interruzione dovranno essere almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. In ogni caso verranno utilizzati interruttori magnetotermici con potere di interruzione di 10kA nei punti di consegna trifase e 6kA nei punti di consegna monofase. Una nota particolare va fatta per ciò che riguarda il controllo selettivo degli interventi, che può prevedere l'installazione inferiore purchè a monte vi sia un altro interruttore con il potere di interruzione adeguato e che l'energia passante a cui è soggetto il dispositivo a monte non risulti dannosa anche per quello a valle e per le condutture protette. L'interruttore dovrà essere di tipo onnipolare, avere dispositivi di protezione adeguati contro le sovracorrenti e non dovrà interrompere il conduttore di protezione; immediatamente a valle del gruppo di misura, alla base del montante, verrà installato un interruttore generale con adeguata portata. Protezione dai contatti diretti ed indiretti La protezione contro i contatti diretti con parti in tensione dell impianto (tensione superiore a 50V) verrà realizzata mediante grado di protezione almeno pari a IPXXB: mancato contatto del dito di prova, ovvero a IPXXD: mancato contatto del filo di prova, per superfici orizzontali a portata di mano, rimovibili con chiave o attrezzo.

6 Se tuttavia il contatto diretto con parti in tensione avverrà comunque, per insuccesso delle altre misure di protezione, per la parte d impianto tra il quadro di utenza e le apparecchiature o macchine elettriche utilizzate, trattandosi di un sistema TT, sono stati previsti interruttori magnetotermici e differenziali coordinati con la resistenza dell impianto di messa a terra, in modo da evitare la permanenza di una tensione superiore a 50V per un tempo maggiore di 0,4 sec. Impianto di equalizzazione e messa a terra L impianto di messa a terra è esistente. Dal collettore di terra si deriveranno tutti i conduttori di protezione alle singole utenze. Ai sensi del DPR 462/01 il responsabile dell attività dovrà denunciare, in qualità di datore di lavoro, entro trenta giorni dall inizio dell attività, l impianto di terra; la denuncia consiste nell invio della dichiarazione di conformità ricevuta dall impresa installatrice all ASL/ARPA e all ISPESL. Ai sensi del DPR 462/01 c è l obbligo giuridico di far effettuare le verifiche periodiche da parte dell ASL/ARPA, oppure da parte di un organismo abilitato dal Ministero delle attività produttive, ogni due anni. Cadute di tensione Nel dimensionamento dei cavi si terrà in considerazione anche la caduta di tensione. Il valore della caduta di tensione nei cavi, in funzione della corrente che li percorre, non dovrà in ogni caso essere superiore al 4% in quanto le apparecchiature non tollerano valori superiori. La caduta di tensione viene determinata mediante la seguente formula: dove : V = Dv x L x I/1000 V = caduta di tensione alla fine della linea considerata. Dv = caduta di tensione unitaria del cavo tratta dalle tabelle CEI-UNEL L = lunghezza della linea nel caso peggiore, misurata in metri I = corrente massima che percorre il cavo, misurata in ampere IL PROGETTISTA per. ind. Roberto Martinig

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