Allegato 1 Decreto del Presidente. n. 17 del 11/02/2015. Programma Ittico Annuale 2015 (art. 5 L.R. 11/2012)
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1 Allegato 1 Decreto del Presidente. n. 17 del 11/02/2015 Programma Ittico Annuale 2015 (art. 5 L.R. 11/2012) 1
2 Sommario Introduzione... 3 a) Specie di interesse gestionale presenti nei corsi d acqua della zona e forme di conservazione naturale di ciascuna specie... 3 Misure minime e periodi di divieto al prelievo dei pesci e crostacei... 5 Programma di censimento ittico annuale... 5 b) Le zone di tutela della fauna ittica (art. 10 della L. R. 11/2012)... 6 c) i bacini di stoccaggio per le specie particolarmente invasive d) l entità dei ripopolamenti integrativi e le relative scelte tecniche e) le modalità dell apporto collaborativo delle associazioni piscatorie, ambientaliste e animaliste f) la realizzazione di progetti finalizzati, volti alla tutela della fauna ittica e all esercizio della pesca e dell acquacoltura g) gli interventi di salvaguardia e conservazione della fauna ittica, ivi compresi quelli di ripristino e mantenimento degli ecosistemi acquatici h) la quantificazione delle risorse finanziarie per la realizzazione delle attività previste nel programma
3 Introduzione L art. 5 della legge regionale 11/2012 impone agli enti territorialmente competenti di adottare Programmi Ittici Annuali, da trasmettere in regione. I programmi ittici annuali individuano in particolare: a) le specie di interesse gestionale presenti nei corsi d acqua della zona e le forme di conservazione naturale di ciascuna specie; b) le zone di tutela della fauna ittica di cui all articolo 10; c) i bacini di stoccaggio per le specie particolarmente invasive; d) l entità dei ripopolamenti integrativi e le relative scelte tecniche; e) le modalità dell apporto collaborativo delle associazioni piscatorie; f) la realizzazione di progetti finalizzati, volti alla tutela della fauna ittica e all esercizio della pesca e dell acquacoltura; g) gli interventi di salvaguardia e conservazione della fauna ittica, ivi compresi quelli di ripristino e mantenimento degli ecosistemi acquatici; h) la quantificazione delle risorse finanziarie per la realizzazione delle attività previste nel programma. Nel territorio della provincia di Rimini le zone ittiche omogenee di cui al comma 8 art. 4 L.R. 11/2012 sono individuate come da cartografia 1. a) Specie di interesse gestionale presenti nei corsi d acqua della zona e forme di conservazione naturale di ciascuna specie L elenco delle specie ittiche di interesse conservazionistico e gestionale comprende la trota fario, abitante dei corsi d acqua di alta quota; ben otto specie tipiche dello strato dei ciprinidi reofili (vairone, barbo comune, barbo canino, cavedano, lasca, gobione, ghiozzo padano e cobite comune), una specie ad ampia valenza ecologica (anguilla), una specie caratteristica delle acque di risorgiva (spinarello) e due adattate a vivere nel tratto basale dei corsi d acqua e nei laghi (luccio e tinca). Nelle tabelle delle pagine seguenti vengono illustrate le modalità di intervento ai fini della salvaguardia delle specie di interesse conservazionistico, le misure minime ed i periodi di divieto al prelievo dei pesci e crostacei nel territorio provinciale 3
4 Modalità di intervento ai fini della salvaguardia delle specie di interesse conservazionistico Famiglia Specie Nome comune Salmonidae Salmo trutta trutta Trota fario Ciprinidae Leuciscus souffia Vairone Gobidae Barbus meridionalis Barbus plebejus Leuciscus cephalus Gobio gobio Chondrostoma genei Tinca tinca Padogobius martensii Barbo canino Barbo comune Cavedano Gobione Lasca Tinca Ghiozzo padano Anguillidae Anguilla anguilla Anguilla Cobitidae Gasterosteidae Cobitis taenia Gasterosteus aculeatus Cobite comune Spinarello Esocidae Esox flaviae Luccio Modalità di intervento Maggior controllo sull attività di pesca illecita Costruzione di passaggi per pesci Costruzione di passaggi per pesci Evitare sfalci a raso della vegetazione Evitare la risagomatura dei canali Produzione di giovanili all interno dell Incubatoio Provinciale Costruzione di passaggi per pesci Evitare sfalci a raso della vegetazione Evitare la risagomatura dei canali Conservazione extra situ di riproduttori Evitare sfalci a raso della vegetazione Evitare la risagomatura dei canali Produzione di giovanili nell incubatoio Provinciale 4
5 Misure minime e periodi di divieto al prelievo dei pesci e crostacei Specie Misura minima di prelievo (cm) Numero massimo giornaliero di esemplari o kg prelevabili Trota fario 26 2 esemplari Trota fario (solo sul Fiume Marecchia e Torrente Senatello) 22 5 esemplari Periodo di divieto dal lunedì successivo alla prima domenica di ottobre al sabato antecedente l ultima domenica di marzo dal lunedì successivo alla prima domenica di ottobre al sabato antecedente l ultima domenica di marzo Luccio 60 1 esemplare dal 15 dicembre al 15 aprile Tinca 40 1 esemplare dal 1 maggio al 30 giugno Carpa 40 3 esemplari dal 1 maggio al 30 giugno Persico reale 22 5 esemplari dal 1 marzo al 15 maggio Anguilla 50 2 esemplari dal 1 novembre al 31 dicembre Barbo comune 22 5 esemplari dal 1 maggio al 30 giugno Cavedano esemplari dal 1 maggio al 30 giugno Scardola nessun limite nessun limite / Vairone Barbo canino Lasca Spinarello Cobite comune Gobione Cheppia o Alosa Ghiozzo padano Granchio di fiume Gambero di fiume autoctono (Austropotamobius italicus) divieto di pesca e detenzione (obbligo di rilascio) divieto di pesca e detenzione (obbligo di rilascio) divieto di pesca e detenzione (obbligo di rilascio) divieto di pesca e detenzione divieto di pesca e detenzione divieto di pesca e detenzione (obbligo di rilascio) divieto di pesca e detenzione (obbligo di rilascio) divieto di pesca e detenzione divieto di pesca e detenzione divieto di pesca e detenzione Per le specie non indicate, comprese le specie ittiche marine temporaneamente presenti in acque interne, valgono le misure minime e i periodi di divieto previsti dalle leggi nazionali e regionali. Programma di censimento ittico annuale La Provincia di Rimini, fra il 2003 e il 2014, ha creato una rete di censimenti ittiofaunistici con la precisa finalità di indagare lo stato dei popolamenti ittici e il loro trend evolutivo, soprattutto in risposta a fattori antropici perturbanti. Ad oggi sono presenti oltre 70 stazioni di campionamento fisse sul territorio in grado di monitorare eventuali scostamenti positivi o negativi delle ittiocenosi, che di anno in anno vengono parzialmente rivisitate (Cartografia 2). Poter disporre di dati aggiornati sullo stato di salute 5
6 della fauna ittica rappresenta la base conoscitiva indispensabile per poter progettare qualsiasi intervento gestionale. Per l anno 2015 sono previsti i campionamenti di cui alla seguente tabella: Programma annuale di censimento ittico 2015 Quota m.s.l.m Toponimo Comune Classificazione Torrente Prena 720 Prena 01 Pennabilli D Torrente Messa 600 Messa 01 Pennabilli D Fosso Campo 640 Campo 01 Casteldelci D Fosso Fragheto 725 Fragheto 01 Casteldelci D Fosso Fragheto 550 Fragheto 02 Casteldelci D Fosso di Pereto 530 Pereto 01 Casteldelci D Fosso Petroso 850 Petroso 01 Casteldelci D Fosso della Pieve 520 Pieve 01 Casteldelci D Rio Maggio 530 Maggio 01 Sant Agatafeltria D Acquaviva 775 Acquaviva 01 Pennabilli D Marecchia 10 Sotto depuratore Rimini C/B b) Le zone di tutela della fauna ittica (art. 10 della L. R. 11/2012) Zone di Protezione Integrale (ZPI) a divieto di pesca permanente Torrente Petroso (Comune di Casteldelci): istituzione di una zona di protezione permanente dal confine con la Provincia di Forlì Cesena a monte, alla confluenza con il Torrente Senatello a valle. La popolazione di trote, abbondante e ben strutturata, che caratterizzava il torrente si trova attualmente in uno stato molto compromesso presumibilmente a causa di reflui organici non depurati o mal depurati provenienti dal Villaggio Turistico di Torricella (Casteldelci). Nel corso dell anno 2015 la Provincia di Rimini commissionerà analisi fisico-chimiche delle acque che saranno effettuate sia prima che durante la stagione turistica a cadenza temporale prestabilita al fine di poter accertare le cause di un simile cambiamento peggiorativo. Saranno inoltre coinvolti 6
7 nell indagine gli organi competenti quali il Corpo Forestale dello Stato e l Agenzia Regionale per il Controllo dell Ambiente oltre al Comune di Casteldelci. Rio Cavo (Comune di Pennabilli): istituzione di una zona di protezione permanente estesa al tratto di corso d acqua compreso fra e sorgenti e la presa d acqua della centrale idroelettrica a valle. Questo tratto di corso d acqua, che ricade in area pre-parco, sulla base di accordi con lo stesso Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello assolverà la funzione di ruscello vivaio. In questo tratto le trotelle, seminate e fatte crescere per circa 1 anno, saranno prelevate annualmente per essere introdotte nella zona Z.R.S.P. mosca e spinning di Molino di Bascio sul fiume Marecchia. Rio Maggio (Santagata Feltria): istituzione di una zona di protezione permanente estesa dalle sorgenti al confine con la Provincia di Forlì-Cesena (località Campo del Fabbro). Fosso di Cà Fantino (Comune di San Leo): istituzione di una zona di protezione permanente estesa a tutto il corso d acqua, dalle sorgenti alla confluenza con il Torrente Mazzocco a valle. Fontanili di Covignano (Comune di Rimini): istituzione di una zona di protezione permanente estesa a tutti i fontanili ubicati alla base del Colle di Covignano. La zona è inoltre inserita nel PTCP come ambito di protezione dello spinarello. Con la nuova ricognizione regionale sulle aree protette e i siti Natura 2000 la zona caratterizzata dalla presenza delle risorgive sarà proposta quale Area di Riequilibrio Ecologico (ARE). Lago Incalsistem (Comune di Rimini): istituzione di una zona di protezione permanente estesa a entrambi i bacini lacustri presenti nell area Incalsistem. La proposta è stata accolta in sede di Commissione Ittica di Bacino al fine limitare il disturbo antropico nei pressi della garzaia di ardeidi e Falcrococaridi. Zone a Regime Speciale di Pesca (ZRSP) in acque correnti di categoria C e B ZRSP TUTTE LE TECNICHE. Zone ZRSP dove tutto il pescato deve essere re-immesso in acqua (No Kill), ad eccezione dei pesci esotici, e in cui non è necessario alcun ulteriore permesso oltre alla normale licenza di tipo B o C per la pesca in acque interne. Non è consentito trattenere in vivo i pesci durante la sessione di pesca, ogni pesce catturato, pertanto, deve essere immediatamente rilasciato, sempre ad eccezione dei pesci esotici o transfaunati che devono essere trattenuti dal pescatore e trasportati esclusivamente morti. Sono ammesse tutte le tecniche di pesca previste dalla normativa regionale per le acque di categoria C e B in relazione alle differenti zone. 7
8 Tali zone sono di seguito individuate: Fiume Marecchia: nel tratto compreso fra Ponte Santa Maria Maddalena a monte e la briglia posta a valle del Ponte Marecchia in località Ponte Verucchio (il canyon non è compreso); Fiume Marecchia: nel tratto compreso fra il ponte sulla S.S. 16 a monte e il Ponte di Legno a valle; Torrente Ausa: nel tratto terminale non cementificato fino alla confluenza con il Fiume Marecchia; Torrente Ventena di Gemmano: dal confine con la Provincia di Pesaro - Urbino a monte fino alla confluenza con il Torrente Conca a valle; Torrente Conca: dal guado di Pian Ventena (località ex frantoio Asmara) a monte, all invaso del Conca a valle (l invaso non è compreso). ZRSP TECNICA MOSCA E SPINNING Zone ZRSP dove tutto il pescato deve essere re-immesso in acqua (No Kill), ad eccezione dei pesci esotici o transfaunati, e in cui non è necessario alcun ulteriore permesso oltre alla normale licenza di tipo B o C per la pesca in acque interne. Non è consentito trattenere in vivo i pesci durante la sessione di pesca, ogni pesce catturato, pertanto, deve essere immediatamente rilasciato, sempre ad eccezione dei pesci esotici che devono essere trattenuti dal pescatore e trasportati esclusivamente morti. Le tecniche consentite sono solo quelle della mosca artificiale e dello spinning con esche artificiali munite di ami o ancorette senza ardiglioni o con i medesimi opportunamente schiacciati. Tali zone sono di seguito individuate: Fiume Marecchia: dalla località Ranco a monte, fino alla confluenza con il Torrente Torbello a valle. ZRSP TROTA PRONTO PESCA Zone ZRSP dove è sempre fatto divieto di esercitare la pesca con la larva di mosca carnaria (bigattino) e in cui non è necessario alcun ulteriore permesso oltre alla normale licenza di tipo B o C per la pesca in acque interne. E consentito il prelievo massimo di 5 capi di trota di misura superiore a 22 cm per ogni giornata di pesca. In dette zone vige il divieto di pesca dal 1 marzo fino alle ore 5.00 dell ultima domenica dello stesso mese. Tali zone sono di seguito individuate: Fiume Marecchia: nel tratto compreso fra Ponte Otto Martiri a monte, e il Ponte di Pretella Guidi a valle; 8
9 Torrente Senatello: nel tratto di competenza della Provincia di Rimini compreso fra il ponte Pianerini a monte, e Ponte Otto Martiri a valle. Nella cartografia 1 sono illustrate le varie zone di tutela della fauna ittica sopra descritte. Zone a Regime Speciale di Pesca (ZRSP) nei bacini Zone ZRSP dove tutto il pescato deve essere re-immesso in acqua (No Kill), ad eccezione dei pesci esotici o transfaunati, e in cui non è necessario alcun ulteriore permesso oltre alla normale licenza di tipo B o C per la pesca in acque interne. Non è consentito trattenere in vivo i pesci durante la sessione di pesca, ogni pesce catturato, pertanto, deve essere immediatamente rilasciato, sempre ad eccezione dei pesci esotici che devono essere trattenuti dal pescatore e trasportati esclusivamente morti. Tali zone sono di seguito individuate: Laghi della Cina : Le tecniche consentite sono: quelle della mosca artificiale e dello spinning, con esche artificiali e ami privi di ardiglione o con il medesimo opportunamente schiacciato; quelle della pesca al colpo (canna fissa, bolognese, roubasienne, ledgering, pesca a fondo) praticate con le sole esche mais e/o bigattino in quantità non superiori a grammi 500 complessivi per pescatore per giornata di pesca. La pesca è consentita dalle ore del 1 giugno alle ore del 15 dicembre di ogni anno. Non è ammesso nessun tipo di mezzo galleggiante (materassini, imbarcazioni, belly boat ecc.). La pesca è inoltre vietata, per motivi di sicurezza, quando l attività venatoria è in effettivo esercizio all interno dell appostamento fisso autorizzato presente sul lago. Dopo la cattura, il pescato deve essere rilasciato immediatamente vivo all interno del bacino. Essendo i laghi della Cina ricadenti in zona SIC e ZPS è sempre e comunque vietata la re-immissione delle specie esotiche o transfaunate quali luccio nord-europeo (luccio con fenotipo a pallini ) e persico trota come previsto dalle norme regionali per le specie ittiche alloctone. Lago del Parco V PEEP (lago della Fiera di Rimini): Le tecniche consentite sono: tutte quelle previste dalla normativa regionale per le acque di categoria B La pesca è consentita per tutto l anno. E vietata la detenzione e l uso, sul luogo di pesca, di quantità di esche naturali (comprese le boilies e gli sfarinati) superiori ai 2 kg. per ogni pescatore. Tale limite è individuato per ogni giorno di pesca della durata di 8 ore. La pesca è 9
10 consentita senza limitazione di orario per la tecnica del carp-fisching. Non è ammesso nessun tipo di mezzo galleggiante (materassini, imbarcazioni, belly boat ecc..).dopo la cattura, il pescato deve essere rilasciato immediatamente vivo all interno del bacino lacustre, sempre ad eccezione dei pesci esotici o transfaunati che devono essere trattenuti dal pescatore e trasportati esclusivamente morti. Lago del Gelso in Comune di Bellaria Igea Marina: Le tecniche consentite sono: tutte quelle previste dalla normativa regionale per le acque di categoria B La pesca è consentita per tutto l anno. E vietata la detenzione e l uso, sul luogo di pesca, di quantità di esche naturali (comprese le boilies e gli sfarinati) superiori ai 2 kg. per ogni pescatore. Tale limite è individuato per ogni giorno di pesca della durata di 8 ore. La pesca è consentita senza limitazione di orario per la tecnica del carp-fisching. Non è ammesso nessun tipo di mezzo galleggiante (materassini, imbarcazioni, belly boat ecc..). Dopo la cattura, il pescato deve essere rilasciato immediatamente vivo all interno del bacino lacustre sempre ad eccezione dei pesci esotici o transfaunati che devono essere trattenuti dal pescatore e trasportati esclusivamente morti. Zona di Protezione delle specie ittiche ZPSI Lago della Grande Rosa in Comune di Casteldelci: in questo bacino è fatto divieto assoluto di pesca fino all emissione del nuovo calendario Considerato il popolamento ittico ancora nella sua fase evolutiva iniziale essendo presenti in via quasi esclusiva le classi 0+ e 1+ della tinca si ritiene opportuno vietare l esercizio della pesca anche per l anno 2015 al fine di permettere alla comunità ittica di strutturarsi spontaneamente in maniera più completa. Laghetti siti in area demaniale Per tale tipologia di laghetti presenti in Provincia di Rimini vige la regolamentazione di pesca regionale in base alla categoria delle acque in cui ricadono. Nei laghetti in cui vi siano appostamenti fissi di caccia autorizzati, la pesca è vietata, per motivi di sicurezza, quando l attività venatoria è in effettivo esercizio all interno dell appostamento fisso autorizzato presente sul lago. Sono considerati di categoria B i laghetti ubicati a valle del confine individuato dalle seguenti strade: S.S. 9 fino a Santarcangelo di Romagna; S.P. 49 fino ad Ospedaletto; S.P. 50 fino all intersezione con la S.P. 35 in località Cella; S.P. 35 fino alla rotanda che immette sulla S.P.2 10
11 trasversale Conca; S.P.2 fino all intersezione con la S.P. 17; S.P.17 fino a San Giovanni in Marignano; S.P. 58 fino al confine con la Provincia di Pesaro. Sono di categoria C tutti gli altri laghetti presenti sul territorio provinciale. Nel caso dei laghetti ricadenti all interno di Sic e/o Zps la pesca è vietata dal 15 aprile a 1 giugno di ogni anno. Laghetti di pesca sportiva a pagamento: Entro il i laghetti di pesca a pagamento attualmente esistenti, e che esercitano la propria attività avvalendosi delle vecchie autorizzazioni comunali precedenti alla Legge 11/2012, devono essere nuovamente autorizzati dalla Provincia di Rimini. Nello specifico devono compilare il modulo seguente e fornire la documentazione in esso richiesta. Per i subentri su vecchie autorizzazioni comunali vale quanto sopra. Per i subentri sulle nuove autorizzazioni provinciali in essere, il subentrante sarà autorizzato per il tempo rimanente della precedente autorizzazione. OGGETTO: Domanda di autorizzazione all esercizio della pesca a pagamento Alla PROVINCIA DI RIMINI Servizio Ambiente, Energia ed Agricoltura Via D. Campana, Rimini Legge Regionale n. 11 del 2012 art.19 Il sottoscritto nato a il residente a C.F. tel. indirizzo di posta elettronica in qualità di CHIEDE Il rilascio dell autorizzazione all esercizio della pesca sportiva a pagamento da svolgersi all interno del lago e a tal fine si allegano alla presente copia dei seguenti documenti: 1 Documentazione relativa al possesso dei terreni (atto di acquisto, affitto, comodato, ecc.); 2 Dati catastali e planimetria 1:5000 dei terreni e degli immobili interessati; 3 Planimetria del lago con indicate le profondità 1:2000; 4 Dichiarazione delle modalità di approvigionamento idrico e documentazione relativa; 5 Relazione tecnica sul lago a firma di un tecnico abilitato (caratteristiche ambientali, popolamento ittico, piano di gestione, accorgimenti tecnici per garantire la separazione delle acque del lago da quelle del bacino idrografico collegato); 6 Rapporto di prova su campioni di acqua del lago relativamente ai parametri: Fosforo Totale: prelevando e facendo analizzare da laboratori accreditati un campione d acqua preso lungo la colonna nel punto più profondo del lago nel periodo compreso fra i mesi di novembre e gennaio); il valore massimo ammissibile è 100 ng/l Ossigeno Ipolimnetico: rilevato attraverso sonda digitale a livello del fondale nel punto più profondo del lago nel periodo compreso fra i mesi di luglio e settembre; il valore minimo ammissibile è il 40% del valore di saturazione. 7 Fotocopia di un documento di identità in corso di validità. Rimini, lì Firma 11
12 c) i bacini di stoccaggio per le specie particolarmente invasive Al fine del contenimento delle specie esotiche sul territorio provinciale sono individuati i laghetti FIPSAS quali bacini di stoccaggio delle specie alloctone. E inoltre in via di valutazione l idoneità a tale scopo di un laghetto situato all interno del demanio fluviale in via Pedaneta in Comune di Gemmano, in concessione alla Provincia di Rimini. d) l entità dei ripopolamenti integrativi e le relative scelte tecniche Per quanto riguarda il ripopolamento con specie ittiche per il 2015 si prevedono le seguenti attività: 1. Recupero di trotelle di classe 1 anno dal tratto adibito a ruscello vivaio sul rio Cavo ed immissione nella zona ZRSP di Molino di Bascio sul fiume Marecchia; 2. Immissione di trotelle di classe 0+ prodotte presso l Incubatoio Provinciale nei corsi d acqua montani del territorio provinciale secondo la tabella di seguito riportata: Bacino idrografico Torrente/rio N. trotelle Marecchia Marecchia (Molino di Bascio) 0 Pierozzi 500 Campo 500 Villa Cariggi 500 Prena 3000 Abbandonata 500 Cavo 1000 Messa 1500 Senatello Fragheto 2000 Avezzane 500 TOTALE Immissione di luccetti di classe 0+ prodotti presso l Incubatoio Provinciale in quantità e luoghi da definire in base alla produzione finale; 4. Immissione di tinchette di classe 0+ prodotte presso l Incubatoio Provinciale in quantità e luoghi da definire in base alla produzione finale; 5. Immissione di quintali 2 di trote adulte definite pronto pesca di origine zootecnica all interno dei tratti di Torrente Senatello e Fiume Marecchia appositamente individuati. 12
13 e) le modalità dell apporto collaborativo delle associazioni piscatorie, ambientaliste e animaliste Per le Associazioni Piscatorie, Ambientaliste e Animaliste presenti sul territorio provinciale sono previste convenzioni relative alle seguenti attività: il recupero dei pesci in caso di necessità (asciutte, lavori idraulici ecc.); la collaborazione nelle attività di ripopolamento; la collaborazione nei censimenti ittici; la collaborazione nelle attività presso l incubatoio provinciale. f) la realizzazione di progetti finalizzati, volti alla tutela della fauna ittica e all esercizio della pesca e dell acquacoltura Viene presa in considerazione la possibilità di ripristinare il Lago Bicci in Comune di Pennabilli avente funzione di miglioramento dell habitat in favore della fauna anfibia. Il lago è attualmente chiuso e interrato in quanto scavato senza la specifica autorizzazione. g) gli interventi di salvaguardia e conservazione della fauna ittica, ivi compresi quelli di ripristino e mantenimento degli ecosistemi acquatici Manutenzione della scala di risalita di Ponte Messa (sghiaiamento dei bacini nel mese di aprile), manutenzione dell area del lago della Grande Rosa tramite convenzione con il Comune di Casteldelci; manutenzione e ripristino ambientale dei bacini attualmente in concessione alla Provincia dal demanio fluviale nel fiume Marecchia e nel fiume Conca. h) la quantificazione delle risorse finanziarie per la realizzazione delle attività previste nel programma le risorse finanziarie disponibili sono di seguito articolate: SPESE CORRENTI Euro (assegnazione regionale 2014) SPESE CORRENTI Euro (residuo assegnazione regionale 2013) Si prevede inoltre una assegnazione ulteriore da parte della Regione nel corso del
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