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8 Indice 9 Prefazione 11 Nota del curatore 13 Maurizio Mazzotti Il risveglio del desiderio 29 Paola Francesconi Una partita in stallo 51 Sara Bordò Amleto, riflessi e riflessioni 67 Alberto Turolla La gelosia del lutto nel desiderio 75 Giuliana Zani L ora della verità 85 Raffaele Calabria L oggetto del desiderio 117 Bibliografia 121 Note biografiche degli autori

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10 Prefazione L uomo è visibilmente fatto per pensare. È tutta la dignità e il suo mestiere. E tutto il suo dovere è pensare come si deve. (B.Pascal) È con grande piacere che la Collana Nuovi Orizzonti di Inconscio e Società accoglie nella sezione Studi il testo collettaneo Il desiderio al di là dell Edipo, una lettura originale e approfondita del Seminario VI. Il desiderio e la sua interpretazione di Jacques Lacan, un contributo multidisciplinare di buon auspicio al sapere e a porre ottime questioni al lettore. Il libro è accessibile a tutti, ma soprattutto a chi è interessato alle sottolineature che possano aprire nuovi spazi nello studio non solo psicoterapeutico o psicoanalitico, ma anche filosofico e letterario. A volte sono proprio taluni spunti che consentono allo studioso e al lettore curioso di potersi spingere più avanti nella ricerca del sapere e della conoscenza. Il tema di grandissima attualità, unito alla personale capacità di ognuno di ritrovare un filo conduttore, dischiude nuovi orizzonti, pur se nella conoscenza vi

11 è sempre un velo che pare celare la verità, ma l emozione e la percezione offrono a volte quell intuizione che ci spinge a procedere. I capitoli si susseguono e sono aperti sia agli specialisti, sia agli studenti delle Scuole di Formazione, sia ai lettori che desiderino un approfondimento che superi la dialettica per offrire nuovi spunti di un sapere condiviso. Ringrazio gli Autori che con i loro riferimenti puntuali, citando le fonti, permettono, ove necessario, utili approfondimenti; è un ottimo ausilio allo studio e alla lettura del tema del Desiderio nel VI Seminario di Lacan. Il desiderio dell'uomo trova il suo senso nel desiderio dell'altro. (J. Lacan) Luciana LA STELLA

12 Nota del curatore Il contesto in cui questo volume si colloca è quello del Centro studi e ricerche in psicoanalisi ad orientamento lacaniano (CRP) che è nato a Bologna nel giugno del 2009 ed è stato inscritto, nel giugno 2014, all interno degli enti dell Institut du Champ Freudien e dell Université Populaire Jacques Lacan. Il CRP organizza, con durata biennale, degli incontri aperti di studio e ricerca su un tema psicoanalitico di orientamento lacaniano e i testi che compongono questo volume sono stati elaborati al termine dell ultimo biennio di studio ( ) dedicato alla lettura del Seminario VI di Jacques Lacan, Il desiderio e la sua interpretazione. Il lavoro dell intero biennio ha coinvolto un numero di persone maggiore rispetto a quanti hanno contribuito con un testo alla realizzazione del libro. Esso è dunque la traccia lasciata da un ampio e proficuo dibattito, in seno al quale è nato lo slancio che ha portato alla realizzazione di questo volume. Maurizio Mazzotti Bologna 18 luglio 2017

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14 Maurizio Mazzotti Il risveglio del desiderio Il posto del desiderio All inizio del capitolo XX del Seminario VI Lacan dice che la cosa freudiana è il desiderio 1 e noi sappiamo dal seguito del suo insegnamento che la cosa lacaniana non è il desiderio bensì il godimento, mentre in questo seminario Lacan fa propria la posizione di Freud anche se ne modifica ampiamente le coordinate ed il vocabolario. Ne risulta che qui il desiderio di cui parla Freud a partire dal sogno non è esattamente quello che Lacan promuove, dal momento che è proprio da qui che Lacan inizia a rettificare, riformulare, dare nuova prospettiva alla tematica del desiderio nella psicoanalisi. Egli inizia così fin da subito a precisare che nella psicoanalisi il desiderio non è assimilabile alla posizione edonista di un etica del bene a cui è stato sottomesso nella tradizione secolare della nostra civiltà, una posizione che ha preparato, nell epoca moderna, l integrazione del desiderio alla cosidetta costruzione della realtà, di fatto normalizzandolo, preformandolo. 1 J. Lacan, Il seminario, Libro VI. Il desiderio e la sua interpretazione, Einaudi, Torino 2016, p. 396.

15 Lacan inizia quindi col dissociare il desiderio freudiano da questa tradizione non esitando ad affermare che il desiderio non è norma bensì disturbo, disordine nella costruzione della realtà, è, dice, un tormento 2 per l essere umano. Questo desiderio è ciò che quando prende parte alla genesi di una cultura fa si che il fatto culturale entri sempre nel sociale a titolo perturbativo, altro chè normalizzante, vi entra a titolo di disturbo, e anzi è proprio in quanto dissonanza nel sociale che noi riconosciamo il valore di un fatto culturale quando esso è attraversato da un desiderio particolare, non preformato in anticipo, non conforme alla normalizzazione di una realtà. Il desiderio dunque è sempre qualcosa di resistente e di perturbante nella costruzione di una realtà normalizzata anche perché resiste ad essere l oggetto di una domanda. Lacan dice che il desiderio è propriamente ciò che non può essere domandato, quindi buca la serie costruita sul domandabile, che tanto oggi preforma la costruzione di una realtà normalizzata. Il posto del desiderio, nella psicoanalisi, non è dunque lì, ma nel fantasma. Quando qualcuno dice, per esempio di una donna, io la desidero 3 vuol dire che la implico nel mio fantasma 4. Per Lacan qui il posto del desiderio non è nella realtà ma nemmeno esattamente nel sogno, bensì nel fantasma. Avanzando qui questa tesi Lacan riposiziona il desiderio su un piano che decompleta lo stretto contesto edipico in cui 2 Ivi, p Ivi, p Ibidem.

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