LA PROMOZIONE DELLA SALUTE A SCUOLA. Gabriella Vernetto Dirigente tecnico Regione autonoma Valle d Aosta Assessorato Istruzione e Cultura
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1 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE A SCUOLA Gabriella Vernetto Dirigente tecnico Regione autonoma Valle d Aosta Assessorato Istruzione e Cultura
2 DALL EDUCAZIONE CIVICA ALLE COMPETENZE DI CITTADINANZA
3 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Legge n.169, articolo 1 A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell infanzia. CM n.86 (circolare interpretativa) «l insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione è un obiettivo irrinunciabile di tutte le scuole», e che «è un insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi», e che tale insegnamento implica sia una dimensione integrata, ossia interna alle discipline dell area storico-geografico-sociale, con ovvie connessioni con filosofia, diritto ed economia (dove sono previste), sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline, in riferimento a tutti i contenuti costituzionalmente sensibili e suscettibili di educare la personalità degli allievi in tutte le dimensioni.
4 UNIONE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Quadro di riferimento europeo allegato alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del , ha identificato 8 competenze chiave per l apprendimento permanente che sono state adottate dalla normativa nazionale e regionale: comunicazione nella madrelingua, la comunicazione in lingue straniere, la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico, la competenza digitale, imparare ad imparare, le competenze sociali e civiche, senso di iniziativa e di imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturali, Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica.
5 CITTADINANZA E COSTITUZIONE: LIVELLI DI AZIONE Cittadinanza europea Cittadinanza e legalità Cittadinanza e cultura scientifica Cittadinanza e sostenibilità ambientale Cittadinanza e sport Cittadinanza digitale Cittadinanza economica Cittadinanza attiva a scuola Cittadinanza culturale Cittadinanza e Volontariato Cittadinanza e Salute adozione di un approccio globale che guarda da un lato lo sviluppo delle competenze individuali (life skills), nella logica di potenziamento dell empowerment individuale e di comunità, e dall altro le condizioni ambientali che favoriscono l adozione di comportamenti di salute. Nuovo approccio a: educazione alla salute (allo star bene con sé, con gli altri e con le istituzioni, come antidoti al disagio e a diverse patologie, a dipendenze, devianze e abusi, l educazione all alimentazione), educazione all'affettività e alla sessualità, che implicano anche aspetti di natura bioetica, relazionale e valoriale.
6 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (2012) Nuova idea di Cittadinanza e Costituzione : «Obiettivi irrinunciabili dell educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che indicano l impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita [ ]
7 LEGGE 18/2016 Art. 1 (Oggetto e finalità) [ ] d) contrastare le disuguaglianze socio-culturali; e) prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo e professionale dei diversi gradi di istruzione; f) assicurare i necessari supporti organizzativi e didattici ai soggetti con bisogni educativi speciali, in funzione del diritto all'istruzione e del raggiungimento del successo formativo; g) realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva; h) garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini. [ ] 3. La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi formativi, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento, nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione, la progettazione, l'interazione con le famiglie e con il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa di cui all'articolo 9 della l.r. 19/2000.
8 LEGGE 18/2016 Art. 3 (Potenziamento dell'offerta formativa) - Comma 1 [ ] d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica (.) e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; [ ] Art. 3 (Potenziamento dell'offerta formativa) - Comma 2 Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, anche in collaborazione con l'azienda regionale sanitaria USL della Valle d'aosta (Azienda USL). Articolo 7 - comma 6 Le scuole del secondo ciclo svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l'organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati in conformità a quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
9 LA SCUOLA DOPO LA RIFORMA autovalutazione di istituto (Rapporto di AutoValutazione - RAV) che mette in evidenza i punti di forza e le debolezze dell istituzione scolastica, redatto dal DS e dal Nucleo di AutoValutazione di istituto (NAV); piano triennale dell offerta formativa (PTOF): tiene conto del RAV e mette in atto strategie per far fronte alle debolezze. Sulla base del PTOF il DS può chiedere risorse umane e finanziarie aggiuntive. valutazione dei dirigenti scolastici, da parte di un comitato esterno, sulla base del raggiungimento di obiettivi prioritari legati al miglioramento della gestione dell istituzione scolastica attribuiti all inizio del triennio. valutazione dei docenti sulla base di criteri oggettivi stabiliti da una commissione mista (esterna - interna) definiti sulla base di macro-aree.
10 Fonte - Le scuole si autovalutano con responsabilità e trasparenza, MIUR novembre 2015
11 LA DIMENSIONE REGIONALE Foto tratta dal sito dell Istituzione scolastica C. Gex di Aosta - partecipazione di studenti alla manifestazione contro la mafia, in occasione del XXI anniversario della strage di Capaci
12 CITTADINANZA E COSTITUZIONE - LIVELLO REGIONALE Legge regionale 29 marzo 2010, n Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza. e del territorio e delle politiche abitative. [ ] 2. La Regione, in particolare, promuove la realizzazione del sistema integrato di sicurezza di cui al capo III della legge regionale 19 maggio 2005, n. 11 (Nuova disciplina della polizia locale e disposizioni in materia di politiche di sicurezza. Abrogazione della legge regionale 31 luglio 1989, n. 47), attraverso: [ ] f) la promozione di iniziative di educazione e sensibilizzazione alla legalità nelle scuole valdostane
13 C&C - LIVELLO REGIONALE Accordo interistituzionale con la Procura della Repubblica, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per il Piemonte e la Valle d Aosta, il Consiglio Permanente degli Enti locali (CPEL), la Polizia di Stato, l Esercito italiano, la Guardia di Finanza, l Arma dei Carabinieri, la Polizia penitenziaria, il Corpo Forestale della Valle d Aosta, il Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, il Corpo della Polizia locale, l Associazione Nazionale Alpini Sezione Valle d Aosta, l Associazione Valdostana Volontariato Carcerario, il Coordinamento Solidarietà (CSV) Onlus Valle d Aosta, volto alla realizzazione del progetto Cittadinanza a scuola - Citoyenneté à l école (deliberazione della Giunta regionale n in data 7 novembre 2014)
14 ACCORDO INTERISTITUZIONALE: IL QUADERNO OPERATIVO Elenco delle iniziative a disposizione di tutte le istituzioni scolastiche del territorio (target raggiunto 100% delle scuole) Le iniziative sono gestite dal punto di vista organizzativo direttamente dai partner istituzionali, salvo diversi accordi. La responsabilità dei contenuti e della validità scientifica degli interventi è in capo ai partner istituzionali. Le iniziative non hanno costi aggiuntivi per le scuole. Le iniziative devono raggiungere il maggior numero possibile di scuole.
15 OBIETTIVO DEL QUADERNO fornire alle scuole un offerta integrata e coordinata favorire la partecipazione alle iniziative proposte in tempi utili per la programmazione (inserimento nella progettazione di istituto offrire una serie di attività, senza oneri aggiuntivi per la amministrazioni, coerenti con i principi dell educazione alla cittadinanza attiva La istituzioni scolastiche, nell esercizio della loro autonomia, possono ricorrere ad altri enti, organismi e associazioni per perseguire gli obiettivi previsti dal curricolo di C&C.
16 ACCORDO INTERISTITUZIONALE: IL BANDO Le iniziative raggruppate nel progetto Cittadinanza a scuola - Citoyenneté à l école che s'intenderanno presentare, per l anno scolastico 2016/2017, dovranno: promuovere percorsi e azioni volti a favorire la maturazione democratica individuale e collettiva; perseguire un responsabile coinvolgimento nel vivere sociale e il consolidamento del rapporto tra cittadini e istituzioni, anche attraverso la comprensione delle regole e del sistema democratico, in un efficace contesto di apprendimento capace di costruire stili di vita, competenze trasversali e maturazione armonica delle competenze di cittadinanza dello studente nelle sue componenti cognitive, affettive e relazionali. Le aree tematiche prioritarie sono: - salute, sicurezza e stili di vita; - partecipazione attiva alla vita sociale; - prevenzione, protezione e soccorso.
17 C&C - LIVELLO REGIONALE Protocollo d intesa tra l Azienda USL Valle d Aosta e la Regione autonoma Valle d Aosta Assessorato istruzione e cultura Dipartimento Sovraintendenza agli studi, per la promozione di interventi di educazione alla salute in ambito scolastico (deliberazione della Giunta regionale n in data 20 novembre 2015). Collaborazione tra l Azienda USL e il Dipartimento Sovraintendenza agli studi per l elaborazione del Piano Regionale della Prevenzione.
18 ELEMENTI DI CONTESTO Un monitoraggio condotto nelle scuole valdostane, relativo agli anni scolastici e , ha messo in rilievo, seppur con evidenti differenze per gradi di scuola, la realizzazione di specifici progetti ed attività inerenti l educazione alla convivenza civile e legalità, (51,3%), educazione alla salute, alimentazione, attività fisica, (40%), educazione relazionale, affettiva, sessuale (33,3%) lotta alle dipendenze (16,7%) e promozione della sicurezza (18,7%).
19 DA INTERVENTI PUNTUALI A INTERVENTI DI SISTEMA
20 IN PROSPETTIVA: RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE facilitando il dialogo tra il mondo della scuola, quello della sanità e le collettività territoriali attraverso iniziative di formazione e di progettazione congiunte monitorando, documentando e rendicontando con maggiore cura le iniziative realizzate dalle scuole costruendo strumenti di analisi e valutazione oggettiva delle buone prassi e mettendo in atto strategie di generalizzazione e di disseminazione integrando le competenze che favoriscono comportamenti di salute nel curricolo di Cittadinanza e Costituzione. Con quali strumenti? costruendo percorsi integrati scuola-sanità attraverso il Piano Regionale della Prevenzione costituendo una rete regionale di «Scuole che promuovono salute» che dialoghi con le reti delle altre regioni e che aderisca al network europeo «Schools for Health» come previsto dalla DGR 1662/2015 elaborando strategie per la promozione di corretti stili di vita (life-skill e empowerment) nei giovani valdostani attraverso la partecipazione ai tavoli nazionali di concertazione (MIUR - Ministero della Sanità) sui temi degli orientamenti di governo (policy) e sull autovalutazione.
21 GRAZIE PER L ATTENZIONE Si ringraziano le prof.sse Manuela Ferrari Trecate, docente distaccata presso la Sovraintendenza agli studi, Ufficio supporto autonomia scolastica, e Serena Del Vecchio, docente presso l Ist. tecnico e professionale regionale Corrado Gex di Aosta per il contributo fornito all elaborazione di questa relazione.
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