corredata della risposta dell Agenzia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "corredata della risposta dell Agenzia"

Transcript

1 Relazione sui conti annuali dell Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione europea relativi all esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell Agenzia 12, rue Alcide De Gasperi Luxembourg Tel. (+352) eca-info@eca.europa.eu eca.europa.eu

2 2 INTRODUZIONE 1. L Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione europea (di seguito l Agenzia o Frontex ), con sede a Varsavia, è stata istituita dal regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio 1. Il suo compito consiste nel coordinare le attività degli Stati membri nel campo della gestione delle frontiere esterne (sostegno alla cooperazione operativa, assistenza tecnica e operativa, analisi dei rischi) 2. INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ 2. L approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un analisi delle attestazioni della direzione (management representations). DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ 3. Conformemente alle disposizioni dell articolo 287 del trattato sul funzionamento dell Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato: a) i conti annuali dell Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari 3 e le relazioni sull esecuzione del bilancio 4 per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e b) la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti GU L 349 del , pag. 1. L allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell Agenzia. Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative. Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

3 3 La responsabilità della direzione 4. La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti 5 : a) le responsabilità della direzione per i conti annuali dell Agenzia comprendono la definizione, l applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione 6 e l elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell Agenzia; b) le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati. La responsabilità del revisore 5. È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio 7, sulla base dell audit espletato, una dichiarazione concernente l affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l audit conformemente ai princìpi Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del , pag. 42). Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall International Accounting Standards Board. Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

4 4 internazionali di audit e ai codici deontologici dell IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. 6. L audit comporta l esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L audit comporta altresì la valutazione dell adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell Agenzia, conformemente a quanto disposto dall articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell UE La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità. Giudizio sull affidabilità dei conti 8. A giudizio della Corte, i conti annuali dell Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione. 8 Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del , pag. 1).

5 5 Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti 9. A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari. 10. Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI 11. Si sono osservati notevoli miglioramenti nelle verifiche sia ex ante sia ex post della spesa dichiarata dai paesi cooperanti nel quadro delle convenzioni di sovvenzione. Ciononostante, i documenti giustificativi presentati da detti paesi a sostegno della spesa dichiarata non sono sempre sufficienti. Inoltre, non sono stati richiesti certificati di audit, benché questi siano raccomandati nelle modalità di applicazione del regolamento finanziario dell UE in caso di sovvenzioni superiori a determinati massimali 9. I certificati di audit accrescerebbero la certezza sulla legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni. OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO 12. Il livello dei riporti di stanziamenti impegnati è stato elevato per il Titolo II (spese amministrative), ammontando a 4,5 milioni di euro (36 %) contro i 2,4 milioni di euro (27 %) del 2013, e per il Titolo III (spese operative), attestandosi a 28,4 milioni di euro (44 %) contro i 29,2 milioni di euro (47 %) del Per il Titolo II, la causa va ricercata principalmente negli acquisti a fine anno relativi al trasloco nei nuovi uffici dell Agenzia nel dicembre Quanto al Titolo III, gli elevati riporti sono dovuti soprattutto alla natura pluriennale delle attività dell Agenzia e all approvazione di una dotazione aggiuntiva di 4,2 milioni di euro nell ottobre ALTRE OSSERVAZIONI 13. Considerando il numero ingente e in costante aumento di convenzioni di sovvenzione e l entità della spesa connessa che Frontex deve verificare e rimborsare, è opportuno chiedersi 9 Regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (GU L 362 del , pag. 1).

6 6 se non siano utilizzabili meccanismi di finanziamento alternativi più efficienti ed efficaci sotto il profilo dei costi. 14. Si ravvisa l esigenza di affinare il computo dei contributi a carico dei paesi associati Schengen (Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia) in modo che rispecchino meglio le disposizioni giuridiche in materia 10. Ad esempio, il computo dovrebbe basarsi sulla sovvenzione annua finale, anziché previsionale, percepita dalla Commissione. 15. I contributi del Regno Unito e dell Irlanda (paesi non appartenenti all area Schengen) al bilancio dell Agenzia sono stabili da molti anni, nonostante il notevole ampliamento della serie di attività in cui tali paesi sono coinvolti. È pertanto giunto già da tempo il momento di riesaminarne i contributi. SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI 16. Nell allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti. La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell 8 settembre Per la Corte dei conti europea Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA Presidente 10 Convenzione fra la Comunità europea, da una parte, e la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein, dall altra, recante le modalità di partecipazione di tali Stati all Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione europea (GU L 243 del , pag. 4); Convenzione fra la Comunità europea e la Repubblica d Islanda e il Regno di Norvegia recante le modalità di partecipazione di tali Stati all Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione europea (GU L 188 del , pag. 19).

7 1 Allegato I Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti Anno Osservazione della Corte Come per il precedente esercizio, il livello di riporti è eccessivo, nonché contrario al principio dell annualità del bilancio. Nell ambito dell importo totale riportato, l Agenzia ha riportato impegni globali per 5,1 milioni di euro. Il regolamento finanziario dell Agenzia però non offre una chiara base giuridica per effettuare questo tipo di riporto. Nel 2011, l Agenzia ha finanziato sovvenzioni ammontanti a 74 milioni di euro per operazioni congiunte. Nel verificare le spese dichiarate dai beneficiari (Stati membri e paesi associati Schengen) l Agenzia, benché effettui verifiche di plausibilità, non richiede di norma la documentazione giustificativa che consentirebbe di far fronte al rischio di spese non ammissibili. Debolezze sono state ancora riscontrate nel sistema di riconciliazione delle dichiarazioni dei fornitori con i corrispondenti registri dell Agenzia. Stato di avanzamento dell azione correttiva (Completata / In corso / Pendente / N.A.) N.A. Completata Completata In corso

8 2 Anno Osservazione della Corte La dotazione finanziaria dell Agenzia per il 2012 è ammontata a 89,6 milioni di euro, il 25 % dei quali (21,8 milioni di euro di stanziamenti impegnati) è stato riportato al I riporti relativi al Titolo III (Spese operative) sono ammontati a 19,6 milioni di euro. Questo alto livello di riporti è eccessivo ed è contrario al principio dell annualità del bilancio, anche se è in parte riconducibile alla natura pluriennale ed operativa delle attività dell Agenzia. Alla fine di febbraio 2013, 1,1 milioni di euro di questi riporti erano stati annullati. Le procedure di assunzione esaminate hanno evidenziato significative lacune per quel che riguarda la trasparenza e la parità di trattamento dei candidati: le domande per le prove scritte e i colloqui sono state stabilite dopo l esame delle candidature da parte della commissione giudicatrice; non sono stati stabiliti punteggi minimi da raggiungere per l ammissione alle prove scritte e ai colloqui, né per essere inclusi nell elenco dei candidati idonei; la commissione giudicatrice non ha documentato tutti gli incontri e le decisioni. Le dichiarazioni dei fornitori a fine esercizio sono state riconciliate con notevole difficoltà. È necessario monitorare i saldi dei fornitori con più regolarità e analizzare le differenze in maniera più tempestiva. Circa 32 milioni di euro, pari al 35 % degli stanziamenti impegnati nel 2013, sono stati riportati al Sebbene il carattere pluriennale delle operazioni dell Agenzia ed il rischio aumentato di eventi imprevisti rappresentino una sfida particolare per la pianificazione e l esecuzione annuale del bilancio, vi è ancora margine per migliorare il monitoraggio di bilancio per cercare di ridurre il livello dei riporti. Stato di avanzamento dell azione correttiva (Completata / In corso / Pendente / N.A.) N.A. In corso In corso N.A.

9 3 Anno Osservazione della Corte I riporti includono un impegno globale di 5,2 milioni di euro, che è il saldo residuo di un sussidio addizionale di 8,2 milioni di euro messo a disposizione dalle autorità di bilancio verso la fine del 2013 per far fronte a necessità operative impreviste e urgenti. Sebbene l impegno globale sia stato preso a copertura delle operazioni correlate nel 2014, il regolamento finanziario dell Agenzia non fornisce una base chiara per tali riporti. Nel 2013, sono stati eseguiti 29 storni di bilancio per 12,2 milioni di euro. Ciò è dovuto in parte al fatto che i fondi necessari per le operazioni sono stati trasferiti da altre linee di bilancio fino a quando i sussidi addizionali non sono stati resi disponibili. Frontex, divenuta operativa nel 2005, ha operato finora sulla base di scambi di corrispondenza e riunioni con lo Stato membro ospitante. Tra l Agenzia e lo Stato membro, però, non è stato ancora firmato un accordo completo sulla sede. Un accordo di questo tipo promuoverebbe maggiormente la trasparenza riguardo alle condizioni in cui operano l Agenzia e il suo personale. Stato di avanzamento dell azione correttiva (Completata / In corso / Pendente / N.A.) Completata N.A. In corso

10 1 Allegato II Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell Unione europea (Varsavia) Competenze e attività Ambiti di competenza dell Unione secondo il trattato (articolo 74 e articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), del TFUE) Competenze dell Agenzia (regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio e dal regolamento (UE) n. 1168/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio) L ultima modifica del regolamento istitutivo è entrata in vigore il ; il contenuto del presente allegato riflette la situazione dopo Articolo 74: Il Consiglio adotta misure al fine di assicurare la cooperazione amministrativa tra i servizi competenti degli Stati membri nei settori di cui al presente titolo e fra tali servizi e la Commissione. [ ]. Articolo 77, paragrafo 2: [ ] il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure riguardanti: [ ] b) i controlli ai quali sono sottoposte le persone che attraversano le frontiere esterne; [ ] d) qualsiasi misura necessaria per l istituzione progressiva di un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne [ ]. Obiettivi Frontex è stata istituita allo scopo di migliorare la gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati membri dell UE. Compiti principali a) Coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne; b) assistere gli Stati membri in materia di formazione del corpo nazionale delle guardie di confine, anche per quanto riguarda la definizione di standard comuni di formazione; c) effettuare analisi dei rischi, compresa la verifica della capacità degli Stati membri di far fronte a minacce e pressioni alle frontiere esterne; d) partecipare agli sviluppi della ricerca pertinenti al controllo e alla sorveglianza delle frontiere esterne; e) assistere gli Stati membri in circostanze che richiedono una maggiore assistenza tecnica e operativa alle frontiere esterne, in particolare quelli che fanno fronte a pressioni specifiche o sproporzionate; f) offrire agli Stati membri il supporto necessario e, se richiesto, il coordinamento o l organizzazione di operazioni congiunte di rimpatrio; g) istituire squadre europee di guardie di frontiera da impiegare durante le operazioni congiunte, i progetti pilota e gli interventi rapidi; h) sviluppare e gestire sistemi informativi che consentano scambi di informazione, compresa la rete ICOnet (rete di informazione e

11 2 quest ultima modifica. Organizzazione Risorse messe a disposizione dell Agenzia nel 2014 (2013) coordinamento sicura per i servizi di gestione dell immigrazione degli Stati membri); i) prestare la necessaria assistenza per sviluppare e gestire un sistema europeo di sorveglianza di frontiera (Eurosur). Consiglio di amministrazione Composizione Un rappresentante di ciascuno Stato membro, due rappresentanti della Commissione ed un rappresentante di ciascun paese associato Schengen. Compiti a) Nomina il direttore esecutivo; b) adotta la relazione generale dell Agenzia; c) adotta il programma di lavoro dell Agenzia; d) elabora procedure relative alle decisioni dei compiti operativi dell Agenzia; e) svolge le sue funzioni riguardanti il bilancio dell Agenzia; f) esercita autorità disciplinare nei confronti del direttore esecutivo e del vicedirettore; g) adotta il suo regolamento interno; h) stabilisce la struttura organizzativa dell Agenzia e adotta la politica relativa al personale dell Agenzia; i) adotta il piano pluriennale dell Agenzia. Direttore esecutivo Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione. Audit esterno Corte dei conti europea. Autorità competente per il discarico Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio. Bilancio definitivo 97,9 (93,95) milioni di euro Sovvenzione UE: 86,6 (87,7) milioni di euro. Effettivi al 31 dicembre 2014 Tabella dell organico Personale temporaneo previsto: 152 (153) - Posti di agente temporaneo occupati: 149 (142). Altri posti Posti di agenti contrattuali previsti: 87* (87) - Posti di agenti contrattuali occupati: 85* (82). Posti di esperti nazionali distaccati previsti: 78 (78) - Posti di esperti nazionali

12 3 distaccati occupati: 77 (76)**. Totale posti in organico: 317 (318), di cui occupati 311 (300*). Personale assegnato a funzioni: operative 218 (227) amministrative 93 (91). * Non sono compresi 4 AC della sovvenzione Relex. ** Il totale dei posti occupati (77) comprende: 75 posti END regolari e 2 posti END a costo zero; 1 posto END è ancora vacante. Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013) L Unità di analisi dei rischi (Risk Analysis Unit RAU) ha prodotto 60 (79) relazioni strategiche comprendenti: 10 relazioni annuali ordinarie, 3 relazioni ad hoc, 14 relazioni trimestrali con aggiornamenti situazionali e analisi degli Stati membri e delle regioni limitrofe dell UE, 39 relazioni di monitoraggio strategico; 456 (510) prodotti analitici di supporto alla pianificazione, all attuazione e alla valutazione delle operazioni congiunte; 25 (81) relazioni/contributi di altro tipo comprendenti note informative per la direzione dell Agenzia, per la Commissione UE e altre parti interessate; ha inoltre collaudato e avviato un nuovo procedimento mensile di elaborazione di relazioni analitiche; ha pubblicato 7 (7) relazioni strategiche per il grande pubblico disponibili sul sito Internet dell Agenzia. Ha organizzato 4 (4) riunioni ordinarie della rete Frontex di analisi dei rischi, 2 (5) riunioni della rete di specialisti degli Stati membri sui documenti falsi nell UE, 2 (4) riunioni di analisi dei rischi tattici, 9 (10) riunioni/conferenze regionali di esperti e 2 (1) workshop tecnici regionali. In linea con i compiti dell Unità di analisi dei rischi nell ambito di Eurosur, nel 2014 sono state intraprese le seguenti attività, in comunicazione e/o consultazione (a seconda dei casi) con gli Stati membri nell ambito del Gruppo di utenti del livello Analisi che si è riunito 4 (5) volte: nell ambito del livello Analisi del quadro istituzionale europeo (ESP) e Quadro comune di intelligence prefrontaliera (CPIP), la RAU ha fornito contenuti (276 (317) prodotti) e servizi di base, ha completato il catalogo di prodotti e servizi del livello Analisi, ha aggiornato il catalogo degli eventi Eurosur, ha ultimato la metodologia di attribuzione dei livelli di impatto e l attuazione della stessa alle sezioni di frontiera terrestre e marittima, ha fornito le versioni pilota di strumenti di analisi (sotto l egida dei servizi informatici con il contributo della RAU). L Unità Operazioni congiunte (Joint Operations Unit JOU) ha organizzato 21 (19) operazioni congiunte, 11 (10) progetti pilota e progetti, 68 (8) conferenze, workshop e riunioni annuali e 382 (64) riunioni operative (riunioni e workshop preparatori/di pianificazione/di valutazione). Inoltre, nel corso di 45 (39) operazioni congiunte di rimpatrio coordinate da Frontex, sono stati rimpatriati (2 152) cittadini di paesi terzi. Il numero totale di giorni operativi accumulati in tutte le operazioni congiunte è stato di (2 832); il numero di giorni operativi-persona accumulati è stato di (89 548). Il Centro situazionale Frontex (Frontex Situation Centre FSC) ha fornito (2 226) rapporti di situazione, 97 (43) relazioni su episodi gravi, 38 (44) bollettini (flash news report) e 5 (10) relazioni di conoscenza missione, mentre sono stati caricati oltre (20 084) elementi di contenuto nel sistema Eurosur. Sono state inviate 242 (237) newsletter quotidiane a circa 500 (500) abbonati e sono stati forniti (795) contributi ai media su rapporti di situazione e riunioni informative operative. In quanto punto di contatto unico, il Centro ha gestito oltre (25 000) unità di corrispondenza; alla fine del 2014 nel quadro di Frontex-One-Stop-Shop (FOSS), la piattaforma per lo scambio di informazioni

13 4 tra Frontex e partner esterni, (6 238) documenti erano stati caricati e condivisi tra oltre (4 500) utenti. Il Centro ha ricevuto e convalidato circa (29 000) segnalazioni di episodi alle frontiere attraverso l applicazione JORA (Joint Operations Reporting Application) e ha fornito formazione su JORA a oltre 200 (200) agenti provenienti da Frontex e dagli Stati membri/paesi associati Schengen. Nel quadro dell attuazione Eurosur Fusion Services, sono pervenute 29 richieste di servizi da parte degli Stati membri, riguardanti il monitoraggio, la localizzazione e il rilevamento delle imbarcazioni, informazioni ambientali e informazioni ottenute tramite il trattamento ottico delle immagini; hanno avuto luogo 4 test per valutare i nuovi servizi sviluppati. L Unità Risorse congiunte (Pooled Resources Unit PRU) ha organizzato 6 (9) eventi con 236 (252) partecipanti provenienti dagli Stati membri. Le parti interessate hanno dedicato oltre 284 giornate (1 250) alle attività organizzate dall Unità. L attenzione della PRU, nel 2014, si è concentrata sullo sviluppo di squadre europee di guardie di frontiera e gruppi di esperti tecnici, potenziando la capacità di presentare relazioni, creando un apposito software in grado di gestirli, nonché sviluppando ulteriormente il meccanismo delle guardie di frontiera distaccate. Inoltre, è stata prestata attenzione all acquisizione di servizi di sorveglianza aerea per il controllo delle frontiere. In particolare, l Unità ha organizzato e gestito le discussioni annuali bilaterali tra Frontex e gli Stati membri, così come le discussioni con i paesi terzi, al fine di concordare i contributi nazionali alle squadre e ai gruppi suddetti, nonché alle attività operative congiunte di Frontex nel L Unità ha realizzato 5 (7) progetti studiati per migliorare l efficacia complessiva delle operazioni Frontex. Nell ambito di 4 (3) ambiti di attività comprendenti 5 progetti e 12 attività di altra natura (17), l Unità di formazione (Training Unit TRU) ha organizzato 189 (205) attività di formazione (corsi, riunioni per lo sviluppo, ecc.), cui hanno partecipato (3 253) persone. Le parti interessate hanno dedicato ad attività formative un totale di (12 460) giorni-persona. Nel quadro del primo ambito di attività, è stato sottoscritto l accordo di consorzio del programma congiunto europeo di master in gestione delle frontiere strategiche ed è proseguito lo sviluppo di tale programma in modo da dare inizio al primo ciclo dello stesso nel settembre Il programma di valutazione dell interoperabilità della base comune per la formazione (CCC-IAP) è stato condotto con la partecipazione degli Stati membri e delle rispettive aspiranti guardie di frontiera. Nel quadro del secondo ambito di attività sono stati organizzati corsi di formazione sul profilo delle squadre europee di guardie di frontiera. Oltre ai corsi di formazione già esistenti, sono stati predisposti i piani di sviluppo per due nuove iniziative di formazione per figure professionali specifiche: agente di sorveglianza dei confini marittimi e agente di sorveglianza dei confini terrestri. Nell ambito degli standard e degli strumenti comuni per la formazione delle guardie di frontiera e di ulteriori formazioni dirette, cui è dedicato il terzo ambito di attività, l Agenzia ha finalizzato, oltre ad altre attività, la definizione e l attuazione del corso europeo per istruttori cinofili. Il percorso formativo dei valutatori Schengen è stato rivisto e adattato ai requisiti stabiliti dal nuovo meccanismo di valutazione Schengen e si è tenuto un primo corso per questo percorso formativo.

14 5 Per il quarto ambito di attività, incentrato sulle questioni legate alla rete e ai sistemi informatici, è stata condotta un indagine finalizzata a individuare gli elementi essenziali di una nuova piattaforma informatica per le attività formative di Frontex. Lo sviluppo e l attuazione di detta piattaforma avranno inizio nel primo trimestre del Nel quadro di 3 (8) progetti, l Unità Ricerca e sviluppo (Research and Development Unit RDU) ha organizzato 26 (40) riunioni, cui hanno preso parte 659 (950) persone (provenienti dagli Stati membri, dai paesi associati Schengen, dalle istituzioni dell UE, da organizzazioni intergovernative ed internazionali, nonché da università, istituti di ricerca e organizzazioni del settore). A queste attività le parti interessate hanno dedicato un totale di (2 000) giorni-persona. L Unità ha continuato i lavori per individuare e sviluppare orientamenti sulle migliori pratiche nel campo del controllo automatizzato alle frontiere, dei controlli ai valichi di frontiera terrestri e marittimi, dell introduzione e dell attuazione del sistema di informazione visti (VIS) da parte degli Stati membri e della sorveglianza delle frontiere terrestri. Nel corso dell intero anno, si è lavorato anche allo sviluppo di un quadro di riferimento teso alla creazione della capacità di analisi dei passeggeri negli Stati membri, nonché per coadiuvare la DG HOME nell elaborazione dello studio sulle frontiere intelligenti e la eu-lisa nella definizione della fase pilota del pacchetto Frontiere intelligenti. Nel campo della sorveglianza delle frontiere, l Unità ha intrapreso iniziative volte a far conoscere agli Stati membri i nuovi sviluppi in materia di sensori, piattaforme e sistemi avanzati, nonché a facilitare la diffusione (in prova) di nuove tecnologie per la sorveglianza delle frontiere negli Stati membri e nell ambito delle operazioni congiunte coordinate da Frontex. L Unità ha inoltre portato all attenzione delle pertinenti parti interessate i progetti, nuovi e in corso, sulla sicurezza della frontiere, provvedendo affinché le esigenze degli organismi incaricati delle gestione delle frontiere siano oggetto di ricerca e i risultati dei progetti rispondano al meglio ai requisiti in materia di sicurezza delle frontiere. L Unità ha contribuito al processo di rafforzamento delle capacità nel settore della sicurezza delle frontiere, richiamando all attenzione dei corpi delle guardie di frontiera approcci nuovi e innovativi (ad esempio, lo strumento degli appalti pre-competitivi) di cui possono avvalersi per usufruire di servizi di ricerca e sviluppo e orientare così lo sviluppo di innovazioni future in funzione delle loro esigenze. Partenariato e cooperazione con paesi terzi: sebbene nel 2014 non siano stati stipulati accordi operativi (19), la cooperazione con i paesi terzi partner è stata intensificata e sono stati conseguiti risultati tangibili sul piano tematico e operativo. Tra Frontex e le autorità competenti della Turchia è stato sottoscritto un piano di cooperazione in cui si stabiliscono azioni concrete di attuazione nei prossimi anni. Quanto all assistenza tecnica di cui all articolo 14, paragrafo 5, del regolamento Frontex modificato, l Agenzia ha sviluppato ulteriormente varie iniziative volte al rafforzamento delle capacità nella regione del partenariato orientale, nell Africa settentrionale (Tunisia e Marocco) nonché nei Balcani occidentali e in Turchia, su questioni riguardanti migrazione, frontiere e sicurezza. Frontex ha organizzato con successo la 22 a conferenza internazionale delle forze di polizia di frontiera, alla quale hanno partecipato responsabili e

15 6 Fonte: Allegato fornito dall Agenzia. guardie di frontiera di alto grado provenienti da 62 paesi del mondo intero. Cooperazione con organismi dell UE e con organizzazioni internazionali: è stato trasmesso alla Commissione un contributo strategico per il futuro del settore GAI e il rinnovo della strategia di sicurezza interna dell UE. Si è inoltre offerta stretta collaborazione alla Commissione per l attuazione del Fondo sicurezza interna dell UE, sostenendo la preparazione dei dialoghi politici con gli Stati membri e formulando inoltre pareri sui progetti dei programmi nazionali (pluriennali). Ci si è adoperati per consolidare e approfondire la cooperazione con i partner nel campo della gestione delle frontiere e della migrazione, nonché della lotta alla criminalità organizzata. Con il servizio europeo per l azione esterna (SEAE) è stato concluso un nuovo accordo operativo (11). Inoltre, è stato convenuto a livello attuativo un nuovo e più solido accordo operativo con Europol che consente il trattamento e la trasmissione di dati personali; tale accordo, però, entrerà in vigore solo previa approvazione del Garante europeo della protezione dei dati.

16 European Agency for the Management of Operational Cooperation at the External Borders of the Member States of the European Union RISPOSTA DELL AGENZIA 11. L'Agenzia accoglie con favore la dichiarazione della Corte dei conti europea relativa ai significativi miglioramenti osservati nelle sue verifiche ex ante ed ex post. Riguardo alla richiesta dei certificati di audit, l'agenzia vorrebbe informare la Corte che tali certificati erano stati già prodotti nel Nonostante una riunione informativa per i beneficiari, i certificati di audit non sono stati rilasciati da organismi di audit indipendenti e il pagamento finale è stato ricevuto con un ritardo significativo. Considerando l'istituzione di autorità di audit nell'ambito del Fondo per le frontiere esterne e del Fondo Sicurezza interna, l'agenzia esaminerà la possibilità di avviare una cooperazione. 12. L'Agenzia si compiace che la Corte comprenda i riporti programmati. In particolare, le spese di cui al titolo III dipendono in modo sostanziale dalla presentazione tempestiva delle richieste di rimborso per le sovvenzioni da parte degli Stati Membri. Il ritardo tra la data finale del dispiegamento di un funzionario o di un aeromobile/un'imbarcazione in un'operazione congiunta coordinata da Frontex e la presentazione della richiesta in media varia da quattro a sei mesi. 13. L'Agenzia condivide a pieno il parere della Corte secondo cui il meccanismo della sovvenzione non è lo strumento adeguato e nemmeno quello più efficiente per finanziare le operazioni coordinate da Frontex. Il mandato di Frontex di coordinare le attività dei corpi delle guardie di frontiera è difficile da espletare utilizzando le sovvenzioni come strumento finanziario. Ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento istitutivo, Frontex deve utilizzare le sovvenzioni per (co)finanziare le operazioni congiunte coordinate da Frontex; l'agenzia affronterà la questione nella prossima revisione del regolamento istitutivo dopo la valutazione periodica quinquennale. 14. L'Agenzia rivedrà la metodologia utilizzata per il computo dei contributi a carico dei paesi associati Schengen, tenendo conto che nella disposizione giuridica alcune formulazioni quale "previsionale" rimangono poco chiare. Dopo tale revisione la metodologia sarà definita nella forma giuridica appropriata. 15. L'Agenzia accoglie con favore la conclusione della Corte; il gruppo di lavoro del consiglio di amministrazione sul bilancio e sulla contabilità sta lavorando sulla questione e proporrà al consiglio di amministrazione una raccomandazione e una soluzione in merito ai contributi del Regno Unito e dell Irlanda. Frontex reply IT

corredata della risposta dell Agenzia

corredata della risposta dell Agenzia Relazione sui conti annuali dell Agenzia esecutiva per l istruzione, gli audiovisivi e la cultura relativi all esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell Agenzia 12, rue Alcide De Gasperi

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

15.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 366/45

15.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 366/45 15.12.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 366/45 RELAZIONE sui conti annuali dell Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro relativi all esercizio 2010, corredata delle risposte

Dettagli

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del 30.7.2014

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del 30.7.2014 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 30.7.2014 C(2014) 5308 final REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE del 30.7.2014 che definisce le misure di informazione e pubblicità indirizzate al pubblico

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione

Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Le presenti linee guida sul controllo di qualità sono la messa in pratica delle esigenze descritte nello SR 220

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 28 NOVEMBRE 2013 544/2013/I RILASCIO DELL INTESA AL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE PER L APPROVAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO 2012 DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

Dettagli

Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto

Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007-2013 (approvato dalla Commissione

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)

Dettagli

Legge federale sulle finanze della Confederazione

Legge federale sulle finanze della Confederazione Decisioni del Consiglio degli Stati del 10.09.2014 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 18.09.2014 e-parl 23.09.2014 08:45 Legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC) (Nuovo

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO

Dettagli

DOCUMENTO INTERPRETATIVO. L applicazione dei principi di revisione dopo il recepimento della direttiva 2006/43/CE

DOCUMENTO INTERPRETATIVO. L applicazione dei principi di revisione dopo il recepimento della direttiva 2006/43/CE DOCUMENTO INTERPRETATIVO L applicazione dei principi di revisione dopo il recepimento della direttiva 2006/43/CE 16 febbraio 2011 INTRODUZIONE Il decreto legislativo 27 gennaio 2010 n. 39 ha dato attuazione

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

TITOLO II ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA

TITOLO II ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA REGOLAMENTO D ATENEO PER LA STIPULA DEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI E L ACCESSO AI FONDI PER LA MOBILITA Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di stipula degli accordi internazionali

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge

Dettagli

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

Comunicazioni e informazioni

Comunicazioni e informazioni Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 433 A Edizione in lingua italiana Comunicazioni e informazioni 58 o anno 23 dicembre 2015 Sommario V Avvisi PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI Corte dei conti 2015/C 433

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto

Dettagli

AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA

AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 51 del 30/05/2014 Indice Art. 1 Oggetto

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior

AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior AVVISO n.01/2011: Procedura comparativa per il conferimento di un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per un profilo senior di Esperto in gestione e valutazione di progetti ICT delle Amministrazioni

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

Il Ministro della Difesa

Il Ministro della Difesa Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:

Dettagli

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA 1 di 8 1 PRESCRIZIONI PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE SULLA BASE DI DOCUMENTI DI 2 Parte Titolo 3 PARTE I I.1 PREMESSA I.2 SCOPI I.3 PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 2.1) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA ESEGUITE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI COMUNITARI ED INTERNAZIONALI DI RICERCA E SVILUPPO

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza

L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze

Dettagli