ABINEWS. On line. Gli Indici ABI. Il Rapporto di Febbraio 8,38 (6,29) 4,75 (4,67) 0,80 (0,81) 5,30 (6,02)

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1 ABINEWS Supplemento al numero 2/2004 del Notiziario dell Associazione Bancaria Italiana On line Spediz. in abb.to postale - art.2, comma 20/c, legge n.662/96 - Filiale di Roma Il Rapporto di Febbraio Scenario macroeconomico e orientamenti di politica monetaria a congiuntura economica mondiale continua a manifestare segnali di miglioramento: si consolida, nei dati del quarto trimestre 2003, il buon andamento dell economia americana; cresce a ritmi rimarchevoli l area asiatica, principalmente con Cina ed India; migliora, soprattutto in termini di fiducia degli operatori economici, la congiuntura dei principali paesi dell eurozona. Per l Italia, la strada della ripresa si mostra in salita avendo essa chiuso l ultimo trimestre dell anno con una crescita sostanzialmente nulla (+0,4% il Pil nel 2003 secondo le prime anticipazioni Istat). In linea generale, aumentano i segnali che lasciano presagire come alla ripresa generalizzata delle attività produttive non si accompagneranno significative tensioni inflazionistiche: l inflazione al consumo valutata in termini core è relativamente stabile negli USA e in calo nell area dell euro. Cominciano ad emergere i primi segni di una qualche inversione di tendenza dei principali squilibri strutturali degli Stati Uniti, con un leggero rientro del deficit pubblico e qualche lieve miglioramento del disavanzo corrente. Si conferma, soprattutto, come il riassorbimento di questi squilibri richiederà tempi lunghi. Si affermano, nel contesto appena descritto, tassi di interesse e politiche monetarie sostanzialmente stabili e sul mercato dei cambi stentano a intravedersi segni di inversione della debolezza del dollaro rispetto all euro. Il clima di fiducia delle imprese relativo agli Stati Uniti ha segnalato, a gennaio 2004, un andamento positivo: l indice dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero è, infatti, aumentato dai precedenti 63,4 punti di dicembre ai 63,6 di gennaio, mentre il corrispettivo indice del settore non manifatturiero è cresciuto dai 58 a 65,7 punti. Per quanto attiene ai consumatori, sia l indice elaborato dal Conference Board che quello prodotto dall Università del Michigan hanno segnato, in gennaio, una rilevante crescita: il primo ha registrato una variazione, su base mensile, del +5,6%, mentre il secondo è aumentato del 12,1%. La fiducia delle imprese nell Area Euro è andata migliorando, nel mese di gennaio 2004, dell 1%. Tra i principali paesi dell Area la Francia ha evidenziato una flessione della fiducia delle imprese del 2%; in Italia la variazione è stata del +1%, mentre in Germania è stata del +3%. Sul fronte dei consumatori, nello stesso periodo, gli indici di fiducia sono stati stabili nel complesso dell Area Euro. Forti differenze si riscontrano però nei singoli paesi aderenti all UE-12: il mood dei consumatori in Francia è risultato positivo per il 13%, mentre in Germania la diminuzione è stata dell 1% ed in Italia del 3%. Nell Area Euro i prezzi al consumo, in base alle indicazioni di Eurostat, sono decelerati a dicembre: l inflazione è infatti passata dal 2,2% di novembre al 2% di dicembre Il divario tra i diversi paesi appartenenti all eurozona si è parzialmente colmato: l Italia ha registrato un tasso d inflazione armonizzato pari al 2,5%, contro il precedente 2,8%, la Francia dell 2,4% (2,5% nel precedente mese), Gli Indici ABI GENNAIO 2004 (in parentesi i valori di dicembre 2003) TOTALE IMPIEGHI (*) TOTALE RACCOLTA (*) 5,30 (6,02) (*) variazioni % nei 12 mesi 8,38 (6,29) (*) depositi e obbligazioni in lire e in altre valute euro. Variazioni % nei 12 mesi TASSO MEDIO SUGLI IMPIEGHI (*) 4,75 (4,67) (*) valori % TASSO MEDIO SUI DEPOSITI (*) 0,80 (0,81) (*) valori % a cura della Funzione ricerche e analisi ABI la Germania dell 1,3% (contro il precedente 1,1%). Quanto all Italia, le indicazioni dell Istat sull indice generale dei prezzi al consumo non si discostano da quelle ufficiali europee: infatti, in base alla metodologia nazionale l inflazione sarebbe pari al 2,5% in dicembre, con una variazione congiunturale del +0,1%. In base alle prime anticipazioni fornite dall indagine sulle città campione l Istat ha reso noto che in gennaio l inflazione dovrebbe essere ulteriormente diminuita al 2,2%, lo stesso valore dell indice armonizzato. L Istat ha recentemente diffuso il dettaglio sui nuovi coefficienti di ponderazione per il paniere dei beni e

2 2 ABINEWS On line Supplemento al numero di febbraio 2004 servizi del Si rileva che le voci di prodotto che hanno registrato un incremento nel peso ricoperto nel paniere si riscontrano i servizi sanitari (+5,1% rispetto al coefficiente di ponderazione del 2003), le bevande alcoliche ed i tabacchi (+2,9%) e i prodotti alimentari (+0,9%). L incremento maggiore si riscontra nella voce di prodotto Altri beni e servizi con un variazione del peso relativo pari all 11,1% rispetto al 2003; in tale voce sono comprese, in particolare, le assicurazioni sui mezzi di trasporto, servizi bancari, e i servizi di bancoposta. A gennaio il mercato dei cambi ha registrato un ulteriore apprezzamento dell euro nei confronti delle principali valute internazionali, ad eccezione della sterlina inglese: verso il dollaro americano il tasso medio mensile si è attestato a 1,262 contro 1,230 del mese precedente; rispetto alla sterlina inglese l euro si è posizionato mediamente a 0,693; nei confronti del franco svizzero il cambio medio è stato pari a 1,566; con riguardo allo yen giapponese si è riscontrato un cambio medio pari a 134,2. Finanza pubblica Mentre si è in attesa dei dati definitivi della finanza pubblica per il 2003, che saranno comunicati alla Commissione europea tramite la consueta notifica di fine febbraio, si sono rese disponibili nelle ultime settimane informazioni riguardanti il fabbisogno di cassa del settore statale del mese di gennaio, le entrate di cassa dell intero periodo gennaio-dicembre 2003 di un aggregato più largo del settore statale ma ancora non corrispondente all intera PA e i conti trimestrali della Pubblica amministrazione relativi ai primi tre trimestri dell anno passato, che l Istat ha iniziato a produrre su base sperimentale. Per quanto riguarda il primo aggregato, i consueti dati rilasciati dal Ministero dell Economia e delle Finanze, hanno segnalato che nel primo mese del 2004 il saldo di cassa del settore statale è risultato negativo per 2,9 miliardi di euro, valore significativamente superiore a quello registrato nello stesso mese del 2002 (circa 1 miliardo di euro). Nella valutazione del Ministero dell Economia tale peggior saldo è sostanzialmente da ascrivere ad un effetto tecnico dovuto al recupero di imposte versate nel 2003 mentre non va assolutamente ricondotto ai profili della spesa che risultano in linea con le previsioni. Quanto alle entrate fiscali di cassa rese note dal Ministero dell Economia, esse fanno riferimento ad un aggregato costituito dal Bilancio dello Stato, dalle Regioni e dagli enti previdenziali. Risulta che il totale delle entrate (tributarie+c ontributive) si è ragguagliato, nell intero 2003, a 476 miliardi di euro con un incremento del 5,1 per cento rispetto al In particolare le entrate tributarie sono risultate pari a 379 miliardi, in crescita del 5,4 per cento su base annua, mentre i contributi sociali sono ammontati a 96 miliardi con un incremento del 3,8 per cento rispetto al Nell ambito delle imposte dirette una variazione del 3,4 per cento è stata segnata dall Irpef mentre un risultato negativo si è avuto per l Irpeg che è diminuita del 4,8 per cento a causa, soprattutto, dei minori versamenti a saldo. Nel comparto delle imposte indirette un buon andamento ha contraddistinto l Iva (+3,9 per cento) e l imposta sul consumo del gas metano (+10 per cento). E cresciuta del 7,2 per cento l Irap, anche per i provvedimenti di condono, ed è aumentata di oltre 1 4 (25,3 per cento) l addizionale regionale Irpef. Per quel che concerne, infine, i conti trimestrali della PA resi disponibili dall Istat, essi hanno segnalato come nel terzo trimestre dell anno l indebitamento netto della PA sia risultato pari al 3,7 per cento del Pil un valore di 7 decimi di punto inferiore a quello registrato nell analogo periodo dell anno precedente. Il valore del 3,7 per cento è la combinazione di un avanzo primario pari all 1,6 per cento (1,5 per cento nel terzo trimestre 2002) e di un rapporto interessi/ pil pari al 5,3 per cento (6 per cento nel terzo trimestre 2002). Nei primi tre trimestri del 2003 l indebitamento netto è stimato pari a 12 miliardi di euro contro i 13,8 miliardi del periodo gennaio-settembre Politica monetaria Nel periodo più recente la Bce nella riunione del Consiglio direttivo del 5 febbraio 2004 ha lasciato invariata l impostazione della politica monetaria: il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è rimasto al 2%, così come i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi overnight sono stati lasciati rispettivamente al 3% e all 1%. Il presidente della Bce ha affermato che i tassi del denaro restano per il momento appropriati sottolineando, tuttavia, che la posizione della Bce può variare in ogni momento e prendere sempre in considerazioni tutte e tre le opzioni: tagliare, alzare o lasciare il costo del denaro invariato. La Bce, ha sottolineato come nel periodo recente non si siano verificati fattori nuovi che possano modificare la valutazione dei rischi, che rimangono neutrali nel breve periodo e legati a persistenti squilibri internazionali nel medio periodo. Attività finanziarie nel settore privato Dall analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie del settore privato in Italia emerge come la proxy di tale indicatore ammonti a 2.419,9 miliardi di euro a novembre 2003, con un incremento su base annua di circa il 4,6%. Le principali tendenze delle attività finanziarie possono essere così riassunte: q dinamica crescente dei depositi bancari, che a novembre 2003 hanno segnato un incremento tendenziale del 7,2%; la quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie del settore privato in Italia risulta essere pari,

3 Supplemento al numero di febbraio 2004 ABINEWS On line 3 a novembre 2003, al 23,8% (23,3% il precedente anno); q andamento decrescente anche per le operazioni pronti contro termine passive con la clientela, diminuite a novembre 2003 ad un ritmo del -10,1% rispetto allo stesso mese dell anno prima; q in crescita è risultato il trend delle attività sull estero (0,4%), che a novembre 2003 ammontavano a circa 390,8 miliardi di euro, con una quota sul totale delle attività finanziarie del settore privato del 16,1%; q trend positivo dei depositi postali (+8,1%) e dei titoli obbligazionari bancari (+6,3%); q sul fronte delle attività di natura previdenziale sono risultate in accelerazione le riserve assicurative ramo vita (+10,9%) ed i fondi pensione e Pip (+12,1%); q in crescita sono risultate anche le quote di fondi comuni (+3,6%). Mercati secondari A gennaio 2004 i mercati azionari internazionali hanno segnato un ulteriore fase ascendente. In particolare, lo Standard & Poor s 500 ha guadagnato a gennaio il 4,7%; la performance del Nikkei 225 è stata positiva, registrando una variazione del +5,4%; il Dow Jones Euro Stoxx ha segnato una crescita del 3,9%. L andamento più recente del price earning relativo allo Standard & Poor s 500 evidenzia una lieve diminuzione di tale indicatore: infatti, nella prima settimana di gennaio il rapporto prezzo su utile era pari a 29,3, per passare poi, nella prima settimana di febbraio, a quota 29,2. Tutti i principali indici di Borsa europei hanno evidenziato variazioni positive a gennaio. La quotazione media mensile del Mib30 è aumentata, in gennaio, dell 1,9%; il Dax30 ha registrato una variazione del +5,1%, il Cac40 del +4,1% ed il Ftse100 del +1,7%. Relativamente all andamento dei principali mercati della New Economy a gennaio si riscontrano le seguenti performance: la quotazione media mensile del Numtel è diminuita del 2,5% rispetto al mese precedente, il Nemax50 ha registrato una variazione del +8,8%, il Nouveau Marché del +2,7% e il Nasdaq del +7,1%. A gennaio 2004 la capitalizzazione del mercato azionario dell Area dell Euro ha manifestato un andamento positivo. In valori assoluti la crescita di gennaio si è attestata a circa 156 miliardi di euro, portando la capitalizzazione complessiva a quota miliardi di euro. All interno dell eurozone la capitalizzazione imputabile all Italia è pari al 13,4%, quella della Francia al 27,5% e quella della Germania al 22%. Con riferimento all Italia, la capitalizzazione complessiva del mercato azionario ha manifestato una crescita, alla fine di gennaio, passando dai precedenti 487,4 miliardi di euro a 502,3 miliardi di euro. In base alla disaggregazione settoriale del mercato principale italiano, la capitalizzazione del settore bancario è aumentata, a fine gennaio, di circa 5,8 miliardi di euro. Il settore assicurativo ha registrato, invece, una variazione congiunturale del 5,1%. L incidenza del settore bancario sul totale è andata aumentando a gennaio, evidenziando una quota del 26,9% della capitalizzazione complessiva del mercato principale italiano contro il precedente 26,5%. A gennaio i rendimenti dei Corporate Bond (CB) nell Area Euro sono tornati a diminuire per tutte le classi di rating e per ogni intervallo di scadenza residua. La flessione dei rendimenti sui titoli con merito di credito più basso (BBB) sembrerebbe indicare che il mercato ha velocemente riassorbito lo shock causato dal crack Parmalat. Risparmio gestito A gennaio 2004 il patrimonio netto dei fondi comuni di investimento istituiti da intermediari italiani è moderatamente cresciuto, collocandosi intorno ai 512 miliardi di euro rispetto ai 509 miliardi di euro registrati a dicembre In particolare, la crescita di gennaio 2004 è la risultante di un incremento di milioni di euro del patrimonio dei fondi azionari, di 197 milioni di euro dei fondi bilanciati, di 694 milioni di euro dei fondi flessibili e di un decremento di milioni di euro dei fondi obbligazionari e di 464 milioni di euro dei fondi di liquidità. Con riferimento alla composizione del patrimonio dei fondi di diritto italiano o estero gestiti da intermediari italiani per tipologia di fondi si rileva come nell ultimo anno la quota dei fondi azionari sia cresciuta di circa 1,7 punti %, passando dal 21,1% di gennaio 2003 al 22,8% di gennaio 2004, mentre la quota dei fondi bilanciati si sia contratta, nello stesso periodo, dall 8,7% al 7,2%. La quota dei fondi obbligazionari è diminuita di 3,5 punti %: dal 49,3% al 45,8%. Di converso, nell ultimo anno è fortemente aumentata la quota dei fondi di liquidità, passata dal 18,5% al 20,8%. L incidenza sul totale dei fondi flessibili è, invece, aumentata nell ultimo anno di un punto percentuale, passando dal 2,4% al 3,4%. Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato alla fine di novembre una lieve ripresa a riflesso della migliore intonazione dei mercati finanziari nazionali ed internazionali: a novembre 2003 le gestioni patrimoniali risultavano pari a circa 165,2 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale di circa 1,5%. Le gestioni patrimoniali bancarie rappresentano, sempre a novembre 2003, il 10,4% della raccolta indiretta. Risparmio amministrato Gli ultimi dati sulla raccolta indiretta delle banche mostrano come la consistenza del totale dei titoli a custodia, pari a miliardi di euro a novembre 2003, si sia contratta di circa il 5% rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Con riferimento al risparmio amministrato per tipologia di attività finanziaria si osserva come alla fine di novembre 2003 si sia manifestata una crescita delle dei CCT (+4%) e delle obbligazioni (+8,5% quelle bancarie e +13,3% le obbligazioni emesse da altri soggetti), cui ha fatto riscontro una sensibile contrazione delle quote dei fondi comuni (-33,8%).

4 4 ABINEWS On line Supplemento al numero di febbraio 2004 Gli Indici ABI in dettaglio L analisi mensile dell Associazione Bancaria Italiana sul totale delle banche con raccolta a breve e a medio e lungo termine Raccolta on riferimento all attività di funding in Italia, gli aggiornamenti del SI-ABI mostrano a gennaio 2004 un accelerazione della dinamica della raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a risparmio, dai conti correnti, dai certificati di deposito e dalle obbligazioni. In particolare, a gennaio 2004 la raccolta bancaria è risultata pari a 940 miliardi di euro segnando una variazione tendenziale positiva dell 8,38%, che si raffronta al 6,29% di dicembre 2003 e al +6,01% di gennaio Nell ultimo anno lo stock della raccolta è aumentato di oltre 72,5 miliardi di euro. Laddove si considerino le dinamiche delle diverse componenti del funding, a gennaio 2004 si osserva un accelerazione del trend dei depositi da clientela, il cui tasso di crescita tendenziale è risultato pari a +8,19% (4,61% a dicembre 2003; +4% a gennaio 2003) e un assestamento della dinamica delle obbligazioni delle banche, le quali hanno segnato un ritmo di sviluppo nei dodici mesi dell 8,70%. Sostanzialmente stabile è risultato il trend della provvista sull estero delle banche italiane che alla fine di novembre 2003 è risultata pari a circa 305,4 miliardi di euro, facendo registrare un tasso di crescita tendenziale del 5,4%. Il flusso netto di provvista sull estero nel periodo compreso fra novembre 2002 e novembre 2003 è stato positivo di oltre milioni di euro. Tale flusso è pertanto ritornato positivo dopo che nel 2002 aveva segnato una contrazione. La quota della provvista sull estero sul totale provvista si è posizionata a novembre 2003 al 23,4% (30% del totale degli impieghi sull interno). In dettaglio, a novembre 2003 la raccolta netta sull estero (provvista sull estero meno attività sull estero) è risultata pari a circa 115 miliardi di euro (+16% il tasso di crescita tendenziale), che rappresenta circa l 11% del totale impieghi. Con riguardo ai tassi bancari, a gennaio 2004 il tasso medio sui depositi è risultato pari allo 0,80%, 1 basis point al di sotto del valore medio di dicembre Sostanzialmente stabile è risultato, peraltro, il tasso medio della raccolta bancaria da clientela, collocatosi a gennaio 2004 all 1,74%. Rispetto a gennaio 2003, questo tasso è diminuito di 50 basis points: dal 2,24% all 1,74%. Impieghi a dinamica dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie ha manifestato a gennaio 2004 una lieve attenuazione: sulla base di prime indicazioni, gli impieghi complessivi (denominati in euro e in valute diverse dall euro ) del totale banche in Italia hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari al 5,30%, che si raffronta al 6,02% di dicembre 2003 ed al 6% di gennaio Tale valore risulta nettamente superiore all attuale crescita del PIL nominale in Italia. Nel mese scorso, in dettaglio, l ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a miliardi di euro, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di oltre 52 miliardi di euro rispetto a gennaio Il ritmo di sviluppo tendenziale dell aggregato che riguarda gli impieghi in euro si è collocato a gennaio 2004 al 5,71%, in lieve rallentamento rispetto al 6,41% segnato a dicembre 2003 e a quanto registratosi a gennaio 2003 (7,41%), mentre gli impieghi espressi nelle valute diverse dall euro hanno manifestato a gennaio 2004 una variazione tendenziale nei dodici mesi negativa del 13,48% (-0,36% laddove il valore sia depurato dell effetto cambio), un valore che si raffronta a 34% di gennaio La dinamica degli impieghi appare sostenuta esclusivamente dalla componente a protratta scadenza rispetto a quella a breve termine. Secondo prime stime a gennaio 2004, infatti, le variazioni tendenziali di queste componenti degli impieghi bancari sono risultati pari a +13,35% per il segmento a medio e lungo termine e di 3,59% per quello a breve termine. Sulla base dei dati del SI-ABI, nel primo mese del 2004 il tasso medio sugli impieghi ha manifestato un lieve rialzo, collocandosi al 4,75%, 8 punti base al di sopra del valore di fine 2003 e 79 punti base al di sotto di quanto segnato a gennaio Con riguardo ai tassi di riferimento per le operazioni di credito agevolato a medio e lungo termine, si rileva come essi abbiano manifestato a febbraio 2004 una lieve diminuzione rispetto al mese precedente. Con riferimento al credito industriale, nell ultimo mese, questo si è collocato al 4,85%, dal 4,90% di gennaio 2004.

5 Supplemento al numero di febbraio 2004 ABINEWS On line 5 Sofferenze bancarie lla fine del mese di novembre 2003 le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a milioni di euro, 75 milioni di euro in più rispetto ad ottobre 2003 e 90 milioni di euro in meno rispetto a novembre 2002: la variazione tendenziale è risultata prossima allo zero: -0,42%. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a novembre 2003 al livello del 2,06%, che si raffronta al 2,22% di novembre Una conferma del permanere di una elevata qualità del credito è ravvisabile anche dalla dinamica del rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza, posizionatosi a novembre 2003 all 11,34% dall 11,58% di novembre Portafoglio titoli ulla base dei dati del SI-ABI a gennaio 2004 è leggermente diminuito il portafoglio titoli del totale delle banche, risultato pari a 140,5 miliardi di euro, che si raffronta ai 142 miliardi di euro di fine 2003 ed ai 141,7 miliardi di euro di gennaio 2003, segnando una variazione tendenziale pari a 0,8%. Rispetto a gennaio 2003 si registra una lieve flessione del portafoglio titoli di proprietà delle banche: -1,2 miliardi di euro. Il valore del rapporto fra titoli e impieghi in euro a gennaio 2004 è risultato pari a 13,9%, che si raffronta al 14,7% di gennaio Spread Differenziale fra i tassi gennaio 2004, con riguardo ai due indicatori del prezzo dell attività di raccolta e di impiego dell intermediazione creditizia elaborati dall ABI si registra una sostanziale stabilità del mark-down ed un aumento del markup. Infatti, per quanto concerne il margine sull attività di raccolta, il mark-down del tasso medio sui depositi delle banche rispetto al rendimento medio ponderato dei BOT in circolazione nel mese di gennaio 2004 si è collocato a 1,34 punti percentuali, 1,32 p.p. a dicembre Il valore del mark-up del tasso medio sugli impieghi rispetto allo stesso rendimento medio dei BOT si è, invece, posizionato a 2,61 p.p. a gennaio 2004 dai 2,54 punti percentuali del mese precedente. A gennaio 2004 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero denominato in euro e il tasso medio sulla raccolta da clientela ordinaria in euro è risultato pari a 2,91 punti percentuali, 8 basis points al di sopra di quanto registratosi a dicembre 2003, ed inferiore ai 3,15 punti % di gennaio Il differenziale registrato a dicembre è la risultante di un valore del 4,65% del tasso medio dell attivo fruttifero e di un livello dell 1,74% del costo medio della raccolta da clientela ordinaria. Nell ultimo anno il valore dell indicatore è risultato pari a 2,95 punti percentuale, in diminuzione di 20 basis points rispetto alla media dello stesso periodo dell anno precedente. Tassi di interesse armonizzati in Italia e nell Area dell euro all analisi delle statistiche armonizzate sui tassi d interesse applicati dalle Istituzioni finanziarie monetarie ai prestiti erogati alle società non finanziarie ed alle famiglie emerge come nell ultimo periodo sia andata stabilizzandosi l intera struttura dei tassi di interesse bancari sui bassi livelli raggiunti a fine estate. Relativamente ai tassi di interesse applicati nell area dell euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad un milione di euro esso si colloca a dicembre 2003 al 4,14%, un valore lievemente superiore a quello praticato in Italia (4,10%). Anche per quanto concerne i tassi di interesse applicati ai nuovi prestiti per l acquisto di abitazioni al settore famiglie si riscontrano valori dell Italia in linea con quelli medi europei. ABINEWS Anno V - supplemento al n. 2 (febbraio 2004) Direttore: Maurizio Sella Direttore responsabile: Maurizio Incletolli Coordinamento redazionale: Maria Antonietta Bosca Registrazione Tribunale civile di Roma n.274/99 del 16 giugno 1999 Redazione e videoimpaginazione: ABI - Ufficio Strumenti Comunicazionali Via delle Botteghe Oscure, Roma & abinews@abi.it

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