LA CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 50001

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1 LA CERTIFICAZIONE UNI EN ISO

2 Certificazione UNI EN ISO Sistema di gestione dell energia. Pellegrino Consulting Services Srl dal 1992 opera nel settore della finanza agevolata per le Imprese supportando le stesse all ottenimento di agevolazione volte alla crescita ed allo sviluppo aziendale. Nell arco della sua attività professionale l esperienza maturata nell analisi dei fabbisogni aziendali, ha indirizzato le strategie aziendali in favore di una forte specializzazione in particolare nella ricerca ed applicazione di fonti finanziarie agevolate a supporto di progetti di ricerca e sviluppo e di progetti di investimento, che ha permesso la creazione di business unit dedicate specializzate nell erogazione di sevizi avanzati Oggi l Azienda, specializzata nell ambito della finanza agevolata ha sviluppato un nuovo dipartimento di consulenza Energetica in grado di supportare le aziende alla certificazione UNI EN ISO

3 Core Competence 20 ANNI DI COMPETENZA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE Energia Start Up Finanza di impresa internazionalizzazione Finanza agevolata 3

4 Misurare la performance energetica ISO Cosa intendiamo quando diciamo Efficienza energetica? Uso efficace dell energia, dove e quando necessario in quantità ottimali Inefficienze risultano da - problemi di progettazione, operatività e manutenzione - apparecchiature in funzione quando non necessario - processi a temperature più alte del necessario 4

5 Il consumo di Energia in Italia 5

6 I problemi dell energy management Fondamentalmente l EM è richiesto per risparmiare sui costi aziendali. Costi sempre secondari rispetto al core business aziendale 6

7 ISO 50001:2011 Energy management system Nel giugno 2011 è stata emanata dall ISO, International Organization for Standardization la norma ISO 50001:2011: il nuovo standard internazionale per la gestione dell'energia. La ISO è una norma valida a livello mondiale e ha preso il posto della precedente EN 16001:2009 norma emanata dal CEN/CENELEC, European Committee for Standardization, e valida esclusivamente in ambito europeo. Lo standard ISO focalizza l attenzione sulle prestazioni dell organizzazione, il rendimento energetico nello specifico, e soprattutto richiede che la promozione dell efficienza energetica venga considerata lungo tutta la catena di distribuzione dell organizzazione e, importante novità, che sia un requisito da richiede ai propri fornitori. La norma, articolata in 4 punti, è dotata di una guida all'applicazione, nell'appendice A, e di un elenco delle corrispondenze tra la e le altre norme ISO per i sistemi di gestione, appendice B 7

8 Scopo della norma Ottenere l attestazione della rispondenza della propria gestione a requisiti che sono riconosciuti a livello internazionale può comportare numerosi vantaggi, con ritorni sia dal punto di vista dell organizzazione interna, che di immagine. Controllo e riduzione degli impatti negativi sull ambiente e identificazione delle aree di gestione che necessitano di essere migliorate e pianificazione razionale delle attività necessarie Razionalizzazione e risparmio di energia e materie prime e individuazione delle opportunità di miglioramento dell efficienza dei processi produttivi per ridurre gli sprechi energetici e di materie prime, riducendo di conseguenza i costi di produzione Ottimizzazione dei cicli di produzione: i consumi energetici sono spesso direttamente collegati ai criteri di gestione della produzione; la loro analisi fornisce utili informazioni anche per l ottimazione dei tempi e metodi di produzione. Garanzia della conformità alla legge minimizzando il rischio di violare gli obblighi di legge in materia di risparmio energetico ed uso razionale del energia Riduzione dei costi-maggiore competitività : La riduzione dei costi energetici incide direttamente sulla competività del prodotto. Si può arrivare a determinare, per tipologia ed unità di prodotto, l incidenza del costo energetico. Migliore immagine dell azienda sul mercato verso i clienti ed i fornitori, promozione e diffusione di una immagine di sviluppo moderno ed efficiente A 8

9 Di cosa parla a chi serve Può essere implementata su qualunque Azienda, sia di produzione che di servizi, o Ente pubblico. L efficacia di tale sistema si esplica però solo nei confronti di aziende che sono soggette alla nomina di Energy manager (secondo la L. 10/91), quindi con un consumo energetico tra le e tep (tonnellate equivalenti di petrolio) annui. Per semplificare, una bolletta energetica (comprendendo gas, energia elettrica, carburanti ecc.) di almeno /anno Contenuti: requisiti per realizzare un sistema di gestione dell energia dell organizzazione applicabile all uso dell energia, misurazione, documentazione, reportistica, progettazione e requisiti di approvvigionamento, etc. Scopo: approccio sistematico al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche. Applicabilità: tutti i tipi di organizzazione, Campo di applicazione: tutte le variabili che possono essere monitorate e influenzate dall organizzazione. La realizzazione del sistema di gestione porta a riduzione delle emissioni climalteranti, degli impatti ambientali e dei costi energetici. 9

10 Modalità di svolgimento Le attività da svolgere sono le seguenti: Fase 1: - Esame del processo produttivo e della attuale struttura organizzativa dell azienda. - Esame dello stato attuale di rispondenza dell azienda a quanto richiesto dalle norme ISO nonché alle normative vigenti in materia di risparmio energetico. - Sopralluoghi presso l unità produttiva. - Scelta dell Ente di Certificazione - Redazione dell analisi energetica iniziale. Fase 2: - Elaborazione delle Procedure, delle istruzioni e degli indicatori necessari all implementazione del Sistema di gestione dell energia. - Definizione di interventi operativi in materia di risparmio energetico e obiettivi conseguenti Fase 3: - Avviamento del Sistema ed applicazione delle Procedure; - Elaborazione del Manuale del Sistema - Addestramento del Responsabile del Sistema e informazione del personale interessato Fase 4: - Esecuzione di un audit interno sullo stato di attuazione del sistema - Preparazione ed assistenza alla visita di Certificazione. 10

11 Da dove si inizia Responsabilità del Management :Il Top management: deve dimostrare l impegno a supportare l SGE, deve dimostrare di attuare un miglioramento continuo e rendere disponibili le risorse. Rappresentanza del Management: laddove le dimensioni dell organizzazione fossero considerevoli, si richiede che venga creato un team di persone con competenze appropriate a capo del quale ci sia il responsabile del sistema. Il responsabile non lavora più da solo ma può avvalersi di collaboratori preparati. Politica energetica La politica energetica rappresenta la forza motrice del processo di sviluppo e miglioramento del SGE e deve comunicare: impegno al mantenimento della conformità legislativa. l impegno al rispetto della legislazione ambientale ed energetica in modo semplice e comprensibile sia dai dipendenti che da persone e associazioni esterne. trasparenza intesa come comunicazione interna a tutti i livelli. sostenere l efficienza energetica nei processi di l acquisto di beni e servizi e nella progettazione..essere comunicata a tutti i livelli aziendali ma non deve essere disponibile al pubblico 11

12 I Vantaggi Riduzione dei consumi energetici negli usi finali; Utili informazioni per ottimizzare i processi di produzione; Miglioramento dell immagine dell azienda. Significativi risparmi fin dal primo esercizio fiscale successivo alla consulenza prestata. 12

13 Plan Do Check Act ISO e Plan Do Check Act Plan: identificare aspetti energetici e obblighi legali, stabilire obiettivi e i relativi target. Do: assegnare risorse e responsabilità; accrescere la consapevolezza dell organizzazione e fornire una preparazione adeguata; incoraggiare la comunicazione interna ed esterna; attivare controlli operativi. Check: definire un programma di monitoraggio della gestione energetica; identificare e gestire le eventuali non conformità; controllare le rilevazioni; effettuare verifiche interne sul sistema di gestione energetico. Act: esaminare il sistema di gestione dell energia, da parte del top management, per predisporre potenziali migliorie e cambiamenti. ISO 50001: Riesame energetico Analisi degli usi dell energia attuali Valutare i consumi dell energia passati ed attuali Identificare usi significativi isolare le variabili che influenzano i consumi dell energia Lista delle opportunità di miglioramento 13

14 Pianificazione PIANIFICAZIONE ENERGETICA - Generalità - Obblighi di Legge ed altre richieste - Revisione utilizzo dell energia - Individuazione della minima energia necessaria - Indicatori di utilizzo di energia - Obiettivi energetici, e piano operative per il loro raggiungimento 14

15 Pianificazione Energy baseline: l organizzazione deve stabilire dei dati energetici di riferimento basato sull analisi energetica riferendosi ad un determinato periodo deciso dall organizzazione stessa. Le variazioni delle prestazioni energetiche devono essere confrontate con i valori di baseline. Indicatori di prestazione energetica: devono essere individuati per misurare e tenere sotto controllo le prestazioni energetiche secondo una metodologia definita e riesaminata periodicamente. Obiettivi e traguardi: coerenti con la politica energetica, l analisi energetica, le opportunità, i requisiti legali, etc. Piani di azione per raggiungere obiettivi e traguardi: stabiliscono: responsabilità, tempi, metodi di verifica di prestazioni e risultati. Audit Energetico 15

16 Azioni ed operatività Progettazione: nella progettazione di utilities, apparecchiature, sistemi e impianti con significativi impatti sulle prestazioni energetiche si devono considerare le opportunità di miglioramento prestazionale. I risultati dell attività di progettazione devono essere introdotto nella documentazione dell attività. Acquisti: i fornitori di beni e servizi che hanno un impatto significativo sull energia devono essere informati che verranno valutate le prestazioni energetiche. Si devono definire linee guida per gli acquisti. E anche un opportunità per influenzare i fornitori sulle tematiche energetiche. Le specifiche devono contenere impatti ambientali, risorse rinnovabili, disponibilità energetica, costo strutture. 16

17 Verifiche e comunicazione Comunicazione: L organizzazione deve assicurare la comunicazione interna a tutti i livelli aziendali delle prestazioni energetiche. Deve assicurare che tutte le persone siano parte attiva del Sistema, con la possibilità di suggerire, commentare. (reclamare). Comunicazione interna obbligatoria, comunicazione esterna volontaria (certificazione, ect.) Verifiche Monitoraggio, misure ed analisi Valutazione della ottemperanza alle leggi ed ad alter richieste Audit interno delle persone chiave rispetto ai consume ed utilizzo della energia Non conformità, correzioni, pianificazione delle azioni correttive e preventive Verifica e controllo dellle registrazioni 17

18 Check - Monitoring L organizzazione deve assicurare il monitoraggio continuo delle caratteristiche chiave che considera: gli utilizzi significativi le variabili significative collegate agli utilizzi energetici gli indicatori l efficacia di piani di miglioramento la valutazione dei consumi reali con quelli attesi registrazione dei risultati per il monitoraggio e le misurazioni delle caratteristiche chiave registrazione e archiviazione dei risultati di tali attività. 18

19 Azioni Management review General Input al management team Output dal management team 19

20 Gli Energy Manager La figura dell energy manager nasce nel settore industriale sulla spinta delle crisi energetiche degli anni 70. E una figura deputata a rendere efficienti gli usi energetici all interno delle aziende, agendo come supporto ai decisori. In Italia la figura è spesso collegata al responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia. La legge 10/91 all art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi annui superiori ai tep e quelle civili oltre i tep alla nomina del responsabile. Funzioni: individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia; assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato. 20

21 La norma UNI CEI 11339:2009 La norma definisce i requisiti generali e le procedure per la qualificazione degli Esperti in Gestione dell'energia (EGE) delineandone i compiti, le competenze e le modalità di valutazione delle competenze. La UNI CEI intende costituire un punto di riferimento sia per gli esperti in gestione dell energia, sia per i fornitori di servizi di efficienza energetica, sia per i clienti finali, nonché è da considerarsi come strumento di supporto per le politiche energetiche nazionali. A tale riguardo si sottolinea che la norma è stata elaborata sulla base di quanto richiesto nell articolo 16 del Decreto Legislativo n. 115/08. La UNI CEI 11339:2009 fornisce le linee guida sui principi delle attività di gestione razionale ed efficiente dell energia in termini di conoscenze e competenze degli Esperti in Gestione dell Energia ; consente di: comprovare e mettere in evidenza il proprio livello di competenza ed esperienza attraverso un processo di qualificazione chiaramente definito; definisce le modalità per il riconoscimento-mantenimento di tale livello di qualificazione. 21

22 La figura dell EGE L EGE è figura professionale che gestisce l uso dell energia in modo efficiente coniugando conoscenze nel campo energetico (ivi comprese le ricadute ambientali dell uso dell energia) con competenze gestionali, economico finanziarie e di comunicazione, mantenendosi continuamente e costantemente aggiornata sull evoluzione delle tecnologie, delle metodologie e della normativa energetico-ambientale. L EGE si pone l obiettivo di migliorare il livello di efficienza energetica e/o di ridurre i consumi di energia e le emissioni di gas clima-alteranti legate all utilizzo dell energia, di incrementare in qualità e/o in quantità i servizi forniti comunque attinenti all uso razionale dell energia. 22

23 Il processo di valutazione La valutazione può avvenire su 3 livelli: autovalutazione; valutazione da parte dell organizzazione entro cui I EGE andrà a operare; valutazione da parte di soggetti terzi, anche all interno di processi di certificazione. E richiesto il possesso di adeguata esperienza professionale nel settore della gestione dell energia, integrata dai relativi titoli di formazione. Accredia accredita gli enti di certificazione basandosi su standard di accreditamento internazionali dando loro l autorizzazione a certificare ISO 17021: per sistemi gestione, società. (ISO 9001) ISO 17024: per certificazione competenze. (UNI 11339) 23

24 Il riesame e l equilibrio da raggiungere 24

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