DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA CIVILI E L IMMIGRAZIONE

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1 DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA CIVILI E L IMMIGRAZIONE DIREZIONE CENTRALE PER I DIRITTI CIVILI, LA CITTADINANZA E LE MINORANZE Servizio I - Vigilanza sugli organismi operanti nell area sociale Il Servizio I si occupa, in particolare, dei procedimenti relativi allo stanziamento dei contributi che vengono previsti e quantificati - in sede legislativa anno per anno - in favore di enti ed associazioni che operano nell area sociale. Tali finanziamenti gravano su specifici capitoli di spesa, nell ambito del bilancio del Ministero dell Interno. In primo luogo, l ufficio è competente per l acquisizione delle istanze relative alla concessione dei contributi, stabiliti per l anno di riferimento. Le istanze, prodotte dai rappresentanti legali delle associazioni gravanti sui capitoli di spesa del Ministero dell Interno, devono essere accompagnate dai bilanci e in alcuni casi dalle relazioni sull attività svolta dagli stessi enti beneficiari. L attività di controllo, con particolare riferimento alla documentazione contabile, viene svolta di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze, acquisendo pareri e predisponendo apposite relazioni, che possono essere destinate, di volta in volta, al Gabinetto del Ministro o all Ufficio Legislativo, a seconda della tematica esposta e del richiedente. Stato. Sui casi di incerta interpretazione normativa, l ufficio può avvalersi dell Avvocatura dello Il Servizio I agisce tramite diversi interlocutori istituzionali, in relazione ad informazioni richieste su singoli procedimenti o, più in generale, nell adempimento di attività istruttorie delegate da altri organi di controllo (Corte dei Conti). Nell ambito della gestione istruttoria dei procedimenti relativi alla concessione dei contributi, viene utilizzato un sistema informatico di contabilità, SICOGE, con riferimento ai capitoli di spesa specificamente riconducibili, in materia, al Ministero dell Interno. Al termine del procedimento, vengono predisposti gli ordinativi di impegno della spesa, in relazione alle somme stanziate su ciascun capitolo e stabilite annualmente dal legislatore. Nei casi previsti, si procede anche all emissione dei decreti di pagamento per ciascuna associazione. 1

2 Capitoli di spesa e piani gestionali enti vigilati CAPITOLO Il capitolo è dedicato alle provvidenze a sostegno dei non vedenti ed è suddiviso in 4 piani gestionali, di cui solo 3 attivi: - pg 1: contributo da liquidare in favore dell Unione Italiana Ciechi (UIC.), con vincolo di destinazione per l Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (IRIFOR) e per l Istituto Europeo ricerca, formazione, orientamento professionale (IERFOP); - pg 2: contributo base, specificamente destinato all UIC; - pg3: piano originariamente previsto per la Lega del filo d oro. Allo stato non più finanziato; - pg 6: contributo previsto in favore della Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi. PIANO GESTIONALE 1 La legge 23 settembre 1993 n. 379 ha previsto all art. 1, comma 1, a decorrere dall anno 1993, la concessione all Unione Italiana Ciechi di un contributo annuo di lire milioni, con vincolo di destinazione all Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (IRIFOR) e l Istituto europeo ricerca, formazione ed orientamento professionale (IERFOP). L art. 1 punto 2 della citata legge stabilisce che il contributo è ripartito annualmente dall Unione Italiana Ciechi sulla base dei programmi e dell organizzazione sul territorio degli Istituti di cui al comma 1. In relazione ai controlli, l art. 2 afferma: L Unione italiana ciechi trasmette entro il 31 marzo di ciascun anno al Ministero dell Interno, cui competono le funzioni di vigilanza sull Unione stessa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 dell 11 giugno 1990, e al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale la relazione sull utilizzazione del contributo di cui all articolo 1. L ammontare del contributo ha subito negli ultimi anni una decurtazione dovuta ai cosiddetti tagli lineari; tuttavia con il D.L. 203/2005 e la legge 191/2009 (come attuata dal D.P.C.M 19 marzo 2010), è stato previsto un rifinanziamento della legge 379/1993 di euro ,00 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e I criteri di ripartizione sono di esclusiva competenza dell Unione Italiana Ciechi. 2

3 Le somme, stabilite in sede legislativa negli importi, anno per anno, vengono contabilizzate sul sistema informatico di contabilità pubblica SICOGE, che si fonda, essenzialmente, sulla previsione di competenza e di cassa. I contributi gravanti sul capitolo di spesa, per l importo stabilito dal legislatore, che viene contabilizzato dall Ufficio Centrale del Bilancio sul sistema informatico, devono essere pertanto liquidati tramite apposito decreto di impegno e contestuale pagamento, di norma entro e non oltre i primi giorni del mese di dicembre di ciascun anno, ovvero (nel caso il procedimento sia articolato, come accade per il riparto delle associazioni combattentistiche) devono essere impegnati con relativo provvedimento entro e non oltre il 31 dicembre, al fine di evitare che le somme previste finiscano in economia. Il pagamento è disposto a mezzo di specifico ordinativo su conto corrente bancario, intestato all ente destinatario del contributo ed indicato dal rappresentante legale dello stesso, al momento della proposizione della domanda per la concessione dei contributi. Questa modalità è analoga per tutti i capitoli di spesa e le corrispondenti associazioni vigilate. CAPITOLO 2316 PIANO GESTIONALE 2 Su tale capitolo è assegnato lo stanziamento di cui alla legge 12 gennaio 1996 n. 24 che prevede, a decorrere dal 1995, un contributo compensativo annuo di lire milioni in favore dell Unione Italiana Ciechi. In ordine ai controlli, l art. 1, comma 2 della citata legge prevede: entro il 31 marzo di ciascun anno l Unione italiana ciechi trasmette alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli affari sociali una relazione sull impiego dei fondi ad essa trasferiti e sugli eventuali risultati conseguiti. L art. 2, comma 250, della legge 23 dicembre 2009 n. 191 (legge finanziaria 2010) ha previsto che le risorse affluite alla contabilità speciale istituita ai sensi del comma 8 dell art. 13 bis d.l. n. 78/2009, convertito con legge n. 102/2009, siano versate per essere assegnate al Fondo di finanziamento di interventi urgenti e indifferibili di cui all art. 7 quinquies, comma 1 del d.l. n. 5/2009, convertito con legge n. 33/2009. Tra le disponibilità del predetto Fondo, destinate alle finalità di cui all Elenco 1 allegato alla legge 191/2009, risultano gli interventi disposti ai sensi della citata legge n.24/1996. Le Ministri. risorse sono ripartite mediante un unico decreto del Presidente del Consiglio dei Da ultimo, con DPCM 1 marzo 2012, pubblicato in G.U. 23 maggio 2012, in aggiunta al contributo previsto nel capitolo di bilancio 2316 pg2, è stato stanziato un ulteriore finanziamento di euro I termini di contabilizzazione sono gli stessi già esaminati per il piano gestionale 1. 3

4 CAPITOLO 2316 PIANO GESTIONALE 3 (inattivo) Su tale piano gestionale era stato assegnato uno stanziamento straordinario in favore della Lega del Filo d Oro. Il piano gestionale non è allo stato finanziato. CAPITOLO 2316 PIANO GESTIONALE 6 L art. 3, comma 3 della legge 28 agosto 1997 n. 284 ha previsto, a decorrere dal 1998, la concessione di un contributo annuo di lire milioni alla Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi per le attività di ricerca e di coordinamento stabilite dallo statuto della Federazione, erogato dal Ministero del Lavoro. L art. 1, comma 112 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 ha poi disposto che il contributo statale annuo a favore della Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi di cui all art. 3 comma 3 della legge 28 agosto 1997 n. 284 è aumentato a decorrere dal 2005 di euro ,00. Per l erogazione dell incremento di cui alla legge 311/2004 è stato istituito, a partire dall anno 2007, un apposito capitolo (2316 p.g. 6, subentrato al 2323, soppresso) nel bilancio del Ministero dell Interno. Successivamente, l art. 5 bis del decreto legge 7 ottobre 2008 n. 154, convertito dalla legge 4 dicembre 2008 n. 189, nell elenco 1 ha previsto una ulteriore integrazione del contributo di cui alla legge 284/1997, per gli anni 2008 e 2009, assegnando specificamente il relativo stanziamento sul capitolo 2316 piano gestionale 6 del Ministero dell Interno (da questa norma è nata la problematica del cd doppio contributo su cui infra). A seguito dell emanazione di tale ultima normativa, con la quale il legislatore ha assegnato sul capitolo 2316 piano gestionale 6 del Ministero dell Interno l ulteriore integrazione, è stato disposto il pagamento delle somme previste a titolo di incremento di cui alla legge 311/2004. CAPITOLO 2309 PIANO GESTIONALE 1 e 2 Piano gestionale 1: la legge 28 dicembre 1995 n. 549 art. 1, comma 40 prevede una somma da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di cui alla tabella A allegata alla medesima legge. Tale somma viene fissata annualmente, ai sensi dell art. 1, comma 43 della stessa legge 549/1995. Nella predetta tabella A, per il Ministero dell Interno, è indicata la legge 31 gennaio 1993 n. 94, che prevede le associazioni combattentistiche meritevoli di tutela da parte dello Stato, tra le quali rientrano le tre associazioni combattentistiche sottoposte alla vigilanza del Ministero dell Interno: l Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), l Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA) e l Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti (ANED). 4

5 Piano gestionale 2: istituito nel 2010 per lo stanziamento di cui all art. 2, comma 250 della legge 23 dicembre 2009 n. 191, a seguito della quale è stato emanato il D.P.C.M. 19 marzo L art. 2, punto 11 di tale decreto ha previsto il rifinanziamento, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 dell art. 2 della legge 20 febbraio 2006 n. 92, il quale ha determinato un contributo annuale da ripartire tra le associazioni combattentistiche sottoposte alla vigilanza del Ministero dell Interno secondo le procedure di cui alla legge 549/1995 (decreto di riparto). Il procedimento relativo al riparto prevede diverse fasi, che si caratterizzano attraverso l emanazione di un decreto interministeriale, a firma del Ministro dell Interno e del Ministro dell Economia e delle Finanze, previo parere delle commissioni parlamentari competenti. La ripartizione dei contributi in favore delle diverse associazioni è sempre avvenuta negli anni con le modalità di cui alla legge n. 93/1994, Tabella A. La somma stabilita dal legislatore per i capitoli 2309 p.g. 1 e p.g.2 viene pertanto ogni anno impegnata entro il con apposito decreto, per essere liquidata nell anno successivo, data la complessità dell iter illustrato e la durata delle diverse fasi procedimentali. CAPITOLO 2310 PIANI GESTIONALI 1 E 2 L art. 1, comma 113 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 ha previsto in favore dell Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Onlus un contributo statale annuo, pari a euro , elevato a euro dall art. 11 quaterdecies comma 10 della legge 2 dicembre 2005 n. 248, di conversione del decreto legge 30 settembre 2005 n Con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 21 dicembre 2010 è stata stabilita la Ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2011 e per il triennio Sui due piani gestionali del capitolo 2310 sono assegnati sia la quota annua del contributo, che il relativo incremento previsto dalla legge 248/2005. La contabilizzazione degli importi, e la loro successiva liquidazione, seguono le fasi già descritte relative alla registrazione sul sistema informatico SICOGE. Questa Direzione, in ottemperanza agli adempimenti previsti dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici, convertito, con modificazioni, con legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha diramato a tutti gli enti vigilati apposite circolari, richiamando in particolare l attenzione sulla rigorosa osservanza dell art. 22, comma I, del decreto citato, che dispone: ai fini del monitoraggio della spesa pubblica, gli enti e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, escluse le società, che ricevono contributi a carico del bilancio dello Stato o al cui patrimonio lo stato partecipa mediante apporti, sono tenuti, ove i rispettivi ordinamenti non lo prevedano, a trasmettere i bilanci alle amministrazioni vigilanti e al Ministero dell Economia e della Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, entro dieci giorni dalla data di delibera o approvazione. 5

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