RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI

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1 Via Milano, 12/B Bonate Sopra (BG) TEL 035/ FAX 035/ Web: - per. ind. Claudio Boschini - per. ind. Simone Plebani - RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI Realizzazione 1 Lotto ex Scuola di Ghiaie Via Principe Umberto Bonate Sopra (BG) PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTI ELETTRICI COMMITTENTE: Spett.le Comune di Bonate Sopra Piazza Vittorio Emanuele II, 5, Bonate Sopra (BG) Data: 25/03/2016 Rev04 Comm. CS026/13 CS PROGETTI

2 1 INDICE Sommario 1 Indice PREMESSA CLASSIFICAZIONE Parametri di progetto... 4 Ambiente Codice A001 - Descrizione: Centrale Termica... 4 Sostanza infiammabile... 5 Sorgente di emissione Codice: SE001 Descrizione: Foro tipico di guasto... 5 Controllo dell'ambiente... 6 Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Foro tipico di guasto) CONCLUSIONI... 7 CS026/13 Pagina 2 di 7

3 2 PREMESSA La presente relazione si riferisce alla Centrale termica ubicata al piano Terra in un locale dedicato all esterno della struttura.. Le Centrali Termiche possono risultare luoghi con pericolo di esplosione. Nelle zone pericolose l impianto elettrico dovrà essere conforme alla Norma CEI EN / CEI ed i componenti dovranno essere marcati CE ai sensi della direttiva Atex 94/9/CE (DPR 126/98), mentre al di fuori delle zone pericolose è sufficiente un impianto elettrico ordinario. L eventuale impianto elettrico a servizio dei generatori di calore in oggetto dovrà essere realizzato nel rispetto delle Norme vigenti e in particolare: - Distanza minima dei componenti elettrici dalle sorgenti di emissione: 30 cm (Vedi sotto) - Esecuzione con grado di protezione IP55; Inoltre è installato un Comando di emergenza posto all esterno della Centrale Termica che toglie tensione all intero locale e alle macchine installate in copertura. L impianto termico dovrà essere eseguito secondo le Norme UNI-CIG in vigore, impiegando apparecchi a gas conformi al DPR 661/96. Di seguito la Centrale Termica viene classificata considerando dati ambientali peggiori, in particolare: - Fattore di efficacia della ventilazione:3 1 - Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0, Il fattore di efficacia della ventilazione 3 può essere definito come di seguito indicato: Ventilazione naturale o artificiale generale con la presenza di un medio numero di impedimenti alla libera circolazione dell aria che possono ridurre in modo significativo la sua effettiva capacità di diluizione dell atmosfera esplosiva nell intorno della SE (es. in ambienti con strutture solo parzialmente chiuse, all interno di bacini di contenimento serbatoi di stoccaggio con diga o terrapieno non alto in relazione alla distanza dal serbatoio, in avvallamenti poco profondi del terreno in presenza di gas pesanti, in ambienti con una non perfetta conformazione del sistema di ventilazione e di distribuzione delle aperture di ventilazione, ecc.). 2 Negli ambienti chiusi alla velocità dell aria può essere attribuito un valore compreso tra 0,05 e 0,15 m/s (CEI 31-35). CS026/13 Pagina 3 di 7

4 3 CLASSIFICAZIONE 3.1 PARAMETRI DI PROGETTO Parametro K (grado continuo e primo): 0,25 Parametro K (grado secondo): 0,5 Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25 Parametro Kdz (grado secondo): 0,5 Parametro K0: 2 Fattore di sicurezza Ka: 1,2 3.2 AMBIENTE CODICE A001 - DESCRIZIONE: CENTRALE TERMICA Tipo di ambiente: chiuso Volume libero dell'ambiente (m³): 6 Pressione atmosferica (Pa): Temperatura ambiente ( C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 3 Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,05 Disponibilità della ventilazione: Buona Tipo di ventilazione: Naturale Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0, Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0, Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0, Con la ventilazione naturale, la portata d aria di ventilazione è dovuta all effetto della spinta del vento (Qaw ), alle infiltrazioni naturali (Qai) e, se presente, all effetto camino (Q at ). In questa verifica si è calcolato il solo valore Q aw con riferimento alle griglie d areazione installate. (tramite software) In fase esecutiva dovranno essere verificate le aperture per la ventilazione. CS026/13 Pagina 4 di 7

5 3.3 SOSTANZA INFIAMMABILE Nome: Gas naturale Numero: 202 LEL % volume: 3,93 LEL (kg /m³): 2,56E-02 UEL % volume: 17,50 Densità relativa all'aria: 0,55 Massa molare (kg/kmol): 16,04 Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31 Massa volumica del liquido (kg/m³): 450 Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 2340 Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,090 Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5 Temperatura di ebollizione Tb ( C): Temperatura di accensione ( C): 485 Temperatura di infiammabilità ( C): -185 Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA Classe di temperatura: T1 3.4 SORGENTE DI EMISSIONE CODICE: SE001 DESCRIZIONE: FORO TIPICO DI GUASTO Sostanza pericolosa: Gas naturale Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 3 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04 Assoluta (Pa): Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): Area del foro di emissione (mm²): 0,5 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza ( C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0, Distanza dal soffitto hs (m): 5 CS026/13 Pagina 5 di 7

6 3.5 CONTROLLO DELL'AMBIENTE Sorveglianza del personale : Luogo: sottoposto a generica sorveglianza 3.6 ZONE PERICOLOSE (GENERATA DALLA SE: SE001 - FORO TIPICO DI GUASTO) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0, Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0, Tempo di persistenza t (s): 155,02 Volume Vex (m³): 0, Volume Vz (m³): 0, (non trascurabile) Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0, Quota a (m): 0,399 Volume zona pericolosa (m³): 0, Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida CEI per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1). CS026/13 Pagina 6 di 7

7 4 CONCLUSIONI La Centrale Termica da origine ad un luogo con pericolo di esplosione nella zona attorno all eventuale foro di guasto della tubazione del gas per una distanza corrispondente alla quota a sopra indicata. Gli impianti elettrici presenti nelle vicinanze della caldaia e della tubazione del gas e che sono esterni all eventuale zona pericolosa, che si può presentare in caso di guasto, sono da considerare ordinari. CS026/13 Pagina 7 di 7

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