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1 Dott.Geol.Alberto Tomei STUDIO DI GEOLOGIA PRATO Via del Vergaio, 19 Tel/fax 0574/ P.IVA C.F.TMOLRT61P06D612D COMUNE DI POGGIO A CAIANO Provincia di Prato STUDIO GEOLOGICO DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Allegato 1 Relazione tecnica sullo stato di completamento e sugli effetti delle opere di regimazione idraulica ai fini della valutazione della pericolosità idraulica del territorio comunale Febbraio 2007

2 Premessa Questo documento costituisce la relazione tecnica, aggiornata ad oggi, dello stato di fatto delle opere di regimazione idraulica e del relativo funzionamento ai fini della mitigazione del rischio idraulico. Nella precedente relazione tecnica dello studio geologico di supporto al Piano Strutturale erano già state indicate le opere di regimazione idraulica realizzate e in corso di realizzazione per la messa in sicurezza del territorio ai sensi dell art.80 del P.I.T. (paragrafi e della relazione tecnica del Luglio 2005). In sede di Regolamento Urbanistico si è proceduto ad una nuova verifica sullo stato di attuazione degli interventi di regimazione già progettati, in attesa degli esiti delle verifiche idrauliche in corso di elaborazione sul rio Montiloni. Tali verifiche oltre a supportare il Progetto Guida del Rio Montiloni che verrà proposto in una fase successiva alla variante al Piano Strutturale, daranno indicazioni relativamente al dimensionamento delle opere di regimazione idraulica da realizzare su questo corso d acqua. Nei paragrafi che seguono, quindi, si valuteranno le condizioni di pericolosità idraulica che ancora gravano sul territorio comunale analizzando singolarmente le opere di regimazione, realizzate ed in fase di completamento, sui principali corsi d acqua: o Torrente Ombrone (confine est con il Comune di Prato); o Torrente Furba (confine nord con il Comune di Carmignano); o Fosso di Calcinaia (confine sud con il Comune di Carmignano). Tutte le indicazioni riportate nei paragrafi successivi derivano dalla ricognizione e dalla verifica dei progetti proposti e realizzati nonché dei certificati di esecuzione dei lavori. 1. TORRENTE OMBRONE Il Torrente Ombrone è uno dei corsi d acqua per il quale l Autorità di Bacino del Fiume Arno ha elaborato le verifiche idrauliche a livello di dettaglio (in scala 1:10.000). Su questa base le perimetrazioni delle zone P.I.1, P.I.2, P.I.3 e P.I.4 vengono recepite dal Regolamento Urbanistico in quanto non sono stati prodotte elaborazioni più aggiornate per poter variare tali perimetrazioni. Del resto l andamento delle piene in Ombrone dipende dalle opere di regimazione idraulica che sono presenti nel bacino di monte, al di fuori dei limiti amministrativi di Poggio a Caiano. Da ciò deriva l impossibilità di valutare diversamente e/o rivedere i dati forniti dall Autorità di Bacino per quanto riguarda l esondabilità di questo corso d acqua del quale, invece, interessa l andamento dei livelli idrici in alveo relativamente alla possibilità o meno di garantire il deflusso alle acque degli affluenti laterali (Torrente Furba, rio Montiloni, fosso Calcinaia) altrimenti soggette a rigurgito. Per quanto riguarda, quindi, il pericolo di esondazione dell Ombrone le zone P.I.4 individuano le aree soggette all invasione delle acque di piena per un tempo di ritorno inferiore a 30 anni e con un battente idraulico non inferiore a 30 cm. Le zone P.I.3 comprendono sia le aree soggette a eventi

3 di piena trentennale ma con battente idraulico inferiore a 30 cm sia le aree inondabili da un evento di piena con tempo di ritorno compreso tra 30 e 100 anni e con battente idraulico superiore a 30 cm. Le zone P.I.2 comprendono, invece, aree inondabili da eventi con tempo di ritorno compreso tra 30 e 100 anni ma con battente idraulico inferiore a 30 cm e le aree soggette a inondazione con tempo di ritorno compreso tra 100 e 200 anni. Le zone P.I.1 comprendono le aree inondabili da eventi con tempo dio ritorno compreso tra 200 e 500 anni. 2. TORRENTE FURBA Il Torrente Furba, dopo una serie di eventi eccezionali che ne hanno mostrato le carenze strutturali, è stato oggetto negli ultimi anni di molti interventi per la mitigazione del rischio idraulico. Tali interventi sono stati realizzati con i finanziamenti di cui alla L.R.50/1994, alla L.265/1995, alle Ordinanze della Presidenza del Consiglio Dipartimento della Protezione Civile n.3027/1999 e n.3056/2000. Attraverso il finanziamento di cui all Ordinanza della Presidenza del Consiglio Dipartimento della Protezione Civile n.3056/2000 è stata realizzata una cinta idraulica a protezione dell abitato del Poggetto che rappresenta il primo lotto funzionale della cassa di espansione del Torrente Furba. Questo primo intervento riguarda la regimazione delle acque superficiali della rete di deflusso delle zone collinari e garantisce l accumulo delle acque meteoriche fognarie rispetto alle quali funziona da cassa volano. Nell ambito dell accordo di programma per l attuazione degli interventi di cui alla L.183/1989 (annualità ) ed al D.L.180/1998 convertito con L. 267/1998 (fondi residui annualità e fondi ex art. 179/2002) sono previsti i Lavori di completamento della Cassa di Espansione del Torrente Furba per un importo complessivo di ,59 del quale il Comune di Poggio a Caiano risulta l Ente Attuatore. Allo stato attuale è stato redatto dal competente URTAT di Pistoia e Prato il progetto definitivo per la realizzazione delle Opere di Completamento della cassa di espansione del Torrente Furba in località Poggetto nel Comune di Poggio a Caiano intervento 1002 per la realizzazione di una soglia di sfioro ed un opera di restituzione e scarico di fondo, oltre a lavori di sistemazione idraulica quali risagomature dell alveo e ringrossi arginali. Nella relazione tecnica allegata al progetto definitivo sono contenute le verifiche idrauliche condotte sul corso d acqua alla luce di diversi scenari di progetto ovvero per durate critiche di pioggia della Furba e per durate critiche del Torrente Ombrone.

4 2.1 Verifiche dello stato attuale Ubicazione della cassa di espansione lungo la Furba Scenario di piena nella Furba Le verifiche idrauliche condotte sull asta fluviale hanno evidenziato condizioni di deflusso particolarmente critiche lungo tutto il tratto in esame. Le portate relative ai tempi di ritorno pari a 200, 100, 50, 30 e 20 anni non risultano contenute nelle attuali arginature. Le portate relative a tempi di ritorno di 10 e 5 anni rimangono contenute in alveo senza franco di sicurezza (50cm.). Solo la portata con tempo di ritorno pari a 2 anni è contenuta all interno delle arginature. Scenario di piena in Ombrone Anche in questo caso le verifiche idrauliche hanno evidenziato condizioni di deflusso particolarmente critiche lungo tutto il tratto in esame. Le portate associate ai tempi di ritorno pari a 200, 100, 50, 30, 20 e 10 anni non risultano contenute nelle attuali arginature. La portate con tempi di ritorno pari a 5 e 2 anni risultano contenute in alveo ma non in condizioni di sicurezza nel tratto posto a monte del ponte della Strada Statale 66. Per tutte le portate considerate si verificano esondazioni nel tratto compreso tra il ponte suddetto e la confluenza con l Ombrone, ciò è dovuto essenzialmente al livello idraulico di questo corso d acqua imposto ad una quota di 39.50m. come condizione al contorno di valle. 2.2 Conclusioni sullo stato attuale ed indicazioni progettuali La situazione in entrambi gli scenari risulta critica praticamente in tutte le condizioni. Le portate di piena che possono transitare sotto il ponte della Strada Statale 66 sono limitate a

5 50mc/sec, mentre le portate transitabili attraverso le sezioni posizionate in corrispondenza degli sfioratori di progetto risultano pari a 60mc/sec; valori decisamente minori rispetto alle portate idrologiche valutate nello studio (circa 100 mc/s). Il progetto per la sistemazione idraulica della Furba risulta quindi dimensionato per una portata massima in alveo pari a 60mc/sec. Per quanto attiene alle problematiche relative agli effetti del rigurgito dovuto alle piene dell Ombrone è evidente che la cassa di espansione potrà funzionare soltanto parzialmente per tempi di ritorno di 200 anni. L effetto negativo del rigurgito delle acque della Furba potrà essere smorzato solo con opere di laminazione delle portate dell Ombrone. 2.3 Opere di regimazione idraulica necessarie per la messa in sicurezza duecentennale Qui di seguito si elencano le opere idrauliche ritenute necessarie per la messa in sicurezza duecentennale del torrente Furba: o Completamento della cassa di espansione in modo da laminare circa 10mc/sec nel caso di piena del Torrente Furba e di contenere il fenomeno di rigurgito nel caso di piena del Torrente Ombrone: o Realizzazione di opere di laminazione nell area montana del Torrente Furba a monte dell abitato di Seano, in grado di laminare a 60mc/sec la portata di progetto per Tr=200 anni che attualmente risulta pari a 101mc/sec. o Sistemazione idraulica del Torrente Furba con adeguamento della sezione di deflusso alla portata con Tr=200 anni laminata dalle casse di espansione previste a monte, con un franco pari a 0,5 metri e consolidamento con eventuali demolizione e ricostruzione delle attuali arginature. o Interventi di sistemazione idraulica sulla rete di deflusso minore. o Interventi di sistemazione idraulico-forestale, nel bacino collinare, sugli affluenti secondari del Torrente Furba. 2.4 Opere finanziate in corso di realizzazione Di tutte le opere sopra indicate soltanto una parte sono in corso di realizzazione: 1) Lavori di completamento della cassa di espansione (realizzazione dei due settori), di una delle due opere di sfioro e del manufatto di restituzione e scarico di fondo. Questo manufatto è dotato di una derivazione e di due settori principali di allagamento, per una superficie complessiva pari a 6,4 ettari ed una capacità d invaso pari a mc. Il primo settore sarà servito da due sfioratori laterali che ne garantiranno il riempimento sia in caso di piena della Furba che dell Ombrone. I due settori della cassa di espansione saranno collegati tra loro attraverso uno sfioratore che permetterà il riempimento del secondo settore solo quando il primo sarà pieno. La cassa di espansione risulta dimensionata per una portata in transito pari a 60mc/sec, portata non idrologica ma idraulica, derivata dalle insufficienze strutturali che affliggono l alveo nel tratto a monte. Nel caso di piena nella

6 Furba l effetto di laminazione riduce la portata in alveo da 60mc/sec a 50mc/sec, valore che risulta compatibile con l alveo allo stato di progetto ovvero con gli adeguamenti previsti. In caso di piena sull Ombrone la cassa tampona gli effetti di rigurgito ma per tempi di ritorno di 200 anni tali effetti sono comunque minimi. 2) Lavori di consolidamento sulle arginature in destra idraulica nel territorio comunale mediante ringrossi arginali e sistemazioni del fondo alveo. 3) Sistemazione della rete di scolo minore. 2.5 Situazione dopo l attuazione delle opere previste Con la realizzazione delle opere finanziate e in corso di realizzazione viene migliorata la situazione generale di rischio per tempi di ritorno inferiori a 200 anni attraverso la regimazione generale delle acque basse e la realizzazione delle opere di parziale completamento della cassa di espansione. Tuttavia, anche dopo la realizzazione di tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza duecentennale della Furba, resta immutata la necessità di realizzare opere di laminazione delle piene sul Torrente Ombrone in modo tale da mitigare i fenomeni di rigurgito. La pericolosità idraulica rimane ancora legata alla possibilità del verificarsi di allagamenti anche se questi potranno accadere meno di frequente.

7 A FOSSO CALCINAIA Sul Fosso Calcinaia sono stati recentemente ultimati da parte del Consorzio di Bonifica Ombrone P.se e Bisenzio i lavori di cui al progetto esecutivo relativo all intervento della scheda 402 Ricalibratura del Torrente Calcinaia e monte di Via Lombarda e riadeguamento del tratto a valle con sovralzo delle arginature. Revisione del sistema idraulico di drenaggio dell area industriale II lotto approvato con la Del.GR.n.149 del relativa agli eventi alluvionali del Novembre 2000 Piano AREA DI ACCUMULO figura 1 - Intervento di accumulo e sistemazione fluviale lungo il Calcinaia. Nell aprile 2003 a seguito della delibera della Giunta Regionale n.104 del era stato redatto un progetto preliminare che prevedeva i seguenti interventi per la messa in sicurezza 200nnale del fosso: o Adeguamento delle sommità arginali del torrente Calcinaia fino ad una quota che consenta lo scarico a gravità nel fiume Ombrone, anche in occasione degli eventi di piena. o Realizzazione di una sistema di raccolta delle acque basse e di collettamento delle stesse verso un area posta a valle del nucleo industriale (in Comune di Carmignano). o Realizzazione di un impianto idrovoro tale da consentire il mantenimento di livelli accettabili nell area anche in occasione di prolungata chiusura delle portelle di sbocco sull Ombrone (da realizzarsi nel Comune di Carmignano). o Adeguamento e manutenzione straordinaria del sistema di drenaggio a monte della via Lombarda.

8 s carico a tt ua le Quota Scorrimento Man ufa tt o di immiss ion e B 38 A Pa r et e ch iavica Po rt el la di p residio Calcin aia I lavori eseguiti a seguito del progetto preliminare nei successivi stralci esecutivi, ed allo stato attuale ultimati, hanno interessato soltanto il completamento delle opere sul torrente Calcinaia, la realizzazione dell area di laminazione in Comune di Carmignano, la realizzazione del fosso di guardia posto al piede dell argine dell Ombrone necessario al convogliamento dei volumi esondati verso la cassa di accumulo e una parte degli interventi per la revisione del sistema idraulico di drenaggio dell area industriale. 1 figura 2 - Intervento di riprofilatura degli argini del Calcinaia e realizzazione del canale di sgrondo per l allontanamento delle acque di rigurgito verso un area di laminazione posta in Comune di Carmignano 3.1 Analisi allo stato precedente le opere di regimazione idraulica L'assetto idraulico generale dell'area si presenta piuttosto complesso e fortemente dipendente dall'andamento della piena in Ombrone. Il torrente Calcinaia, che segna il confine amministrativo tra i comuni di Poggio a Caiano e di Carmignano attualmente sottopassa la via Lombarda tramite un ponticello ad arco caratterizzato da una luce pari a 2.6 metri e un altezza di circa 1.5m. A valle del ponte, il corso d acqua attraversa l area industriale di Poggio a Caiano, in sinistra idrografica, e l area industriale della Lombarda, in destra. Allo stato attuale, in questo tratto, la pendenza del profilo dell alveo è piuttosto rilevante e lo scarico delle acque in Ombrone è regolato da una portella. Le problematiche maggiori per quest area derivano dal rigurgito delle acque per effetto della piena in Ombrone. Di minore rilevanza risultano, invece, le deficienze strutturali dei sistemi di drenaggio locali; in particolare, lungo la Via Lombarda, il fosso di guardia si presenta in cattivo stato di manutenzione e alcune tombinature risultano sottodimensionate.

9 L analisi della situazione idraulica prima degli interventi, condotta nel primo stralcio della progettazione esecutiva per eventi con tempo di ritorno pari 200 anni e durate di 1, 2, 4, 8, 12, 16, 20, 24 e 36 ore evidenziava quanto segue: o l area a monte della via Lombarda viene allagata a causa sia del rigurgito indotto dal ponte di sezione insufficiente sia della chiusura della portella di immissione in Ombrone; o il ponte della via Lombarda viene sormontato sia per eventi di piena con bassi tempi di ritorno per l insufficienza della sezione sia per eventi di piena maggiori per il rigurgito dovuto ai livelli idrici in Ombrone; o il tratto di alveo compreso tra il ponte della via Lombarda e la portella di sbocco in Ombrone è caratterizzato da arginature più basse in destra idrografica (lato Carmignano); in occasione degli eventi di piena le acque tendono quindi ad allagare l area industriale della Lombarda. 3.2 Le opere di regimazione idraulica realizzate Allo stato attuale dei lavori sono state realizzate le seguenti opere (figura 1 e 2): o un argine traverso che dalla sponda sinistra del Calcinaia arriva fino alla collina, ove ha sede la centrale elettrica, a quota 39.2 m s.l.m.; o un manufatto di raccordo, realizzato in calcestruzzo, che dalla suddetta arginatura raggiunge il ponte della via Lombarda, con sommità arginale posta a quota 39.2 m s.l.m.; o riprofilatura del torrente a valle del ponte della Via Lombarda con modificazione della livelletta di fondo con una pendenza pari allo 0.3%; o arginature in sponda sinistra, per un primo tratto a valle del ponte con coronamento a quota 38 m s.l.m. e quindi a quota 39 m s.l.m.; o una rampa di salita sull argine sinistro e una rampa di discesa in alveo, sempre in sponda sinistra, immediatamente a valle del ponte della via Lombarda; o una rampa di raccordo alla portella di immissione in Ombrone con pendenza del 15%; o parte delle opere di immissione della rete fognaria nel torrente Calcinaia con l introduzione di portelle automatiche. o un nuovo canale per le acque basse scavato al piede dell argine e lo sbancamento di circa 1.5m dell area di laminazione. 3.3 Situazione attuale ad opere realizzate Lo stato di progetto è stato verificato con eventi di durata di 1, 2, 4, 8, 12, 16, 20, 24 e 36 ore. La modellazione è stata condotta in moto vario utilizzando le stesse condizioni al contorno di valle della verifica dello stato attuale. La verifica dello stato di progetto completo indica che le quote arginali realizzate sono in grado di contenere la piena duecentennale con un minino di franco residuo di almeno 10 cm., come concordato con i tecnici del Consorzio di Bonifica.

10 Per quanto riguarda, quindi, il Comune di Poggio a Caiano le opere realizzate mettono il territorio in sicurezza dagli eventi di piena duecentennale del Calcinaia in quanto il canale di scolo realizzato lungo l argine dell Ombrone allontana verso la zona della Lombarda, in Comune di Carmignano, le eventuali acque di rigurgito. La realizzazione dell impianto idrovoro, nonostante gli interventi di adeguamento del torrente Calcinaia, resta comunque necessaria per ottenere la sicurezza idraulica anche nel territorio di Carmignano. Prato, 26 febbraio 2007

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