Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni

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1 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Museo delle Scienze, Trento 2013 ISSN Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni Paolo FERRETTI 1*, Lara CASAGRANDE 1 & Maria Chiara DEFLORIAN 1 1 Museo delle Scienze, Via Calepina 14, Trento, Italia * dell Autore per la corrispondenza: paolo.ferretti@mtsn.tn.it RIASSUNTO - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento vantano un origine tardo-settecentesca e sono state implementate nel corso dei secoli grazie al contributo dei conservatori e alle donazioni di collezionisti. Negli ultimi 25 anni, e in particolare dal 2004, sono stati intrapresi consistenti lavori di riordino ed inventariazione dei campioni, che attualmente sono catalogati in un apposito database. Recentemente sono state concluse importanti nuove acquisizioni, in vista del trasferimento nella nuova sede museale (MUSE) e grazie al proficuo rapporto con collezionisti. Al dicembre 2012 le collezioni mineralogiche sono costituite da 5347 campioni per un totale 8051 pezzi. SUMMARY - The mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento: reorganization and new purchases - The origin of the mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento dates back to the end of the XVIII c.: they have been increased during the centuries thanks to the Museum curators and to the collectors donations. During the last 25 years, and in particular since 2004, the collections have been considerably reorganized and a new cataloguing method has been adopted: the minerals are now recorded on a dedicated database. Recently some important purchases have been concluded, with a view to the moving in the new museum site (MUSE) and thanks to the fruitful collaboration with local collectors. In December 2012 the mineralogical collections consist of 5347 samples for a total of 8051 pieces. Parole chiave: collezioni mineralogiche, Museo delle Scienze, acquisizioni, riordino, catalogazione Key words: mineralogical collections, Museo delle Scienze, acquisitions, care, improvement 1. INTRODUZIONE Il Museo delle Scienze annovera oltre 5000 campioni appartenenti alle collezioni mineralogiche; queste ultime, all interno del patrimonio conservato dal Museo, possono vantare il primato dell origine più antica, tardosettecentesca. Il presente contributo, oltre a proporre una sintesi della storia del Museo e delle sue collezioni mineralogiche, descrive il lavoro di riordino svolto negli ultimi anni e, alla luce delle significative recenti acquisizioni, fornisce un quadro aggiornato delle collezioni stesse. 2. CENNI DI STORIA DEL MUSEO DELLE SCIENZE La storia del Museo delle Scienze, inteso come istituzione museale scientifica propriamente detta, prende il via nel 1922, alla fondazione del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Si consideri però che le sue vicende e quelle delle collezioni tuttora conservate iniziarono nel tardo settecento, con la costituzione di un nucleo collezionistico privato che andrà a determinare l origine delle raccolte naturalistiche pubbliche in Trentino (Bernardi et al., 2012). I primi tentativi di costituzione di un museo cittadino sono da ascriversi all iniziativa dell Istituto Sociale, il circolo culturale cittadino che nel 1838 diede vita ad una propria Galleria o Patrio Museo che radunava lasciti e donazioni dei cittadini (Freo, ). Bisognerà attendere sino al 1853 per veder sorgere a Trento un vero e proprio museo pubblico (Olmi, 2002) che però, essendo annesso alla Biblioteca Comunale, non godrà dell autonomia e del prestigio che avrebbe potuto raggiungere quale istituzione indipendente. Il Museo Civico di Trento disponeva di collezioni artistiche, storiche archeologiche e naturalistiche; nel suo patrimonio confluirono anche le raccolte dell Istituto Sociale, cedute dallo stesso nel La sezione specificamente dedicata alle scienze naturali ebbe alterne fortune, in relazione all interesse per la materia dei direttori prevalentemente letterati che si avvicendarono nella gestione della Biblioteca Comunale (Anonimo, 1926). Nel 1922 il geologo Giovanni Battista Trener (Fig. 1), appoggiato da un gruppo di naturalisti, raggiunse un accordo con il Comune di Trento per la un fondazione del Museo Civico di Storia Naturale (Anonimo, 1926). Superate le difficoltà organizzative dei primi anni, l attività del nuovo istituto crebbe costantemente e lo portò ad imporsi rapidamente come importante centro di ricerca. Nel 1929 il Museo Civico divenne ente regionale con la denominazione di Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina. L attività e il successo del museo ebbero da allora fasi alterne, soprattutto in

2 22 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento Fig. 1 - Giovanni Battista Trener ( ), geologo. Fig. 1 - Giovanni Battista Trener ( ), geologist. Fig. 2 - Il barone Augusto Sourdeau ( ), conservatore della sezione di mineralogia del Museo dal 1922 al Fig. 2 - Baron Augusto Sourdeau ( ), curator of the mineralogical section of the Museum from 1922 to relazione alle gravi difficoltà post-belliche, superate definitivamente con la fondazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali nel 1964 (Deflorian et al., 2008). Dal 2011 (d.d.p. n. 4-62/Leg in applicazione alla L.P. 15/2007), il Museo Tridentino di Scienze Naturali ha cambiato denominazione in Museo delle Scienze; la sua mission è quella di creare un centro di cultura nel campo delle scienze, con particolare attenzione alla storia naturale e al paesaggio montano, alla scienza e all innovazione, al servizio della società e del suo sviluppo. collocò presso il Museo Civico (Olmi, 2002; Freo, ), dove venne successivamente implementata da minerali pervenuti grazie alle donazioni dei cittadini. Il catalogo redatto alla fine del 1800 da Francesco Ambrosi ( ), direttore del Museo Civico dal 1864 al 1897, riporta solamente 480 campioni mineralogici, che andarono a costituire il primo nucleo di minerali del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Con la fondazione del Museo Civico di Storia Naturale le collezioni vennero rapidamente incrementate soprattutto grazie all acquisto nel della collezione mineralogica di campioni del Barone Augusto Sourdeau ( ) (Fig. 2): la consistenza delle raccolte mineralogiche raggiunse i pezzi nel 1925 (Anonimo, 1926) e i nel 1927 (Anonimo, 1929). Nel 1926 le collezioni mineralogiche avevano raggiunto un buon livello di completezza e la prospettiva era di integrarle con qualche campione locale e con alcuni pezzi di figura (Anonimo, 1926). Negli anni a seguire esse si arricchirono ulteriormente grazie a numerose piccole donazioni. L unitarietà delle raccolte si perse sin dagli anni 20 del secolo scorso, quando le operazioni di riordino del conservatore Sourdeau portarono ad una catalogazione su base sistematica (Deflorian et al., 2010). Dopo la morte di Sourdeau la cura delle collezioni mineralogiche fu affidata a don Matteo Holzauser, che se ne occupò sino al 1940 (Anonimo, 1927; Anonimo, 1941); 3. STORIA DELLE COLLEZIONI MINERALOGICHE Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze derivano dalla raccolta tardo-settecentesca del Barone Taxis di Bordogna e Valnigra, che può essere considerato il più antico contributore alla creazione di un museo di storia naturale a Trento (Tomasi, 2002; Deflorian et al., 2010; Bernardi et al., 2012). Alla sua morte la curatela della collezione passò ad Antonio Scutelli ( ) che le fece raggiungere un totale di 4118 pezzi (Bernardi et al., 2013). Nel 1847 la collezione, ritenuta particolarmente pregevole (Perini, 1852), venne acquistata dall Istituto Sociale cittadino; dieci anni dopo passò al Comune di Trento che la

3 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Fig. 3 - Collocazione delle collezioni mineralogiche prima del riordino del Foto M.C. Deflorian. Fig. 3 - Location of the mineralogical collections before the reorganization in M.C. Deflorian photo. 23 Fig. 5 - Esempio di campione delle collezioni mineralogiche dotato di nuova numerazione e cartellinatura. Foto F. Pupin. Fig. 5 - Sample of the mineralogical collections with new number and id tag. F. Pupin photo. Fig. 4 - Condizioni dei minerali prima del recupero del Foto M.C. Deflorian. Fig. 4 - Conditions of the minerals before the enhancement in M.C. Deflorian photo. Fig 6 - Attuale collocazione delle collezioni mineralogiche. Foto F. Pupin. Fig 6 - Present location of the mineralogical collections. F. Pupin photo. successivamente non si dispone di alcuna informazione relativa alla sezione di mineralogia. Si ipotizza che, anche a causa delle gravi difficoltà legate all avvento della seconda guerra mondiale e alla critica fase del dopoguerra, non si sia più provveduto all incremento sistematico delle raccolte. Si assiste a una ripresa solo negli anni 50, grazie a significative acquisizioni, derivanti da doni e raccolte specifiche. 90, con l inventariazione di circa 4000 campioni tramite schede cartacee, 2780 delle quali sono state informatizzate con il software Mouseia, allora in uso presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali per la catalogazione delle collezioni. Una seconda fase di riordino, resasi necessaria a causa delle precarie condizioni di conservazione dei reperti successivamente sopravvenute (Figg. 3-4), è stata avviata a partire dal 2004 (Deflorian et al., 2008). I reperti mineralogici necessitavano di un accurata pulitura e della verifica dello stato di catalogazione. Buona parte di essi conservava il numero di catalogo attribuito negli anni venti dal personale deputato alla curatela delle raccolte o il numero relativo all originario corpo collezionistico di appartenenza, assegnato prima dell ingresso in 4. IL RIORDINO DELLE COLLEZIONI MINERALOGICHE Negli ultimi 25 anni sono stati intrapresi consistenti lavori di curatela e inventariazione delle collezioni mineralogiche. Una prima fase è stata condotta negli anni 1989-

4 24 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento Tab. 1 - Elenco completo dei minerali suddivisi per classe. Tab. 1 - List of minerals arranged by class. Elementi nativi, leghe, carburi, nitruri, fosfuri allemontite (stibarsen) 3 3 antimonio 3 3 argento arsenico 9 10 bismuto 4 4 diamante 1 3 grafite mercurio 4 4 oro piombo 2 6 platino 2 2 rame tellurio 2 2 zolfo Totale Solfuri, seleniuri, tellururi, arseniuri, antimoniuri, bismuturi andorite 1 1 plumosite 1 2 aikinite 2 2 alabandite 2 2 altaite 1 2 antimonite argentite (acanthite) 8 8 argirodite 1 1 arsenopirite berthierite 2 2 bismutinite 2 2 bornite 9 9 boulangerite 3 3 bournonite 7 8 breithauptite 1 1 calaverite 5 5 calcocite calcopirite cilindrite 1 1 cinabro cobaltite 5 6 cosalite 1 1 covellina 3 3 cubanite 1 1 discrasite 2 2 domeykite 1 1 emplectite 2 2 enargite 2 2 eteromorfite 1 1 freibergite 3 3 freieslebenite 1 1 galena gersdorffite 6 7 greenockite 6 7 hauerite 2 4 hessite 3 4 kermesite 2 2 krennerite 1 1 linneite 4 4 lollingite 2 2 marcasite meneghinite 3 4 millerite 5 5 molibdenite nagyagite 2 2 niccolite 6 6 orpimento 8 10 pentlandite 2 2 pirargirite pirite pirrotina plagionite 2 2 polibasite 1 1 proustite 4 4 realgar sfalerite silvanite 1 1 skutterudite stannite 2 4 stefanite 1 1 tennantite 1 1 tetraedrite ulmannite 1 1 wolfsbergite 9 11 wurtzite 5 5 Totale

5 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Alogenuri atacamite 3 4 calomelano 3 3 cloroargirite 4 4 criolite 4 4 fluorite nadorite 1 1 sale ammoniaca 1 1 salgemma 9 9 silvite 1 1 thomsenolite 3 3 Totale Ossidi e idrossidi columbite 1 1 limonite microlite 1 1 psilomelano romeite gruppo 2 2 wolframite anatasio 3 3 asbolano 3 3 baddeleyite 2 2 bauxite 1 1 bindheimite 1 1 brookite 5 5 brucite calcofanite 2 2 cassiterite corindone crisoberillo 2 2 cromite 9 10 cuprite 9 10 diasporo 6 6 ematite ferberite 1 1 fergusonite 2 2 franklinite 2 4 goethite hausmannite 1 1 ilmenite 4 4 lepidocrocite 1 1 magnetite manganite 9 11 minio 1 1 opale periclasio 4 4 perovskite 3 3 pirolusite pseudobrookite 1 1 quarzo rutilo senarmontite 1 4 spinello tenorite 1 1 tridimite 3 3 uraninite 2 2 valentinite 1 1 WAD 4 4 zincite 2 2 Totale Nitrati, carbonati, borati cuprocalcite 2 2 ankerite 6 6 aragonite auricalcite 1 1 azzurite boracite 4 5 calcite cerussite dawsonite 2 2 dolomite fosgenite 4 4 hellyerite 1 1 idromagnesite 4 4 idrotalcite 2 2 idrozincite 4 4 ludwigite 2 2 magnesite malachite otavite 1 1 rodocrosite 4 4 siderite smithsonite stronzianite 4 4 ulexite 1 1 vonsenite 1 1 witherite 2 2 zaratite 1 1 Totale

6 26 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento Solfati, tellurati, cromati, molibdati, wolframati alotrichite 1 1 aluminite 2 2 alunite 4 4 anglesite anidrite apjohnite 1 1 argentojarosite 1 1 barite brochantite 1 1 celestina crocoite 5 5 devillina 1 1 gesso goslarite 4 4 jarosite 1 1 linarite 1 1 scheelite thenardite 1 1 wulfenite Totale Fosfati, arseniati, vanadati apatite barrandite 1 1 monazite 4 4 adamite 2 2 anapaite 1 2 annabergite 1 1 autunite 2 2 bayldonite 1 1 beraunite 2 2 descloizite 1 1 dufrenite 1 1 eritrite eterosite 2 2 eucroite 2 2 evansite 1 1 farmacolite 1 1 farmacosiderite 2 2 fosfosiderite 1 1 idrossiapatite 1 1 lavendulanite 1 1 lazulite lebethenite 2 2 mimetite 1 1 olivenite 6 6 piromorfite roselite 1 1 schneebergite 1 1 skorodite 1 1 strengite 3 3 tirolite torbernite 3 3 triplite 1 1 turchese 5 5 vanadinite 6 6 variscite 1 1 vivianite 6 6 wagnerite 5 7 wavellite 3 3 Totale Silicati allanite 1 1 amianto-asbesto anfibolo apofillite axinite 7 7 biotite cabasite clorite crocidolite 5 5 dachiardite 7 7 diallagio fassaite garnierite genthite 2 2 gmelinite 5 5 granato halloysite 1 1 lepidolite 4 4 mavinite 1 1 nefrite 2 2 olivina orneblenda phillipsite 2 2 pregrattite 2 2 pumpellyite 1 1 scapolite 9 10 serpentino (gruppo del) stilbite tormalina

7 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): zinnwaldite (serie) 2 2 actinolite albite allofane 8 12 almandino analcime andalusite andradite anortite antigorite antofillite arfvedsonite 1 1 armotomo 7 7 astrofillite 2 2 augite babingtonite 2 2 bavenite 1 1 benitoite 1 1 berillo braunite 2 2 bronzite 4 4 caolinite 8 8 carfolite 1 1 cavansite 1 1 celadonite cerite 1 1 cianite clinocloro 7 7 clinozoisite 1 1 clintonite condrodite 1 1 cordierite 9 9 crisocolla 3 3 crisotilo danburite 2 2 datolite diopside dioptasio 1 1 dravite 1 1 elbaite 1 2 emimorfite enstatite 2 2 epidoto epistilbite 1 1 eudialite 2 2 eulitina 1 1 fenacite 3 3 flogopite 3 3 forsterite 1 1 ganomalite 1 1 gedrite 1 1 gehlenite giadeite 1 1 gismondina 4 4 glaucofane 1 1 grossularia hauyna 3 3 hedenbergite 4 7 helvite 2 2 heulandite-ca heulandite-k 1 1 humite 4 4 ilvaite 7 8 iperstene 4 4 kaersutite 6 6 labradorite 8 10 laumontite 8 9 lazurite 8 8 leucite 9 29 lizardite margarite 4 4 marialite 1 1 meionite 3 3 mesolite 2 2 microclino 3 3 milarite 1 1 minerale argilloso 1 1 monticellite 2 3 mordenite 5 6 muscovite natrolite nefelina 4 5 omfacite 3 4 ortoclasio palygorskite 1 1 paragonite 2 2 pargasite 1 1 pectolite 6 6 petalite 2 2 piemontite 6 6 pirofillite 1 1 piropo pirosseno 8 8 pollucite 1 2 prehnite rodonite sanidino 1 1 sarcolite 1 1

8 28 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento schorlite 5 5 scolecite 5 5 sepiolite 3 3 serendibite 1 1 sillimanite 6 6 sodalite 5 5 spessartina 1 1 spodumene 2 2 staurolite talco thomsonite 9 11 titanite topazio tremolite tschermakite 1 1 uvarovite 2 2 vesuvianite willemite 2 3 wollastonite 5 6 zeofillite 2 3 zircone 4 4 zoisite zunyite 1 1 Totale Minerali organici idrialite 4 6 mellite 2 2 whewellite 1 1 Totale 7 9 Museo. In molti casi però non era presente nessuna siglatura sui pezzi ed il numero di catalogo era riportato solo sul cartellino ad essi associato. Alcuni campioni inoltre erano del tutto privi di numero. Per evitare la perdita delle informazioni legate a ciascun reperto ed impostare una corretta catalogazione è stata predisposta una nuova numerazione progressiva. Il nuovo numero, affiancando quelli già presenti, è riportato nella scheda di catalogo e applicato su ciascun campione (Fig. 5). A seguito della verifica dei dati condotta grazie alla consultazione delle fonti disponibili (cartellini, schede, cataloghi), per ciascun reperto è stato compilato un nuovo cartellino e, ove necessario, una nuova scheda di catalogo. La totalità delle schede preesistenti (sia cartacee che informatizzate) sono state verificate ed aggiornate. Tutte le informazioni associate ai beni appartenenti alle collezioni mineralogiche sono state digitalizzate e attualmente vengono gestite attraverso un software di catalogazione sviluppato in proprio dal Museo delle Scienze a partire dal 2006 in conformità con gli standard catalografici nazionali emanati dall Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). Tab. 2 - Tabella di sintesi del numero di campioni suddivisi per classi. Tab. 2 - Summary with number of specimens arranged by class. Classe N. specie N. campioni N. pezzi elementi nativi solfuri alogenuri ossidi e idrossidi carbonati, borati solfati fosfati, arseniati, vanadati silicati minerali organici altro Totale Per migliorarne le condizioni di conservazione, i minerali sono stati collocati, in relazione alle dimensioni, in scatolini di plastica con coperchio trasparente o in vaschette in plastica e quindi protetti da un sacchetto in polietilene. Ove presente è stato mantenuto il contenitore originario, consistente di una scatola quadrata (10 x 10 cm circa) in cartone senza coperchio, riportante su un fianco i numeri di catalogo e la specie mineralogica. Ad esclusione dei campioni in esposizione, le collezioni mineralogiche sono attualmente ospitate all interno di cassettiere metalliche con guarnizioni anti-polvere (Fig 6). 5. STATO ATTUALE DELLE COLLEZIONI La consistenza numerica complessiva delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze ammonta a 5347 campioni, per 8051 pezzi totali (dato aggiornato alla fine del 2012). Insieme all elenco completo dei minerali suddivisi per classe e a loro volta in ordine alfabetico (Tab. 1), viene di seguito riportata una tabella di sintesi (Tab. 2) dalla quale si evince il carattere sistematico della collezione: sono infatti rappresentate tutte le classi, con un totale di 365 specie mineralogiche diverse. All interno della collezione mineralogica sono inventariati anche campioni che non si riferiscono a minerali nel senso stretto del termine (Tab. 3). Si trovano infatti alcuni antichi strumenti da miniera, qualche roccia e numerosi composti naturali non classificabili tra le specie mineralogiche, come l ambra o gli idrocarburi. I minerali più rappresentati sono indicati nella Fig. 7. Molto significativa è anche la statistica che riguarda il luogo d origine dei campioni. La Fig. 8 evidenzia che oltre il 50% dei minerali è di provenienza nazionale; circa il 35% viene da località europee; di queste, oltre i 2/3 appartengono alla sfera d influenza dell Impero austro-ungarico (Austria, Germania, Ungheria, Romania, nazioni appartenenti all ex Cecoslovacchia e all ex Jugoslavia). Solamente il 5% proviene da stati extra-europei. Poco più del 10% dei

9 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Tab. 3 - Altri oggetti appartenenti alla collezione mineralogica. Tab. 3 - More objects part of the mineralogical collection. aerolite 1 1 ambra 3 3 antracite 1 3 battacchio in metallo 1 1 besimandite 3 3 calcefiro mineralizzato 1 1 cuneo in legno 1 1 cuneo metallico 4 4 dolomia a cellette (carniola di bovegno) 1 1 ferro meteorico 3 3 fillade 1 1 gemma indeterminata 1 1 graengesite 3 3 indeterminato 1 1 lampada in pietra 4 4 lignite 8 17 lignite silicizzata 1 1 litantrace 1 1 mazza 1 1 meteorite 1 1 micascisto 1 1 moldavite 2 2 pala metallica 1 1 piolo in legno 1 1 porfido 3 3 pseudomorfosi indeterminata su apatite 1 1 retinite 2 5 roccia basica 1 1 roccia madre con solfuri misti e autunite 1 1 rubino sintetico gemma 1 1 rubino sintetico grezzo 1 2 scalpello 6 6 scisti carbonizzati 3 3 scisti grafitici piritizzati 1 1 strumento in metallo 1 1 teodolite in pietra 1 1 torba 2 5 trifilina 2 2 tripolo 2 2 Totale minerali non riporta invece alcuna indicazione sulla località di ritrovamento. Tra i campioni italiani è evidente la netta prevalenza di provenienze dal Trentino-Alto Adige (76%) (Tab. 4); oltre i 3/4 di questi ultimi campioni si riferiscono alla provincia di Trento. Al di fuori del Trentino-Alto Adige le regioni più rappresentate sono quelle notoriamente più ricche di minerali: Toscana, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Campania, ecc. Per quanto concerne i corpi collezionistici d origine, circa il 63% dei campioni possono essere attribuiti a raccolte donate o vendute al Museo, mentre per il restante 37% di essi non sono note le modalità di acquisizione (Fig. 9). Segue una breve descrizione delle principali raccolte riconosciute all interno delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze. Collezione Barone Augusto Sourdeau (2005 campioni) Il nucleo preponderante delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze (il 37,5% dei campioni) deriva dalla collezione del Barone Augusto Sourdeau (Levico, ), primo conservatore per la mineralogia del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Negli anni tra il 1923 e il 1924 la collezione venne ceduta al Museo di Trento ad un prezzo di favore (4.000 Lire); era composta di 2500 pezzi provenienti principalmente dai territori dell ex Impero austro-ungarico e risultava perfettamente ordinata e catalogata (Deflorian, 2004; Deflorian et al., 2008; Deflorian et al., 2010). L individuazione dei campioni appartenenti alla raccolta è agevolato dalla presenza del catalogo compilato dallo stesso Sourdeau e da cartellini con la dicitura prestampata Ex collez. Bar. Augusto Sourdeau (Fig. 10). L entità numerica di questa collezione potrebbe essere superiore ai 2005 campioni individuati nel corso dei recenti lavori di riordino, se si considera che per parte del materiale studiato non si dispone dell opportuna documentazione per riconoscerne il corpo collezionistico d origine. Oltre a contribuire in modo determinante all incremento numerico delle collezioni mineralogiche, Sourdeau impostò le collezioni secondo un criterio rigorosamente sistematico, al fine di rappresentare al meglio le specie mineralogiche presenti nella sua area di interesse, corrispondente all ex Impero austro-ungarico, il quale, fino al primo conflitto mondiale, comprendeva anche il territorio del Trentino-Alto Adige (Deflorian et al., 2009). Il Sourdeau impose inoltre ai campioni della collezione un formato standard piuttosto rigido (3,5 x 5 cm), ciononostante i campioni selezionati mantengono un ottimo valore estetico, che coniuga dimensioni contenute e forme dei cristalli perfette (Deflorian et al., 2010). Collezione Miniere (452 campioni) Questa collezione, che rappresenta l 8,5% delle collezioni mineralogiche, fu avviata nel L iniziale raccolta, che comprendeva solo 40 cosiddetti minerali utili, venne arricchita grazie al fondamentale contributo di Giovanni Battista Trener ( ), presidente della Società del Museo Civico di Storia Naturale e conservatore della sezione di geologia. La raccolta dei campioni ebbe luogo nel dopoguerra, durante i lavori di ricerca compiuti da varie società minerarie. Nel 1926 la collezione annoverava già 2000 pezzi, provenienti da più di 70 siti minerari del Trentino-Alto Adige (Anonimo, 1926). Successivamente la sezione Miniere venne affidata a Vin-

10 30 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento quarzo calcite galena pirite ortoclasio calcopirite fluorite ematite sfalerite vesuvianite barite "tormalina" gesso aragonite muscovite analcime "fassaite" tetraedrite epidoto magnetite Fig 7 - I minerali maggiormente rappresentati nelle collezioni mineralogiche del Museo. Fig 7 - The most common minerals in the Museum mineralogical collections Italia Austria Germania ex Cecoclovacchia Ungheria Stati Uniti Romania Svizzera Francia ex Jugoslavia Russia Norvegia Brasile altri stati nessuna località Fig 8 - I paesi d origine dei campioni. Fig 8 - The countries of origin of the samples. collezione Sourdeau 37,5% nessuna 37,5% collezione Museo Civico 6,7% collezione Miniere 8,5% altre collezioni collezione 4,6% Cerquettini 5,2% Fig 9 - I principali corpi collezionistici d origine. Fig 9 - The principal original collections bodies.

11 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Tab. 4 - Provenienza dei campioni italiani. Tab. 4 - Source of Italian specimens. Minerale N. campioni % Trentino-Alto Adige ,46 Trentino ,24 Alto Adige ,22 Toscana 230 7,95 Piemonte 82 2,83 Sardegna 60 2,07 Sicilia 59 2,04 Campania 57 1,97 Veneto 52 1,80 Emilia Romagna 33 1,14 Friuli Venezia Giulia 31 1,07 Lombardia 21 0,73 Val d Aosta 15 0,52 Lazio 14 0,48 Liguria 7 0,24 Calabria 3 0,10 Marche 1 0,03 non specificata 16 0,55 Totale Fig Il catalogo della collezione Miniere. Foto F. Pupin. Fig The handwritten of the Mines collection. F. Pupin photo. Fig Cartellini riferiti a campioni della collezione Sourdeau. Foto M.C. Deflorian. Fig Labels related to samples of the Sordeau collection. M.C. Deflorian photo. cenzo Sanfilippo, capo dell Ufficio Minerario di Trento, che si occupò del riordino della collezione e del suo incremento tra il 1930 e il 1933 (Anonimo, 1930; Anonimo, 1931). Solo in seguito la collezione venne trasferita alla sezione mineralogica. I recenti lavori di riordino, grazie anche alla presenza del catalogo originale della collezione Miniere (Fig. 11), hanno portato ad individuare un totale di 452 campioni, che si ritiene potranno essere integrati da altro materiale minerario attualmente accorpato alla collezione petrografica (Deflorian et al., 2010). Collezione Museo Civico (360 campioni) Tale corpo collezionistico rappresenta il 6,7% delle collezioni mineralogiche. Sotto questo nome, appositamente coniato, sono riuniti i campioni dotati di una specifica etichetta riferibile al catalogo delle collezioni del Museo Civico, conservato nella biblioteca del Museo delle Scienze. Questo volume fu compilato personalmente dal naturalista Francesco Ambrosi ( ), direttore della Biblioteca Comunale di Trento e dell annesso Museo Civico dal 1864 al Alla fondazione del Museo Civico di Storia Naturale, avvenuta venticinque anni dopo la scomparsa di Ambrosi, i minerali acquisiti dalle collezioni del Museo Civico di Trento, risultavano essere gli stessi 480 da lui registrati (Anonimo, 1926). Collezione Cerquettini (279 campioni) La collezione rappresenta attualmente il 5,2% delle collezioni mineralogiche; è stata acquisita tra il 2009 e il 2012, unitamente al catalogo originario che presenta numerose interessanti annotazioni riguardanti i siti di ritrovamento (Fig. 12). La raccolta è incentrata principalmente sui minerali delle Valli di Fiemme e di Fassa, che sono documentati con una buona completezza, e comprende alcuni campioni di gran pregio (Figg ). Particolarmente interessante è la campionatura di pseudomorfosi: 29 campioni che costituiscono oltre il 10% della collezione in oggetto.

12 32 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento Fig Fassaite : cristalli fino a oltre 3 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4669). Foto F. Pupin. Fig Fassaite : crystals up to 3 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4669). F. Pupin photo. Fig Pagina del catalogo manoscritto della collezione Cerquettini. Fig Page of the handwritten catalogue of the Cerquettini collection. La raccolta è il frutto della tenace e competente attività di ricerca mineralogica condotta dal sig. Nello Cerquettini di Peveragno (CN) nelle valli di Fiemme e Fassa tra il 1959 e il 1980, quando era impiegato presso la Miniera di Prestavel e risiedeva a Tesero (Val di Fiemme). Altre collezioni (242 campioni) Un ulteriore 4,5% delle collezioni mineralogiche appartiene a specifiche raccolte pervenute grazie a donazioni di limitata entità avvenute nella prima metà del secolo scorso. 78 campioni mineralogici (l 1,5%) appartengono alla collezione Kalkhoff, una raccolta eterogenea comprendente anche reperti paleontologici e un erbario riferita a Emil Diettrich-Kalkhoff, medico, appassionato naturalista e botanico austro-ungarico che visse saltuariamente in Trentino, in particolare nella zona di Arco, tra la fine dell 800 e l inizio del 900 (Pedrotti & Tisi, 1993). Altri 75 campioni derivano dalla donazione Merlo. Questa piccola collezione (1,4% delle collezioni mineralogiche) fu acquisita nel 1950, per volere testamentario dell ingegnere forestale Cornelio Merlo, che svolse la sua attività in Trentino-Alto Adige e in Toscana. Comprendeva una raccolta di minerali e rocce di 95 specie, un importante collezione di legni, semi e strobili di conifere e una raccolta entomologica (MSNVT, 1950). Fig Lizardite: pseudomorfosi su spinello con fassaite. Cristalli fino a cm 1,5. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4670). Foto F. Pupin. Fig Lizardite: pseudomorphosis after spinel with fassaite. Crystals up to 1.5 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4670). F. Pupin photo. La collezione Gasperini (50 campioni, 0,9% delle collezioni mineralogiche) fu donata al Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina nel 1936 dalla vedova di Amedeo Gasperini di Pergine (MSNVT, 1936). I pezzi sono a volte riconoscibili per la presenza di etichette scritte a mano. Non sono note altre informazioni biografiche sul donatore.

13 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Fig Kaersutite: cristallo di cm 8,5. Imana (Predazzo, Val di Fiemme). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4705). Foto F. Pupin. Fig Kaersutite: 8.5 cm-long crystal. Imana (Predazzo, Val di Fiemme). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4705). F. Pupin photo. Fig Quarzo latteo: gruppo di cristalli di cm 14 con clintonite. Rizoni (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4671). Foto F. Pupin. Fig Milky quartz: 14 cm-long crystals group with clintonite. Rizoni (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4671). F. Pupin photo. 6. NUOVE ACQUISIZIONI Fig Fluorite con galena: campione cm 18 x 11. Miniera di Prestavel (Val di Fiemme). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4754). Foto F. Pupin. Fig Fluorite with galena: sample size cm 18 x 11. Prestavel Mine (Val di Fiemme). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4754). F. Pupin photo. Un piccolo lotto collezionistico di 39 campioni (0,7% delle collezioni mineralogiche), identificabile grazie ad un cartellino compilato a mano con l intestazione prestampata, appartenne a Mario de Corradi di Vicenza. Non è stata reperita nessuna informazione relativa all anno di acquisizione né alla composizione originaria della raccolta. Di recente, grazie all intensificazione dei contatti con appassionati e collezionisti locali, si è reso possibile un costante incremento delle raccolte mineralogiche conservate, in particolar modo per quanto riguarda i minerali locali. Inoltre, in funzione dell allestimento del nuovo Museo delle Scienze, la cui apertura è prevista nel corso del 2013 presso l edificio progettato da Renzo Piano che sorge lungo la sponda sinistra dell Adige, sono stati acquistati alcuni campioni d effetto di provenienza extra-europea (Figg ); essi troveranno posto nella sezione del nuovo museo dedicata alle risorse del sottosuolo. Nei prossimi mesi è previsto un ulteriore lotto di acquisizioni, sempre finalizzate al nuovo apparato ostensivo del Museo, in questo caso relativo a campioni estetici di provenienza locale. 7. CONCLUSIONI L origine delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento, in base ai documenti scritti riferiti alla collezione Taxis-Scutelli, può essere ricondotta alla fine del Settecento o agli inizi dell Ottocento (Bernardi et. al. 2013), mentre il corpo principale delle stesse si deve all acquisizione di oltre 2500 campioni della collezione Sourdeau agli inizi del Novecento. I lavori di recupero e inventariazione svolti a partire dal 2004 hanno portato al miglioramento delle condizioni

14 34 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento Fig Vanadinite con barite: campione di cm 18 x 8. Mibladen (Marocco). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4517). Foto F. Pupin. Fig Vanadinite with baryte: sample size cm 18 x 8. Mibladen (Marocco). Museo delle Scienze collection (n. 4517). F. Pupin photo. Fig Quarzo ametista: campione di cm 23 x 17. Vera Cruz (Messico). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4507). Foto F. Pupin. Fig Amethyst quartz: sample size 23 x 17 cm. Vera Cruz (Messico). Museo delle Scienze collection (n. 4507). F. Pupin photo. di conservazione e di gestione dei reperti e all approfondimento delle conoscenze storiche e scientifiche sul patrimonio presente (Deflorian et al., 2008). Recentemente, grazie a un consistente incremento delle acquisizioni, l ammontare delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze è salito a 5347 campioni, per un totale di 8051 pezzi (consuntivo fine 2012). La valenza delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze è di carattere prevalentemente storicoscientifico e sistematico. Non mancano però alcuni campio-

15 Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): Fig Corindone var. rubino: cristallo di cm 2. Miniera di Jagdalek-Sorobi (Kabul, Afghanistan). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4894). Foto F. Pupin. Fig Corundum var. ruby: 2 cm crystal. Jagdalek-Sorobi Mine (Kabul, Afghanistan). Museo delle Scienze collection (n. 4894). F. Pupin photo. ni d effetto, per gran parte di provenienza locale, ma anche internazionale, grazie all acquisto mirato di campioni di località classiche europee ed extra-europee, parte dei quali potranno essere ammirati nell allestimento permanente del nuovo Museo delle Scienze. L auspicio è che negli anni a venire, forte della collaborazione con i collezionisti locali, il Museo delle Scienze possa ulteriormente ampliare le proprie collezioni mineralogiche, in parte cercando di completare la campionatura dei minerali del Trentino-Alto Adige, ma al contempo non trascurando la fondamentale opera di aggiornamento relativa ai principali ritrovamenti mineralogici italiani e internazionali. RINGRAZIAMENTI Gli autori ringraziano Diana Valdiserri, Rossana Todesco e Francesca Conci per il lavoro di riordino svolto sulle collezioni mineralogiche; Fabio Pupin per la documentazione fotografica dei campioni mineralogici di recente acquisizione. BIBLIOGRAFIA Anonimo, Il Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Studi Trentini. Classe II, Scienze naturali ed economiche, 7(1): Anonimo, L attività del Museo Civico di Storia Naturale (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini. Classe II, Scienze naturali ed economiche, 8, 1: Anonimo, L attività del Museo di Storia Naturale (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini di Scienze Naturali, 10, 1: Anonimo, L attività del Museo di Storia Naturale (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini di Scienze Naturali, 11, 2: Anonimo, L attività del Museo di Storia Naturale (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini di Scienze Naturali, 12, 2: Anonimo, L attività del Museo di Storia Naturale (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini di Scienze Naturali, 14, 1: Anonimo, Necrologi. Rev. Don Matteo Holzhauser. Studi Trentini di Scienze Naturali, 22, 3: 212. Bernardi M., Ferretti P. & Deflorian M.C., Alle radici del Museo di storia naturale di Trento: Ferdinando Taxis e la sua collezione mineralogica. Archivio trentino, 2 (2011): Bernardi M., Deflorian M.C. & Ferretti P., La collezione mineralogica Taxis Scutelli: la storia, il catalogo. Studi Trent. Sci. Nat., 93: Deflorian M.C., Riordino e catalogazione delle collezioni mineralogiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Tesi di Master in Museologia Naturalistica, Università di Padova, 37 pp. Deflorian M.C., Valdiserri D. & Avanzini M., Le collezioni mineralogiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali: recupero e valorizzazione. Museologia Scientifica Memorie, 2 (2008): Deflorian M.C., Rigobello F., Artini M., Bertuzzi E. & Lencioni V., Il materiale esotico nelle collezioni del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Atti del XVII Congresso ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici) Al di là delle Alpi e del Mediterraneo il significato delle collezioni esotiche nei musei naturalistici. Verona, 4-7 dicembre Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. 2. Serie. Monografie Naturalistiche, 4; Museologia Scientifica Memorie, 4: Deflorian M.C., Ferretti P. & Tedesco R., Il Museo Tridentino di Scienze Naturali. Le collezioni mineralogiche e minerarie. Rivista Mineralogica Italiana, 4 (2010): Freo D., Dal Casino dei Nobili all Istituto Sociale: per una ricerca sull associazionismo civile a Trento dal 1808 al Tesi di laurea, Università degli Studi di Trento, Fac. Sociologia. MSNVT, L attività del Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina (cronaca e comunicazioni). Studi Trentini di Scienze Naturali, 17, 3: MSNVT, Notiziario del Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina in Trento. Studi Trentini di Scienze Naturali, 27, 1-3: Olmi G., Uno «strano bazar» di memorie patrie: il Museo civico di Trento dalla fondazione alla prima guerra mondiale. Trento: Museo storico in Trento. Vesti del Ricordo, gli studi, n. 2: Pedrotti F. & Tisi F., L erbario del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento (TN). Webbia, 48: Perini A., Trento - Biblioteca e Museo Trentino. In: Statistica del Trentino. Tipografia fratelli Perini, Trento, II: Tomasi G., Ferdinando Vincenzo Taxis Bordogna Valnigra. Strenna Trentina, 81: Zambotto P., Un uomo di legge con la passione dei minerali: Augusto Sourdeau ( ) e le collezioni mineralogiche del Museo di Scienze del Trentino. Natura alpina, 59, 2:

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